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Notizie flash

Amarone

"condannato alla produzione"

per il Ripasso?

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JRE Italia e Airc:per le arance della Salute

 

Torna infatti AIRC (Associazione Italiana Ricerca Cancro) con i suoi succosi agrumi da spremere per raccogliere fondi destinati alla ricerca. E quest’anno lo fa con un partner d’eccezione, i JRE (Jeunes Restaurateurs d’Europe) italiani che entreranno nelle nostre cucine guidandoci alla scoperta di golose ricette d’autore accessibili e scaricabili dal sito www.jre.it. Dunque anche i giovani, ma già famosi chef, si schierano contro il cancro mettendo al servizio di questa battaglia la loro creatività.

 

«Creatività e innovazione, memoria e territorio, talento e passione: sono alcuni degli ingredienti - ha spiegato Andrea Sarri, presidente JRE - comuni a tutti i Jeunes Restaurateurs d’Europe. Sentiamo molto la responsabilità di quello che proponiamo ai nostri clienti, la cucina per noi è una modalità espressiva che deve saper coniugare gusto, piacere e benessere. Per questo abbiamo accettato con entusiasmo di essere al fianco dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro per ribadire i principi di sana alimentazione e per sostenere il lavoro dei ricercatori che ogni giorno cercano di rendere il cancro sempre più curabile».
Sabato dunque, in 1750 piazze italiane saranno distribuiti 559mila kg di arance. In cambio di 9 euro, ci porteremo a casa una reticella da 2,5 kg ma anche sane e gustose ricette a base dell’agrume per mettere in pratica i consigli degli esperti.

 

Sarà facile contribuire alla ricerca perché sono molte le piazze dello stivale ad ospitare i gazebo AIRC. Segno che il cuore degli italiani batte forte. Perché l’arancia rossa? Simbolo dell’alimentazione sana e protettiva, è stata scelta da AIRC per le sue proprietà, contiene infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli straordinari poteri antiossidanti e circa il 40% in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi. Inoltre le “Arance della Salute” sono tutte di origine italiana, coltivate in Sicilia, Calabria e Sardegna.

 

Ezio Zigliani

A Copenhagen Brunello e Barolo

Barolo e Brunello per la prima volta insieme

da destra: Daniele Manzone, Direttore del Consorzio I Vini del Piemonte;Bernardo Losappio, Vicepresidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino; ’Ambasciatore d’Italia Stefano Queirolo Palmas; un giornalista; Nicola Argamante,Vicepresidente del Consorzio I Vini del Piemonte.

 


Nella prestigiosa cornice del Børsen Palace di Copenhagen, il Consorzio del vino Brunello di Montalcino,  il Consorzio I Vini del Piemonte e la Strada del Barolo uniscono le forze per dar vita a un evento esclusivo.

Un’occasione straordinaria: i due vini simbolo dell’eccellenza enologica italiana, il Brunello e il Barolo, per la prima volta in assoluto si presentano insieme in un evento istituzionale di promozione. Succede oggi a Copenhagen, dove oltre 40 cantine di eccellenza offriranno ai wine-lover danesi un’esperienza di altissimo livello.

Oltre venti produttori di Brunello e altrettanti di Barolo, grazie alla partnership siglata dal Consorzio I Vini del Piemonte e la Strada del Barolo con il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, sono i protagonisti della degustazione dedicata ai consumatori finali e ad alcuni rappresentanti del settore, quali giornalisti, ristoratori, sommelier e importatori.

Partner ufficiali dell’evento il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, la Confederazione ItalianaAgricoltori - sede di Alba e l’Agenzia di Accoglienza e Promozione Locale “Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero”.

L’Ambasciata d’Italia a Copenhagen, che ha sostenuto fin da subito l’iniziativa, ha dato il proprio patrocinio. «Ritengo la Danimarca un mercato potenzialmente perfetto per i nostri due “fuoriclasse” del vino italiano –dichiara l’Ambasciatore Stefano Queirolo Palmas -simbolo di due Regioni che anche per altri aspetti sono sinonimo di buone prospettive di successo sui mercati internazionali. L’attenzione al vino italiano in questo paese è talmente aumentata che, negli ultimi anni, le nostre esportazioni hanno superato sia in volume che in valore quelle di tutti i principali competitor, inclusi quelli d’Oltralpe. Vorrei esprimere pertanto il mio più grande apprezzamento per questa alleanza tra i produttori dei due grandi rossi, che fanno squadra a tutto vantaggio del Sistema Italia. Spero che l'esempio sia contagioso in questo ed in altri campi».

La Danimarca è infatti uno dei paesi nei quali il vino italiano è maggiormente conosciuto e apprezzato e la crescita costante della domanda di vino di qualità negli ultimi anni ha fatto sì che l’Italia divenisse il principale esportatoredivino in questo paese. Il pubblico danese, inoltre, può contare su un’alta capacità di spesa, è piuttosto preparato e ama in particolare i prodotti enogastronomici d’eccellenza. Lo dimostrano i numeri dell’evento di oggi, a cui sono attese oltre 1.200 persone.

«L’evento nasce da tre parole d’ordine – ha dichiarato Nicola Argamante, vice-presidente del Consorzio  I Vini del Piemonte. La prima è Export, non soltanto perché la maggior parte del nostro prodotto si vende all’estero, ma anche perché i vini di eccellenza sono uno dei biglietti da visita del “Made in Italy” e dunque il loro successo nei mercati esteri rappresenta un traino fortissimo per tutta l’economia del nostro paese. La seconda parola è Intelligenza: nonostante non godiamo di contributi pubblici per la promozione nei paesi dell’UE, riteniamo che sarebbe controproducente per noi trascurare i mercati scandinavi… troppo spesso infatti si fanno eventi di dubbia efficacia dall’altra parte del mondo, dimenticando paesi strategici, anche dal punto di vista turistico, come la Danimarca o la Svezia. Il terzo elemento chiave sono le Alleanze: pur potendo contare su un prodotto leader come il Barolo, siamo convinti che quando andiamo all’estero sia utile e sempre più necessario allearsi con realtà di cui condividiamo valori e cultura dell’eccellenza, per risultare ancora più competitivi e rappresentare ancora meglio il “life style italiano”. Se tutto il mondo vuole bere italiano, quale risposta migliore se non offrire in un unico evento i due prodotti di punta dell’enologia italiana? Con gli amici del Consorzio del vino Brunello di Montalcino ci stiamo intendendo alla perfezione e siamo convinti che questa esperienza sia l’inizio di una collaborazione proficua e duratura».

«In questi anni il Brunello e il Barolo hanno saputo conquistare la leadership internazionale in un settore difficile come quello dell’enogastronomia grazie alla competenza e al duro lavoro dei propri produttori, uniti al rispetto del territorio e ai valori della tradizione – ha commento Fabrizio Bindocci, Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Presentarci insieme all’estero alla vigilia di un anno importante per l’Italia come è il 2015 con l’Expo, è un esempio della volontà di fare sistema per difendere e valorizzare, come altre realtà da tempo fanno, la grande eccellenza italiana con la storia, le emozioni e la cultura che pochi brand al mondo possono vantare».

Chiara Ferraro

Un Anno Per Gino

  

 

 
     
 
In un anno di attività il Comitato ha ritessuto la trama del pensiero di Gino Veronelli
attraverso il lavoro di storicizzazione del suo archivio personale svolto da Alberto Capatti.
Il Comitato ha poi ripercorso la strada degli incontri con chi ogni giorno esprime e attualizza quel pensiero coltivando, producendo, insegnando. 
Un anno che si conclude dandoci appuntamento il 21 gennaio a Milano in Triennale per la grande mostraCamminare la terra - Luigi Veronelli.


Chi condivide le finalità e il progetto del Comitato Decennale Veronelli, 
può ancora diventare promotore o sostenitore secondo le modalità qui indicate (www.decennaleveronelli.it). 
A chi aderisce, si chiede di inviare un testo con cui motivare l’adesione, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo testo sarà pubblicato nella sezione Perché sosteniamo del sito.
Ad oggi, fanno parte di quello che abbiamo chiamato Il calice dei sostenitori (in ordine di adesione): 
Casa Veronelli – Ingruppo – Comune di Bergamo – Bibenda – SGA corporate&packaging – Consorzio Tutela Valcalepio – Guido Berlucchi – Movimento Turismo Vino Emilia Romagna – Consorzio Tutela Moscato di Scanzo – Gruppo Meregalli – Slow Food Italia – Volpe Pasini – Schiopetto – Giacomo Bologna Braida – Ferrari Lunelli – Well Com Comunicazione – Nonino – Cantina Sociale Clavesana – Romano Dal Forno – Col d’Orcia – Giunti Editore – Aspi – Parusso – Fisar – Ais – Masottina – Marchesi Antinori – Tenuta San Guido – Marco Felluga – Ruggeri – Trizero – Nittardi – Allegrini – Galardi – Bera – Tenuta di Bibbiano – Enoteca Longo – Alziati Annibale - Tenuta di Fiorano. Alziati Annibale – ViniBuoni d’Italia – Felsina – Caudrina - Bertani – Cantina Ricchi – Alessi – Teatro 7 scuola di cucina – Chionetti – Enogea – Bolaffi – Consorzio Artigiani Installatori Idraulici - Istituto Alberghiero G.Giolitti – Cantina Pietrasanta – Movimento Turismo Vino Lombardo - Forteto della Luja – Consorzio Tutela Vini Durello – Movimento Turismo Vino Abruzzo - Movimento Turismo Vino Puglia – Movimento Turismo Vino Friuli Venezia Giulia – Go Wine.
 
 
 
     
 
Il valore del far bene le cose


Tra le ultime adesioni spiccano l’Istituto Alberghiero Giolitti di Mondovì e il Consorzio Artigiani Installatori Idraulici di Bergamo.
L’istituto è il primo e unico d’Italia ad aver deciso di sostenere il Comitato. 
Vi leggiamo un’attestazione di stima per Veronelli - poco “insegnato” nelle scuole – che si è concretamente espressa in una giornata di studio dedicata, con gli studenti delle classi quarte e quinte.
Il Consorzio Idraulici è invece una (gradevole) sorpresa, e attribuiamo la scelta a due motivazioni: 
- l’appartenenza alla stessa città - Bergamo - che per Veronelli è stata vera e propria terra d’elezione; 
- il forte riconoscimento, tanto da rivendicarlo nel nome, nel valore dell’artigianato, il mondo che Veronelli ha prediletto e sostenuto in tutto il suo operato perché espressione di un modo individuale, quindi sempre diverso e perciò identitario, di fare le cose.
 
 
 
     
 
CANTIERE MOSTRA
Luigi Veronelli. Camminare la terra
Triennale di Milano
21 gennaio - 22 febbraio 2015




Il vino, i vini
La quarta sezione della mostra ci racconta del rapporto tra Veronelli e il vino: un amore nato dall’insegnamento paterno («dentro il bicchiere la fatica dei contadini») e dalle bottiglie di tanti e tanti “vignaiuoli”, guardando in controluce, a distanza, la Francia. Gli assaggi, gli abbinamenti (nei ricettari), poi i primi repertori e le rubriche giornalistiche. Camminare la vigna vuol dire comunicare e difendere il prodotto, in ogni sede: Veronelli enoico/enoteico, come lui stesso amava definirsi (non enologo, cioè un tecnico, come taluni semplicisticamente, ed erroneamente, lo definivano). 
Il vino italiano deve gran parte del proprio successo nel mondo proprio alle sue intuizioni e alla rivoluzione culturale ed enologica di cui è stato iniziatore e tenace promotore. E gli effetti delle sue battaglie oggi sono ancora visibili a distanza di decenni. La teoria dei cru, l’elevazione in barrique (solo) dei grandi vini, la limitazione delle rese per ettaro, il recupero dei vitigni autoctoni, la vinificazione in luogo, la classificazione dei vini con puntuali esami organolettici, la distillazione con alambicco discontinuo e secondo “monovitigno”, sono tra le lotte e le vittorie condotte in cinquant’anni di attività, documentate anche dal fitto carteggio con i produttori.
 
 
 
     
 
L'ARCHIVIO RIVELA
«Mi son bastati pochi “gesti” per collaborare con Achille Castiglioni alla messa a punto definitiva di questi pochi – ma belli e corretti: essenziali – strumenti del “bere bene”»



Creatore di forme
Un aspetto forse meno conosciuto ma sicuramente molto interessante dell’attività di Veronelli riguarda la sua costante attenzione allo sviluppo di progetti anche sugli oggetti – biccheri in primis – per la corretta degustazione del vino e delle acqueviti; lo testimoniano tra l’altro, i disegni preparatori per la serie dei bicchieri realizzata con Alessi, per il suo tastevin e per il suo mixer. L’archivio conserva tra gli altri i disegni preparatori – saranno esposti in mostra – della serie Orseggi, disegnata nel 1960 da Castiglioni e rivista da Veronelli (nell’immagine con Alessi e Castiglioni), negli anni novanta. 

Veronelli, Alessi e Castiglioni © Santi Caleca
 
 
 
     
 
ALTRI APPUNTAMENTI
«Un vino è grande quando ha piena corrispondenza occhio-naso-palato»



In via di definizione, il ricco programma di degustazioni, nel periodo della mostra, all’interno del punto ristorazione Design Cafè. 
Ogni giovedì (22 e 29 gennaio; 5, 12 e 19 febbraio), alle 19, l’assaggio guidato di 5 diversi vini, a raccontare, la storia/le storie dei produttori. 
Nella prossima newsletter, l’elenco dettagliato. 

Segreteria organizzativa

Scatola Cinese System
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Comitato decennale Luigi Veronelli
Via Papa Giovanni XXIII, 6
24030 Paladina (BG)
t. +39 348 3512580 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
       
 
relazioni con la stampa
itaca comunicazione
t. +39 02 653635 - +39 335 6347230 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
   
     
 
   

Alla Fòcara 2015 torna “Penne al dente”



A Novoli di Lecce si rinnova la tradizione popolare che ogni anno si celebra attorno ad un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro  Alla Fòcara 2015 torna “Penne al dente” e i giornalisti diventano chef per un giorno I “Giorni del fuoco” profumano di enogastronomia con il Salone dell’agroalimentare CUPAGRI e i sapori della Valle della Cupa. Spazio anche alla grande arte con Jannis Kounellis e alle contaminazioni musicali internazionali

A.A.A. cercasi giornalisti per una originale prova ai fornelli. L’appello parte da Novoli (LE) dove si sta preparando l’edizione 2015 de “La “Fòcara”, il fuoco più grande del bacino del Mediterraneo (un falò di 25 metri di altezza e 20 metri di diametro) che tornerà a bruciare nella notte del prossimo 16 gennaio 2015 in occasione delle celebrazioni della festa di Sant’Antonio Abate, patrono della città.  
Tra le iniziative che coronano i “giorni del fuoco”, oltre ad arte e musica grande spazio all’enogastronomia che quest’anno torna a proporre “Penne al dente”, un concorso che vedrà giornalisti sfidarsi all’ultimo piatto. La gara giunta alla terza edizione, si svolgerà il 15 gennaio 2015, alle 10, nella Tenda Cupagri di Novoli, dove è allestito il Salone dell’agroalimentare dedicato alla Dieta Mediterranea, in sintonia con i temi di EXPO 2015, sostenuto dal Gal Valle della Cupa e allestito dalla Proloco Novoli.  

Qui dieci squadre formate ciascuna da un giornalista salentino, affiancato da un cronista proveniente da una qualsiasi altra area geografica del nostro paese e capitanate da dieci cuochi e pasticceri, metteranno da parte per un giorno pc, penne, taccuini e microfoni e si cimenteranno, ai piedi dell’imponente "pira", nella preparazione di gustosi piatti, utilizzando ingredienti rigorosamente del territorio, messi a disposizione da "Campagna Amica" di Coldiretti Lecce. Alla kermesse gastronomica di Novoli potranno partecipare in totale 20 giornalisti che saranno selezionati per l'originalità delle ricette presentate e per la capacità di introdurre nei piatti alimenti tipici della Terra d'Otranto.  
Ad assegnare il premio “Piatto della Fòcara 2015” ai volenterosi giornalisti-cuochi sarà una giuria qualificata, capeggiata dallo chef Andrea Serravezza e dal giornalista Pierpaolo Lala (ideatore di Fornelli indecisi). Il premio consiste in una “dispensa” di prodotti di stagione a chilometro zero delle aziende aderenti a “Campagna Amica”. Le modalità di partecipazione alla gara sono indicate nel bando che si può scaricare dai sitiwww.lecce.coldiretti.itwww.fondazionefocara.com
E i giornalisti che prenderanno parte alla gara potranno poi assistere all’accensione del fuoco che avverrà il giorno successivo 16 gennaio 2015. Una lunga giornata che inizierà la mattina con l’antichissimo rito della bardatura che vedrà una catena umana issare sulla cima del falò l’immagine di Sant’Antonio e che proseguirà nel pomeriggio con una suggestiva benedizione degli animali. Poi, appena scende la sera, un avvolgente fuoco pirotecnico innescherà l’accensione della “Fòcara” che quest’anno si arricchisce di un’istallazione di Jannis Kounellis.

Arte, enogastronomia, musica, cultura: come ogni anno, saranno tanti gli eventi che renderanno questo appuntamento imperdibile. 

Nel segno della continuità torna FòcarArte, coordinata da Toti Carpentieri
L’evento 2015 è stato annunciato dal “manifesto d’autore”, a firma di Jannis Kounellische, per la direzione artistica e la cura di Giacomo Zaza, realizzerà non soltanto il progetto dell’installazione sul falò ma anche una serigrafia e un multiplo d’autore (opera oggettuale in tiratura limitata) ideati in esclusiva per l’evento. Inoltre, nell’ambito dei giorni del fuoco, presso il Palazzo Baronale di Novoli sarà presentata una sua installazione site-specific e sarà edito un libro che documenterà l’intero progetto. Sempre all’interno del Palazzo Baronale Francesco Arena, con la curatela di Zaza, realizzerà una grande installazione dal titolo Barra (gli alti e i bassi), 2014. 
La sezione di FòcarArte si completa con la mostra degli scatti di Peppe Avallone, le cui immagini narrano l’edizione 2014 della festa, mentre sarà presente per la prossima edizione dei “giorni del fuoco” la fotografa Paola Mattioli cui verrà consegnato il Premio Fòcara Fotografia 2015.

Cresce l’attesa per il FòcaraFestival a cura di Loris Romano che, anche quest’anno, si preannuncia ricco di collaborazioni, sperimentazioni e diffusioni sonore, che lo rendono unico nel panorama internazionale. La tre giorni musicale (dal 16 al 18 gennaio)assolutamente gratuita, vedrà ospiti internazionali quali Emir Kusturica & the no smoking orchestra, il cantante franco/algerino Rachid TahaTony Allen riconosciuto come il miglior batterista e il più influente musicista africano, padre dell’Afrobeat. Sempre alla scoperta delle musiche del mondo, il FòcaraFestival presenterà Adrian Sherwood, beatmaker britannico e Lee “Scratch Perry” produttore, musicista e cantante, una delle figure più importanti della musica giamaicana dell'ultimo mezzo secolo. Sulle loro tracce si muoverà Hollie Cook,. La voglia di sperimentazione porterà poi a “LU BALLUBALETI” di Mascarimirì e Nux Vomica, in un concerto con ritmi da ballo del sud d’Italia e Francia, dove il groove della pizzica salentina si fonde con la farandola nizzarda per poi arrivare aNinos do Brasil, dediti a un'ardita commistione di batucada e noise, samba ed elettronica.Proprio per la Fòcara, il loro leader Nico Vascellari ha deciso di realizzare e regalare una performance ad hoc. E a far ballare il popolo del fuoco, torneranno, graditissimi, anche iSud Sound System. Su questi ritmi si inseriranno altri artisti di portata internazionale tra i quali, gli Asian Dub FoundationDigitalismMetronomy, Larssen, Populous, ed infineJollymare, “il dj che piace all’Europa”.

Intanto chi volesse rendersi conto di quanto accade può farlo in tempo reale collegandosi a:www.fondazionefocara.com. Il portale è stato realizzato da ClioCom, fornitore qualificato RUPAR SPC e partner tecnologico della Fondazione Fòcara di Novoli. La stessa Azienda, che, nei giorni clou dell’evento e per l’accensione promette una diretta con ulteriori novità.Per informazioni UFFICIO CULTURA COMUNE DI NOVOLI
Da lunedì a venerdì (ore 8 -14); tel. 0832712695; 335 8202336
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Ufficio Stampa Fòcara 2014 - Agenzia Freelance Siena
Sonia Corsi – 3351979765 / Elena Giovenco – 3315353540 / Agnese Fanfani – 3351979385; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.agfreelance.itUfficio stampa Coldiretti Lecce Daniela Pastore
tel. 368.3666405; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

IL CALVADOS BOULARD DEDICA

AL  GENERALE  EISENHOWER UNA  SPECIALE  EDIZIONE  LIMITATA

 

Il 2014 ha visto le solenni celebrazioni del 70° anniversario del “D-Day”, l’evento che ha deciso le sorti della Seconda Guerra Mondiale. Per ricordare lo sbarco in Normandia, la normanna Boulard ha voluto dedicare un imbottigliamento straordinario dei suoi migliori Calvados alla memoria del comandante in capo di quella missione, il Generale Dwight D. Eisenhower (“Ike” Eisenhower).

 

Durante il suo soggiorno in Normandia, il Generale Eisenhower ebbe modo di conoscere e apprezzare le diverse tipologie di Calvados, che gli fece personalmente degustare Lucien Boulard, discendente del fondatore della distilleria.

Sono state così prodotte nel 2014 15 rarissime caraffe Boulard, personalizzate e numerate: 11 sono state vendute all’asta (e i proventi raccolti sono stati destinati all’associazione americana di reduci The Greatest Generations Foundation); le altre 4 sono state riservate:

-       Una al pronipote del Generale, Mr. Alexander Richard Eisenhower;

-       Una al Presidente degli Stati Uniti d’America;

-       Una al Presidente della Repubblica Francese;

-       Una al museo storico della Maison Boulard.

Fondata nel 1825, la Maison Boulard è giunta oggi alla quinta generazione familiare, ed è impersonata con grande passione e con forte piglio innovativo da Vincent Boulard, l’attuale direttore globale della comunicazione.

La Boulard è stata la prima Società nel Calvados a integrare tutta la filiera produttiva: dalla produzione delle mele (di cui seleziona ben 120 qualità differenti), alla produzione del sidro base (100% del proprio fabbisogno), fino alla doppia distillazione del Calvados (100% A.O.C. Pays d’Auge, la denominazione più pregiata).

Oggi la Boulard è la prima marca di Calvados A.O.C. Pays d’Auge sia in Francia sia sui mercati all’esportazione, ed è presente in oltre 60 Paesi del mondo. I suoi celebri Calvados possono essere apprezzati lisci, on the rocks o come ingredienti di prestigiosi cocktail e long drink, e possono inoltre completare egregiamente molte raffinate preparazioni gastronomiche.

La gamma dei Calvados Boulard è distribuita in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna (tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.rinaldi.biz).

Piero Valdiserra

 

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