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23 A FESTA DELL'OLIO E DEL VINO NOVELLO

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A VIGNANELLO LA XXIII^ EDIZIONE DELLA 

FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO

10-11-12 / 17-18-19 NOVEMBRE 2023

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Il borgo viterbese torna a celebrare la festa dei sapori, con menu a tema in taverna numerosi stand dei prodotti tipici locali, e della cultura, con percorsi dedicati agli antichi mestieri, rievocazioni e visite guidate ai luoghi più affascinanti del paese

 

Giunge alla sua XXIII^ edizione la Festa dell’Olio e del Vino Novello di Vignanello, la storica manifestazione che celebra i due tipici prodotti della Tuscia viterbese nel momento della loro massima gioventù e freschezza. Per due fine settimana, dal 10 al 12 novembre e dal 17 al 19 Novembre, il suggestivo borgo della Tuscia viterbese si tingerà dei sapori e colori brillanti del vino e dell’olio, con un ricco programma dedicato alla scoperta del territorio: dagli itinerari del gusto, con appuntamenti condotti da esperti del settore, alla rievocazione di antichi mestiericortei in costume e spettacoli di musici e sbandieratori, oltre a visite guidate nei luoghi più caratteristici del paese.

 

“La nostra festa – spiega Marcello Lagrimanti, presidente della Pro Loco di Vignanello – è l’occasione più consona per festeggiare la nuova stagione del Vino e dell’Olio, che in questo periodo dell’anno si esprimono al meglio. L'idea che è alla base di quello che oramai consideriamo un vero e proprio evento-spettacolo, è la creazione di un percorso nato sia per esaltare le nostre tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche, sia per far conoscere i luoghi storici della nostra comunità. Il tutto con l'obiettivo di far immergere i visitatori in un angolo di storia, una sorta di macchina del tempo dove rivivere tanto i mestieri perduti e le manualità dimenticate quanto spettacoli e sport dell’antico passato rinascimentale”.

 

Ogni giorno, ad intervalli regolari, le visite guidate accompagneranno i visitatori all’interno del  Castello Ruspoli, nella Vignanello Sotterranea con i suoi caratteristici ”Connutti” e alla scoperta della Barocca Chiesa Collegiata.

 

Gli itinerari dei sapori saranno invece articolati all’interno di oleifici e cantine, dove sarà possibile degustare, acquistare ed esplorare da vicino l’affascinante mondo della produzione e trasformazione dell’olio e i segreti del vino novello: tra le tappe toccate gli uliveti, il Frantoio Cioccolini e le storiche cantine scavate nel tufo. Presso la sala consiliare del Comune di Vignanello verrà proposto un percorso guidato per i primi approcci e la conoscenza del vino e dell'olio.

 

Nel corso dei sei giorni della Festa, i ristoranti e le cantine del luogo offriranno un ventaglio di menu a tema, all’insegna della migliore tradizione vignanellese, molti dei quali ispirati all’antico ricettario di Nonna Angelina (devenuto un “classico” grazie al saggio di Paolo Andreocci): da segnalare gli gnocchi fatti a mano “co’ a grattacacio”, lo spezzatino con le olive nere del luogo, i “crucchi” e il “pamparito”, pane locale a forma di maritozzo con un pugno di anice, il tutto accompagnato con il vino delle cantine del territorio. Per l’occasione verranno allestite anche quattro taverne - le Segrete del Castello Ruspoli, la Taberna Julianellum, la Cantina 1983 del comitato festeggiamenti S.Biagio e S.Giacinta e la Cantina Nuovi Angeli Custodi -  in cui sarà possibile gustare i piatti caratteristici della migliore tradizione vignanellese.

 

Nei due weekend sarà presente anche un mercatino dell’artigianato, che vedrà i produttori locali presentare i propri prodotti, non solo enogastronomici.

 

Nel corso delle giornate di festa si svolgeranno spettacoli itineranti e cortei storici in costume, adibiti ad animare le vie del paese immergendolo in un’atmosfera prettamente rinascimentale e, novità di questa edizione, anche concerti serali musicali in piazza.

 

La Pro Loco di Vignanello ha infine rivolto una particolare attenzione anche aicamperisti provenienti da tutta Italia, a cui sarà proposto un variegato programma a scelta tra le varie attività tra cui il trekking urbano della domenica mattina e l’appuntamento del sabato alle ore 16 per il consueto Saluto di benvenuto. Durante queste giornate, inoltre, circa 150 parcheggi della nuova area di sosta in via Maregnano snc  (42.384872, 12.285322  google maps), verranno riservati agli equipaggi. Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione tramite la compilazione del format sul sito (https://www.prolocovignanello.org/raduno-camper/prenotazione-raduno-camper/) o inviando un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

La “Festa dell’Olio e del Vino Novello” è un’iniziativa organizzata dalla Pro Loco e dalla Compagnia del Novello in collaborazione col Comune di Vignanello.

 
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PRO LOCO VIGNANELLO

Presidente: Marcello Lagrimanti

Vice Presidente: Nicolò Spreca

Via della Stazione, 22 - 01039 Vignanello (VT)

Infoline: +39 0761 754965

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.pQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sito web: www.prolocovignanello.org

Facebook: Pro Loco Vignanello

 

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni

+39 06 3225044 - +39 3284112014 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 
 
 

67A EDIZIONE DELLA FESTA DELL’UVA

Ricchissimo il programma di eventi

Dopo lo stop imposto da pandemia e alluvione, ad Arcevia (AN) ritorna, dal 21 al 24 settembre, la Festa dell’Uva, un evento che, giunto alla 67a edizione, affonda le radici alla fine degli anni ‘20 del secolo scorso, allorché nelle frazioni venivano realizzati carri allegorici che raccontavano il raccolto, il vino, la cultura contadina e sfilavano nelle vie del centro l’ultima domenica di settembre per celebrare la fine della vendemmia.

Infatti Arcevia è al centro di un territorio trapunto di vigneti del celeberrimo Verdicchio dei Castelli di Jesi, il vino bianco più premiato dalle guide. Questo panoramico balcone naturale (m. 535 slm), uno de “I borghi più belli d’Italia”, sorge nelle Alte Marche, un suggestivo lembo d’Appennino esteso tra le province di Ancona e Pesaro-Urbino che comprende nove Comuni.

Giovedì 21 alle 19:00, nel Chiostro di San Francesco, preapertura della Festa caratterizzata da una gara “all’ultimo lasagnolo” che vede sfidarsi le migliori cuoche di Arcevia e del suo territorio. In palio il titolo di MIGLIOR VERGARA 2023! Si aggiudica la competizione colei che realizza la sfoglia di pasta per tagliatelle più grande, più sottile e più regolare. In gioco una vera e propria arte! Alle 22:00 la serata continua in Piazza Garibaldi con lo stand enogastronomico della Proloco e il concerto della Celtic Band “Brutti di Fosco”, puro Celtic Power Rock!

L’apertura ufficiale della Festa è fissata per Venerdì 22 ed è scandita dalla “Sfida per il miglior piatto povero della tradizione”: la singolar tenzone vede le locande arceviesi competere davanti ad una giuria presieduta da Francesco Aquila, vincitore della 10a edizione di Masterchef. Al termine, al Chiostro, la Proloco organizza un aperitivo “Pesce & Verdicchio” e si aprono le Locande del Buon Ristoro, che resteranno in funzione per tutto il week end offrendo intrattenimento fino a tarda notte con Live Band e Dj set. In serata, spettacolo comico di giocoleria e fuoco del performer “Kalù”, che propone il suo “Kalù Stripp Show”.

Sabato 23 alle 10:00, nel Chiostro di San Francesco, torna il “Chiostro dei Sapori”, Mostra mercato dei prodotti enogastronomici, con una degustazione dei vini del territorio e dalle 16:00 in Piazza Garibaldi, animazione per bambini con i Caimercati-Giochi di strada, mentre nel centro storico musica itinerante con “I Menestrelli” e il gruppo folkloristico “La Damigiana”. Alle 21:00, infine, sempre nella suggestiva cornice del Chiostro, è la volta del concerto “Ritmica-mente”.

Domenica 24, dopo la tradizionale “Gara a Scoccetta“ Arcevia-Tredozio, la “Girlesque Street Band” animerà il centro, mentre alle 15:00 in Corso Mazzini andrà in scena la Parata della 67a Festa dell'Uva e, a seguire, la “Sun Beat Air Orchestra” e il concerto di “Cisco”, ex cantante dei Modena City Ramblers. Come sempre la Festa si chiuderà con lo scenografico spettacolo di fuochi d’artificio, imperdibile per la visuale, veramente unica, che offre Arcevia!

L’evento è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2023, il circuito di eventi proposto da Tipicità insieme ad ANCI. Nella piattaforma www.tipicitaexperience.it tutte le informazioni sul programma della manifestazione.

 

 

Angelo Serri

POMARIA RITORNA!

 

LA FESTA DELLE MELE, LABORATORIO A CIELO APERTO SUL GUSTO E SULL’AGRICOLTURA DI MONTAGNA, DI NUOVO A CLES 

E CON L’AGGIUNTA DI UN GIORNO IN PIÚ

 

Parole chiave: interattività e sostenibilità, per una riflessione gioiosa su agricoltura, alimentazione e buone pratiche. 

Ancora più spazio per attività, produzioni artigianali e laboratori per un incontro autentico con il territorio

La Val di Non si prepara per una delle sue manifestazioni più amate: Pomaria, la festa dedicata alla raccolta delle mele D.O.P. e alle eccellenze enogastronomiche km 0-40 locali e del territorio trentino, in programma il 13-14-15 ottobre 2023 nel borgo di Cles, il capoluogo della Val di Non.

Dal 2023, si inizia di venerdì: un giorno in più per una festa ancora più bella e sostenibile

Quest’anno l’evento per la prima volta inizia il venerdì pomeriggio e anche per il 2023 il pubblico sarà ancora più protagonista. Sì, sarà proprio così: per fare un altro passo nel suggestivo racconto del felice legame della valle con l’agricoltura e la pastorizia che a ogni appuntamento Pomaria mette in scena. 

La decisione di abbracciare il weekend lungo fa parte dell’evoluzione dell’evento che, anno dopo anno, si è dato l’obiettivo di crescere e rinnovarsi, ampliando il raggio di azione e sviluppando parallelamente all’omaggio alle mele D.O.P. della Val di Non (la prima D.O.P. europea) un percorso incentrato sulla scoperta del territorio attraverso tutte le sue eccellenze artigianali legate al gusto.

Grazie a questo approccio Pomaria è diventata un coinvolgente, interessante e poetico laboratorio a cielo aperto sui sapori e il saper fare, dove assaporare, imparare, e scoprire, con particolari approfondimenti sulle buone pratiche che mettono insieme agricoltura, alimentazione e sostenibilità. Una menzione speciale va alla scelta sempre più convinta di bandire dalla festa piatti e stoviglie usa e getta, seppur riciclabili, privilegiando quelli lavabili e riutilizzabili, nonché quella di offrire l’acqua potabile dell’acquedotto locale: accoglienza calorosa, quindi, per chi arriva con la propria borraccia. 

E non è un caso che tutti i borghi che la ospitano, alternandosi di edizione in edizione, aprano le porte di spazi pubblico e privati al pubblico, definendo un perimetro comune che è disegnato dal piacere di accogliere e condividere per dar vita idealmente un dialogo tra chi abita la valle trentina ogni giorno, contribuendo a plasmarne l’unicità, e chi arriva per visitarla.

 

Da un po’ di edizioni, la manifestazione cambia sede ogni anno e per il 2023 protagoniste saranno le vie del centro storico di Cles che verranno esplorate dai partecipanti alla scoperta di quartieri come “Doss di Pez” per approdare alla spettacolare terrazza panoramica del capoluogo della Val di Non, da cui si dominano distese di meleti, incorniciati dalle cime montuose che disegnano la valle e “appoggiati” sulle pendici del Lago di Santa Giustina.

In evidenza: “Salotto del gusto” e “Bagno di foresta”, due piacevoli iniziative legata all’interattività, parole chiave dell’evento 

Pensando all’obiettivo di coinvolgere fattivamente i visitatori mettendoli realmente in contatto con le realtà del luogo, tra le cose in evidenza il Salotto del Gusto che combinerà sapori e parole: diverse realtà si metteranno insieme (cantine, birrifici, produttori di sidro, apicoltori, produttori di erbe…) per raccontarsi ai visitatori di Pomaria, degustando abbinamenti di prodotti insieme a loro, dando una speciale tridimensionalità a processi e approcci produttivi, ispirazioni, creatività e visioni.

A pochi passi del cuore di Pomaria, nel bellissimo Parco del Doss di Pez, ci si potrà rilassare prendendo parte alle attività di Bagno di Foresta, seguite da alcuni esperti del luogo: attività nata dall'esigenza di scaricare tensioni e stress della vita frenetica, lo shinrin yoku è una disciplina di origine giapponese, che si sta sempre più affermando anche in Europa.

I grandi classici: lezioni di raccolta, incontri con i produttori artigianali, laboratori, degustazioni e attività per tutti

 

Le mele saranno in primo piano anche con le visite guidate al frutteto storico di Cles, nato per custodire la memoria storica della frutticoltura in Val di Non e sul suo essere profondamente legata al genius loci. Questo terreno, suggestivamente posizionato al limite della vegetazione montana, è un piccolo eden popolato di piante rare di melo e di pero, che nella loro straordinaria varietà, con nomi affascinanti come Rosmarina bianca, Rosa nobile, Butirra Hardy, quando i frutti sono maturi, danno l’impressione ai visitatori di essere approdati per magia in uno spazio fiabesco. 

Tornano anche le lezioni di raccolta in compagnia dei maestri raccoglitori che, in un campo lasciato a disposizione dei visitatori, insegneranno loro come staccare correttamente le mele dall’albero e come riporle in una cassetta di legno, pronta per essere portata a casa

Anche per la sua maggiore durata, l’edizione 2023 avrà con un numero ancora più ampio di momenti di incontro, laboratori per adulti e bambini: non solo enogastronomia, quindi, ma anche memoria e ispirazioni per il futuro, imparando insieme come si fanno il lino, le cassette della frutta, gli antichi mestieri contadini.  Ancora maggiore l’attenzione dedicata alle tematiche ambientali, parlando, per esempio, di lotta biologica ad alcuni parassiti e dell’importanza delle api per la biodiversità e la salute di tutto il pianeta.

In relazione alla sostenibilità la vocazione all’ interattività sarà ancora più rilevante per apprendere in modo corale, in un clima di festa, come sia facile e importante seguire alcune buone pratiche, recuperando il piacere di far da sé anche per riuscire a utilizzare e apprezzare al meglio i doni della terra: ci saranno, quindi, appuntamenti incentrati alla conservazione e trasformazione delle mele, l’immancabile lezione dedicata allo strudel e incursioni nel salato con le lezioni di canederli e tortèl di patate, una frittella, tanto semplice quanto squisita se preparata ad arte. Da mettere in agenda anche gli incontri che spiegano i segreti della caseificazione.

Quante delizie: cresce il numero dei produttori in mostra

Osservando da vicino l’elenco dei produttori – tutti sono soci di realtà come la Strada della Mela e dei Sapori della Val di Non e della Val di Sole, la Strada dei Formaggi delle Dolomiti o la Strada del Vino Trentino - e le categorie in cui possono essere suddivisi si comprende immediatamente come Pomaria 2023 darà ancora più piacere e soddisfazione a chi ama scoprire tesori di gusto. 

Si potrà infatti spaziare tra miele ed erbe officinali; formaggi; salumi; frutta, ortaggi e trasformati; vini e distillati; birre artigianali; pane, dolci e farine. Tra le novità che sono collegate alla terra anche alcune realtà specializzate nella cosmesi.

 

Immancabili le degustazioni dedicate ai formaggi d’alpeggio, al miele, ai distillati e al vino, che in Val di Non sta conoscendo un autentico e felice rinascimento, grazie alla nascita e alla caparbietà di alcune piccole cantine, impegnate, appunto, nella rivalorizzazione della bacca rossa autoctona Groppello di Revò (da cui si ricava anche un raro e intrigante blanc de noir, spumantizzato con metodo classico), ma anche nella produzione di alcuni bianchi, magnificando l’acidità regalata dal terreno e dalle altitudini.

In attesa di Pomaria, dal 29 settembre al 15 ottobre “Pomaria on the road”

Dopo il grande successo dello scorso anno ritorna anche “Pomaria on the road”, dal 29 settembre al 15 ottobre, in attesa di Pomaria, che andrà in scena lungo tutto il territorio della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole con un programma ricchissimo di esperienze: un fitto calendario di appuntamenti per celebrare l’autunno e per raccontare un lavoro fatto di amore per la terra e per ciò che in questo angolo di Trentino riesce a far crescere, grazie alla felice interazione con contadini e artigiani, guidati dalla ricerca di qualità e autenticità. Tra le altre cose, ci saranno passeggiate tra vigne e meleti, degustazioni in cantina e in distilleria, trekking urbani, laboratori per bambini e molto altro… Non mancherà, poi, la possibilità di raccogliere le mele direttamente dall’albero con il progetto MelaColgo che coinvolge gli Agritur Ambasciatori di Melinda.

SPECIALE TURISMO EN PLEIN AIR

Gli amanti dei viaggi in camper sono, fin dall’inizio, molto legati a Pomaria e anche nel 2023 avranno a loro disposizione un’area fruibile gratuitamente a pochi chilometri della manifestazione e collegata al centro storico di Cles da bus navetta. I posti saranno circa 100 che si andranno a sommare a quelli presenti nelle altre aree della Val di Non dedicate al turismo all’aria aperta.

LA MAMMA DI POMARIA: LA STRADA DELLA MELA E DEI SAPORI DELLE VALLI DI NON E DI SOLE

Un progetto che punta a un turismo di qualità

Se Pomaria, ogni anno, in modo sempre nuovo riesce a dare vita a una vera e propria gustosa parata di prodotti locali è merito dell’attività di ricerca e selezione dell’Associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole”. Superati da poco i 200 affiliati tutela e promuove realtà artigianali, filiere corte e prodotti a “rischio di estinzione”.

L’associazione “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole” è nata nel 2003 per volontà di contadini, locandieri, agrituristi, proprietari di negozi di prodotti tipici ed enoteche delle Valli del Noce, che con entusiasmo e passione hanno dato vita a un importante progetto volto ad offrire agli ospiti in visita la possibilità di fare un percorso legato a ciò che il territorio sa produrre. Gli Associati della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, infatti, si sono impegnati a seguire un rigido e preciso disciplinare per garantire ai visitatori servizi di ottima qualità: l’offerta di prodotti tipici locali sempre genuini e gustosi, menù a tema con i piatti della tradizione e ambienti confortevoli e curati in ogni dettaglio.

 

www.pomaria.org 

FRITTURE DA RECORD QUESTO FINE SETTIMANA IN OCCASIONE DELLA 71ESIMA SAGRA DEL PESCE DI CAMOGLI

 

Lo specialista del fritto Friol sostiene due degli appuntamenti più amati del calendario enogastronomico italiano

 

Per fritture da guinness ci vuole un olio da record. Non può essere che l’olio Friol, lo specialista del fritto, a riempire il padellone d’acciaio di quasi quattro metri di diametro e 28 quintali di peso in cui domenica 14 maggio verranno fatti sfrigolare i ben 30 quintali di frittura protagonista della Sagra del Pesce di Camogli, la più famosa d’Italia nel suo genere. Anche quest’anno attesi tantissimi visitatori a gustare il famoso pesce fresco, che i volontari della Proloco friggeranno negli oltre 3mila litri di olio donato da Friol che rinnova per il 22 esimo anno consecutivo l’amicizia e la partnership con la cittadina ligure.

 

Un evento atteso, giunto alla sua 71esima edizione, che come ogni anno si celebra la seconda domenica di maggio, giorno di San Fortunato, patrono dei pescatori. Tutto ebbe inizio nel 1952 quando, proprio in occasione della festa di San Fortunato, si decise di attirare l’attenzione dei turisti di passaggio offrendo loro il pesce fritto su fornelli costruiti temporaneamente sulla piazza del borgo. L’idea ebbe così successo che i pescatori decisero di ripeterla ogni anno.

 La manifestazione inizia sabato 13 maggio, con la processione in onore del santo con l’Arca del Santo e i Cristi delle Confraternite genovesi e, a seguire, lo spettacolo pirotecnico sul mare e l’accensione in spiaggia di due grandi falò, vere e proprie sculture in legno costruite dagli abitanti dei quartieri Porto e Pinetto riuniti nell’associazione culturale San Fortunato, che ogni anno inventano nuove forme con cui stupire il pubblico presente. Domenica 14 maggio è la volta della sagra vera e propria: dopo la benedizione della padella e del pesce fornito dalla Cooperativa Pescatori Camogli e da Martini & C, si entra nel clou, con la frittura e l’attesissima distribuzione dei cartocci di pesce, croccante e asciutto come solo Friol sa fare. Questo particolare olio, infatti, resiste alle alte temperature sino a 230°, senza rilasciare cattivi odori e conservando tutto il sapore originale dei cibi, che rimangono dorati fuori e morbidi dentro.

 

Sara Corcella

 

 

IL BACALÀ ALLA VICENTINA ALLA GUSTOSA CONQUISTA DELL’EUROPA

 

La Pro Loco di Sandrigo porta il piatto tradizionale vicentino a Bruxelles, mentre a Roma la Festa del bacalà ottiene il marchio Sagra di Qualità.

 

Mercoledì 29 marzo il Consiglio Regionale del Veneto presenterà ufficialmente la Via Querinissima al Parlamento Europeo di Bruxelles. L'evento si terrà nella sede distaccata della Regione, dove inoltre, durante la serata di martedì 28 marzo, la Pro Loco di Sandrigo, ente promotore della Festa del bacalà alla vicentina, servirà ai Parlamentari invitati il piatto secondo la ricetta originale codificata dalla Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, realizzato con solo stoccafisso di Lofoten IGP. In degustazione anche altre eccellenze del territorio tra cui i vini di Breganze della Cantina IoMazzucato e i formaggi di Lattebusche.

L’Associazione Internazionale Via Querinissima unisce i nomi della Serenissima e di Pietro Querini, il nobile mercante veneziano che nel 1431, a seguito di un naufragio in Norvegia, scoprì e portò in Italia lo stoccafisso essiccato ai venti del nord. Il progetto dell’Associazione ha l’obiettivo di promuovere un percorso storico-culturale che traccia l’itinerario compiuto dal nobile veneto attraverso 14 paesi europei per rientrare a Venezia dalle Isole Lofoten e comprende una fitta rete di relazioni a livello continentale nell’ambito dell’enogastronomia e della valorizzazione turistica delle eccellenze territoriali. 

“La Festa del bacalà è nata per raccontare la storia di un territorio – dichiara Antonio Chemello, Presidente della Pro Sandrigo – Attraverso essa ricordiamo le tradizioni popolari e la cultura di un piatto che ha segnato fortemente l’identità del paese di Sandrigo e che, con il progetto della Via Querinissima, ha aperto l’opportunità di avviare scambi e collaborazioni turistiche, gastronomiche e commerciali in tutta Europa. Nei prossimi giorni, per esempio, condurremo un gruppo di giornalisti italiani in Norvegia a Bodø, capitale Europea della Cultura 2024, e all’isola di Røst nell’arcipelago delle Lofoten, con la quale Sandrigo è gemellata, per scoprire come e dove viene lavorato lo Skrei, la materia prima utilizzata per realizzare il nostro piatto”. 

Un altro importante premio all’attività svolta dalla Pro Sandrigo arriva da Roma, dove lunedì 20 marzo la Festa del bacalà alla vicentina ha ricevuto il marchio Sagra di Qualità a Palazzo Madama. Il riconoscimento, promosso da UNPLI (Unione Nazionale della Pro Loco d’Italia) – a cui la Pro Sandrigo è iscritta sin dalla fondazione nel 1962 –, certifica le manifestazioni che vantano uno storico legame con il territorio e hanno come obiettivo la creazione di sinergie tra diverse attività economiche.

“Quest’anno la Pro Loco compie 70 anni – sottolinea ancora Chemello – tutti votati alla promozione del patrimonio culturale e storico, del turismo e dell’economia locale. È quindi un grande orgoglio veder riconosciuto l’importante lavoro svolto dagli organizzatori e dai numerosissimi volontari che rendono possibile ogni anno lo svolgimento della Festa”.

Presente alla cerimonia di consegna a Palazzo Madama anche Marica Rigon, Sindaca di Sandrigo: “Oggi la Festa del Bacalà è stata riconosciuta con il marchio di qualità ed è senza dubbio un valore aggiunto, indice di attenzione e rispetto. Questi elementi permettono di vivere un'esperienza piacevole che stimola il desiderio di ritornare, favorendo ricadute positive sull'indotto commerciale del paese. Il riconoscimento è motivo di orgoglio per il Comune di Sandrigo che grazie alla collaborazione con la Pro Loco è diventato un centro attrattivo e conosciuto oltre i confini nazionali”.

 

Anna Sperotto

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