NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo
image1 image2 image3 image3

FIPE

FIPE-CONFCOMMERCIO SULLE NUOVE ORDINANZE DEL MINISTRO DELLA SALUTE: “SITUAZIONE INACCETTABILE E OFFENSIVA”

 

 

 

“Con pochissime ore di preavviso, bar e ristoranti di Toscana, Liguria, Abruzzo e provincia autonoma di Trento apprendono del provvedimento che blocca le loro attività. Turni di lavoro già organizzati per migliaia di lavoratori e decine di migliaia di clienti prenotati appesi a decisioni ufficializzate a poche ore dalla scadenza, a testimonianza dell’assoluta mancanza di attenzione e rispetto verso chi, con fatica, cerca di resistere ad una crisi senza precedenti. A questo si devono aggiungere decine di milioni di euro di prodotti alimentari già acquistati che finiranno nella spazzatura. Inaccettabile ufficializzare i provvedimenti con una manciata di ore di preavviso, come peraltro segnalato anche dai governatori delle regioni interessate, tra cui Toti, che ha fatto nel pomeriggio un’istanza al ministro Speranza per far partire l’ordinanza da lunedì 15”.

 

Andrea Pascale

FIPE-CONFCOMMERCIO E FIEPET-CONFESERCENTI; SUBITO UN DPCM PER RIAPRIRE CHI PUO’ LAVORARE IN PIENA SICUREZZA”

Dopo l’incontro dello scorso 18 gennaio con il Ministro Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani si era aperto un articolato e serrato confronto tra le principali sigle sindacali del mondo della ristorazione - Fipe-Confcommercio e Fiepet Confesercenti -, il Ministero dello Sviluppo economico e i vertici del Comitato Tecnico Scientifico.

Oggi questo dialogo porta i primi risultati concreti, una svolta per il settore: il CTS ha infatti condiviso di valutare in modo differente i diversi profili di rischio all’interno del variegato settore della ristorazione, privilegiando chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande. Tale possibilità - ha nondimeno sottolineato il CTS - dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione misure di sicurezza sanitaria: distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio, l’utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l’esposizione di una chiara informativa all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima.

“E’ un risultato significativo che arriva grazie ad un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo –commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi-. Dopo un anno nel quale le nostre attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo evidentemente fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza. Desidero ringraziare il Ministro Patuanelli, la Sottosegretaria Morani e il CTS per l’attenzione dimostrataci e per la volontà di arrivare ad un risultato. Ci auguriamo che il Governo che si sta costituendo in questi giorni provveda nel più breve tempo possibile all’emanazione di un nuovo Dpcm per consentire di aprire a cena fino a lle 22 in fascia gialla e durante le ore diurne in fascia arancione a chi ha spazi con tavoli. Sarà un banco di prova importante per dimostrare da parte del nostro settore maturità e rispetto delle regole e chiediamo alle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci una mano con i controlli in questa direzione”.

“I nuovi criteri di valutazione segnano un cambiamento importante nell’approccio alla questione sicurezza nei pubblici esercizi. Ringraziamo il CTS, il ministro Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani per l’impegno profuso nella ricerca di una soluzione condivisa con le parti sociali – sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet-Confesercenti -. Con le corrette misure di prevenzione, sarà possibile far ripartire il servizio al tavolo a cena nelle regioni in fascia gialla e a pranzo in fascia arancione.  Adesso ci aspettiamo che la novità venga recepita al più presto in un provvedimento legislativo, che elimini anche le inique restrizioni sulla vendita d’asporto che colpiscono le enoteche. Dopo un anno terribile, le imprese della somministrazione vogliono tornare a lavorare in sicurezza”.

“Con Fipe Confcommercio e Fiepet Confesercenti abbiamo fatto un lavoro serio e costruttivo – aggiunge la sottosegretaria Morani - per aiutare i nostri ristoratori che stanno affrontando questa pandemia con coraggio e abnegazione. Le osservazioni del CTS sul protocollo presentato dalle associazioni costituiscono una importante indicazione per il prossimo governo che avrà l’onere di valutarne la possibile traduzione in un provvedimento. Sono certa che verrà prestata la giusta attenzione a questa categoria così importante per la nostra economia”.

 

Tommaso Tafi

LOTTERIA SCONTRINI, FIPE – CONFCOMMERCIO: “UNA FOLLIA CHE PENALIZZA CHI È IN DIFFICOLTÀ. PRONTO SOLO UN LOCALE SU TRE”

 

“Per il momento l’unico effetto della lotteria degli scontrini è quello di mortificare le attività che si trovano già in difficoltà. Non c’è infatti da stupirsi se solo il 30% dei pubblici esercizi abbia già adeguato il proprio registratore di cassa a questo nuovo gioco: per chi è stato costretto a rimanere chiuso 160 giorni nel 2020, senza nemmeno vedersi cancellare i costi fissi, 300 euro per aggiornare il software sono una spesa insostenibile. Come se non bastasse, si deve fare i conti con i ritardi degli installatori, che sono letteralmente oberati di lavoro. Eppure, lo Stato ha convinto gli italiani che l’unica occasione di riscatto sociale, al momento, è legata alla fortuna e infatti le persone stanno già cominciando a scegliere un negozio o un locale in base alla possibilità di partecipare o meno alla lotteria. Questa è una follia. Ecco perché avevamo chiesto al governo di posticiparne l’avvio a giugno, quando tutti fossero stati pronti. Invece si è preferito privilegiare ancora una volta le realtà più grandi e strutturate, che si sono già adeguate”.

Così Aldo Cursano, presidente vicario di Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi.

“Ora – conclude Cursano – oltre al danno, la beffa. Il trend che stiamo riscontrando in queste prime ore, infatti, è che le persone, prima ancora di ordinare un caffè, chiedono se possono partecipare o meno alla lotteria. In caso di risposta negativa, cambiano locale. Un corto circuito che si poteva e doveva evitare”.

 

Tommaso Tafi

IL TURISMO RIPARTA DALLE VACCINAZIONI: DA IMPRESE E SINDACATI UN APPELLO COMUNE

  

Al fine di programmare il rilancio dell’attività turistica in condizioni di piena tutela della salute, il 26 gennaio 2020 le organizzazioni datoriali* e sindacali** stipulanti CCNL che trovano applicazione alle imprese del settore turismo hanno sottoscritto un accordo per richiedere alle autorità competenti l’accesso tempestivo al programma vaccinale anti Covid-19 per i lavoratori del settore turismo.

L’accordo è accolto con soddisfazione dalle parti stipulanti, perché individua nella vaccinazione contro SARS-CoV-2/Covid-19 uno strumento utile a garantire l’esercizio in piena sicurezza dell’attività turistica sia con riferimento agli addetti, sia riguardo alla generalità della popolazione.

In considerazione della necessità di riservare ai lavoratori del settore turismo particolare attenzione nell’attuazione del piano vaccinale, le parti richiedono alle autorità centrali e locali l’inserimento degli stessi tra le categorie prioritariamente destinatarie della vaccinazione, alla luce dell’esigenza di tutela delle attività che continuano ad assicurare il servizio nonostante l’esposizione al rischio.

Per garantire il successo della campagna vaccinale, le parti hanno infine concordato di attivarsi per promuovere, tra i lavoratori occupati, campagne di informazione e sensibilizzazione finalizzate alla vaccinazione contro SARS-CoV-2/Covid-19.

(*) le organizzazioni datoriali stipulanti CCNL che trovano applicazione nel settore turismo sono: Federalberghi, Fipe, Faita e Fiavet (aderenti a Confcommercio); Assocamping, Assohotel, Assoviaggi, Fiba e Fiepet (aderenti a Confesercenti)

(**) le organizzazioni sindacali stipulanti CCNL che trovano applicazione nel settore turismo sono: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs

 

Andrea Pascale

SONDAGGIO IXÉ, GLI ITALIANI HANNO VOGLIA DI TORNARE AL RISTORANTE

 

FIPE-CONFCOMMERCIO: RIAPRIAMO IN SICUREZZA

 

Cresce tra gli italiani la voglia di tornare a godere dei piaceri della tavola al ristorante e quella di gustare un buon caffè, comodamente seduti al bar. Ovviamente nel rispetto delle misure di distanziamento e sicurezza sanitaria.

È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Ixé, che ha domandato agli italiani quali siano le attività prioritarie da riaprire. È davvero straordinario che ristoranti e bar vengano subito dopo la scuola, che è al primo posto di questa graduatoria. Dunque, per il 41% degli intervistati l’urgenza è quella di rimettere in moto in maniera continuativa i ristoranti, mentre per i bar la percentuale è leggermente più bassa. A seguire palestre, cinema e teatri, musei e impianti sciistici. D’altra parte stiamo parlando di tutte attività che sono chiuse da molto tempo.

“Questi dati – sottolinea la Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizitestimoniano l’importanza che la ristorazione riveste nella quotidianità delle persone, anche come occasione per recuperare un po' di qualità della vita dopo 11 mesi di forte sofferenza. Gli italiani sono alla ricerca di luoghi dove stare insieme in sicurezza. L’osservatorio dell’istituto Ixé, infatti, ci dice che l’89% degli italiani è ancora preoccupato per la pandemia da Coronavirus e che c’è un 40% di persone che si dice fortemente preoccupato. Eppure per quasi un italiano su due non vi è alcuna contraddizione tra questa preoccupazione e la possibilità di riaprire i ristoranti. Segno che questi sono percepiti come luoghi sicuri. Noi stiamo lavorando in maniera serrata con il Cts proprio per rafforzare le misure di sicurezza sanitar ia per avventori e dipendenti e chiediamo dunque di poter riaprire al più presto”.

 

Andrea Pascale

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica