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I “VENERDI A PÂXO” DA COMPAGNA - LIBRI
VENERDI’ 24 FEBBRAIO 2023 ALLE ORE 17,00 A PALAZZO DUCALE SALA BORLANDI – SOCIETA' LIGURE DI STORIA PATRIA
(da piazza De Ferrari, atrio primo loggiato, seconda porta a sinistra piano terra)
A COMPAGNA PRESENTA IL LIBRO DI
Enrica Melossi e Alessandra Rotta
Francis Carl Fuerst
(1894-1977)
Erga Edizioni
La società ligure del Novecento vista attraverso l’obiettivo e la sensibilità di un grande artista della macchina fotografica
La presentazione sarà tenuta dalle Autrici con la collaborazione di Francesco Pittaluga, responsabile de "I Venerdì da Compagna", e Isabella Descalzo.
I prossimi “Venerdì”
- venerdì 10 marzo, Giorgio Oddone, “Eneide di Nicolò Bacigalupo” (Erga Edizioni): traduzione e considerazioni varie su di un testo classico della nostra letteratura vernacolare con illustrazioni di Mauro Moretti
- venerdì 24 marzo, Silvia Bottaro, “Vite di Farfa. Lettere, incontri, amicizie, successi” appassionante biografia di Vittorio Osvaldo Tommasini, artista poliedrico naturalizzato ligure e pietra miliare della nostra cultura
"IL SUONO DELLO CHAMPAGNE"
Edizioni Ampelos è lieta di presentarLe l'ultima uscita disponibile dal 6 marzo 2023 nelle librerie
Pietro Palma
Il suono dello Champagne
Cosa rende lo Champagne così unico e inimitabile? Quali sono gli aspetti storici e produttivi che lo hanno reso universalmente noto fino al punto da essere considerato il vino spumante per eccellenza? Produrre uno Champagne richiede attenzione, lavoro certosino ed una lunga serie di operazioni di vigna e cantina, volte a creare armonia e piacevolezza per il nostro palato.
La stessa armonia che caratterizza una melodia o una canzone apprezzata ed emozionante.
Il Suono dello Champagne, attraverso un racconto semplice e divulgativo, descrive i punti chiave che caratterizzano e danno forma al mitico spumante francese, li mette in sequenza e spiega in dettaglio la loro importanza nell’economia finale del prodotto che raggiungerà gli appassionati di tutto il mondo.
Pietro Palma (Prato, 1974) Ambassadeur du Champagne per l’Italia 2018 e Chevalier de l’Ordre des Coteaux de Champagne, si occupa di vino da quasi 20 anni come sommelier, formatore ed enotecario.
«Lo champagne non cresce sulle nuvole, ma dal suolo. Non si nutre di favole, ma di acqua, dell’energia del sole e di sali minerali. Non nasce grazie a improvvisi colpi di genio, ma è frutto di un lavoro scrupoloso e programmato nei minimi dettagli.
Pietro questo lo sa bene e ci guida con pazienza riportando lo champagne vicino alla terra a cui appartiene, vicino a tutti noi. Lo fa senza svolazzi, facendoci percorrere un sentiero meno battuto, ma non per questo meno affascinante.
Non guardate per aria, ma calzate scarpe comode, occhi fissi in basso, sul sentiero: il viaggio comincia».
Gabriele Gorelli MW
MALVASIA, UN DIARIO MEDITERRANEO
il
Viaggio di Paolo Tegoni alla scoperta di un vino mitico racchiuso in un libro, con le immagini di Francesco Zoppi e le mappe illustrate di Lucia Catellani.
Il volume supportato nel crowdfunding anche dall’Unione Ristoranti Del Buon Ricordo.
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Bosa in Sardegna e le isole Eolie in Sicilia. Cosa hanno in comune queste, come altre, zone dell’Italia e dell’Europa? La coltivazione e l’allevamento di un’uva e la creazione di un vino leggendario e immaginifico che da secoli è prodotto e scorre nel cuore del Mar Mediterraneo e che prende il nome dalla penisola greca di Monemvasia, in Laconia, dove i mari Ionio ed Egeo si incontrano: la Malvasia.
Tipologie diverse che popolano in particolare la zona mediterranea e che danno vita a vini molto eterogenei; territori e persone, destinazioni a ridosso del mare o nell'entroterra e vignaioli che ogni giorno lavorano per portare avanti una produzione identitaria e di qualitàà. Questo è il presupposto da cui è partito Paolo Tegoni, gastronomo, viaggiatore e docente in materie enogastronomiche all’Università di Parma e presso altri Atenei, per indagare, nel corso di un intero anno, le Malvasie prodotte in Italia e non solo che oggi sono le protagoniste di Malvasia, un diario mediterraneo, edito da Terrae Opificio Culturale Enogastronomico.
Il volume è stato supportato nel crowdfunding anche dall’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che ha avuto il piacere di contribuire alla sua realizzazione nell’ottica della valorizzazione dell’enogastronomia italiana in cui i ristoratori aderenti sono impegnati fin dalla sua nascita, avvenuta nel 1964.
Un vero e proprio reportage di viaggio ricco non solo di interviste e di approfondimenti sulle uve e i loro ambienti produttivi, ma anche di spunti culturali e turistici, poiché scrivere di vino equivale a raccontare e descrivere un’intera società. Largo quindi a geopoetica, storia e gastronomia dei luoghi che di volta in volta l’autore tratta nel corso della narrazione, considerati parte del vino stesso e di quel terroir che con esso finisce nel calice del curioso ricercatore e di tutti coloro che desiderano conoscere tutte queste realtà e intraprendere il viaggio.
«Questo libro - racconta Tegoni – vi condurrà in luoghi fondamentali per la nascita e la diffusione dei vini Malvasia e vi racconterà, pagina dopo pagina, storie, memorie, leggende e tradizioni sconosciute ai più. A partire dal nome stesso del vino, che ha origine da una piccola penisola del Peloponneso, o meglio un monolite roccioso ancora semisconosciuto di una bellezza mozzafiato poggiato sul Mar Myrto, di nome Monemvasia, in greco “luogo con un solo ingresso”, da cui questo vino dal Medioevo partì per essere commercializzato e fatto conoscere al mondo dalla Serenissima Repubblica di Venezia».
Il volume, nato da un intenso lavoro di ricerca che Tegoni porta avanti da anni sui metodi e le tradizioni di diverse zone del Mediterraneo, è arricchito dagli scatti di Francesco Zoppi, fotografo genovese che sviluppa progetti fotografici passando dalla fotografia documentaristica a quella per fini commerciali ed in particolare quelli legati alla valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti, e dalle mappe dell’illustratrice reggiana Lucia Catellani, che ha dipinto su carta le tante realtà territoriali e le persone che di volta in volta si avvicendano.
Per ogni capitolo dedicato ai territori italiani è stata segnalata e consigliata la presenza dei ristoranti del Buon Ricordo di riferimento portabandiera dell’eccellenza e della straordinarietà di ciascuna cucina regionale italiana, in cui le Malvasie hanno un posto di assoluto riguardo nella carta dei vini.
Un’opera nelle cui pagine scorrono innumerevoli geografie, da Venezia all’isola di Salina, da Parma e Piacenza al Chianti, dalla Slovenia, passando per l’Istria e la Dalmazia, alla Grecia, che sarà sicuramente un invito all’approfondimento e al viaggio e che stimolerà la voglia di conoscere meglio il caleidoscopio dei distretti viticoli e degli argomenti trattati con un calice di Malvasia nella mano.
Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo
Tel. 0521 706514 - www.buonricordo.com -
Agorà di Marina Tagliaferri
I “VENERDI A PÂXO” DA COMPAGNA - LIBRI
VENERDI’ 27 GENNAIO 2023 ALLE ORE 17,00 A PALAZZO DUCALE SALA BORLANDI – SOCIETA' LIGURE DI STORIA PATRIA
(da piazza De Ferrari, atrio primo loggiato, seconda porta a sinistra piano terra)
A COMPAGNA PRESENTA IL LIBRO DI
Ivaldo Castellani
Li ho incontrati a Rapallo
Erga Edizioni
Interessanti incontri con importanti personaggi della cultura del passato, quando la nostra Riviera ne ospitava tanti
La presentazione sarà tenuta dall’Autore con la collaborazione di Francesco Pittaluga, responsabile de "I Venerdì da Compagna", e Isabella Descalzo.
I prossimi “Venerdì”
- venerdì 10 febbraio, Enrico Baiardo, “L’identità nascosta di Genova” (Erga Edizioni): esauriente e accurata panoramica del mondo culturale genovese dal secondo dopoguerra alla fine del secondo millennio
- venerdì 24 febbraio, Enrica Melossi e Alessandra Rotta, “Francis Carl Fuerst (1894-1977)” (Erga Edizioni): l’eredità fotografica di un grande artista e la memoria viva di una società ligure che ci appartiene e di cui facciamo parte
- venerdì 10 marzo, Giorgio Oddone, “Eneide di Nicolò Bacigalupo” (Erga Edizioni): traduzione e considerazioni varie su di un testo classico della nostra letteratura vernacolare con illustrazioni di Mauro Moretti
- venerdì 24 marzo, Silvia Bottaro, “Vite di Farfa. Lettere, incontri, amicizie, successi” appassionante biografia di Vittorio Osvaldo Tommasini, artista poliedrico naturalizzato ligure e pietra miliare della nostra cultura
"IL NEGOZIO DEL CAFFÈ NELLA SERENISSIMA"
Martedì 24 gennaio alle ore 17:00
Presentazione del libro di Sandra Stocchetto
"Il negozio del caffè nella Serenissima"
Il libro, edito Ytali., racconta la storia di questi chicchi magici e corroboranti che hanno viaggiato, dal Vicino Oriente e poi nell’epoca delle piantagioni (dopo il 1720) anche dal Lontano Oriente, sulla rotta di navi, mercanti e avventurieri, diplomatici, scrittori e soldati, influenzando la vita sociale, economica, istituzionale di Venezia e non solo.
La Serenissima diventò il cuore pulsante dove il caffè arrivava e dal quale il caffè ripartiva come un fiume dai mille rivoli verso tutta l’Europa, ma soprattutto dove il caffè si identificò con caffè luogo di ricreazione, socialità, elaborazione di pensieri e idee, spazio letterario e vetrina di donne libere, e quant’altro possiamo immaginare oggi, con i nostri caffè odierni dei quali, siano essi bevanda o comodi ritrovi dotati di poltrone e sedie, non possiamo più fare a meno.
Il libro è disponibile presso:
Libreria "Mare di Carta" in Fondamenta dei Tolentini, 222
Sandra Stocchetto, storica dell’arte, si è laureata all’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari con una tesi sulla diffusione del Manierismo catalogando le incisioni d’après Parmigianino in possesso del Museo Correr. Si è dedicata a studi di letteratura, in particolare su Tommaso Landolfi. Insegna letteratura e storia negli istituti statali superiori.
LE NOVITÀ DI GENNAIO E FEBBRAIO DI VALLARDI
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FRANCO MALERBA PRESENTA IL CIBO NELLO SPAZIO (DEDALO, 2022)
In occasione della neonata Giornata Nazionale dello Spazio, venerdì 16 dicembre 2022, il Centro d’Arte Multimediale MAIIIM ha ospitato l’ex astronauta Franco Malerba, deus ex machina del Festival dello Spazio di Busalla. L’incontro è stato l’ultimo appuntamento dell’edizione 2022 della rassegna GENOVAnarra, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Contatti, e si è incentrato sulla presentazione del libro di Malerba Il cibo nello Spazio. La vita in orbita e l’alimentazione del futuro, pubblicato qualche mese fa dalla casa editrice Dedalo.
AerCast ha supportato l’iniziativa con una videoproiezione di scatti fotografici realizzati durante la scorsa edizione del Festival dello Spazio, per la quale ha ricoperto il ruolo di partner tecnico.
Cos’è GENOVAnarra
Ideata dall’Associazione culturale Contatti, la stessa che da anni organizza gli Hemingway Days genovesi e Storie di Porto, la rassegna GENOVAnarra si è articolata, nei mesi fra settembre e dicembre 2022, in una serie di incontri a cadenza quindicinale. Ospiti dei sei appuntamenti in programma alcuni fra gli scrittori liguri protagonisti della scena editoriale nazionale, che hanno presentato i loro ultimi libri in uscita in sei diverse location.
Le sedi, espressioni qualificanti e distintive della nostra città, sono state scelte sulla base dell’attività culturale che svolgono sul territorio. Gli incontri, liberi e gratuiti, hanno costituito un inedito focus sulla letteratura ligure di oggi, e hanno permesso ai luoghi dove si fa cultura a Genova di raccontarsi in forme nuove, dentro a un progetto di comunicazione coordinato.
Il MAIIIM (Media Art of the III Millennium)
Il MAIIIM è un innovativo spazio multifunzionale dedicato alla promozione e produzione di attività artistiche multimediali e all’arte contemporanea.
L’idea alla base del nascente Museo genovese, è quella di porre il visitatore al centro di un’esperienza relazionale con le opere e gli artisti che le creano, e di favorire lo scambio culturale fra gli operatori che ruotano attorno al mondo dell’Arte. Anche l’aspetto logistico del Centro, che vede il Museo affacciarsi sul porto di Genova, sembra suggerire, come cifra imprescindibile di questa struttura, l’apertura alla diversità e all’accoglienza delle culture “altre” affratellate nel linguaggio universale dell’Arte.
La Giornata Nazionale dello Spazio
Nel 2021 il Governo Italiano ha istituito la Giornata Nazionale dello Spazio, un’iniziativa che vuole sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza delle ricerche spaziali, non soltanto per il miglioramento della condizione umana in generale, ma anche per i benefici che ne conseguono nella quotidianità di ognuno di noi, in termini di crescita, benessere, immagine e ruolo sul piano internazionale del nostro Paese.
La scelta della data, il 16 dicembre, ricorda il lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, avvenuto negli USA la sera del 15 dicembre del 1964, lancio che consentì all’Italia di diventare il terzo Paese capace di superare l’atmosfera terrestre, dopo gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica.
Franco Malerba presenta Il cibo nello spazio (Dedalo Edizioni, 2022)
Franco Malerba è stato il primo astronauta italiano della storia. Il suo volo d’esordio nello Spazio, di cui quest’anno ricorre il trentennale, si compì a bordo dello Shuttle Atlantis il 31 Luglio 1992.
La missione a esso collegata, nota come missione del Tethered, o del “satellite a filo”, ha rappresentato una pietra miliare per la partecipazione italiana alle missioni spaziali, e viene ricordata ancora oggi per la sua importanza e difficoltà.
Dopo essersi laureato in ingegneria elettronica e in fisica all’Università degli Studi di Genova, Malerba ha ricoperto diversi ruoli di rilievo nei campi della ricerca e dell’industria di alta tecnologia. Nel corso della sua lunga carriera, oltre all’importante parentesi politica, che lo ha visto diventare Parlamentare Europeo, ha collaborato con CNR, ESA, NASA, ASI e con delle importanti industrie hi-tech (Digital Equipment, Alenia Spazio). Inoltre, ha dato vita ad alcune start up innovative del settore Spazio. In questi ultimi anni, nella veste di editorialista sta continuando a raccontare e commentare l’attualità della ricerca e dell’esplorazione spaziale.
Nativo di Busalla, l’ex astronauta organizza ogni anno in questo piccolo paese dell’entroterra genovese il Festival dello Spazio, un’occasione di unica in Italia delle più significative personalità nazionali che ruotano intorno alla “dimensione Spazio”.
Il 2022 è stato l’anno della sesta edizione di questa fortunata manifestazione, che ha avuto come focus il cibo nello spazio.
Infatti, l’alimentazione degli astronauti è un tema centrale per il successo delle prossime missioni spaziali, che prevedono il ritorno sulla Luna e, addirittura, l’approdo su Marte.
«La capacità di garantire un adeguato nutrimento agli astronauti sarà imprescindibile per la loro sopravvivenza, la loro salute e il loro benessere psico-fisico – dice Franco Malerba –. Lontano dalla Terra diventa necessario coltivare piante, riciclare ogni rifiuto in concime, ricostituire lo scambio di risorse, di ossigeno e di CO2 tra mondo vegetale e mondo animale. Realizzare, dunque, un’economia circolare spinta al massimo grado, non potendo più contare su rifornimenti diretti dalla Terra».
Di questo e di molto altro tratta il libro di Malerba Il cibo nello Spazio. La vita in orbita e l’alimentazione del futuro (Edizioni Dedalo, 2022) presentato al MAIIIM per l’ultima tappa della rassegna GENOVAnarra.
Il volume rappresenta un singolare connubio fra il memoir e il saggio narrativo, dove aneddoti, ricordi e divertenti retroscena accompagnano il lettore in un breve, intrigantissimo viaggio nel mondo del cibo spaziale di tutti i tempi. A impreziosire l’esposizione di Malerba, in perfetto accordo con la natura della location ospitante, le videoproiezioni delle fotografie scattate dal team di AerCast nel POD allestito a Villa Borzino durante il Festival dello Spazio di Busalla 2022.
#aercast #aercastitalia #francomalerba #ilcibonellospazio #GENOVAnarra #DedaloEdizioni
ETNOANTROPOLOGIA GASTRONOMICA SALLENTINA
La quintessenza della dieta mediterranea
Libro di Massimo Vaglio, con le fotografie di Illuminata Vanessa Lo Presti
Edito da cooperativa Espera, con il contributo della Regione Puglia. È disponibile in libreria e sullo shop online del sito quisalento.it, il volume “Etnoantropologia gastronomica sallentina. La quintessenza della dieta mediterranea”, libro di Massimo Vaglio, con le fotografie di Illuminata Vanessa Lo Presti, edito da Espera (cooperativa editoriale, editrice della rivista quiSalento), realizzato con il contributo della Regione Puglia. Dalla A alla Z, dalle Aguglie alle Zucche, “Etnoantropologia gastronomica sallentina” è una pubblicazione che racchiude sapori e “saperi” di cui è intrisa una tradizione gastronomica povera ed essenziale, ma assai virtuosa e ricca, di sostanze come di suggestioni. E sono tante quelle che accompagnano ogni singolo elemento, e alimento, di questa nutrita e nutriente “antologia”, arricchita da racconti e ricette “d’altri tempi”. Un percorso nella memoria di uno spaccato culinario ed enogastronomico di un Salento che, sulle tavole domestiche, nelle feste, nei grandi riti e nei piccoli rituali, affonda le sue radici, le sue origini intrise degli usi e dei costumi di popoli e culture che lo hanno attraversato, rendendolo una terra unica, con un’identità meravigliosamente screziata di singolarità culturali. E che riemergono oggi, nelle dinamiche e nelle esigenze alimentari, ambientali e sociali, in perfetta sintonia con l’attuale e sempre più marcata consapevolezza alimentare. Una consapevolezza che un tempo coincideva con la parsimonia e l’oculatezza, e oggi è intesa come riduzione dello spreco, uso etico delle risorse, recupero della cultura del cibo. Cultura e storia, che anche una ricetta può continuare a raccontare.
“Se c’è una cosa che ho capito della cucina salentina”, spiega la Presidente Consiglio Regionale della Puglia Loredana Capone nella prefazione, “che quindi rivela un aspetto dell’anima degli abitanti del tacco d’Italia, è che in questa parte del mondo non si butta via niente. Con gli ingredienti a disposizione si è sempre riusciti a creare delle pietanze uniche, che hanno saputo essere al tempo stesso povere e ricche, e che hanno subito le influenze culturali che si sono avvicendate sul territorio: dai romani ai bizantini, dai messapi ai greci”.
“Un narratore raffinato, un profondo conoscitore della natura, un esperto osservatore del mondo”, prosegue il vicepresidente del Consiglio Regionale della Puglia Cristian Casili. “Che si parli di botanica, di zootecnia, di pesci, di agricoltura, dei loro prodotti o sottoprodotti, Massimo va oltre la dissertazione letteraria o scientifica, scende in profondità, va a scavare dissodando il terreno dalle semplificazioni abusate quando si parla di alimenti o, peggio, di cucina e ci proietta in un cammino paesologico dove il cibo rappresenta la territorializzazione di processi di lunga durata che ci identificano in una comunità”.
L’autore
Massimo Vaglio, salentino di Nardò, è esperto di gastronomia e di produzioni agroalimentari meridionali; giornalista pubblicista; formatore in enti di formazione professionale e scuole alberghiere; agrotecnico specializzato in agroecologia; cuoco; ristoratore; ma è soprattutto un naturalista e un sanguigno ambientalista. Redattore della rivista Puglia & Mare, collabora con la rivista quiSalento, per la quale dal 2004 cura la rubrica enogastronomica: “Salento da Gustare”. Pubblicazioni: “La Cucina del Salento” (A.N.D.O.1996 - Besa 1999); “Cicorielle e Lampascioni” (Besa 2000); Piccolo Codice della Cozza (Besa 2001); “La Cucina del Mare di Puglia” (Besa 2004), “Salento Sapori e Profumi” (Ed. Salentina 2004), “Salento di Sapori” (Ed. Salentina 2007); “Ricette e Segreti della Cucina Salentina” (Guitar 2005); “Ricette e Segreti dei Dolci del Salento” (Guitar 2006); “I Piatti delle Feste” (Guitar 2007); “L’ABC della Cucina Salentina” (Besa2009); “Il Ricettario di Nonna Uccia” (Besa 2013), “Piccolo Codice del Lampascione” (Cibu-Salento 2015); “La Cucina del Capo di Leuca” (CibuSalento 2016); “Pesci del Salento” (Grifo Ed. 2016); “Salento, raccolto, pescato e mangiato (Grifo Ed. 2018), “Santu Sitru e altri racconti” (Parasaula Ed. 2020). “Pesci ricchi, pesci poveri” (Ed. Coop. Espera 2021). Ha pubblicato anche numerosi racconti, alcuni dei quali premiati in concorsi letterari e sono svariati i suoi contributi su libri e riviste.
Laura Casciotti