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Virgilio Pronzati

Da oltre 40 anni mi occupo d’enogastronomia come giornalista specializzato, docente in vari istituti di Stato liguri e in corsi promossi da vari Enti. Faccio parte della Commissione di degustazione vini Doc Golfo del Tigullio e Valpolcevera, nonché in quella delle Docg. Autore e coautore di vari libri sull’argomento.

Virgilio Pronzati

Le Cisterne di Palazzo Ducale colme di ottimo vino

 

 

di Virgilio Pronzati

 

 

Genova ha recentemente ospitato un altro evento enoico di rilievo.  Per la prima nella città della Lanterna, si è tenuto un esclusivo tasting di vini Docg, Doc e Igt derivati per la quasi totalità dal vitigno Nebbiolo coltivato nell’Alto Piemonte. A realizzare l’iniziativa denominata “Sorsi di Alto Piemonte”, il Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte di concerto con Rina Services e Agroqualità, società di certificazione nel settore agroalimentare e in altri settori. 

Sede della degustazione, le suggestive Cisterne dello storico Palazzo Ducale, fiore all’occhiello della città.  Una location inusuale ma certamente adatta allo scopo, dove (dalle ore 11 alle 20), 29 produttori provenienti dalle province di Biella, Novara, Verbania e Vercelli hanno presentato e fatto degustare i loro vini a un folto pubblico qualificato composto da giornalisti del settore, ristoratori, enotecari, onavisti, sommelier dell’Ais e della Fisar.

Oltre cento i vini degustati. Dai Docg Gattinara e Ghemme, ai Doc Lessona, Bramaterra, Boca, Fara, Sizzano, Colline Novaresi, Coste della Sesia e  Colline Ossolane, nonché degli Igt.  Una vasta gamma  di vini di pregio derivata dal Nebbiolo che può competere alla pari con altri blasonati d’Italia e di Francia.

Una qualità omogenea rappresentata sia da grandi, medi e piccoli produttori. Se ai vertici hanno spiccato i mitici Gattinara e Ghemme di storici produttori come Antoniolo, Nervi e Travaglini, non da meno, quelli dei piccoli produttori come Patriarca, Caligaris e Torraccia del Piantavigna.

 

Ma non solo.  Anche i Boca, Fara e Sizzano hanno ottenuto giudizi oltremodo positivi. In particolare Vallana e Podere ai Valloni per il Boca, Castaldi per il Fara e Paride per il Sizzano.  Meno conosciuti ma molto validi i Bramaterra (Antoniotti, Colombera e La Palazzina) e i Lessona (Cassina).  Con quest’ultimo vino si brindò all’Unita d’Italia. Non sono mancati i bianchi Doc e Igt da Erbaluce, i rosati da Nebbiolo e i Doc e Igt dai tipici Vespolina, Uva rara, Bonarda e Croatina.  Al centro del salone, un tavolo con golosità del territorio Novarese e Vercellese, realizzate dalla chef Lucia Guglielmetti del ristorante La Torre di Romagnano Sesia, coadiuvata dal maitre Andrea Capitanio.

PRODUTTORI PRESENTI

PROVINCIA DI BIELLA

ANTONIOTTI, CASSINA PIETRO, COLOMBERA CARLO, REDA CHIARA MARIA

PROVINCIA DI NOVARA

BIANCHI CECILIA, BONIPERTI GILBERTO, BRIGATTI FRANCESCO, CA' NOVA, CANTINE F.LLI GUIDETTI, CASA VINICOLA PARIDE, CASTALDI FRANCESCA, FILADORA, MAZZONI TIZIANO, PODERE AI VALLONI, MIRU', PLATINETTI, ROVELLOTTI, TORRACCIA DEL PIANTAVIGNA, VALLANA

PROVINCIA DI VERCELLI

ANTONIOLO, BALDIN MATTEO, CALIGARIS LUCA, CANTINA DELSIGNORE, IARETTI PARIDE, NERVI, LA PALAZZINA, PATRIARCA FRANCO, TRAVAGLINI

PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA

CANTINE GARRONE

Il Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte presieduto da Lorella Zoppis Antoniolo, tutela e valorizza dal 1999, l’immagine di questi vini prodotti nelle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, ne diffonde la conoscenza e favorisce iniziative atte a valorizzare le storiche Denominazioni di Origine. Interagisce con le aziende, promuove eventi e rappresenta i produttori nei confronti degli organismi ministeriali. Gli associati oggi sono circa 110, ripartiti sulle 4 province e suddivisi in varie categorie produttive, quali viticoltori, vinificatori, aziende vitivinicole, imbottigliatori.

 

Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte

Piazza Castello 47 - 28074 Ghemme (NO) Tel & Fax 0163/841750 Web: www.consnebbiolialtop.it  - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Nella foto di Mattia Antoniotti: tutti i produttori presenti all’evento “Sorsi di Alto Piemonte”

 

GRENACHES DU MONDE 2015

 

Di Virgilio Pronzati

Concorso Internazionale dei Grenache del Mondo

 

 

Pillole di storia

 

L’antica Perpignan ha ospitato la terza edizione del Concorso Internazionale dei Grenaches du Monde,l’unico che premia i vini ottenuti da questo poliedrico vitigno. Già centro di origine preromana, Perpignan appartenne prima alla Corona d’Aragona (e anche alla Catalogna),poi agli Asburgo di Spagna. Nel 1642 fu occupata dalle truppe francesi nel corso della “Guerra dei Trent’anni”. Da allora seguì le sorti dello Stato francese.Negli ultimi decenni dell'Ottocento e per tutta la prima metà del Novecento ricevette un gran numero d’immigrati spagnoli (in parte provenienti dalla Catalogna) e, negli anni sessanta del secolo scorso, molte migliaia di pied-noirSia gli uni che gli altri si sono perfettamente integrati nella popolazione locale e hanno contribuito in forma determinante allo sviluppo economico della città. Non a caso Perpignan presenta una forte identità catalana. Da molto tempo si è promossa in Francia e nel resto d'Europa, con lo slogan Perpignan Catalane (Perpinyà la catalana). Nel 2008 fu investita delle funzioni di capitale della cultura catalana. L'11 giugno 2010 il comune approvò all'unanimità la Carta della città per la lingua catalana, che istituisce il catalano come lingua cittadina ufficiale al pari del francese.

sede dell' evento

ll Concorso

Creato nel 2013 su iniziativa del CIVR (Conseil International des Vins de Roussillon) e organizzato dal Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon, il Concorso Internazionale dei GRENACHES DU MONDE è una manifestazione unica e di portata internazionale, che permette di rivelare la ricchezza e la diversità dei vini (bianchi, rosè e rossi secchi e dolci) provenienti per un minimo del 60% da questo vitigno e dai suoi sinonimi ufficiali (vedi Registro Nazionale delle varietà d'uva pubblicato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), premiandone i migliori. All’attuale edizione che si è svolta lunedì 9 febbraio 2015 nella suggestiva Chapelle des Dominicains nel centro storico di Perpignan, sono stati ammessi 485 campioni da 221 operatori (cantine cooperative,vignaioli indipendenti, imbottigliatori/distributori) di 6 paesi (Francia, Spagna, Italia, Repubblica di Macedonia, Australia e Sudafrica). A valutare ovviamente anonimi i 485 campioni, ben 80 degustatori professionisti (enologi, ristoratori, sommeliers, enotecari e giornalisti) provenienti da quattro continenti (Spagna, Italia, Francia, Germania, Belgio, Stati Uniti, Paesi Bassi, Corea del Sud ed altri).

 

grenache blanc

Il Medagliere

Delle 150 medaglie di cui 75 medaglie d'oro, 60 medaglie d'argento e 15 medaglie di bronzo, 64 sono state attribuite ai Grenaches francesi, 70 alla Spagna e 14 medaglie per l'Italia (di cui un gran numero per i Cannonau sardi ma anche a due suoi cugini il cui stretto legame è meno noto ai più come un per un Tai rosso dei Colli Berici e una medaglia d'oro per un Gamay del Trasimeno.

 

 

 

 

 

grenache gris (per rosati)

La serata dei Grenaches

 

Tutti i 485 vini partecipanti al concorso sono stati poi degustati la sera stessa, in occasione della Nuit des Grenaches du Monde organizzata nella chapelle des Dominicains nel centro storico di Perpignan. Oltre 320 partecipanti tra professionisti, enoappassionati, enofili… hanno così potuto scoprire, in un contesto conviviale la ricchezza e la diversità dei vini provenienti del vitigno Grenache, abbinati ai raffinati piatti preparati dallo Chef Franck Séguret.

grenache noir

 

Grenaches du Monde nei prossimi anni

Il CIVR deve pensare al futuro e alla perennità del concorso. Visto le richieste di alcune regioni partecipanti, è stato deciso di fare viaggiare il concorso nel 2016 in Spagna.Così, la prossima edizione di GRENACHES DU MONDE avrà luogo a Campo di Borja (Aragona - Spagna). L’annuncio è stato ufficializzato durante la conferenza stampa svoltasi al termine del concorso, da Fabrice Rieu (Presidente del CIVR), in presenza di Eduardo Ibanes Aranda (Presidente della Denominazione Campo di Borja), Renzo Peretto (Delegato dell’Assessore Regionale per l'Agricoltura della Sardegna)Carles Luz i Munoz (Presidente del Consiglio comunale di Terra Alta e Sindaco di Gandésa), Hermeline Malherbe (Senatrice, Presidente del Consiglio Generale delle Pyrénées-Orientales), Gilles Foxonet (Sindaco di Baixas, vicepresidente di Perpignan Méditerranée Communauté d’Agglomération) e da Pierre Estève (vicepresidente del Consiglio Generale delle Pyrénées-Orientales - Incaricato dell'Agricoltura). Dalla Spagna all’Italia. Durante la stessa conferenza stampa, il dott. Renzo Peretto ha annunciato la candidatura ufficiale della Sardegna quale regione organizzatrice per l’edizione 2017.

Grenaches du Monde 2015 in Italia

Durante il prossimo Vinitaly di Verona che si svolgerà il lunedì 23 marzo 2015, alle ore 15.30 presso lo spazio Istituzionale della Regione Sardegna (primo piano dello stand Sardegna, padiglione 8) cerimonia di premiazione delle cantine distintesi nell’edizione 2015. A presenziare questa premiazione dei vini Italiani, Elisabetta Falchi Assessore all’Agricoltura Regione Sardegna Fabrice Rieu, presidente del Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon e Yves Zier,direttore degli eventi Grenaches du Monde e del Concorso. Subito dopo la premiazione degustazione libera dei vini premiati.

Grenaches du Monde 2015 in cifre

485 campioni iscritti (+20% rispetto al 2014), 57 vini dall’Italia (+54% rispetto al 2014), 150 vini premiati,

14 medaglie attribuite all’Italia, in 3 regioni diverse, 80 commissari di cui 11 dall’Italia, 6 i paesi rappresentati

Il medagliere italiano

Medaglia d’Oro

 

CARROS - 2011

SOCIETA AGRICOLA F.lli PUDDU S.S

DOC Cannonau di Sardegna                  Italia

Italia

D.53 Cannonau classico - 2011

CANTINA SOCIALE DORGALI

DOC Cannonau di Sardegna                   Italia

Italia

KUENTU DOC RISERVA CANNONAU di SARDEGNA - 2008

PODERI ATHA RUJA dI PIETRO PITTALIS VITICOLTORE

DOC Cannonau di Sardegna                  Italia

Italia

Mariano IV - 2010

CANTINA DEIDDA SOC. AGR. SRL

DOC Cannonau di Sardegna                 Italia

Italia

Violante de Carroz - 2010

CANTINA SOCIALE OGLIASTRA

DOC Cannonau di Sardegna                 Italia

Italia

DIVINA VILLA Etichetta Nera TRASIMENO GAMAY DOC - 2011

CANTINA DEL TRASIMENO SOC.COOP.AGR

DOC Colli del Trasimeno                       Italia

Italia

VASCA 50 - 2005

MELONI VINI S.R.L.

IGT Isola dei Nuraghi                          Italia

Italia

 

 

 

Medaglia d’Argento

 

Thovara - 2012

SOCIETA AGRICOLA PIOVENE GODI ALESSANDRO

DOC Colli Berici                            Italia

Italia

HORREUM - 2012

AGRICOLA MELIS S.S.

DOC Cannonau di Sardegna                Italia

Italia

Sincaru - 2012

VIGNE SURRAU

DOC Cannonau di Sardegna                Italia

Italia

Sole Ruju - 2013

VIGNE SURRAU

IGT Isola dei Nuraghi                      Italia

Italia

 

Medaglia di Bronzo

 

Ajana - 2011

AZIENDA VITIVINICOLA FERRUCCIO DEIANA & C.

IGT Isola dei Nuraghi                    Italia

Italia

Vigna di Isalle - 2013

CANTINA SOCIALE DORGALI

DOC Cannonau di Sardegna            Italia

Italia

Vigne Deriu Cannonau di Sardegna - 2012

AZ. AGRICOLA DERIU GAVINO & C. S.S.

DOC Cannonau di Sardegna            Italia

Italia

 

Per l’elenco dei vini premiati cliccare su: www.grenachesdumonde.com/media/etat_palmares.pdf

 

XIX Barile Day a Silvano d’Orba

 

Di Virgilio Pronzati

 

 

 

 

 

Carlo Freccero, Nuccia Barile, Flavio Gaggero e Luigi Barile

 

Luigi Barile oltre che noto distillatore è un autentico personaggio. La sua storia è come quella dei personaggi che con sacrifici e fatiche, sono saliti in alto. Niente di fortunoso ma di molta perseveranza. Un’infanzia di sacrifici e stenti. Da ragazzo a fatto vari mestieri, poi, un po’ più grande, ha fatto il fornaio e l’operario nell’industria e nell’edilizia. Ma non gli bastava. Dopo aver preso l’attestato delle scuole medie in un solo anno, ha proseguito gli studi diplomandosi ragioniere. Da quel momento, aperto uno studio di commercialista, è iniziata per lui una seconda vita. Non più sacrifici ma tante e meritate soddisfazioni. Direte ma cosa centra la grappa. C’entra è come.

La brava regista Wilma Massucco con Luigi Barile

 

Nel 1976 acquistando con l’amico Bormida una vecchia distilleria, ha iniziato un lungo percorso che, nell’ultimo decennio, ha coronato un sogno: fare la migliore grappa in assoluto. Gratificato dal giudizio del grande Luigi Veronelli, Luigi Barile produce Grappe d’autore, vincitrici d’importanti Concorsi Internazionali dedicati ai distillati, come quelli di Londra e Bruxelles. Non solo. Le sue grappe sono andate in dono ai Capi di Stato, nei rispettivi G8 e G20. Benché sia apparso sulle prime pagine di quotidiani e riviste, Luigi Barile ha mantenuto la sua semplicità e onestà intellettuale. Sempre dalla parte di chi si prodiga per aiutare gente e ambiente. Tra questi, i produttori del Dolcetto d’Ovada Doc e Docg.

La Grappa Barile biodinamica

 

Dalle loro vinacce, il Mastro distillatore Barile crea grappe di rara armonia. La sua passionale attività e il Comune di Silvano d’Orba (sede della sua distilleria), hanno fatto ottenere la prima Grappa De. Co. (Denominazione Comunale) del Piemonte. Un po’ per tutto questo, Luigi Barile ha avuto l’onore e il piacere di raccontare le sue grappe a Striscia La Notizia. Ma c’è ancora dell’altro. Essendo un paladino della giustizia, Luigi Barile oltre a difendere la dignità di amici e non, ha lanciato attacchi e giustificate accuse addirittura verso un istituto bancario come la Carige. Accuse poi ampiamente denunciate da stampa e Magistratura. Amico da sempre di don Gallo, prete scomodo per molti che non vogliono la verità, ma di riconosciuta e grandissima generosità.

Per decenni don Gallo ha sostenuto e aiutato gli emarginati e i tossicodipendenti ridandogli dignità e lavoro, facendoli molto spesso uscire dal tunnel. Questa vera amicizia tra lo scomparso don Gallo e Luigi Barile, ha incuriosito la giovane e brava regista Wilma Massucco, premiata con un alto riconoscimento nazionale sui Diritti Umani, per un film documentario sui bambini soldato della Sierra Leone, tanto da dedicargli un documentario di ben 50 minuti dal titolo Chi l’avrebbe mai detto. Replicato a dicembre all’Auditorium Galata del Museo del Mare di fronte a una platea gremita in ogni ordine di posti. Una cronistoria ricca di significati umani dove Wilma Massucco con rara sensibilità, racconta la vita di Luigi Barile con gli interventi di chi l’ha conosciuto e apprezzato. Passando all’attuale edizione della Festa della Grappa Barile, a visto una numerosa presenza di pubblico, divertita e gratificata dagli interventi di personaggi annualmente premiati. L’inizio non poteva che essere migliore. Carlo Freccero uomo di cultura e humour ha condotto un breve ed applaudito talk show con Barile.

Di seguito un meditato e sentito elogio del bravo giornalista Andrea Scanzi a Luigi Barile e, anch’esso atteso, quello della regista Wilma Massucco, ideatrice del documentario Chi l’avrebbe mai detto. Prima della proiezione di “Chi l’avrebbe mai detto”, una doverosa targa agli Ospiti d’Onore Dr Flavio Gaggero e l’Avv. Giorgio Guerello. Terminata l’applaudita proiezione, l’assaggio di straordinarie grappe di vecchi e recenti millesimi e, in anteprima, la Grappa bianca di quattro anni prodotta con vinacce biodinamiche del vitivinicoltore Stefano Bellotti di Novi Ligure. Una grappa dall’aspetto incolore e brillante. Dal ricco e composito profumo floreale, fruttato e vegetale-speziato. In bocca è morbida e sapida, calda, vellutata e di molta persistenza. La sintesi dell’armonia. Dulcis in fundo, gradita da grandi e piccini, l’enorme torta che come ogni anno sigla la manifestazione.

 

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