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Eventi gastronomici

CUCINE DI STRADA PIU' FAMOSE D’ITALIA!

Serate memorabili quelle gastronomiche Recchesi 2019 dedicate alle Cucine di Strada più Famose d'Italia

 

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2019

in ricordo di Gianni Carbonw

 

Con il patrocinio di Regione Liguria e Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, FIPE Liguria, Confcommercio Genova e FEPAG Genova, e la collaborazione di Slow Food Liguria e Slow Food Genova – Giovanni rebora, Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco

 

Un successo preannunciato ma andato al di là delle aspettative, per le prime serate con le Cucine di Strada più famose d’Italia. Serate in cui la Cucina di Strada ligure per eccellenza, La Focaccia di Recco, si fonde con le altre “cucine” creando menù affascinanti, coinvolgenti ed imperdibili. Si è iniziato con l’Abruzzo che dai ristoranti Da Lino e Alfredo ha deliziato i presenti con gli arrosticini di pecora portati da Maurizio di “Bracevia”, spiedini di carne ovina cotti alla brace sulla “canalina”) e con la Puglia che ha visto arrivare a Recco l’Associazione “Quelli della bombetta” con un carico di questi deliziosi involtini di capocollo fresco di maiale ripieni di canestrato pugliese (formaggio tipico) infilzati dagli spiedi e cotti alla brace, serviti con il pane tradizionale dell’Alta Murgia. 

 

I ristoranti che li hanno ospitati, Vitturin 1860 e Da O Vittorio, hanno predisposto un’area a vista antistante l’ingresso del locale, e qui ogni ospite ha fatto lunghe soste, prima e dopo, ad assistere al rito della loro cottura, conoscerne gli autori e fare amicizia con loro, per uno spettacolo di profumi, sapori ed allegria, scambi di contatti e promesse di ritrovarsi. 

 

Momenti indimenticabili, a suggello di una forte amicizia nata fra quelle “ cucine”, sempre fianco a fianco nei grandi eventi organizzati da Slow Food, a Torino per il “ Salone del Gusto” e a Bra (CN) per “ Cheese”, che portano nel mondo la conoscenza del proprio prodotto, ma anche a testimonianza di quanto le eccellenze che contraddistinguono la tradizione gastronomica italiana costituiscono un patrimonio da preservare e custodire gelosamente. A Recco lo sanno, e così si fa dal 1976.

 

Salutati anche i pugliesi, inizia ora l’attesa per la prossima settimana: Arancina, il pani ca’ meusa, panelle, i cazzilli e i mitici “cannoli” … chiuderanno l’ultimo appuntamento delle Serate recchesi dedicate alle Cucine di strada, questa volta icone della tradizione siciliana. Arriveranno a Recco Giovedì 28 marzo alla Baracchetta di Biagio con “Gusto sicilano” dalla Valle dei Templi di Agrigento e Venerdì 29 marzo alla storica Focacceria della Manuelina con le famiglie “Alaimo & Conticello” già fondatori dell’Antica Focacceria di Palermo.

 

A seguire dal 4 al 18 aprile, le Serate dedicate ai Presìdi Slow Food e i Mercati della Terra con menù che raccontano di territori, uomini, tradizioni e sapori rari e di quelle micro produzioni agroalimentari che oggi abbiamo la fortuna di poter avere nei nostri ristoranti grazie al grande lavoro di conservazione di Slow Food. 

Giovedì 4 aprile Da O Vittorio e Venerdì 5 aprile Da Lino

Giovedì 11 Manuelina e Venerdì 12 Alfredo

Mercoledì 17 aprile Vitturin e Giovedì 18 aprile La Baracchetta.

 

ATTENZIONE

DA NON PERDERE, è BELLISSIMO!

Il calice da vino timbrato “Serate gastronomiche recchesi”

I clienti delle “Serate” riceveranno il bellissimo calice timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con inciso il bozzetto che fu l’emblema della prima edizione 1976, per brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi.

 

Il famoso Hamburger di pecora alla Brace, che ha trionfato nella serata dal ristorante Da Lino 

 

Al ristorante Alfredo, “scambio gastronomico” Abruzzo - Liguria

 

 

È arrivata la Puglia Ristorante Vitturin, le bombette portano allegria

Sindaco di Recco da O Vittorio con quelli delle bombette

 

“Stoccafisso senza frontiere”

“Stoccafisso senza frontiere” conclude il programma della 27a edizione di Tipicità

In passerella una quindicina di cuochi giunti a Fermo da tutto il Belpaese con la propria ricetta del succulento merluzzo artico. Un evento che, com’è ormai tradizione, chiude il sipario sul Festival marchigiano

Come da tradizione, anche la 27a edizione di Tipicità, contraddistinta da ben 130 eventi in tre giorni, si è conclusa con uno special event, un autentico “evento nell’evento” unico nel suo genere e molto atteso dai gourmet: Stoccafisso senza frontiere. Una singolar tenzone dei sapori che richiama nelle Marche un esercito di cuochi provenienti dai ogni angolo dello Stivale, quantomeno da quei territori che tradizionalmente amano gustare lo stoccafisso, alias il pregevole merluzzo artico della specie Gadus morhua, un pesce pescato nei gelidi mari del circolo polare artico ed essiccato dai pungenti venti polari.Un imperdibile appuntamento che si perpetua ogni anno, all’inizio del mese di marzo, proponendo un inconsueto “Giro d’Italia”, ma dello stocco! Dalla Venezia Giulia alla Sicilia, dalla Liguria alla Calabria, dal Friuli al Veneto, toccando Emilia Romagna e Marche, l’appetitosa carovana approda nelle località che esprimono le differenti abitudini in uso nella Penisola, caratterizzate da ingredienti, sapori, profumi e colori diversi, ma con un comune denominatore: lo stoccafisso.  

Festival nel festival, singolare ed esclusivo, Stoccafisso senza frontiere è considerato il “campionato mondiale dello stocco” in prova unica, anche se non competitiva. Tranquilli! L’appellativo mondiale non è un’esagerazione, credete! Infatti, sul pianeta, questo straordinario prodotto viene consumato quasi esclusivamente in Italia e nelle sue immediate vicinanze, come la penisola istriana, frutto della dominazione veneziana, ed il Principato di Monaco. Con un’eccezione che conferma la regola: la Nigeria. Nel resto del mondo, infatti, è diffuso esclusivamente l’uso del baccalà, ovvero lo stesso merluzzo artico, ma conservato tramite salagione.E così, ancora una volta (per le cronache la quattordicesima), a Fermo è andata in scena questa curiosissima e gustosissima “prova iridata”, un originale ed amichevole confronto al quale ha preso parte una quindicina di cuochi provenienti da altrettante località italiane, ciascuno con la sua ricetta tipica di stoccafisso, ognuno orgoglioso del proprio piatto. E giustamente! Tutti eccellenti, tutti originali, tutti con ingredienti rigorosamente locali, tutti ambasciatori della propria regione! Un tripudio di sapori che, anche in questo campo, conferma la nostra Italia come terra baciata da Dio!

Tutti i partecipanti

Una vera e propria sfilata del gusto, una fantastica celebrazione dell’ineguagliabile merluzzo nordico essiccato che ha visto protagonisti gli chef: Luciano ed Elena Odorico, con “Stoccafisso ai profumi friulani”; Norberto Magnani, con “Frittelle di baccalà alla modenese”; Gabriele e Alessio Ferron, con “Risotto al baccalà mantecato”; Michela Polverini, con “Stoccafisso all’anconitana”; Guido Gennaro, con “Stoccafisso alla fermana”; Sabrina Attanasio, con “Stoccafisso all’elpidiense”; Alessandro Giuseppe, con “Stoccafisso allo sfincione siciliano”; Nicola Alessi, con “Stoccafisso di Calabria con verdure gentili, zafferano Siberene e note di bergamotto all’olio extravergine d’oliva”; Paolo Ghione, con “Buridda”; Alessandro Capecci, con “Stoccafisso in salsa”; Massimo Cirone, con “Stoccafisso dei benedettini di Parma (sec. XVIII)”; Davide Spanghero, con “Stoccafisso alla Bisiaca”; Elio Bertoldo, con “Bacalà alla vicentina”.

 

Gli chef sopra citati hanno realizzato i piatti di stoccafisso in rappresentanza di Confraternite, Accademie e Associazioni dedite alla promozione e diffusione della gastronomia legata al succulento pesce artico. Rispettivamente: Confraternita friulana del bacalà, di Varmo (UD); Consorzio balsamico acetaia, di Nonantola (MO); Strada del riso vialone nano veronese IGP, di Isola della Scala (VR); Accademia dello stoccafisso all’anconitana, di Ancona; Accademia dello stoccafisso alla fermana, di Fermo; Istituto superiore “C. Urbani” & Amici dello stocco, di Porto Sant’Elpidio (FM); Associazione “Lo sperone”, di Alcamo (TP); Accademia dello Stoccafisso di Calabria, di Cittanova (RC); Associazione "San Giovanni Battista-Cantalupo 1907 A.P.S.", di Cantalupo di Varazze (SV); Museo della civiltà contadina e artigiana di Ripatransone (AP); Macaronicorum Collegium-Amici di Merlin Cocai, di Bassano del Grappa (VI); Pro loco di Turriaco (GO); Venerabile Confraternita del bacalà alla vicentina, di Sandrigo (VI).

 

 

L’intera degustazione di piatti di stoccafisso è stata accompagnata da una selezione di pregiati vini dell’azienda Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto (AN).

 

RITORNANO LE SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI, LE PIU'FAMOSE D'ITALIA

 

 

 

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 

marzo e aprile 2019

  

Con il patrocinio di Regione Liguria e Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, Comfcommercio Genova, FIPE liguria e FEPAG Genova e la collaborazione di Slow Food Liguria e Slow Food Genova – Giovanni Rebora, Ascom delegazione di Recco, CIV Recco e Pro Loco Recco

  

SERATE GASTRONOMICHE RECCHESI 2019 

in ricordo di Gianni Carbone

 

Chiamate familiarmente “le serate”, hanno una storia lunga oltre quarant’anni, da quando nel 1976  i ristoratori recchesi riunitisi in gruppo, ad oggi sempre quelli, e precursori di un successo ripreso poi da tutta Italia, vararono per la prima volta le Serate gastronomiche. Una formula che ora ci sembra scontata, allora fu un fenomeno: un menù con i piatti più tradizionali del proprio territorio ad un prezzo pre-definito comprensivo delle bevande. Fu un successo immediato, ristoranti pieni e super richieste che li portò per anni a dover riproporre più repliche della stessa serata per far fronte alle continue prenotazioni. 

Erano altri tempi, è vero, ma il consenso fu tale e il ricordo così vivo, che i ristoratori recchesi si sono sentiti quasi in dovere di riprenderle, in ricordo di Gianni Carbone. Patriarca di una grande famiglia, già Sindaco di Recco e storico ristoratore, fu testimone della rinascita di Recco dopo essere stata rasa al suolo dai bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale. Con un gruppo di amici, osti e fornai “rechelini DOC” di allora i cui eredi sono divenuti col tempo famosi panificatori e ristoratori, con intraprendenza e abilità, grazie anche a quel prodotto straordinario che è la Focaccia di Recco col formaggio, oggi I.G.P. riuscirono ad attirare nei loro locali il bel mondo internazionale diffondendo la fama della gastronomia cittadina. I consensi e i successi furono tali che Recco salì alla ribalta delle cronache con il titolo di Capitale gastronomica della Liguria, che ancor oggi ne contraddistingue l’identità. A Gianni Carbone, innamorato della sua Città e della sua Manuelina, vengono dedicate le nuove “Serate gastronomiche recchesi” perché sia indelebile il suo ricordo nella storia del patrimonio gastronomico di Recco.

 

Innumerevoli le iniziative dei ristoratori recchesi nel corso di oltre trent’anni di serate, concorsi a premi (con una Fiat Punto in palio nel 1995!), gemellaggi gastronomici con la ristorazione di 14 nazioni europee e 10 regioni italiane, e poi “serate e cultura” dal Premio “Pennagolosa” dedicato ai libri di gastronomia regionale all’invito all’Opera in collaborazione con il Teatro Carlo Felice passando ai successi delle “Cene con spettacolo” del Premio Cabaret Focaccia d’Oro per arrivare alla innovativa Scorribanda Gastronomica estiva. Sono queste solo una piccola parte delle centinaia di promozioni realizzate nei ristoranti di Recco divulgando la propria fama nel mondo.

Le Serate recchesi 2019 ( che come immagine riprendono il bozzetto usato per la primissima edizione del lontano 1976) costituiscono il ritorno di una tradizione, due i cicli per ogni ristorante con temi che faranno dei menù una vera esperienza gastronomica tra sapori perduti e prodotti riscoperti, in un viaggio lungo l’Italia e le sue ricette famose incontrando quegli uomini che ne hanno conservato e ne tramandano l’origine e la continuità.

 

Due i cicli delle Serate, uno con grandi protagoniste le Cucine di strada più note d’Italia e uno dedicato ai prodotti dei Presidi Slow Food e dei Mercati della terra.

Serate, le prime, in cui la Cucina di Strada ligure per eccellenza, La Focaccia di Recco, si fonde con le altre “cucine” creando menù affascinanti, coinvolgenti ed imperdibili e le seconde in cui i menù raccontano di territori, uomini, tradizioni e sapori rari di quelle micro produzioni agroalimentari che che oggi abbiamo la fortuna di poter avere nei nostri ristoranti grazie al grande lavoro di conservazione di Slow Food. 

 

Dal 14 marzo al 29 marzo “Le Cucine di Strada”

 

Dall’Abruzzo gli arrosticini di pecora. Spiedino di carne ovina cotto alla brace sulla “canalina” con i piccoli hamburger di pecora, portati in Liguria dalla Bracevia, allevatori in Chieti.

Dalla Puglia le bombette della Val d’Itria. Involtini di capocollo fresco di maiale ripieni di canestrato pugliese (formaggio tipico) infilzati dagli spiedi e cotti alla brace e serviti con il pane di Altamura. Arrivano a Recco con l’Associazione “Quelli delle Bombette” di Alberobello.

Dalla Sicilia l’arancina, il pani ca’ meusa, le panelle, i cazzilli, i cannoli. Specialità dalla lunga storia, famose in tutto il mondo che sbarcano a Recco con le famiglie “Alaimo & Conticello” già fondatori dell’Antica Focacceria di Palermo. La Sicilia sarà presente anche con “Gusto sicilano” che dalla Valle dei Templi di Agrigento ne diffonde i prodotti più tipici al largo pubblico.

  

Dal 4 al 18 aprile I Presìdi Slow Food e i Mercati della Terra

I Presidi Slow Food (16 in Liguria)  sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta. Oggi, oltre 550 Presìdi Slow Food nel mondo che coinvolgono più di 13.000 produttori. La commercializzazione dei prodotti dei Presìdi è svolta direttamente dai produttori ed anche per le Serate recchesi, il contatto diretto con i ristoratori ha fatto nascere conoscenze ed amicizie portando questi prodotti di nicchia protagonisti dei menù. A fianco dei Presidi anche i Mercati della terra, rete internazionale di mercati, produttori e contadini coerenti con la filosofia Slow Food. Luoghi dove fare la spesa, incontrarsi e scoprire prodotti locali e di stagione presentati solo da chi produce quello che vende. Per la Liguria due i Mercati della Terra, quello Sarzana (SP) e di Cairo Montenotte (SV). In collaborazione con Slow Food Liguria e Condotta di Genova - Giovanni Rebora.

 

Il calice da vino timbrato “Serate gastronomiche recchesi”

I clienti delle “Serate” riceveranno il bellissimo calice timbrato “Serate gastronomiche recchesi” con impresso il bozzetto che fu l’emblema della prima edizione 1976, per poter brindare anche a casa nel nome delle Serate gastronomiche recchesi. Da non perdere, è bellissimo.

  

Di seguito calendario serate gastronomiche recchesi 2019

  

Le Cucine di strada d’Italia

Dall’Abruzzo gli arrosticini e l’hamburger di pecora.

Giovedì 14 marzo Ristorante Da Lino e Venerdì 15 marzo Ristorante Alfredo

 

 Dalla Puglia le bombette della Val d’Itria con il pane dell’Alta Murgia

Giovedì 21 marzo Ristorante Vitturin e Venerdì 22 marzo Ristorante Da O Vittorio

  

Dalla Sicilia l’arancina e il pani ca’ meusa

Giovedì 28 marzo La Baracchetta di Biagio e Venerdì 29 marzo La storica Focacceria della Manuelina

  

I Presidi Slow Food e i Mercati della terra

Giovedì 4 aprile Da O Vittorio e Venerdì 5 aprile Da Lino

Giovedì 11 Manuelina e Venerdì 12 Alfredo

Mercoledì 17 aprile Vitturin e Giovedì 18 aprile La Baracchetta.

  

  

Ufficio stampa e segreteria organizzativa

Dimensione Riviera Pr.- Recco (Ge) - Daniela Bernini cell 335 72 74 514

 

IDENTITA’ GOLOSE 2019

 
 
A IDENTITA’ GOLOSE(dal 23 al 25 marzo al MiCo - Milano) oltre 120 fra chef, pasticceri, pizzaioli e gelatieri saranno i protagonisti assoluti, con la loro cucina, ma soprattutto con le loro esperienze di vita, la loro filosofia e il loro percorso umano. Il tema di questa edizione è "Costruire nuove memorie": chi crea un nuovo piatto si confronta inevitabilmente con una tradizione, con un passato "consolidato" in cui tutti si possono riconoscere, ma al tempo stesso aspira a creare qualcosa di nuovo che possa a sua volta diventare tradizione, memoria collettiva. 
È una sfida affascinante, in un mondo in continuo cambiamento, che deve misurarsi sempre più spesso con il diverso, anche a tavola. 
 
 
 
 

IDENTITÀ' GOLOSE XV EDIZIONE

 

Programma 

 

Sabato 23 marzo 2019

Sala Auditorium – Quando la cucina in televisione fa bene

Programma in fase di definizione

13.45 PAUSA

Dossier Dessert (in collaborazione con Valrhona)

14.30 Jordi Butron (Espai Sucre, Barcellona)

15.15 Will Goldfarb (Room 4 Dessert, Ubud - Bali)

16.00 Roger Van Damme (Het Gebaar, Anversa - Belgio) 16.45 Antonio Bachour (Bachour, Miami)

17.30 Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto – Siracusa)

Sala Blu 1 (mattina): Identità di Gelato

10.45 Enzo Crivella (Crivella Gelati & Dessert, Sapri – Salerno)

11.30 Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore, Senigallia – Ancona)

12.15 Lucia Sapia (Gelateria Il Dolce Sogno - Busto Arsizio, Varese) e Maurizio Bernardini (Gelateria Galliera 49, Bologna)

13.00 Paolo Brunelli (Gelateria Brunelli, Senigallia – Ancona)

13.45 PAUSA

Sala Blu 1 (pomeriggio): Identità Naturali

14.15 Daniela Cicioni (chef vegana)

15.00 Sauro Ricci (Joia, Milano)

15.45 Marcello Corrado (Osteria Perillà, Castiglione d’Orcia – Siena) 16.30 Salvatore Bianco (Il Comandante, Napoli)

17.30 in fase di definizione

Sala Blu 2: Contaminazioni

10.45 Matias Perdomo e Simon Press (Contraste, Milano)

11.30 Mariano Guardianelli (Abocar Due Cucine, Rimini)

12.15 Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio – Gorizia) 13.00 PAUSA

14.10 Jeremy Chan (Ikoyi, Londra)

15.00 Francesco Apreda (Imàgo dell’Hotel Hassler – Roma)

15.50 Roy Caceres (Metamorfosi, Roma)

16.40 José del Castillo (Isolina, Lima – Perù)

17.30 Yoji Tokuyoshi (Tokuyoshi, Milano)

Sala Gialla 3: Identità di Champagne - Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot)

12.00 Martina Caruso (Signum, Salina - Messina)

13.30 Marta Scalabrini (Marta in Cucina, Reggio Emilia)

15.00 Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio – Gorizia)

 

 Domenica 24 marzo 2019

Sala Auditorium - Il Fattore Umano: Costruire Nuove Memorie

10.00 Carlo Cracco (Cracco, Milano)

10.45 José Avillez (Belcanto, Lisbona)

11.30 Virgilio Martinez (Central, Lima)

12.15 Massimiliano e Raffaele Alajmo (Le Calandre, Rubano – Padova)

13.00 Omaggio ad Alain Ducasse con Massimo Bottura, Carlo Cracco, Gennaro Esposito, Davide Oldani e Andrea Berton

13.30 PAUSA

14.15 Andrea Berton (Ristorante Berton, Milano) e Davide Oldani (D’O, Cornaredo – Milano) 15.00 Mehmet Gürs (Mikla, Istanbul)

15.45 Tim Raue (Tim Raue, Berlino))

16.30 Heinz Beck (La Pergola del Rome Cavalieri, Roma)

17.15 Diego Guerrero (DSTAgE, Madrid)

Sala Blu 1: Identità di Pasta

10.45 Alessandro Negrini e Fabio Pisani (Il Luogo di Aimo e Nadia, Milano) 11.30 Ezra Kedem (Studio Arcadia, Gerusalemme)

12.15 Danilo Ciavattini (Danilo Ciavattini Ristorante, Viterbo)

13.00 PAUSA

14.10 Cristian Torsiello (Osteria Arbustico al Royal Paestum, Paestum – Salerno) 15.00 Carlo Cracco (Cracco, Milano)

15.50 Riccardo Gaspari (SanBrite, Cortina d’Ampezzo – Belluno)

16.40 Gennaro Esposito (Torre del Saracino, Vico Equense – Napoli)

17.30 Isabella Potì (Bros, Lecce)

Sala Blu 2: Nuove Identità, Italia-Mondo

10.45 Alberto Gipponi (Dina, Gussago – Brescia)

11.30 Gonzalo Luzarraga (Rigò, Londra)

12.15 Giuseppe Lo Iudice e Alessandro Miocchi (Retrobottega, Roma) 13.00 PAUSA

14.10 Paulo Airaudo (Amelia, San Sebastian)

15.00 Ciro Scamardella (Pipero, Roma)

15.50 Karime Lopez (Gucci Osteria da Massimo Bottura, Firenze)

16.40 Ivan e Sergey Berezutsky (Twins Garden, Mosca)

17.30 Paolo Griffa (Petit Royal del Grand Hotel Royal, Courmayeur – Aosta)

Sala Gialla 1: Identità di Sala (in collaborazione con Cantine Ferrari)

10.45 Gestione della sala nella replica di più locali: Enrico Bartolini (Enrico Bartolini al Mudec, Milano), Enrico Buonocore (Langosteria, Milano)

11.30 Futuro e formazione: Mariella Organi (Alma), Dominga Cotarella (Intrecci), Matteo Zappile (Noi di Sala), Laura Fratton (Scuola Alberghiera di Tione, Trento)

12.20 Giuseppe Palmieri (Osteria Francescana, Modena)

13.10 PAUSA

14.30 Hôtellerie, il servizio perfetto: Antonello De Medici (Marriott), Robert

Koren (Belmond), Lorenzo Giannuzzi (Forte Village) e Attilio Marro (Bulgari)

15.20 Imprevisti, come gestirli: Paolo Lorenzoni (The Gritti Palace, Venezia), Alessandro Troccoli (Cracco, Milano), Edoardo Sandri e Gabriele Fedeli (Atrium Bar&Lounge - Il Palagio del Four Seasons Hotel Firenze), Umberto Giraudo (Rome Cavalieri a Waldorf Astoria Resort)

16.10 Come ti declino l'ospitalità: Niko e Cristiana Romito (Reale Casadonna e Spazio)

Sala Gialla 2: Identità di Formaggio (in collaborazione con Grana Padano)

10.45 Christian e Manuel Costardi (Cinzia - Da Christian e Manuel, Vercelli)

11.30 Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini, Verona)

12.15 Iginio Ventura (Gelateria Pina Gel, Peschici – Foggia) e Paco Magri (Dordoni, Cremona) 13.00 Matias Perdomo e Simon Press (Contraste, Milano)

13.45 PAUSA

Sala Gialla 2: Identità di Carne

14.15 in fase di definizione

15.00 in fase di definizione

15.45 Oliver Glowig (Barrique by Oliver Glowig, Monte Porzio Catone – Roma) 16.30 in fase di definizione

17.30 Diego Rossi (Trippa, Milano)

Sala Gialla 3: Identità di Champagne - Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot)

12.00 Fabrizia Meroi (Laite, Sappada – Udine)

13.30 Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli – Crotone)

15.00 Solaika Marrocco (Primo Restaurant, Lecce)

 

 Lunedì 25 marzo 2019

Sala Auditorium - Il Fattore Umano: Costruire Nuove Memorie

10.00 Paolo Lopriore (Il Portico, Appiano gentile – Como) e Gianluca Gorini (DaGorini, San Piero in Bagno – Forlì-Cesena)

10.45 Dominique Crenn (Atelier Crenn, San Francisco)

11.30 Riccardo Camanini (Lido 84, Gardone Riviera – Brescia)

12.15 Massimo Bottura (Osteria Francescana – Modena)

13.00 Cantine Ferrari: L’arte dell’ospitalità, grande Italia nel mondo con Enrico Baronetto, Massimo Bottura, Giorgio Locatelli, Matteo Lunelli, Paolo Marchi e Alessandro Perricone 13.40 PAUSA

14.15 Niko Romito (Reale Casadonna, Castel di Sangro – L’Aquila)

15.00 Andrea Ribaldone (Osteria Arborina, La Morra – Cuneo) e Domingo Schingaro (Due Camini Borgo Egnazia, Fasano – Brindisi): come nasce un nuovo formato di pasta

15.45 Catia e Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia – Ancona)

16.30 Cristina Bowerman (Glass Hostaria, Roma) e Solaika Marrocco (Primo Restaurant, Lecce)

17.15 Enrique Olvera (Pujol, Città del Messico e Cosme, New York)

Sala Blu 1: Pasticceria italiana contemporanea (in collaborazione con Petra® Molino Quaglia e Valrhona)

10.45 Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto – Siracusa)

11.30 Massimo Alverà (Pasticceria Alverà, Cortina d’Ampezzo – Belluno)

12.15 PAUSA

13.20 Francesco Ballico (Pasticceria Il Chiosco, Lonigo – Vicenza) 14.10 Marco Pedron (Cracco, Milano)

15.00 Lucia De Prai (chef pasticciere)

15.50 Gian Luca Forino (Gian Luca Forino)

16.40 Carmine Di Donna (Torre Del Saracino, Vico Equense – Napoli) 17.30 Gianluca Fusto (Fusto Milano)

Sala Blu 2: Identità di Pane e Pizza (in collaborazione con Petra® Molino Quaglia)

10.45 Lionello Cera (Antica Osteria Cera, Campagna Lupia – Venezia)

11.30 Simone Rodolfi (panificatore)

12.15 PAUSA

13.20 Tommaso Cannata (La Boutique del Pane, Messina) e Giuseppe Li Rosi (Terre Frumentarie, Raddusa - Catania)

14.10 Eugenio Boer (Bu:r, Milano) e Giuseppe Rizzo (Pizzeria Dell’Angolo, Vittuone – Milano) 15.00 Massimiliano Prete (Sestogusto, Torino)

15.50 Gennaro Battiloro (Battil’oro, Seravezza – Lucca)

16.40 Danilo Brunetti, Michele Botta, Riccardo Raia e Simone Mantuano (Marghe, Milano) 17.30 Franco Pepe (Pepe in Grani, Caiazzo – Caserta)

Sala Gialla 3: Identità di Champagne - Atelier des Grandes Dames (in collaborazione con Veuve Clicquot)

13.00 Maria Probst (La Tenda Rossa, Cerbaia in Val di Pesa - Firenze)

14.15 Valeria Piccini (Da Caino, Montemerano- Manciano – Grosseto)

15.30 Gaia Giordano (Spazio Milano, Milano)

 

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