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Liquori & Distillati

NASCE AMANTE 1530: UN APERITIVO AMARO INTERNAZIONALE, DALLO STILE CLASSICO ED INNOVATIVO, CHE CELEBRA IL “MADE IN ITALY”

 Creato per esaltare i sensi ed ispirare una “Vita Deliziosa” 

CON EMBARGO
fino alle 12.00 del 26/10/23 

Nasce Amante 1530: il nuovo Aperitivo - creato da un gruppo internazionale di amici innamorati dello stile di vita italiano - arriva in contemporanea sulle due sponde dell’ Atlantico, con un lancio internazionale tra New York, Roma, Venezia e Los Angeles. 

Il lancio italiano di Amante 1530 ha regalato due momenti dedicati : uno più social, Martedì 24 Ottobre, con un Cocktail Party al BVLGARI Hotel Roma, nel “Il Ristorante”-Niko Romito, in occasione della “Festa del Cinema”, che ha visto Sting - uno dei partners di questo progetto - duettare con Giordana Angi - brillante talento musicale italiano, per un selezionato gruppo di amici ed ospiti. E questa sera - in concomitanza con la Venice Cocktail Week - con un evento più “sartoriale” e dedicato al mondo della Mixology d’Autore, presso l’ Arts Bar del St REGIS Venezia. 

Per questo lancio, è stato coinvolto Walter Bolzonella - leggendario, past Head Barman dell’Hotel Cipriani di Venezia, che ha creato per AMANTE 1530, 3 “signature cocktails”, ispirandosi ai grandi classici - ma interpretati con il suo indiscusso savoir faire - che saranno presentati nelle due serate, in abbinamento ai signature “Roxanne” pensato per l’occasione da Desire Verdecchia, head barman del Bulgari Hotel Roma e “Latin Lover” ideato da Facundo Gallegos, noto Bar Manager dell’Arts Bar del St REGIS Venezia. 

“L’idea originaria, nasce dalla nostra profonda convinzione che tutti si meritino un Grande Amore, così come un ottimo Cocktail...” dichiara Ana Rosenstein. 

Questo nuovo prodotto - dedicato alla Mixology d’Autore - nasce circa due anni fa, durante una cena tra amici: Sting e Trudie Styler hanno dato inizio a questo progetto insieme ad Ana Rosenstein, Richard Kirshenbaum e Barry Rosenstein, mentre erano ospiti nella loro tenuta in toscana de Il Palagio, dove hanno discusso l'idea di creare un Amaro moderno ed innovativo da gustare insieme. Hanno poi coinvolto anche Len Tessler, Stuart Ellman, Sarah Foley, Mark Hauser e Michael Kassan, per completare così il team fondatore di quello che presto sarebbe stato conosciuto come Amante 1530. 

L’origine del nome è tutta legata al luogo in cui questo progetto è stato concepito: la Tenuta de “Il Palagio”, sulle colline che guardano la Valle dell’Arno. In una serata tra amici – infatti – durante la conversazione, uno degli ospiti ha estratto dal mazzo dei “Tarocchi”, da uno scaffale lì accanto, la carta dell'Amante; i fondatori hanno letto questo come un curioso segno del destino ed hanno deciso di chiamare così il nuovo progetto che stavano creando. Successivamente, è stato aggiunto 1530, come tributo alla data di fondazione della Tenuta, suo storico luogo di nascita. 

Per creare la formula e produrre il prodotto, i fondatori hanno collaborato con Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale e figura di riferimento dell'industria vinicola italiana - che già collaborava sui vini della tenuta di Sting & Trudie de “Il Palagio”. Una volta perfezionata la ricetta, la formula finale è stata imbottigliata presso la Distilleria Pallini, una delle più antiche e importanti distillerie di Roma.

 

Alessandro Grassi

PRESS PREVIEW & TASTING | WHISKY LIMITED EDITION BY @EATALY

  

Martedì 24 ottobre, ore 11.00, Eataly Milano Smeraldo, Milano

 

Invito alla presentazione  e degustazione del primo whisky limited edition a marchio Eataly, nato da una selezione della prima linea di whisky di montagna della distilleria trentina Villa de Varda.

 

Le selezioni speciali single malt (malto d’orzo) e rye (segale) sono ottenute da orzo e segale di filiera 100% italiana e sono il frutto della collaborazione tra Eataly e la nota distilleria di proprietà della famiglia Dolzan, che da oltre 170 anni riserva grande attenzione all'artigianalità del lavoro in quota e al rispetto della natura locale.

 

 

 

A contribuire al racconto di questa storia di tradizione e legame con il territorio sarà Fulvio Piccinino, uno dei massimi esperti italiani di distillati, oltre che founder del noto portale di cultura del bere responsabile Saperebere.

 

L'appuntamento è per martedì 24 ottobre, alle ore 11.00, sul Palco di Eataly Milano Smeraldo, in Piazza XXV Aprile 10, a Milano. 

 

 

 

Alessia Rizzetto

A SANTA MASSENZA LA NOTTE DEGLI ALAMBICCHI ACCESI

 

Dal 7 al 10 dicembre lo splendido borgo di Santa Massenza di Vallelaghi, capitale della grappa artigianale trentina, ospita l’originale spettacolo della compagnia teatrale Koinè: una kermesse in cinque tappe, tante quante le distillerie del paese, che condurrà visitatori e appassionati provenienti da tutta Italia alla scoperta della storia e dei segreti del famoso distillato, tra degustazioni accompagnate da assaggi di specialità locali.

 

L’antica arte della distillazione raccontata da uno spettacolo senza eguali, in un contesto unico come quello di Santa Massenza, patria e cuore della grappa artigianale trentina, immerso nella magia del clima natalizio. Impossibile non farsi coinvolgere dalle suggestioni de “La Notte degli alambicchi accesi”, l’appuntamento che anche quest’anno, dal 7 al 10 dicembre, animerà il borgo che vanta la più alta concentrazione di distillerie a carattere artigianale e a conduzione familiare in Italia. 

 

Ancora una volta, a raccontare  la storia e i segreti del prezioso distillato sarà quindi la kermesse teatrale messa in scena dalla compagnia Koinè. Uno spettacolo itinerante organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti e Istituto Tutela Grappa del Trentino.

 

La manifestazione è ormai un evento cult al quale partecipa un folto pubblico di appassionati e curiosi da tutta Italia, che per quattro giorni affollano Santa Massenza di Vallelaghi. Il piccolo borgo, noto anche con il soprannome di “piccola Nizza de Trent” per via del suo passato di località turistica estiva frequentata dai vicini abitanti di Trento, è infatti riconosciuto come vera e propria “capitale della grappa artigianale”.

 

Per l’occasione, le cinque distillerie del paese (Casimiro, Francesco, Giovanni Poli, Giulio & Mauro e Maxentia) ospiteranno le diverse tappe lungo le quali gli attori, guidati dalla voce narrante di Patrizio Roversi, accompagneranno i visitatori, divisi in altrettanti gruppi, alla scoperta di un prodotto intimamente legato alla storia e alla cultura trentina. Il programma prevede due spettacoli al giorno (uno solo domenica 10 dicembre): ad ogni tappa, non mancherà una piccola degustazione con assaggi delle diverse versioni del distillato accompagnati a dolci e specialità del territorio.

 

Le grappe prodotte a Santa Massenza sono davvero tutte da scoprire. Il loro rigido processo produttivo è protetto dal disciplinare dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino. Tra le sue regole auree spiccano l’utilizzo esclusivo di vinacce fresche locali e la tradizionale distillazione con il metodo “a bagnomaria” in alambicchi discontinui: un’arte che si tramanda da generazioni e prevede l’utilizzo di modeste quantità quando la vinaccia è ancora fresca e profumata e un riscaldamento uniforme, lento e continuo del contenuto per ottenere una migliore estrazione degli aromi.

 

Un’esperienza unica che vale senz’altro il viaggio in questo speciale angolo del Trentino.

 

Per maggiori dettagli è possibile visitare www.gardatrentino.it/NotteAlambicchi  e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi  oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Per rimanere aggiornati su tutte le #trentinowinefest e le attività della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino: www.tastetrentino.it/trentinowinefest

 

Santa Massenza di Vallelaghi (TN), 18 settembre 2023 

La notte degli alambicchi accesi

La notte degli alambicchi accesi è un progetto organizzato dall’Associazione culturale “Santa Massenza piccola Nizza de Trent” con il supporto di Trentino Marketing, il coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino – nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest – e la collaborazione di Garda Dolomiti, Istituto Tutela Grappa del Trentino e Comune di Vallelaghi.

www.gardatrentino.it/NotteAlambicchi  e Pagina Facebook La notte degli alambicchi accesi

 

La grappa del Trentino

La grappa del Trentino nasce da una tradizione familiare centenaria che si è tramandata di padre in figlio. La sua produzione caratterizza fortemente tutto il territorio trentino: ogni zona della provincia, infatti, si contraddistingue per microclimi particolari che si prestano come habitat naturali per vari tipi di vite. E così, come il vino, anche la grappa si connota in base alla valle di provenienza: la Valle di Cembra è specializzata nella produzione di grappa di Müller Thurgau, la Piana Rotaliana in quella di Teroldego, la Valle dei Laghi - e, in particolare Santa Massenza - in quella di Nosiola, la Vallagarina in quella di Marzemino.

Le aziende, la maggior parte delle quali di dimensioni medio piccole e a conduzione familiare, per ottenere la grappa del Trentino lavorano esclusivamente vinaccia freschissima (il termine della distillazione è fissato al 31.12) e proveniente dal solo territorio provinciale, per garantire qualità, profumi ed eleganza al prodotto finito, e la distillano secondo il tradizionale metodo cosiddetto "a bagnomaria" all'interno degli alambicchi tradizionali, che riscaldano il contenuto in modo graduale e uniforme, al fine di garantire una corretta estrazione degli aromi. Nel corso dell'operazione, i mastri distillatori separano l'essenza in testa, coda e cuore, al fine di avere un prodotto equilibrato e ricco di profumi.

Per salvaguardare tali tecniche di produzione, valorizzare il prodotto e promuoverlo, nel 1969 è nato l'Istituto Tutela Grappa del Trentino, che impone regole di autodisciplina e controlli severi, a garanzia di una indiscutibile qualità, certificata da organi esterni che ne controllano limpidezza, armonia dei profumi, morbidezza e tipicità del gusto.

 

 

Stefania Casagranda

GIN AWARDS: IL MIGLIOR GIN ITALIANO È IL MILANO ELITE

 

Al theGINday premiati anche Glendalough Wild Botanical, Enfleurage e Xamorfos

 

Si è chiusa con la proclamazione dei vincitori dei GIN AWARDS, l’undicesima edizione di theGINday, l’evento italiano più amato dedicato al mondo del Gin che per due giorni ha animato il SuperStudio Più di Milano. La grande novità dell’appuntamento organizzato e ideato da Luca Pirola, fondatore di Bartender.it, è stata proprio il debutto dei premi ai migliori gin, giudicati tra cinquanta referenze candidate e assaggiate secondo il metodo “blind test” da una giuria di esperti tra professionisti del settore beverage come bartender, sommelier, produttori, degustatori, giornalisti, designer, chef, influencer e talent food.

Tutti i premi. Ad aggiudicarsi il titolo di Best Italian Gin è l’Elite di Gin Milano Elite, ispirato alla città di Milano, “un distillato di pregio che celebra eleganza e bellezza”. Sul podio, al secondo posto il Gin Tabar Bergamotto di Casoni Fabbricazioni Liquori, al terzo posto, il Maxi Milliian Gin di Maxi Millian. Il Best International Gin incoronato dalla giuria è il Glendalough Wild Botanical Gin di Coca Cola HBC, “un gin straordinario realizzato con piante selvatiche raccolte nelle montagne intorno alla distilleria”. Al secondo posto Bareksten Botanical di Onesti Group, al terzo Fords Gin di Compagnia dei Caraibi. Per il Best Idea/Concept, riconoscimento dedicato al servizio del gin, la medaglia d’oro è andata all’Enfleurage Gin di Enfleurage, giudicato “profumato, storico, artistico, in grado di raccontare e reinventare una fascinosa vicenda ottocentesca legata a Maria Luigia d’Austria”. Al secondo posto nella categoria il 585.5 Miles di Pedro Ferreira, sul podio anche Prebugin di Brainfusion. Infine il Best Packaging è di Xamorfos di Distill Hub, il cui formato della bottiglia “non permette di applicare un’etichetta adesiva che non faccia le pieghe sul lato curvo: da cui la decisone di non incollarla e assicurarla con un paio di elastici di caucciù riciclato”. In seconda posizione Saigon Baigur di Compagnia dei Caraibi, in terza il Fabbri dry gin dell’omonima azienda.

Creatività. “Emerge con grande evidenza la creatività italiana applicata alla produzione del gin – racconta Luca Pirola -. E’ un riscontro che si applica nella ricerca delle botaniche, nella loro lavorazione e nelle idee che stanno all’origine delle produzioni, raccontate in affascinanti storytelling. Ma c’è anche una grande attenzione al packaging, aspetto che abbiamo volutamente separato per valorizzare estro e genialità, tipiche del Made in Italy. Sia nel concorso GIN AWARDS ma soprattutto nell’esposizione dei prodotti durante la due giorni di fiera tutto il pubblico ha notato un innalzamento della qualità delle produzioni, l’assaggio è liscio, non ci si può nascondere in un drink, ma d’altro canto anche tutti gli espositori hanno notato una crescita e un aumento di consapevolezza da parte del pubblico che si è realmente concesso la totale esperienza, assaggiare il prodotto liscio, degustarlo nei tre bar ufficiali nei drink, Negroni, Martini Cocktail e Gin&Tonic e comprarlo portandoselo a casa presso lo shop ufficiale Bottega Liquors&Spirits”.

Successo rinnovato anche per theGINweek, il “Fuori Salone” dedicato al Gin che in questa quarta edizione ha coinvolto decine tra i locali più cool della movida milanese anticipando e accompagnando l’evento.

Per il mondo del Bar e dell’ospitalità il prossimo appuntamento è già fissato dal 17 al 19 marzo 2024 con la terza edizione di Mixology Experience nei grandi spazi del SuperStudio Maxi di Milano in Famagosta, già tante novità e importanti progetti per il mercato.

 

Piermaurizio Di Rienzo 344.1905946

AL THEGINDAY DI MILANO DEBUTTANO I GIN AWARDS

 

Dal 10 all’11 settembre 2023 i migliori gin premiati su quattro categorie

 

Conto alla rovescia per l’undicesima edizione di theGINday, l’evento italiano più amato dedicato al mondo del Gin in programma domenica 10 e lunedì 11 settembre al SuperStudio Più di Milano, in via Tortona 27. Organizzato e ideato da Luca Pirola, fondatore di Bartender.it, gruppo leader dal 2006 degli eventi trade in Italia, l’appuntamento di quest’anno presenta la grande novità dei GIN AWARDS. Una giuria di esperti tra professionisti del settore beverage come bartender, sommelier, produttori, degustatori, giornalisti, ma anche designer, chef, influencer e talent food, decreteranno i vincitori tra quattro categorie: Best Italian Gin, Best International Gin, Best Idea/Concept (dedicata al servizio del gin) e Best Packaging. Sono circa 50 le referenze candidate, assaggiate secondo il metodo “blind test”: per la maggior parte, si tratta di produzioni italiane che arrivano al contest per presentarsi e confrontarsi ad alto livello col mercato del settore. Per quanto riguarda concept e packaging, a votare sono stati chiamati anche noti personaggi del mondo della cucina, del design e del social food (dal re dell’alta pasticceria Iginio Massari ai talent Ruben Bondì, Federico Fusca, Francesco Aquila, al vincitore dell’ultima edizione di MasterChef Italia Edoardo Franco, fino al noto street artist comasco Mr. SaveTheWall).

Creatività. “Emerge con grande evidenza la creatività italiana applicata alla produzione del gin – racconta Luca Pirola -. E’ un riscontro che si applica nella ricerca delle botaniche, nella loro lavorazione e nelle idee che stanno all’origine delle produzioni, raccontate in affascinanti storytelling. Ma c’è anche una grande attenzione al packaging, aspetto che abbiamo volutamente separato per valorizzare estro e genialità, tipiche del Made in Italy”.

Per il pubblico. Inoltre, verranno lanciati due sondaggi che coinvolgeranno il pubblico presente. Domenica 10 settembre i visitatori appassionati saranno chiamati a decretare il Gin più amato conferendo il “Premio Lovers". Lunedì 11 settembre, invece, saranno i professionisti a votare i cinque gin che non possono mancare in bottiglieria con il premio “Best Bartender Selection”, ma anche il miglior gin da Gin Tonic “Best G&T Gin”, il miglior gin da Martini Cocktail “Best Martini Cocktail Gin” e il miglior gin da Negroni “Best Negroni Gin”. La premiazione avverrà lunedì 11 settembre sul Main Stage di theGINday a partire dalle ore 17.00.

Temi. theGINday è stato il primo evento italiano B2B dedicato al mondo del Gin e ai suoi amatori. Anticipandone spesso le tendenze di consumo, è l’appuntamento annuale che permette a storici e nuovi produttori di far conoscere il proprio distillato e le botaniche che lo rendono così speciale, decantandone le caratteristiche prima di procedere con la degustazione. Ovviamente in queste due giornate oltre ai produttori di gin, tutto ciò che gira intono al mondo Cocktail sarà protagonista, da chi produce ghiaccio a chi propone fiori e frutta essiccati, da produttori a importatori e distributori. Se negli stand sarà possibile degustare il gin solo in purezza, nei tre bar tematici, Gin Tonic Bar, Martini Cocktail Lounge e Negroni Bar, verranno serviti i drink più iconici, con ricette e tecniche svelate da barman professionisti, utilizzando i vari brand presenti nella manifestazione. Grande importanza rappresenta lo shop “Bottega Liquori&Spiriti” dove sarà possibile acquistare le etichette (e non solo) partecipanti al theGinday, dando così un’opportunità anche a quelle aziende che ad oggi hanno una rete di distribuzione meno ampia e quindi al grande pubblico di portarsi a casa le novità del momento.

 

Eventi. Sul Main Stage, durante i due giorni di theGINday, si alterneranno masterclass, seminari, convegni e tavole rotonde alla presenza di ospiti nazionali e internazionali, bartender e consulenti che hanno costruito la propria carriera con competenza ed esperienza nel mondo Bar. A rendere i due giorni un’occasione di intrattenimento e convivialità, ci saranno delle zone allestite per il Brunch&Gin e il Merenda Time nello spazio dell’Art Garden del SuperStudio Più.

theGINweek. Anche quest’anno non può mancare theGINweek, il “Fuori Salone” dedicato al Gin che alla sua quarta edizione (dal 7 all’ 11 settembre) coinvolgerà i locali più cool della movida milanese anticipando e accompagnando l’evento. La lista dei locali è disponibile e in continuo aggiornamento sul sito ufficiale

theginday.it

theGINday / undicesima edizione

Domenica 10 settembre 2023, dalle 12.00 alle 20.00 Lunedì 11 settembre 2023, dalle 11.00 alle 19.00 SuperStudio Più – Via Tortona 27, Milano theginday.it

Organizzatore: Bartender.it

 

Piermaurizio Di Rienzo 

ZACAPA RUM PORTA LA MAGIA DEL GUATEMALA A PORTOFINO  CON UN TAKEOVER CHE TRASFORMA LA TERRAZZA DI CRACCO 

 

Per tutta l’estate il distillato guatemalteco anima l’iconica ‘piazzetta’ con speciali abbinamenti e cocktail list

 

Zacapa rum, il distillato ultra-premium tra i più apprezzati al mondo, sbarca a Portofino per inaugurare l’aperitivo in terrazza del Pitosforo di Carlo Cracco nella ‘piazzetta’ più iconica d’Italia. Dagli altipiani guatemaltechi al golfo del Tigullio, prosegue nel segno della contaminazione enogastronomica d’eccellenza la collaborazione tra Lorena Vásquez, Maestra Mezcladora di rum Zacapa, e Carlo Cracco.

Dopo aver portato il Guatemala nel ristorante milanese dello chef in Galleria Vittorio Emanuele II con Zacapa Galería e un ricco calendario di appuntamenti per il pubblico, Zacapa e Cracco si trasferiscono ora sulla Riviera di Levante per Zacapa Portofino by Cracco, una nuova avventura che dal 23 luglio a fine settembre vedrà la terrazza del Pitosforo animarsi già all’ora dell’aperitivo con speciali abbinamenti tra cocktail a base di Zacapa 23, inedite creazioni dello chef e uno Zacapa XO on the rocks da sorseggiare nel dopocena godendosi la meravigliosa vista sul porto.

Un’esperienza unica che ha come tema portante quello dell’intreccio, culturale e gastronomico, che parte dalla casa sopra le nuvole - luogo mistico a 2.300mt di altitudine nel quale Zacapa invecchia e acquista i suoi sentori inconfondibili – e arriva a Portofino, per intessere una nuova trama di racconti e sapori con la cucina di Carlo Cracco e uno dei luoghi simbolo dell’estate italiana ormai meta prediletta dei grandi marchi del lusso e quindi luogo naturale di approdo per un distillato sofisticato ed elegante come Zacapa.

Incroci di storie e sapori sulla rotta del lusso dell’iconico borgo che trovano la loro massima espressione nel rito della Sobremesa: il lento e piacevole intrattenersi dei commensali al termine del pasto, sorseggiando il distillato tra racconti e confidenze. Uniti intorno alla tavola in una trama di relazioni, come l’intreccio del petate, la fascia di foglie di palma essiccate che cinge la bottiglia di Zacapa, tratto distintivo e inconfondibile del brand.

www.craccoportofino.it/

Zacapa è uno dei rum più pregiati al mondo. Pluripremiato e di qualità premium, nasce nelle terre mistiche del Guatemala. 

Zacapa è prodotto nella verde campagna del Guatemala, in una struttura incastonata tra alte cime e vulcani attivi a 2.300 m sul livello del mare, chiamata “casa sopra le nuvole”, una delle cantine di invecchiamento situate alla maggior altitudine al mondo. 

L’ingrediente chiave è il miele vergine di canna da zucchero che, insieme all’esclusivo e dinamico processo di distillazione “Sistema Solera”, dona vita a un eccezionale rum ultra-premium che si distingue per il gusto straordinario. 

Adattamento di un processo spagnolo di maturazione dello sherry, il “Sistema Solera” prevede la miscelazione accurata di rum aventi età e personalità diverse, ad opera del Master Blender Lorena Vásquez. Rum invecchiati e giovani si sposano e maturano in una serie di botti precedentemente utilizzate per conservare whisky americano, Sherry delicati e raffinati vini ottenuti da uve Pedro Ximénez, che conferiscono una straordinaria intensità di sapore. Altitudine elevata e temperatura media costante di 14°C (58°F) permettono ai liquidi di trattenere caratteristiche e sapori ricchi e profondi, capaci di contraddistinguere questo rum esclusivo di qualità premium.

 

Alessandra Calza

“FINALMENTE, IL MARE” APPRODA A EATALY: IN SCENA UN’ESPERIENZA DI GUSTO FIRMATA GIN MARE

 

APPUNTAMENTO A TORINO, MILANO E GENOVA PER SCOPRIRE SIGNATURE COCKTAIL E PAIRING SFIZIOSI DEDICATI ALL’ESTATE

 

Non è estate senza Mare e Gin Mare, il primo gin mediterraneo per natura, inaugura la stagione estiva con nuovi appuntamenti da Eataly Torino, Milano e Genova, per assaporare tutto il gusto della mediterraneità e portare il Mare nel cuore delle città italiane. 

 

Un prodotto unico e inconfondibile non solo per l’iconica bottiglia ma anche per le botaniche selezionate: oliva Arbequina, basilico italiano, rosmarino greco, timo turco e agrumi spagnoli che si aggiungono alle essenze classiche come ginepro, coriandolo e cardamomo in un processo di distillazione che preserva le proprietà di ognuna. 

 

Tocchi sapidi, profumi erbacei, agrumati e speziati che si uniscono armoniosamente in cocktail tradizionali e twist inediti rappresentando al meglio il Mediterraneo e il suo stile di vita. 

 

Per un’esperienza ancora più coinvolgente, Gin Mare con Eataly in tre diverse città, offre i pairing perfetti per l’estate.

 

Le date da non perdere:

  • EATALY TORINO LINGOTTO Via Ermanno Fenoglietti 14, 10126 Torino 
  • giovedì 22 giugno e giovedì 20 luglio – dalle ore 18:30 alle 22:00
  • EATALY MILANO SMERALDO - Piazza XXV Aprile 10, 20121 Milano 
  • giovedì 22 giugno e giovedì 13 luglio – dalle ore 18:30 alle 22:00
  • EATALY GENOVA - Edificio Millo Porto Antico Calata Cattaneo 15, 16126 Genova 
  • mercoledì 28 giugno, mercoledì 26 luglio e mercoledì 9 agosto – dalle ore 18:30 alle 22:00

 

Spoongroup

WORLD GIN DAY

 

È BOOM DI VENDITE A LIVELLO GLOBALE E IN ITALIA: ECCO I 10 COCKTAIL PER FESTEGGIARE LO SPIRIT DIVENTATO VIRALE SUI SOCIAL

 

La Giornata Mondiale del Gin è una tradizione recente che celebra un distillato millenario. Le qualità del Gin non si sono espresse solo in purezza o mescolate nei cocktail più celebri ma anche nei fatti e nei racconti della storia, della cultura, dello spettacolo; il gin è un protagonista del cinema, della musica, della trasformazione dei costumi. Anche i numeri lo premiano, nel 2023 il mercato globale arriverà a sfiorare i 15 miliardi di dollari di valore complessivo. “Una crescita travolgente che ci coinvolge anche grazie alle proposte innovative, ricche e originali del nostro catalogo” spiega Alberto Birollo, Drinksetter di Antholgy by Mavolo.

 

Giornata di festa per il gin, il distillato che se avesse un’anima sarebbe balsamica e avrebbe la fragranza del ginepro, la pianta officinale che gli dà l’inconfondibile carattere. Sabato 10 giugno si celebra il World Gin Day e per trovare le prime tracce di questo spirit, ora amato in tutto il mondo, bisogna risalire a oltre mille anni fa quando i sapienti monaci benedettini della Scuola Medica Salernitana iniziarono ad usare, a scopo curativo, l’alcol distillato insieme al ginepro. Per avvicinarsi ancora di più alla bevanda attuale bisogna aspettare la metà del 1600 con gli olandesi e il loro Jenever per poi finire in Inghilterra dove il gin si diffuse definitivamente. Un altro momento di svolta, però, arriva nel 1800 quando un tale Erasmus Bond ebbe la geniale idea di unire gin e acqua tonica dando così vita al mitico Gin Tonic. Apprezzato dalla regina Elisabetta II, da Winston Churchill, da Madonna e da molti altri VIP, la cultura del gin tocca anche il mondo della letteratura, del cinema e della musica. Dal Vesper Martini così amato da un altro Bond (James), che pure i barman si ostinano a ricordare per via delle sue tre parti di vodka, dimenticando le sue cinque parti di ottimo gin, al Gin Rickey omaggiato ne "Il grande Gatsby". “Give me gin and tonic” dicevano gli Oasis in Supersonic, il loro singolo di debutto datato 1994. Vent’anni prima, invece, i Kiss lo preferivano liscio e cantavano “it’s cold gin time again”. Ora il gin è diventato virale anche sui social con più di 11 milioni di post su Instagram (grazie anche a bottiglie che sono vere opere d’arte) e 2,3 miliardi di visualizzazioni su TikTok.

 

Se il Regno Unito si conferma il primo Paese per fatturato, l’Italia diventa sempre più protagonista sul mercato. Secondo i recenti dati di Statista, per l’Italia il trend di crescita annuale tra 2023 e 2027 è addirittura del +8,7% e un fatturato stimato in quasi 80 milioni di dollari nel 2023 per un volume totale di quasi 4 milioni di litri consumati. Una crescita nella quale Anthology (mavolo.it/it/esclusive), lo spin off di Mavolo Beverages, azienda specializzata nella distribuzione di bevande, liquori e spirits ha un ruolo d’eccezione. Nel primo quadrimestre dell’anno i quantitativi di vendita di gin in esclusiva sono cresciuti a doppia cifra, mentre la domanda della categoria gin generale continua a crescere sensibilmente. Un altro motivo di soddisfazione arriva da un portfolio in continua espansione con 9 nuovi brand e 17 nuove referenze aggiunte in questi mesi. "Una crescita travolgente che ci coinvolge anche grazie alle proposte innovative, ricche e originali del nostro catalogo. L’ottimo lavoro fatto in questi anni ci ha permesso di diventare sempre più protagonisti grazie alle nostre offerte che puntano sulla qualità e offrono esperienze esclusive da tutto il mondo – spiega Alberto Birollo, Drinksetter di Anthology by Mavolo – Il gin è sempre più prodotto a partire dalla cultura, dalla natura e dalla storia del territorio, in Svizzera come in Thailandia, in Spagna o nel salernitano. Si tratta di una tendenza che diventa evoluzione e ampliamento dei consumi. Una linea di sviluppo che richiede da parte delle aziende di distribuzione capacità strategiche di esplorare, selezionare, condividere”.

 

Tra le novità più curiose, che riflettono una tendenza mondiale a regionalizzare la produzione dei gin, caratterizzandoli con ingredienti botanici locali, ci sono Deux Frères, il gin svizzero che cambia colore quando mescolato con l’acqua tonica, Solaro, realizzato nell’isola di Capri e venduto in una bottiglia di ceramica dipinta a mano e Amuerte, con foglie di coca del Perù, creato da due visionari cugini belgi. Tanti, dunque, i motivi per festeggiare questa giornata mondiale, una tradizione inventata nel 2009 dal blogger Neil Houston che cade nel secondo sabato di giugno. Una scelta non casuale vista la maggior propensione a brindare e frequentare locali nel weekend. I numeri riportati da Statista Market Insights parlano di un mercato globale del gin che nel 2022 ha fatturato 13,4 miliardi di dollari. Un dato in leggero aumento rispetto ai 13,02 miliardi del 2021 ma destinato a esplodere nel 2023. Secondo le stime, infatti, l’anno si chiuderà con un fatturato di 14,87 miliardi di dollari superando i 14,07 miliardi del 2019 e ritrovando le soddisfazioni degli anni pre-pandemici. Se poi si guarda a lungo termine la proiezione porta a un 2027 con un fatturato di 19,95 miliardi di dollari e un tasso annuale di crescita del +7,71%. Come conseguenza aumenta anche il volume di gin consumato, 783,22 milioni di litri nel 2022 con le stime che prevedono 816,4 milioni di litri nel 2023 fino ad arrivare ai 969,78 milioni nel 2027.

 

Ma non esiste festa senza brindisi, per questo gli esperti drinksetter di Anthology by Mavolo hanno stilato un’esclusiva lista di 10 grandi classici dei cocktail perfetta per celebrare il World Gin Day 2023

 

Ivan Filannino

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