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Vino

CONTRASSEGNO DI STATO PER VERDICCHIO CASTELLI DI JESI

VINO, MARCHE: OK DA CDA IMT A CONTRASSEGNO DI STATO PER VERDICCHIO CASTELLI DI JESI EXPORT IN DOPPIA CIFRA PER IL VINO PRINCIPE DELLE MARCHE ANCHE NEL 2019

 

Voto unanime in favore del contrassegno di Stato per Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi, ieri sera nel corso del consiglio di amministrazione dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), che ha contestualmente approvato la richiesta di autorizzazione a operare in regime di ‘erga omnes’, ossia a tutela di tutti i produttori, anche quelli non aderenti al consorzio. “Con le deliberazioni del consiglio – ha detto il coordinatore del comitato di gestione della Do Verdicchio Castelli di Jesi, Michele Bernetti – si avvia la fase 2 per il nostro vino simbolo. Una svolta epocale in grado da una parte di garantire miglior tracciabilità e provenienza ai consumatori di tutto il mondo, dall’altra di dotare la filiera di strumenti in grado di assecondare con maggior forza la crescita della denominazione. La trasparenza, il controllo e la gestione della produzione e della qualità del Verdicchio – ha concluso – sono le bisettrici di questa nuova fase, che dà il via anche a possibili aggiornamenti del nostro disciplinare”.

Già previsti entro il prossimo agosto gli incontri con gli imbottigliatori assieme ai tecnici di Valoritalia sul contrassegno di Stato, mentre l’erga omnes deliberato dall’assemblea dei soci – che tra le attività prevede la messa in vigore di nuovi sistemi di controllo e promozione – diverrà operativo a partire dal prossimo 1° gennaio 2020 utilizzando i dati della campagna vendemmiale 2018-2019.

Per il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini, Alberto Mazzoni: “La decisione del consiglio dimostra la volontà da parte di tutta la filiera e delle organizzazioni professionali interessate di assecondare una crescita evidente della nostra denominazione più importante. Dopo l’incremento nell’export dei vini marchigiani, che nel 2018 ha sfiorato il 10% sull’anno precedente, il 2019 si apre con numeri convincenti per il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Per Istat infatti nel primo trimestre la voce ‘bevande’ - dove il vino influisce per il 90% del valore - è segnalata in crescita di quasi il 15% nella provincia di Ancona, circa il triplo rispetto alla media export regionale del settore. Un’area, quella di Jesi e della provincia di Ancona, che vale oggi il 62% del totale delle esportazioni del settore nelle Marche. La delibera di ieri, realizzata anche con la condivisione della regione Marche, – ha concluso - è un primo passo che si spera possa essere adottato anche da altre denominazioni del Consorzio”.

Il cda ha infine fatto il punto sulle prossime misure di organizzazione comune di mercato (Ocm) e relativa campagna di promozione, a cura del maxi- consorzio marchigiano, che conta quasi 500 soci e 15 denominazioni tutelate.

 

 

Marta De Carli, 393.4554270 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Day to Day con il terroir Champagne 2a tappa 

Testo e foto di Claudia Paracchini

 

 

 

In Champagne  ci si lascia conquistare dal terroir.  E parlando di terroir non si può non parlare del faro di Verzenay che si trova a 15 km dalla città di Reims mia seconda tappa. 

La sua particolarità risiede nel fatto che la luce che emana rischiara i vigneti che lo circondano. Al suo interno ospita il museo della vigna e venne fatto costruire nel 1909 sul sito di un vecchio mulino da Joseph Goulet negoziante di vini. 

Vigneti 

 

Il villaggio è  di 1100 abitanti ed interessante principalmente per i suoi i vigneti grand cru di Pinot Noir infatti ha ottenuto il 100%. Situato sulla collina e circondato dai vigneti ad eccezione del sud dove si trova  il bosco della montagna  di Reims, circa 420 ha di vigneti  gestiti da 250 produttori 

Qui si trovano le principali Marche di maison proprietarie dei vigneti.

Valore  del vigneto 100%.  Pinot noir 90% Chardonnay 10% 

L’Hotel Restaurant Avisés del Domaine Jacques Selosse 

Dopo essermi lasciata conquistare da questo meraviglioso panorama dall’alto del faro ero pronta per la tappa  più cool della mia giornata : a pranzo ad Avize da  Selosse.  Un appuntamento da non perdere per niente al mondo 

 

Lo chef Stephane Rossilon con Claudia Paracchini

 

Selosse non è uno champagne per dilettanti,  soprattutto  per l’interesse per la bio dinamica e per il non interventismo in vigna, nell’ idea che il contadino debba limitarsi ad accompagnare la pianta. 

Jaques e suo figlio Anselme hanno iniziato a vinificare  in proprio nel 1974 quando lo champagne era in mano a poche grandi maison.

L’accogliente salotto dell’Hotel Restaurant Avisés del Domaine Jacques Selosse 

Anselme passa  per quella grande palestra che è il Lycee Vinicole di Beaune, questo rifletterà alcune scelte quando nel 1980  assieme alla moglie succede al padre alla guida dell’azienda. 

 

Da sinistra: l'importatore Bepi Mongiardino con l'amico recoltant Anselme Selosse e la moglie Corinne 

La cantina ed il ristorante stella Michelin sono ad Avize, valore vigneto 100 Grand Cru  per lo Chardonnay ma l’azienda allarga i suoi 4 ha in Côte des Blancs con altre vigne di un ettaro l’ una: di Chardonnay a Cramant e a Mesnil-sur-Oger,  di Pinot Noir a Ambonnay, Ay e Mareuil sur Ay, quest’ultimo classificato 99. 

Claudia mentre fotografa la singolare tappezzeria della toilette

Il ristorante Les Avisés è una tappa quasi obbligata! Stephane Rossilon lo chef in cucina e sua moglie in sala, ex collaboratori di Anne-Sophie Pic, propongono dei menu unici a base di ingredienti selezionati , serviti in una deliziosa atmosfera intima e famigliare. Ottima carta e selezione dei vini. 

Naturalmente non poteva non scappare la tradizionale foto nel bagno del ristorante, con la sua memorabile tappezzeria della mappa dello champagne !  

LA DOC MAREMMA TOSCANA CONQUISTA LA GERMANIA

PROSSIMO OBIETTIVO: VINITALY

GRANDE ATTESA PER LA TERZA EDIZIONE DI MAREMMACHEVINI, A GROSSETO IL 27 E 28 MAGGIO

 Il mercato tedesco conferma l’interesse nei confronti della DOC Maremma Toscana che si è messa in mostra durante l’ultimo Prowein di Düsseldorf - la più importante fiera internazionale di settore - dove si sono superate le 60.000 presenze, con un pubblico proveniente da ben 130 diversi Paesi.

Qui in Germania riscontriamo ogni anno grande curiosità nei confronti della nostra DOC”, spiega Luca Pollini, Direttore del Consorzio, e continua “La fiera è un luogo di confronto a livello internazionale, dove ci si mette alla prova e si lavora per aumentare la propria rete di azione, si raccolgono contatti e si incrementa il business. Siamo soddisfatti della risposta che il mercato tedesco, e quello internazionale, sta dando ai nostri vini e al messaggio che vogliamo trasmettere di una Toscana alternativa!”. 

Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ha incontrato operatori e stampa presentando una selezione di quasi cinquanta etichette di diverse tipologie della DOC Maremma Toscana prodotte da 27 Aziende della filiera.

Erano inoltre presenti, con una propria postazione nella collettiva “Maremma” in fiera, ben 16 Aziende rappresentative della DOC Maremma Toscana.

In tanti hanno preso parte alla speciale masterclass organizzata con la rivista Vinum dove si sono approfonditi l’aspetto innovativo e la grande varietà che caratterizza i vini del territorio e si è spaziato dai vitigni autoctoni tra i quali Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante e Vermentino fino a quelli internazionali, in primis Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Cabernet franc.

Rientrati da Düsseldorf ci si è messi subito al lavoro per l’altro appuntamento cruciale dell’anno: il Vinitaly, in scena a Verona dal 15 al 18 Aprile, dove il Consorzio sarà presente con uno stand istituzionale al Pad 9 (Stand B16).

Abbiamo un calendario fitto di appuntamenti importanti dove la DOC Maremma Toscana è protagonista d’eccezione”, dichiara entusiasta il Presidente del Consorzio, Edoardo Donato, e continua: “Siamo pronti per partecipare alla 52° edizione di Vinitaly con una selezione di 65 etichette della DOC Maremma Toscana prodotte da 37 aziende della filiera, che saranno presentate al bancone istituzionale consortile; vogliamo conquistare il grande pubblico della kermesse con un panorama ampio e dettagliato della DOC in continua crescita, puntando anche su tutela dell’ambiente, innovazione e svolta biologica”.

A fine maggio, il 27 e 28, di nuovo in scena l’evento organizzato dal Consorzio sul territorio, Maremmachevini, che per la sua terza edizione sigla una speciale partnership con Fondazione Grosseto Cultura arricchendosi di una nuova veste artistica. Gli artisti emergenti saranno abbinati alle aziende vitivinicole e presenteranno un’opera d’arte creata per l’occasione.

La sinergia continuerà anche durante la 10° edizione della “Città Visibile”, in programma a Grosseto dall’8 giugno, in particolare durante l’evento “Piazza d’Arte”, da venerdì 8 a domenica 10 giugno, nella centralissima Piazza Dante del capoluogo maremmano.

Location d’eccezione per Maremmachevini saranno le Casette Cinquecentesche all’interno del Cassero senese di Grosseto, dove si attendono pubblico, operatori e stampa da tutta Italia e non solo.

Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC con l’obiettivo di promuovere la qualità dei suoi vini e garantire il rispetto delle norme di produzione previste dal disciplinare, dedicandosi, inoltre, alla tutela del marchio e all’assistenza ai soci sulle normative che regolano il settore. Oggi il Consorzio conta 304 aziende associate, di cui 220 viticoltori (per la maggior parte conferenti uve a cantine cooperative), 1 imbottigliatore e 83 aziende “verticali” - che vinificano le proprie uve e imbottigliano i propri vini - per un totale di 5,7 milioni di bottiglie prodotte all’anno. Il Consorzio opera nell’intera provincia di Grosseto, una vasta area nel sud della Toscana che si estende dalle pendici del Monte Amiata e raggiunge la costa maremmana e l’Argentario fino all’isola del Giglio. La DOC dispone di una zona di produzione di circa 8.750 ettari di vigneto, dei quali oltre 1.720 sono stati utilizzati per produrre i vini della Denominazione durante la vendemmia 2017.

www.consorziovinimaremma.it

Simonetta Guerra

 

L’ECCELLENZA, SI RAGGIUNGE CON UMILTA', RICERCHE E SACRIFICI

 

 

 

La capacità di fare un buon vino parte sempre dal vigneto e da un profondo senso di rispetto verso la natura. Un atto d’amore scandito dai ritmi stagionali che alla terra è dovuto, un cammino non sempre facile fatto anche di attese, ascolto, adattamento e pazienza. Voci che insieme, se interpretate con competenza ma anche con molta umiltà sono in grado di regalare frutti di indiscusso valore.  

Lo sanno bene da Prime Alture, dove un team affiatato e coeso di professionistiAlessandro Rovati enologo e Fausto Comotti in vigna, coordinati dall’enologo francese Jean François Coquard, al suo secondo anno di consulenza, si impegna tutto l’anno con dedizione per garantire un costante livello qualitativo ai vini dell’azienda pavese puntando ad un continuo perfezionamento.    

 

Ad ogni stagione corrisponde un intervento in vigna. L’inverno è il tempo della potatura, quando la vite ancora riposa; è il primo lavoro che si fa in campagna e segna l’inizio del nuovo ciclo stagionale. 

“E’ una vera e propria arte – spiega Jean François Coquard – che necessita di tanta esperienza, di tecnica ma anche di un profondo rispetto per la pianta e di un grande senso di umiltà. Sì perché é un lavoro lunghissimo che può impiegare anche fino a cinque mesi e necessita di anni prima che si possano vedere i risultati.” 

 

In Prime Alture per la potatura si applica il metodo dei preparatori d’uva Simonit&Sirch, controllando che il lavoro venga eseguito nel pieno rispetto della pianta, permettendole di crescere con l 'età, di occupare spazio col fusto e con i rami, garantendo la continuità del flusso linfatico, eseguendo tagli di piccole dimensioni poco invasivi sul legno giovane, e infine utilizzando la tecnica del legno di rispetto per allontanare il disseccamento dal flusso principale della linfa. 

 

Se le viti d’inverno vengono potate, il terreno seguito tutto l’anno e mantenuto sempre inerbito trattando solo il sottofila. Viene eseguito costantemente lo sfalcio assicurandosi che il cotico erboso non limiti la crescita della pianta ma sia piuttosto una risorsa da conservare nel vigneto come habitat naturale di insetti e microrganismi.  L’inerbimento, che aiuta a combattere l’erosione e l’asfissia del suolo, é un ritorno a una certa forma di rispetto per la terra, all’accettazione che non tutto sia perfetto. 

E’ da un sapiente mix tra incessante impegno, estrema fiducia e il giusto grado di ambizione e complicità tra persone in armonia tra loro e con la terra, che nascono i vini di Prime Alture. Tra questi citiamo due referenze come il Pinot Noir CentoperCento, il primo vino prodotto in azienda e la varietà di riferimento, ottenuto seguendo un severo protocollo con i migliori standard di vinificazione ed imbottigliamento. E’ un IGP da uve Pinot Nero in purezza vinificate in rosso, invecchiato per circa un anno in piccole botti di rovere per esaltarne l’armonia. Presenta un brillante color rubino, ha un profumo franco e piacevole, con sentori delicatamente eleganti di piccoli frutti rossi e ciliegia, speziato. Il sapore è armonioso e persistente.  

IMetodo Classico ‘Io per Te’ invece è un blanc de noir in purezza ottenuto da uve Pinot Nero sottoposte a lungo affinamento in bottiglia e capaci di regalare armoniosità ed eleganza, un retrogusto lungo e persistente cui si aggiunge un equilibrio di aromi ben bilanciato tra le note di frutta fresca come pesca a polpa bianca e pera, e i sentori di frutta secca tostata e di pane.

 

Prime Alture Wine Resort

Prime Alture viene fondata nel 2006 da Roberto Lechiancole e la moglie Anna tra le colline di Casteggio nel pavese. In questo luogo che li affascina da subito realizzano il loro progetto familiare ristrutturando la vecchia Cascina Campone, dove l’uva è padrona di casa da almeno due secoli. Dall’unione di due forti passioni, il vino e l’accoglienza, nasce ciò che oggi è Prime Alture Wine Resort azienda vitivinicola di alta qualità e insieme struttura ricettiva di livello dotata di tutti i comfort, vera oasi del soggiorno agreste.      

L’azienda situata a 250mt s.l. ha oggi un’estensione di 8 ettari e produce 40.000 bottiglie. La cantina di nuova costruzione, è stata pensata per poter vinificare le uve proteggendo le qualità distintive, Pinot Nero e Merlot che con impegno si ottengono in vigneto. La raccolta manuale in cassetta, la pigiatura tempestiva e la protezione dall’ossigeno in ogni fase, dalla raccolta all’imbottigliamento, sono gli elementi più importanti del rispetto della materia prima. La bevibilità e la riconoscibilità dei vitigni che li generano sono i caratteri distintivi dei vini a marchio Prime Alture. L’attenzione per i dettagli fa la differenza anche nel confezionamento, che valorizza il prodotto rendendolo distinguibile e identificabile.

 

Prime Alture Wine Resort  

Strada Madonna Vicinale per Campone  

25014 Casteggio (Pavia) 

Tel +39 0383 83214 – Fax +39 0383 804066

www.primealture.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Ufficio Stampa Prime Alture Wine Resort  

Carry On srl 

Tel. +39 0438 24007 – Fax +39 0438 425444

Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Web: www.carryon.it      

 

 

PER UN NATALE INDIMENTICABILE: CASTIGLION DEL BOSCO

 

  

Scegliete l’eleganza di Millecento Brunello di Montalcino Riserva Docg 2011 di Castiglion del Bosco e regalatevi una Wine Experience unica, in una delle aziende vinicole più belle della Toscana

Castiglion del Bosco, una delle più grandi e storiche tenute del territorio di Montalcino acquistata da Massimo e Chiara Ferragamo nel 2003, per il Natale 2017 propone Millecento Brunello di Montalcino Riserva Docg 2011. Prodotto solo nelle migliori annate, dallo stile classico, di grande eleganza, con note balsamiche, è un vino importante, da aprire nelle occasioni speciali, come il Natale.

 

Millecento Brunello di Montalcino Riserva DOCG 2011

Millecento è un vino esclusivo, anche nella presentazione, racchiuso in un’elegante cassetta in prezioso rovere francese, per un regalo unico e di grande effetto.
Millecento Riserva 2011 ha ottenuto quest’anno grandi riconoscimenti sulle più importanti guide del vino italiane (Super Tre Stelle nella Guida dei Vini di Veronelli 2018) e internazionali (Robert Parker 94). Durante l’ultimo Merano Wine Festival è stato premiato con il Platinum Award di WineHunter, un riconoscimento d’eccellenza, conferito solamente a venticinque vini italiani tra oltre 4000 etichette provenienti dall’Italia e dal mondo.

 

 

 

 

Il prezzo medio di vendita al pubblico (formato 0,750 lt) è di € 160.

La scelta perfetta per chi questo Natale sceglie di vivere un’esperienza unica, in uno dei paesaggi più affascinanti della Val D’Orcia è la Wine Experience: una visita guidata di Castiglion del Bosco che comprende il tour del vigneto Capanna, la visita della cantina e dell’esclusiva Member’s Cellar e una degustazione di sei vini, tra cui il Brunello di Montalcino Cru “Campo del Drago” e il Brunello Riserva “Millecento”, accompagnati da una selezione di formaggi toscani, pane fresco, olio extra vergine di oliva e miele, tutti prodotti in azienda. Prezzo medio della Wine Experience: € 80 persona

www.castigliondelbosco.com

Wine Experience Sala di invecchiamento

 

MILLECENTO BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA DOCG 2011

Riserva Millecento rappresenta la più alta espressione di Sangiovese in purezza del vigneto Capanna. Tra i vigneti più storici dell’azienda, impiantati nel 1998, sono stati individuati gli otto migliori da cui, ogni anno, vengono selezionate a mano le uve che vengono vendemmiate, vinificate e affinate separatamente. Eleganza, integrità e persistenza rendono il Millecento un vino straordinario e di grande importanza. Il 2011 si è distinto per un anticipo di circa 15 giorni nella ripresa vegetativa dovuta alle temperature invernale superiori alla media. Maggio e giugno sono stati molto piovosi, con brevi periodi caldi e soleggiati, condizioni che hanno confermato l’anticipo anche delle fasi successive al germogliamento. L’inizio dell’estate, fresca e piovosa, ha mantenuto un ottimo stato idrico nei terreni, Le alte temperature di fine estate hanno rallentato l’accrescimento vegetativo, le uve hanno accumulato ottimi livelli di zuccheri. La vendemmia è stata lunga e frazionata, iniziata con un leggero anticipo rispetto alla media. La vinificazione avviene in vasche inox con macerazione prolungata, segue un affinamento in botti da 30 hl di rovere francese. La produzione media è di 7.000 bottiglie nei formati 0,750 lt, 1,5 lt, 3,0 lt, 5,0 lt.

Per info e prenotazioni

 

 

 

 

CASTIGLION DEL BOSCO

Castiglion del Bosco è una delle tenute più grandi e storiche del territorio, la cantina è tra i soci fondatori del Consorzio del Brunello di Montalcino, nel 1967. Proprietà di Massimo Ferragamo dal 2003, Castiglion del Bosco è un luogo magico. Si estende su 2.000 ettari nel cuore della Val D’Orcia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, con 62 ettari di vigneti. L’approccio naturale alla viticultura - certificazione biologica - unito ad una tecnologia all’avanguardia in cantina, hanno permesso di raggiungere eccellenti risultati in termini di qualità dei vini e un perfetto equilibrio nel vigneto. Il cuore della produzione, 250.000 bottiglie l’anno, è rappresentato da 4 etichette di Brunello di Montalcino DOCG, tra cui l’esclusiva edizione limitata Zodiaco, la riserva Millecento, il cru Campo del Drago, e il Rosso di Montalcino. L’azienda agricola produce inoltre Chardonnay, olio extravergine d’oliva toscano, grappa e miele locale. L’elegante cantina accoglie al suo interno Millecento Wine Club, tra i più elitari nel mondo del vino e accessibile solo su invito, e propone diverse tipologie di tour, durante tutto l’anno, dalla degustazione di Brunello, all’arte dell’abbinamento con il formaggio, fino a prestigiose verticali con vecchissime annate, oltre ad un evento annuale per “vivere” la vendemmia. La gestione della cantina è affidata all’enologa Cecilia Leoneschi. La tenuta comprende inoltre: Castiglion del Bosco Golf Club, l’unico privato in Italia con 18 buche disegnate dal leggendario campione del British Open Tom Weiskopf su in 210 ettari di morbidissime colline, e Rosewood Castiglion del Bosco, un resort 5 stelle L, situato nell’antico Borgo medievale, con 23 Suite, 11 Ville con piscina privata, Spa, 2 ristoranti, orto biologico e scuola di cucina.

 

 

INFORMAZIONI STAMPA Castiglion del Bosco – Tenuta Prima Pietra

Anna Malvezzi | Pr Manager Ph: +39 0577 19 13 238 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fcomm via Pinamonte da Vimercate,6 – 20121 Milano T. 0236586889 Sonia Gambino mobile +39 3420686448 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

ANTEPRIMA AMARONE:

CINQUE STELLE PER ANNATA 2011.

Tutto naturale il segreto: il miracolo

climatico nella fase iniziale dell’ap-

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