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Concorso vino

A GIUGNO IL MÜLLER THURGAU SI VESTE A FESTA

 

Da venerdì 28 a domenica 30 giugno la manifestazione richiamerà moltissimi addetti ai lavori e winelover, tra degustazioni, masterclass e occasioni alla scoperta della valle. In calendario anche la proclamazione dei vincitori del 21° Concorso Internazionale vini Müller Thurgau, affidata anche quest’anno ad Andrea Amadei.

L’estate in Val di Cembra ha l’inconfondibile profumo del Müller Thurgau: si avvicina, infatti, la 37^ edizione di Müller Thurgau: Vino di Montagna, l’ormai storico evento in programma quest’anno dal 28 al 30 giugno nel comune di Cembra Lisignago e nella suggestiva valle a nord-est del capoluogo. 

Come ogni anno, presso le eleganti sale di Palazzo Maffei, winelover e appassionati avranno l’opportunità di degustare decine di etichette del vitigno creato a fine ‘800 dal ricercatore svizzero Hermann Müller, originario del cantone di Thurgau, attraverso l’incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royal. 

Un vitigno che ha trovato proprio sui terrazzamenti sorretti da oltre 700 km di muretti a secco il luogo ideale per esprimersi, grazie soprattutto ai terreni porfirici e alla forte escursione termica che caratterizza la Val di Cembra, ma che viene prodotto con successo anche in altre zone d’Italia e d’Europa.

Altamente versatile, fresco e profumato, è la scelta ideale per aperitivi e cene nella bella stagione, soprattutto in questo momento storico che vede crescere in tutto il mondo l’apprezzamento per i bianchi. 

Nell’ambito della rassegna, un momento-clou per appassionati e addetti ai lavori sarà la premiazione del 21° Concorso Internazionale Vini Müller Thurghau, presentata anche quest’anno, con la consueta verve e passione, da Andrea Amadei, sommelier professionista, speaker radiofonico di Decanter, volto della trasmissione televisiva “È sempre mezzogiorno” di Rai1 e direttore editoriale della rivista “The art of wine”.

E poi lo spazio “Fuori di Taste”, dove nelle serate di venerdì e sabato verranno proposte in mescita le migliori produzioni enologiche della valle, con tanto di accompagnamento musicale, la cena lungo il viale, arricchita da uno spettacolo di danza a cura della scuola Ritmomisto, e il corner dedicato agli amanti dei distillati e del bere miscelato, dove il bartender Leonardo Veronesi proporrà inediti cocktail con la grappa protagonista.

Diverse infine le opportunità di scoprire il territorio. Non distante dalla Val di Fiemme, la Val di Cembra affascina per i suoi muretti a secco a perdita d’occhio, iscritti nel patrimonio dell’Unesco, e per la sua natura selvaggia che invita a un turismo slow. Per convincersene, basterà farsi tentare da iniziative come il trekking “Heroes” tra i vigneti, le passeggiate a ritmo lento con gli alpaca e il tour in e-bike “Cantine in sella”, ma anche provare una delle Esperienze di Gusto proposte dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino

Programma completo su www.mostramullerthurgau.it

 

La Rassegna Internazionale Müller Thurgau: Vino di Montagna è organizzata dal Comitato Mostra Valle di Cembra, con il supporto di Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing, Comunità Valle di Cembra, Comune di Cembra Lisignago, Comune di Altavalle, Comune di Segonzano, APT Fiemme Cembra, Associazione Turistica Valle di Cembra, Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, Consorzio Vini del Trentino, Istituto Tutela Grappa del Trentino, BIM dell’Adige, Fondazione Edmund Mach, Cassa Rurale Val di Non - Rotaliana e Giovo, Cassa di Trento.

 

Stefania Casagranda

 

VERMENTINO GRAND PRIX 2024: ECCO LA TOP TEN DEI VERMENTINI DELLA DOC MAREMMA TOSCANA

 

 

Si è tenuta a Castiglione della Pescaia la quinta edizione del concorso voluto dal Consorzio che, da anni, è impegnato nel valorizzare le potenzialità di questo vitigno

La top ten sarà in degustazione a Vinitaly, dove il Consorzio è presente con tante nuove annate e una collettiva di Aziende

La quinta edizione del Vermentino Grand Prix si è svolta a Castiglione della Pescaia (Grosseto) lunedì 8 aprile. Un appuntamento promosso dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana che celebra il vitigno Vermentino e offre l’occasione per mettere in luce la forte personalità della Denominazione; grazie alla giuria tecnica sono state identificate le dieci migliori proposte di questa edizione.

“Come sappiamo oltre il 30% dei vini della DOC Maremma Toscana sono ottenuti con il vitigno Vermentino, in larghissima parte presentato in purezza, il che fa della Maremma l'enclave più importante della regione per la produzione di vini bianchi”, conferma Francesco Mazzei alla guida del Consorzio da quasi sei anni e da sempre convinto che questo vitigno sia uno dei più importanti marcatori della Denominazione. “Il Vermentino è un vitigno di mare che in Maremma trova il suo habitat naturale, con personalità espressive diverse in funzione del terreno, dell’altitudine e della distanza dalla costa. Credo fortemente che possa aspirare al confronto con i grandi vini bianchi e rossi del mondo grazie alla sua personalità complessa”.

 

Come nelle scorse edizioni, i vini - tutti Maremma Toscana DOC Vermentino – avevano una presenza minima del vitigno all'85%, in maggior parte ottenuti in purezza e solo in pochi casi con aggiunta di altre varietà come Viognier, Sauvignon o Trebbiano. 

La “Top Ten” 2024 dei Vermentini Maremma Toscana DOC è composta da, in ordine alfabetico per azienda: CASTELPRILE, PRELIUS 2023 -COLLEMASSARI, MELACCE 2023 - GUIDO F.FENDI, CHICCA 2022 - PODERE CIRENE, CIRENE 2023 – PODERE POGGIO BESTIALE, LÉPIDO 2023 - POGGIO LEVANTE, UNNÉ 2020 – ROCCA DELLE MACIE, CAMPO MACCIONE 2023 - TENUTE BRUNI, UPUPA 2022 – TERRE DELL’ETRURIA, MARMATO 2023 - VAL DELLE ROSE, COBALTO 2021 VERMENTINO SUPERIORE.

 

“Il Vermentino si conferma certamente un vitigno di grande carattere e in continua crescita sul nostro territorio tanto che in Maremma si trovano il 50% degli ettari coltivati in Toscana con questa varietà. Degli oltre 970 ettari presenti sul nostro territorio, quasi il 60% ha meno di 13 anni e oltre il 40% non arriva a otto anni, quindi si tratta di impianti relativamente giovani – sottolinea Luca Pollini, direttore del Consorzio – Una varietà affascinante non solo nella sua versione giovane e fresca, ma anche nella sua evoluzione più complessa dove ha rilevato un’ottima struttura e longevità. È sempre emozionante metterlo alla prova grazie all’iniziativa del Vermentino Grand Prix”.

 

La Giuria era composta da rappresentanti di ristoranti stellati della Maremma, titolari di enoteche, delegati di associazioni e tecnici del settore tra cui Mario Bonamici, che organizza il Concorso internazionale e quello nazionale del Vermentino a Cagliari. I vini da esaminare sono stati 73, quindi in aumento rispetto all'edizione 2023 quando furono 60 e, di questi, oltre la metà provenivano dall’annata più recente, la 2023, circa il 35% erano dell’annata 2022, e un 10% rappresentavano vini di annate meno recenti come 2019, 2020 e 2021. Presenti anche tipologie più particolari come quelle elaborate in ovetto, in cemento, anfora, cocciopesto oppure - seppur minoritarie - in legno, e vini della nuova menzione “Superiore”. La Top Ten 2024 ha rispecchiato la distribuzione dei campioni esaminati, con sei vermentini su dieci provenienti dall’annata più recente e gli altri quattro dalle annate 2022, 2021 e 2020, e uno di questi con la menzione Superiore.

 

La top ten selezionata durante il Vermentino Grand Prix 2024 sarà per la prima volta in degustazione in occasione dell’imminente Vinitaly, allo Stand del Consorzio (Padiglione 9 Stand B16). Insieme ai vini vincitori al banco consortile ci saranno 76 vini di 41 diverse aziende per offrire una panoramica della Denominazione. In particolare, si potranno conoscere i bianchi, a partire dai numerosi Vermentino e Vermentino Superiore all'Ansonica fino al Trebbiano e agli internazionali Chardonnay e Sauvignon; ci saranno anche i rosati a base Sangiovese e i rossi, cominciando con gli autoctoni Ciliegiolo, Alicante e Sangiovese, ai blend in stile Supertuscan fino agli internazionali Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Petit Verdot, in purezza o in taglio bordolese.

Presenti inoltre, con una propria postazione, una collettiva di produttori di sette aziende: Fattoria Il Casalone, Giovanni Valentini, La Chimera d’ Albegna, La Cura, Le Lupinaie, Valdonica, Castello di Monastero.

 

Simonetta Gerra

3 ^ RASSEGNA DEI VINI PIWI, IL 29 SETTEMBRE SCADONO LE ISCRIZIONI

Si apre il sipario sulla terza rassegna dei vini Piwi, manifestazione organizzata dalla Fondazione Edmund Mach. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni torna l’iniziativa che promuove e valorizza i vini prodotti con almeno il 95 per cento di uve provenienti da varietà PilzWiderstandsfähig, ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l'uso degli agrofarmaci. 

Le cantine che intendono partecipare alla rassegna hanno tempo fino al 29 settembre per presentare domanda di iscrizione pubblicata sul sito www.fmach.it.
La rassegna si articolerà in due giornate: i giorni 8 e 9 novembre si terrà la valutazione dei vini a cura di una commissione composta da 24 esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare, che saranno coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico in tutte le operazioni della rassegna. Il primo dicembre è in programma la cerimonia di premiazione. 

I vini concorreranno nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata Orange, spumante metodo classico bianchi, spumante metodo classico Rosè, spumante metodo classico Charmat bianchi, spumante metodo charmat Rosè, vini frizzanti con fondo, vini da uve soggette ad appassimento. 

I vini PIWI prodotti con uve tolleranti alle patologie fungine 

I vini da varietà PIWI sono ottenuti da uve prodotte da piante che sono state selezionate per avere dei caratteri di resistenza alle principali malattie fungine che attaccano le viti, e quindi richiedono un numero ridotto di interventi fitosanitari.
Anche se a livello europeo queste varietà sono state ammesse nelle diverse dop, in Italia ci sono diverse regioni nelle quali la coltivazione delle uve PIWI non è stata ancora autorizzata, nemmeno per produrre vino generico o IGT. 

Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune migliaia di ettari; in Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate a uve PIWI ed alcuni ettari si trovano in Emilia e Marche, Lazio e Piemonte ultime regioni ad autorizzare la coltivazione di queste varietà nelle loro superficie viticola. L’impegno della ricerca FEM per lo sviluppo dei vitigni resistenti 

Con questo evento la FEM intende valorizzare anche l’attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti che ha portato ad iscrivere del Registro nazionale delle varietà di vite quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico, grazie alla collaborazione del consorzio CIVIT: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia. Di recente tramite il progetto VEVIR queste varietà sono risultate ottimali per la coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina. 

La storia del miglioramento genetico in FEM ha una lunga data, dai tempi di Rebo Rigotti negli anni Venti del secolo scorso. Per quanto riguarda la resistenza la FEM ha intrapreso un’intensa attività di breeding realizzando un piano di incrocio sin dal 1987. Oggi i piani di incrocio producono circa 35-40 mila semi l’anno suddivisi in circa 100 combinazioni di incrocio. Tale attività prevede anche incroci (piramidazione) che permettono di selezionare genotipi con 

diversi caratteri di resistenza verso le diverse malattie (oidio, peronospora, marciume nero ecc...). Per rendere più efficiente la fase di selezione si utilizzano le tecniche di selezione con marcatori legati ai caratteri di resistenza alle malattie fungine. Oltre a questo obiettivo in FEM vi è un’intensa attività di incrocio anche tra i genitori piramidizzati e le varietà di Vitis vinifera che hanno prodotto le quattro varietà Charvir, Valnosia, Termantis e Nermantis. 

Silvia Ceschini

VERMENTINO GRAND PRIX

 

ECCO LA TOP TEN DEI VERMENTINI DELLA DOC MAREMMA TOSCANA

 

Una giuria di operatori esperti del territorio ha selezionato le dieci migliori proposte dell'edizione 2023 

Mazzei: “Con la quarta edizione dell’evento, si riaccendono i riflettori su quello che si sta sempre più attestando come una delle punte di diamante della Denominazione. Merito del successo di questo vitigno sono la sua tipologia particolarmente versatile e il lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio”.

 

Si è tenuta il 17 aprile a Grosseto, nel ristorante stellato Gabbiano 3.0, la quarta edizione del Vermentino Grand Prix, organizzata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per promuovere, partendo dal suo territorio di origine, quello che si sta dimostrando sempre più come fenomeno in crescita nel panorama del vino toscano: il Vermentino. “Il Vermentino Grand Prix è diventato un appuntamento importante di promozione per i produttori e per il brand Maremma; anche in questa occasione, abbiamo avuto la conferma che il Vermentino della Denominazione abbia una grande personalità, non solo nella versione fresca e di facile beva, ma anche in versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi”, spiega Francesco Mazzei,Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, aggiungendo che “l’obiettivo dell’iniziativa è quello di alzare sempre più l’asticella ed è evidente che abbiamo intrapreso la strada giusta”.

 

La “Top 10” 2023 dei Vermentini Maremma Toscana DOC è composta da, in ordine alfabetico per azienda: BELGUARDO - BELGUARDO “V” 2021, BRUNI - PERLAIA 2021, CASTELPRILE - BIANCO RISERVA 2021, PODERE CIRENE - CIRENE 2021, SANTA LUCIA - BRIGANTE 2022, TENUTA AGOSTINETTO - LA TERRAZZA 2021, TENUTA DODICI - SOLO 2021, TERENZI - BALBINVS 2021, TERRE DELL’ETRURIA -MARMATO 2022, VAL DELLE ROSE - COBALTO 2020.

 

Il Vermentino Grand Prix coinvolge ogni anno in giuria tecnici del settore e ristoratori stellati della Maremma Toscana oltre alle enoteche più importanti della zona. L'idea portata avanti dal Consorzio è quella di fare sistema per promuovere il brand Maremma Toscana nel suo insieme. 

 

Tra le 60 etichette proposte – dieci in più rispetto allo scorso anno - la Top Ten conferma anche quest'anno una tendenza che si sta consolidando sempr

e più tra i produttori: la vinificazione in purezza del Vermentino. «Una scelta che ben rappresenta la volontà di caratterizzare la propria produzione, esaltando le particolarità che il vitigno esprime in questo specifico areale e nei diversi terroir», spiega il Direttore del Consorzio Luca Pollini, che aggiunge “inoltre anche da questa edizione, emerge una netta predominanza dei vini più complessi e maturi rispetto a quelli dell’annata più recente, cosa che fa ben sperare per il futuro. In effetti il Vermentino conferma la sua capacità di dare vini complessi, di ottima struttura e longevi come i grandi vini rossi.”

 

Si tratta di un riconoscimento che può essere speso in termini di immagine dalle cantine e che è occasione per avvicinare e, allo stesso tempo, per avere un riscontro, da esperti e operatori che diventeranno ambasciatori dei vini nelle loro specifiche attività.

 

Come racconta Pollini: “La provincia di Grosseto, con 938 ettari, rappresenta il 50% del vigneto toscano di Vermentino ed è il territorio dove il vitigno sta crescendo con le percentuali più alte, oggi la Maremma Toscana è l’areale di coltivazione più importante della Penisola per il Vermentino”. Per comprendere i contorni del fenomeno Vermentino Doc della Maremma Toscana è sufficiente osservare i numeri: lo stesso è passato “da circa 33.700 quintali di uva rivendicati nella vendemmia 2020 a 37.150 quintali di quella 2021 agli oltre 43.300 quintali della vendemmia 2022. Tanto che oggi rappresenta il 34% dell’intero quantitativo di uve rivendicate alla DOC Maremma Toscana nell’ultima vendemmia”, sottolinea Mazzei aggiungendo che “il successo deriva proprio dalla tipologia particolarmente versatile e dal lavoro di squadra di viticoltori e Consorzio; i primi hanno unanimemente intrapreso un percorso di crescita qualitativa, il secondo lavora costantemente a iniziative di valorizzazione e di promozione".

 

“T-made 55” di Italesse è il calice ufficiale del Vermentino Grand Prix 2023. Al fine di valorizzare ulteriormente i vini Vermentino della denominazione, per questa edizione dell’evento il Consorzio ha scelto, come partner tecnico, Italesse, azienda italiana leader del mercato per i suoi calici sensoriali, progettati sulle sensazioni organolettiche dei vini, scegliendo quale calice per la degustazione da parte dei giudici il T-made 55. Questo calice dalle eleganti linee, con il suo fondo piatto e la coppa affusolata, nei test è risultato perfetto per la valorizzazione delle caratteriste dei vini Vermentino della Maremma, tanto da costituire uno strumento tecnico di riferimento anche per il futuro.

T-made 55 di Italesse è realizzato in vetro cristallino, disponibile sia in versione soffiato in automatico sia in versione soffiato a bocca e lavorato a mano, per un’esperienza di degustazione ancora più coinvolgente.

 

Simonetta Gerra

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