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Viticoltura

I MURETTI A SECCO DELLA VALTELLINA: ALLA SCOPERTA DELLA “GRANDE MURAGLIA” VALTELLINESE

 

Sono uno dei simboli della viticoltura valtellinese e rappresentano il forte legame che da sempre scorre tra uomo e natura. Stiamo parlando dei muretti a secco, un esempio di architettura primitiva che ha ricevuto il riconoscimento come “Paesaggio Storico Rurale” e la cui arte di costruzione è stata annoverata come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.

 

Un aspetto che contraddistingue la Valtellina sono i suoi muretti a secco, che percorrono per ben 2.500km il versante retico della provincia di Sondrio da ovest a est (dal comune di Buglio in Monte a Tirano) e dal basso verso l’alto (dai 300 metri fino a 800 metri) rendendola così l’area terrazzata più estesa d’Italia.

Se ammirati da lontano, i muretti a secco sembra quasi che formino una lunga muraglia realizzata su più livelli che danno vita a vere e proprie opere ingegneristiche nate dalla maestria e dal duro lavoro dei contadini.

 

I muretti a secco nascono dalla necessità dell’uomo di adattarsi al territorio in cui si trova e sono un meraviglioso esempio di affinità tra l’uomo e la montagna, una relazione che si è creata nel corso degli anni tra una natura aspra e difficile da vivere e la caparbietà e la resilienza di chi la abita tutti i giorni.

La particolare conformazione geografica della Valtellina con i suoi pendii così ripidi ha da sempre reso questo territorio difficile da sfruttare e coltivare ma, grazie alla tecnica dei muretti a secco, generazioni di agricoltori hanno potuto modellare il territorio in base alle proprie esigenze senza mai violarlo o danneggiarlo. Ma in cosa consistono i muretti a secco? La tecnica dei muretti si contraddistingue per la totale assenza di materiali leganti come cemento o malta e la stabilità viene garantita da una attenta scelta delle pietre e dal loro posizionamento, che non avviene mai per caso ma con una tale maestria che garantisce appunto il totale equilibrio dei muretti a secco. Così facendo, gli aspri pendii delle montagne sono stati resi più dolci e, di conseguenza, coltivabili; grazie a questa tecnica i contadini hanno potuto ottenere ben 820 ettari di terreno, distribuiti su pendii rocciosi che si estendono principalmente sul versante retico e che danno vita a pregiati vini che hanno reso la Valtellina una nota meta enogastronomica.

 

Dai muretti a secco e dai terrazzamenti che si vengono a formare di conseguenza si innalzano i vigneti valtellinesi che qui trovano le condizioni climatiche perfette per esprimersi al meglio. La Valtellina, infatti, è una valle lunga e stretta, attraversata dal fiume Adda e protetta da due versanti alpini, le Alpi Retiche a nord e le Prealpi Orobiche a sud (che mantengono basso il livello di umidità e trasmettono ai vini tutto il carattere e la finezza aromatica di cui hanno bisogno). Il tutto viene rinfrescato dalla brezza del vicino lago di Como che garantisce una costante ventilazione tra i terrazzamenti vitati. Tutti questi fattori, uniti insieme, danno vita a un mosaico di profumi e aromi che si possono poi degustare in un buon calice di vino valtellinese.

 

Due importanti riconoscimenti per la Valtellina

Risale al 2018 il momento in cui l’Unesco riconobbe l’arte di costruzione dei muretti a secco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Con questo prestigioso riconoscimento si va ufficialmente a celebrare uno dei primi esempi di architettura rurale e primitiva che simboleggia la magica armonia tra uomo e natura. Dopo soli due anni, tocca ai vigneti terrazzati del versante retico della Valtellina che hanno ottenuto il premio di Paesaggio Rurale Storico e la conseguente iscrizione del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. I terrazzamenti della Valtellina, infatti, sono dei veri e propri beni comuni nati dalla capacità degli agricoltori di formare e consegnare i luoghi in cui vivono. Qui ambiente, tradizioni e storia si intrecciano e ciò che li accomuna è proprio il paesaggio rurale.

 

Con la Strada del Vino della Valtellina alla scoperta dei muretti a secco e dei terrazzamenti

Grazie all’Associazione Strada del Vino e dei Sapori della Valtellina i turisti possono immergersi completamente in tour sulle due ruote o a piedi alla scoperta del territorio valtellinese e di tutte le sue peculiarità. Primo fra tutti gli itinerari c’è la Via dei Terrazzamenti, un percorso che si sviluppa lungo il versante retico della provincia di Sondrio e collega Morbegno con Tirano. Il percorso, di circa 70km, si sviluppa a una quota compresa tra i 300 e i 700m e, proprio come ricorda il nome, si sviluppa lungo tutta l’asse dei terrazzamenti vitati della provincia di Sondrio. È particolarmente indicati per trekking da fare a piedi e soprattutto nel periodo autunnale, un periodo dell’anno molto suggestivo che regala panorami colorati.

 

Per poter ammirare i muretti a secco da vicino bisogna optare per i Valtellina Wine Trekking, una delle alternative proposte dalla Strada del Vino che comprende 11 percorsi ad anelli che si snodano lungo i 2.500km di muretti a secco.

Gli itinerari hanno una durata media di circa 1 ora e 30 minuti e, trattandosi di percorsi poco impegnativi, sono adatti a qualsiasi tipo di preparazione fisica. Al termine del tour, come piccolo premio di fine escursione, viene organizzata una sosta in una delle cantine associate che offre ai turisti una degustazione di prodotti tipici valtellinesi e buon vino. Gli E-bike Wine Tour, invece, sono l’alternativa perfetta per chi ama unire buon cibo con le due ruote. I tour in e-bike, infatti, si sviluppano lungo i terrazzamenti della Valtellina, attraversando antichi borghi e cantine vinicole in sella a biciclette elettriche che permettono di godersi il panorama anche nei tratti più impegnativi; una volta giunti in cantina è possibile prendere parte a una sosta golosa a base di prodotti tipici e, chiaramente, un calice di vino.

 

https://www.valtellina.it/it

 

Eva Barri

ALL’AGRICOLA SAN FELICE DI CASTELNUOVO BERARDENGA  2° FESTIVAL DEL POTATORE 

Il 16 marzo 2024 in Chianti Classico il Pruning Contest
ideato e organizzato da Simonit&Sirch Vine Master Pruners
Il Festival sarà preceduto il 15 marzo dal Convegno tecnico

“Vigna e Acqua: design sostenibile”

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IL LINK NON HA SCADENZA
 

Dopo il grande successo della prima edizione, svoltasi nel 2019 in Franciacorta, sarà il Chianti Classico ad ospitare il 2° Festival del Potatore ideato e organizzato da Simonit&Sirch Vine Master Pruners, noti per aver messo a punto un metodo di potatura che preserva la sanità delle viti mantenendole forti e longeve, esportato con successo in tutto il mondo. L’appuntamento è per il 16 marzo 2024 a Castelnuovo Berardenga (SI), dove si svolgerà il Pruning Contest, combattuta e appassionante gara di potatura della vite, che premierà le migliori potatrici e i migliori potatori. La competizione si svolgerà nei vigneti dell’Agricola San Felice, azienda leader del territorio e partner del Festival, che da anni applica il Metodo di potatura Simonit&Sirch e ospita i corsi della Scuola Italiana di Potatura della vite.

 

Il Festival sarà preceduto il 15 marzo dal Convegno tecnico “Vigna e Acqua: design sostenibile”, a cui interverranno importanti relatori da tutto il mondo (programma dettagliato sul sito www.festivaldelpotatore.it). Il Convegno inizierà alle 10.00 e si terrà nelle Sale dell’Agricola San Felice. Prenotazione obbligatoria a questo link https://festivaldelpotatore.it/convegno/. Il tema è di scottante attualità: l’acqua è infatti una risorsa da conservare, per evitare alle viti stress idrici, ma anche da allontanare, per scongiurare eccessi, ristagni ed erosione. Un buon “design” del vigneto e il ricorso a sistemi di accumulo rispondono ad ambedue queste necessità nel quadro di un uso efficiente dell’acqua finalizzato a migliorare le produzioni. La partecipazione al convegno prevede il riconoscimento di Crediti formativi professionali dell’Ordine degli Agronomi e di quello dei Periti Agrari. 
Dopo un pranzo leggero, si terrà alle 15.00 una Tavola rotonda con produttori italiani e stranieri che illustreranno i percorsi intrapresi, i relativi benefici, le criticità emerse. La giornata si concluderà con la degustazione di 2-3 vini da suoli differenti (prenotazione obbligatoria, 100 posti, prezzo € 70,00 compreso light lunch e degustazione).

 

Pruning Contest 
Il Contest è aperto a tutti coloro, italiani e stranieri, che vorranno mostrare le proprie abilità in una competizione che premierà accuratezza dei tagli e velocità. Vi prenderanno parte 100 concorrenti che disputeranno gare individuali e a squadre di 3 componenti. Iscrizioni a questo link: https://festivaldelpotatore.it/iscriviti/. La giuria, costituita da tecnici Simonit&Sirch e da esperti internazionali di potatura, decreterà i migliori classificati nelle due categorie. Il pubblico potrà osservare da vicino i concorrenti intenti a potare le piante. Speaker della gara sarà Francesco Quarna, DJ e vignaiolo, voce di Radio DEEJAY, appassionato di viticoltura e di enogastronomia.

 

Una giornata di festa dedicata al “saper fare in vigna” 
Il Pruning Contest sarà il cuore di una giornata di festa dedicata al “saper fare in vigna” aperta - con ingresso gratuito – a tutti, potatori, gente di vigna, agricoltori, famiglie, amici e appassionati di natura e campagna, che potranno trascorrere una giornata piacevole e inconsueta. A fare da contorno alla gara, musica, stand, degustazioni e una serie di attività collaterali legate al mondo agricolo, fra cui laboratori artigianali e atelier tecnici, ad iniziare da quello delle forbici tenuto dalla FELCO, partner tecnico della manifestazione, che gode del Patrocinio del Consorzio Chianti Classico, del Comune di Castelnuovo Berardenga e dell’ASA Associazione Stampa Agroalimentare Italiana. Media partner è Radio Toscana e Main Sponsor FINE+RARE di Londra, che dal 1994 è leader nell’acquisto, nella vendita e nella gestione delle cantine private, consentendo al pubblico globale di collezionisti, di aver accesso ai prodotti più pregiati. FINE+RARE si fonda sulla passione per l’eccezionale.

 

Il programma
La giornata prenderà il via per i concorrenti alle 8.00 con la benedizione ai potatori da parte del Parroco di Castelnuovo Berardenga, a cui farà seguito la Colazione del potatore a cura dell’associazione Diversamente Eroici. Gli stand apriranno alle 9.00 e legare inizieranno alle 10.00, così come le attività collaterali. Saranno presenti fra gli altri la Da Move con un’esibizione adrenalinica di freestyle e acrodunking basketball, gli Atleti Boscaioli che faranno spettacolari dimostrazioni di taglio con ascia, sega e motosega, e artigiani locali intenti nei loro antichi mestieri. Si scopriranno da un Mastro bottaio i segreti del costruire le botti, si potrà assistere alla lavorazione dei vigneti con cavalli e fare dei brevi tour per ammirare dall’alto le stupende colline del Chianti e Siena sull’elicottero del record man alpinista Simone Moro. In collaborazione con il Consorzio Chianti Classico saranno allestite postazioni dove degustare le migliori etichette di Chianti Classico e ci saranno diversi punti truck-food con specialità locali.

 

Wannabe a pruninguy 
Ai più piccini sarà riservato un angolo di un vigneto, dove saranno coinvolti in “Wannabe a pruninguy”: ciascun bambino sceglierà una barbatella di vite e la pianterà, contrassegnandola con il suo nome e la data, dando così vita a un vigneto simbolico, di buon auspicio per il futuro. Per loro, sono state ideate altre attività, fra cui il battesimo della sella e una passeggiata con il calesse tra le vigne e le visite didattiche all’Orto Felice, l’orto naturale di San Felice, che vede coinvolti nei lavori anziani residenti in zona e alcuni giovani diversamente abili.

 

Tutti i dettagli delle gare, iscrizioni, il programma degli eventi su: www.festivaldelpotatore.it 
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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UFFICIO STAMPA

Agorà di Marina Tagliaferri

NEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE SI TORNA TRA I FILARI PER LA RACCOLTA 2023

 

I viticoltori sono pronti alla vendemmia. In questi giorni è iniziata nella zona orientale mentre si dovrà aspettare ancora una settimana circa per i versanti del valdobbiadenese.

 

I viticoltori e produttori del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, dopo un anno ricco di sfide, sono pronti per la vendemmia che quest’anno è iniziata a metà settembre dalla zona di Conegliano per raggiungere i territori eroici verso Valdobbiadene nella seconda metà inoltrata del mese. In cantina si predispone tutto per ricevere i grappoli, mentre in vigneto si lavora alle ultime operazioni utili a garantire le migliori condizioni per l’inizio della vendemmia. 

 

Per le caratteristiche del territorio, contraddistinto da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, nel Conegliano Valdobbiadene sono richieste 7/800 ore per ettaro l’anno di lavoro manuale. Anche per questo, la vendemmia eroica rappresenta il momento di massimo impegno coadiuvato da soluzioni ingegnose, come carrucole e monorotaie. 

 

La Denominazione affronta il momento più importante dell’anno dopo mesi in cui il vigneto ha impegnato i viticoltori su diversi fronti: sia climatici sia fitopatologici. 

 

“Con la vendemmia di quest’anno chiudiamo una stagione molto complessa in vigneto” afferma Elvira Bortolomiol Presidente del Consorzio di Tutela - “Le analisi in vigneto ci indicano che quest’anno il momento della raccolta si è posticipato di circa 10 giorni, dando così il tempo al grappolo di maturare e di raggiungere i corretti parametri qualitativi. Siamo molto orgogliosi del lavoro di tutti i viticoltori che ancora una volta hanno dimostrato di saper affrontare momenti sfidanti grazie alla loro passione e al forte senso di comunità che contraddistingue la nostra denominazione”.

 

Andamento meteorologico del 2023 

Da un punto di vista metereologico il 2023 è stata un’annata che ha alternato periodi siccitosi, concentrati principalmente nei primi mesi dell’anno, a periodi molto piovosi da maggio per tutta l’estate. Inoltre, non sono mancati eventi grandigeni importanti che hanno interessato in particolare la parte più occidentale della denominazione. Infatti, nella seconda metà di luglio quando il vigneto si stava avviando all’inizio della maturazione, le grandinate del 24 e 25 del mese hanno interrotto il processo e ci sono volute due settimane, sia alla vite sia al viticoltore, per riorganizzarsi. Fortunatamente, a seguito della grandine, il clima è tornato adeguato alle necessità di sviluppo delle piante che hanno generato nuova vegetazione utile per riprendere i processi di maturazione. Nonostante tale processo sia stato più lento della norma ad oggi la maturazione è completata nella zona est della Denominazione, dove le uve si presentano con la giusta gradazione zuccherina ma soprattutto ricche in acidi e in composti aromatici. Nela zona di Valdobbiadene si dovrà attendere i prossimi giorni per iniziare la raccolta che si presenta altrettanto soddisfacente dal punto di vista qualitativo. 

 

Annate come quella che stiamo per chiudere, che richiedono molti sforzi in vigna per compensare gli eventi metereologici avversi e il clima estremo, saranno sempre più frequenti. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che sarà sempre più necessario interagire con un ambiente e un clima cambiato. Per questo il Consorzio si sta attivando, coadiuvato da alcuni istituti universitari, per proporre nuove soluzioni in vigneto. È importante però notare come in questi anni la pianta stia già dando segnali di adattamento, in particolare rispetto alla carenza d’acqua. 

Grazie alla cultura agronomica ed enologica del territorio, che distingue tutti i viticoltori e produttori del Conegliano Valdobbiadene, si porteranno in cantina uve atte alla spumantizzazione da cui si ricaverà un’annata all’altezza della qualità a cui la denominazione ha ormai abituato i propri estimatori in Italia e in tutto il mondo. 

 

LINK PER SCARICARE LE IMMAGINI DELLA VENDEMMIA EROICA: https://we.tl/t-2IBniJ3J8I

 

 

Alessandra Zaco

LA VIGNA ECCELLENTE...ED È SUBITO ISERA: IL PROGRAMMA

 

 

Dalla pedalata tra i vigneti al tour a tappe in trenino su strada, dalla passeggiata tra cortili storici del centro al concerto all’alba dedicato ai grandi festival del rock, fino agli appuntamenti al castello e alle proiezioni cinematografiche. Il tutto, accompagnato da immancabili degustazioni di Marzemino, protagonista anche di spettacolari verticali, cene a tema e curiosi abbinamenti. In programma, anche la prima edizione del premio “Isera con gusto”.

Presentata stamane in conferenza stampa la 22° edizione de "La Vigna Eccellente...ed è subito Isera", manifestazione organizzata dal Comune di Isera, Città del Vino, con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest e la collaborazione dell’APT Rovereto Vallagarina e Monte Baldo.

Il via giovedì 7 settembre, a partire dalle 9.30, con “Taste&Bike, l’eccellente Marzemino”, proposta organizzata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino da vivere in sella ad una bicicletta, per scoprire le meraviglie del territorio e una serie di aziende agricole, con tappa finale presso un ristorante della zona. Alle 17.30 l’appuntamento è invece presso l’Azienda Agricola De Tarczal, con una verticale di Marzemino Husar, che prevede anche etichette di oltre 20 anni, mentre alle 20.00 torna la curiosa cena georgiana, in omaggio alle origini geografiche del Marzemino, preparata dalla Locanda delle Tre Chiavi di Isera, tra kinkali, kachapuri, badrigiani, soko kecze e tante altre specialità.

Venerdì 8 settembre si apre alle 17.00 a Palazzo De Probizer con un incontro di approfondimento condotto dal giornalista Carlo Cambi dal titolo “Tornare alla vigna: al futuro servono radici forti”, mentre alle 19.00, l’appuntamento è con il buon cibo, con la cena Fish&Marzemino.

Sabato 9 settembre, dalle 9.30 fino alle 18.00, sono previsti cinque Wine Train a bordo di un trenino su strada: un modo unico ed originale per scoprire le frazioni di Isera e le sue produzioni, con tre tappe presso altrettante aziende agricole per assaggi di vini e prodotti locali. Dalle 10.00 alle 20.00 spazio alla cultura presso Castel Predaglia a Cornalè, dove l’Associazione Lagarina di Storia Antica, la Sala d’Arme A. Marozzo e la Compagnia della Stella, metteranno in scena storie e racconti del passato.

Dalle 15.00 alle 18.00, presso il vigneto comunale in Via Vannetti ci sarà invece un’attività dedicata ai più piccoli, che potranno cimentarsi nell’arte della vendemmia, mentre alle 18.30 Palazzo De Probizer ospiterà “Il Marzemino della Vallagarina”, una degustazione ONAV di 8 vini molto particolari ottenuti con procedure non usuali, tra appassimento, salasso, invecchiamento, surmaturazione.

Infine, alle 21.00, nel cortile di Palazzo Fedrigotti, un appuntamento in collaborazione con RAM Rassegna Museo Archeologico e Film Festival della montagna, nell’ambito di CinemAMore 2023, con la visione di due pellicole a tema Agricoltura e Biodiversità e l’intervento di Alfio Ghezzi.

Il programma di domenica 10 settembre inizia alle 6.00, presso Lenzima di Isera, con il concerto all’alba Flower Power, dedicato ai grandi Festival del Rock, del gruppo Caronte. Al termine, una golosa colazione trentina a base di pane, burro e confettura di uva Marzemino. Alle 9.00 prende il via la “Gran camminata alla scoperta di Isera alta”, trekking guidato con accompagnatore dalla colazione alla merenda, tra boschi, castelli, vigneti e aziende agricole.

Alle 15.30 è invece tempo di “Tra vigneti, cortili e palazzi nascosti”, un percorso guidato in centro storico intervallato da soste golose: ad ogni tappa in degustazione un Marzemino Superiore di Isera in abbinata ad una selezione di prodotti gastronomici curati dai produttori di Isera con Gusto.

Alle ore 18.00, presso Palazzo Fedrigotti, spazio alla musica con “Marzemino non solo Mozart”, un incontro a due voci che coinvolge il narratore Lorenzo Nichelatti, a cui è affidato il compito di raccontare dieci Marzemino in degustazione, e il musicista Marco Graziola, che lo accompagnerà con la sua fisarmonica. Alle 19.00 infine, la grande festa di chiusura in Piazza San Vincenzo, con musica, polenta concia e vino a cura della Cantina d’Isera e del Gruppo Alpini, accompagnati dal dj set di Ornella Frisinghelli.

Durante le tre giornate di manifestazione, inoltre, sarà possibile partecipare a Mangia e Bevi il Marzemino, ricette e abbinamenti proposti dai ristoratori di Isera – Locanda delle Tre Chiavi, Casa del Vino, Vineria De Tarczal, Ristorante TO N.Y. e Agriturismo Il Gallo – dedicati a questo vino.

Tra le novità più importanti, la prima edizione del premio “Isera con gusto”, in programma domenica alle 16.30 a Palazzo De Probizer, organizzato in collaborazione con Slow Food e conferito ad un’azienda del territorio che opera nella produzione agricola, nella ristorazione o nell’accoglienza e che meglio incarna una serie di valori e pratiche virtuose, connessi a economia sociale e ambientale oltre che al legame con il territorio e con il sistema locale delle eccellenze enogastronomiche. Un’idea nata dalle riflessioni emerse durante gli incontri e i laboratori di idee che si sono susseguiti negli ultimi mesi, a partire dal forum “Giovani e Agricoltura” organizzato durante la scorsa edizione, che confermano il grande fermento culturale che caratterizza questa comunità. L’obiettivo è quello di fare diventare Isera un hub di pensiero sulle tematiche di agricoltura e turismo in grado di dare valore al territorio e di rappresentare un aiuto e sostegno anche ad altre realtà che condividono la stessa visione.

Intrecciato a questo, anche il premio “La Vigna Eccellente” giunto quest’anno alla sua 22°edizione, conferito ai viticoltori che hanno curato al meglio la loro vigna, facendone una vera e propria protagonista del terroir e dell’ambiente in cui è inserita rendendo così il paesaggio sempre più attraente e ospitale. Per conoscere i nomi dei vincitori, in questo caso, bisognerà però aspettare il 21 settembre.

La premiazione si svolgerà infatti nell’ambito della prima edizione della Summer School “Sergio Ferrari”, intitolata al compianto giornalista trentino e destinata a 17 giornalisti e blogger che si occupano di agricoltura. Lo scopo della Summer School, organizzata da Agriduemila Hub Innovation in collaborazione con Cooperazione Trentina e Casa del Vino della Vallagarina, con il sostegno del Comune di Isera, di Radarmeteo e Hypermeteo, Melinda, Enogis e Cassa Rurale Vallagarina, è quello di trasferire ai partecipanti le conoscenze per divulgare al grande pubblico informazioni precise e documentate sulle tematiche più attuali e “calde” legate alla produzione agroalimentare, mettendo al bando leggende metropolitane e fake news. 

Un obiettivo nobile, per andare incontro alle esigenze dell’informazione in un mondo che corre sempre più veloce e in cui il lettore spesso si ferma ad un approccio superficiale alle notizie. A fare da garante di questo nuovo percorso, un comitato scientifico di assoluta eccellenza, presieduto dal Prof. Attilio Scienza, già cattedratico di Viticoltura presso l’Università di Milano, e composto dal Prof. Massimo Bertamini (Università di Trento), dal Dott. Andrea Berti (Amministratore Delegato Agriduemila Hub Innovation), dal dott. Alessandro Ceschi (Direttore Federazione della Cooperazione Trentina), dal Prof. Danilo Gasparini (Università di Padova), dal Prof. Luigi Mariani (Università di Milano) e dal Dott. Riccardo Velasco (Crea, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria).

www.tastetrentino.it/lavignaeccellente

https://www.agriduemilasrl.it/index.php/summer-school-sergio-ferrari-copy/

#lavignaeccellente #trentinowinefest

Profilo La Vigna Eccellente. Ed è subito Isera

L'evento, organizzato dal Comune di Isera con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, vede la partecipazione di numerose realtà del territorio ed è possibile grazie al contributo e al supporto di APT Rovereto Vallagarina Monte Baldo, Cassa Rurale Vallagarina, Città del Vino, BIM dell'Adige, Comunità della Vallagarina, Slow Food Condotta Vallagarina Alto Garda.

 

Stefania Casagranda 393 9994515

AL VIA LA PRIMA VENDEMMIA TURISTICA REGOLAMENTATA IN ITALIA

 

Città del Vino, slancio enoturismo: settore da 2,5 miliardi di euro e 14 milioni di enoturisti

 

Al via la prima vendemmia turistica regolamentata in Italia.  E’ tempo di raccolta delle uve, da Nord a Sud, e oltre alle consuete operazioni per portare in cantina le uve migliori, è anche un momento molto atteso per tutto l’enoturismo nazionale, un segmento che vale un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro e 14 milioni di presenze.

Lo ricorda l’Associazione nazionale Città del Vino che solo qualche settimana fa ha siglato un protocollo d’intesa con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro che regolamenta la vendemmia turistica.

La vendemmia turistica non può considerarsi un rapporto di lavoro, ma “si intende l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato”.

“Aver regolamentato la vendemmia turistica – evidenzia il presidente Città del Vino, Angelo Radica, che nel luglio scorso ha sottoscritto il protocollo – vuol dire dare un importante impulso all’enoturismo, ed un’opportunità di sviluppo ulteriore per tutti i territori enologici. Grazie a questo accordo – aggiunge – le cantine avranno tutta la tranquillità di far svolgere in sicurezza per i turisti una esperienza turistica, senza incorrere in spiacevoli equivoci con le autorità preposte ai controlli sul lavoro”.

Friuli Venezia Giulia apripista - Intanto in Friuli Venezia Giulia dall’1 settembre prenderà il via il progetto di vendemmia turistica didattica, organizzata dal coordinamento regionale delle Città del Vino e dall’Agenzia di promozione turistica regionale: “Siamo stati i primi in Italia a definire le linee guida della vendemmia turistica – commenta Tiziano Venturini, coordinatore regionale FVG Città del Vino - che consentono alle aziende di ospitare i turisti e fare esperienza operativa in vigna in completa sicurezza e tranquillità”.

Il protocollo nazionale - Nel documento sottoscritto si precisa anche che “per lo svolgimento della vendemmia turistica non può essere corrisposto ai turisti alla stessa partecipanti alcun emolumento comunque denominato, né in denaro né in natura. L’attività è ristretta a poche ore alternativamente nella fascia oraria antimeridiana o postmeridiana e non può ripetersi per più di 2 volte nella stessa azienda vitivinicola nell’arco della stessa settimana”.

Inoltre – si legge nel protocollo - “i filari della vendemmia turistica devono essere resi riconoscibili e distinguibili dai luoghi ove i vendemmiatori professionisti svolgono la vendemmia ordinaria, con l’apposizione di idonei cartelli, inoltre andrà indicato nella dichiarazione al S.U.A.P. o sportello equipollente, le coordinate mappali (foglio e particella) avendo cura di escludere in maniera tassativa lo svolgimento promiscuo delle due attività”.

La vendemmia turistica si svolge sotto la supervisione continuativa dei referenti aziendali/tutor qualificati ovvero di personale aziendale dotato di adeguata e specifica formazione, nel rispetto delle normative locali di riferimento. I referenti aziendali/tutor dovranno vigilare sul rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza e garantire il perseguimento delle finalità culturali e ricreative dell’evento.

Durante lo svolgimento di tale evento ogni referente aziendale/tutor potrà seguire un numero di turisti non superiore a 8, salva diversa disposizione della normativa locale di riferimento.

I referenti aziendali/tutor e i turisti impegnati nella vendemmia turistica dovranno indossare obbligatoriamente un cartellino identificativo o braccialetto identificativo rispettivamente con la scritta “tutor” e “vendemmiatore turista”.

La vendemmia turistica dovrà svolgersi con modalità che assicurino la salute e sicurezza dei turisti, anche con riferimento alle attrezzature messe a disposizione degli stessi nonché agli indumenti e alle calzature indossate.

Prima dell'inizio dell’attività di vendemmia, il tutor aziendale dovrà fornire al turista, le istruzioni adeguate sull’utilizzo delle attrezzature e i comportamenti da tenere durante le operazioni, vigilando, in presenza, sul rispetto delle istruzioni impartite. Ai turisti impegnati nella vendemmia turistica deve comunque essere interdetto sia l’utilizzo di qualsiasi macchina agricola sia lo svolgimento delle operazioni di carico e scarico delle cassette da uva.

 

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