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Enoturismo

BENVENUTO BRUNELLO, ENOTURISMO: A MONTALCINO PRESENZE TURISTICHE ESTIVE A LIVELLI 2019: +60% SUL 2020

 

GLI ITALIANI RISCOPRONO LA CAMPAGNA DELLA VAL D’ORCIA (+80% SUL 2019)

 

Meno statunitensi, inglesi, brasiliani, canadesi, australiani; più europei – tedeschi, belgi, olandesi - e soprattutto più italiani. Cambiano i fattori ma non il prodotto: il turismo a Montalcino torna dopo solo un anno agli stessi livelli pre-covid, un pieno regime nel borgo medievale e tra le aziende di vino della Val d’Orcia (patrimonio Unesco) da oltre 100mila presenze nei 4 mesi estivi e una ripresa sulle presenze 2020 che sfiora il +60%. Lo rileva – il primo giorno del trentesimo Benvenuto Brunello - il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, che ha elaborato i dati provvisori del Servizio regionale di statistica sulle presenze giugno-settembre (escluse le locazioni) da cui emerge una autentica riscoperta della campagna toscana montalcinese da parte degli italiani. Un risultato, nel feudo del vino più conosciuto in Italia (fonte: sondaggio Wine Intelligence), in controtendenza rispetto alle presenze turistiche italiane dell’ultima estate, che accusano ancora, secondo Enit/Isnart, un gap importante rispetto ai numeri registrati nel 2019.

 

Nel complesso, in un’area enoturistica storicamente dominata dagli habitué statunitensi (in media rappresentavano il 20% delle presenze) oltre a tedeschi, inglesi e brasiliani le presenze italiane sono cresciute di circa l’80% rispetto al 2019. Diminuisce la babele di lingue nella mecca enoturistica che fino a due anni fa contava prenotazioni da oltre 60 nazioni - più o meno le stesse destinazioni principali dell’export di Brunello nel mondo – ma i numeri restano gli stessi. “Registriamo – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – un effetto sostituzione che ci ha riportato esattamente in linea con il 2019. Oggi – ha aggiunto Bindocci - siamo riusciti a farci riscoprire dai turisti italiani e dagli europei più vicini, quelli che spesso danno per scontate le ricchezze che abbiamo nei territori rurali italiani; domani, quando torneranno anche dal resto del mondo, dovremo organizzarci per far posto a tutti, come è già successo prima della pandemia con i wine lover raddoppiati negli ultimi 10 anni”.

 

Un effetto sostituzione che questa estate ha visto i veneti prendere il posto dei brasiliani, i lombardi (+135%) degli statunitensi, i piemontesi – ma anche i romani, i marchigiani, i campani, i pugliesi - al posto di canadesi, australiani e danesi. Bene, nel complesso, anche gli arrivi dalla vecchia Europa, con la Germania che cresce del 10% e spodesta in testa alla classifica degli arrivi gli Stati Uniti, dimezzati dalle restrizioni ma non del tutto annullati, con circa 9mila presenze. Importante anche la crescita di Belgio e Paesi Bassi (attorno a +30%), come della Svizzera, dell’Austria e dell’emergente Polonia, tutte con incrementi attorno al 60%. Segno positivo anche per la Francia (+13%), ma nel piccolo eno-comune (6mila abitanti) tra i più conosciuti al mondo e con una densità di 1 struttura ricettiva ogni 35 abitanti le facce nuove si riconoscono soprattutto in quelle arrivate dalla Lombardia, che ha quasi triplicato le presenze (circa 14mila), in quelle del Veneto, raddoppiate, ma anche da Lazio (+31%), Emilia-Romagna (+75%), Piemonte (150%).

 

In generale, rispetto al 2019, a una crescita di quasi l’80% degli italiani fa da contraltare la decrescita del 30% nel numero degli stranieri, sebbene nel confronto con l’estate 2020 l’incremento sia stato di oltre il 150%.

Tra alberghi, agriturismi e strutture di accoglienza, sono 92 i complessi ricettivi a Montalcino cui giocano un ruolo fondamentale le aziende vinicole. A questi si aggiungono oltre 50 tra ristoranti e locali con attività di somministrazione e il nuovo Tempio del Brunello, un museo interattivo realizzato nel complesso di Sant’Agostino da Opera Laboratori in collaborazione con il Consorzio del vino. Benvenuto Brunello (19-29 novembre), che svelerà le nuove annate del principe dei vini toscani e del Rosso di Montalcino, festeggia quest’anno la 30ma edizione. Si inizia con la stampa nazionale e internazionale, l’anteprima proseguirà nei giorni successivi con i sommelier dell’alta ristorazione, i Master of wine, i blogger i winelover e altri. Complici le ultime 2 super-annate in commercio, Il mercato del Brunello vive uno dei migliori periodi della sua storia.

 

INFOGRAFICA ESTATE 2021: +80% TURISTI ITALIANI SU 2019

                                              OLTRE 100MILA LE PRESENZE 2019 E 2021

TOP CRESCITE ITALIA: LOMBARDIA +135%, VENETO +200% PIEMONTE +150% (’21 VS ’19)

TOP CRESCITE ESTERI: SVIZZERA E AUSTRIA (65%) POLONIA (55%) BELGIO E PAESI BASSI (+30) (’21 VS ’19)

TOP PROVENIENZE (2021): GERMANIA, LOMBARDIA, USA, LAZIO, VENETO

TOP PROVENIENZE (2019): USA, GERMANIA, LOMBARDIA, REGNO UNITO, BRASILE

 

 

Sara Faroni 

IN ALTA BADIA NASCE “SKI WINE AMBASSADOR”

 

 

IN ALTA BADIA NASCE “SKI WINE AMBASSADOR”

 

PER PORTARE IN QUOTA LA CULTURA DEL VINO

 

La partnership tra il Consorzio Vini Alto Adige e l’Alta Badia, in collaborazione con le Scuole di Sci dell’Alta Badia, ha dato il via ad un progetto unico nel suo genere il quale prevede un corso di formazione enologica di base per i maestri di sci con lo scopo di renderli dei veri e propri ambasciatori del vino altoatesino.

 

 

Alta Badia (Bolzano) – L’Alto Adige e in particolare l’Alta Badia è sicuramente una delle mete più ambite per il turismo invernale. Il successo non è dovuto solamente alla bellezza del territorio, situato nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, bensì anche all’offerta enogastronomica altoatesina, ricca di eccellenze enologiche e gastronomiche locali. L’Alta Badia negli ultimi anni si è profilata sempre più come località che offre la massima espressione di momenti di piacere in montagna. In questa direzione i momenti legati all’enogastronomia rappresentano un’occasione unica per scoprire la località a 360°. 

 

NOVITÀ 2021/22: SKI WINE AMBASSADOR

Per valorizzare il connubio vincente tra la buona cucina e le piste innevate, nasce il progetto Ski Wine Ambassador, fortemente voluto dal Consorzio Vini Alto Adige e dall’Alta Badia con lo scopo di valorizzare l’offerta enogastronomica proposta all’interno dei rifugi situati a 2000m. I protagonisti di questo progetto sono i maestri di sci, che in questo contesto rappresentano importanti figure di riferimento per chi trascorre le proprie vacanze invernali in montagna.

I maestri e le maestre di sci sono dei mentori per gli ospiti che arrivano in Alto Adige e, in virtù di questa relazione, vengono identificati come dei veri e propri esperti ed ambasciatori del territorio. Vogliamo offrire loro la possibilità di approfondire anche gli aspetti legati alla viticoltura della nostra regione, informandoli e formandoli riguardo le molteplici sfaccettature che l’Alto Adige offre dal punto di vista enologico. Il progetto prevede due giornate di formazione organizzate dall’Associazione Sommelier Alto Adige, che metterà a disposizione la competenza dei Sommelier formatori per insegnare ai maestri di sci le basi della degustazione, le differenze e le potenzialità dei vini altoatesini. Al termine della formazione ogni partecipante sarà diventato un vero e proprio ambasciatore del vino dell’Alto Adige e riceverà un attestato di partecipazione e un cavatappi personalizzato.

 

 

DA NON PERDERE GLI ALTRI EVENTI ORGANIZZATI IN COLLABORAZIONE TRA L’ALTA BADIA E IL CONSORZIO VINI ALTO ADIGE

 

IL GOURMET SKISAFARI: L’OTTAVA EDIZIONE AL VIA SABATO 11 DICEMBRE

L’ottava edizione del Gourmet Skisafari ha luogo sabato 11 dicembre 2021. Si tratta di un viaggio itinerante da un rifugio all’altro, nel comprensorio sciistico dell’Alta Badia, alla scoperta di ottimi piatti gourmet. Tra gli chef partecipanti ci saranno Marco Martini (Marco Martini Restaurant, Roma, 1 stella Michelin) e Simone Cantafio (La Stüa de Michil c/o Hotel La Perla, Corvara). Questi porteranno la cucina gourmet a 2000m nel cuore delle Dolomiti altoatesine e delizieranno gli sciatori presso alcune baite, presentando i loro piatti, che, grazie ai prodotti utilizzati, elogiano le eccellenze gastronomiche italiane. Gli sciatori potranno spostarsi sugli sci da una baita all’altra, dove avranno la possibilità di degustare le creazioni degli chef. Verranno presentate delle vere e proprie opere d’arte, non solo per il palato, ma anche per la vista.

L’evento si terrà sulle terrazze dei rifugi, di modo da garantire il distanziamento sociale e rispettare le disposizioni, dettate dalle norme anti Covid-19.

 

SOMMELIER IN PISTA

Degustare in due baite diverse una selezione dei migliori vini dell’Alto Adige, ammirando le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO: in Alta Badia si può. Dopo il successo delle scorse edizioni, l’Alta Badia ripropone anche nell’inverno 2020/21 “Sommelier in pista”, con lo scopo di valorizzare il connubio fra lo sci e i prodotti d’eccellenza del territorio. Sono sei quest’anno gli appuntamenti, in programma tra dicembre e marzo (14 dicembre, 11 e 25 gennaio, 15 febbraio, 8 marzo e 5 aprile) e prevedono favolose sciate sulle piste dell’Alta Badia, abbinate alla degustazione di alcuni tra i più pregiati vini dell’Alto Adige. I partecipanti saranno accompagnati da un maestro di sci oltre che da un sommelier professionista. Il prezzo delle degustazioni, guida sciistica inclusa, è di 40,00€ a persona. 

A questi appuntamenti si aggiungono tre edizioni speciali, in programma per il 18 gennaio (Rifugio Club Moritzino), il 1° febbraio (Piz Boé Alpine Lounge) e il 29 marzo (Rifugio Ütia de Bioch). Durante questi eventi verranno degustati quattro vini dell’Alto Adige in abbinamento a quattro piatti.

 

WINE SKISAFARI: IL VINO SAFARI SUGLI SCI A 2000 METRI

Domenica 20 marzo 2022, l’Alta Badia porta i migliori vini altoatesini in quota per una degustazione esclusiva, la quale si terrà dalle ore 10 alle ore 16.00, presso i rifugi Piz Arlara, Ütia de Bioch, I Tablà e Pralongià. Si vuole così concludere in bellezza la stagione invernale, dedicata all’enogastronomia. Il costo del biglietto, acquistabile direttamente presso le quattro baite partecipanti, è di 30,00€ a persona e include la degustazione di tutti i vini presenti.

 

Tutti gli eventi si svolgono nel massimo rispetto delle normative vigenti per il Covid-19.

 

Per informazioni: Uffici Informazioni Alta Badia – www.altabadia.org – Tel.: 0471/836176-847037 – Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

Nicole Dorigo

DOLCE AUTUNNO FRA I VIGNETI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

Alla scoperta di Franciacorta, Garda, Colli dei Longobardi e Valle Camonica

 

 

 

Franciacorta, Garda, Colli dei Longobardi e Valle Camonica: la provincia di Brescia racchiude quattro aree vinicole d’eccellenza, innumerevoli cantine da visitare e in cui acquistare direttamente dai produttori vini pregiati, Strade del Vino fra le prime a nascere in Italia. Un territorio in cui l’enoturismo si è fatto arte dell’accoglienza, dove ciascuno può scegliere il genere di struttura più adatto alle sue esigenze dove alloggiare nel verde, dall’agriturismo al relais di charme. Settembre e ottobre sono i periodi ideali per andare alla scoperta di questi straordinarie terre, che sono animate anche da una serie di piacevoli eventi.

 

La Franciacorta

La Franciacorta, terra del prezioso Franciacorta (il più pregiato fra i vini italiani rifermentati in bottiglia con il Metodo Classico) a cui dà il nome, è fra le zone italiane più amate dagli enoturisti. Le sue colline sono punteggiate da borghi e castelli, abbazie e ville patrizie, prestigiose cantine: vi si snoda la Strada del Franciacorta (www.franciacorta.net) che prende il via dal centro di Brescia e arriva sulle sponde del Lago d’Iseo. Un motivo in più per visitarla, è il Festival in Cantina, in programma negli week end dell’11-12 e del 18-19 settembre. Le 66 Cantine partecipanti accolgono gli ospiti con eventi originali e fantasiosi e visite guidate con degustazione. La kermesse propone eventi coinvolgenti e una ricca offerta di iniziative dedicate all’intrattenimento e all’approfondimento enogastronomico e culturale. Un appuntamento quindi adatto a tutti: dagli enoappassionati, che possono partecipare a degustazioni a tema, agli amanti del buon cibo, che godono delle gustose proposte di ristoratori locali e chef, tra tradizione e innovazione. Ampio spazio viene dedicato agli sportivi, che possono avventurarsi tra i vigneti e le colline facendo trekking e percorrendo itinerari a piedi o in bicicletta, così come alle famiglie che hanno la possibilità di divertirsi con iniziative ludiche e pic-nic nella natura. Non c’è poi occasione migliore per perdersi tra i molteplici luoghi di interesse storico artistico che costellano la Strada del Franciacorta, dai monasteri ai piccoli musei.

Il 2-3 e il 9-10 ottobre i sapori della Franciacorta tra arte, cibo e vino sono protagonisti di Benvenuto autunno!, visite e degustazioni guidate alla scoperta del mondo di Bacco organizzate alla Casa Museo Paolo e Carolina Zani di Cellatica. Si va alla scoperta delle più belle opere della collezione che raccontano il mito dionisiaco: dal dipinto di Giambattista Tiepolo dedicato alle Nozze di Bacco e Arianna all’Allegoria della Terra, pregevole tela di François Boucher appartenuta al re di Francia Luigi XV, passando per i Bacchanalia che animano la candida porcellana di Massimiliano Soldani Benzi (seconda metà del XVIII secolo). Anche il giardino della Casa Museo è popolato di sculture e vasi che eternano la memoria del dio del vino. A conclusione di ogni itinerario guidato, i visitatori possono partecipare a una esclusiva degustazione, condotta da un esperto sommelier AIS, di diverse tipologie di Franciacorta accompagnata da proposte culinarie tipiche della zona.

 

Garda: un lago, 3 zone DOC

Viti e ulivi si alternano sulla sponda bresciana del Lago di Garda, e nell’immediato entroterra, dove si snoda la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda. Un solare e fertile paesaggio mediterraneo punteggiato da antichi borghi, imponenti castelli, caratteristiche cittadine lacustri, in cui sono incastonate cantine, frantoi, agriturismo, tipiche trattorie ed eleganti ristoranti. Lo si può scoprire seguendo gli itinerari automobilistici scaricabili dal sito www.stradadeivini.it (che si snodano ad esempio in Valtensi, fra le colline moreniche della sponda meridionale del lago, nel tratto da Sirmione a Salò, nel Parco dell’Alto Garda), oppure pedalando in relax lungo il percorso di una trentina di km fra i vigneti della Lugana. Sono le zone di produzione di importanti e apprezzati vini a Denominazione d'Origine Controllata.

Cuore (e al vertice della denominazione) della DOC Riviera del Garda Classico (che va da Sirmione a Limone sul Garda) è la Valtènesi, un bucolico territorio dove l’ospitalità è oggi un’arte e dove la coltivazione della vite vanta origini antichissime, che affondano addirittura in epoca preromana. Considerata come l’ultimo avamposto di Mediterraneo nel cuore del nord-Europa, tra i comuni di Desenzano a Salò, nel cuore dell’anfiteatro morenico gardesano, è un’area contraddistinta da un microclima unico, influenzato dai benefici effetti del più grande lago italiano. Qui ha trovato patria elettiva il Groppello, grande vitigno autoctono che rappresenta il principale patrimonio enoico del comprensorio: un piccolo patrimonio dell’umanità, considerato che al mondo ne esistono solo 400 ettari coltivati per l’appunto in quest’area. Altra perla della Valténesi è il pregiato Chiaretto, fra i più importanti ed apprezzati Rosé italiani.  Un’occasione piacevole per visitare la Valténesi è, all’inizio di ottobre, Profumi di mosto, evento diffuso sul territorio, in cui ciascuna azienda propone esperienze in cantina e in vigneto, dalle degustazioni alle installazioni artistiche en plein air, agli abbinamenti cibo-vino (info su www.consorziovaltenesi.it).

Le incantevole colline moreniche che abbracciano a sud il Garda, fra Sirmione, Pozzolengo, Desenzano e Lonato, sono la terra del Lugana DOC, raffinato bianco lacustre dai natali illustri, dato che la sua origine è certificata fin dal Settecento, ma la tradizione viticola di queste terre risale quantomeno ai Romani.  Prodotto da una particolare varietà locale chiamata “turbiana”, che ne garantisce struttura e buona longevità, profuma di fiori di campo e agrumi ed è oggi uno dei vini italiani di maggior successo.

Terza DOC è il San Martino della Battaglia, un bianco secco ottenuto esclusivamente dal vitigno a frutto bianco TUCHÌ o Tocai Friulano, diffuso oltre che in Friuli Venezia Giulia, anche Veneto e in Lombardia orientale, dove questo vino viene prodotto. Trae il nome dal luogo (nel comune di Desenzano) in cui nel 1859 si combatté la più cruenta e decisiva battaglia del Risorgimento, oggi contrassegnata dall’alta torre eretta per onorare la memoria di Vittorio Emanuele II e di coloro che hanno combattuto per l'unità d'Italia, dalla cui cima si gode uno straordinario panorama sul basso lago di Garda (www.sanmartinodellabattaglia.it).

 

Il più esteso vigneto cittadino d’Europa e la Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi

Brescia vanta un primato in campo enologico, cosa piuttosto inconsueta per una città: il vigneto urbano del Pusterla, con i suoi 3,4 ettari, è il più esteso vigneto cittadino d’Europa. Si inerpica fino al Castello e fino al 21 ottobre fa da cornice alla multicolore opera di land art “La Plage” di Pascale Marthine Tayou, artista camerunense di fama internazionale. Il vigneto, da cui provenivano i vini per le monache desideriane del Monastero di Santa Giulia (ora straordinario sito Unesco), è il punto di partenza della Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi, che si inoltra verso sud in un’area tradizionalmente vocata alla produzione vitivinicola anche come supporto alle esigenze della città, che era stata un importante centro romano e, successivamente, sede di un potente Ducato longobardo. Lungo il percorso della Strada, che nel 2021 ha compiuto 20 anni, si toccano centri dalla storia antica (come Botticino, Castenedolo, Montichiari, Montirone, Capriano del Colle, Poncarale e Flero), cantine, piccoli produttori d’eccellenze agroalimentari, trattorie e ristoranti dove si gusta la più autentica cucina bresciana, collezioni da visitare, come il Museo del Marmo di Botticino, il Museo della Moda e del Costume e quello del Vino e del Cavatappi di Villa Mazzucchelli a Ciliverghe di Mazzano. Da non perdere gli eventi culturali e le esperienze enogastronomiche in programma fra ottobre e novembre all’interno del progetto “Autunno Longobardo” (date ed info su www.stradadelvinocollideilongobardi.it).

 

Vigneti di montagna in Valle Camonica

Vini pregiati anche dalla montagna bresciana. In Valle Camonica (nota in tutto il mondo per le sue straordinarie incisioni rupestri, Patrimonio Umanità Unesco) vengono infatti prodotti corposi ed apprezzati vini IGT. Il Consorzio Vini di Valle Camonica (www.consorziovinivallecamonica.it) propone itinerari da fare in bici o piedi, che coniugano sport, buon vino e cucina di montagna, fra tracciati antichi, vigneti terrazzati e percorsi tra borghi e cantine dove sostare per visite e degustazioni. Qualche esempio? ll percorso “Tra vigne e Vini” attraversa i vigneti e le cantine del conoide della Concarena, toccando la Casa museo di Cerveno, mentre il percorso “Tra vigne e ulivi” si snoda tra vigneti e uliveti dei comuni di Piamborno e Darfo Boario Terme, offrendo al visitatore scorci incantevoli sul Lago di Iseo e sul Lago Moro, con tappe a siti di rilevanza storico-culturale come il complesso monastico Santuario dell’Annunciata di Piamborno.

 

Esperienze per conoscere da vicino lo straordinario mondo del vino

Per conoscere meglio vini e cantine, si può consultare la sezione di www.visitbrescia.it e scegliere fra le molte attività che vi sono proposte con tutte le informazioni utili per parteciparvi. In Franciacorta, ad esempio, la poesia e l’arte fanno da filo conduttore di visite in cantina e nei vigneti. Sul Garda si fanno trekking in vigna accompagnati da un sommelier, degustazioni sensoriali a ritmo di musica, aperitivi fra i filari, si può partecipare a Food&Wine tour in Valtenesi e a corsi di cucina in cui vengono svelati i migliori abbinamenti con i vini. Lungo la Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi si può personalizzare l’etichetta del vino degustato, da portare a casa come ricordo, oppure fare una bella degustazione in cantina dopo una pedalata fra le vigne. In Valle Camonica, si impara quali sono i bicchieri più adatti per degustare vari tipi di vino e si scoprono i gustosi abbinamenti con formaggi e salumi di montagna.

 

Agorà di Marina Tagliaferri

BAITI EN FESTA

 

 

Come scoprire il territorio della Valle di Cembra, i suoi prodotti a km zero e il suo caratteristico paesaggio? Sabato 7 agosto lo svela la manifestazione Baiti En Festa: una passeggiata gastronomica di 4 km tra le baite di campagna attorno al paese di Palù di Giovo e i muretti a secco alla scoperta dei sapori tradizionali.

La campagna della Valle di Cembra ha una peculiarità che le ha dato anche il  titolo di Paesaggio Rurale Storico:  verdi pendii che scendono fino alle acque del fiume Avisio con terrazzamenti piantati a vite e oltre settecento chilometri di muretti a secco. Da qui nascono i prodotti a km 0 delle aziende locali che si potranno gustare alla manifestazione Baiti En Festa 2021: nove saranno le baite dove il visitatore potrà fermarsi e trovare piatti diversi di tappa in tappa accompagnati da vini, spumanti, grappe nonché per la versione analcolica succo di mele e acque sciroppate di GioVe Officinali. In ogni baita la portata sarà servita dal produttore stesso che racconterà la lavorazione e le caratteristiche gastronomiche del piatto. Un’ apericena itinerante che come prima degustazione prevede Trentingrana del Caseificio Sociale Val di Fiemme, Crostone con Trota Affumicata del Ristorante Curling di Cembra, Formaggio di Capra ai fiori dell’alpeggio del Caprificio Onorato Matteo, Tartare di carne salada della Macelleria Paolazzi Luigi con fagioli, polenta preparata dagli Alpini di Cembra con lo spezzatino cucinato da Happy Ranch, Orzotto con puzzone di Moena e Ortiche dell’Hotel Tirol Natural Idyll di Montesover, Strudel salato con Casolet e verdure di stagione di Maso Franch, Yogurt Latte Trento con frutta essiccata dell’azienda agricola Fernanda Zendron e per finire il tortèl di patate dell’Agritur Simoni con la marmellata dell’azienda Agricola Nardin. Le baite sono dedicate alle migliori produzioni della Val di Cembra, ovvero Trentodoc, Müller Thurgau, Gewürztraminer, 708km, Schiava, Pinot Nero, Lagrein, Liquori di frutta e Grappe dei Cembrani DOC Alfio Nicolodi, Cembra Cantina di Montagna, Distilleria Paolazzi, Distilleria Pilzer, Simoni Michele e Zanotelli.Alla fine del percorso per rendere più piacevole il saluto è previsto un sottofondo musicale a cura dei Niutenti nelle piazze centrali di Palù di Giovo, dove verrà anche servito il caffè e sarà allestita la postazione per il ritiro della cauzione per il calice e un’enoteca con i vini, spumanti e grappe degustati durante il percorso, per portarsi a casa un sorso di Val di Cembra.

Novità dell’edizione 2021: con il ticket è compreso un carnet di buoni sconto presso i ristoranti degli amici Cembrani D.O.C. Hotel alle Piramidi, Chiosco alle Piramidi, Casel dei Masi, Green Grill e Hotel Europa su menù degustazione.

Sabato 7 agosto la partenza per l’apericena al tramonto sarà possibile dalle 16:30 alle 19:00, in gruppi scaglionati, dal piazzale del Palazzetto dello Sport di Palù di Giovo, via Scuole 23, dove in ottemperanza alle normative per il contenimento Covid-19 sarà chiesta l’autocertificazione che viene inviata al momento dell’iscrizione per la salvaguardia e la tutela della salute di tutti. A riguardo si ricorda di portare la mascherina da utilizzare nel momento del controllo, ritiro ticket e versamento cauzione per calice e sacchetta di € 5.00, nonché durante il ritiro delle degustazioni. E’ altresì necessario mantenere il distanziamento e igienizzarsi le mani presso le postazioni, dove ci sarà del personale dedicato alla sanificazione dopo ogni permanenza al tavolo.

L’ evento è organizzato in collaborazione con APT Pinè Cembra e reso possibile grazie al sostegno e patrocino del Comune di Giovo, dell’U.S. Montecorona, BIM dell’Adige, Comunità della Val di Cembra e del Servizio Turismo della PAT.

Si consigliano abbigliamento e calzature adeguati per il trekking ed eventualmente un maglioncino perché in Val di Cembra le serate d’agosto sono fresche.

I biglietti (35,00 euro) sono solo in prevendita e fino al 4 agosto sul sito www.visitcembranidoc.it ed è prevista anche la formula analcolica e per bambini (20,00 euro)

I biglietti verranno consegnati il giorno dell’evento presso la partenza.

L’iniziativa di Cembrani DOC presenta e promuove l’identitàterritoriale della Val di Cembra, delle sue tradizioni enogastronomiche e culturali. Non mancate!

 

Mara Lona

WINE DESTINATION DA VIVERE NELLA CAMPAGNA TOSCANA  

 

Assaggi itineranti alla scoperta di Chianti, Orcia e Supertuscan e della Cacio Experience: l’appuntamento è per tutti i weekend di giugno e luglio alla Fattoria del Colle di Trequanda (Si) 

 

Una Wine Experience d’estate nella Toscana dei grandi vini rossi, ospiti del borgo rurale cinquecentesco della Fattoria del Colle di Trequanda, affacciata sulle suggestive Crete Senesi. Un programma nuovo ed unico pensato “su misura” per i turisti - winelovers, che non solo si propone di soddisfare le esigenze di coloro che sono desiderosi di tornare a viaggiare in sicurezza nel post-pandemia, ma altresì si allinea con le tendenze del nuovo modo di vivere l’esperienza turistica, ovvero partecipando da protagonisti alle attività rendendo la vacanza unica e indimenticabile.

 

Una tendenza che Donatella Cinelli Colombini, produttrice vinicola (Fattoria del Colle e Casato Prime Donne a Montalcino), fondatrice del Movimento Turismo del Vino nonché ideatrice della giornata di Cantine Aperte, è riuscita ad interpretare prima di chiunque altro, tanto da rendere la Fattoria del Colle la prima Wine Destination in Toscana con un programma giornaliero di animazioni che coinvolgono il turista in modo partecipativo e con degustazioni di vini di altissimo livello anche all’aperto, il tutto immersi in una natura incontaminata circondati da un paesaggio di rara bellezza.

 

Una occasione imperdibile per chi vuole riprendere a fare turismo dopo la pandemia in modo nuovo, con la scelta della destinazione più che mai influenzata dalle opportunità offerte dal territorio in termini enogastronomici e di tradizioni e soprattutto dalle esperienze uniche ed autentiche che la wine destination è in grado di offrire. 

 

Dedicate ai winelovers e non solo, ci sono infatti alla Fattoria del Colle, le visite guidate alla cappella e ai giardini storici, all’orto con i fiori edibili da assaggiare, le erbe aromatiche da toccare e le essenze più antiche tra cuipepe, aglione, cola assenzio da scoprire e ai vigneti per conoscere le particolarità del Sangiovese e dell’antico vitigno toscano Foglia Tonda. Ma soprattutto in cantina, con assaggi itineranti alla Fattoria del Colle di Chianti Superiore, Orcia DOC e Supertuscan nonché di olio extravergine di oliva. Anche il percorso di visita in cantina è rinnovato con una originale sala di degustazione per le esperienze della vigna.  E poi c’è il formaggio Raviggiolo, alla cui preparazione si può assistere con una originale Cacio Experience.  E non mancherà, nel programma dei weekend, la Wine Experience per eccellenza, ovvero il gioco dell’Enologo per un giorno. Con il quale ogni ospite, seguito da una esperta assaggiatrice che dispenserà consigli su come bilanciare i vari elementi del vino, potrà produrre il proprio Supertuscan da etichettare con nome personalizzato e portare a casa.  

 

Una agenda ricca di interessanti spunti che si completano con un’escursione alla cantina del Brunello di Montalcino al Casato Prime Donne di Montalcino per un esclusivo assaggio di Rosso, Brunello di Montalcino e Brunello Riserva, accompagnato da itinerari di trekking nei vigneti biologici di Sangiovese e le installazioni artistiche come il Modernacolo creato per Carla Fendi, la cornice per i selfie oltre agli affreschi che introducono i visitatori alla storia di Montalcino e ai segreti produttivi del Brunello. Con 336 ettari di vigneti e oliveti BIO, campi di cereali e boschi, la Fattoria del Colle è il punto di partenza ideale anche per chi ama camminare e rilassarsi a contatto con la natura, ammirando panorami di rara bellezza che si rendono protagonisti di una vera e propria “terapia del paesaggio”, attraverso parchi attrezzati, percorsi naturalistici e panoramici per conoscere le diverse varietà di vite ed il ciclo vegetativo delle piante, un Fantabosco dove far divertire grandi e piccini ed un percorso segnalato per un “safari fotografico” con gli scorci paesaggistici più belli. 

Un esempio di eccellenza di turismo enogastronomico esperienziale, in un contesto di comfort moderno condito con la semplicità accogliente della campagna toscana.

 

Il programma dettagliato è disponibile al sito www.cinellicolombini.it;

Fattoria del Colle, Località Trequanda (SI) tel. 0577 662108; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  
Marzia Morganti Tempestini

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