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Enoturismo

DAL 16 AL 18 SETTEMBRE RIFLETTORI SUL MARZEMINO

 

Torna anche quest’anno la manifestazione dedicata al vitigno simbolo della valle, uno dei più rappresentativi della tradizione enologica del Trentino. La kermesse, giunta alla 21° edizione, prevede cene itineranti, degustazioni speciali, anche in castello o tra giardini e palazzi storici della Città del Vino di Isera, momenti conviviali e visite guidate, oltre al forum “Quale futuro per il Marzemino”. 

Ci sono vini indissolubilmente legati alla loro zona di produzione: è il caso del Marzemino, un vitigno arrivato in Vallagarina nel XVI secolo e diventato un vero e proprio simbolo di questo territorio attraversato dall’Adige. Tanto da meritare una celebrazione in grande stile, che da oltre due decenni anima Isera, incantevole borgo che si fregia della qualifica di Città del Vino

Si tratta de “La Vigna Eccellente… ed è subito Isera” (link), in calendario nel fine settimana da venerdì 16 a domenica 18 settembre: un appuntamento nato dall’omonimo concorso – unico in Italia e in Europa – ideato per premiare il vigneto di Marzemino più bello e curato, e arricchitosi anno dopo anno di una serie di iniziative collaterali, fino ad arrivare ad animare un intero weekend.

 

La 21^ edizione è come sempre organizzata dal Comune di Isera con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, oltre alla collaborazione dell’APT Rovereto Vallagarina e Monte Baldo.

La tre giorni dedicata al Marzemino, elegante vino a bacca rossa, prevede ovviamente ampio spazio per degustazioni pensate per valorizzare le migliori produzioni dei viticoltori locali, ma anche appuntamenti culinari, degustazioni speciali, anche a castello, e-bike tour sul territorio e visite tra i giardini e palazzi storici di Isera. Un piccolo centro di 3.000 abitanti interessato da un grande dinamismo dal punto di vista enogastronomico. Basti pensare che vi operano 24 attività tra aziende agricole, produttori, ristoratori e strutture ricettive

E dopo il successo delle precedenti edizioni, si replica anche l’appuntamento con Vallagarina, di cucina in cantina (link), che si terrà nella serata di venerdì 16 settembre: un percorso enogastronomico organizzato dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nella storica location di Palazzo Fedrigotti alla scoperta dei produttori e ristoratori lagarini, impreziosito da coinvolgenti performance musicali.

 Tra le novità, invece, il forum “Quale futuro per il Marzemino”, che si alterna al concorso, di cadenza biennale e quindi previsto per il 2023, e che domenica 18 settembre riunirà giornalisti, degustatori e ospiti da tutta Italia per un confronto a tutto tondo su questo vitigno, sullo stato attuale e sulle sue prospettive. 

 

A precedere e accompagnare la manifestazione, dall’8 al 18 settembre la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino organizza anche A tutto Marzemino e sapori d’autunno (link), calendario di eventi, iniziative e proposte vacanza per scoprire questo vino dentro e fuori la Vallagarina.

 

Profilo La Vigna Eccellente. Ed è subito Isera

L'evento, organizzato dal Comune di Isera con il supporto di Trentino Marketing e il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell'ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest, vede la partecipazione di numerose realtà del territorio ed è possibile grazie al contributo e al supporto di APT Rovereto Vallagarina e Monte Baldo, Cassa Rurale Vallagarina, Città del Vino, BIM dell'Adige, Comunità della Vallagarina, Slow Food Condotta Vallagarina Alto Garda.

 

Marzemino

Il vitigno Marzemino rappresenta una delle varietà più interessanti della vitivinicoltura trentina. Giunto in queste terre quando Venezia dominava i commerci in tutto l'Adriatico, è proprio in Vallagarina che, grazie ad un ambiente ideale e ad un clima subcontinentale, è cresciuto fino a diventare il grande vino di oggi. In particolare è nella zona di Isera e dei Ziresi che riesce ad esprimersi al meglio: è proprio qui che nasce infatti il Trentino D.O.C. Superiore Marzemino, un vino che risponde a standard qualitativi ancora superiori rispetto a quelli del Trentino D.O.C. Di colore rosso rubino, scuro con tonalità violacee, presenta aromi e fragranze di frutti di bosco con sfumature floreali di viola mammola, frammisti a note leggermente speziate e vagamente balsamiche.

 

 

Stefania Casagranda

SI CELEBRA LA 2A EDIZIONE DI BOLGHERI DI VINO CON LA CONFERMA DEL SUCCESSO DI UN TERRITORIO UNICO E DEI SUOI GRANDI VINI

Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 settembre 2022, in uno dei più importanti territori vinicoli internazionali, si celebrerà la 2° edizione di “Bolgheri DiVino”, l’evento creato dei produttori del Consorzio dei vini di Bolgheri per celebrare il successo di un territorio unico - impegnato nella costante ricerca dell’Eccellenza - e per continuare ad accrescere il valore della denominazione e dei suoi vini. 

Bolgheri DiVino, l’evento che riunisce i produttori associati della DOC Bolgheri, quest’anno, si svilupperà - diversamente dalla versione precedente - con una formula più inclusiva e centrata su 2 momenti di incontro e confronto distinti. Il primo appuntamento sarà dedicato alla sola Stampa italiana ed internazionale di settore invitata per un’anticipazione della nuova annata del Bolgheri Superiore, la 2020, che debutterà nel mercato nel 2023. L’evento principale sarà invece da quest’anno aperto al pubblico - a pagamento - per tutti gli appassionati di vino e non che desiderano scoprire le molteplici sfaccettature enologiche che questo territorio unico può vantare. 

Durante l’intera giornata di sabato 3 settembre - dalle ore 11:30 alle ore 19:00 – e domenica 4 settembre dalle 10:00 alle 18:00, si terrà la “Degustazione Diffusa” aperta al pubblico presso due contesti storici di questa regione vinicola: il Castello della Gherardesca a Castagneto Carducci ed il Frantoio di Casa Carducci. L’evento sarà aperto al pubblico - con un biglietto unico - che darà la possibilità di poter assaggiare i Vini di 62 Aziende associate del Consorzio, con un focus particolare all’uscita in anteprima assoluta dell’annata 2021 del Bolgheri DOC Rosso. I biglietti sono acquistabili tramite il portale https://bolgheridivino2022.myshopify.com. Sempre sulla stessa piattaforma saranno disponibili i biglietti per la cena di Castagneto a Tavola, l’evento clou del Comune, che si terrà sabato 3 nella piazza principale del paese. 

Bolgheri DiVino sarà un’occasione per celebrare questa terra e gli incredibili doni che riesce a produrre. Un fine settimana speciale, per gli ospiti, anche per esplorare e scoprire questo angolo di Costa Toscana declinato in Vino, Territorio e Natura, ed i suoi magnifici scorci, i viali alberati, le vigne, le spiagge e le splendide tenute di questo territorio. 

Le nuove annate a Bolgheri 

Vendemmia 2020
L’inverno è stato mite e piovoso. A marzo in alcune notti le temperature si sono avvicinate alla 0, ma non ci sono stati problemi legati al gelo. La primavera è stata calda con precipitazioni nella norma, garantendo un regolare sviluppo vegetativo fino alla fioritura. A metà giugno ci sono state le ultime grandi piogge prima dell’estate, che è stata calda e asciutta. Si è dovuto attendere fino al termine di agosto per nuove precipitazioni e per un abbassamento delle temperature A fine agosto sono arrivate delle piogge che hanno portato ad un notevole abbassamento delle temperature, risalite poi verso la metà di settembre. 

Vendemmia 2021
L’inizio della Primavera è stato asciutto fino all’inizio di aprile quando a un brusco calo delle temperature ha preceduto un periodo con precipitazioni regolari fino a metà maggio. Il clima finora umido ha iniziato a cambiare a giugno, quando è iniziato un periodo estivo asciutto e siccitoso perdurato sino metà agosto. Settembre è iniziato con temperature estive e già dalla seconda settimana è stato caratterizzato da un’ottima escursione termica tra giorno e notte. La vendemmia è proceduta regolarmente assista dal bel tempo e da giornate ventose che hanno scongiurato problemi legati all’umidità. 

Albiera Antinori, presidente del Consorzio dichiara: “Mettere al centro i grandi vini di Bolgheri nella loro terra di origine, questo è lo scopo che ci siamo prefissati pensando a Bolgheri DiVino. L’edizione 2022 sarà diversa dalla precedente, con una grande novità: l'apertura al pubblico della degustazione diffusa al Castello di Castagneto dove 63 Soci presenteranno l’annata di imminente uscita, oltre ai vini più rappresentativi delle loro aziende in un percorso che si snoderà nelle sale del castello, con degli scorci dall’alto sul teatro Bolgherese. Alla stampa specializzata saranno presentati i Bolgheri Superiore 2020 in anteprima.” 

Il Consorzio DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia 

Il Consorzio per la Tutela dei vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia è il Consorzio di Tutela ufficialmente riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo quale unico organismo preposto alla Promozione, la Protezione e Gestione delle due denominazioni interessate. Il Consorzio nasce nel gennaio 1995 a pochi mesi dalla nascita del disciplinare dei vini rossi a fine 1994. Nel 2014 il Consorzio ottiene il riconoscimento di massimo livello dal Ministero, ricevendo l’incarico a operare erga omnes, ovvero nei confronti di tutti i produttori. Ad oggi, nel 2021, il Consorzio è formato da 66 produttori i cui vigneti rappresentano oltre il 98% del totale. Quasi tutte le aziende del territorio svolgono tutte le fasi produttive, dalla vigna all’imbottigliamento. 

Nell’anno solare 2021 la produzione imbottigliata è stata di 7.248.152. Benché il territorio sia molto piccolo, i produttori hanno saputo valorizzare al meglio le tante sfaccettature del territorio e in pochi anni i vini di Bolgheri sono diventati tra i più apprezzati dalla critica e dal mercato globale. 

L’età media delle vigne inoltre è di quasi 16 anni, segno che nel suo complesso il territorio è appena entrato nella sua maturità e che la qualità media della produzione delle vendemmie in uscita nei prossimi anni continuerà a salire. 

Come valore del prodotto imbottigliato Bolgheri è di gran lunga la denominazione col valore medio più alto in Italia e la conferma del successo a livello globale è attestata anche dall’indice del mercato globale del vino, il Liv-Ex. Nel 2020 addirittura, tra le 10 referenze più scambiate a livello di commercio globale di fine wine 3 sono di Bolgheri, che è risultato così l’areale vinicolo più rappresentato in assoluto del mondo. 

Alessandro Grassi 

NOTTE BIANCA SOTTO LE STELLE ALLA FATTORIA DEI BARBI A MONTALCINO

 

Mercoledì 10 agosto 2022 | ore 20:00 - 01.00

Fattoria dei Barbi | Loc. Podernovi 170 | 53024 Montalcino (SI)

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | t. 0577 841111

www.fattoriadeibarbi.it

 

Chiunque prenotandosi potrà partecipare alla notte ‘speciale’ della Fattoria dei Barbi a Montalcino (SI) all’insegna di una suggestiva cena incantata all’aperto in total white, dal dress code al menù, candele e atmosfera, immancabili calici di vini e visite guidate sia della Cantina Storica che del Museo del Brunello. Relax e magia per una notte di mezza estate.

 

Vino, visite itineranti e una cena in total white a lume di candela sotto il firmamento. Torna mercoledì 10 agosto 2022 la Notte Bianca alla Fattoria dei Barbi, l’evento serale – e su prenotazione – dedicato agli amanti del vino e degli astri, organizzato in occasione dell’iniziativa nazionale Calici di Stelle del Movimento turismo del vino.

 

Appuntamento alle 20:00 per aperitivo e cena placée all’aperto a lume di candela, con dress code rigorosamente bianco, sia per gli ospiti che per il menù. A tingere i calici, i vini della storica cantina ilcinese, dall’iconico Brunello di Montalcino al neonato Senza Solfiti IGT Toscana rosso e non solo. A seguire le visite guidate alle cantine storiche e al Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello.

 

Una serata di relax e chiacchiere sotto le stelle, mentre per gli appassionati di shopping, il punto vendita resta a disposizione per tutta la durata dell’evento (fino alle 01:00).

 

In caso di pioggia la serata si svolgerà nelle sale interne della Fattoria.

 

Evento su prenotazione

Info e prenotazioni > Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 0577 841111 

Ticket di ingresso > 50,00 euro (30% alla prenotazione), che comprende aperitivo, cena (4 portate con vini in abbinamento), visite guidate e intrattenimento

Dress code > total white

 

Stefano Cinelli Colombini

APERTE LE PRENOTAZIONI PER LA VENDEMMIA DIDATTICA IN LANGHE MONFERRATO ROERO

 

 

Dal 15 agosto a ottobre torna l’esperienza della raccolta delle uve con i produttori locali promossa da Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e gestita da Piemonte On Wine

  

In Langhe Monferrato Roero torna la “vendemmia didattica”. Dopo il successo del 2021, da Ferragosto a ottobre i turisti in arrivo sul territorio potranno scoprire i segreti del momento dell’anno che tutti i produttori attendono con entusiasmo e aspettative, in cui i grappoli maturi dell’uva accudita e curata per 365 giorni vengono raccolti e portati in cantina per iniziare il processo di vinificazione e restituire le bottiglie della nuova annata. Oltre 500 le esperienze che hanno coinvolto sul territorio i turisti nella prima edizione del progetto un anno fa, nel mese di settembre. Pensato per promuovere ulteriormente l’enoturismo, la “vendemmia didattica” nasce da un’idea di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero e viene gestito operativamente da Piemonte On Wine (www.piemonteonwine.it), con l’obiettivo di implementare, differenziare e migliorare il prodotto enoturistico sul territorio, oltre ad aumentare l’attrattività globale della destinazione. L’attività è quindi disponibile su prenotazione al Wine Corner di Piemonte On Wine®, il servizio gratuito di prenotazione di visite e degustazioni in cantina gestito da Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.

 

Come si svolge la vendemmia didattica? Innanzitutto si tratta di un’attività principalmente ludica, che permette a coppie, gruppi e famiglie con bambini di partecipare a uno dei momenti più significativi del mondo vinicolo e di conoscere le realtà delle aziende a conduzione familiare. Un viaggio immersivo, che inizia con l’accoglienza in cantina e prosegue nel vigneto con l’introduzione alla vendemmia. Il momento centrale dell’attività è la raccolta dell’uva a fianco dei produttori, fino a concludere i lavori con la visita in cantina e la degustazione dei vini. L’esperienza di “vendemmia didattica” può essere inoltre abbinata a uno o più servizi aggiuntivi proposti dalle cantine, come la colazione di benvenuto, la degustazione di prodotti tipici locali, perfino intrattenimento e attività di outdoor o benessere, tra cui lo yoga in vigna.

 

Lo svolgimento della vendemmia didattica è regolamentato da uno specifico disciplinare redatto da Ente Turismo al fine di concretizzare la normativa ministeriale vigente che regola le attività enoturistiche. Il disciplinare, inoltre, stabilisce criteri e standard di sicurezza e di qualità condivisi con le cantine. 

I tempi della vendemmia sono dettati da numerose variabili, tra cui il clima che in Langhe Monferrato e Roero, così come nel resto d’Italia, quest’anno è stato molto caldo. In linea di massima, le prime uve a essere staccate in agosto sul territorio saranno quelle di Chardonnay e Moscato bianco, per passare a tutti gli altri vitigni a bacca bianca, tra cui i principali sono Nascetta, Favorita e Arneis. A seguire toccherà ai grappoli del Dolcetto, vitigno che dà il via alla raccolta dei neri, seguito da Brachetto, Grignolino, Pelaverga, Freisa, Ruchè, Barbera e Malvasia. A chiudere la vendemmia è il Nebbiolo, il vitigno da cui nascono i grandi rossi del territorio: Barolo, Barbaresco e Roero.

 

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI VENDEMMIA DIDATTICA:

Piemonte On Wine

www.piemonteonwine.it

Tel. +39 0173 635013

 

Cristina Borgogno

APPELLO DELLE CANTINE ITALIANE: «CHIEDIAMO UN OSSERVATORIO PERMANENTE SULL’ENOTURISMO CHE MONITORI E FORNISCA DATI»

 

 

 

Presentato a Palazzo Giustiniani con il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e i ministri Elena Bonetti, Massimo Garavaglia e Stefano Patuanelli.

Vigne, vini ed esperienze in cantina diventano sempre più un’attrattiva per i viaggiatori italiani e stranieri. L’enoturismo è infatti in forte crescita e si avverte l’esigenza di spingere su alcuni aspetti chiave come promozione, comunicazione e formazione, ma anche digitalizzazione e monitoraggio, tanto da rivolgere una richiesta precisa alle istituzioni: la creazione di un Osservatorio permanente che monitori e fornisca dati ad hoc. È quanto emerge dal nuovo manuale scritto a quattro mani dal senatore Dario Stefàno e dalla produttrice e presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini,Viaggio nell'Italia del vino Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend” (Agra Editrice) presentato oggi a Roma, a Palazzo Giustiniani, alla presenza del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’Ad Enit Roberta Garibaldi, il presidente nazionale Assoenologi Riccardo Cotarella, il presidente Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica e Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma – Wine Monitor. Hanno mandato il loro contributo anche i ministri Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), e Stefano Patuanelli (Politiche Agricole),

Al libro hanno contribuito le associazioni Città del vino e Le Donne del Vino e Nomisma-Wine Monitor, che ha elaborato un’indagine su 92 comuni e 150 cantine. Si tratta della prima indagine su un numero rilevante di attori dell’offerta enoturistica, da cui sono emerse le parole chiave per il futuro del comparto: promozione, comunicazione, formazione, digitalizzazione e monitoraggio, appunto.  Forte e sostanzialmente unanime, la richiesta delle cantine alle istituzioni perché ci si doti di un piano di promozione e comunicazione nazionale sull’enoturismo. Un piano che per 6 aziende su 10 dovrebbe basarsi sui dati provenienti da un osservatorio permanente. Molto sentito anche il bisogno di corsi di formazione degli addetti (67%) e digitalizzazione delle aree rurali (58%). 

A questo link potete scaricare le slide complete dell’indagine: https://bit.ly/3z2cHCk

Donatella Cinelli Colombini, che ha scritto la sezione dedicata alle buone pratiche enoturistiche post covid, ha sottolineato il carattere rivoluzionario dell’indagine che, per la prima volta, fotografa secondo i generi i ruoli nella filiera produttiva del vino: «Le donne sono il 14% di chi lavora in vigna e in cantina ma rappresentano la maggioranza degli addetti e dei manager nel marketing e comunicazione (80%) del commerciale (51%) e del turismo (76%). Come ha giustamente osservato Denis Pantini, gli uomini producono e le donne trasformano il vino italiano in euro».

Aggiunge Stefàno: «L’indagine condotta da Nomisma offre diversi spunti di riflessione e input di tipo più pragmatico, utili ai produttori per scegliere come agire nelle aree di miglioramento, ma anche ai soggetti istituzionali e dei servizi che intendono supportare la crescita esponenziale di questo comparto e per i giovani che vogliono affacciarsi a questo mondo con competenza. A riprova, se ce ne fosse bisogno, dell’utilità che può avere un monitoraggio costante e tecnico su questo tema, in chiave di programmazione e strategia. Siamo agli inizi di un percorso di sviluppo, ma non dobbiamo sciupare altro tempo: è un treno che va preso subito e con criterio».

L’indagine Nomisma analizza diversi aspetti: dall’incidenza delle attività di accoglienza sul fatturato delle cantine per aree geografiche, alla comunicazione aziendale dedicata, dalla provenienza al target degli enoturisti, dalle esperienze enoiche proposte alla spesa dell’enoturista, dai servizi a servizio alle azioni svolte dai Comuni, dai punti di forza alle aree di miglioramento.

 

LE DICHIARAZIONI

Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato: «Un libro che è un emozionante viaggio in un’Italia bella, operosa, appassionata e appassionante che attraversa 650 mila ettari di terreni coltivati a vigneto e 300 mila aziende agricole. Numeri importanti che testimoniano come il vino racconti le straordinarie ricchezze naturali e le incredibili energie umane del nostro Paese. Il vino è ambiente, territorio e paesaggio, anche riconosciuto dall’Unesco: dalla Val d’Orcia a Langhe-Roero Monferrato, dalla vite dello zibibbo di Pantelleria alle colline del Prosecco della Valdobbiadene. Territori così diversi ma capaci di far nascere uve e prodotti eccezionali e inimitabili. Il vino è il frutto del lavoro dell’uomo dove fantasia, creatività e spirito di intraprendenza coniugano procedimenti secolari con la capacità di innovare. La produzione vitivinicola italiana è un modello di sviluppo economico e sociale. La cultura dell’enogastronomia che il nostro Paese esporta da sempre in tutto il mondo e ogni anno richiama in Italia migliaia di visitatori, è una preziosa risorsa economica».  

Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la Famiglia: «Un lavoro che certifica l’impegno delle Donne del Vino nella promozione del ruolo e della partecipazione del protagonismo femminile in un settore così strategico per lo sviluppo del nostro Paese. Si è creata un’alleanza strategica tra il mondo delle istituzioni e il mondo della produzione, e in particolare quella capacità di promozione culturale e fattiva di un nuovo ruolo che le donne possono e debbono interpretare nel nostro Paese. Un tipo di progettualità che come Governo condividiamo, è pienamente in linea con la nostra azione questa visione di messa in evidenza delle eccellenze dell’Italia con lo sguardo del femminile. È in linea anche con la prima strategia nazionale per la Parità di Genere che riconosce nell’ambito agricolo femminile uno degli assi d’investimento come quelli previsti nel PNRR. La creatività, la passione e l’energia delle donne possono essere elementi qualificanti anche nei processi d’innovazione».

Massimo Garavaglia, ministro del Turismo: «Quest’anno abbiamo dati molto positivi, ma non dobbiamo accontentarci. Lavoriamo sugli enormi margini di miglioramento: il turismo del vino è un’opportunità. Il vino è territorio. Occorre migliorare l’organizzazione, capire che l’enoturista è da intercettare. Quest’anno avremo un importante appuntamento con il congresso mondiale dell’Enoturismo ad Alba. Ascoltiamo i nuovi viaggiatori attenti all’accessibilità e alla sostenibilità. Dobbiamo parlare a loro, raccontare cosa c’è dietro a ogni bottiglia di vino».

Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali: «L’enoturismo è motore consolidato di sviluppo del turismo nelle aree rurali e dell’intero settore vitivinicolo e permette di valorizzare le zone meno conosciute del territorio, favorendo una forma di turismo “lento” sempre più apprezzato in Italia e all’estero. Per permettere all’enoturismo di mantenere la sua forza attrattiva e rimanere fra i principali asset turistici dell’Italia occorre continuare a lavorare su formazione, promozione, innovazione e sostenibilità ma al contempo è necessario che le tutte le Regioni recepiscano il decreto ministeriale sull'enoturismo del 2019 per condividere a ogni livello obiettivi e strategie comuni e definire una visione omogenea del territorio e dei servizi. Proprio per questo credo che un osservatorio per l’enoturismo a livello centrale possa rappresentare un’occasione per mettere a sistema le diverse competenze e gli strumenti a disposizione nonché le opportunità derivanti dalla PAC e dal PNRR per progettare in maniera condivisa il percorso di sviluppo del settore».

Roberta Garibaldi, AD Enit: «Il consolidamento del posizionamento del turismo legato al vino richiede un assetto istituzionale che non solo ne preservi e custodisca le peculiarità ma che ne estenda la portata. Enit per conto di due ministeri: del Turismo e delle Politiche Agricole sta curando le linee strategiche sul turismo enogastronomico e sta concentrando energie anche sull’ importante appuntamento di Alba a settembre che riunirà il gotha del mondiale del settore».

Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi: «Il vino non è una bevanda. È un elemento di cultura, di passione, di amore e simbolo del nostro Paese agricolo. Tutte le regioni hanno il loro dialetto vitivinicolo. Resto ancora sorpreso da tutta questa ricchezza inesauribile che purtroppo pecchiamo nel raccontarla. Il vino senza comunicazione è insignificante. L’uva è frutto della natura, il vino è opera dell’uomo e della sua scienza. È l’unico prodotto dell’agricoltura che invecchia e migliora. Il vino ha in sé qualcosa di spirituale».

Angelo Radica, Presidente Associazione Nazionale Città del Vino: «Siamo molto soddisfatti per l'ottimo prodotto scaturito dall'attività dell'Osservatorio sull'Enoturismo che portiamo avanti da 20 anni e che quest'anno si è arricchita della collaborazione di due prestigiose associazioni e del lavoro di Nomisma, organismo leader del settore. Lo studio che quest'anno assume anche la forma di prodotto editoriale sarà una guida utile ed efficace per tutti i policy maker che potranno orientare le loro scelte andando incontro alle esigenze degli operatori del settore e quindi dei turisti».

Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma Wine Monitor: «Dall’indagine è emerso, in buona sostanza, come la crescita dell’enoturismo in Italia possa essere ricondotta a cinque parole chiave in grado di riassumere esigenze e priorità per lo sviluppo di tale attività, vale a dire promozione, comunicazione, formazione, digitalizzazione e monitoraggio, quest’ultimo obiettivo traducibile in un Osservatorio permanente in Italia in grado appunto di monitorare, analizzare e indirizzare i risvolti di un fenomeno dalle enormi potenzialità socio-economiche non solo per le imprese vitivinicole ma per interi sistemi locali e territoriali del Bel Paese».

 

Fiammetta Mussio

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