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Vini

REBARBA, LA BARBERA D’ASTI AFFINATA IN MUSICA DAL MAESTRO PEPPE VESSICCHIO

 

 

L’ESTROSO PROGETTO DELLE CANTINE POST DAL VIN SARÀ PRESENTATO DOMENICA 10 GIUGNO ALLE 12 A ROCCHETTA TANARO (ASTI) 

Una Barbera d’Asti affinata in musica da un grande maestro d’orchestra e compositore. Accade a Rocchetta Tanaro: poco più di 1500 abitanti tra vigne e boschi del parco naturale nel cuore del Monferrato astigiano. Terra di «quieta follia», amava definirla Bruno Lauzi, che incontra ora il genio allegro di un napoletano: Peppe Vessicchio, da tutti conosciuto come il maestro del Festival di Sanremo. Nasce così “Rebarba” la nuova Barbera d’Asti vendemmia 2016 armonizzata in musica e firmata dalle Cantine Post dal Vin di Rocchetta Tanaro (79 soci conferitori, 100 circa ettari di vigneti, 85 mila bottiglie). 

Un’idea cresciuta nell’amicizia che il cuoco Beppe Sardi condivide con Vessicchio e Giulio Porzio, presidente della cantina: «Il maestro Vessicchio – racconta Porzio - ha prima fatto una prova su una nostra bottiglia di Barbera e abbiamo visto che il vino armonizzato con la sua musica era più buono e piacevole. Così abbiamo sposato questo stravagante, innovativo e divertente progetto. Da un anno il maestro viene regolarmente in cantina a suonare per le botti colme di “rossa” vendemmiata nel 2016». Il risultato di questo lavoro sarà presentato domenica 10 giugno dalle 12 con il debutto della nuova etichetta “Rebarba”: «Il nome – spiega il presidente di Post dal Vin – è stato scelto da Vessicchio: è un anagramma di Barbera ed è il re della barba e della Barbera». Anche il disegno sull’etichetta ricorda il volto del maestro napoletano. Sono già pronte 4 mila bottiglie. Il vino per imbottigliarne altre 4000 è in fase di trattamento.

Il trattamento viene spiegato direttamente da Vessicchio: «Dopo tre anni di risultati affermativi forniti da palati eccellenti in seguito a test dimostrativi, la tecnica di “armonizzazione” del vino promossa e attuata da me in collaborazione con Michele Carone e Andrea Rizzoli arriva nelle terre della Barbera d’Asti. Le nuove aggregazioni supramolecolari indotte da questo affinamento chiamato Freman, FREquenze e Musica Armonico-Naturale, sono riscontrate come migliorative del prodotto sotto vari aspetti, anche quello della digeribilità. Questa nuova condizione è anche testimoniata da strumentazioni usate in ambito fisico». 


Il compositore non è nuovo a questo genere di stravaganze: già in passato aveva utilizzato Mozart tra i filari per tenere lontani oidio e peronospora dalle viti di nebbiolo nel Roero. Ora si spinge oltre con dei complici d’eccellenza nel Monferrato, confermando un’altra convinzione di Lauzi: “I piemontesi sono brasiliani con la nebbia dentro”. 

Questo il programma di domenica 10 giugno. S’inizia a mezzogiorno alla Fattoria Roceta: Peppe Vessicchio, Beppe Sardi e Giulio Porzio racconteranno com’è nato il progetto Rebarba. Alle 13 si va alla Cantina Post dal Vin accompagnati dalla Banda musicale di Rocchetta Tanaro: degustazione di Rebarba Barbera d'Asti 2016 Cantina Post dal Vin accompagnata da risotto alla Barbera, carne cruda e tagliere di formaggi. Piatti: 6 euro cadauno. Tasca con bicchiere e degustazione: 4 euro. Alle 19 trasferimento ad Alessandria città per una doppia presentazione-degustazione di Rebarba accompagnata da risotto alla Barbera e servizio tapas al Barlicin in via Modena 68.

La giornata di festa ha il patrocinio del Comune di Rocchetta Tanaro

Info: 0141 644143 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.postdalvin.it

iShock

Fiammetta Mussio

 

CANTINA CLAVESANA

 

Di Virgilio Pronzati

 

Cantina Clavesana Sca -  Frazione  Madonna  della  Neve  19  -  12060  Clavesana (CN) -  Tel 0173/790451  - siamo dolcetto@inclavesana,it - www.inclavesana.it 

 

320 Dogliani Superiore DOCG 2013

 

 

 

Categoria: Rosso secco.  Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%. Bottiglie prodotte: 8.000. Prezzo in enoteca: € 15,30. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di medio affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C.  Tempo di consumo:  ancora 1-2 anni.  Evoluzione: pronto.  Servizio: mescere a 16-17°c in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Agnolotti con sugo d’arrosto, coniglio in casseruola al Dogliani, toma di 3.4 mesi

 

Caratteristiche organolettiche

 

Limpidezza: limpido.  Colore: rubino carico con lievi nuances violacee. Profumo: intenso, persistente e fine, con netti sentori di piccoli frutti rossi di bosco (ciliegia durona, mora e lampone), umori boschivi e tenue di pepe nero. Sapore: secco, fresco e sapido, caldo, gradevolmente tannico, pieno ma snello e di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e tannica, con note fruttate, speziate e vegetale-balsamiche.

 

Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Dolcetto di un vigneto dell’età  di circa 40 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare per circa 10 giorni in botte d’acciaio inox a temperatura  controllata con frequenti rimontaggi.  Maturazione: otto mesi in botte di cemento.  Segue un affinamento in bottiglia di altri quattro mesi. Il numero 320 corrisponde al socio Celso Cerri con vigne a Santa Lucia di Dogliani.

 

Punteggio: 52/60

 

ASPETTO -  Limpidezza 5.  Colore:  5.  

PROFUMO  intensità  4.  Persistenza  5.   Finezza  4.  Armonia  4.    

SAPORE  Persistenza 4.   Pienezza   4.   Sapidità  5. Acidità/morbidezza 4.  Armonia 4.  

GRADIMENTO:  Ottimo 4. 

 

 IL CLOU Dogliani Superiore DOCG 2013 

 

 

 

 

Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 14%.  Bottiglie prodotte: 150.000. Prezzo in enoteca: € 13,60. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di medio affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C.  Tempo di consumo:  ancora 1-2 anni.  Evoluzione: pronto. Servizio: mescere a 16-17°c in ampi calici con stelo medio. Abbinamento: Taglierini con ragù di carne, tacchino al forno con patate, bra di alcuni mesi

 

Caratteristiche organolettiche

 

Limpidezza: limpido.  Colore: rubino carico con lievi riflessi porpora. Profumo: intenso, persistente e fine, con netti sentori varietali, piccoli frutti rossi boschivi (ciliegia durona, marasca e lampone), umori boschivi e tenue di pepe nero. Sapore: secco, appena fresco ma sapido, caldo, giustamente tannico, di buona struttura e persistenza. Retrogusto: vena tannica, con note fruttate, speziate e vegetale-balsamiche.

 

Considerazioni: Molto buono. Ottenuto da scelte uve Dolcetto di vitigni dell’età di circa 50 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare per circa 9 giorni in botte d’acciaio inox a temperatura di 28°c  con frequenti rimontaggi. Poco prima dell’inverno, il vino è travasato in botti di cemento dove affina senza sensibili sbalzi termici.  Segue un affinamento in bottiglia di alcuni mesi. 

 

Punteggio: 52/60

 

ASPETTO -  Limpidezza 5.  Colore:  4.  

PROFUMO  intensità  4.  Persistenza  5.   Finezza  4.  Armonia  4.    SAPORE  Persistenza 5.  

Pienezza   4.   Sapidità  5. Acidità/morbidezza 4.  Armonia 4.  GRADIMENTO:  Ottimo 4. 

 

Clavesana  Dogliani DOCG 2016

 

 

Categoria: Rosso secco. Vitigno: Dolcetto. Bottiglia: 75 cl. Alcol: 13,5%. Bottiglie prodotte: 2.500.000.  Prezzo in enoteca: € 10,20. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini rossi di medio affinamento, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C.  Tempo di consumo:  ancora 2-4 anni.  Evoluzione: quasi pronto. Servizio: mescere a 16-17°c in ampi calici con stelo medio.  Abbinamento:  Pappardelle con fegatini, polenta con salsiccia, pollo allo spiedo, robiola di due mesi.  

 

Caratteristiche organolettiche

 

Limpidezza: limpido.  Colore: rubino carico tendente al violaceo. Profumo: abbastanza intenso, persistente e fine, con sentori fruttati vegetali e speziati di ciliegia durona e marasca, erbe di bosco un po’appassite, tenue di cannella e chiodi di garofano. Sapore: secco, molto fresco, sapido, caldo, ancora un po’ astringente, pieno e di buona persistenza. Retrogusto: vena tannica, con note fruttate, speziate e vegetali.

Considerazioni: Buono. Ottenuto da scelte uve Dolcetto da vigneti dell’età media di 45 anni, pigiadiraspate e fatte fermentare per circa 8 giorni in botte d’acciaio inox a temperatura controllata con frequenti rimontaggi, seguita dalla fermentazione malolattica. Maturazione: sei mesi in botte di acciaio inox.  Segue un affinamento in bottiglia di alcuni mesi.  

Punteggio: 50/60

 

ASPETTO -  Limpidezza 5.  Colore:  5.  

PROFUMO  intensità  4.  Persistenza  5.  Finezza  4.  Armonia  4.    

SAPORE  Persistenza 4.  Pienezza   4.   Sapidità  4. Acidità/morbidezza 5.  Armonia 3. 

GRADIMENTO:  buono 3. 

 

 

 

A VILLA ROVERE I VINI RACCONTANO CONTEMPORANEITÀ' E RISPETTO

 

 

Ai tre classici internazionali si accosta da quest’anno  un sangiovese in purezza che arricchisce un  progetto enologico nato nel 2004  nella tenuta di famiglia dell’imprenditore  Alessandro Annibali,  noto per aver creato la  filiera delle ‘Noci di Romagna’

 

Un progetto contemporaneo che nasce dal rispetto e dall’ascolto della terra e delle uve. A quindici anni dalla nascita del vigneto sulle terre di Villa Rovere, è già tempo di maturità. Tre vini prodotti fin dagli esordi, Tito, Pirro e Nanì. Rispettivamente un Merlot in purezza, un uvaggio di Cabernet Sauvignon,  un Sauvignon Blanc.  E una new entry, Iliano, un sangiovese 100% che integra e ‘contamina’ la scelta ‘internazionale’ fatta a suo tempo. Una scelta maturata con il desiderio di distinguersi dal panorama enologico territoriale, che ha saputo però creare vini contemporanei con un grado alcolico non sostenuto, una beva sciolta, facile, che intriga al sorso successivo.

A guidare la Tenuta l’imprenditore Alessandro Annibali, conosciuto per il progetto affermatosi a livello nazionale ‘Noci di Romagna’, che ha voluto cimentarsi nell’universo enologico, sua grande passione. Il progetto Villa Rovere vede la luce nel 2004 attraverso il recupero di una tenuta di famiglia adagiata fra Forlì e Terra del Sole su cui sono impiantati 6 ettari di vigna per una produzione di 20.00 bottiglie esclusivamente distribuite nei canali super Ho.re.ca.

 

A sovrintendere all’impresa il responsabile commerciale della Tenuta, Andrea Arlotti e l’enologo Tommaso Bindi, che ha raccolto l’eredità di lavoro della collega Marisa Fontana oggi impegnata a curare la parte agronomica dell’azienda. Mentre l’enologo Francesco Bordini,  attraverso un accordo di collaborazione con la Tenuta Pandolfa, ha firmato Iliano, l’ultimo nato, mutuando le uve sangiovese dal territorio di Predappio.

Il progetto complessivo di Tenuta Villa Rovere racconta qualità, unicità e rispetto. A partire dai suoli, quelli dove crescono le vigne, che  rappresentano una eccezione per la zona.  Sono infatti di tessitura sabbio-limosa e abbracciano un laghetto, mentre tutta la vigna è delimitata da due corsi d’acqua: il Montone ed il Canale dei mulini. Suoli poveri, per certi versi difficili, dove la vite deve crescere con la schiena dritta, senza fronzoli e l’acqua ha un ruolo predominante.  Per continuare, come sottolinea l’enologo Tommaso Bindi, con l’attenzione e il rispetto delle uve, che significa selezione e raccolta dei soli grappoli integri per ridurre al minimo le ossidazioni; con la scelta dei tempi di raccolta, intervenendo cioè quando il grado alcolico dell’uva non è ancora esasperato, portando così in dote ai vini  acidità e freschezza che sono  sinonimo di contemporaneità.

 

Specchio di queste scelte sono le caratteristiche dei vini della tenuta: il Nanì sauvignon blanc in purezza che all’olfatto ha un varietale per nulla invadente, dai profumi quasi sussurrati e che si esprime deciso, diretto, teso.

E poi  Pirro e Tito le due facce della stessa medaglia,  merlot in purezza il primo, uvaggio a base di cabernet sauvignon il secondo, ambedue affinati in parte in botti di rovere.

Tutti e tre i vini sono  tenuti assieme da un filo conduttore preciso: l’essenzialità e la contemporaneità. Sono vini che sanno osare e sperimentare, che si prestano a una beva sciolta, abbassando anche le temperature di servizio per essere proposti in ogni stagione anche su piatti variegati e non convenzionali. 

 

Anna Frabotta

ROCCHE DEL GATTO RIVIERA LIGURE DI PONENTE DOC VERMENTINO 2016

 

Di Virgilio Pronzati

 

 

Le Rocche del Gatto - Az. Agr. di De Andreis FaustoRegione Ruato 4 - 17031 Albenga (SV)  - Tel 348.26.27.094  - Fax 018.22.18.77  -  www.lerocchedelgatto.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Riviera Ligure di Ponente Doc Vermentino 2016

 

 

Categoria: Bianco secco. Vitigno: Vermentino. Bottiglia: 75 cl.  Alcol: 12%.  Lotto: 02 2016.  Bottiglie prodotte: 6.500. Prezzo medio in enoteca € 15,00. Conservazione: nella cantina in posizione coricata, su ripiani adibiti a vini bianchi, a una temperatura compresa tra i 12 e i 14°C. Tempo di consumo:  ancora 1-2 anni.  Evoluzione: giovane ma già di piacevole equilibrio.  Servizio: mescere a 12°c in ampi calici con stelo alto. Abbinamento: linguine con frutti di mare, zimino di seppie, orata al sale, frittura di pesce.

 

Caratteristiche organolettiche

 

Limpidezza: limpido.  Colore: paglierino con lievi riflessi dorati. Profumo: abbastanza intenso e persistente, fine, con sentori di fiori di campo, mela selvatica, erbe aromatiche un po’ appassite, lieve di pompelmo e umori boschivi balsamici. Sapore: secco, fresco e molto sapido, un po’ minerale, leggermente caldo, di equilibrata struttura, di buona persistenza. Retrogusto: vena sapida e minerale, con nota floreale, fruttata e vegetale-balsamica.

 

Considerazioni: Buono.  Ottenuto da scelte uve Vermentino di un vigneto dell’età media di 16 anni, pigiadiraspate e, dopo una macerazione pellicolare, fatte fermentare a lungo in botti inox a temperatura controllata. La maturazione: il vino matura per un po’ di mesi in botte di acciaio inox. Segue un affinamento di qualche mese in bottiglia. 

 

Punteggio:51/60

 

ASPETTO -  Limpidezza 5.  Colore:  5.  PROFUMO  - Intensità  4.  Persistenza  5.   Finezza  4.  Armonia  3.   SAPORE  - Persistenza 4.   - Pienezza   4.   Sapidità  5.  Acidità/morbidezza  4.  Armonia   4. 

 GRADIMENTO:  Ottimo 4.

 

 

 

LA PENISOLA SI COLORA DI ROSA: IL 22 GIUGNO È #OGGIROSÉ

 

 

Dal Veneto alla Puglia una giornata dedicata al vino rosato. Appuntamenti in tutta Italia per brindare all'estate con i rosé

Il primo venerdì dell’estate è rosa. I Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d'Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino, freschi della firma del Patto d'Intenti per la valorizzazione del vino rosato autoctono italiano, presentano #oggirosé. Venerdì 22 giugno 2018 l'Italia si colorerà di rosa con una serie di aperitivi, cene e degustazioni che vedranno coinvolte cantine, enoteche, wine bar e ristoranti di tutta la penisola. 

“Con #oggirosé – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino e capofila del Patto – vogliamo dimostrare che la firma del Patto d’Intenti non rimarrà solo sulla carta. L’evento del 22 giugno è il primo passo concreto per dimostrare che i cinque Consorzi si stanno già impegnando in una promozione unitaria dei rosati italiani”.
L’evento cade in concomitanza con l’International Rosè Day, in programma lo stesso giorno, ma l’obiettivo dei cinque territori è quello di trasformare #oggirosé in un evento tutto italiano. Grazie alla versatilità di questo vino e al suo carattere informale, i Consorzi hanno scelto di legarlo a degli appuntamenti che coinvolgeranno un pubblico trasversale, dagli appassionati ai più esperti.

Molto variegata la gamma di proposte della giornata, quando saranno previsti aperitivi aperti al pubblico in oltre un centinaio di cantine che vinificano in rosato, in una trentina di bar ed enoteche e in vari esercizi commerciali. In programma anche alcune cene dove i protagonisti saranno sempre i rosé ottenuti da uve autoctone italiane del territorio di competenza. I cinque Consorzi organizzeranno inoltre delle degustazioni guidate per permettere a pubblico ed intenditori di approfondire la propria conoscenza sul mondo dei vini rosati. 
Il via ufficiale a #oggirosé verrà dato alla mezzanotte del 21 giugno alla Tenuta San Martino di Legnago (Verona) al termine della manifestazione Rosé in Tenuta, che vedrà protagonisti i rosati autoctoni italiani.
Info: www.oggirose.it

 
Michele Bertuzzo 
347 9698760

 

PUNTOZERO ALLA PRIMA EDIZIONE DI VINOVIP AL FORTE

 

 

Lunedì 18 giugno la cantina dei Colli Berici all’evento zero di Civiltà del Bere a Forte dei Marmi. 
Quattro i vini in degustazione, acquistabili anche nello shop online

 

Un po’ di Colli Berici a Forte dei Marmi. Lunedì 18 giugno 2018 PuntoZero sarà tra i protagonisti della prima edizione di VinoVip al Forte organizzato da Civiltà del Bere e parteciperà al Grand Tasting che si terrà dalle 18 alle 22 alla Capannina di Franceschi. La cantina farà parte della selezione Challenger, dedicata alle “nuove sfide” del mondo del vino italiano, che durante l’evento affiancheranno i grandi nomi dell’enologia di tutta la Penisola.
Quattro i vini in degustazione in questa serata, tutti monovitigno. Trasparenza 2017prodotto con uve Pinot Bianco, Tai 2016 con uve Tocai Rosso, Carménère 2016 prodotto con uve Carménère e Virgola 2013 con uve Syrah.
Per PuntoZero è l’occasione di raccontare alla città del lungomare toscano il territorio dei Colli Berici e per portare la propria interpretazione di alcuni vitigni che in questa zona hanno trovato un’ottima espressione. “Partecipare a VinoVip al Forte tra le proposte Challenger – spiega Marcella Toffano, titolare dell’azienda assieme al marito Andrea de' Besi e alla figlie Anna Paola e Carolina - è un ottimo modo per parlare della nostra cantina.

 

Anche se il progetto di PuntoZero è nato più di vent’anni fa, siamo sul mercato da poco: possiamo ritenerci una “nuova sfida” perché non siamo viticoltori da generazioni. In questo territorio, ad esempio, siamo i primi a utilizzare la tecnica dell'appassimento delle uve dopo la raccolta manuale. Questo per produrre vini di carattere, ma anche eleganti e raffinati, che raccontano perfettamente l’ossatura calcarea delle colline in cui nascono.”
Le etichette in degustazione a VinoVip al Forte sono disponibili anche nello shop online di PuntoZero (shop.puntozerowine.it), inaugurato da pochi giorni, dove è possibile acquistare direttamente i vini dell’azienda.
Quella del 2018 è l’edizione zero della rassegna curata da Civiltà del Bere, che ogni due anni riunisce a Cortina i nomi più importanti del vino e che approda quest’anno anche a Forte dei Marmi con 52 aziende protagoniste, un convegno dedicato alle sfide, economiche e non, dell’Italia enoica, una degustazione che si concentrerà sulla riscoperta dei raspi e, per finire, il banco d’assaggio Grand Tasting aperto a professionisti e appassionati.

 

Azienda Agricola PuntoZero
L'azienda ricopre attualmente una superficie vitata di circa 11 ettari. Le varietà coltivate sono: Cabernet Sauvignon (3,00 ha), Merlot (3,00 ha) Syrah (2,50 ha), Carmenere (0,50 ha), Tai Rosso (0,20 ha), Pinot Bianco (0,40 ha), Incrocio Manzoni (0,40 ha), Cabernet Franc (0,50 ha) e altre varietà a bacca rossa (0,70 ha). Le Pratiche vinicole sono di selezione dei germogli, defoliazione, diradamento e selezione in pianta dei grappoli migliori. Le vigne hanno un'età che varia dai 50 ai 5 anni. La resa per ettaro è di 65/70 quintali. La quantità di uva prodotta nel 2016 è stata pari a 630 quintali. La vendemmia è effettuata in plateaux e in casse da 15 kg. Le uve di Merlot e di Syrah vengono messe in appassimento per 20/30 giorni. Le bottiglie prodotte sono attualmente 16.000.

 

Press info:
Anna Sperotto
349 8434778
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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