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Il 29 ottobre 2016 si rinnova l’appuntamento con l’Associazione Italiana Sommelier per la presentazione della Guida Vitae 2017 al TheMall, nel cuore di Milano.
A MILANO LA PRESENTAZIONE DI VITAE 2017
LA GUIDA AIS DEI MIGLIORI VINI D’ITALIA
Dopo il ciclo della vite e le variopinte fisionomie dei territori italiani, il tema iconografico della terza edizione della Guida Vitae sarà la fotografia, quale istantanea della degustazione. La presentazione si svolgerà a Milano, nella zona di Porta Nuova: qui svetta la Diamond Tower, con l’area eventi TheMall, che già lo scorso anno aveva ospitato le degustazioni.
Conferenza stampa alle ore 11 del 29 ottobre, alla presenza del Presidente Maietta, dei vertici istituzionali dell’Associazione e dei 22 produttori che hanno meritato l’ambito Tastevin AIS, premio attribuito a chi si è particolarmente distinto nella propria regione di appartenenza. Vitae 2017, sintesi accurata della migliore produzione vinicola italiana, è il frutto del lavoro complessivo di circa mille degustatori suddivisi in 22 commissioni regionali.
“Dedichiamo questa edizione a Jean Valenti – dichiara Antonello Maietta –, il nostro Socio fondatore, tessera numero 1, che sarebbe stato orgoglioso dell’ennesima testimonianza dell’Associazione da lui creata nel lontano 7 luglio 1965. Questa edizione della Guida, ancora più fruibile e dinamica, si arricchisce di due nuovi simboli: la Freccia di Cupido e il Salvadanaio. Il primo indica quei vini che hanno creato amore al primo sorso, indipendentemente dalla fascia di valutazione, mentre il secondo rappresenta, oltre all’imprescindibile qualità, un valore aggiunto rapportato non solo al prezzo, ma anche alla capacità di espressione del territorio di provenienza.”
Alle ore 15 apertura al pubblico della grande sala da degustazione e consegna degli attestati ai produttori i cui vini si sono guadagnati le quattro Viti, massimo punteggio di valutazione in guida.
Presto disponibile negli store virtuali anche l’edizione aggiornata della App Vitae, uno strumento che unisce versatilità e praticità alla capillare analisi della produzione vinicola italiana e alla completezza descrittiva della guida cartacea.
Per gli accrediti stampa compilare il modulo online: www.aisitalia.it/stampa
Domenica 18 settembre la premiazione a Montalcino dei vincitori del premio
IL POTERE DEL CIBO NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE: UN PRANZO MULTIETNICO PER FESTEGGIARE LA VINCITRICE DEL PREMIO CASATO PRIME DONNE 2016, CHAIMAA FATIHI
Agli ospiti sarà servito un menù ispirato alla fusione tra cultura italiana e araba
La prima integrazione culturale comincia a tavola, ovvero laddove tutte le differenze si appianano e ciò che resta è soltanto la voglia di condividere qualcosa che parla di noi senza pregiudizi. Con questi presupposti domenica 18 settembre a Montalcino, Donatella Cinelli Colombini ha scelto di festeggiare la vincitrice del Premio Casato Prime Donne 2016, Chaimaa Fatihi - giovane musulmana che ha dato un grande esempio di coraggio schierandosi contro il terrorismo - con un pranzo multietnico in cui i profumi e i sapori della cultura italiana ed araba si abbracciano in un ideale gemellaggio di culture.
"Spesso quando ci troviamo ad interagire con il prossimo ci lasciamo condizionare se la cultura di provenienza è diversa dalla nostra - sostiene Donatella Cinelli Colombini - questo velo di diffidenza può essere abbattuto, se si instaura un dialogo pacifico e soprattutto si rispettano i valori di ciascuno. In questo processo, il cibo come condivisione culturale assume una importanza primaria ed è il più efficace strumento di avvicinamento tra i popoli. Sedere alla stessa tavola e condividere il cibo è il più forte messaggio di pace e fratellanza che possa esistere".
Insieme a Chaimaa saranno premiati anche, per il Premio Io e Montalcino il caporedattore di Repubblica Giuseppe Casciaro, per il Premio Consorzio del Brunello il giornalista di TG2 Eat Parade Bruno Gambacorta e per il Premio “Montalcino la sua storia, la sua arte e il suo vino” per opere a firma femminile la conduttrice Filippa Lagerback.
Anche loro, come gli altri ospiti che in tale occasione siederanno alla tavola di Donatella, troveranno ad attenderli piatti della tradizione di entrambe le tradizioni. A partire dal Taiji o Tajine طاجين di manzo con prugne e mandorle tostate, considerato una ricetta regale della cucina marocchina cucinato dallo chef Shady del ristorante Le Grotte Ghiotte di Arezzo, promotore di una cultura multietnica in Toscana anche attraverso la sua scuola di cucina, accompagnato dal Pan Biblico con 11 cereali citati nella Bibbia e il pane arabo nel rispetto della cultura musulmana, preparato dal Panificio Del Ponte di Prato fondato da Pasquale Mauro nel 1993.
Dalla Sicilia, anello di congiunzione fra la cultura araba e quella italiana, arrivano la caponata e le polpette di pesce con uvetta e pinoli accompagnati da couscous preparati da Ada Parisi, giornalista e foodblogger in Siciliani creativi in cucina, personaggio di spicco della più raffinata gastronomia online, grazie allo studio, alla selezione maniacale degli ingredienti e alla cura dei più minuti particolari di ogni ricetta che ne hanno fatto un punto di riferimento per chi cerca l’alta cucina di pietanze tradizionali con un pizzico di creatività.
Due le sorprese: quella dolce del campione del mondo di pasticceria 2014 Rossano Vinciarelli titolare di Marron Glacè a Piancastagnaio - che si distingue nel panorama italiano dei medagliati a livello internazionale per il carattere riservato che ne ha fatto il “saggio della Pasticceria” e per la creatività delle forme con cui trasforma le sue delizie dolci in capolavori anche visivi- e quella toscana più tradizionale della Chef Roberta Archetti della Fattoria del Colle, bresciana di nascita e senese nel cuore. Naturalmente, saranno tutti di Donatella Cinelli Colombini i vini di accompagnamento, tra i quali spicca l’anteprima del Brunello Prime Donne 2012 che promette futuri successi internazionali.
Chaimaa Fatihi
CHI E' CHAIMAA FATIHI
Di profonda fede islamica, studentessa di giurisprudenza all’Università di Modena. E’ arrivata in Italia dal Marocco quando aveva cinque anni e si sente italiana. Ha scelto di studiare legge per seguire le orme del padre che si è laureato in giurisprudenza prima di emigrare a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova, dove gestisce un’agenzia di viaggio mentre la madre lavora in ospedale. Minuta, con il velo in testa, profondamente religiosa e osservante della legge coranica Chaimaa ha dovuto spostarsi a Brescia per frequentare ragioneria e anche adesso all’università c’è chi la guarda con sospetto, specialmente dopo gli attentati. Da piccola ha vissuto lo sradicamento di chi si sente italiana in Marocco e marocchina in Italia. E’ arrivata sulle prime pagine dei grandi quotidiani per aver avuto il coraggio di scrivere una lettera aperta ai terroristi condannando le loro atrocità da araba credente. Un gesto che ha fatto di questa giovane donna gentile e assolutamente fedele alla Legge Coranica un simbolo di pace ma, purtroppo, anche un bersaglio, per gli integralisti contrari al dialogo. Con lei emerge un nuovo possibile ruolo delle donne nel mondo islamico <<una scintilla di cambiamento>> come la definisce Chaimaa grazie all’importanza della spiritualità, dei sentimenti di tolleranza e nostalgia che possono diventare strumenti decisivi nella lotta al terrorismo.
Un fenomeno apparentemente in crescita come dimostra la presenza di donne musulmane alle Messe a suffragio di Jacques Hamel parroco barbaramente ucciso a Rouen.
Chaimaa Fatihi ha scritto un libro Non ci avrete mai. Lettera aperta di una musulmana italiana ai terroristi (Rizzoli 181 pagine)
COS'E' IL PREMIO CASATO PRIME DONNE
Il premio Casato Prime Donne nasce nel 1999 per valorizzare i migliori contributi giornalistici e fotografici riguardanti il territorio e il vino Brunello. Fra i vincitori i più importanti giornalisti e fotografi e le principali testate nazionali e internazionali. Una giuria composta da Donatella Cinelli Colombini (Presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, affiancate dal Presidente del Consorzio del Brunello Patrizio Cencioni, ha il compito di scegliere ogni anno un personaggio femminile nei settori della cultura, comunicazione e giornalismo, della politica e sociale, che si sia particolarmente distinto per coraggio ed eticità di comportamenti e che, con il suo impegno, abbia valorizzato la presenza femminile nella società e nel lavoro. Le scelte molto rigorose, coraggiose e anticipatorie della giuria, hanno trasformato il Premio Casato Prime Donne in un palcoscenico importante per l’universo femminile e capace di accendere i riflettori su personaggi, tendenze e problematiche.
Casato Prime Donne, Montalcino - Fattoria del Colle, Trequanda SI 0577 662108 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Addetta stampa
Marzia Morganti Tempestini Tel 335 6130800
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Vendemmia, Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria: “Sarà un’annata straordianaria”
Il presidente Roberto Erario ottimista per la previsione 2016
“Si preannuncia un’ottima vendemmia per il Primitivo di Manduria soprattutto grazie alla qualità delle uve, eccellenti rispetto allo scorso anno, con un miglioramento del 10-15%.”- afferma soddisfatto Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria.
"Ovviamente - aggiunge Erario - per averne la certezza dovremo aspettare di portare tutta l'uva in cantina ma sicuramente possiamo già classificare questa vendemmia tra le migliori”.
“Ad oggi nel vigneti del Primitivo di Manduria abbiamo uve completamente sane, con buccia bella e consistente, tali da far prevedere una produzione di vini ricchi in colore e struttura. Grazie anche al vento di tramontana che ha permesso alle uve di maturare con calma. Qualitativamentela vendemmia si prennuncia quindi più elevata grazie anche alle misure Ocm che hanno permesso anche miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l'introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile.
La vendemmia del 2015 ha ottenuto in totale 18 milioni di litri circa, per 22 milioni di bottiglie. – conclude Erario- Attendiamo a breve quella del 2016”.
Ufficio stampa
Daniela Fabiett
TEBALDI
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La tradizione culturale e gastronomica argentina attraverso il Percorso dell’Erba Mate
Di Luciano Scarzello
L’Argentina propone ai suoi visitatori un itinerario delle proprie origini, offrendo la possibilità di scoprire in prima persona i processi d’elaborazione di uno dei suoi prodotti di punta. La combinazione di esperienze gastronomiche e culturali è un tratto distintivo dell’itinerario. L’Argentina offre ai suoi visitatori l’opportunità di scoprire le proprie origini attraverso l’erba mate, una delle sue icone culturali più rappresentative, ormai recante sigillo proprio. La ricchezza sociale e gastronomica di questo prodotto ha favorito l’elaborazione di un itinerario turistico del paese sudamericano, denominato Percorso dell’Erba Mate. Il percorso, che unisce le province litorali di Corrientes e Misiones, è sempre più richiesto dai turisti che visitano il territorio argentino.
Si tratta di un percorso culturale e gastronomico unico al mondo, che attraversa campi di terra rossa ricchi di vegetazione, meraviglie naturali e patrimoni dell’umanità, miti e tradizioni di un popolo le cui radici affondano il culture preispaniche, tradizioni gesuitiche, mandriani creoli e coloni europei. Il Percorso dell’Erba Mate conduce i viaggiatori presso stabilimenti artigianali, ecologici e industriali dove possono osservare l’intero processo di produzione dell’erba, a partire dalle grandi piantagioni fino alla raccolta, asciugatura, molitura e impacchettamento del prodotto finale.
I visitatori possono inoltre scoprire le caratteristiche del prodotto in prima persona, partecipando a degustazioni di erbe, scoprendone le proprietà energetiche ed acquisendo familiarità con tutti gli aspetti della “cerimonia del mate”, una componente importante nella quotidianità degli argentini.
La varietà turistica dell’Argentina consente di completare questa esperienza gastronomica e culturale realizzando cavalcate e percorsi in mountain bike o trekking nelle piantagioni.
Un’altra buona opzione è quella di esplorare gli antichi centri di produzione yerbatera o le case dei coloni, nelle quali, oltre a degustare l’erba mate, si può fare esperienza della vita tipica delle famiglie delle zone rurali. Le locande, gli hotel gli ecolodge, integrati in perfetta armonia con l’ambiente circostante, completano il tutto offrendo un’esperienza tutta da vivere.
www.argentina.travel
Info: María José García Rodríguez
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I VINI VINNATUR DAL 2008 SONO A ZERO PESTICIDI
ORA ARRIVA IL DISCIPLINARE CON CONTROLLI IN VIGNA E IN CANTINA,
GARANZIE CONCRETE PER CHI SCEGLIE DI BERE NATURALE
L’assemblea dei soci approva il “Disciplinare di produzione del vino VinNatur”. Il piano di controlli sarà attuato in collaborazione con enti certificatori riconosciuti dal Mipaaf. Dopo 8 anni di analisi chimiche sui residui di pesticidi ora un passo ulteriore
a garanzia di chi beve vini naturali.
Venerdì 15 luglio l’assemblea dei soci VinNatur – Associazione viticoltori naturali ha approvato a maggioranza il DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DEL VINO VINNATUR proposto dal consiglio direttivo. Angiolino Maule, fondatore e attuale presidente dell’associazione spiega: “ Questo disciplinare di produzione, e il piano di controlli che lo completa, sono il nostro ulteriore passo nella direzione della chiarezza e trasparenza verso chi sceglie di bere i nostri vini. Dal 2008 analizziamo a nostre spese i vini di tutti i soci, ogni anno, per verificare che siano liberi da residui di principi attivi di pesticidi (ne ricerchiamo 200) e se qualcuno per tre anni viene trovato positivo deve lasciare l’associazione. Monitoriamo anche la presenza di anidride solforosa per comprendere meglio il lavoro del vignaiolo in cantina.
Questo documento, sul quale siamo concentrati da oltre un anno, mette nero su bianco le pratiche di vigna e cantina ammesse e non ammesse, secondo la nostra visione della viticoltura. Ora che abbiamo avuto l’approvazione dei nostri soci possiamo procedere con il successivo step, ossia la versione definitiva del PIANO DI CONTROLLI che stiamo elaborando in collaborazione con alcuni enti certificatori riconosciuti dal MIPAAF; ad esso è affidato il compito di far rispettare ciò che è consentito dal disciplinare, che sarà in vigore dall’annata 2017. Ogni azienda associata, almeno una volta l’anno, riceverà la visita dell’organo di controllo che verificherà l’operato del vignaiolo sia in vigna che in cantina.
I controlli sono un punto fondamentale perché, secondo noi, alle parole vanno preferiti i fatti: chi sceglie di bere vini naturali ha il diritto di avere garanzie tangibili su ciò che troverà dentro la bottiglia. Non basta dichiararsi “vignaioli naturali”, è necessario essere realmente consapevoli della grande responsabilità che si ha nei confronti della salute di appassionati e clienti, e agire con trasparenza.
Questo disciplinare è uno strumento dinamico, che sarà verificato e aggiornato in futuro sulla base della collaborazione con gli enti di controllo e del procedere dell’esperienza negli accertamenti presso la varie aziende, perché l’obiettivo non è punire a tutti i costi ma far crescere le conoscenze e la cultura dei nostri produttori in modo che siano in grado di gestire in maniera consapevole difficoltà e/o problemi che si possono presentare durante il loro lavoro. Vi è un impegno costante dell’associazione nel fornire agli associati un supporto tecnico-scientifico per aiutarli a rispettare le norme che abbiamo insieme definito, sia consentendo loro l'accesso ai risultati e alle esperienze dei vari progetti di ricerca e delle prove sperimentali che da anni svolgiamo in collaborazione con ricercatori universitari e professionisti, sia attraverso convegni di approfondimento tecnico”.
VinNatur, venerdì 15 luglio prima dell’assemblea, ha infatti organizzato per i soci una mattinata di formazione in campo enologico durante la quale sono stati affrontati, insieme a vari esperti, temi quali: “La biodiversità specifica e intraspecifica nelle fermentazioni vinarie spontanee” agronomo e ricercatore in microbiologia della vinificazione (FoodMicroTeam) dott. Giacomo Buscioni - “Le paure in cantina, riflessione sulla stabilità del vino in conservazione” enologo dott. Maurizio Donadi - “I difetti del vino, quali strumenti abbiamo a disposizione nell’enologia naturale per controllarli o prevenirli?” enologo dott. Franco Giacosa.
Conclude Angiolino Maule: “Produrre vino naturale VinNatur significa avere il coraggio di affrontare molti rischi senza il conforto di soluzioni pronte e facili, significa accettare impegni e obblighi, anche morali; per questo essere soci VinNatur è una scelta, non un obbligo. Questo disciplinare non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Il nostro obiettivo è dare vita ad un percorso di crescita, dinamico e vivace, aperto ai contributi del mondo scientifico, che consenta a tutti noi di praticare con consapevolezza una viticoltura sana e sostenibile per l’ambiente e per l’uomo”.
Ad agosto si accende l’estate pugliese con Orecchiette nelle ‘nchiosce
Il 17 e 18 agosto a Grottaglie (TA), città delle ceramiche
Ad agosto si accende l’estate pugliese con Orecchiette nelle ‘nchiosce
Novità l’orecchietta dessert
Nei caratteristici vicoli del centro storico, 12 chef interpretano tra tradizione e sperimentazione l’orecchietta.A far festa ci saranno anche 12 cantine regionali, la musica della grande cassa armonica e laboratori tematici.
www.orecchiettenellenchiosce.
Orecchiette per tutti i gusti: quelle con pancetta di maiale croccante su crema di pecorino e pepe nero, gluten free, o quelle con battuto di cipolla rossa in agro e pancetta cruda, menta e pomodoro fresco. Oppure con peperoni e ricotta affumicata. E persino le orecchiette dessert,con sorbetto di cime di rapa e crumble di acciughe.
Questi alcuni prelibati piatti che proporranno i 12 chef protagonisti di Orecchiette nelle ‘nchiosce. Il grande evento enogastronomico pugliese trasformerà per due giorni (mercoledì 17 e giovedì 18 agosto) le tipiche ‘nchiosce - i caratteristici vicoli bianchi nel cuore del centro storico di Grottaglie (TA)- in veri e propri percorsi gastronomici. Accanto ai grandi chef anche 12 cantine, tra cui anche un birrificio artigianale, pronte ad esaltare i sapori delle tante ricette e scoprire l’abbinamento giusto.
Ma non ci sarà solo l’enogastronomia a prendersi la scena e tenere banco. Orecchiette nelle ‘nchiosce 2016 promette anche musica, cultura popolare e arte.
Immancabile sarà, infatti, l’imponente architettura della cassa armonica che ospiterà quest’anno la Banda Adriatica, il gruppo salentino che da anni ormai racconta la storia del nostro Sud riprendendo canti antichi e rigenerandoli con modernità, e la Banda della Posta, nota al grande pubblico per le collaborazioni con Vinicio Capossela, un ensemble di anziani musicisti di Calitri, paese di origine del cantautore, che già dagli anni ‘50 si esibisce in un repertorio musicale energico e vitale fatto di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e foxtrot. E poi anche artisti di strada, bande itineranti, cantastorie e l’uomo orchestra.
Chi non si accontenta di mangiare, bere e ascoltare musica, e vuole mettere le mani in pasta, troverà ben due laboratori: quello per imparare a preparare manualmente le orecchiette, a cura dell’Associazione Utopia di Grottaglie, e quello delle conserve artigianali, una delle grandi tradizioni regionali.
Inoltre, Poste Italiane parteciperà con uno speciale annullo filatelico ed una cartolina dedicata allo straordinario successo di Orecchiette nelle ‘nchiosce. Giovedì 18 agosto ci sarà uno stand per la distribuzione del cofanetto delle cartoline da collezione con l'annullo speciale creato per la ricorrenza
Insomma, due serate all’insegna del gusto, della cultura e del divertimento in uno dei centri storici più belli del Tarantino, a due passi dal mare.
Orecchiette nelle ‘nchiosce è un evento organizzato dall’Associazione “Le idee non mancano” con la direzione artistica di Danilo Giaffreda, architetto, fotografo e food- blogger meglio noto sul web come Il Ventre dell’Architetto.
Per informazioni: www.orecchiettenellenchiosce.
GLI CHEF
Domenico Capogrosso
Raffaele Casale
Antonio Di Nunno
Anna Donatelli
Cosimo Guarino
Vincenzo Montaruli
Francesco Nacci
Giuseppe Nigro
Gianfranco Palmisano
Mimmo Ragone
Domenico Schingaro
Antonio Turrisi
LE CANTINE VITIVINICOLE
Alberto Longo
A Mano
Cantele
Cantina Due Palme
Giancarlo Ceci
Masseria Li Veli
Ognissole
Pietraventosa
Pruvas
Schiena
Tormaresca
Vetrere
LA BIRRA