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Vini

ARRIVA IL NATALE GIALLOROSA: APERITIVI CON FORMAGGIO MONTE VERONESE E CHIARETTO DI BARDOLINO

Il rosé accompagna le feste con una proposta nei locali di Verona. Cristoforetti, Consorzio: "Vino per tutte le stagioni. In settembre +70%"

A Verona il Natale si tinge di Giallo e Rosa, i colori del formaggio Monte Veronese dop e del vino Chiaretto di Bardolino doc: saranno serviti come inedito aperitivo delle feste di fine anno per l'iniziativa Natale Giallorosa.

L’idea è dei consorzi di tutela dei due prodotti veronesi e coinvolge una quindicina di locali tra Verona e Villafranca di Verona, che proporranno alla loro clientela calici di Chiaretto accompagnati da assaggi di Monte Veronese. Dal 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, per proseguire fino all’Epifania.

Alla Dogana Veneta di Lazise il 26 dicembre 2017 a pranzo e a cena e il 6 e 7 gennaio 2018 a pranzo saranno serviti menu con protagonista il formaggio Monte Veronese dop in abbinamento alla piacevolezza del Chiaretto di Bardolino doc.

Si chiude così un anno d'oro per il rosé gardesano, leader assoluto del settore italiano dei vini rosati con i suoi 10 milioni di bottiglie vendute. “Fino a qualche anno fa – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela Bardolino doc – il Chiaretto era considerato esclusivamente un vino estivo. Oggi si beve in tutte le stagioni, come accade nei grandi mercati del vino rosato, ossia la Francia e gli Stati Uniti.

Quest’anno, poi, la destagionalizzazione del Chiaretto ha fatto un ulteriore balzo in avanti: basti pensare che il Chiaretto immesso sul mercato nel mese di settembre, e dunque destinato ad essere bevuto in Italia e all’estero nei mesi autunnali, ha segnato un incremento del 70% rispetto allo stesso mese del 2016, con un balzo in avanti del 57% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. Il trend di crescita è stato confermato anche in ottobre e novembre. Dunque, cosa meglio di un Chiaretto come vino per i brindisi natalizi, in abbinata con un prodotto come il formaggio Monte Veronese, che si sposa benissimo con il nostro rosé?”

Natale Giallorosa è organizzato dal Consorzio tutela vino Bardolino e dal Consorzio

per la tutela del formaggio Monte Veronese dop, in collaborazione con la Camera di Commercio di Verona.

Per info e prenotazioni alla Dogana di Lazise tel. 335 5388177.

LISTA LOCALI 

Verona

Osteria Al Carroarmato

Osteria Sottoriva

Locanda Lo Speziale

Cafè Carducci

Osteria da Morandin

Osteria Nosetta

Scuderlando 121

ZOO'e

Osteria all'Organetto

Villafranca di Verona

Belgio & Dolcezze

Altri in fase di adesione.

Ufficio stampa:

Michele Bertuzzo 

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347 9698760 

IL PROSECCO: UN GRANDE VINO ITALIANO DAL SUCCESSO MONDIALE

 

 

Grappolo di Glera

 

Di Virgilio Pronzati

 

L’Italia conosciuta da secoli col nome di Enotria, ossia terra da vino, in campo agricolo si può definire uno stivale colmo di vino per tutti i gusti e le tasche. Quindi patria di grandi vini, e d’altri di minor pregio, sempre dal buon rapporto qualità-prezzo. Parlando del Veneto, oltre il grande patrimonio storico-culturale e artistico, vanta sin da tempi remoti, una vitivinicoltura di pregio, in particolare nel Trevigiano e nel Veronese. Quest’ultimo per rossi (Recioto Amarone e Valpolicella dell’omonima zona e Valpantena), Il Trevigiano per i bianchi che l’hanno reso famoso: Il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene e non solo.  Oggi si deve dire i Prosecco: Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore, Prosecco Doc e Asolo Docg Prosecco. Tutti prodotti con l‘85% di uve Glera e il restante 15% di altre uve tradizionali del territorio (Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga), coltivate a pergola semplice o doppia. 

IL primo dei due Docg, proviene dalle colline della zona storica di Conegliano e Valdobbiadene e da altri tredici comuni, da origine a quattro tipologie: Conegliano Valdobbiadene Prosecco:  paglierino molto scarico con riflessi verdolini; lievemente floreale, fruttato e fine; leggero, secco, sapido, fresco e un po’ minerale. Conegliano Valdobbiadene Prosecco" frizzante: paglierino molto scarico con riflessi verdolini e buona effervescenza: delicatamente floreale, fruttato, fine e varietale; giustamente fresco e sapido, leggero ma di buon equilibrio. Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Spumante (se con la menzione Rive è prodotto in un singolo territorio) nelle versioni Brut, Extra secco e Dry:  paglierino scarico con lievi riflessi verdolini e di molta e fine effervescenza: di buona intensità le note floreali e fruttate, varietale e composito; secco, sapido e molto fresco, di equilibrata struttura e persistenza. La menzione Superiore di Cartizze (la più vocata sottozona dell’intero comprensorio di soli 106 ha, situata nel comune di Valdobbiadene) esprime uno spumante ricco al naso e in bocca.

 

Il secondo Docg, l’Asolo Prosecco, sebbene è il più recente, sta mietendo allori e successo in vari Paesi del mondo.  Come i precedenti, è presente in tre versioni:  Colli Asolani Prosecco o "Asolo Prosecco, Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Frizzante;  Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Spumante accompagnato dalla menzione superiore. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco: bianco verdolino; delicato e varietale, con sentori finemente floreali e fruttati; secco, sapido e fresco, un po’ minerale e di leggera struttura. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Frizzante: bianco con lievi riflessi verdolini e con buona effervescenza; varietale, fine, persistente con note floreali, vegetali e fruttate; secco, sapido, discretamente pieno e persistente. Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco Spumante Superiore: paglierino molto scarico con lievi riflessi verdolini e di buona e persistente effervescenza; secco, molto fresco, sapido, discretamente pieno e continuo.   

Dall’ampia zona di produzione del Prosecco Doc, per lo più pianeggiante che si estende in cinque province del Veneto (Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno) e in quattro nel Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine), tre le tipologie: Tranquillo, Frizzante e Spumante. Prosecco Tranquillo: da bianco verdolino a paglierino scarico con riflessi verdolini; delicati sentori floreali e fruttati; secco e sapido, leggero ma equilibrato.  Prosecco Frizzante: da bianco verdolino a paglierino molto scarico e effervescente; discretamente intenso e persistente, varietale e i tipici sentori floreali e fruttati; secco, sapido, fresco, leggero ed equilibrato. Prosecco Spumante: paglierino molto scarico e di buona effervescenza; netti sentori varietali e floreali e fruttati; secco, sapido, di buona freschezza e di equilibrata struttura.   Il tipo Frizzante e Spumante può portare le diciture Brut, Extra dry, Dry e Demi sec.  La presa di spuma può essere fatta in bottiglia e col metodo Martinotti in autoclave.  

Benché di ben tre zone diverse, i Prosecco Docg e Doc hanno in comune le note varietali, floreali e fruttate, la leggera ma equilibrata struttura, e l’invito a ribersi. Virtù riconosciute e apprezzate da milioni di consumatori in gran parte inglesi. Non solo.  Oltre ad essere godibili come aperitivi e da bersi in ogni occasione, sono i vini ideali per piatti a base ittica e vegetale di semplice e raffinata matrice. Qualche esempio: Linguine con frutti di mare, zuppette di acciughe e di crostacei, antipasti di mare freddi e caldi, ricotti con piselli e d altri ortaggi, con i Prosecco Frizzanti.  Con torte, pizze, sformati di verdure e ortaggi e focacce salate, i prosecco fermi.  Con pesci di mare al vapore con salse bianche, moscardini alla piastra e pesci pregiati in umido e al forno, ideali i Prosecco Spumante, serviti nelle seguenti modalità.  Quelli frizzanti, servirli a 10-11°C in piccoli calici con stelo alto o flutes. I tipi fermi, servirli a 10 – 12°C  (10 per piatti freddi, 12-13 per quelli caldi). Infine gli spumanti secchi, servirli a 9-10°C in classiche flutes dall’alto stelo.  Se dry o demi sec per piatti con le stesse basi ma un po’piccanti e speziate, servirli a 8-9°C nelle già citate flutes.

 

UN NATALE MAGICO CON I VINI DE IL BORRO

 

Polissena Igt Toscana 2015 BIO, intenso e sorprendentemente equilibrato, Petruna Anfora Valdarno di Sopra Doc 2015 BIO, complesso e deciso.

S. Giustino Valdarno (AR), dicembre 2017. Questo Natale regalatevi un’emozione senza tempo con i vini de Il Borro, azienda vitivinicola nel cuore della Toscana di proprietà di Ferruccio Ferragamo, che propone due dei suoi vini più pregiati: Polissena IGT Toscana 2015 BIO (formato Magnum) e Petruna Anfora Valdarno di Sopra DOC 2015 BIO, perfetti da regalare e condividere in occasione delle festività natalizie.

POLISSENA IGT BIO TOSCANA 2015

100% Sangiovese

Polissena Igt Toscana, dal colore rosso rubino, al naso si presenta con un profumo intenso, con note di sottobosco e sentori di frutta a bacca rossa. Il sapore è asciutto, di buon corpo, con una piacevole percezione dei tannini.Il Polissena è un atto d’amore verso la toscana, verso uno dei suoi vitigni più caratteristici: il sangiovese. Dona le sensazioni forti di chi ha carattere, sorprendendo però con quel suo inaspettato equilibrio. È il figlio ribelle dal quale assapori inattese, vere emozioni. Coinvolgente ma sempre discreto, mai invadente, nel pieno rispetto di chi beve. Ideale in abbinamento alle specialità toscane di carne, crostini toscani, formaggi stagionati, affettati, primi e secondi a base di selvaggina. Particolarmente consigliato con lepre, cinghiale, chianina (e razze con habitus dolicomorfo) e cinta senese.

Il prezzo medio di vendita al pubblico (formato Magnum) si aggira intorno ai €45 PETRUNA ANFORA VALDARNO DI SOPRA DOC BIO 2015

100% sangiovese, vinificato in anfora

Petruna è ottenuto vinificando uve 100% Sangiovese ed utilizzando esclusivamente anfore di terracotta. Nel bicchiere il vino presenta un colore rosso rubino. Al naso è complesso, con note di frutta rossa matura e aromi derivanti dall’affinamento in anfora. Il sapore è deciso con tannini equilibrati e buona acidità. Petruna si abbina perfettamente con i piatti della tradizione toscana a base di carne, ma è ottimo per accompagnare anche zuppe di pane o di legumi. Può essere servito con formaggi stagionati ed erborinati.

Il prezzo medio di vendita al pubblico (formato 0,75 cl) si aggira intorno ai €48

Per informazioni: www.ilborro.it

 

 

 

NOTE STAMPA

La Tenuta Il Borro, azienda vitivinicola di proprietà di Ferruccio Ferragamo in cui sono impegnati il figlio Salvatore Ferragamo (oggi AD de Il Borro) e la figlia Vittoria (responsabile della produzione biologica e dei progetti speciali), si estende su una superficie di settecento ettari immersi nel cuore della Toscana, nel bacino del Valdarno Superiore.Di questi: 45 sono di vigneti, 40 di oliveti, 180 destinati a foraggi e seminativi, 1 ettaro ad ortaggi biologici e i restanti lasciati a silvi cultura.

I 45 ettari di vigneti, situati tra i 300 e i 500 metri s.l.m., godono di condizioni pedoclimatiche uniche che permettono di dar vita a vini di qualità.Vitigni autoctoni, come il Sangiovese, ma anche vitigni della “tradizione toscana”, come

il Merlot, il Cabernet Sauvignon ed il Petit Verdot, oggi convivono insieme, adattandosi al meglio alla variabilità dei terreni. La produzione annua totale è di 180.000 bottiglie e si suddivide nelle seguenti etichette: Bolle di Borro Rosé Metodo Classico(100% Sangiovese), Il Borro Igt Toscana (50% Merlot, 35% Cabernet, 10% Syrah, 5% Petit Verdot), Alessandro dal Borro Igt Toscana (100% Syrah), Polissena Igt Toscana (100% Sangiovese), Pian di Nova Igt Toscana (75% Syrah, 25% Sangiovese), Lamelle Igt Toscana (100% Chardonnay), Occhio di Pernice Vinsanto del Chianti (100% Sangiovese), e i vini biologici: Borrigiano Valdarno di Sopra Doc (35% Syrah, 40% Merlot, 25% Sangiovese), Petruna (100% Sangiovese), Rosé del Borro Igt Toscana Biologico (100% Sangiovese).

Il Borro: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sonia Gambino mobile +39 3420686448 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

CARPINETO Grandi Vini Toscani

 

 

 

CARPINETO Grandi Vini di Toscana è anche quest'anno tra i 107 migliori produttori italiani selezionati da Wine Spectator per OPERA WINE, anteprima esclusiva di Vinitaly.

A rappresentare l'azienda uno dei capolavori della Collezione degli Appodiati il Vigneto Poggio Sant’Enrico – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. 2009

93 punti per Wine Spectator e Super 3 Stelle della Guida Oro I Vini di Veronelli 2018

Grand Tasting sabato 14 aprile 2018 - Verona, Palazzo della Grand Guardia

Vini prodotti solo in grandi annate gli Appodiati di CARPINETO, provenienti da singoli vigneti con caratteristiche eccezionali che esaltano le peculiarità di ogni microzona. Sono imbottigliati senza subire alcun trattamento e rilasciati dalla cantina dopo almeno 5 anni di affinamento in bottiglia.

Carpineto produce 5 Appodiati, icone in grado di evolvere lungamente.
Tra questi la scelta dell'azienda per OPERA WINE si è soffermata sull'Appodiato di Montepulciano Vigneto Poggio Sant’Enrico – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. 2009, proveniente dalle zone meglio esposte di due vigneti di sangiovese, “Poggio Sant’Enrico Piccolo” e “Poggio Sant’Enrico Grande” per un totale di circa 4 ettari, nel territorio di Montepulciano.

Il Poggio Sant'Enrico 2009 che ha ottenuto 93 punti per Wine Spectator, ha conquistato quest'anno anche le Super tre Stelle della Guida Oro I Vini di Veronelli 2018, il massimo riconoscimento della guida pietra miliare della cultura enologica italiana.

Ed è sempre il Vigneto Poggio Sant'Enrico 2009 ad essere entrato con un punteggio di 90 centesimi nella short list dei migliori vini rossi stilata da Ernesto Gentili con la seguente scheda di degustazione: "colore scuro e naso profondo, pulito, con note di frutti neri, grafite e pepe; la bocca è morbida, densa, vellutata e succosa, lunga nel finale – compatto e fine nei tannini."

"Il cru Poggio Sant'Enrico 2009 per noi rappresenta il culmine della produzione, essendo sangiovese in purezza e combinando l’eleganza di un vino di otto anni con il vigore di un vitigno che a Montepulciano riesce ad ottenere una concentrazione di polifenoli eccezionale. E' questo il motivo che ci ha spinto a sceglierlo per rappresentarci ad Opera Wine" hanno dichiarato i produttori della Carpineto di proprietà delle famiglie Sacchet e Zaccheo.

 

 

 

CARPINETO, consolidata azienda vitivinicola toscana,dal 1967, quando l'azienda fu fondata,ha decuplicato la superficie dei vigneti, da 20a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque Tenute o Appodiati: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano.

Tra le top 100 di Wine Spectator, premiata in particolare per alcuni vini icona come il Vino Nobile di Montepulciano Riserva(26° posto con un punteggio di 93/100), l'azienda ha una produzione che copre tutti i grandi rossi della Toscana.

Era il 1967 quando le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi.


Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca.

Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenutasi standard molto elevati, con l'obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l'ambiente.

Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l'assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale,affermatasi per l'eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all'estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa.

 

Tre linee di produzione e oltre 30etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana.Rossi per lo più, Riserve di grande struttura ed estratto, vini estremamente longevi.

Nata 50 anni fa dalla scommessa sui grandi territori vinicoli della Toscana e dal sogno di mettere insieme le 3 denominazioni più importanti della regione, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, oggi è una realtà fortemente rappresentativa della migliore Toscana vitivinicola.

Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 Tenute, o Appodiati, nei territori più vocati della Toscana.

 

laura ruggieri - 339/4755329 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

IOsonoDONATELLA 

Brunello 2012

 

 

Seconda edizione, in 600 esemplari, del vino più esclusivo e importante firmato Donatella Cinelli Colombini

 

"Ho sempre sognato di produrre un vino di perfetta armonia come questo" dice Donatella Cinelli Colombini presentando il Brunello 2012 a cui ha voluto dare il suo nome IOsonoDONATELLA  un vino unico, con tannini setosi e profumi di piccoli frutti rossi maturi che inebriano. Un vino potente che vivrà per decine di anni, ma anche capace di dare piacere a chi lo beve oggi. Solo 600 bottiglie che vengono prodotte esclusivamente nelle migliori vendemmie per un vino d’autore, qualcosa di raro ed esclusivo, in cui la produttrice toscana ha racchiuso i suoi sogni e la sua storia.

Nasce nella zona Nord di Montalcino, in una piccola vigna che si chiama Ardita, in una splendida posizione assolata. Nella cantina Casato Prime Donne ha maturato per quasi tre anni in fusti di rovere di 5-7 ettolitri, realizzati a mano in 4 piccoli laboratori artigiani francesi. Le botti di questo Brunello hanno un cuore rosso attaccato sopra in modo che tutti, e soprattutto le cantiniere, le accudiscano con la massima cura e non mescolino il loro vino con tutti gli altri. Prima di andare in bottiglia il vino ha sostato per sei mesi in un uovo di cemento nudo per ossigenarsi e diventare ancora più vellutato. Un piccolo tocco di eleganza ma anche un ritorno al passato e alle vecchie tradizioni toscane che scendono indietro di almeno cinquecento anni.  

La confezione di IOsonoDONATELLA racconta la storia personale della Cinelli Colombini. Il vetro della bottiglia è coperto di stelle e ha al centro un anello con il suo marchio in oro. Da giovane lei studiava oreficeria medioevale e anche i sigilli anticamente inseriti negli anelli. Nella splendida scatola, che contiene la bottiglia e si apre come un fiore, ci sono altri riferimenti alla storia locale, il tessuto riprodotto all’esterno è infatti la tela di Pienza visibile nella Maestà di Duccio di Buoninsegna del 1311. 

 

IO SONO DONATELLA 

SCHEDA TECNICA IO SONO DONATELLA

TIPOLOGIA: rosso secco.

ZONA DI PRODUZIONE: Toscana, Montalcino, Casato Prime Donne

CLIMA: Inverno freddo, nevoso ma arido. Da giugno è iniziato un periodo caldissimo e senza piogge che è durato fino all’inizio di settembre.

Durante la vendemmia le temperature sono state fresche e le notti fredde.

Le zappature frequenti che hanno attenuato lo stress idrico delle viti e la ridotta produzione d’uva, sia come numero di grappoli che come dimensione, hanno permesso una maturazione regolare e completa dell’uva.

UVAGGIO: 100% Sangiovese

VENDEMMIA: dal 12 al 15 settembre, raccolta manuale delle uve con attenta selezione dei grappoli nella vigna e cernita degli acini migliori in cantina. Grappoli piccoli, spargoli con acini dal calibro piccolo e vinaccioli perfettamente lignificati.

VINIFICAZIONE: Nei tini tronco conici a cappello aperto con follatore. La vinificazione è durata 20 giorni ed è stata seguita da una macerazione di altri dieci giorni sempre a contatto con le bucce dell’uva

MATURAZIONE IN LEGNO: da 5-7 ettolitri di rovere francese tagliato a spacco seguendo la linea naturale del legno, in prestigiosi laboratori artigiani. I tonneaux provengono da 4 laboratori artigiani, in alcuni le doghe sono piegate con il vapore e in altre con il fuoco in alcune la tostatura è ottenuta con la brace e in altre con la fiamma. La diversità serve ad aumentare la complessità del vino. Solo una parte del vino di queste botticelle è stato usato per produrre IOsonoDONATELLA.

QUANTITA’ PRODOTTA: 600 bottiglie

COLORE: rosso rubino brillante, la ricchezza del vino è evidente nella lentezza con cui ruota nei bicchieri

PROFUMO: di grande finezza, profondità e complessità. Evidenti i richiami ai piccoli frutti rossi maturi e alle spezie

GUSTO: molto fine, setoso e bilanciato. Rivela la sua struttura nell’intensità e nella persistenza. Il gusto rimane lungamente in bocca come un ricordo piacevole.

ABBINAMENTO GASTRONOMICO: piatti importanti di carne e formaggi stagionati.

SERVIZIO IN TAVOLA: Temperatura ambiente (18 °C). Calici di cristallo bianco con coppa ampia. E’ meglio stappare un’ora prima del servizio, possibilmente ossigenandolo nel decanter.

CAPACITA’ DI INVECCHIAMENTO: 20-30 anni e oltre. Tenere le bottiglie distese, al buio e al freddo. La cantina di Donatella Cinelli Colombini effettua la sostituzione dei tappi certificando l’operazione dopo 20 anni dall’anno di imbottigliamento.

 

 

Marzia Morganti Tempestini Tel 335 6130800

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VINO. WINEHUNTER ROMA 2017 CONFERMA LUNADORO NOBILE DI CLASSE

 

Il Vino Nobile Riserva Quercione 2013 fa il pieno di consensi il 2 e 3 dicembre all'Acquario Romano 

Annovi (AD Lunadoro): “Soddisfatti per il grande successo di critica e pubblico” 

 

“Con WineHunter Roma Lunadoro ha salutato in grande stile questo 2017, anno davvero positivo per la nostra azienda agricola, che ha registrato, in tutti gli eventi ai quali ha partecipato, consensi davvero positivi, sia dagli addetti ai lavori e dalla stampa di settore, che dal pubblico. Dopo Merano e Milano, Roma è stata una conferma: nelle due giornate abbiamo acquisito nuovi e importanti contatti, anche dall’estero. Apprezzatissimi sono stati, in particolare, i nostri Nobili, il Riserva Quercione 2013 e il Nobile di Montepulciano DOCG 2014, per i quali sono stati spesi pareri davvero entusiasmanti. Siamo quindi molto soddisfatti e pieni di energia per affrontare il 2018, anno già ricco di appuntamenti attraverso i quali vogliamo far crescere ancora di più la nostra piccola, ma già apprezzata realtà vitivinicola”.  

Con queste parole Adriano Annovi, Amministratore Delegato di Lunadoro, ha commentato il grande successo riscosso dai vini dell’azienda agricola di Valiano di Montepulciano (Siena) nella seconda edizione di WineHunter Roma,  andato in scena il 2 e il 3 dicembre all’Acquario Romano nel cuore della Città Eterna: due giornate che hanno raccolto il meglio dell’enogastronomia italiana, con oltre 50 selezionate etichette presenti e showcooking di altissimo livello. 

La qualità dei rossi Lunadoro ha messo d’accordo tutti: la stampa specializzata, a cui era dedicata una presentazione il 2 dicembre, e il pubblico. A riscuotere maggior consenso il Vino Nobile Riserva Quercione 2013, già premiato al Merano Wine Festival con The WineHunter Award Rosso, e il Pagliareto Vino Nobile di Montepulciano DOCG 2014. Molto apprezzato anche il Prugnanello Rosso di Montepulciano DOC 2015.   

Il prossimo appuntamento con i rossi Lunadoro è per il 27 e il 28 gennaio a Wine&Siena, due giornate ricche di appuntamenti, nelle suggestive location di Palazzo Salimbeni, il Grand Hotel Continental– Starhotels Collezione e il Palazzo Comunale. 

Alessia Marsigalia

Journalist

 

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