Home
Attività FIS
GLI CHAMPAGNE DELLA MAISON SALMON ALL’HOLIDAY INN GENOA
di Virgilio Pronzati
Roberta Bonasegale Presidente della FIS Liguria mentre presenta la serata degli Champagne
Lo Champagne è il vino più conosciuto nel mondo. Importanti eventi come vari di navi, inaugurazioni di grandi complessi urbani e industriali e intronizzazioni di principesse e regnanti, sono siglati da bottiglie di Champagne. Con la caduta dei Romanoff esiliati a Parigi, lo Champagne incontra il caviale. Un connubbio ancor oggi in voga. Lo Champagne ha conquistato sempre più milioni di consumatori e non solo tra i più esigenti. Bevibile a quasi tutte le ore della giornata e versatile negli abbinamenti, è il bere ideale d’estate e godibile tutto l’anno, soprattutto nelle festività di fine anno.
I sette Champagne della Maison Salmon in degustazione
Con queste motivazioni, la dinamica Roberta Bonasegale Presidente della FIS Liguria ha promosso il 12 giugno scorso, una serata speciale per gli associati e non, dedicata agli Champagne della Maison Salmon di Chaumuzy, piccolo comune di soli 340 abitanti situato nel dipartimento della Marna nella regione Champagne-Ardenne. Come sempre, la sede del tasting è stata l’ampia sala del rinomato hotel Holiday Inn Genoa. Oltre a presentare la serata, Roberta Bonasegale ha condotto con l’esperto Richard Casnighi (Vigne di Francia: selezione dei migliori petit vigneron recoltant) e il giovane Alexandre Salmon patron dell’omonima Maison, l’assaggio di sette Champagne.
Da sin. Alexandre Salmon, Roberta Bonasegale e Richard Casnighi
Una ricca sequenza dove spiccava la presenza del vitigno Pinot Meunier. Tipico della Val de la Marne dove da il meglio di se, da sempre considerato un ripiego del Pinot Nero. Senza togliere niente al “nobile” Pinot Nero, in certe annate e terroir il Meunier (anticamente conosciuto col nome di Morillon Taconné) passa dal ruolo di spalla a quello di primo attore, conferendo al vino maggiore morbidezza ed armonia. Ecco i sette Champagne della Maison Salmon serviti impeccabilmente dai sommelier della FIS di Genova.
Alexandre Salmon mentre presenta i suoi Champagne, col commento di Roberta Bonasegale e Richard Casnighi
1) Mongolfiere Brut: Chardonnay 33% Pinot Noir 33% Meunier 34%. Al naso piccoli frutti rossi come mora e ribes rosso. In bocca esprime decisa freschezza e sapidità, buona struttura e persistenza.
2) Rosé: Pinot Noir 25%, Chardonnay 25%, Pinot Meunier 50%. Al naso mora, ribes rosso e marasca. In bocca è fresco e sapido, di equilibrata struttura e persistenza.
3) Prestige Brut: Chardonnay 50%, Pinot Nero 25%, Pinot Meunier 25%. Al naso è floreale e fruttato. In bocca è decisamente fresco e minerale, di buon corpo e persistenza. Caratterizzato dallo Chardonnay.
4) Blanc de Noirs: 100% Pinot Meunier. Al naso è intenso e complesso con note fruttate e vegetali (vi si coglie piccoli frutti rossi e note di umori boschivi. Il bocca soddisfa per sapidità, freschezza, struttura e armonia.
5) Rosé Meunier: Cuvèe monocèpage di Pinot Meunier 100%. Al naso è varietale e fruttato (vi si colgono frutti rossi quasi maturi e crosta di pane tiepido. In bocca si esprime con equilibrata corposità e invita a riberlo.
6) Cuvee A.S. (affinato in botti di legno): Pinot Noir 50% Chardonnay 50%. Un classico esempio di Champagne che possiede il meglio del passato e del presente, e di molta longevità.
7) Grèves Pas Dosè: 100% Pinot Meunier, dosaggio zero, non filtrato e non stabilizzato al freddo. Al naso è composito e complesso: gelatina di mora e ribes rosso, pasticceria e crosta di pane tiepido. In bocca è secco senza concessioni ma di buon equilibrio per struttura e varietale “morbidezza”.
Una variegata sfilata di vini di buon livello qualitativo, prodotti dalla Maison Salmon, realtà vinicola di 10 ettari vitati di cui l’85% di Pinot Meunier, sita a Chaumuzy, guidata dal giovane Alexandre Salmon con l'aiuto di suo padre Olivier e suo nonno Michael. La produzione media annua della Maison Salmon si aggira sulle 80 mila bottiglie.
Come di consueto, durante la degustazione, ad ogni partecipante è servito un piatto con varie golosità.
Roberta Bonasegale e i suoi bravissimi sommelier
Classificazione dei vigneti
Grand Cru
I villaggi con il 100% di valutazione sono definiti Grand Cru e sono 17 (Ambonnay, Avize, Ay, Beaumont-sur-Vesle, Bouzy, Chouilly, Cramant, Louvois, Mailly , Le Mesnil-sur-Oger, Oger, Oiry, Puisieulx, Sillery, Tours-sur-Marne, Verzenay e Verzy) per un totale di 4000 ettari. Per poter mettere in etichetta la dicitura Grand Cru uno champagne deve essere prodotto solo con uve provenienti dai vigneti interamente inclusi nell’area di questi villaggi.
La slide di uno degli Champagne degustati
Premier Cru
Su un’area di 5000 ettari si estendono i 44 villaggi denominati Premier Cru, classificati tra il 90% ed il 99%, questi sono: Avenay, Bergères-les-Vertus, Bezannes, Billy le Grand, Bisseuil, Chamery, Champillon, Chigny les Roses, Chouilly, Coligny, Cormontreuil, Coulommes la Montagne, Cuis, Cumières, Dizy, Ecueil, Etrechy, Grauves, Hautvillers, Jouy les Reims, Les Mesneus, Ludes, Mareuil sur Aÿ, Montbré, Mutigny, Pargny les Reims, Pierry, Rilly la Montagne, Sacy, Sermiers, Taissy, Tauxières, Tours-sur-Marne (CH), Trépail, Trois Puits, Vaudemanges, Vertus, Villedommange, Villeneuve Renneville, Villers Allerand, Villers aux Noeuds, Villers Marmery, Voipreux, Vrigny.
Deuxième Cru
Infine i 255 villaggi classificati tra l’80% e l’89% sono in pratica senza cru. Di questa denominazione fanno parte circa 21000 ettari fra cui anche vigneti che sono parzialmente su aree grand cru o premier cru.
Il piatto di accompagnamento
I grandi formati delle bottiglie:
Salomon (24 bottiglie (litri 18); Souverain (35 bottiglie (litri 26,25); Primat (36 bottiglie (litri 27); Melchizedec o Midas (40 bottiglie (litri 30); Le denominazioni date alle diverse tipologie di formato, si rifanno a personaggi mitici e biblici.
Solomon: 18 litri di capacità (equivalente a 24 bottiglie), peso 43 Kg, altezza 85 cm, diametro 23 cm.
Primat 27 litri di capacità (equivalente a 36 bottiglie) peso 65 Kg, altezza 1 m, diametro 26 cm.
FIS GENOVA: UN'ESCLUSIVA DEGUSTAZIONE DI CHAMPAGNE
Save Water...Drink Champagne
Degustazione speciale di Champagne della Maison SALMON ore 20.00 Holiday Inn Genoa, Lunedì 12 Giugno 2023
Lunedì 12 giugno alle ore 20,00 presso l'hotel Holiday Inn Genoa.
Il nostro amico Richard e la presidente Fondazione Sommelier Liguria Roberta Bonasegale ci accompagneranno in una fantastica degustazione della maison SALMON.
La Maison Salmon è una realtà vinicola di 10 ettari vitati sita a Chaumuzy, guidata dal giovane Alexandre Salmon con l'aiuto di suo padre Olivier e suo nonno Michael. L'85% dei 10 ettari aziendali è dedicata alla produzione di Pinot Meunier, di cui hanno sviluppato un Know-how importante, per la produzione di Champagne autentici e rispettosi del terroir.
7 Champagne in degustazione:
1) Montgolfière = Brut di Chardonnay 33% Pinot Noir 33% Meunier 34%
2) Rosé = Pinot Noir 25%, Chardonnay 25%, Pinot Meunier 50%
3) Prestige = Brut di Chardonnay 50%, Pinot nero 25%, Pinot meunier 25%
4) Blanc de Noirs = 100% Meunier
5) Rosé Meunier = Da Cuvèe monocèpage di Meunier 100%
6) Cuvee A.S. ( affinato in botti di legno ) Pinot Noir 50% Chardonnay 50%
7) Grèves Pas Dosè = 100% Meunier – dosaggio zero, non filtrato e non stabilizzato al gelo
Sara servito un piatto in accompagnamento.
L'ingresso è riservato sia ai SOCI che ai NON SOCI.
Costo della serata:
€ 45,00 per i SOCI
€ 50,00 per i non SOCI.
Per tutte le informazioni e le prenotazioni contattare:
Mauro 339 6936249
Roberta 349 4777080
Fabrizio 347 5200173
o inviare una mail a:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PREMIATI DA BIBENDA OLI E VINI LIGURI ALL'HOTEL HOLIDAY INN DI GENOVA
Alessandro Piana Vice presidente della Regione Liguria e Roberta Bonasegale presidente Fis Liguria
Se da oltre un decennio la produzione vinicola ligure tende a diminuire lentamente di anno in anno, nel contempo cresce sensibilmente la qualità. Dai cinquecentomila ettolitri degli anni Settanta siamo passati ai 45-50 mila ettolitri degli anni 2021-2022, con una media annuale di quarantasei mila ettolitri. Un calo che si registra in tutta Italia. Le ragioni stanno nell’attuale sistema di vita e nella mutata alimentazione. Quaranta, cinquant’anni fa, il vino era erroneamente considerato un alimento. E’ da considerare calorico e energetico. Non solo. Un consumo moderato e consapevole apporta benefici effetti al nostro corpo. Basta pensare al resveratrolo contenuto nel vino. Così sino a poco tempo fa. Le notizie della stampa sono contrastanti. Ossia si passa da un estremo all’altro.
Alessandro Piana Vice presidente della Regione Liguria e Roberta Bonasegale presidente Fis Liguria mentre presenta la serata
Le notizie più attendibili, ci vengono dai ricercatori dell’Università della Florida, che hanno identificato una delle vie molecolari che il resveratrolo utilizza per produrre la sua azione benefica. Riduzione del colesterolo LDL, prevenzione delle malattie cardiache e cardiovascolari, infiammazione organica e nel controllo del metabolismo. Lasciando il campo medico a persone ben più qualificate di noi, parlando del vino, è sicuramente un prodotto che non solo completa l’alimentazione, ma la rende notevolmente più gradevole. Come per ristoranti e alberghi, c’è la stessa attesa ed interesse per le guide del vino. Tra le varie pubblicazioni del settore, spicca per diffusione e autorevolezza, la guida Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier, associazione con sede in Roma e presente in tutt’Italia.
Da sin. Caterina Vio, Alessandro Piana, Roberta Bonasegale e Fabrizio Casagrande
Tutti i produttori liguri e nazionali ne acquistano almeno una copia. Esserci non è solo una gratificazione o uno stimolo a migliorare, ma una forma d’immagine che si proietta positivamente nell’economia aziendale. L’evidenza è lapalissiana: chi ha preso i cinque grappoli aumenta la vendita dei vini premiati e non solo. Lo stesso per gli oli extravergini di oliva. Oggi i vini di varie aziende liguri del Ponente e del Levante sono presenti nelle carte dei vini di ristoranti stellati e note enoteche nazionali. Dopo la premiazione avvenuta come di consueto a Roma, la FIS Liguria presieduta dall’appassionata e dinamica Roberta Bonasegale ha voluto pubblicamente fare conoscere ed apprezzare i migliori vini e d extravergini liguri. Lo scorso 24 marzo nel l’affollato salone congressi del prestigioso Hotel Holiday Inn di Genova Roberta Bonasegale e Alessandro Piana Assessore all’Agricoltura e Vice presidente della Regione Liguria hanno premiato con l’Attestato Bibenda i produttori che si sono aggiudicati i Cinque grappoli e le Cinque Gocce, rispettivamente per vini e oli.
Da sin. Marco Ferrari, Alessandro Piana, Roberta Bonasegale e Fabrizio Casagrande
Oltre ai banchi d’assaggio di vini e oli, quelli di aziende con golosità liguri dal salato al dolce: Antico Forno da Carlo, La Baita, Novella, Panificio Billi e Viganotti
Ed eccoci ai dieci vini premiati:
Riviera Ligure di Ponente Doc Pigato Grand Père 2020 - Bio Vio
Riviera Ligure di Ponente DOC Pigato U Baccan 2020 - Bruna
Colline di Levanto DOC Vermentino Luccicante 2021 - Cà du Ferrà
Apogèo 2021 - Cascina delle Terre Rosse
Colli di Luni Doc Vermentino Boboli 2021 - Giacomelli
Rossese di Dolceacqua DOC Galeae 2021 - Kà Manciné
Passito Pian del Fico 2020 - La Baia del Sole Federici
Colli di Luni Doc Vermentino Costa Marina 2021 - O. Lambruschi
Colli di Luni Doc Vermentino Cavagino 2021 - Lunae Bosoni
Cinque Terre DOC 2021 - Possa
Solo due ma eccellenti gli extravergini
Olio EVO Estremo 2022 - La Baita e Galleano di Gazzo d’Arroscia
Olio EVO Extremum 2022 - Paolo Cassini di Isolabona
Alessandro Piana, Roberta Bonasegale, Ida Barbieri e Fabrizio Casagrande
UN ANGOLO DI BORDEAUX NELLE MARCHE
di Virgilio Pronzati
Tenuta Il Pollenza
Un’altro incontro col vino di qualità promosso dalla FIS (Fondazione Italiana Sommelier) Liguria, il dieci marzo scorso nell’Hotel Holliday Inn di Genova. Nella serata aperta e presentata dalla dinamica Roberta Bonasegale presidente FIS Liguria e condotta brillantemente da Raffaele Fischetti presidente FIS del Trentino-Alto Adige, scorgendo le immagini dell’azienda Il Polenza produttrice degli otto vini in degustazione, sembrava di essere nel Bordelais.
La presidente della FIS Liguria Roberta Bonasegale mentre presenta la serata
Una magnifica villa con vicino la cantina e interamente circondata da pettinati vigneti allevati a cordone speronato. Lo stesso per la cantina: oltre le attrezzature d’avanguardia per la vinificazione, la suggestiva barricaia dove affinano ed evolvono pregiati vini rossi di taglio bordolese, simile a quelle blasonate del Medoc e del Saint Emilion. Ma per meglio capirne l’essenza, eccone una breve storia.
Da sin. Roberta Bonasegale, Carlo Del Bianco, Mauro Giacomini e il relatore Raffaele Fischetti
Sul finire degli anni ‘70 il conte Aldo Brachetti decise di riallacciarsi alla tradizione familiare del nonno Tebaldo, proprietario terriero marchigiano, intraprendendo l’attività agricola e vitivinicola per creare qualcosa di unico: un’opera nobile. Discendente da un’antica casata marchigiana, originaria del Veneto, la famiglia Brachetti dopo una lunga esperienza in altri prestigiosi settori commerciali che gli hanno concesso di realizzare opere e infrastrutture tra le più importanti in Europa, il conte Aldo Brachetti Peretti ha deciso di riprendere le tradizioni vitivinicole della famiglia.
Da sin. Raffaele Fischetti, Roberta Bonasegale, Mauro Giacomini e Carlo Del Bianco
Un ritorno alla terra d’origine dove la famiglia ereditando dei terreni agricoli, da inizio alla creazione de Il Pollenza. La tenuta viene nel tempo ampliata con nuovi terreni e costruzione di ville per la famiglia, arricchendo una delle campagne più belle d’Italia. Il 2001 segna il primo anno di produzione del vino Il Pollenza. Un vino dal taglio bordolese, subito apprezzato tra i grandi vini dalla critica nazionale e internazionale. Grandi vini, grandi enologi.
Gli otto vini degustati
Dal 1997 al 2007 il famoso enologo Giacomo Tachis diventa consulente e collaboratore della cantina, succeduto poi dall’illustre enologo Carlo Ferrini.
Oltre a Fischetti, ad illustrare compiutamente ai numerosi presenti gli otto vini in degustazione, i valenti enologi dell’azienda Il Polenza Mauro Giacomini e Carlo Del Bianco.
Eccovi una sintesi dei vini degustati:
Il conte Aldo Brachetti Peretti
A. BP. Metodo Classico 2013: Ottimo. Ricco e persistente al naso ed in bocca. Profumo varietale e di ribes nero e lampone, fresco, sapido e di equilibrata struttura.
Angera Colli Maceratesi Ribona Doc 2021.
Un curioso e piacevole bianco ottenuto dall’autoctono e raro Ribona, dai sentori fruttati di prugna gialla, ribes e melone bianchi e, al sapore, limitatamente fresco e sapido.
Brianello Sauvignon blanc Marche IGT Bianco 2021: Sentori varietali, acacia, mandorla e salvia, fresco, sapido e minerale.
Il tavolo con i relatori
Porpora Marche IGT Rosso 2017: Interessante sia al naso che in bocca. Già di buon equilibrio. Emerge piacevolmente la nota fruttata del Merlot. Meglio di alcuni Pomerol.
Cosmino Cabernet Franc Marche IGT Rosso 2015: Di deciso carattere (varietale erbaceo), intenso al naso, pieno, molto fresco e persistente in bocca.
La sala d'assaggio mezz'ora prima dell'inizio, poi il tutto esaurito
La mini verticale de Il Pollenza
Il Polenza Marche IGT Rosso 2015: Molto buono. Al naso è intenso, ampio e persistente con netti sentori varietali, piccoli frutti rossi boschivi, prugna nera matura e note speziate (pepe nero e cacao) e balsamiche. In bocca e sapido, sensibilmente caldo, ancora un pò tannico per gioventù. pieno e persistente
Il Polenza Marche IGT Rosso 2009: Ottimo; quasi pronto. Le componenti dure (acidi fissi e polifenoli) e morbide (alcol e lieve glicerina) si sono fuse dando un vino di grande armonia. Complesso al naso: lampone, ciliegia e prugna nera giustamente maturi, cannella, cioccolato fondente e lieve nota balsamica.
L'imponente e suggestiva barricaia della cantina Il Pollenza
Il Polenza Marche IGT Rosso 2006: Eccellente ma quasi maturo. Al naso si presenta abbastanza intenso, persistente e molto complesso, con sentori di piccoli frutti rossi un pò essiccati, bacche di ginepro, cacao amaro, fieno di montagna, erbe secche aromatiche e cuoio nuovo. In bocca è fresco e sapido, con netta ma piacevole trama tannica, caldo, pieno ma snello, persistente.
Graditissimo da tutti, il piattino con pane, formaggio e salumi marchigiani scelti come di consueto da Roberta Bonasegale. Un plauso ai sommelier che hanno effettuato il servizio dei vini, e un arrivederci dalla FIS Liguria ai presenti per la prossima ed irrinunciabile serata enoica.
FESTA DELLE 5 GOCCE BIBENDA IL 24 MARZO - I PROTAGONISTI!
Fondazione Italiana Sommelier premia i migliori oli di Liguria e con loro degusteremo i vini delle 10 cantine liguri premiate con i 5 grappoli Bibenda
Vi aspettiamo dalle ore 18.00 all' Holiday Inn Genoa City - Via Milano 4
INGRESSO LIBERO!