NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
image1 image2 image3 image3

FIPE

RISTORAZIONE: RAPPORTO ANNUALE.  I NUOVI STILI ALIMENTARI DEGLI ITALIANI

 

 

 

 

 

MENO TEMPO DEDICATO AL CIBO, MA CRESCE LA CONSAPEVOLEZZA DELL’ALIMENTAZIONE COME FONTE DI SALUTE E BENESSERE

 

  • Cibo e salute: il 97,1%, quasi la totalità degli intervistati, dichiara che salute e benessere dipendono da ciò che si mangia, ma il 36% della popolazione è sovrappeso e l’11% è obesa.
  • Cala la consuetudine a utilizzare il sale e a consumare carne rossa, frutta, pane e pasta, in parallelo cresce la propensione al consumo di verdure.
  • In media sono 37 i minuti al giorno dedicati alla preparazione dei pasti e 29 i minuti dedicati al loro consumo.
  • Gli italiani tornano alla spesa del “giorno per giorno”: il 50,1% preferisce acquistare il necessario quotidianamente.
  • Per il 44,6% degli intervistati mettersi a tavola è un momento di relax.
  • Il legame con la tradizione: ben il 75% conosce ricette o piatti tradizionali, tramandati tipicamente da nonne e mamme.
  • Food delivery: il 30,2% degli italiani ha avuto occasione di ordinare online il pranzo o la cena da piattaforme di food delivery.
  • La ristorazione: il settore dei consumi fuoricasa rappresenta il 36% della spesa alimentare totale con un valore aggiunto di 43,2 miliardi di euro.Ancora in calo i consumi alimentari in casa.

 

Roma, 29 gennaio 2019 Nell’immaginario degli italiani il cibo è convivialità, relazione, passione, ma sempre più anche fonte di salute e benessere. Se, infatti, da un lato si accorcia il tempo dedicato dagli italiani a cucinare e a mangiare, si dilata la consapevolezza del legame tra cibo e salute. Questo è quanto emerge, tra l’altro, dall’ultimo Rapporto Ristorazione della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi, presentato oggi in occasione della conferenza stampa tenutasi a Roma presso la sede di Fipe. Il Rapporto quest’anno ha voluto indagare approfonditamente “I nuovi stili alimentari degli italiani”, facendo il punto su come una relazione solida e storica - come quella che lega le persone al cibo - cambia e si modifica adattandosi ai tempi moderni.

“Siamo un Paese dalla grande tradizione culinaria, dove al pasto sono sempre associati i valori di relazione e convivialità, ed è proprio con questo spirito che nel nostro settore ristoratori e baristi si occupano di accogliere i clienti, diventando testimoni, anche all’estero, delle più belle qualità di noi italiani – commenta Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe. “Il cambiamento dei ritmi e degli stili di vita sta modificando sensibilmente le nostre relazioni con il cibo come emerge dal rapporto Fipe di quest’anno, imponendo alle nostre imprese un supplemento di responsabilità per garantire qualità, sicurezza alimentare e salute. In questo senso i ristoranti sono luoghi fondamentali per promuovere i corretti stili alimentari: il protocollo di intesa recentemente siglato da Fipe con il Ministero della Salute ne è la testimonianza. Una collabor azione nata dal comune impegno a fornire al pubblico informazioni sempre più puntuali per promuovere corretti stili di vita, per contrastare alcune patologie come obesità e abuso di alcol; e per gestire meglio il crescente fenomeno delle allergie e delle intolleranze alimentari".

"Parlando invece degli aspetti generali del Rapporto - prosegue Stoppani - i numeri confermano il valore del nostro settore non solo da un punto di vista economico, ma anche culturale e sociale. In termini di consumi, occupazione e valore aggiunto emerge il ruolo centrale della ristorazione nella filiera agroalimentare nazionale, un elemento di cui dovranno tener conto le politiche di filiera, ad ogni livello. Non possiamo nascondere, infine, alcune rilevanti criticità che pesano sullo sviluppo del settore a cominciare dagli elevati tassi di mortalità imprenditoriale, dall’eccesso di offerta e dall’abusivismo, dalla bassa marginalità e da una progressiva dequalificazione".

 

NUOVI STILI ALIMENTARI

Andando a vedere in dettaglio i dati emersi dal Rapporto si nota come il tempo, la risorsa che scarseggia di più nella vita delle persone, stia fortemente condizionando la relazione con il cibo: il 32,7% degli intervistati ha dichiarato di cucinare a pranzo tutti i giorni, percentuale che sale al 53% per la cena, pasto che sta assumendo un ruolo sempre più importante nella nostra vita. Se nel 1998 il 78% delle persone erano solite pranzare a casa, in 20 anni la percentuale è scesa al di sotto del 72%, una contrazione che in assoluto equivale a circa 3,5 milioni di persone. Ci offrono un ulteriore spaccato della società i più piccoli: per circa 800 mila bambini con età compresa tra 3 e 10 anni la cena è il pasto principale della giornata. Tra coloro che cucinano “tu tti i giorni” o “qualche volta” il 76,9% dedica 30 minuti al giorno a questa attività. In media sono 37 i minuti dedicati ogni giorno alla preparazione dei pasti, ma ancora di meno sono quelli dedicati al loro consumo: appena 29. Anche la spesa vuole la sua parte: il 48,6% degli intervistati dedica da una a due ore a settimana agli acquisti con un tempo medio settimanale di 105 minuti. Si nota un ritorno alla piccola spesa, ben il 50,1% degli intervistati preferisce acquistare il necessario giorno per giorno.

La scarsità di tempo a disposizione e l’abitudine a cucinare meno si riflettono in una nuova consuetudine: l’utilizzo di piattaforme di food delivery: nell’ultimo anno il 30,2% degli italiani ha avuto occasione di ordinare online il pranzo o la cena da piattaforme web. Cosa spinge le persone a muoversi in questa direzione? In cima alla classifica la poca voglia di uscire o cucinare, rispettivamente nel 37,1% e nel 31,5% dei casi; sul podio anche la mancanza di prodotti in casa, nel 35,6% dei casi. I cibi più ordinati nel 2018 sono stati i Poke Bowl, ciotole di pesce crudo che hanno rappresentato la tendenza di consumo più importante nel 2018. Ma rimangono in cima alla classifica delle ordinazioni anche gli hamburger con patatine, la pizza, il sushi e i ravioli asiatici. Per il nuovo anno si prevedono nuove tendenze: il veg meat, beyond burger, la cucina birmana e filippina, la curcuma e il gomasio, ma anche semi di canapa e poi frutta: nello specifico cocco e dragon fruit. L’offerta sulle piattaforme di food delivery dimostra che ci sono ampi spazi di inserimento per la ristorazione tradizionale italiana e persino regionale. Dal punto di vista anagrafico sono i giovani i più abituati ad ordinare cibo online, un dato intuitivo anche per la maggiore propensione all’utilizzo della tecnologia. Non si rilevano invece differenze di genere, il delivery viene utilizzato indifferentemente da uomini e donne. La differenza si nota, invece, quando si guarda alla diffusione geografica del fenomeno: molto più diffuso al Nord che al Centro e al Sud del Paese, con la Lombardia in cima alla lista per la presenza di consumatori. Questo si deve evidentemente a fattori sociali, culturali e anche economici: il maggior tasso di occupazione, anche femminile, la presenza di un significativo numero di single, la maggior facilità di utilizzo della moneta elettronica.

Molti italiani, il 44,6% nello specifico, vivono ancora il momento di mettersi a tavola come un’occasione di relax e per riunire la famiglia. Alcune tradizioni, insomma, non si scordano mai, ad esempio ben il 75% degli intervistati dichiara di conoscere ricette o piatti tradizionali che si tramandano di generazione in generazione, in prevalenza da mamme o nonne. Cucinare questi piatti, per la maggior parte degli intervistati, evoca ricordi e forti emozioni: soprattutto amore e nostalgia. Insomma, nonostante tutto, in Italia il cibo ha ancora un ruolo fondamentale nelle relazioni individuali e collettive.

 

LA SALUTE VIEN MANGIANDO

Come anticipavamo, sta aumentando tra gli italiani la consapevolezza dello stretto rapporto tra alimentazione e benessere. I dati parlano chiaro: il 97,1% degli intervistati, la quasi totalità, è consapevole del fatto che la nostra salute e il nostro benessere dipendono da ciò che mangiamo. Il 71,8% degli intervistati si informa, durante la scelta del piatto, sulla qualità e la provenienza dei prodotti utilizzati, e più dell’89,1% ritiene che anche i locali siano più attenti a offrire alla clientela piatti salutistici. Nonostante questa rinnovata attenzione al benessere che si nota tra gli italiani solo il 53,3% degli intervistati dichiara di consumare verdure e ortaggi quotidianamente, ciò significa che una persona su due continua ad avere un’alimentazione che non prevede quotidianamente una porzione di verdure. Si nota comu nque un trend di crescita rispetto al 2005 in cui il consumo quotidiano di verdura era abitudine solo per il 48,9%. Vanno esattamente nella direzione opposta le abitudini di consumo della frutta: 8 persone su 10 la consumano quotidianamente, ma il trend è in flessione: dal 77,3% del 2005 al 74% del 2018. Sempre più consapevole è anche il consumo di sale che si riflette nella scelta, sempre più popolare, di sale arricchito di iodio. È interessante osservare che l’attenzione non è aumentata solo tra persone nelle fasce d’età maggiori, ma anche tra giovani e giovanissimi.

Nonostante le tendenze vegetariane e vegane emerse negli ultimi anni, sul consumo di carne gli italiani hanno comportamenti piuttosto netti: il consumo di carne rimane diffuso, ma con una maggiore attenzione a quello delle carni rosse. Dal 2005 al 2018 la quota di persone che consuma carni bianche almeno una volta a settimana si è mantenuta intorno all’80%, mentre quella sul consumo di carne rossa è passato dal 73% al 59%. Per quanto riguarda invece il pesce: il suo consumo è rimasto abbastanza stabile, anche se nell’ultimo anno la frequenza del suo consumo ha superato quella delle carni rosse.  

Pane e pasta, invece, hanno avuto momenti migliori: sono infatti spariti dalla dieta quotidiana di una quota di popolazione pari all’8,3%, ma resta comunque alto il numero di chi ancora li consuma abitualmente. Il latte viene consumato quotidianamente da un italiano su due, ma l’abitudine si riduce sensibilmente tra i più giovani: la quota di bambini con età compresa tra 6 e 10 anni che consuma latte ogni giorno è scesa dall’81,5% del 2005 al 71,2% del 2018.

Ben il 50% della popolazione adulta è in sovrappeso o, addirittura, obesa: il tasso di obesità è dell’11%, pari in valore assoluto a 5,3 milioni di persone ed è cresciuto di oltre il 20% in 10 anni: un dato davvero allarmante soprattutto perché l’aumento maggore riguarda i più i giovani.

 

La relazione tra cibo e salute

 

La ristorazione italiana

Dal Rapporto 2018 emerge un quadro di sostanziale ottimismo soprattutto per quanto concerne l'andamento dei consumi alimentari fuoricasa, ormai attestati sul 36% dei consumi alimentari complessivi, con un valore aggiunto di 43,2 miliardi di euro, rafforzando la tesi che vede gli italiani come un popolo a cui piace stare fuori casa.

Resta elevato il turnover imprenditoriale: nel 2017 hanno cessato l’attività oltre 25.780 imprese, evidenziando però un trend di miglioramento del turnover, erano infatti oltre 26.770 le imprese cessate nel 2015. Un quadro che risulta comunque favorevole con un totale di oltre 333.640 imprese in attività ad oggi. Restano positivi i dati sulle prospettive occupazionali offerte dal settore: sono infatti oltre 1.252.260 gli occupati, di cui 864.062 dipendenti e 388.202 lavoratori indipendenti.

Ancora preoccupante il dato sulla produttività: l’indicatore resta al di sotto del picco del 2009 per ben otto punti percentuali.

 

 

 

Greta di Fiore, 320.6943127, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

NOTIZIE DA FIPE

SIGEP 2019

DALLA STRADA AL PIATTO…

FIPE RACCONTA 40 ANNI DI STORIA DEL GELATO ARTIGIANALE NEI PUBBLICI ESERCIZI

Passato dall’essere un semplice cono da passeggio all’essere protagonista di dessert gourmet, il gelato artigianale è una cartina di tornasole delle nuove tendenze della cultura gastronomica italiana.

 

 

Forte della sua prospettiva privilegiata sul settore Horeca la Federazione Italiana Pubblici Esercizi sarà a Sigep per raccontare come in 40 anni siano cambiate la proposta e le abitudini di consumo del gelato artigianale.

 

ACCORDO INTESA SANPAOLO E FIPE

NUOVI SERVIZI DIGITALI E FINANZIAMENTI PER LE AZIENDE ASSOCIATE

  • Spinta ai pagamenti digitali con l’azzeramento delle commissioni per gli esercenti per tutte le transazioni POS sotto i 15 euro
  • Finanziamenti a condizioni agevolate e formazione per incentivare gli investimenti
  • Prorogato il finanziamento per i creditori di Qui!Group

 

Intesa Sanpaolo e FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) hanno siglato un accordo a favore delle oltre 100.000 aziende associate alla Federazione che operano nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo.

L’obiettivo è fornire alle aziende strumenti su misura per l’operatività quotidiana e per rispondere alle nuove esigenze: pagamenti digitali, fatturazione elettronica e finanziamenti per accrescere la qualità dei servizi e la capacità di competere.

 

Per favorire i pagamenti digitali, anche di piccolo importo, l’accordo prevede l’azzeramento delle commissioni in carico agli esercenti per tutte le transazioni POS di importo inferiore ai 15 euro.

Deborah Moleri

ORDIGNO ALLA PIZZERIA SORBILLO, FIPE: "PIENO SOSTEGNO AD UN SIMBOLO DI LEGALITÀ E DI ECCELLENZA GASTRONOMICA"

 

 

 

Roma, 16 gennaio 2019"Siamo profondamente scossi dall'attentato che ha coinvolto la pizzeria Sorbillo nel cuore di Napoli: un locale che da anni è un simbolo non solo della città partenopea ma dell’intero Paese.

 

Quando si parla di pizza il brand Sorbillo è ormai un'istituzione ed è peraltro emblematico che sia stata colpita per una seconda volta, dopo l'incendio di cinque anni fa, proprio in prossimità del 17 gennaio, la Giornata Mondiale della Pizza. A nome di tutti i pubblici esercizi italiani Fipe desidera manifestare a Gino Sorbillo, alla sua famiglia e ai suoi collaboratori piena solidarietà. La Federazione ribadisce il proprio sostegno a fianco di chi nel nostro settore opera con impegno, passione e nella legalità e auspica che l’attività possa tempestivamente riaprire".

 

Questo il commento di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi a seguito dell'ordigno esplosivo che stamani ha seriamente danneggiato la pizzeria Sorbillo nel centro storico di Napoli.

 

 

Ufficio Stampa FIPE

 

Deborah Moleri, 3929020133 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

MA QUANTO CI PIACE IL GELATO? IL GELATO ARTIGIANALE NEL VISSUTO DEGLI ITALIANI: CONSUMI, GUSTI, LUOGHI

 

 

SIGEP 2019

Lunedì 21 gennaio 2019 - Ore 14.30

Sala Tiglio - Fiera di Rimini

 

Nella cornice di Sigep 2019, Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi – ha organizzato una tavola rotonda per offrire riflessioni e fornire esclusivi dati sul rapporto tra italiani e gelato artigianale. Nel corso del dibattito verrà presentata un’indagine condotta per l’occasione che restituisce un’analisi dettagliata dei comportamenti dei consumatori in relazione al consumo di gelato artigianale.

 

Con questa ricerca Fipe ha cercato di rispondere a diverse domande: cosa pensano gli italiani del gelato artigianale? Perché, dove e quando lo consumano? E, soprattutto, è ancora sinonimo di qualità e freschezza delle materie prime? Nella tavola rotonda si parlerà di questi temi alla presenza di importanti aziende della filiera del gelato (sia per quanto riguarda i macchinari che le materie prime), come Carpigiani, Ifi e Leagel.

 

La cornice della tavola rotonda sarà nientemeno che la manifestazione fieristica internazionale dedicata al gelato artigianale e all’industria di filiera, SIGEP, che quest’anno celebra il suo quarantesimo anniversario dedicando l’intera fiera al racconto di 40 anni di storia del gelato.

Per confermare la propria partecipazione e per l'organizzazione di interviste si prega di contattare l'Ufficio Stampa Fipe ai seguenti indirizzi:

  

Deborah Moleri, 392 9020133, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SIGEP 2019

#Gelatocaffe2019, il nuovo contest su Instagram di Fipe per celebrare uno dei binomi preferiti dagli italiani

Gelato e caffè: la combinazione simbolo degli anni ‘80 è la protagonista del concorso promosso da Fipe in occasione della partecipazione a Sigep 2019. Fino al 17 gennaio gli utenti Instagram potranno partecipare al contest scattando la loro foto e usando l’hashtag #Gelatocaffè2019. La foto più votata sarà esposta presso lo stand Fipe per tutta la durata della manifestazione fieristica.

La cremosità e la dolcezza del gelato e il gusto intenso del caffè formano un binomio da sempre amato dagli italiani: per celebrarlo Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi - ha deciso di dedicargli un contest fotografico #Gelatocaffe2019. Il contest promosso in occasione della partecipazione di Fipe all’edizione 2019 di Sigep – Il Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè che si tiene dal 19 al 23 gennaio prossimi nel quartiere fieristico riminese di Italian Exhibition Group – è stato avviato il 30 novembre e si concluderà il 17 gennaio. Per partecipare è sufficiente seguire su Instagram il profilo ufficiale @gelatocaffe2019, mettere in campo tutta la propria creatività e scattare una foto in cui i protagonisti siano gelato e caffè. Lo scatto andr&a grave; poi condiviso usando l’hashtag #Gelatocaffe2019; lo scatto che riceverà più like verrà esposto presso lo stand Fipe per tutta la durata di Sigep.

Deborah Moleri

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica