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Eventi enogastronomici
IL 23, 24 E 25 NOVEMBRE TORNA IL BAGNA CAUDA DAY
LA PIÙ GRANDE BAGNA CAUDA COLLETTIVA IN CONTEMPORANEA AL MONDO. AD ASTI, IN PIEMONTE E NEL MONDO SI PREPARA IN 150 RISTORANTI, OSTERIE E CANTINE STORICHE L’ACCENSIONE DI 15 MILA FUJOT PER L’EVENTO 2018, GIUNTO ALLA 6ª EDIZIONE
Il sito Bagnacauday.it pubblica un primo elenco di locali di Asti, del Piemonte e del resto del mondo dove si svolgerà dal 23 al 25 novembre la sesta edizione del Bagna Cauda Day la festa più profumata dell’anno. Sono già più di diecimila i posti, ma ne arriveranno altri per soddisfare le voglie dei bagnacaudisti, molti dei quali in arrivo anche da altre regioni e dall’estero.
Il Bagna Cauda Day (ma lo si può pronunciare in piemontese anche Bagna Cauda d’aj) è un evento ironico complesso e articolato, organizzato dall’Associazione culturale Astigiani, che coinvolge molte migliaia di appassionati e si svolge nell’ultimo fine settimana di novembre per celebrare il rito collettivo della Bagna Cauda.
Il tipico piatto della tradizione piemontese è al centro di un sistema gastronomico secolare che partendo da una salsa calda di aglio, olio e acciughe, dove intingere le verdure di stagione, è diventato un pilastro della cultura conviviale.
«Il “profumo” d’aglio, la complessità della preparazione, la ricerca di materie prime eccellenti hanno però rischiato di relegarla al di fuori della ristorazione. Con il Bagna Cauda Day – dicono gli organizzatori - vogliamo riportare la Bagna Cauda al centro della proposta gastronomica che parte dal Piemonte e coinvolge numerose realtà in tutto il mondo. In nome dell’amicizia, del gusto di stare insieme del valore di riscoprire sapori intensi, veri, autentici. La Bagna Cauda è un piatto senza divieti e ingredienti nascosti. Aperto ad ogni cultura e tradizione. Come diciamo noi: è riservato a chi non ha la puzza al naso!».
Diamo un po’ numeri
1 Un evento unico per rinnovare il rito antico della bagna cauda con un’idea nuova e un tocco d’ironia
3 giorni di incontri e festa. La sesta edizione, mantiene la formula e aggiunge novità. Oltre che ad Asti, il Bagna Cauda Day vede il coinvolgimento di realtà importanti in tutto il Piemonte e anche all’estero. Hanno aderito al Bagna Cauda Day anche locali da Berlino a New York, dal Costa Rica all’Argentina e perfino a Tonga nel Pacifico.
10 euro il prezzo dei vini doc e docg a bottiglia proposto direttamente dai produttori nei locali aderenti
23-24-25 novembre 2018 le date del Bagna Cauda Day, la sera di venerdì 23, mezzogiorno e cena sabato 24 e domenica 25
25 euro il costo fisso della Bagna Cauda, uguale in tutti i locali, dagli stellati alle trattorie di paese, che darà diritto a un posto a tavola e a una bagna cauda abbondante, variegata e colorata dalle verdure.
Ogni bagnacaudista avrà in omaggio-souvenir il tovAGLIOlone d’autore in stoffa quest’anno firmato da Massimo Ricci, pittore e illustratore di Nizza Monferraro che ha interpretato con ironia il popolare ritornello della canzone “Quel mazzolin di fiori” parodiandolo in “Quel mazzolin di cardi…” .
Sarà distribuita anche la nuova edizione del Vademecum della Bagna Cauda con le testimonianze, la storia e la ricetta di questo piatto straordinario.
150 i locali (cantine storiche, ristoranti, vinerie, associazioni) dell’Astigiano, Monferrato, Langa e Roero e nel resto del mondo proporranno la loro Bagna Cauda in tre versioni segnalate da un semaforo: rosso come “Dio comanda” (tradizionale), giallo per indicare la versione “eretica” e verde per la “atea” con poco e senz’aglio.
Novità di quest’anno la possibilità del “finale in gloria”, ossia di concludere la bagna cauda secondo tradizione con un uovo cotto direttamente nel fujot “spolverato” da una grattatina di tartufo bianco d’Alba. Il prezzo di questa profumata aggiunta andrà dai 10 ai 15 euro in base alle quotazioni dei tartufi bianchi.
15.000 i comodi posti a tavola complessivi, tutti in spazi riscaldati, senza code e tempi di attesa che si possono prenotare telefonando direttamente ai locali indicati sul sito www.bagnacaudaday.it
0 zero plastica per piatti posate e bicchieri nel rispetto dell’ambiente e della tradizione
Molte le curiosità, le conferme e le novità in arrivo.
Da non perdere il coraggioso e appassionato “Barbera kiss” il bacio di mezzanotte che i bagnacaudisti si scambieranno in piazza San Secondo ad Asti, in altre piazze e nei ristoranti nella serata di sabato 24. In collaborazione con il Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
Il Bagna Cauda Day sarà anche l’occasione per conoscere l’Asti docg secco che il Consorzio dell’Asti offrirà nei ristoranti e nei locali a bagnacaudisti come aperitivo di benvenuto.
Ad Asti i portici della centrale piazza San Secondo ospiteranno sabato 24 e domenica 25 il Bagna Cauda Market organizzato in collaborazione con la Confederazione italiana agricoltori e il Comune di Asti.
La domenica mattina ad Asti si corre la terza Marcia Cauda, organizzata dalla società sportiva Vittorio Alfieri.
Ci sarà anche il “Kit del dopo bagnacauda” con dentifricio “Baciami subito”, magnesia, cola, grappa, cioccolato ecc.
E non mancherà “Acciù” la mascotte portafortuna in stoffa.
Torna, dopo il successo dello scorso anno anche il servizio Bagna Ca’, la bagna cauda a domicilio, compresa di verdure e fujot.
Elenco aggiornato del programma e dei ristoranti aderenti e posti disponibili su www.bagnacaudaday.it
Una parte degli utili della manifestazione saranno devoluti in opere di concreta solidarietà dall’Associazione Astigiani. Perché la Bagna Cauda fa bene. Lo scorso anno furono destinati 6.500 euro. Gli organizzatori sperano con l’aiuto di tutti di superare la cifra.
Durante il Bagna cauda day, domenica 25 alle ore 18 a palazzo Ottolenghi sarà assegnato anche il premio Testa d’aj a chi nella vita ha dimostrato di saper andare controcorrente. Le prime edizioni hanno visto la consegna del premio al filosofo Guido Ceronetti e all’autore televisivo Antonio Ricci.
Gli organizzatori sveleranno il nome dei premiati dell’edizione 2018 nella conferenza stampa dei primi di novembre.
Fiammetta Mussio
OSTRICHE & BOLLICINE ALL'HOTEL BRISTOL PALACE DI GENOVA
Di Virgilio Pronzati
Foto di Mara Daniela Musante
Il salone del Bristol con tavoli colmi di golosità
Una bella e golosa serata quella del ventidue settembre scorso, svoltasi nell’elegante salone e nella terrazza dell’HotelBristol Palace di Genova. Location storica, meta di grandi personaggi di ieri e di oggi, fiore all’occhiello della città. Dopo il successo della precedente serata di God Save The Wine, il dinamico Giovanni Ferrando General Manager del Bristol Palace, in occasione del 58° Salone Nautico ha realizzato un altro riuscito evento: Ostriche & Bollicine. Una serata all’insegna del mangiare e bere bene, compresa la musica dal vivo con l’esibizione di cantante e pianista, che ha richiamato oltre un centinaio di esigenti gourmet.
Luca Mantovani, grande esperto di frutti di mare e patron dell'Oyster Cafè di Savona
A presentare e servire le ostriche agli invitati, Luca Mantovani, grande cultore ed esperto di ostriche ed altri frutti di mare, e patron del noto Oyster Cafè di Savona. A sua volta, il valente barman Paolo Gianni, serviva come ideale abbinamento, il Verona Brut Rosé Magò 2016 dell’azienda Massimago. Uno spumante brut millesimato, prodotto col metodo Charmat lungo con vitigni autoctoni della Valpolicella. Non solo. Oltre alle ostriche, un ricco menù così composto.
La terrazza del Bristol con parte dei soddisfatti invitati
I Finger Food
Mini cocktail di gamberi con maionese ed avocado, involtini di pesce spada affumicato con caprino, fingerfood di caponata di melanzane e di insalata di seppie con sedano e agrumi, quiche Lorraine di verdure, focaccia sardenaira, grana padano in forma, selezione di formaggi e salumi con mieli e composte.
I Primi piatti
Risotto Vialone nano ai frutti di bosco e sfumato allo spumante brut Magò 2016 e strigoli trafilati al bronzo con ragù di triglie di scoglio.
Fantasie di dessert
Ricco buffet di dolci e trionfo di frutta.
Il tutto al conveniente prezzo di trenta euro a persona.
Giovanni Ferrando, General Manager dell'Hotel Bristol Palace con la giornalista Mara Daniela Musante
Qualche cenno sulle ostriche.
Ricercate da buongustai esigenti e raffinati gourmet per l’esclusiva bontà delle carni, le ostriche già dall’antichità erano fonte di pregiato alimento. Assiri ed Egiziani ne facevano uso. I Romani le consumavano crude o marinate nel “garum”. Non a caso fu proprio un romano, Sergius Orata, che ben 250 anni a. C., mettendo in pratica l’idea di deporre delle ostriche nel lago Lucrino per allevarle e venderle, dette vita al primo allevamento di ostriche della storia. Passando a più recenti epoche, il consumo di ostriche si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo; da iniziale cibo per pescatori, divenne poi quello dei nobili.
Le invitanti e golose ostriche
Presente sin dal 600 sulle tavole imbandite di reali e potenti dei principali Paesi europei, questo succulento mollusco acquisì una straordinaria notorietà, soprattutto in Francia dove il suo consumo si diffuse nel XVII secolo. Curiosi aneddoti raccontano che nel 1603 il Re Enrico IV ne fece indigestione; Luigi XV le prediligeva “a le tartare” (crude con limone); Mirabeau ne divorò addirittura 360, mentre Balzac ne mangiò ben 100 come antipasto. In Francia, pescate per decenni nel loro naturale habitat, si giunse a rischiarne la scomparsa tanto che, nel 1750 un decreto del governo di Napoleone III ne regolamentò la pesca, consentendone così un successivo sviluppo riproduttivo.
Bottiglie di Magò Verona Brut Rosè 2016 sposato alle ostriche
Oggi l’ostricoltura (allevamento delle ostriche) rappresenta una delle maggiori fonti di reddito delle popolazioni delle regioni costiere atlantiche e mediterranee francesi, un fiorente commercio il cui prodotto viene esportato in numerosi Paesi, in particolare l’Italia. Prodotte nelle regioni della Bretagna (in minor quantità), della costa atlantica (bacini di Marennes, Oléron, Charente, Vendée e Arcachon) e del Mediterraneo (bacino di Thau), le ostriche si dividono in due categorie: le ostriche piatte e le ostriche fonde.
Lepiatte (huitres plates) presentano la conchiglia piatta, liscia e perlopiù arrotondata (Bretagna) e sono di due tipi: le Belon a carne bianca (quelle di Arcachon sono chiamate Gravettes), le Marennesa carne verde.
Lefonde (huitres creuses) hanno una forma allungata e la conchiglia è più profonda e sbalzata. Queste ultime assumono colori e sapori diversi tra loro, a seconda del metodo e del luogo in cui sono state allevate. Tra queste, le huitres de parc, le più classiche; le fines de claire affinate nelle Claires (bacini bassi con acqua di mare, dove prendono un colore verde); le spéciales le più grasse. Ecco infine alcuni consigli per meglio apprezzarne l’esclusivo sapore.
L'angolo dei dolci
Servirle sempre all’inizio di un pranzo (per chi sa apprezzarle costituiscono l’intero menù), le ostriche si gustano vive al naturale, oppure irrorate con succo di limone o con una goccia di aceto allo scalogno, accompagnate da tartine di pane di segale imburrate.
5° GOD SAVE THE WINE ALL'HOTEL BRISTOL PALACE DI GENOVA
Molti e soddisfatti visitatori
Di Virgilio Pronzati
Foto di Mara Musante
Negli eventi dedicati al vino, gli hotel di prestigio assumono un ruolo sempre più importante. Location storiche e di gran classe con ampi ed eleganti saloni, ossia esclusive vetrine per presentare e valorizzare il meglio dell’enologia italiana. Tra le varie e più recenti iniziative enoiche, quella denominata God Save The Wine tenutasi recentemente il 14 settembre scorso, nello storico Hotel Bristol Palace di Genova che, con la terrazza estiva, diventa un’ideale oasi per godersi in completo relax cocktails, pranzi e cene in queste torride giornate estive.
Il Direttore del Bristol Palace Giovanni Ferrando e la giornalista Mara Daniela Musante
Protagoniste dell’evento venti cantine di vaglia di cui sette francesi che hanno proposto alle centinaia di visitatori, ben settantatré vini e sette tra distillati e liquori. Sei importanti regioni vitivinicole italiane guidate dalla Toscana, seguita da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Campania, Sicilia ed Emilia.
Gran parte dei produttori, agenti di commercio e importatori presenti alla serata
Un ventaglio completo di vini per tutti i gusti, spaziante da Champagne e spumanti ai bianchi secchi, dai rosati ai rossi giovani e invitanti, a quelli di gran longevità, di cui molti Docg e, in chiusura, grandi distillati e liquori
Il maître Paolo Bordo con la giornalista Mara Daniela Musante
Non solo. Su innumerevoli tavolini distribuiti nel grande salone e salette, troneggiavano invitanti golosità salate e dolci, realizzate dagli chef del Bristol. Il tutto a soli 26 euro a persona. Accoglienza e servizio eccellenti coordinati dal barman Paolo Gianni, validissimo braccio destro del direttore Giovanni Ferrando.
Altri produttori, agenti di commercio e importatori presenti alla serata
Le golosità della cucina del Bristol a € 26,00
Tartare di salmone con agrumi e pepe rosa
Battuta di fassone ai cristalli di sale Maldon
Caponata di melanzane alla siciliana
Insalata di stoccafisso alla ligure
Grana in forma con miele e composte
Selezione di salumi assortiti
Spiedini di uva e formaggio San Sté
Cous cous con verdurine e mandorle tostate
Torta di bietole e prescinseua alla genovese
Fascino ed eleganza della Sala del Ristorante Giotto
I primi caldi
Strozzapreti al ragù di scorfano rosso
Risotto alla zucca mantovana
Mantecato al Castelmagno
Fantasia di dessert
Panne cotte mignon
Mini tiramisù
Pasticceria fresca mignon
Trofeo di frutta fresca
La terrazza del Bristol, un’oasi nelle calde serate estive
Le aziende presenti e i loro vini:
Champagne Pol Roger – Epernay - France
Champagne Brut Reserve
Champagne Pure Cuvée Extra Brut
Champagne Gamet - Epernay - France e Ronchi Pichi
Champagne Blanc de Noir
Champagne Lamoureux Rosé
Ronchi Pichi
Le Part de Hommes
Champagne Di Mangan - Valle de la Marne - France
Champagne Extra Brut Florence Duchéne
Domaine Lavantureux – Yonne - France
Chablis AOC 2016
Domaine de la Bongran Thevenet – Macon - France
Cuvée E. J. Thevenet 2012
Domaine Delaporte – Sancerre - France
Silex Rouge Pinot Noir 2016
Domaine Mussy - Cote de Beaune - France
Pommard AOC 2015
Cantina Produttori Cormons - Cormons - Friuli
Ribolla Gialla Brut
Doc Collio Sauvignon
Doc Collio Pinot Grigio
Doc Aquileia Refosco dal Peduncolo Rosso
Ribolla Gialla IGT
Cantina di Soave – Verona - Veneto
Valpolicella Superiore Ripasso Doc Rocca Sveva
Soave Classico Superiore Docg Rocca Sveva
Lessini Durello Doc Settecento33
Lessini Durello Riserva Doc Settecento33 Metodo Classico
Marchesi Mazzei– Castellina in Chianti - Toscana
Chianti Classico Docg 2016
Chianti Classico Castello di Fonterutoli Gran Selezione 2013
Noto Doc Zisola Nero d’Avola 2016
Maremma Doc Tirreno
Toscana IGT 2015
Castelli del Grevepesa – San Casciano V. P - Toscana
Bianco IGT Castelli del Grevepesa
Chianti Classico Docg Castelgreve 2015
Chianti Classico Docg Clemente VII 2015
Chianti Classico Docg Riserva Clemente VII 2013 (Oscar Douja d’Or)
Chianti Classico Gran Selezione Clemente VII 2012 (Oscar Douja d’Or)
Badia di Morrona - Pisa - Toscana
Felciaio IGT Toscana 2017 Bianco
Chianti Docg I Sodi del Paretaio 2017
Taneto IGT Toscana 2015
N’Antia IGT Toscana 2015
Vigna Alta IGT Toscana Sangiovese 20125
Vignamaggio – Greve in Chianti – Toscana
Chianti Classico Docg Terre di Prenzano 2016
Chianti Classico Gran Selezione Monna Lisa 2015
Merlot di Santa Maria 2015
Sangiovese di Vitigliano 2015
Cabernet Franc di Vignamaggio 20125
Le Filigare - Barberino Val d’Elsa - Toscana
Chianti Classico Docg Filigare 2016 Bio
Chianti Classico Docg Riserva Maria Vittoria 2015
Chianti Classico Docg Gran Selezione Lorenzo 2015
Quei2 – Ginestra Fiorentina - Toscana
Le Casine Toscana IGT Bianco 2017
Chianti Docg Rex Rubrum 2017
208 IGT Rosso Toscana 2016
Nativ – Irpinia – Campania
Fiano di Avellino Docg 2017
Greco di Tufo Docg 2017
Beneventano Falanghina IGT 2017 Vico Riviera 99
Irpinia Greco Doc 2017 “25 Rare”
Campania Bianco IGT 2016 Suadens
Taurasi Docg 2012 Rue 333
Campania Rosso Amabile IGT 2017 Rue De Passi
Irpinia Aglianico Doc 2016
Tenuta Benedetta – Etna - Sicilia
Bianco di Mariagrazia 2016
Etna Bianco Doc
Rosso di Laura 2015 Etna Rosso Doc
Unico di Benedetta
Terre Siciliane Rosso IGT 2015
Venturini Baldini – Reggio - Emilia
Reggiano Lambrusco Frizzante Dop Marchese Monodori
Cadelvento Rosato Spumante
Quaranta Spumante Brut Metodo Classico
Reggiano Lambrusco Spumante Dop Rubino del Cerro
Domenis 1898 – Cividale - Friuli
Grappa Storica Verde
Grappa Storica Nera
Trittico
D_Omen
Lady Domenis
Storica Amaro
Storica Sambuca