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Itinerari enogastronomici

TavoleDoc Veneto

Via al progetto TavoleDoc Veneto, un percorso gastronomico tra diverse eccellenze del territorio. A Padova si è tenuta la prima Assemblea di TavoleDoc Veneto che nei prossimi mesi vedrà la sua pubblicazione. Grande l’entusiasmo da parte dei ristoranti aderenti

 

 

 

Lunedì 2 Dicembre, il Ristorante Valbruna di Limena, in provincia di Padova, è stato culla dell’Assemblea di inaugurazione del progetto TavoleDoc Veneto, al quale hanno già aderito 51 ristoranti della regione, la cui partecipazione attiva all’incontro da parte di 21 di loro ha riscosso grande coinvolgimento e partecipazione da parte degli stessi.

Diversi i temi affrontati nel corso della giornata, presentati da Mario Cucci in quanto editore della guida, Elio Ghisalberti come direttore editoriale e Marco Colognese, autore e curatore del volume.

Ognuno di loro ha esposto e approfondito i concetti più rilevanti per la realizzazione del progetto, sottolineandone l’obiettivo della valorizzazione dell’alta cucina della ragione veneta, per diffonderne la conoscenza e la propria identità gastronomica.

Mario Cucci ha sottolineato che TavoleDoc Veneto si inserisce in un più ampio progetto che a livello nazionale vede al suo attivo la Guida TavoleDoc Liguria di cui ha ampiamente descritto il grande successo ottenuto e che a breve vedrà la presentazione della sua seconda edizione. Elio Ghisalberti ha raccontato la sua esperienza attiva sul territorio lombardo, che ha permesso la formazione di una solida rete di relazioni tra i vari ristoranti. Una sfida che coinvolge nella sua interezza il Veneto, il quale, come ha sottolineato Marco Colognese, è caratterizzato da diverse specificità del territorio, ognuna contraddistinta dalle proprie eccellenze e peculiarità: dal territorio montano e dolomitico per eccellenza, all’aria marina di Venezia, apprezzata e nota in tutto il mondo.

TavoleDoc Veneto diventa così un vero e proprio racconto enogastronomico volto a promuovere la cucina dei diversi ristoranti aderenti, nonché le singolarità sottese tipiche di questa regione. Ad ogni realtà culinaria verranno dedicate quattro pagine, contenenti la presentazione del ristorante, un servizio fotografico ad hoc e una ricetta rappresentativa appositamente scelta.

 

Tutti i partecipanti si sono trovati d’accordo sui due periodi di promozione (15 marzo /15 aprile – 15 ottobre / 15 novembre), durante i quali i ristoranti proporranno i loro menu TavoleDoc ad un prezzo concordato e fisso, con l’obiettivo di proporre un’offerta gastronomica di rilievo ad un importo accessibile e molto interessante.

 

Ufficio stampa & Comunicazione

Mediavalue

Via Tolstoi, 24/7

20149 Milano

tel. +39 02 89459724

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mediavalue.it

‘SIP TRIP WITH JEFF PORTER’: DALLA CULTURA GASTRONOMICA ITALIANA AGLI AMANTI DEL VINO AMERICANI IN UN FORMAT INEDITO E INNOVATIVO

 

 

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Il nuovo programma apre sul web con un’incursione nel Chianti Classico 

NEW YORK – I co-produttori Jeff Porter, Vinepair (www.vinepair.com), I.E.E.M. (www.ieemusa.com) e Colangelo & Partners (www.colangelopr.com) annunciano oggi l’episodio numero 1 di ‘Sip Trip with Jeff Porter,’ (www.siptripitaly.com), viaggio culinario sulle strade d’Italia con uno dei più amati esperti di vino italiano degli Stati Uniti, il sommelier Jeff Porter. Sip Trip, che verrà lanciato sui canali social di Vinepair, tra cui Youtube, Facebook e Instagram, è stato realizzato interamente in loco e si sviluppa attraverso 14 episodi già nel primo anno, girati in oltre 40 tra le più quotate cantine italiane e zone vinicole di prestigio. 

“Ho sempre sognato di condividere con amici e familiari americani le mie incredibili esperienze alla scoperta delle principali cantine, gli incontri con famiglie di produttori meravigliose e la scoperta della cultura e della storia di queste magnifiche terre”, rivela Jeff Porter. “Per me, Sip Trip è un sogno diventato realtà”. Jeff ha viaggiato per oltre 16.000 chilometri dalle Dolomiti, fra Trentodoc e ciaspolate, fino ai vigneti sui pendii dell’Etna. 

“Sip Trip rappresenta un modo nuovo per sperimentare vino e cultura. E Jeff è il conduttore ideale”, spiega Adam Teeter, co-fondatore e CEO di Vinepair. “Il format è divertente, dinamico ed esperienziale. Il nostro pubblico potrà sperimentare in modo diretto e ‘viscerale’ la bellezza e la cultura italiane, insieme con l’enogastronomia del bel paese, dalla prima all’ultima puntata”. Vinepair è il sito internet di vini, birre e distillati più frequentato al mondo, con 5 milioni di nuovi visitatori ogni mese e la capacità di attrarre mensilmente 32,4 milioni di utenti Millennial e della Generazione X sui suoi canali web e social. 

Jeff è stato in Italia ben quattro volte in un anno per le riprese di Sip Trip, accompagnato da due amici sommelier diversi ogni volta, il regista Rob Martinez, un giornalista di Vinepair e la troupe locale. “Il concept di Sip Trip è semplice: con i miei amici vado a visitare le più grandi cantine e zone viticole d’Italia, intervisto persone interessanti ed esploro la cultura e la storia del paese. Che c’è di meglio?”, spiega Jeff. Il tono di Sip Trip è divertente e, al tempo stesso, informativo. Jeff e compagni raccontano storie avvincenti di grandi vini, vigneti e denominazioni, collocandoli nel loro contesto storico e culturale ed evitando il gergo tecnico da enologi e il moltiplicarsi di immagini di bicchieri roteanti.  

“Gli americani sono innamorati dell’Italia e del vino italiano, ma non hanno necessariamente la possibilità di esplorare i luoghi che Jeff ha visitato e di fare la conoscenza delle persone che ha incontrato”, commenta Marina Nedic, socia fondatrice di I.E.E.M. “Sip Trip consentirà agli spettatori di vivere per interposta persona la bellezza di questi angoli d’Italia e il carisma delle figure leader del vino italiano”. 

L’esperienza “on the road” avrà il suo epilogo in un viaggio da un capo all’altro degli Stati Uniti, nel quale Jeff e i suoi amici sommelier degusteranno i grandi vini assaggiati in Italia con altri sommelier americani. “Ci piace l’idea di condividere il nostro amore per l’Italia e per il vino italiano con quanti più professionisti del settore e appassionati riusciremo a raggiungere, bicchiere in mano o digitalmente”, spiega Gino Colangelo, titolare di Colangelo & Partners. “Jeff è perfetto in questo ruolo. Conosce bene l’argomento sul piano tecnico, ma è in grado di comunicare con ogni enofilo, qualunque sia il suo livello di competenza”. 

Aziende e consorzi coinvolti 

Allegrini, Argiano, Argiolas, Brancaia, Cà del Bosco, Cantina Santadi, Castello di Monsanto, Ciù Ciù, Col d'Orcia, Col Vetoraz, Colpetrone, Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Consorzio Tutela Lugana D.O.C., Consorzio dell'Asti D.O.C.G., Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Famiglia Cotarella, Fontanafredda, Gagliole, Giovanni Rosso, Graci, Jermann, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Mionetto, Pertinace, Pieropan, Pio Cesare, Planeta, Primosic, Produttori di Manduria, Renato Ratti, Rocca di Frassinello, Roeno, Sella e Mosca, Tasca d'Almerita, Tenuta Sant'Antonio, Tommasi, Tornatore, Torre a Cona, Trento D.O.C., Umani Ronchi, Zenato. 

Jeff Porter 

Originario del Texas, Jeff coltiva la sua passione per il vino sin dai tempi in cui frequentava la University of Texas ad Austin, città nella quale ha iniziato la sua carriera al Central Market. Dopo la laurea, Jeff si è trasferito in California, dove ha lavorato come commerciale per un grossista della Baia di San Francisco. Avviatosi alla sommellerie nella Napa Valley, alle dipendenze di Tra Vigne Ristorante a St. Helena, è passato al Bastianich Hospitality Group nel 2009 con l’Osteria Mozza. Nel 2011, si è trasferito a New York per diventare Wine Director per Del Posto e, nel 2014, ha assunto la carica di Beverage Operations Director del B&B Hospitality Group, sovrintendendo la gestione e la promozione delle bevande per Babbo, Del Posto, Esca, Lupa, Otto, Babbo Pizzeria & Enoteca a Boston. Recentemente, Jeff ha collaborato con il gran maestro del barbecue Billy Durney per introdurre vini naturali al 100% nelle carte dei ristoranti Hometown BBQ di Brooklyn e Miami, nonché nel ristorante del New York Times, il Red Hook Tavern, fresco di stella Michelin. 

 

Vinepair 

VinePair è la più grande azienda di digital media con un focus su contenuti accessibili, divertenti e appassionanti sulle bevande e sulle esperienze che si possono fare con un bicchiere in mano. 

I.E.E.M. 

I.E.E.M.: (International Event & Exhibition Management) è la filiale di Miami di I.E.M. (International Exhibition Management), agenzia a 360°, specializzata in marketing, realizzazione di eventi e pubbliche relazioni per il settore vitivinicolo. Animati da un profondo interesse per il comparto fieristico e dal gusto per l’organizzazione impeccabile, Giancarlo Voglino e Marina Nedic, due veterani del settore, hanno fondato I.E.M. nel 1999, guadagnandosi presto la reputazione di realizzatori affidabili di eventi di elevata qualità. Oggi, la vasta rete di contatti tra i professionisti del vino e i media internazionali colloca IEEM/IEM tra i più rispettati organizzatori di eventi sul vino italiano al mondo. Per ulteriori informazioni: www.ieemusa.com

Colangelo & Partners 

Colangelo & Partners (www.colangelopr.com) è specializzata in prodotti alimentari, vini e liquori di alta gamma e intrattiene rapporti storici con le più autorevoli testate che si occupano di tali categorie e contribuiscono a determinare le leadership nel settore. I titolari dell’agenzia contano anni di esperienza sia nella commercializzazione e distribuzione che nella comunicazione, una rara e preziosa combinazione che consente a Colangelo & Partners di tracciare con competenza i comportamenti d’acquisto dei consumatori. L’agenzia punta a “chiudere il cerchio” tra comunicazione creativa, distribuzione, promozione, pubblicità e consumatori per massimizzare l’efficacia dei programmi di comunicazione e offrire risultati misurabili. Fondata nel 2006, Colangelo & Partners è stata premiata fra le società di comunicazione più integrate dell’anno nell’edizione 2013 degli Agency Elite Awards e per una delle migliori campagne marketing digitali ai Digital PR Awards del 2014. 


Giulia Bonavita Tel. 045  8303264 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

I.E.M. International Exhibition Management s.r.l. 

Via Saval,21/C - 37124 Verona (VR) – Italy – Tel. +39 045 8303264 – Fax +39 045 8303296 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – www.iem.it P.IVA E C.F. 02938360233 – REA- Verona 296500 – Cap. Soc. € 10.400,00 i.v.a 

Aruba, Eat Local ai Caraibi

I sapori caraibici incontrano quelli olandesi, trovandosi a metà strada con influenze Sud Americane ed Europee

 

 

Ad Aruba, perla dei Caraibi del Sud dove splende sempre il sole, si sono appena concluse le Eat Local Restaurant Weeks, due settimane dedicate ai sapori e alle tradizioni locali. Dall’1 al 14 ottobre infatti, i visitatori hanno potuto assaporare il vero gusto arubano grazie a menù dedicati presso numerosi ristoranti dell’isola. Da ricette locali a base di pesce agli stufati a base di carne: una varietà di saporiti piatti creati dai migliori chef di Aruba con l’obiettivo di far scoprire il patrimonio culinario di Aruba.

 

Un soggiorno sull’isola di Aruba non può prescindere da un viaggio alla scoperta dei suoi sapori: Aruba è un paradiso per i buongustai e casa di oltre 90 nazionalità, come dimostrato dalla diversità della sua cucina. Ad Aruba, il termine “cucina locale” significa tutto e niente: scoprite come il melting pot di culture abbia contribuito a creare una cucina che è un mix di influenze olandesi, sud americane, caraibiche e nord americane, dall’alta cucina degli chef pluri-premiati ai piatti più semplici della tradizione arubana.

 

La cucina tradizionale di Aruba infatti è stata influenzata dagli amerindi, dai mercanti, dai pirati, dalle potenze coloniali olandesi e spagnole, dagli schiavi africani e dagli immigrati provenienti dall’Asia. Gli abitanti di Aruba hanno saputo amalgamare il tutto con i sapori caraibici e la cucina locale oggi offre piatti a base di pesce, stufati, specialità creole, frutta e verdure tipiche dell’area caraibica.

 

Provate le deliziose zuppe di frutti di mare oppure il pesce appena pescato: wahoo, dentice, lampuga e barracuda vengono serviti in una varietà di preparazioni tra cui fritti in padella, grigliati e alla mugnaia. Il tutto accompagnato dalla tipica salsa piccante di origine creola a base di pomodori, peperoni e cipolle chiamata pica, un vero must per un arubano!

 

E ancora, provate uno stufato di carne di manzo, di pollo o della più dolce carne di capra servita con riso e fagioli (arroz moro). Ma il più famoso degli stufati è la Keshi Yena (letteralmente stufato di formaggio), ricetta tradizionale che si ottiene riempiendo una forma di formaggio Edam o Gouda con carne speziata, cipolla, pomodoro, peperone verde, olive, capperi, uvetta e piccalilli; coprendo la forma con il suo cappello originale e poi cuocendo la forma farcita in forno fino a quando non sarà calda.

 

Infine, lo snack nazionale: il pastechi, l’irresistibile mezzaluna di pasta frolla ripiena. Il pastechi classico si ottiene farcendo con il formaggio una tasca di pasta leggermente dolce e poi friggendola ma ne esistono molte altre varietà a base di prosciutto, manzo, pollo e pesce.

 

Per chi volesse iniziare ad assaporare il gusto caraibico lontano dai Caraibi, ecco alcune ricette da preparare e provare a casa: non sarà come gustarle su una bianca e soffice spiaggia, ma aiuterà a sentirsi un po’ più vicini al mar dei Caraibi!

 

Funchi

Funchi è, la versione arubana della polenta, è una spessa polenta di mais, tradizionalmente servita come accompagnamento a ricchi stufati e piatti di pesce.  La polenta di Funchi può anche essere raffreddata, tagliata a fette piatte e fritta per una variante croccante.

 

INGREDIENTI:

300 gr di acqua fredda

350 gr di farina di granturco

5 gr di sale

350 gr di acqua bollente

5 gr di burro

 

Mescolare in una casseruola: i 300 gr di acqua fredda, i 350 gr di farina di granturco e i 5 gr di sale. Mescolare l'acqua bollente e il burro. Portare a ebollizione a fuoco vivace e cuocere per tre minuti. Continuare la cottura per altri 3 minuti, mescolando energicamente il funchi con un cucchiaio di legno. Quando la miscela è pronta si stacca dai lati della pentola, togliere dal fuoco. Versare in una ciotola profonda e ben imburrata e coprire con un piatto. Successivamente friggere i funchi nel burro e servire con pancetta croccante e uova strapazzate.

 

Pastechi 

Il pastechi è la famosa e irresistibile mezzaluna di pasta frolla ripiena.

 

INGREDIENTI DEL RIPIENO:

500 gr di tritata di manzo

1 cucchiaio di margarina

1 cipolla media tagliata fine

2 cucchiai di uvetta

1 peperoncino verde tagliato fine

1 gambo di sedano tagliato fine

½ peperoncino Scott Bonnet tagliato fine

Salsa di soia e pepe nero a piacere

 

PREPAZIONE DEL RIPIENO:

Scogliere il burro in un tegame e aggiungere tutti gli ingredienti, senza la carne. Mescolare bene e con regolarità fino a quando la cipolla e il sedano non si sono ammorbiditi. Dopo di che, aggiungere la carne e friggere fino a quando il tutto non è ben mescolato.

 

INGREDIENTI DELL’IMPASTO:

500 gr di farina di granturco

15 gr di lievito in polvere

½ cucchiaio di sale

2 cucchiai di zucchero

2 cucchiai di olio

1 uovo sbattuto

200 gr di acqua

 

PREPARAZIONE DELL’IMPASTO:

Mettere tutti gli ingredienti, ad eccezione dell’acqua, in un recipiente e mescolare il tutto con un cucchiaio. Aggiungere l’acqua a poco a poco per ammorbidire l’impasto. In seguito, lavorare l’impasto per circa 5 minuti, fino a quando non diventa del tutto morbido. Stendere l’impasto rendendolo spesso circa 3 mm. Poi, con un bicchiere largo o una piccola terrina, creare dei cerchi di impasto e riempirli con un cucchiaino di ripieno. Spennellare le estremità dei cerchi con dell’acqua e ripiegare l’impasto su se stesso. Poi premere sulle estremità con una forchetta. Friggere i pastechi in olio a circa 175 gradi fino a quando non diventano dorati.

 

L’Isola di Aruba, perla dei Caraibi del Sud, è situata fuori dalla rotta degli uragani e gode di una temperatura media di 28 gradi tutto l’anno. Circondata dal mare turchese e costantemente baciata dal sole, Aruba ospita ampie spiagge di sabbia bianca e panorami mozzafiato. Le numerose attività praticabili sull’Isola, la sicurezza di cui gode, le sue meraviglie naturali e l’alta qualità dell’offerta turistica la rendono una destinazione perfetta per i viaggi di nozze e non solo. Grazie al suo clima ideale e al sorriso della sua gente, Aruba è considerata la One Happy Island dei Caraibi: venite voi stessi a scoprire perché. www.aruba.com

 

Per maggiori informazioni su Aruba:

Global Tourist - Ufficio del Turismo di ARUBA in Italia

Tel: 011 – 4546557

 

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“Girogustando” 2019

Nelle Terre di Siena proseguono i “gemellaggi” tra cuochi

A Siena nuova tappa di “Girogustando”: i sapori toscani sposano quelli valdostani

Mercoledì 6 novembre la Trattoria della Berardenga a Castelnuovo Berardenga (SI) ospita lo staff del Restaurant Alpage di Cervinia (AO)

  

 

Nelle terre di Siena, nuovo appuntamento con “Girogustando” il calendario che nasce da veri e propri “gemellaggi gastronomici” e che mercoledì 6 novembre propone un inedito incontro tra sapori senesi e valdostani.

 

La Trattoria della Berardenga a Castelnuovo Berardenga (SI) ospita lo staff del Restaurant Alpage di Cervinia (AO) per costruire uno speciale menù a quattro mani che vuole essere occasione di scambio e di scoperta.

Francesca Nannetti, cuoca della Taverna, una delle eccellenze nel senese, proporrà una tartare di Vitellone bianco delle crete senesi, pappardelle al ragu di lepre e altri piatti della tradizione toscana. Francesca collaborerà per la prima volta con Gianmarco Cerrito, chef dell’Alpage di Cervinia, che arriverà nel Chianti con ravioli di bouden e bleu d’Aoste al burro e salvia, spaziando fino al french rack di cervo con panure alle erbe aromatiche cotto “sous vide” (termine francese che indica la cottura del prodotto sotto vuoto).

In abbinamento, i sommelier Fisar serviranno vini Chianti Classico e Petit Arvine – Azienda vinicola Les Cretes.

 

“Girogustando 2019” proseguirà poi venerdì 15 novembre al ristorante l’Angolo di Acquaviva di Montepulciano (SI) che ospiterà Bocon Divino di Camposampiero (PD).

Nuova tappa nel cuore di Siena mercoledì 20 novembre con il ristorante Gallo Nero di Siena che accoglierà il ristorante San Giorgio di Genova. Il calendario si concluderà quindi giovedì 28 novembre a Pienza (SI) dove il ristorante Dal Falco proporrà un menù ideato con il Konnubio di Arenzano (GE).

 

Partners della manifestazione, sono consorzi vinicoli e organismi di tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche che impreziosiscono l’offerta agroalimentare della Toscana. È questo un ulteriore passo avanti per l’applicazione del modello “Vetrina Toscana”, ovvero il progetto condiviso tra Regione e Unioncamere Toscana che da tempo valorizza la filiera enogastronomica regionale e i suoi soggetti attivi.

Nata 18 anni fa la manifestazione “Girogustando – I cuochi d’Italia s’incontrano”, è ideata da Confesercenti nella volontà di stimolare l’incrocio di culture e competenze, come modello per l’ulteriore crescita di un settore che è strategico per l’identità territoriale.

 

Tutti i dettagli sull’edizione 2019 di Girogustando sono reperibili sul sito www.girogustando.tv, e sui relativi social networks.

 

Sonia Corsi 3351979765; Elena Giovenco 3315353540 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

UN ASSAGGIO D'IRLANDA IN AUTUNNO

L’isola d'Irlanda celebra in grande stile la sua gastronomia fino al 30 novembre 2019. Innovativi produttori artigianali e chef di fama mondiale, si ritroveranno infatti nelle cucine (e non solo) di tutta l’isola per creare uno degli eventi gastronomici più entusiasmanti al mondo.
  

“Taste the Island” è un’iniziativa che si tiene in tutta l’isola e che accrescerà significativamente la reputazione dell’Irlanda in fatto di esperienze gastronomiche. Si tratta di un programma di tre anni che prevede un lavoro di squadra coinvolgendo moltissimi attori della filiera turistica che lavorano con grande entusiasmo, favorendo una sicura   ricaduta economica sul settore della accoglienza in Irlanda.  
  

Questo è l’anno inaugurale della campagna e l’impegno si è concentrato sulla collaborazione con l’industria gastronomica per sviluppare un numero maggiore di eventi ed esperienze rispetto a quelli già esistenti, dando vita ad un eccezionale e variegato programma di eventi.
  

Nei prossimi tre anni il programma mostrerà in quanti modi unici ed esaltanti, i visitatori potranno godere della famosa ospitalità e degli eccellenti prodotti irlandesi. L’obiettivo é anche quello di estendere la stagione turistica irlandese   servono da stimolo anche per l’obiettivo di destagionalizzare la stagione turistica irlandese; l’anno scorso in questo periodo c’erano 16 eventi gastronomici in calendario, questo autunno invece in ogni angolo dell'isola ci sono oltre 700 eventi e festival dedicati, accompagnati da offerte di soggiorno davvero eccezionali e per la seconda edizione saranno un numero maggiore.
  

Chiunque verrà in Irlanda si renderà conto che non c'è mai stato periodo migliore di questo per scoprire il panorama gastronomico dell’isola. Tra le molteplici esperienze a disposizione ci sono percorsi gastronomici e tour lungo le coste spazzate dal vento della Wild Atlantic Way e della Causeway Coastal Route; visite a distillerie e birrifici che prevedono workshop pratici; entusiasmanti festival gastronomici e mercati contadini e centinaia di opportunità di incontrare i produttori e coloro che utilizzano i freschissimi ingredienti locali per trasformarli in sapori incredibili.
 
Unendo questa campagna a ciò per cui l’Irlanda è già famosa – la fantastica accoglienza, i meravigliosi paesaggi di terra e di mare   – Taste the Island offrirà un ulteriore buon motivo per visitare l’Irlanda alla scoperta di ciò che di eccellente ha da offrire. 
  

Turismo Irlandese sta lavorando con i Tour Operator locali, per favorire lo sviluppo di pacchetti turistici dedicati.
 
Alcuni dei prossimi eventi:

The Taste of Titanic, fino al 30 novembre, Belfast, Irlanda del Nord
The Copper Coast Plate: Meet the Makers, 7-28 novembre, Waterford City
The Howth Seafood Shuffle, fino al 30 novembre, Howth, Dublino
Athlone Whiskey Tours, fino al 26 ottobre, Athlone, Roscommon

www.irlanda.com
  

Relax di lusso in Irlanda 

Scegli l’Irlanda per il tuo prossimo break all’insegna del lusso. Non avrai che l’imbarazzo della scelta.

Se cerchi esperienze extralusso in Irlanda, ci sono diversi tour operator e guide che possono prendersi cura di ogni dettaglio, desiderio e richiesta personalizzata di viaggio.  

Sia che tu decida di lasciare a qualcun altro il compito di occuparsi del tuo viaggio da sogno o di farlo da te, troverai sicuramente ciò che desideri tra la vasta gamma di sontuose spa, eleganti castelli, dimore signorili, alberghi superlusso e persino un treno deluxe in stile Orient Express che aspetta solo di portarti verso una destinazione speciale. 

Se cerchi una spa davvero speciale, punta su una delle location più esclusive del paese – il Galgorm Spa and Golf Resort a cinque stelle in Irlanda del Nord, posizionato in un luogo idilliaco sulle sponde del fiume Maine nella Contea di Antrim. Molti vengono qui espressamente per il Villaggio Termale, il primo del suo genere in Irlanda. Gli ospiti possono godere della tranquillità della natura e sperimentare relax allo stato puro grazie ad un’ampia scelta di vasche riscaldate lungo il fiume, piscine coperte e scoperte riscaldate, bagni turchi e saune. Gli ampi spazi e i servizi eccellenti vanno a braccetto con cibo e bevande eccezionali.   

Le dimore signorili e i castelli trasformati in alberghi in Irlanda vantano interni sontuosi, uno stile improntato al lusso e cibo raffinato, e l’apoteosi di tutto questo è il favoloso Adare Manor. Considerato una delle destinazioni più importanti d’Irlanda, questo perfetto connubio tra grandeur e squisitezza dei dettagli è richiestissimo dagli amanti del lusso. Accanto allo scenario mozzafiato, Adare Manor offre accoglienza opulenta, un campo da golf che ospiterà la Ryder Cup 2026 e oltre 340 ettari di meraviglioso parco, giardini cinti da mura e sentieri dove passeggiare.  

Dromoland Castle nella Contea di Clare sulla costa ovest dell’Irlanda è ai vertici della graduatoria degli castelli-albergo d’Irlanda. Con la sua perfetta miscela di eleganza vecchio stampo e lusso contemporaneo, Dromoland vanta una tradizione di lusso sfrontato e impeccabile e servizio attento ma discreto. Tra le caratteristiche più apprezzate figurano un centro benessere, una cucina raffinata e un campo da golf professionale. 

Se invece preferisci affittare solo il castello senza il personale, il 5 stelle Crom Castle nella Contea di Fermanagh fa al caso tuo. La sua Ala Ovest è il nonplusultra tra le strutture che è possibile noleggaire - nello specifico direttamente dai proprietari, la famiglia Crichton, Conti di Erne.

Con sole 20 stanze da letto, Ballyfin è un altro luogo ideale per circondarsi dal lusso e approfittare di stratosferici livelli di ospitalità. Kim Kardashian e Kanye West hanno scelto questo luogo per la loro luna di miele, anche grazie al rigorosissimo rispetto della privacy che vige in questa struttura. Molte tenute offrono anche attività complementari quali degustazione di vini e whiskey, spettacoli musicali, tiro con l’arco, tiro al piattello, sentieri pedonali e ciclabili, gite in barca, pesca d’acqua dolce, tennis e croquet.   

Scopri un’esperienza lussuosa un po’ diversa dal solito a bordo del Belmond Grand Hibernian, che offre eleganti gite in treno per tutta l’Irlanda. Le splendide cabine passeggeri sono un mix di lusso moderno e tradizionale eleganza georgiana. Una avventura di due notti targata Taste of Ireland ti porterà lungo la spettacolare costa orientale fino a Belfast per poi scendere attraverso paesaggi verdi fino a Kilkenny, nell’Ireland’s Ancient East. La cucina è eccezionale e l'atmosfera è animata da musicisti e cantastorie. 

Per un soggiorno lussuoso in albergo senza muoversi dalla città, The Merchant garantisce un’esperienza a cinque stelle nel cuore del vibrante Cathedral Quarter di Belfast, mentre The Shelbourne rimane il simbolo del lusso nella città di Dublino.  

Ornella Gamacchio

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