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Libri

UNA CASA DI PAROLE

VITENDA 2019 - L'AGENDA DEL VITIVINICULTORE

Annuale aggiornamento sulle proposte VITEN

 

E' uscita VITENDA 2019. Per usufruire anche quest'anno dello sconto lettori (€ 20 spedita con raccomandata tracciabile) rispondere a questa mail con indirizzo completo di spedizione

 

Per tutte le altre offerte rimandiamo al sito www.viten.net/acquista

Ancora pochissimi posti disponibili per il corso di potatura del 30 Novembre 2018. A chi fosse interessato invio programma completo e scheda di registrazione

 

Il 6 Dicembre 2018 ospiteremo nei locali VITEN il convegno AGROAMBIENTE VIGNETO con la presenza del Prof. Alma dell'Università di Torino e Prof. Lucchi dell'Università di Pisa. Oltre ai loro interventi su cicadellidi e lepidotteri si affronterà il problema della sostituzione delle fallanze in vigneto.

 

Poichè i posti disponibili sono pochi non possiamo invitare tutti ma essendo gli argomenti molto interessanti e attuali sarà possibile seguire la diretta streaming sul nostro canaleyoutubehttps://www.youtube.com/channel/UCTUbknDfP6edT

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NON STELLE MA CORONE SUI MIGLIORI CUOCHI  D’ITALIA DEL GATTIMASSOBRIO 

 

 

Il Taccuino dei Ristoranti d’Italia di Paolo Massobrio e Marco Gatti
racconta una cucina che cambia con gli stimoli e le esigenze della società

 

Fa breccia, anno dopo anno, la guida alle migliori tavole scoperte in tempo realtà da G&M, che non sono Gault&Millau ma Gatti&Massobrio, i due critici con il papillon che hanno creato una sorta di anti–Michelin, salutata a fine ottobre da 915 cuochi giunti a Milano a Golosaria.

 

Una guida che conta 3.300 segnalazioni giudicate con i faccini più o meno sorridenti, con l’apice del “Faccino radioso” e la sublimazione della “Corona”

 

Giunta alla sua quarta edizione, il Taccuino dei ristoranti d'Italia ha il medesimo tipo di racconto della Michelin (indirizzi, un racconto breve anche se più lungo e i migliori piatti di ogni locale). Ed è uno strumento che interagisce quotidianamente col web(IlGolosario.it) e l’app, grazie agli aggiornamenti di Marco Gatti, Paolo Massobrio e dei loro 90 collaboratori. Un progetto nato dall'esigenza di fotografare una ristorazione sempre più eterogenea, contaminata e in evoluzione, raccontando non solo i migliori ristoranti ma anche le migliori trattorie che hanno una tipologia di offerta diversa, fino alle pizzerie moderne. Ma tutti vengono giudicati con il medesimo metro, per cui può avere la corona il ristorante gourmet come la trattoria.

 

Nell'edizione 2019, le corone sono in tutto 335, mentre i faccini radiosi 567, a segnalare che più di un terzo dei ristoranti citati ha un valore alto di offerta dal punto di vista qualitativo. Seguono a ruota i locali con il faccino contento + +, ovvero sulla soglia del radioso, e infine quelli col solo faccino contento e il faccino normale.

 

E sono tante le tipologie di locali raccontate: 230 pizzerie, 67 locali polifunzionali(ovvero con un'offerta che si declina in modi differenti durante tutto l'arco della giornata), 145 aziende agrituristiche oltre a ristoranti (suddivisi come trattorie, trattorie di lusso e ristoranti, in base a servizio e prezzi), negozi con cucina, cantine con ristorazione, enoteche con cucina. 

 

Ad aggiudicarsi la miglior tavola dell’anno quest'anno è il Piemonte: La Madernassa di Guarene (Cuneo), che in cucina vede all'opera Michelangelo Mammoliti. Ma seguendo la propria filosofia di fotografare l’Italia dove la gente va a mangiare con soddisfazione sono state individuate 40 tavole speciali, ovvero i pranzi dell’anno. 

L’elenco in questo articolo.

 

Federica Borasio

BIRRE: STORIA DELLA BEVANDA MIRACOLOSA: IN TRENTA ETICHETTE

 

§  Birre non è un libro su come si fa la birra in casa

§  Non raccoglie ricette alla birra

§  non prevede recensioni e voti 

§  non racconta nemmeno la storia della birra

«Ho voluto piuttosto narrare, in trenta “pillole”, altrettante birre che hanno fatto la storia della birra e ne rappresentano, il più obiettivamente possibile, la sua incredibile ricchezza e diversità» - ha spiegato Maurizio Maestrelli. 

Con uno stile leggero e agile, a tratti ironico benché fedele alla verità, questi trenta racconti hanno lo scopo di avvicinare il maggior numero possibile di persone alla bevanda alcolica più popolare al mondo.

Note dell’Editore:

Storia della bevanda miracolosa: in trenta etichette la prova che Dio ci vuole bene. Nel 1933 il Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt pone fi­ne al famigerato Proibizionismo, legalizzando vendita e possesso di alcolici, dichiarando: “Ora possiamo berci una birra”. La prima bevanda della storia a inebriare gli esseri umani è oggi declinata in migliaia di differenti espressioni, ingredienti, tecniche di produzione e, più romanticamente, alla libertà d’espressione di chi la produce. Ma se per qualcuno la birra resta ancora quella bevanda chiara, con la schiuma, moderatamente alcolica e vagamente amara, se è solo acqua mescolata a malto, luppolo e lievito, allora questo libro, scritto dalla più autorevole penna italiana del settore, Maurizio Maestrelli, vi dimostrerà che c’è molto altro da scoprire. Un biglietto d’ingresso in un mondo stupefacente: trenta birre che hanno fatto la storia, trenta sorsi (o qualcosa di più) che cambieranno per sempre la vostra idea del bere.

 

Maurizio Maestrelli

Storia della bevanda miracolosa:
in trenta etichette la prova
che Dio ci vuole bene

€ 9,50 

Velentina Brambilla

VITENDA 2019 - L'AGENDA DEL VITIVINICULTORE

 

Torna puntuale Vitenda, l’agenda del “Vitivinicultore”, giunta quest’anno alla ventiquattresima edizione. Il volume si rinnova ogni anno, ma conserva la propria tradizione di utile strumento per viticoltori e produttori vinicoli. 

 

Nelle pagine interne, continua il viaggio tra i disciplinari di produzione dei vini italiani: varietà ammesse, norme viticole, vinificazione e norme di confezionamento che regolano la produzione delle nostre migliori Doc e Docg. I consigli di “Cento anni fa” estrapolati da Il Coltivatore di Ottavi, sono riportati lungo le settimane. Il 1918 segna la fine del primo conflitto mondiale, il ritorno alle campagne dei reduci e la difficile ripresa delle nostre terre. Aforismi, riflessioni dal mondo della musica, della letteratura e del cinema che inneggiano al nettare di Bacco, e le nostre “notiziole” più leggere e facete, accompagnano il lettore.

 

Sempre presenti i riferimenti bibliografici degli articoli che trattano di vite e di vino apparsi sulle principali riviste specializzate nell’anno appena trascorso. Anche quest’anno sono riportati, a fondo pagina, i QR CODE, che in questa edizione ci facilitano l’accesso sul web ai principali blog che trattano di vite e di vino.

 

Numerosi come sempre gli articoli di tecnica viticola ed enologica che si giovano del contributo di esperti dei due settori. Quest’anno, oltre ad uno sguardo generale sull’annata viticola appena trascorsa, una trattazione sul controllo sostenibile degli insetti presenti nell’agro-ecosistema vigneto e due approfondimenti dettagliati: nelle pagine viticole si parla di potatura invernale (tecniche, costi, meccanizzazione, tagli dopo gelate e grandinate) e nella sezione dedicata all’enologia si affronta la fermentazione malolattica, descritta in tutte le sue sfaccettature. 

 

Anche quest’anno Vitenda dedica uno spazio alle novità dal mondo della ricerca e della tecnologia in ambito viticolo-enologico e, nella rubrica INSIEME, offre una rassegna degli eventi e delle manifestazioni che hanno come minimo comune denominatore il mutualismo e la solidarietà e come collante il vino. Per visionare gli estratti di questo e degli altri volumi pubblicati (ed acquistarli) visitare il sito  www.viten.netdove troverete anche informazioni in merito ai corsi di viticoltura ed enologia proposti dalla Vit.En.

 

LA BARBERA D’ASTI  CONQUISTA I MIGLIORI RISTORANTI LOMBARDI

 

 

 

 

Piace molto ai clienti internazionali

 e i ristoratori hanno sempre più etichette in cantina per ampliare la scelta

 

La Barbera d’Asti è uno dei vini più richiesti nei migliori ristoranti lombardi selezionati dal GattiMassobrio, Taccuino dei Ristoranti d’Italia 2019. Secondo l’indagine effettuata dalla redazione della guida tra 100 ristoranti premiati con nell’ultima edizione di Golosaria, la Barbera d’Asti è anche un vino che piace molto al pubblico internazionale.

 

Un cliente su quattro che ordina questo vino infatti è straniero e arriva già intenzionato a ordinare il rosso piemontese. In generale la tipologia più ordinata è la Barbera d’Asti superiore, quindi invecchiata più a lungo (61%), tuttavia - ed è un’altra sorpresa - cresce la fascia di clientela che ordina la Barbera d’Asti più giovane e fruttata (39%). E anche gli stranieri iniziano a seguire questo trend: uno su tre predilige infatti la versione più giovane di questo vino. 

Come leggere questa evoluzione della richiesta di Barbera d’Asti? In due modi: da un lato attraverso un traino dei vini rossi piemontesi in generale e dall’altro attraverso una conoscenza più approfondita del mondo della Barbera da parte dei ristoratori. Infatti, sempre dal sondaggio, emerge che nel 31% di chi ordina Barbera d’Asti si limita a questa tipologia di vino e invece nel 35% dei casi fa seguire all’assaggio a un altro vino piemontese da uve nebbiolo. Questo implica che per un terzo del pubblico, barbera e nebbiolo siano i vitigni identificativi del territorio piemontese. Infatti, analizzando le scelte della parte di pubblico residua che ordina altre bottiglie contemporaneamente alla Barbera d’Asti, non emerge una scelta altrettanto chiara: Chianti, Bonarda, Dolcetto e Valpolicella i vini presenti in elenco. 

A contribuire al successo della Barbera d’Asti è poi una conoscenza di questo vino in aumento tra i ristoratori. Il 60% degli intervistati infatti saprebbe elencare oltre cinque diversi produttori che ha assaggiato in degustazioni dedicate e fiere (38%) quasi in ex aequo al costante lavoro dei distributori specializzati e degli agenti (42%). 

Siamo estremamente felici - sostiene il Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti e vini del Monferrato Dott. Filippo Mobrici - dei risultati di questo studio. Siamo da anni impegnati nella promozione dei vini da noi tutelati. Riteniamo la piazza di Milano strategica e sapere che i milanesi amano la Barbera d'Asti è per noi motivo di orgoglio”.

 

E nei giorni scorsi la Barbera è stata protagonista a Milano alla 13^ edizione di Golosaria, dove era presenta un’enoteca con le migliori etichette. Quindi due degustazioni molto partecipate: sabato con i vini premiati alla Douja d’Or, il prestigioso concorso della Camera di Commercio di Asti e lunedì con l’excursus di 15 campioni di Barbera delle varie zone. Paolo Massobrio, che ha guidato la degustazione ha detto che la Barbera è da conoscere proprio nelle sue espressioni locali, come per i cru dei grandi vini del mondo. "Del resto è sempre più chiaro - ha dichiarato il patron di Golosaria - che la Barbera è a tutti gli effetti un vino internazionale”.

 

Federica Borasio

PERUGINA® NERO® ISPIRA IL LIBRO-MANIFESTO DEDICATO AI “FONDENTISTI”, LA NUOVA AVANGUARDIA DEL CIOCCOLATO “CIOCCOLATO CODEX NERO FONDENTE”

 

 

 

DAGLI ABBINAMENTI ALLE PROPOSTE GOURMET DEI GRANDI CHEF STELLATI PASSANDO PER I SEGRETI SU COME AMPLIFICARE L’ESPERIENZA SENSORIALE. IL MANUALE ARRIVA DOPO DUE ANNI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE GRAZIE AL CONTRIBUTO DI AUTOREVOLI ESPERTI TRA CUI CHEF STELLATI, I MAESTRI DELLA SCUOLA DEL CIOCCOLATO PERUGINA® E GLI ESPERTI DEL CENTRO DI SVILUPPO DI BROC IN SVIZZERA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            

Un libro-tributo agli infiniti modi di degustare il nero fondente ma anche il manifesto di una generazione sempre più attenta all’origine, alla qualità delle materie prime e all’autenticità dei sapori. E’ questa l’essenza di “Cioccolato CodexNero Fondente” (Hoepli, 2018), il libro creato insieme a Perugina® Nero®, e nato per raccontare i segreti dell’affascinante mondo del ‘cibo degli dei’. Per creare questa vera e propria guida del cioccolato ci sono voluti oltre due anni di ricerca e il coinvolgimento di autorevoli esperti, tra cui il Centro di Eccellenza del cioccolato a Broc, nonché tutta l’esperienza dei Maestri della Scuola del Cioccolato Perugina®. Dalla storia centenaria del cacao alle ricette di chi ha fatto della cucina un’arte, il volume risponde alle necessità di quella che può essere definita a tutti gli effetti la generazione dei “Fondentisti”, per i quali Perugina® Nero® ha innovato il mondo del cioccolato fondente con lo scopo di soddisfare i palati più esigenti e avanguardisti.

 

La cura di questo manifesto gastro-letterario è di Giuseppe Vaccarini, che nella sua lunga e prestigiosa carriera può vantare il titolo di “Miglior Sommelier del Mondo” conquistato nel 1978 e la direzione del ristorante “Gualtiero Marchesi”. Docente accademico di Sommellerie, ha fondato nel 2007 l’ASPI, l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana.

 

 

 

 

Il volume esplora dunque la storia del cioccolato, individua i principi e i criteri necessari a una perfetta degustazione e propone un’attenta e approfondita analisi sensoriale. Un ampio spazio è dedicato ai tanti e molto spesso poco noti abbinamenti con gli alimenti più sorprendenti come ad esempio pane, frutta, acqua, tè, caffè, birra, vino, cocktail, distillati e liquori. Non solo, il libro raccoglie anche i segreti creativi in cucina con ricette esclusive firmate da grandi chef come Enrico e Roberto Cerea, Anthony Genovese, Pietro Leeman, Marcello Trentini, Lina Fischetti, Claudio Sadler, Manuel Baima Besquet, Paolo Morresi.

 

“Cioccolato Codex Nero Fondente” è anche la rappresentazione più evidente di quella che è una nuova tribù che si colloca tra le fila dei cosiddetti ‘puristi del cibo’, intenditori sempre alla ricerca dell’essenza autentica del gusto. Attenti all’origine e alla qualità degli ingredienti, e dunque all’etichetta dei prodotti che consumano, i ‘Fondentisti’ sono l’avanguardia consapevole e informata nel mondo del cioccolato, apprezzano il gusto forte, i sapori intensi e perseguono esperienze multisensoriali attraverso la degustazione di quello che definiscono “l’unico e vero cioccolato”.

 

Ecco perché Perugina® Nero® ha voluto dedicare ai ‘fondentisti’ non solo il primo manuale completo e approfondito sul nero fondente, ma anche una nuova gamma pensata e studiata soprattutto per loro, che affonda le sue radici nel 1907, quando Luisa Spagnoli intuì ed elaborò il metodo per una sapiente tostatura di pregiate fave di cacao fino a ottenere il Fondente Luisa®, un cioccolato di alta qualità, oggi alla base di Perugina® Nero®, che si caratterizza per un gusto puro e intenso, persistente e che si scioglie in bocca.

 

Nel solco di questa lunga tradizione, Perugina® Nero® 95% e Perugina® Nero® Cristalli allo Zenzero sono le due innovazioni create per questa nuova generazione dei puristi del cibo, e si aggiungono all’ampia gamma di tavolette (70%, 85%, Pistacchio Croccante, Semi di cacao e Arancia Intensa), e alla linea di Sfoglie Perugina® Nero® (70% e Arancia). I profili sensoriali dei prodotti Perugina®Nero® sono stati studiati presso il Centro di Sviluppo Nestlé di Broc in Svizzera, il Centro di Eccellenza del Cioccolato.

 

l piacere del fondente si arricchisce con la nuova gamma di Cioccolatini Sublimi Fondenti Perugina®Nero® - Intenso classico, Arancio Intenso, Semi di Cacao e Mirtillo & Quinoa - segno dell’attenzione costante di Perugina®alle esigenze degli amanti del cioccolato nero. Croccanti gusci di cioccolato fondente Luisa®che racchiudono un delizioso ripieno. Un climax gustativo all’insegna del piacere intenso per soddisfare anche i gusti più esigenti.

Il gusto Mirtillo & Quinoa, proposto per le esigenze di gusto dei palati più sofisticati, completa anche la gamma delle barrette aggiungendosi alle referenze Perugina®Nero®70%, Nocciole Caramellate e Arancia Intensa.

 

ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.



Alessandra Perrucchini.

ASSEGNATI A VENEZIA I DIECI SOLE, 
PREMI SPECIALI DELLA GUIDA ORO I VINI DI VERONELLI 2019

A Venezia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, sede della Fondazione Giorgio Cini e dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, il Seminario Veronelli ha presentato in anteprima la nuova edizione della prima guida ai vini d’Italia e ha conferito i dieci Sole, premi speciali della Redazione.

All’interno del meraviglioso Cenacolo Palladiano di Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha presentato, in anteprima sull’uscita in libreria, la Guida Oro I Vini di Veronelli 2019, volume erede degli storici cataloghi firmati, sin dagli anni Cinquanta, dal padre della critica enologica italiana.

Nell’antico monastero benedettino che oggi ospita anche la sede dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, luogo di pensiero e di formazione dedicato al sapere della terra e della tavola, sono stati svelati i dettagli della nuova edizione che conta ben 16.256 etichette recensite per un totale di 2.038 produttori descritti.

Grande era l’attesa per i Sole, premi speciali assegnati dalla Redazione ad altrettanti “racconti in forma di vino” rappresentativi della competenza, della creatività e dell’impegno dei vignaioli italiani. Ad aggiudicarseli sono stati, quest’anno, il Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Sorì Pradurent 2016 di Claudio Alario (Diano d’Alba, CN), la Cuvée Maria Vittoria Rosé Nature 2012 di Rainoldi (Chiuro, SO), l’Alto Adige Vernatsch Alte Reben Gschleier 2016 di Cantina Girlan (Appiano-Eppan, BZ), il Romagna Sangiovese Modigliana Riserva I Probi di Papiano 2015 di Villa Papiano (Modigliana, FC), il Colli di Luni Bianco Permano 2016 di Terenzuola (Fosdinovo, MS), l’Orvieto Classico Superiore Campo del Guardiano 2016 di Palazzone (Orvieto, TR), l’Habemus Etichetta Rossa Lazio Rosso 2015 di San Giovenale (Blera, VT), l’Aglianico del Vulture Quarta Generazione 2015di Quarta Generazione (Barile, PZ), il Terre di Cosenza Colline del Crati Magliocco Riserva Vigna Savuco 2014 di Serracavallo (Bisignano, CS) e l’Occhio di Terra Malvasia Secca Salina 2017 di Antonino Caravaglio (Malfa, ME).

A conquistare le Super Tre Stelle, in ragione d’un punteggio uguale o superiore a 94/100 assegnato dai curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, sono stati, invece, 338 vini, circa il 2% dei campioni degustati, con la regione Toscana che si afferma come vera fuoriclasse, registrando ben 116 “super stellati”. Al secondo posto si è attestato il Piemonte, con 58 vini premiati, penalizzato da annate difficili per le sue prestigiose denominazioni. Seguono, poi, il Veneto (23), l’Alto Adige-Südtirol (19) e la Sicilia (16), regione leader dell’Italia Meridionale.

Diciassette, inoltre, sono i vini che hanno ottenuto il titolo di Grande Esordio avendo raggiunto o superato la soglia dei 94/100 alla loro prima apparizione in Guida.

Cinque, per definizione, i Migliori Assaggi, ovvero i vini che, nella rispettiva tipologia, hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi. Si tratta, in particolare, del Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2008 di Ca’ del Bosco (Miglior Vino Spumante, con una valutazione di 98/100), dell’Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2015 di Cantina Terlano (Miglior Vino Bianco, 98/100), del Cerasuolo d’Abruzzo Piè delle Vigne 2016 di Cataldi Madonna Luigi (Miglior Vino Rosato, 93/100), del Barolo Bussia Riserva Granbussia 2009 dei Poderi Aldo Conterno (Miglior Vino Rosso, premiato con l’eccezionale punteggio di 100/100) e del Romagna Albana Passito Riserva AR Selections des Grains Nobles 2014 di Fattoria Zerbina (Miglior Vino Dolce o da Meditazione, 97/100).

«Le pagine della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 non racchiudono soltanto mesi di lavoro della Redazione e un intero anno di degustazioni dei curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello. Veri protagonisti del volume sono i vini prodotti dalle migliori aziende vitivinicole italiane, valutati secondo una chiara scala in centesimi e comunicati attraverso una dettagliata simbologia. Con questo nuovo passo del lungo cammino compiuto dal Seminario Veronelli a fianco del settore vitivinicolo ci auguriamo di aver colto, a beneficio del Lettore professionista come del semplice appassionato, quanto di meglio i vignaioli italiani hanno prodotto» ha dichiarato Andrea Bonini, Direttore dell’associazione senza scopo di lucro che da oltre trent’anni anni promuove la cultura gastronomica “secondo Veronelli”.

Al termine della presentazione, i partecipanti all’anteprima veneziana hanno potuto degustare i dieci Sole 2019 accompagnati da alcune specialità proposte da selezionate aziende alimentari: Acqua Bracca, fonte bergamasca partner e fornitore ufficiale del Seminario Permanente Luigi Veronelli, I love Ostrica, specialista in catering e degustazioni di ostriche, cruditées e pesce fresco, Luigi Guffanti 1876, formaggi per tradizione, Antica Pasticceria Muzzi, artigiani dell’arte dolciaria dal 1795, Figulì, azienda specializzata nella panificazione biologica. L’evento si è avvalso, inoltre, della preziosa collaborazione di Banca Generali Private e di GraphicScalve - Oltre la stampa.

Si rinnova, inoltre, la collaborazione tra Seminario Veronelli e Fondazione ACRA, organizzazione non governativa senza scopo di lucro, laica e indipendente, impegnata nel rimuovere le povertà attraverso soluzioni sostenibili, innovative e partecipate. L’Associazione sostiene, in particolare, il progetto «Food Relations» che valorizza le filiere del cibo come strumento di educazione alla cittadinanza globale e di dialogo interculturale. Per farlo, il Seminario Veronelli ha donato ad ACRA, per il quinto anno consecutivo, le “seconde bottiglie” non necessarie alla Redazione della Guida Oro affinché vengano utilizzate per eventi di sensibilizzazione e campagne di raccolta fondi.

Alla presentazione hanno partecipato Andrea Bonini, Direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, Emilio Quintè, Direttore Marketing e Comunicazione di Fondazione Giorgio Cini, Andrea Alpi, Redattore, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, Curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 e Simonetta Lorigliola, Responsabile culturale dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli.


Emanuela Capitanio

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