Viaggi enogastronomici
Itinerari enogastronomici
IL MERCATINO DEL BENESSERE
di Virgilio Pronzati
Guglielmina Costi Monaci da oltre un trentennio si batte per migliorare la qualità e la cultura alimentare dei consumatori italiani. Giornalista e geniale creatrice di marchi e slogan, promosse sin dagli anni ’80 un importante campagna alimentare a favore del consumo del pesce. Un’iniziativa di successo, denominata Piatto di Nettuno, che ha concretamente contribuito alla diffusione e consumo del pesce sia sulle tavole della Liguria sia nel resto d’Italia.
Lo scopo era ed è di migliorare le abitudini alimentari non solo delle famiglie, ma toccando anche la ristorazione. A supporto dell’indiscussa validità del progetto, la realizzazione di corsi sull’alimentazione, convegni e cene didattiche, che hanno visto la partecipazione costante di eminenti personalità del mondo dell’alimentazione, della medicina (dietologia e oncologia), della gastronomia e della stampa specializzata. Professori di levatura internazionale del calibro di Santi, Del Toma, Giacosa, Foppiani e Pellegrino per la scienza, e Belloni per la gastronomia.
Continuando nel suo percorso, Guglielmina Costi Monaci allarga il suo raggio d’azione, promuovendo anche i latticini e formaggi, in particolare la cagliata (prescinseua), con la preziosa collaborazione del prof. Sukkar. Ma non solo. Da oltre tre lustri organizza un particolare mercatino del benessere. Ossia prodotti agroalimentari di piccole aziende di qualità di varie regioni, che propongono un vasto assortimento di basi alimentari, che i molti e affezionati clienti possono acquistare a prezzi giusti. Un viaggio – afferma Guglielmina – per salutisti golosi.
Da parte di chi ha scritto un’utile comunicazione ai titolari delle aziende produttrici presenti I prodotti agroalimentari messi in vendita che hanno almeno venticinque anni di vita possono ottenere la De. Co. (Denominazione Comunale). Il migliore marketing territoriale a costo zero. La richiesta per ottenere la De. Co. di un prodotto, va fatta nei rispettivi comuni di produzione.
Ecco alcune aziende del Mercatino del Benessere con i loro prodotti:
Apicoltura Volpone Bice di Cornia di Moconesi (GE).
Azienda agricola Mannai di Recco (GE)
Apicoltura De Vincenzi di Zoagli GE).
Erboristeria Medicinale Snc di Accattino Attilio - Torre Beretti e Castellaro (PV)
Azienda Ezio Valsecchi Formaggi di S. Angelo Lodigiano (Lodi)
Dove sono i Mercatini del Benessere a Genova:
2° Sabato del mese - Via Cantore (Ge-Sampierdarena) 2° Domenica del mese - Piazza Rossetti (GE) 4° Sabato del mese - Piazza Duca D' Abruzzi (Ge-Nervi) Orario dalle 9 alle 19.
XXIII FESTA DEL TORRONE A CAMERINO
Una specialità gastronomica tipica ed esclusiva della Città marchigiana
Com’è consuetudine, a Camerino (MC) la tradizionale e tanto attesa Festa del Torrone rappresenta la conclusione delle festività natalizie, un gran finale di quello che, a ragione, è stato definito “Un Natale Stellare a Camerino”, un programma studiato e appositamente allestito dall’Amministrazione comunale per vivere, da inizio dicembre in poi, un periodo natalizio ricchissimo di iniziative, luoghi magici e incantati, eventi, emozioni e degustazioni dei prodotti della tradizione. Oltre alle pregevoli vestigia storiche-artistiche ed al suo antico Ateneo, la nobile Città Ducale custodisce gelosamente la ricetta del torrone, un’esclusiva specialità preparata con mandorle e miele che risale ad un passato alquanto remoto. Infatti, il primo documento dal quale si evince l’utilizzo nelle Marche del termine torrone, riferito al dolce natalizio così come lo intendiamo oggi, risale al 1793, come testimoniato da un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci. A Camerino, comunque, è opinione comune che il torrone camerinese sia nato molto tempo prima, anche perché durante le festività veniva preparato in ogni famiglia ed il radicamento nella tradizione popolare era tale che anche oggi qualche appassionato orgogliosamente lo produce ancora per l’appagamento di amici e parenti. Dal 2020 il torrone camerinese gode della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) e nel 2014 Camerino è entrata addirittura nel “Guinnes dei primati” con “il Torrone più lungo del mondo”. Come da 23 anni a questa parte, anche quest’anno la Festa del Torrone si svolgerà nel giorno dell’Epifania! Quindi l’appuntamento della XXIII Edizione è fissato per lunedì 6 gennaio alle 16:00, al Sottocorte Village, dove si terrà il tradizionale cerimoniale della misurazione e del successivo taglio con sporzionamento del “megatorrone camerinese” dell’azienda “Casa Francucci”, che lo scorso anno ha raggiunto la ragguardevole lunghezza di ben 246,20 metri, con degustazione finale per golosi e curiosi richiamati dall’avvenimento! A fare da cornice all’atteso evento, l’animazione a tema Disney a cura del Centro Studi Danza Joy Dance e, a seguire, la premiazione dell’11esimo Trofeo della Befana dell’ASD Camerino-Castelraimondo. La giornata vivrà, infine, un altro importante momento alle 18:00, all’Auditorium Benedetto XIII, presso il quale andrà in scena il classico Concerto dell’Epifania eseguito dalla Banda Città di Camerino. La Festa del Torrone esercita un notevole appeal sui turisti allettati dall’originalità dell’evento e dalla possibilità di degustare un prodotto ancor oggi realizzato con la segretissima ricetta originaria. Peraltro, il torrone camerinese rappresenta uno straordinario ambasciatore della città universitaria in occasione di eventi promozionali organizzati fuori dal territorio ai quali ha partecipato il Comune di Camerino, come ad esempio la BIT di Milano o Tipicità Festival a Fermo. L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco con il supporto del Comune di Camerino ed è sede dell’ultima tappa del Grand Tour delle Marche. Infatti, l’edizione 2024 del circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI Marche sconfina nel 2025, concludendosi proprio a Camerino, con la Festa del Torrone! Info e programma: su www.tipicitaexperience.it
ANGELO SERRI
CHISCIOI: LA RICETTA ORIGINALE RICCA DI GUSTO
I Chiscioi sono un antipasto molto gustoso e facile da cucinare, che può essere adatto anche come piatto unico. Queste specialità culinarie valtellinesi sono simili agli Sciatt, ma con alcune differenze. Sono molto diffusi nella zona della alta valtellina, compresa tra Tirano e Livigno.
In questo articolo, ti insegnamo a preparare i Chiscioi in modo che tu possa gustarli con i tuoi amici a casa e stupirli con un piatto davvero originale.
Continua a leggere per saperne di più su questa leccornia e per conoscere la ricetta.
I Chiscioi di grosio
Sono delle saporite frittelle, fatte da una base di farina di grano saraceno e dai formaggi della Valtellina. Questo impasto viene quindi cotto a fuoco lento in olio, strutto o nel burro chiarificato. Una volta cotti prendono una ottima croccantezza perfetta ed un colore dorato.
Questa alimento tipico, viene in genere servito come portata principale o unica. Come contorno si serve una insalata di cicoria, il cui gusto amaro aiuta a pulire il palato dalla grassezza di questo piatto.
La ricetta dei Chiscioi
Questa è una ricetta semplice ma dal risultato adatto ai palati più esigenti.
La unione di farina, birra, grappa e formaggio ti offrirà un sapore unico ed equilibrato.
Non esitare a provarla per sorprendere i tuoi amici e familiari con un piatto originale e gustoso.
INGREDIENTI
(dosi per 4 persone)
Per l' impasto
- 200 g di farina di grano saraceno
- 250 g di farina bianca 00
- 400g di formaggio Casera DOP
- 1 cucchiaio di Grappa
- 1 bicchiere di Birra
- q.b di sale
- q.b di olio per friggere o di burro o di strutto
- q.b di bicarbonato
PREPARAZIONE
Per preparare i Chiscioi, inizia tagliando il formaggio in fette circolari di circa 1 cm di spessore e 10 cm di diametro. In seguito, in una ciotola, unisci le due farine, una parte di acqua, la birra, la grappa e il bicarbonato.
Continua a mescolare il tutto fino a ottenere una pastella densa ma cremosa.
Lascia riposare la pastella per circa un ora al fresco prima di usarla per la cottura.
COTTURA
Inizia riscaldando una padella con una quantità sufficiente di olio per friggere (o strutto) a 180 °C.
Utilizzando un cucchiaio o un mestolo, aggiungi una porzione di pastella nella padella e cerca di creare delle frittelle che avranno il diametro poco più grande delle fette di formaggio che avevi già preparato.
Metti una fetta di formaggio al centro di ciascuna frittella e versaci sopra un altro cucchiaio di pastella.
Dopo qualche minuto, girale e cuocile fino a quando non sono dorate su entrambi i lati.
Per dare la perfetta croccantezza ai chiscioi il passo chiave è la asciugatura.
Una volta cotte con l' aiuto di una spatola adagiatele su un foglio di carta assorbente. In modo da rimuovere i grassi in eccesso.
Servi subito cospargendo un cucchiaio di Pesteda e con un contorno di insalata di cicoria tagliata fine.
La pestèda (letteralmente, in dialetto valtellinese, "pestata") è un insaporitore aromatico originario di Grosio e divenuto tipico della cucina valtellinese. Si tratta di un battuto di aglio, sale, pepe, foglie di achillea nana (girupina) e timo serpillo (peverel).[
Varianti
Esistono anche delle varianti più gustose, aggiungendo degli affettati, come ad esempio con qualche fetta di lardo.
Che vino abbinare?
Il nostro segreto è di abbinarlo questo piatto con un vino bianco fresco e di acidità adeguata per pulire il palato dopo ogni boccone. Il vino Alpi Retiche IGT, come quello della cantina Nera è la scelta perfetta per una esperienza eno-gastronomica indimenticabile. Provali subito e non potrai più farne a meno.
SAPEVATE CHE..
– La Festa dei Chiscioi a Tirano è un evento che ogni anno che si svolge in estate alla sede della confraternita. L' obiettivo è quello di proteggere e valorizzare questa deliziosa pietanza nel nostro paese. Oltre a promuovere le ricette e i prodotti tipici locali.
– Il grano saraceno è una pianta che si distingue per il suo colore scuro simile a quello della pelle dei Mori che lo portarono in Italia. Interessante è il fatto che viene spesso definito un cereale, ma in realtà non lo è. Fa parte di una specie di piante naturalmente prive di glutine, rendendolo un'ottima scelta per chi è intollerante.
Eva Barri
DAL 7 DICEMBRE E FINO AL 25 GENNAIO È FESTA SUL BALCONE DELLE MARCHE
La Sagra del Cavalluccio annuncia il Natale a Cingoli Il dolce tipico cingolano apre il periodo delle festività natalizie e diviene occasione ideale per conoscere uno dei Borghi più belli d’Italia.
Non ci troviamo nelle remote gelide lande finlandesi, in quel di Rovaniemi, fiabesca casa di Babbo Natale, ma al centro dell’ondulata distesa di morbide colline che disegnano l’entroterra marchigiano, un dolcissimo paesaggio dominato da Cingoli, uno dei Borghi più belli d’Italia che grazie alla sua panoramica posizione è denominata il “Balcone delle Marche”.
In questo periodo la città è avvolta in magiche atmosfere che proiettano l’ospite in un caldo clima di festa! Infatti, l’ideale inizio delle festività natalizie a Cingoli è rappresentato dalla Sagra del Cavalluccio, un tradizionale evento che ha il suo culmine nel fine settimana dell’Immacolata, sabato 7 e domenica 8 dicembre.
Comune di Cingoli, Grand Tour delle Marche e Istituto alberghiero “G. Varnelli” rivolgono un invito a compiere un dolce viaggio nel territorio cingolano alla scoperta di una tipicità locale che rappresenta appieno il senso di genuinità, sapiente scelta delle materie prime e saggezza popolare, tre qualità sintetizzate proprio nel Cavalluccio, un tipico dolce locale che affonda le sue radici nelle tradizioni contadine ed è preparato con ingredienti che le donne di Cingoli, da generazioni, dosano con diverse sfumature da casa a casa. Una tradizione sempre viva che rende questa prelibatezza, tipica del periodo invernale, un vero e proprio patrimonio gastronomico del territorio.
Un weekend di festa per entrare “con dolcezza” nel clima natalizio accompagnati dal Mercatino dei Cavallucci, da show cooking ed animazione a cura del gruppo folk “Balcone delle Marche”. A sottolineare l’importanza di questa specialità per la città, anche la terza edizione del concorso “Il Cavalluccio della Vergara”.
Per tutto il periodo natalizio e fino al 25 gennaio, Cingoli propone un intenso programma di accoglienza ideato per soddisfare visitatori e turisti in cerca di esperienze immersive nell’autenticità di una comunità locale ricca di tradizioni ed identità: presepi che animano le varie zone della città, luminarie che accendono di colori vie e piazze, concerti che proiettano gli ospiti nell’atmosfera natalizia, commedie dialettali, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri e tante iniziative dedicate ai bambini. Un vero e proprio villaggio di Babbo Natale, in terra marchigiana, che resta aperto per quasi due mesi!
La Sagra del Cavalluccio è tappa storica del Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed Anci Marche. Tutte le informazioni su eventi ed iniziative per vivere il Natale di Cingoli su www.tipicita.it
ANGELO SERRI
FIRENZE, IL 30 OTTOBRE VINI DI QUALITÀ, PIZZA E JAZZ AL PRIMO PIANO DEL MERCATO CENTRALE
L’appuntamento, condotto dall’associazione Dodicicalici, è alle 19.30 nella terrazza pizzeria del Mercato Centrale di Firenze. Al via le iscrizioni
Un’occasione unica per degustare vini di alta qualità assaggiando la pizza di Romualdo Rizzuti con in sottofondo le sonorità della musica jazz. Dodicicalici, l’associazione culturale di Emanuela Procacci, arriva al primo piano del Mercato Centrale di Firenze, e lo fa con una serie di appuntamenti a cadenza mensile per tutti i fiorentini e gli appassionati di vino. Il primo di questi eventi è previsto per mercoledì 30 ottobre alle 19.30, nella terrazza pizzeria del Mercato Centrale.
La degustazione di vini prevede l’assaggio di quattro tipologie diverse di vini: il Prosecco Metodo Classico, il Vino Rosato del Salento, il Vino Rosso Dolcetto d’Alba e il Vino Mille Uve. In accompagnamento ai vini, verranno serviti assaggi di pizza di Romualdo Rizzuti, il celebre pizzaiolo napoletano che ama la sperimentazione e realizza pizze riconoscibili per il loro cornicione alto e dorato, che racchiude la mozzarella, il pomodoro e tante gustose eccellenze italiane. L’evento sarà accompagnato dalla musica Jazz del duo funk composto da Federico Gaspari alla chitarra e Andrea Cian al sax, un duo dinamico e coinvolgente, capace di fondere groove ritmici e sonorità sofisticate.
Il costo dell’evento è di 30 euro a persona, sono aperte le iscrizioni su prenotazione: è necessario scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Mercato Centrale
Il Mercato Centrale è stato ideato e fondato nel 2014 a Firenze da Umberto Montano, imprenditore appassionato e creativo con oltre quarant’anni di esperienza nel vasto panorama della ristorazione fiorentina di alta qualità, con l’obiettivo di contrastare la lenta scomparsa dal centro città dei negozi di alimentari tradizionali e di tutte le buone pratiche del loro mestiere. Per dare vita al suo progetto, Montano ha trovato una visione condivisa e si è associato al gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi, punto di riferimento in Italia nel turismo all’aria aperta. La sinergia nata dal loro incontro ha permesso di decodificare un nuovo linguaggio nel mondo del cibo, che fa della semplicità la sua forza. Questa idea prende vita in un formato innovativo, che porta in primo piano gli “artigiani del gusto” e il loro saper fare in un’ideale piazza della bontà, luogo di incontro e spazio per la scoperta, in dialogo costante con il tessuto urbano. Il Mercato Centrale conta oggi cinque location: a Firenze, Roma, Torino, Milano e Melbourne, confermandosi un format in continua evoluzione.
Paolo Ceccarelli-