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Solidarietà

IL PREMIO FRANCESCO ARRIGONI DEVOLUTO ALL'OSPEDALE PAPA GIOVANNI XIII

Il Comitato Francesco Arrigoni devolve all’Ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo. il premio 2020 dedicato alla memoria del grande giornalista e critico gastronomico

 

Il premio assegnato dal Comitato Francesco Arrigoni che riunisce familiari, amici e colleghi del noto giornalista gastronomico, prematuramente scomparso nel 2011, non andrà quest’anno a un agricoltore, un vignaiolo o un ristoratore che si è distinto per il valore etico del proprio lavoro.

 

Non si aggiungeranno, perciò, un nome e un viso nuovi ai premiati nelle precedenti edizioni: Don Ciotti di Libera Terra, i pescatori di Lampedusa, il casaro Guglielmo Locatelli, i rifugiati e richiedenti asilo di Maramao, i responsabili delle fondazioni Francesca Pecorari ed Ernesto Pellegrini e gli olivicoltori del Pratomagno. O meglio, se ne aggiungeranno tanti: i visi e i nomi dei medici, degli infermieri, degli operatori e dei volontari dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, di tutti coloro che, quotidianamente, hanno fronteggiato l’emergenza covid-19, mettendo professionalità e dedizione al servizio della collettività.

 

«Quest’anno ci fermiamo, nel rispetto delle regole e, soprattutto, nel rispetto della sofferenza che riguarda tutti così profondamente. Abbiamo ritrovato comunque i principi ispiratori del Premio: la generosità, l’impegno civile e la montagna, intesa non solo come passione e coraggio, ma anche come determinazione nel superare le difficoltà per giungere alla meta» dichiara Antonella Colleoni, moglie di Francesco e Presidente del Comitato.

 

Una decisione che sottolinea il valore civile dei servizi offerti non solo dall’ospedale di Bergamo ma da tutte le strutture sanitarie italiane, per ricordare, con Francesco Arrigoni, altri due grandi uomini che recentemente ci hanno lasciati: Gianni Mura, geniale giornalista sportivo, grande amico di Francesco e componente del Comitato, e Vittorio Fusari, chef franciacortino, infaticabile sostenitore del premio.

 

 

Emanuela Capitanio

MADE IN ITALY, TANTE INIZIATIVE TRA RILANCIO DELLA PRODUZIONE E SOLIDARIETÀ

 

La piattaforma online SottoCuoco in aiuto alle fasce più deboli

 

Trascorsi poco meno due mesi dall’allarme Coronavirus l’Italia fa leva sui propri muscoli per cercare di rialzarsi, o non ripiegarsi sui disastri economici provocati dalla pandemia. Col motto “regaliamoci un sorriso” è nato “SottoCuoco” attivo da oltre un anno che attraverso il progetto di “spesa solidale” ha attivato il delivery.  “Sotto Cuoco”,  una piattaforma di vendita online di prodotti e materie prime del comparto agroalimentare italiano, con una particolare attenzione all’agricoltura. La qualità dei cibi viene garantita dalle sigle europee Denominazione di origine protetta (Dop) e Indicazione geografica protetta (Igp) per gli alimenti, Denominazione di origine controllata (Doc) per i vini. L’obiettivo è quello di offrire al cliente un servizio personalizzato, immediato, efficace e fedele per portare sulla tavola il meglio della produzione agroalimentare italiana. I produttori selezionati sono aziende agricole, artigiani, che producono direttamente, 100% Italiano, a ciclo chiuso, le verdure provengono direttamente dai contadini che le producono nella loro terra, i formaggi e la carne da chi alleva i propri animali, gli oli da chi raccoglie le olive dai propri alberi. Frutta e verdura fresche di stagione, formaggi, uova, carni, pasta, pane e riso, vino e molto altro ancora: sempre più persone scelgono La Bottega di Sottocuoco come alternativa di qualità alla grande distribuzione, a prezzi di mercato. L’iniziativa di charity è firmata dalla Bottega di Sottocuoco, progetto che fa capo alla piattaforma Sottocuoco.

«Vogliamo rendere unico questo momento, con le nostre ricette, consigli i dei nostri chef, i giornalisti, gli enologi, i ristoratori, i produttori, per offrire al cliente cose semplici, di tradizione, naturali, ma spesso uniche- commenta Barbara Politi, fondatrice di SottoCuoco-. La Bottega nasce dall’amore per la cucina di un gruppo di amici: uno cuoco, una giornalista, un ristoratore, un filosofo, un esperto informatico, un sociologo, un ristoratore e tanti giovani che lavorano ogni giorno con entusiasmo. Conosciamo personalmente tutti i nostri produttori, le loro aziende, i loro prodotti, verifichiamo con loro i metodi di coltivazione e di allevamento, assaggiamo per primi i loro prodotti, i processi di macellazione, le tecniche di lavorazione e di conservazione dei prodotti lattiero-caseari: solo le produzioni che si rispecchiano nei nostri valori entrano a far parte del catalogo la Bottega di Sottocuoco». 

 

IL PROGETTO SOLIDALE: lo stato di emergenza conseguente alla pandemia Covid-19 si è rilevato particolarmente arduo per la fascia della popolazione che già si trovava in situazioni critiche e di maggior bisogno. Diverse sono, purtroppo, le famiglie versano in stato di necessità, soprattutto per gli anziani e le mamme sole con figli piccoli. È fondamentale, oggi più che mai, dare fondo all’impegno e al sentimento di solidarietà e di vicinanza che alberga in ogni cittadino perché appartenere alla comunità significa anche essere di supporto a chi purtroppo è più debole. Con questo spirito ha preso avvio sulla piattaforma “la spesa sospesa” per recapitare gratuitamente la spesa a domicilio a chi non può permettersela. COME FUNZIONA: per tutti gli utenti che acquistano dal sito, e che donano 10 euro per il progetto, Sottocuoco raddoppia, mettendo altre 10 euro e il trasporto, per recapitare a casa il box della spesa per i prodotti di prima necessità. L’utente, una volta terminata la propria spesa, avrà la possibilità di aggiungere nel carrello un contributo minimo di 10 euro per la spesa sospesa.  Una volta donato il pacco, l’utente che ha fatto la donazione riceverà una mail di ringraziamento, che per motivi di privacy conterrà solo la provincia, e l’informazione generica del destinatario, quindi se a ricevere il pacco è stata una mamma o un anziano.

 

Nel delicato momento di emergenza sanitaria, che si trasforma sempre di più in emergenza sociale, SottoCuoco ha sentito l’esigenza di essere vicino alle categorie in difficoltà. Attraverso il filo diretto con associazioni di volontariato, confraternite e monasteri, si è riusciti a individuare famiglie bisognose dei beni di prima necessità. E a loro SottoCuoco attraverso il progetto di bottega con delivery ha fatto dono dei prodotti eccellenti. Da oggi, grazie a questa iniziativa chiunque potrà fare la spesa solidale nella Bottega di Sottocuoco e aiutare il prossimo. 

 

Alessia Testori

Beko: Best Team in the World

Beko per rispondere in modo diretto ai requisiti di igiene, nutrizione e risorse di ristoro per gli operatori sanitari globali ha avviato il progetto "Best Team in the World". 

Ad oggi, Beko ha donato elettrodomestici e piccoli elettrodomestici a oltre 420 ospedali in Turchia, Romania, Francia, Spagna, Polonia, Kosovo, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Slovenia, Filippine, Ucraina, Regno Unito, Repubblica Ceca, Ghana, Tailandia, Nigeria, Angola, Germania, Pakistan e Bangladesh. 

Beko si impegna inoltre a continuare a sostenere le persone più bisognose con più donazioni di prodotti anche per il prossimo futuro.  

 

Hakan BulgurluCEO di Beko, ha dichiarato: "Queste donazioni supporteranno il team globale di professionisti medici e di servizi dedicati che lavorano instancabilmente in prima linea nella lotta contro questa pandemia. Una pandemia che è una delle minacce più significative che ci troviamo ad affrontare in questo tempo moderno. Anche noi di Beko vogliamo riconoscere il loro impegno altruistico e trasmettere la nostra sincera gratitudine per tutto ciò che stanno facendo. Queste donazioni vogliono essere solo un piccolo segno del nostro apprezzamento."  

 

La campagna prende vita in un video che rende omaggio alle persone di tutto il mondo che ogni giorno rischiano la vita per salvare gli altri durante la pandemia. 

Per vedere il video clicca:  here

 #StayHome #LikeAPro

 

Patrizia Fabretti

EMERGENZA CORONAVIRUS: SODEXO ITALIA DONA OLTRE 33.000 PASTI IN TUTTA ITALIA

 

Sono stati ben 33.200 i pasti donati da Sodexo Italia in Lombardia, Piemonte, Veneto, Abruzzo, Campania, Toscana e Lazio, per un totale di oltre 17 tonnellate di derrate alimentari. Un’importante iniziativa solidale che testimonia l’impegno dell’azienda leader nei servizi della qualità della vita in materia di responsabilità sociale a fronte dell’emergenza sanitaria.

 

Aiutare famiglie in difficoltà e sostenere operatori sanitari e volontari all’opera durante questa emergenza, ma anche ribadire il contributo in materia di responsabilità sociale contro lo spreco di alimenti. Questi gli obiettivi che hanno spinto Sodexo Italia, azienda leader nei servizi che migliorano la Qualità della Vita, a donare ben 33.200 pasti su tutto il territorio nazionale. Tra le zone sostenute, spicca la Lombardia, regione fortemente colpita dall’epidemia, dove numerose donazioni sono state destinate a famiglie in difficoltà economica: nel Comune di Abbiategrasso (MI), ad esempio, sono state distribuite derrate alimentari al mercatino “Portico della Solidarietà”, così come è accaduto nel Comune di Corbetta, grazie all’aiuto delle volontarie del CIF, Centro Italiano Femminile, che hanno gestito la consegna dei pasti ai più bisognosi, ma anche nel Comune di Magenta (MI), dove invece le donazioni sono state rivolte a “La Casa dell’Accoglienza”, associazione che interviene a sostegno di chi è in situazione di povertà. Nella provincia di Monza e Brianza, e più precisamente a Giussano, sono state invece consegnate diverse tipologie di derrate alla “Cooperativa Sociale Tetto Fraterno Erba”. Ma non è tutto: la grande iniziativa solidale è arrivata anche in Piemonte, ad esempio con donazioni di pasti alla “Caritas Città di Alba”, e in Veneto, dove le derrate di alimenti sono state fornite ai Servizi Sociali di Noventa Padovana (PD). In Abruzzo le donazioni sono arrivate alla Caritas di Pescara, in Campania alla Comunità Parrocchiale Immacolata Tavernanoce di Ponticelli, quartiere della periferia di Napoli, mentre nel Lazio le derrate sono state donate alla Caritas e alla Protezione Civile. In Toscana, infine, i collaboratori Sodexo hanno consegnato dei pasti ai medici e i volontari della Croce Rossa del Comune di Rosignano (LI) e del presidio ospedaliero Coronavirus di Cecina. Una grande iniziativa solidale che testimonia l’impegno dell’azienda in materia di responsabilità alimentare e sociale, in linea con il Better Tomorrow Plan 2025, il piano Sodexo di responsabilità sociale e di crescita sostenibile per un domani migliore. “Visto il carattere di emergenza sanitaria a livello nazionale ci siamo sentiti in dovere di sostenere e far sentire la nostra vicinanza a chi sta affrontando un momento difficile e di grande impegno – ha spiegato Stefano Biaggi, Amministratore Delegato di Sodexo Italia, leader mondiale nei servizi di Qualità della Vita – Oggi più che mai per le organizzazioni è fondamentale agire in maniera responsabile per il bene di tutti, creando del valore reale. Per questo motivo abbiamo deciso di dare il nostro contributo, con l’auspicio che il tutto possa terminare il prima possibile”.

 

Matteo Gavioli

OSPEDALE GASLINI: DATE UN AIUTO AI BAMBINI

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