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Notizie flash

FIERA DI SANT'ORSO

PIENO SUCCESSO DELLA FIERA DI SANT'ORSO AD AOSTA

Oltre 250 mila visitatori.

 

 

E' la Fiera italiana dell'artigianato per eccellenza ed anche, forse più antica in quanto venne bandita per la prima volta nel lontano anno 1000 ed è quindi giunta alla 1015ma edizione. La Fiera di Sant'Orso ad Aosta – svoltasi alla fine di gennaio -  è dedicata al Santo di origine irlandese  vissuto come monaco  nel capoluogo nel VI° secolo ed al quale è dedicata anche l'omonima Collegiata fondata nell'XI° secolo sui resti di una preesistente basilica paleocristiana.Infatti  l'evento iniziale  che tradizionalmente dà inizio alla Fiera è il dono che il Santo fece ai poveri della città costituito dai tradizionali sandali “sabot” proprio nella zona della Collegiata. Tale evento prende il nome di “Veillà” (Veglia) con momenti anche folcloristici e di costume.La centrale piazza Chanoux  è stato l' epicentro dell'evento principale e  ha ospitato lo spazio espositivo delle decine e decine di aziende artigianali che hanno esposto la loro qualificata produzione cui si è aggiunto anche il grande stand riservato all'enogastronomia di qualità. Non solo della Valle d'Aosta  ( tra i prodotti più noti citiamo  i vini e il celebre e gustosissimo Fontina dop) ma anche  “eccellenze” di  altre regioni.  Per visitare tutta la fiera i turisti hanno seguito un lungo percorso per le vie del centro storico dove erano allestiti altri stand e  che ha interessato l'asse Arco d'Augusto-piazza  della Repubblica toccando le vie Sant'Anselmo, Porta Praetoria, la  già citata piazza Chanoux per proseguire in via Croce di Città fino a piazza Roncas e ritornare nelle vie de Sales, Xavier de Maistre, Guido Rey e Sant'Orso. L'esposizione  ha  raggurppato le produzioni artigianali di ceramica, vetro, rame, oro e argento, poi il settore dei mobili e infine i mezzi agricoli. Attrezzature per l'agricoltura, stufe e altri manufatti.Quest'anno la Fiera ha registrato un successo superiore al previsto: oltre 250 mila i  visitatori, 30 mila in più rispetto a quella del 2013 che, in ordine di tempo, era stata la più gettonata. Sia dalla Valle d'Aosta che da altre regioni e dall'estero sono giunti 350 pullman con lunghissime code al casello autostradale di Aosta. “L'artigianato è una delle voci principali dell'economia valdostana – spiega l'assessore alle Attività produttive, Pierluigi Marquis- e nel corso della Fiera rinasce ogni anno anche quel contatto umano e quello spirito di appartenenza alla tradizione che da sempre la nostra comunità esprime in quest'occasione. Il pubblico visitatore è sempre molto attento nella ricerca di espressioni e produzioni legate ai territori in cui nascono. Il rilancio dell'economia valdostana passa anche attraverso il sostegno alle attività artigianali”.Nel corso dell'evento sono stati anche consegnati alcuni premi speciali riservati proprio agli artigiani. Essi sono andati a Renato Champretavy, Thierry Scandella, Guido Diemoz, Cristian Gallego Selles Olivo Balliana e Alessandra Zucco.

LUCIANO SCARZELLO

 

PEDALANDO VERSO SIENA...

WINE FESTIVAL CON AIS TOSCANA

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Olio DOP Chianti Classico: il nuovo volto dell’olivicoltura di eccellenza

il nuovo volto dell’olivicoltura di eccellenza

 

Il 6 febbraio è stato presentato FIZONACLASSICO, l’ultimo progetto del Consorzio Olio Chianti Classico sulla zonazione olivicola tramite Web GIS, un sistema informatico unico in Europa che permetterà di rendere ottimale la coltivazione delle olivete, particella per particella 

Conoscenza e consapevolezza delle peculiarità del territorio sono diventate ormai un vanto nel mondo del vino quando si parla di eccellenza, ma non hanno ancora coinvolto appieno l’olivicoltura, che pure ha un peso altrettanto decisivo nel produrre qualità nel rispetto della terra.

Il progetto FIZONACLASSICO inserito nell’ambito di un Progetto di Filiera Integrata (PIF) ha avuto come obiettivo lo sviluppo di uno strumento innovativo che permettesse di fotografare le caratteristiche delle 4 zone di produzione del Chianti Classico dal punto di vista geologico e microclimatico, integrandole con le serie storiche di dati climatici, con i riferimenti catastali, con foto aeree dei terreni aziendali e con le caratteristiche chimiche degli oli analizzati a partire dal 2000.

Lo studio è stato condotto per 18 mesi, concludendosi a fine 2014, anno noto ormai come horribilis per la produzione dell’olio, ma che verso il suo termine ha visto il raggiungimento di risultati assolutamente innovativi, di cui il Consorzio vanta il primato assoluto per l’originalità e la funzionalità del sistema attivato.

Questa descrizione può richiamare il concetto di terroir che può essere mutuato dai nostri colleghi del vino, fatta salva una doverosa precisazione: la zonazione dell’olivo non corrisponde a una classificazione delle aree per merito, ma ne descrive le differenze con lo scopo di aiutare, chi le conduce, a fare scelte tecniche più mirate.

L’obiettivo è quello di dare il maggior numero di informazioni con un alto dettaglio che guidino l’olivicoltore nella cura delle piante in modo da ottenere quel famoso oro del Chianti Classico in tutto il suo splendore.

Dopo la conclusione dei lavori di presentazione del progetto, verrà ritirato dal Presidente del Consorzio, Carlo Salvadori, il Premio Touring conferito all’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico DOP. Il premio, giunto alla sua 15esima edizione, sarà consegnato dal Console Provinciale TCI, Massimo Conti Donzelli.

  

Silvia Fiorentini   

CARLOS SOLITO

 

A Milano insieme al fotoreporter l’Ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoub

Carlos Solito, il narratore del Mediterraneo, ritira il Premio Olio Officina Cultura dell’Olio

“Autore di foto e video, ma anche di testi, ha abbracciato differenti moduli espressivi pur di consentire a un pubblico più vasto di avvicinarsi ai valori della terra e della ruralità, consentendo loro di coltivare la sfera emotiva quanto quella intellettuale”

Carlos Solito è tornato a Milano, la città che lo ha tenuto a battesimo nella sua professione di fotoreporter e giornalista un quindicennio fa, in occasione della quarta edizione dell’Olio Officina Food Festival (22-24 gennaio) per presentare le sue ultime produzioni video e ritirare il premio Cultura dell’Olio 2015 come narratore del Mediterraneo (ovvero il must dell’areale dell’ulivo) per la cultura delle immagini. In una partecipata cerimonia di consegna dei premi, alla presenza dell’Ambasciatore del Marocco in Italia Hassan Abouyoub, il 37enne pugliese (nativo di Grottaglie, Taranto) ha ritirato il premio con la seguente motivazione di Luigi Caricato (scrittore e giornalista) direttore e ideatore del festival: “Abbiamo scelto tra coloro che hanno testimoniato, con la propria vita e il proprio lavoro, un modo di essere e di agire alternativo ai consueti cliché tanto celebrati da una contemporaneità che si nutre spesso solo di falsi miti. Carlos Soltio attraverso la propria personale esperienza riveste un ruolo di primo piano, rappresentando in molti casi un solido punto di riferimento per il suo ambito professionale. Autore di foto e video, ma anche di testi, ha abbracciato differenti moduli espressivi pur di consentire a un pubblico più vasto di avvicinarsi ai valori della terra e della ruralità, consentendo loro di coltivare la sfera emotiva quanto quella intellettuale. Le immagini, sempre eloquenti e suggestive, diventano con lui narrazione e pensiero mediterraneo.

Lo stesso film Il fiume giovane, lo spot pubblicitario La luce Il vento La tradizione realizzato per il colosso pugliese Casillo e presentato in anteprima mondiale a New York, i racconti pubblicati sul blogTachicardia di Vanity Fair, i reportage dedicati ai luoghi del Mare Nostrum sulle pagine nazionali de La Repubblica e Il Messaggero, sono solo alcuni dei lavori firmati dallo scrittore, fotografo e regista pugliese che gli hanno valso l’assegnazione di questo riconoscimento.

Tra gli interpreti del Mediterraneo, a ogni sua latitudine,Carlos Solito, ha al suo attivo, diversi videoclip musicali per cantanti italiani, mostre fotografiche itineranti, un docufilm sull’Ilva di Taranto prodotto dal magazine Rolling Stone, la pubblicazione di libri: tra gli ultimi ha illustrato con le sue foto l’uliveto Italia per il nuovissimo libro di Luigi Caricato, Atlante degli oli italiani edito dalla prestigiosa casa editriceMondadori firmando anche la copertina.

Prossimamente sarà in libreria con una nuova raccolta di racconti per un noto editore, con un volume fotografico totalmente dedicato alla Puglia e, ancora, sarà alle prese con un nuovo cortometraggio ambientato sulla Murgia barese e brindisina scritto insieme all’inseparabile Valentina Strada (anche lei di Grottaglie), già premio Mattador nel 2011 al Festival del Cinema di Venezia e finalista al Solinas.

A giorni, invece, a Napoli, con il patrocinio della Fondazione Film Commision Regione Campania,ci sarà l’ultima tappa della tournée de Il fiume giovane interpretato, tra gli altri, da un toccante Mario Donatone già consacrato al cinema da Visconti, Monicelli e Francis Ford Coppola ne Il padrino – Parte 3. L’incontro con l’Ente Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, di qualche anno fa, in pieno Appennino campano, in provincia di Salerno, a Oliveto Citra, ha siglato lo scorso anno la nascita di questo progetto filmico prodotto in collaborazione con il Giffoni Film Festival e la pugliese Oz Film di Francesco Lopez. Il cinema, la fotografia, il giornalismo, la letteratura, la cultura e lo sviluppo del Meridione da sempre sono il lietmotiv del Sele d’Oro che da trent’anni (compiuti proprio lo scorso settembre) fa dei temi del meridionalismo il dibattito, il confronto, la ricerca, la promozione dei territori attraverso il linguaggio delle arti.“Noto per le sue transumanze creative in ogni posto del mondo”, dice Carmine Pignata (fondatore del Sele d’Oro), “abbiamo chiesto a Carlos di raccontare il nostro territorio con il lirismo della cinepresa attraverso un cortometraggio. Lui conosce la valle del Sele, l’ha fotografata e descritta diverse volte e volevamo una sua personale interpretazione in chiave video”. È nato così Il fiume giovane:Un viaggio”, continua Pignata, “che ha condotto nei nostri borghi, nelle nostre case, la magia del cinema, il fascino del set. Scoprire miei piccoli concittadini attori è stato una vera e propria scoperta che inorgoglisce tutta la nostra comunità”.

Girato tra le province di Salerno e Avellino, il film ha visto da subito l’interesse di Claudio Gubitosi, fondatore e direttore artistico del Giffoni Film Festival, che ha virgolettato quanto “ai territori dell’entroterra campano il cinema faccia bene perché accende dei riflettori sull’unicità dei luoghi e di chi li popola. Il fiume giovane di Carlos Solito è un bel cortometraggio che bene interpreta la magia umana e naturale delle montagne che fanno da cornice anche a Giffoni”. Il direttore Maurizio Gemma, da anni impegnato nella promozione di tutto il territorio regionale annuncia: “Opere come questa, forte del valore narrativo di Carlos Solito, hanno come utilità quella di far sdoganare l’industria del cinema fuori dalle solite location ponendo un attenzione sui temi del paesaggio, della tutela dell’ambiente e delle comunità locali”.

Biografia Carlos Solito

Carlos Solito collabora per La Repubblica, Il Messaggero, Rolling Stone, Credere, Bell’Italia, In Viaggio, Marcopolo, Viaggi del Gusto/Italo, Partiamo, Viaggi de Il Sole 24 Ore, Traveller, Sport Week de La Gazzetta dello Sport, Oggi, Dove, Sette e Style de Il Corriere della Sera, Luoghi dell’Infinito dell’Avvenire e altri. Già autore del docufilm “ALL’ANM” - per il mensile Rolling Stone – e del videoclip “Che ci vado a fare a Londra” del nuovo album del rocker italiano Omar Pedrini (Universal Music dis.), per il suo “tachicardico” andirivieni cura per la rivista Vanity Fair il blog di viaggi e incontri umani Tachicardia (http://tachicardia.vanityfair.it). Insignito di vari riconoscimenti giornalistici e fotografici, come il Mare Nostrum Awards e il Premio Viaggiautore, la maison di moda MISSONI ha scelto di vestirlo come interprete delle nuance e dei colori del mondo. Con la sua fotografia, scrittura e video racconta, tra transumanze creative, un Sud Italia lontano dalle rotte e dalle logiche comuni ai più. Nel 2011 ha esposto a Lecce e a Venezia presso la 54^ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia. Già “scovato” anni fa da Franco Dragone (tra i padri de Le Cirquedu Soleil e produttore del suo docufilmQuébec, myversionnel 2012), Carlos Solito è interpellato anche da enti governativi (come i Ministeri per il Turismo) per documentare le emergenze turistiche dei rispettivi territori. Tra i vari incarichi quello del Québec, della Giordania e, nel 2013, in occasione dell’Anno della Cultura Italiana in USA, quello dell’agenzia NYCGO per raccontare le realtà delle Little Italy tra il Lower Manhattan, Brooklyn e Bronx. Diversi sono i libri (narrativa, fotografia e guide) pubblicati in Italia e all’estero per White Star, National Geographic, Mondadori, Elliot, Touring Club Italiano, Versante Sud, Giunti, Skira, Rizzoli, Sitcom/Marcopolo, San Paolo/Famiglia Cristiana, Editoriale Domus, Carsa, Massa, Adda, Besa e altri. Tra gli ultimi libri ci sono“Atlante degli oli italiani”(scritto da Luigi Caricato)edito da Mondadori, per il quale ha curato l’apparato fotografico, e “Montagne, avventura passione sfida”curato e scritto insieme a Dacia Maraini, Paolo Rumiz, Maurizio Maggiani, Andrea Bocconi e Andrea Gobetti.

Daniela Fabietti
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