Vini
Vini
I VERDICCHIO A CONFRONTO: IMBOTTIGLIATO 2020 vs 2019
TIPOLOGIA |
QUANTITA’ (HL) 2019 |
QUANTITA’ (HL) 2020 |
TREND (‘20 VS ’19) |
Verdicchio di Matelica |
15.470 |
14.119,71 |
-8,7% |
Verdicchio dei Castelli di Jesi |
136.834 |
146.957,65 |
+7,4% |
Totale complessivo |
152.304 |
161.077,36 |
+5,8% |
Marina Catenacci
BIANCO DI PINO (SOPRANO E SOTTANO)
di Giampietro Poggi
Pino, formato dalla due frazioni Sottano e Soprano, è localita' situata ad ovest della Val Bisagno sulle alture di Molassana, ad una altezza compresa tra 120 ed 340 m. s.l.m. e ben soleggiata. Motivo per cui in tempo addietro si ottenevano ottimi vini bianchi; il terreno collinare e' in genere calcareo e sassoso, occorre lavorarlo con una buona zappa. Attualmente il bianco di Pino e' prodotto in piccole quantità da contadini locali e si presenta di un giallo paglierino con riflessi verdognoli, limpido, sapido, di buona acidità e di pronta beva. Degustarlo con fave e salame in primavera e' l'ideale per questo vino, servito fresco di cantina. I contadini appassionati dei loro vigneti, ovviamente lo coltivano per hobby, consiste in una produzione medio-bassa di circa in 300 litri annui, con una resa per ettaro 60 quintali dove quel poco viene omaggiato a parenti e amici ben contenti di assaggiare il vino prodotto in questo borgo. Altri abbinamenti possono essere: cuculli, verdure ripiene, stoccafisso, trippe al verde e polpettone genovese. I vigneti si estendono in fascette strette, tipo Cinqueterre, con muretti a secco in pietra ricostruiti a regola d'arte. Essi sono costituiti da Vermentino, Albarola Bosco, Bianchetta genovese e Rollo. Quest'ultimo molto resistente alle intemperie e produce un vino poco alcolico e di alta acidità. Sarebbe indicato per fare un buon spumante, sapido con sentori di mela renetta, pompelmo e limone.
Vermentino
Ora passiamo alla descrizione dei vari vitigni a bacca bianca. Vermentino, vitigno coltivato in tutte le province liguri. Il vermentino entra a far parte di tutte le DOC della regione in varie percentuali, dando vini freschi, sapidi e caratterizzati da un aroma minerale (specialmente nel Ponente) floreale e fruttato (nel Levante). La pianta ha foglia medio-piccola, pentagonale o orbicolare, intera o trilobata. Il grappolo medio o medio-piccolo, cilindrico o conico, spesso con 2-3 ali, compatto e con punta frequentemente arcata. Gli acini sono medio-piccoli, ellissoidali, spesso deformati dalla compattezza del grappolo, con buccia pruinosa, sottile ma resistente, di colore bianco- verdastro o bianco giallastro. A causa del peculiare aspetto degli acini, che appaiono "calcati" tra di loro, il vitigno era anticamente conosciuto col nome di Calcatella. Predilige un clima fresco e zone ben esposte ed arieggiate; si adatta facilmente a sistemi di allevamento tradizionali o a controspalliera e vuole potatura corta o mista. La produzione risulta buona e soddisfacente.
Albarola
Albarola è un vitigno a bacca bianca , di origine atoctona, coltivato in Italia nelle regioni Liguria e Toscana. La foglia è medio-piccola, a forma pentagonale e alle volte può essere orbicolare. Il suo grappolo ha una forma medio-piccola, è cilindro-conico, alato e compatto. L’acino è di dimensioni medio piccole, ellissoidale con buccia pruinosa, di colore bianco-verde-giallastro. Di buona vigoria e produttività ostante negli anni. Il periodo di maturazione dell uva è quello di fine agosto-primi di settembre. I vini prodotti con questo vitigno hanno sentori floreali e di mela verde
Bosco
Il Bosco e' un vitigno autoctono ligure, coltivato soprattutto nella Riviera di Levante, in particolare nelle Cinque Terre. Produce un vino di media struttura ed alcolicità, di colore giallo paglierino e profumi intensi e caratteristici di fiori di primavera. Il suo grappolo ha acini di dimensione media, di forma ellissoidali, con buccia pruinosa, spessa e di colore verde-gialla.
Bianchetta Genovese
Il Bianchetta Genovese è un vitigno caratterizzato da un grappolo conico verde- giallastro di media grandezza, dotato di una grande ala (tanto da sembrare doppio), con una foglia color verde opaco. Gli acini sono medio-piccoli, a forma d'ellisse. La buccia è sottile, di colore bianco-giallastro o bianco-verdastro. Grazie alla sua maturazione precoce che ne consente l’ottimizzazione della maturità negli anni più freddi, si trova a suo agio sui rilievi liguri, ad alte quote con terreni difficili. Il Bianchetta Genovese è un vitigno vigoroso, che preferisce climi freschi e aree collinari con buona esposizione e ventilazione. Non ha problemi con i venti salini provenienti dal mare.
Rollo
Il Rollo è un vitigno autoctono ligure, coltivato da secoli principalmente nella città metropolitana di Genova e in misura minore nella Riviera di Ponente. E’ coltivato anche nella zona di Nizza col nome di “Rolle", e di Antibes, dove è meglio conosciuto come “Verlantin". Secondo alcuni studiosi sarebbe originario della Liguria, in particolare del circondario di Genova oppure dell'imperiese; secondo altri, invece sarebbe originario della Francia, e da qui trapiantato in Liguria in tempi antichi. La pianta presenta una foglia medio-grande, pentagonale e quinquelobata, di colore verde opaco. Il grappolo è di forma conica o conico-piramidale, grande, compatto e tozzo. Gli acini sono grossi, di forma sferoidale allungata, di colore verde giallastro, mediamente con 1-2 vinaccioli. Il vitigno ha buona vigoria e produzione abbondante e costante, si adatta facilmente anche a condizioni ambientali meno favorevoli per la coltivazione della vite, come le strette valli interne della riviera e i terreni più alti. È uno fra i più tardivi vitigni bianchi coltivati in Liguria, generalmente si vendemmia nella prima metà di ottobre.
Bottiglia di Bianco di Pino
Cenni storici su Pino Soprano
Pino è nominato per la prima volta nel 966, in un contratto di locazione di terreni agricoli, ed aveva il suo Console; la parrocchia di S.Pietro di Pino appare invece nel 1201, guidata da Prete Stefano. La chiesa attuale fu edificata nella prima metà del ‘600 e consacrata nell’anno 1641. La parrocchia di Pino un tempo comprendeva anche le borgate dei Carpi e di S. Giacomo, e si spingeva sino alla sponda destra del Bisagno in località Olmo. A Pino è attiva la Confraternita di N.S. del Suffragio, San Terenziano e San Michele, fondata alla fine degli anni ‘80; priore della confraternita e' Franco Campostano, persona con ottime capacita' organizzative, mentre il parroco attuale è Don Marco, allegro sessantenne, curioso personaggio molto attivo! I crocifissi abbastanza pesanti (90 e 130 Kg circa) vengono portati in processione dai “cristezzanti” i quali coltivano questa passione da anni e con grosso sacrificio; puntalmente l'otto di Settembre sfilano con i cristi per il paese facendoli anche ballare a tempo di musica prodotta dalla banda di Rivarolo, prenotata ogni anno per la festosa circostanza.
Panoramica di Pino Soprano sotto chiesa di San Pietro