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Eventi culturali gastronomici
STRAFESTA TOSCANA: UN CALENDARIO UNICO CHE SI RINNOVA OGNI MESE
Agosto: appuntamenti stra-ordinari tra bellezza e gusto, senza dimenticare la dimensione “famiglia”- www.stradevinoditoscana.it
StraFesta Toscana: agosto arriva con appuntamenti curiosi, classici e ovviamente golosi lungo percorsi impareggiabili, con visite a un migliaio di aziende agricole di vino e olio; oltre un centinaio di caseifici, birrifici, aziende per la lavorazione della carne e del tartufo; più di cento strutture ricettive dove soggiornare a scelta tra hotel, b&b e camping cui si aggiungono oltre duecento agriturismi e ristoranti. Seguendo il fil-rouge del vino, dell’olio e dei sapori, l’estate si anima lungo un itinerario di 2.500 chilometri che unisce venti strade con centinaia di borghi, molti dei quali per la bellezza paiono fermi ai tempi del Brunelleschi. In questi scenari, talvolta da fiaba, gli eventi culturali e artistici diventano ancora più stra-ordinari. Da seguire in modalità slow, come vuole il turista da queste parti. Dalle degustazioni alle cene nelle contrade, alla musica live, dalla magia ai pic nic sotto le stelle (con figli a carico): in alto i calici!
È la notte di San Lorenzo che StraFesta Toscana raggiunge il culmine agostano, a partire dall’iniziativa “Calici di stelle” con degustazioni unite a spettacoli e contemplazione del cielo.
La Strada del vino di Monteregio, per esempio, alle 22 del 10 agosto nel centro storico di Massa Marittima propone l’assaggio dei migliori vini della omonima Doc Monteregio e della Doc Maremma Toscana, abbinandoli ai piatti tradizionali della cucina maremmana (tel. 0566902756 – www.stradavino.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
La Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese è invece artefice della notte più attesa dai wine lovers d’Italia: nel borgo cinquecentesco di Montepulciano,
degustazioni del Vino Nobile di Montepulciano DOCG tra vicoli, in piazzette panoramiche, nel prato del monumentale Tempio di San Biagio e nella maestosa Piazza Grande. Si possono apprezzare i rossi poliziani in abbinamento ai prodotti tipici dei territori con degustazioni al tavolo (su prenotazione) al banco o a cena nelle sedi delle otto contrade del Bravìo del Botti. A mescere i sommelier FISAR e a rendere unica l’atmosfera l’esibizione dei Maestri dell’Istituto di Musica di Montepulciano Hans Werner Henz, musica live in Piazza Grande e S. Agostino, l’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Tamburini di Montepulciano. Di giorno o in notturna, la bellezza senza tempo di questo borgo si può “tastare” con le visite guidate del centro storico e delle cantine monumentali organizzate da Valdichiana Living. (www.calicidistellemontepulciano.it - Tel.
0578717484 email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
E sempre per “Calici di stelle” La Strada del Vino Orcia, nel centro storico di Castiglione d’Orcia invita a esperienze enogastronomiche unite ai concerti della Divina Orchestra, a esposizione di moto d’epoca e mercatini dell’artigianato. Le degustazioni sono a cura dell’ONAV (tel. 3932928956 - www.comune.castiglionedorcia.siena.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
S’intitola “I Giorni del Vino – visite in cantina” l’iniziativa della Strada del vino di Arezzo che al costo di 5€ propone visita di cantina, vigneti e degustazione alla fattoria Casabianca, contemplando diversivi collaterali come il pic-nic serale e la passeggiata con alpaca per bambini (a pagamento extra e su prenotazione (Tel 339 8869567 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. http://www.fattoria-casabianca.it ).
Infine, Aperivino in natura, immersi in un clima di totale relax nell’Azienda Agricola Vallorsi - pancali, cuscini, luci soffuse, musica – per l’iniziativa della Strade del vino Colline Pisane che a Terricciola propongono al costo di € 15 a persona, 2 calici di vino a scelta e un tagliere toscano. Serve la prenotazione (informazioni: 340.77733).
La festa è qui: ecco le 20 strade
Arezzo, Nobile Montepulciano, Monteregio di Massa Marittima , Strada del Vino Orcia, Lucca Montecarlo e Versilia, Marrone di Marradi, Vino Colline Pisane, Valdinievole, Montalbano e Colline di Leonardo, Costa degli Etruschi, Olio Monti Pisani, Carmignano e sapori tipici pratesi, Montecucco e Sapori dell’Amiata, Colli di Candia e Lunigiana, Strada del Chianti Montespertoli, Strada del Chianti Classico, Strada del Vino Vernaccia di San Gimignano, Strada dei vini di Cortona, Strada dei sapori della Val di Merse.
StraFesta: un nome venti perché
Stra come strade, ma anche come straordinario. Straordinari i luoghi, tutti uniti dell’alta vocazione produttiva (vitivinicola, olivicola , prodotti DOP e IGP) e che offrono attrattive naturalistiche, culturali e storiche particolari, significative, tra le più fotografate al mondo. Insieme, le Strade promuovono lo sviluppo rurale e il turismo enogastronomico per valorizzare le produzioni locali nell'ambito di un contesto culturale, ambientale, storico e sociale… straordinari, appunto.
La Legge Regionale 5 agosto 2003 n. 45 disciplina le strade del vino, dell’olio extravergine di oliva e dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità.
Le Strade del vino fanno parte della rete di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove il turismo enogastronomico.
La Federazione Strade del vino dell’olio e dei sapori della Toscana
Nata a Montespertoli (FI), nel 2001, vuole dare una risposta regionale alla promozione delle attività legate principalmente al turismo enogastronomico. Oggi conta venti Strade e oltre 2500 associati - tanti quanti i chilometri del percorso - perché uniti si vince: «È cambiato il mondo, dobbiamo costruire un futuro nuovo e solo insieme si possono veramente immaginare orizzonti, anche per promuovere le meraviglie della nostra regione, dove la gente pare si sia costruita i paesaggi rurali come se non avesse altra preoccupazione che la bellezza», afferma Pier Paolo Lorieri, presidente della Federazione che si distingue anche per essere la prima esperienza di questo tipo a livello nazionale, una vera antesignana. Stiamo parlando di un sistema turistico integrato. Venti Strade, che sono realtà territoriali differenti, con una visione comune e condivisa di sviluppo locale: la cultura del buon bere e del buon mangiare e, più ampiamente, del buon vivere come viatico per promuovere il meglio della Toscana in percorsi di qualità, fascino e armonia di cui questa regione è “naturalmente” ricca, grazie al costante dialogo tra esseri umani e territorio.
Daniela Mugnai
16MA FESTA DELL’ANTICA PIZZA CILENTANA & PREMIO NAZIONALE GIUNGANO CILENTUM FOOD & MUSICA
Dal 6 all’11 agosto
Un viaggio nella Storia e nella Tradizione verso il Futuro
Manca ormai pochissimo alla partenza della sedicesima edizione della Festa Dell’Antica Pizza Cilentana e alla prima imperdibile edizione del Premio Nazionale Giungano Cilentum: sei giorni da vivere intensamente, ripercorrendo la tradizione, riscoprendo sapori e profumi di un tempo con musica e danze a fare da colonna sonora a quello che si preannuncia come uno degli appuntamenti imperdibili di questa estate 2022.
Dal 6 all’11 agosto 2022, con il patrocinio del Comune di Giungano, l’Unione dei Comuni Paestum - Alto Cilento e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la tradizionale Festa invade l’antico borgo, con i suoi profumi e sapori antichi, rivalutandone la tradizione ma soprattutto, traghettandoli nel futuro con una solida e sorprendente capacità innovativa. Organizzata da Pietro Manganelli e Giuseppe Coppola dell’associazione Cilentum Pizza, la Festa si è ritagliata uno spazio di prim’ordine tra gli eventi estivi della Campania e quest’anno, così importante per la ripartenza, si arricchisce della direzione artistica di Michele Pecora, che è nato in questa terra dove affondano le sue radici. A condurre il Festival, Melissa Di Matteo, artista poliedrica che collabora da sempre con i grandi nomi dello spettacolo, ideatrice di numerosi eventi culturali nazionali che con la sua energia coinvolgente farà gli onori di casa sul palco della kermesse. Pietro Manganelli presidente dell’Associazione dichiara:
“Sono profondamente legato alle tradizioni del territorio e l’idea è nata proprio dall’esigenza di restituire a Giungano il posto che merita. Credo che la sua storia, l’eccellenza dei suoi prodotti, frutto del lavoro paziente e operoso della terra e del cibo, debba essere recuperato e promosso. La Festa è anche un momento di aggregazione importantissimo che vede impegnato tutto il paese dagli anziani ai bambini che partecipano attivamente facendo ognuno la propria parte. Giungano apre finalmente i giganteschi e antichi portali di pietra bianca tipica del Cilento; si potranno visitare cortili, case e pozzi straordinari che raccontano la storia meravigliosa del ‘300, del’400, accogliendo migliaia di persone. In questo modo il nostro bellissimo paese si presenta a chi ancora non lo conosce, invitandolo a gustarne le prelibatezze e ascoltando buona musica. Il paese negli anni, dopo l’abbandono, si sta ripopolando di giovani che se il lavoro non ce l’hanno, se lo inventano, riportandolo alla vita”.
Con spirito goliardico e festoso, la buona musica accompagnerà la simpatica "sfida” che vedrà alternarsi dal 6 all’11 agosto ad un forno a legna nel centro storico, tra rinomati pizzaioli e chef (tra cui Valentino Tafuri, Cristian Torsiello stella Michelin, Michele Croccia, Cristian Santomauro, Pizzeria da Zero, Pietro Manganelli, Antonio Scognamiglio) con la loro proposta di Pizza Cilentana. Non sarà una competizione ma la voglia di condividere un’esperienza divulgativa, di valore, nel rispetto della tradizione ma anche di crescita e apertura verso un futuro che ha sempre più bisogno di ricerca e senso di responsabilità nel settore enogastronomico. Tra gli ospiti del Premio l’11 agosto confermata anche la presenza del Maestro Pizzaiolo Errico Porzio, punto di riferimento per i veri cultori della pizza provenienti da tutta la Campania, che dichiara:
“Essere premiati, è sempre gratificante e dopo un periodo come quello che abbiamo vissuto, lo è ancora di più. Sono felice di ricevere questo premio, come pizzaiolo innovativo della comunicazione social. L’antica pizza cilentana è un’eccellenza al pari di quella napoletana, che si avvale di materie prime che arrivano proprio da questa terra conosciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti”.
La prima edizione del Premio Giungano l’11 agosto ospiterà personaggi straordinari della nostra Italia, eccellenze della cultura italiana in ogni sua espressione dalla musica, al giornalismo, all’enogastronomia, per un viaggio che affonda le sue radici nel passato così ci proietta con forza nel futuro con la tradizione cilentana.
Michele Pecora, come direttore artistico, proporrà un vero viaggio nella musica popolare e contemporanea per attraversare dimensioni magiche ed incontaminate come quelle di Enzo Gragnaniello e Tony Esposito. Tantissime le sorprese ancora da svelare per questa Festa che vede insieme alle danze e tradizioni popolari, i Kiepò, Paola Salurso, Angelo Loia & Progetto Oiza, Francesco Citera, i MusicaStoria, Piera Lombardi e lo stesso Michele Pecora con tante novità musicali, riadattamenti di brani noti in una veste folk e ancora tantissimi ospiti come il giovane cantautore calabrese Pasquale Sculco (dei Carboidrati di Amici) che si faranno portavoce ed ambasciatori di questa grande Festa, in Italia. Tra gli altri, sarà premiata anche la cantautrice e attrice Anna Capasso che con l’ultimo singolo, L’Estate su di noi e con il suo video clip, girato nella splendida cornice del centro storico di Napoli e nell’incantevole Sorrento, celebra il ritorno alla quotidianità dopo l’isolamento forzato; accanto a lei, special guest, il noto pizzaiolo partenopeo, Gino Sorbillo, che nei panni di sé stesso, celebra idealmente la ripartenza di tutte le attività che così tanto hanno sofferto – come tutti – la lunga battuta di arresto.
“Sono onorata di essere presente alla Festa dell’Antica Pizza Cilentana e al Premio Giungano Cilentum, che sono espressione di un amore per la terra e per la tradizione, che condivido fortemente. Un’occasione speciale – aggiunge l’artista- per cantare L’Estate su di noi con cui ho voluto celebrare la ripresa anche delle attività artigianali che, insieme alla musica che unisce, sono le vere protagoniste di questa meravigliosa Festa!”
A Giungano sarà la festa di una terra che, grazie al lavoro dell’uomo, ha sempre dato tanto. Un modo per condividere e recuperarne la storia e le tradizioni, con uno sguardo al futuro di questi meravigliosi borghi della nostra Italia che grazie a idee innovative delle nuove generazioni, ritrovano il loro splendore.
Mauro Caldera
ANTICHI ROMANI E RIME APPENNINICHE NELLE ALTE MARCHE
A tavola con gli antichi Romani? Declamare poesie in ottava rima appenninica? Un fine settimana nelle Alte Marche non è mai banale e scontato. I territori appenninici posti a cavallo tra le province di Ancona e Pesaro riescono sempre a sorprendere con proposte alternative rispetto alle méte massificate.
Le Alte Marche comprendono nove Comuni: nell’ultimo week end di luglio saranno protagonisti Serra Sant’Abbondio e Sassoferrato, con la regia dell’Unione Montana del Catria e del Nerone.
Venerdì 29 luglio il borgo storico di Serra Sant’Abbondio (PU) ospita “Libera Poesia tra le mura”. Protetto dalle boscose pendici del monte Catria e custode del monumentale Monastero di Fonte Avellana, il paese accoglie per una serata poeti e cantastorie che declamano i propri componimenti in omaggio all’antica tradizione dell’ottava rima appenninica. A far da cornice alla recitazione dei versi, la musica folk e popolare del Duo Acefalo, grazie alla collaborazione con il Premio Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo.
Non mancheranno i sapori tipici proposti, insieme a vini e birre locali, dalla proloco nel “Paniere delle Alte Marche”, insieme al primo piatto che contraddistingue tradizionalmente Serra Sant’Abbondio: le pencianelle. L’originale ricetta sarà abbinata anche ad una proposta del piatto in forma innovativa, realizzata appositamente per l’occasione da Serena D’Alesio, chef dell’Accademia di Tipicità.
Sassoferrato (AN) è uno dei borghi più belli d’Italia, distante poco più di dieci minuti di auto da Serra Sant’Abbondio, raggiungibile anche con una piacevole pedalata in bicicletta o con l’e-bike. Nei giorni 29-30 e 31 luglio va in scena “295 a.C. Battaglia delle Nazioni”, una rievocazione storica della celeberrima battaglia del Sentinum.
Nel Parco archeologico di Sentinum, esteso nella piana su cui sorge Sassoferrato, è ancora ben visibile la struttura, con cardo e decumano, della città romana che dà il nome alla battaglia. Venerdì 29 si inizia con l’allestimento degli accampamenti: gli eserciti si preparano in abbigliamento storico. Si prosegue sabato 30, con dimostrazioni e attività degli eserciti, nonché con la cena “A tavola con il legionario romano”, nel corso della quale sarà possibile assaggiare alcuni piatti che fanno parte del patrimonio alimentare degli antichi Romani, da consumare a due passi dalle testimonianze archeologiche che consentono di calarsi completamente nelle atmosfere dell’epoca!
I due eventi sono sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2022, proposto da Tipicità insieme ad ANCI, con la collaborazione di Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediaolanum.
Nella piattaforma del Grand Tour delle Marche www.tipicitaexperience.it tutte le informazioni sulle iniziative, i locali tipici e le strutture di accoglienza per godere appieno della proverbiale ospitalità marchigiana.
Angelo Serri
FABRIZIO DE ANDRÉ IN CUCINA
di Pietro Bellantone
De Andrè nel quadro di Enrico Merli
Enrico Merli ha partecipato a oltre quaranta mostre personali e collettive che ho organizzato a partire dal 2010. In particolare, nel 2016, all’interno della Fortezza del Priamàr di Savona, tra le varie opere, ha esposto “Il Poeta”, olio su tela, 50 x 70 cm, un bellissimo ritratto di De André.
Fabrizio era appassionato della cucina ligure e sarda. Lo era a tal punto che aveva provveduto a comporre una sorta di manoscritto con una trentina di ricette che aveva successivamente lasciato in dono a Tonina Puddu e Agostino Zizu, i due cuochi dell’Agnata, l’agriturismo che aveva fatto costruire De Andrè a Tempio-Pausania.
De Andrè in una friggitoria del Cento Storico di Sottoripa
L’artista era spesso in cucina a dare suggerimenti, ma anche ad imparare segreti e dettagli della gastronomia. Alcuni dei piatti preferiti, della cucina ligure e sarda, erano ravioli alla genovese, verdure ripiene, fiori di zucca, fagioli fritti, “sa trattalia” (pietanza con interiora dell’agnello e del capretto).
Il ricettario di De André
Fabrizio, ripropone in alcuni testi delle sue canzoni, in particolare negli album Crêuza de mä e Le Nuvole, specialità enogastronomiche della Liguria. Nel primo: “E a 'ste panse veue cose ghe daià cose da beive, cose da mangiä frittûa de pigneu giancu de Purtufin çervelle de bae 'nt'u meximu vin lasagne da fiddià ai quattru tucchi paciûgu in aegruduse de lévre de cuppi” “E a queste pance vuote cosa gli darà cose da bere, cose da mangiare frittura di pesciolini, bianco di Portofino cervelli di agnello nello stesso vino lasagne da tagliare ai quattro sughi pasticcio in agrodolce di gatto”
Frittura di “gianchetti”
Il testo della canzone Crêuza de mä (mulattiera, viottolo di mare) spiega come dei marinai, di ritorno al porto, vanno a mangiare alla taverna di Andrea. I piatti che vengono descritti sono normali come la frittura di pesciolini accompagnata al vino bianco di Portofino ed altri immaginari, per ironizzare simpaticamente sulla qualità della cucina dell’Andrea, come le cervella di agnello, o il pasticcio di "lepre di tegole" (il gatto, spacciato per una sorta di coniglio). Ma questa brano musicale cita anche l’ex Mercato Ittico di Piazza Cavour, dove il cantautore si recò appositamente per registrare le voci che si sentono all’inizio del brano: quelle di Giuseppe Codurso, per tutti Pino il muscolaio e di Caterina Rossi, la donna dei bianchetti.
Bianco di Portofino
Addirittura nel suo album “Le Nuvole” del 1990, inserisce una canzone che ha come titolo 'Â çímma con un testo, tradotto in italiano dal genovese, molto evocativo ed eplicativo:
'Â çímma - La cima
Ti t'adesciàe 'nsce l'èndegu du matin-
Ti sveglierai sull'indaco del mattino
ch'à luxe a l'à 'n pè ‘n tera e l'âtru in mà-
quando la luce ha un piede in terra e l'altro in mare
ti t'ammiàe a ou spègiu de 'n tianin-
ti guarderai allo specchio di un tegamino
ou cé ou s'ammià a ou spiegiu da ruzà-
il cielo si guarderà allo specchio della rugiada
Ti mettiâe ou brûgu rèdennu 'nte 'n cantùn-
metterai la scopa dritta in un angolo
che se d'à cappa a sgûggia 'n cuxin-a à stria-
che se dalla cappa scivola in cucina la strega
a xeûa de cuntâ 'e pàgge che ghe sùn-
a forza di contare le paglie che ci sono
'a cimma a l'è za pinn-a a l'è za cûxia-
la cima è già piena è già cucita.
Çè serèn tèra scûa-
Cielo sereno terra scura
carne tènia nu fâte néigra-
carne tenera non diventare nera
nu turnâ dûa..
non ritornare dura.
Bell'oueggè strapunta de tûttu bun-
Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio
prima de battezàlu 'ntou prebuggiun
prima di battezzarla nelle erbe aromatiche
cun dui aguggiuîn dritu 'n pùnta de pè
con due grossi aghi dritti in punta di piedi
da sùrvia 'n zû fitu ti 'a punziggè
da sopra a sotto svelto la pungerai
àia de lûn-a vègia de ciaêu de nègia
aria di luna vecchia di chiarore di nebbia
ch'ou cègu ou pèrde 'a tèsta l'àse ou sentè
che il chierico perde la testa e l'asino il sentiero
oudù de mà misciòu de pèrsa lègia
odore di mare mescolato a maggiorana leggera
cos'àtru fa cos'àtru dàghe a ou cè
cos'altro fare cos'altro dare al cielo.
Çè serèn tèra scûa
Cielo sereno terra scura
carne tènia nu fàte néigra
carne tenera non diventare nera
nu turnâ dûa
non ritornare dura
e 'nt'ou nùme de Maria
e nel nome di Maria
tûtti diài da sta pûgnatta
tutti i diavoli da questa pentola
anène via
andate via.
Poi vegnan a pigiàtela i câmè
Poi vengono a prenderla i camerieri
te lascian tûttu ou fûmmu d'ou toêu mestè
ti lasciano tutto il fumo del tuo mestiere
tucca a ou fantin à prima coutelà
tocca allo scapolo la prima coltellata
mangè mangè nu sèi chi ve mangià
mangiate mangiate non sapete chi vi mangerà
Çè serèn tèra scûa
Cielo sereno terra scura
carne tènia nu fàte néigra
carne tenera non diventare nera
nu turnâ dûa
non ritornare dura
e 'nt'ou nùme de Maria
e nel nome di Maria
tûtti diài da sta pûgnatta
tutti i diavoli da questa pentola
anène via
andate via
Come riporta l’Ansa, uno dei piatti prediletti dal maestro erano i ravioli alla genovese con le animelle di agnello e il rosmarino. De André, nel suo ricettario, indicava gli ingredienti necessari per sessanta persone: «farina kg 5, 20 uova, cinque Kg di carne magra di bue, olio, strutto, cipolla, aglio, rosmarino, vino rosso tre bicchieri colmi, pomodori freschi, erbette, 20 arance, dieci cervelli di agnello o maialetto, un chilo di animelle di agnello, un chilo di salsiccia fresca, parmigiano grattugiato, venti cucchiai di latte cagliato, maggiorana».
Al grande artista genovese, si è ispirata Claudia Di Meo, ex giornalista e attualmente una degli chef più importanti di Londra, che ha “portato la musica di Fabrizio De Andrè nei piatti del suo ristorante, creando un menù completamente dedicato. Ciò allo scopo di tentare di trasmettere, tramite il palato, le sensazioni che si provano quando si ascoltano le poesie di Faber. Un modo per farlo conoscere anche all’estero.
HAPPY KIDS PARTY A RECCO
sabato 9 luglio 2022
Un successo annunciatoMigliaia le persone che hanno seguito la prima edizione di HAPPY KIDS PARTY fin dal pomeriggio. Per la Città solo bimbi truccati come i più noti personaggi fumettistici, e poi palloncini di ogni forma e colore, risate e allegria.
Con l’Associazione Scacchi Golfo Paradiso la scacchiera gigante e le storie raccontate con maestria dai maestri del Teatro Lab di Recco, letture dai libri messi a disposizione dalla libreria Capurro di Recco.
E che dire del “Ce l’ho e non ce l’ho”? Bambini e ragazzini arrivati con gli zaini in spalla per scambiarsi i loro giochi più preziosi, occasione imperdibile … solo a Recco succede. E ancora la merenda per tutti con le focacce (come potevano mancare?) offerte per l’occasione dal Panificio G.B. Moltedo per gli amici “Titta”? E ancora succhi di frutta, caramelle e Chupa Chupa distribuite da Marco Fumagalli del Bar Sport. Momenti bellissimi.
E finalmente la sera. Iniziava alle 21,15 ma alle 20,30 le sedie in platea erano già full. Con il calar della sera ci si è trovati immersi in un’atmosfera magica, con la sfilata musicale dei trampolieri luminescenti che percorrendo tutto il lungomare hanno avuto la forza di trainare in corteo tutti gli scesi in piazza.
Lo spettacolo serale è stato costantemente costellato da applausi e grida dei tantissimi bambini che in prima fila, seduti ovunque, hanno seguito con tripudio ed entusiasmo i clown e giocolieri sul palco. Insomma, un grande, grandissimo successo.
Sul palco le due presidenti, con un pizzico di emozione, Manuela Francalanci del CIV Recco on Line e Alice Diena dell’Associazione commercianti cittadina hanno dato il benvenuto agli ospiti ringraziando di cuore i colleghi che hanno lavorato per lo svolgimento dell’evento, seguite dal Sindaco Carlo Gandolfo che ricordando anche i grandi eventi musicali che dalla settimana prossima vivacizzeranno la Città ha espresso piena soddisfazione per la riuscita di questa prima giornata dedicata ai più piccoli.
Un doveroso ringraziamento più volte è stato spontaneo alla Pro Loco di Recco che ogni volta si dimostra insostituibile nelle sue collaborazioni.
HAPPY KIDS PARTY, organizzato da CIV RECCO ON LINE e ASCOM DELEGAZIONE DI RECCO con il contributo e patrocinio del COMUNE DI RECCO e CAMERA DI COMMERCIO DI GENOVA e la collaborazione della PRO LOCO segna nel 2022 la sua prima edizione, un numero zero, premessa già per futuri altri successi.PéP
CIV…ediamo a RECCO HAPPY KIDS PARTY 2023
Daniela Bernini
per CIV - ASCOM Recco