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Wine Town

>Venerdì 17 e sabato 18 maggio dodici grandi dimore storiche fiorentine
apriranno i loro cortili e giardini per la quarta edizione di WineTown,
l’ormai consolidata manifestazione che vede l’intreccio inusuale 
di degustazioni di vino di qualità, concerti spettacoli. DEGUSTAZIONI DI VINO
in tutti i Palazzi
venerdì 17 e sabato 18 maggio dalle 15 alle 23

Accanto a marchi storici come Antinori, Mazzei, il Borro di Ferragamo, 
il Consorzio del Chianti Classico, Rocca delle Macie, Ruffino, 
Davide Bonucci dell’Enoclub Siena ha selezionato sulla traccia 
del “Sangiovese Purosangue” piccole aziende che rappresentino 
diverse specificità di questo vitigno storico.

Le etichette potranno essere degustate in tutti i palazzi dalle 15 alle 23 
tramite l'acquisto della WineCard
la carta prepagata e ricaricabile acquistabile on line, 
nei supermercati Conad o all'interno dei palazzi durante la manifestazione.
I SEMINARI SUL SANGIOVESE PUROSANGUE 
E NON SOLO
Il Sangiovese Purosangue sarà anche oggetto di due seminari specifici 
a cura di Davide Bonucci (prenotazioni on line, costo 20 euro):

Venerdì 17 maggio alle ore 18 - Palagio di Parte Guelfa
LA MERAVIGLIOSA VERSATILITÀ DEL SANGIOVESE
Le declinazioni di questo grande vitigno rosso italiano nei territori specifici: Montalcino, ovviamente, ma anche le valli e i monti chiantigiani, 
la Maremma e la costa toscana fino alla Romagna.

Sabato 18 maggio alle ore 17 - Palagio di Parte Guelfa
CONOSCI E RICONOSCI I VITIGNI.
VECCHIE ANNATE DI SANGIOVESE E NON SOLO

Si degusteranno bottiglie storiche e rare di grandi aziende toscane, 
a partire dagli anni ’60: Badia a Coltibuono, Castello di Monsanto,
Montevertine, Fattoria dei Barbi, Il Marroneto e Villa Rosa.

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Gli appassionati potranno prenotarsi per altri due seminari che si svolgono
sabato 18 maggio nell’Aula ex tribunale San Firenze (prenotazioni on line):

a cura di FISAR
ore 10,30 INDIGENO GLI AUTOCTONI SECONDO IL GRUPPO MATURA

Verranno presentate le principali caratteristiche di ogni varietà 
- bianche, toscane minori, italiane e i passiti toscani - 
e sarà condotto da enologi e agronomi del Gruppo Matura.

a cura di Bernardo Conticelli
ore 16 PERCHÈ CONSERVARE E VALORIZZARE I VITIGNI RARI E STORICI

Un percorso internazionale di discussione e degustazione sul ruolo 
dei vitigni rari e storici in Italia e nel bacino del Mediterraneo. 
Dalla valorizzazione del ricco patrimonio italiano, alle esperienze di riscoperta e tutela di due storici vignerons italiani e francesi, fino allo studio delle potenzialità commerciali di vini prodotti da vitigni storici che, mai come oggi, interessano i mercati internazionali. La degustazione prevede due vini spumanti, due vini bianchi e quattro vini rossi provenienti da Italia, Francia, Grecia e Turchia e prodotti da dieci vitigni rari di grande qualità e capacità di invecchiamento. 
Cliccare qui per i dettagli degli interventi. STREET FOOD NELLE PIAZZE DI FIRENZE
Così come per le degustazioni, gli spettacoli e i concerti, 
sarà possibile compiere un vero e proprio viaggio specifico su tema cibo,
ma questa volta fuori dai Palazzi, nelle piazze. 
Sabino Berardino ha ideato per questa edizione di WineTown 
una formula che abbattesse la rigida separazione 
tra cibo di strada e alta cucina, identificando nella qualità della materia prima
il vero spartiacque tra buona e cattiva ristorazione. 
I grandi interpreti della tradizione del cibo quotidiano, 
provenienti da varie parti d’Italia, conquisteranno i visitatori di WineTown. .
In Piazza Pitti
venerdì 17 maggio e sabato 18 maggio
dalle ore 15 alle 23

Giovanni Santarpia porterà le sue pizze portafoglio margherita o marinara;Francisca Frias le fritture ovvero le empanadas dell’Argentina, pica pollo di Santo Domingo, Kibbi brasiliano…; imperdibile il prosciutto iberico Pata Negra presentato da Maurizio Zanolla; arrivano da Martina Franca le bombette pugliesi di
Michele Cito, fagottini di capocollo di maiale ripieni di formaggio e
da Recco la famosa focaccia ligure dell’omonimo Consorzio.

Cliccare qui per conoscere i piatti in degustazione . 
In Piazzetta della Loggia del Grano
venerdì 17 maggio e sabato 18 maggio
dalle ore 15 alle 23

il quinto quarto, le trippe e il fiorentinissimo lampredotto interpretati da Luca Cai; 
hot dog e hamburger di carne chianina certificata Igp e firmata Simone Fracassi.

Cliccare qui per conoscere i piatti in degustazione IL CIBO DI STRADA SPOSA L'ALTA CUCINA
giovedì 16 maggio
Loft - Piazza del Carmine 2R, Firenze
Conferenza Stampa di presentazione ore 18,30
A seguire inagurazione

Durante la serata inaugurale i grandi cuochi
presenteranno la loro interpretazione di alcuni cibi di strada.
Si degusteranno:
le empanadas colombiane di Arturo Dori, 
le improvvisazioni dello stellato Marco Stabile, 
il cornetto con oliva ascolana e crema fritta di Beatrice Segoni, 
le zuppe di Paolo Gori, 
i würstel di pollo della Val di Pesa della Tenda Rossa, 
le stravaganze di Cristiano Tomei, 
i sandwich di farro con patè di fegatini e profumi umbri di Paolo Trippini,
il toast di lampredotto e foie gras di Andrea Campani e
i gelati al vino e al pecorino di Carapina e della gelateria Vivoli.

Riservato alla stampa e agli ospiti PER INFORMAZIONI
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UFFICIO STAMPA LOCALE - inPRess 
Riccardo Basile +39 335 387281

UFFICIO STAMPA NAZIONALE - cinquesensi 
+39 0583 316509 Sara Vitali +39 335 6347230

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http://www.winetown.it/accrediti/ Cinquesensi
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CinqueSensi

Nel libro 
Pinchiorri a due voci
in libreria dal 15 maggio
Leonardo Castellucci
traccia con mano biografica il "romanzo" di una bellissima avventura
o, meglio, di due storie
quella di Annie Féolde e quella di Giorgio Pinchiorri 
che si incontrano per diventare 
la Storia dell'Enoteca Pinchiorri.
224 pagine che raccontano la nascita e la crescita di una passione
espressa attraverso eccezionali intuizioni culinarie, un'altissima
lezione di arte dell'accoglienza, un'esemplare enoteca.

Nel libro, i "momenti di gloria" sono testimoniati da molte voci.
Oggi vi proponiamo quelle di alcuni giornalisti che nel corso di quattro decenni
hanno raccontato l'Enoteca e i suoi due protagonisti.

buona lettura
Sara Vitali Anni Ottanta
LUIGI VERONELLI
(I ristoranti di Veronelli, 1979 prima edizione, Rizzoli)
Il locale è nato "per" il vino; il cibo, peraltro curatissimo, 
è come se gli nascesse sopra; Giorgio Pinchiorri ti propone, 
per ogni vino, il giusto bicchiere scelto nella prestigiosa serie Riedel.

DAILY NEWS RECORD
11 marzo 1980
“The Italians have grapes of gold and wines of silver, while the French
have grapes of bronze and wine of gold” declares Pinchiorri, sommelier 
and proprietor of the Enoteca Restaurant in Florence.
“It shouldn’t be this way, but it is. Italians have taken their viniculture for
granted while the French respect controls and traditions,” continue the
oenophile who keeps 3.500 different high quality labels in the Enoteca
wine cellar. Pinchiorri feels Italian wines are superb, but he is by no means
nationalistic in his pursuit of fine vintages. He searches through the French
countryside as well as in small Italiana vineyards to come up with unexcelled
wines not available elsewhere.

GIANNI MURA
(La repubblica, 16/17 maggio 1982)
Ma torniamo ai ristoranti di casa nostra con Annie Feolde, che con il marito
Girogio Pinchiorri è l’anima dell’Enoteca a Firenze. 
La Nouvelle Cuisine ha segnato un alleggerimento dei piatti 
e di conseguenza un ringiovanimento della cantina.
È una cucina inserita nel suo tempo, che impone la filosofia del frigo vuoto,
tutto preparato al momento, rivaluta la figura del cuoco che esce dalla cucina,
e firma il piatto.

Anni Novanta
LUIGI VERONELLI
(Veronelli Editore, 1995)
Ogni volta che siedo qui penso a Borges che, in un racconto, fa sostenere da
Paracelso che il paradiso esiste ed è questa terra. Ma esiste anche l'inferno
ed è non accorgersi che questa terra in cui siamo è il paradiso.

DAVIDE PAOLINI
(Il Sole 24 ore, 3 marzo 1996)
Sono rari i luoghi dove ogni visita si trasforma in sorpresa. 
C’è un locale o meglio un ristoratore, straordinario cultore di vino, 
che fa eccezione: Giorgio Pinchiorri, oggi assieme ad Annie Féolde, 
patron dell’Enoteca Pinchiorri, ma già negli anni ’70 oste del locale 
dove si gustavano piatti freddi, frittate, salumi e formaggi abbinati 
ad un calice di vino. Già allora Giorgio mi sorprendeva
con vini sconosciuti. Sono passati gli anni ma la scoperta è sempre in tavola,
assieme ai piatti di Annie e, soprattutto sono gli accostamenti che, a prima
vista, lasciano di stucco come vino rosso e pesce.

WINE SPECTATOR MAGAZINE
31 agosto 1999
No one would mistake the seventh floor of a department store in Tokyo for a
Tuscan palazzo, but once inside Enoteca Pinchiorri’s Japanese incarnation,
diners are transported to Italy by the restaurant’s authentic cuisine and vast
wine list. Every bottle has come directly under strict temperature-controlled
conditions from the Pinchiorri cellars in Florence, Italy. The list is not quite as
extensive as in the original restaurant – Sassicaia goes back only to 1976,
for example, instead of 1968, and there are only five Montrachets instead of
50. But it has great vintages from great producers al lover the world, and the
comprehensive Italian feel right at home.

PAOLO PELLEGRINI
(La Nazione, 12 novembre 1999)

Annata d’oro, nel palazzo cinquecentesco di via Ghibellina. 
Finale addirittura trionfale, anzi: se ce n’era bisogno, del resto; 
perché i riconoscimenti della Guida Touring prima e di Gault&Millau 
— in attesa della mitica Michelin e del Gambero Rosso — dopo, 
non sono che una decorazione in più, sul petto di
Giorgio Pinchiorri & Annie Feolde. 
Petto già stracolmo, di croci e medaglie: anche se, intendiamoci, 
tenere sempre posizioni di vertice significa come minimo 
che la classe non è acqua. Ma intanto Giorgio & Annie la medaglia
più bella se l’erano già scambiata. Le nozze d’argento. Un quarto di secolo 
di un sodalizio che non si incrina. Nella vita, e tra i fornelli, nelle sale, 
in cantina.
La Qualità che il mondo intero è pronto a testimoniare, schiere di vip 
sono passate ai tavoli dell’Enoteca, magari c’è chi conosce Firenze 
solo per quelli; oddio, non è che gli faccia onore, però qualcosa vuol dire.

Anni Duemila
WINE SPECTATOR
15 maggio 2000
L’Enoteca Pinchiorri is the best – and grandest – restaurant in Tuscany. 
The food is outstanding: the wine list is one of the best in the world; 
the service is professional and superbly efficient, and the ambience 
is sophisticated and elegant. No other restaurant on Earth has the selection 
of Italian wines that owners Giorgio Pinchiorri and his wife Annie Feolde, 
have amassed in their underground cellar. The wine list – or shall
I say “lists” because there’s an Italian list and a foreign list – offers 
more than 4.700 selections. Combine this with a small army of sommeliers 
and an abundance of Riedel glassware, and you have an amazing wine experience.

GIANLUCA TENTI
(Il Giornale, 21 novembre 2001)
Grande festa ieri sera a Roma dove l’Enoteca Pinchiorri 
è stata premiata come miglior ristorante d’Italia. Lo dice la Guida Bmw, 
lo sottolineano le altre “commissioni”. Ieri sera la festa, insomma. La consacrazione ufficiale del tempio della cucina di Via Ghibellina 87. 
Non è stato, però, il primo premio dell’anno. “Lunedì sera – spiega con 
un sorriso di felicità la signora Annie – a Milano è stato premiato 
il nostro Alessandro Tomberli come miglior Sommelier d’Italia. 
Poi abbiamo ricevuto un Premio alla Carriera dall’Unione
Cuochi Pisani...”.
[…] Qual è il risultato che considerate più importante a livello internazionale?
“Il Grand Award della rivista Wine Spectator che ci ha invitati a New York
per una doppia festa: il 25° anno di attività del magazine e il 20° anniversario
della premiazione per le migliori carta dei vini. Nel mondo sono stati invitati
solo poche decine di ristoranti”.

MARISA FUMAGALLI
(Il Corriere della Sera, 28 novembre 2003)
È felice Annie Feolde e non lo nasconde. “Siamo onorati di aver riacquistato
la terza stella” dice con la sua ‘erre’ francese, che non ha perso nonostante 
i quarant’anni trascorsi in Italia. Il giudizio sintetico della Michelin 
sull’Enoteca Pinchiorri di Firenze recita: “Impeccabile la raffinata eleganza dell’ambiente e della tavola, nonché il servizio che d’estate è svolto anche all’aperto: cucina eccelsa, cantina celebre e ineguagliabile”.

LA NAZIONE
7 aprile 2006
L’ambasciatore di Francia in Italia Yves Aubin de La Messuzière 
conferirà l’alta onorificenza di Chavalier dans l’Ordre National 
du Mèrite ad Annie Féolde, co-fondatrice e chef della celebre Enoteca Pinchiorri. […] Madame Féolde è stata nominata, per decreto del Presidente della Repubblica francese Jacques Chirac, “per il contributo rimarchevole 
dato dalla chef francese alla promozione della gastronomia francese in Toscana”.

IL SOLE 24 ORE
28 novembre 2007
È andato all’italiana (d’adozione) Annie Féolde dell’Enoteca Pinchiorri 
il Women Trophy 2007 dei Relais&Chateaux, l’associazione che raggruppa 
470 Hotel di Charme in tutto il mondo. Il riconoscimento è stato assegnato 
ieri a Washington nel corso dell’assemblea annuale della catena di cui fanno
parte anche 155 tra le migliori tavole internazionali, talmente eccellenti 
da assommare più di 330 stelle Michelin. Annie Féolde, è stata premiata 
per la “passione, l’impegno e il talento nell’accoglienza”.

FRANCESCO ARRIGONI 
(Il Corriere Fiorentino, 3 maggio 2008)
Molti non ci crederanno, ma tanti turisti stranieri conoscono Firenze 
come la città dell’Enoteca Pinchiorri. Francesi, americani e, soprattutto, giapponesi vengono qui solo per avere il privilegio di cenare una volta 
nelle ormai quasi leggendarie stanze di via Ghibellina numero 87 e dire 
a figli e nipoti: io ci sono stato. Giorgio Pinchiorri, il titolare, adesso 
ha i capelli bianchi, ma è rimasto quello di sempre: fisico asciutto, 
tratti del viso ben marcati, sguardo mai fermo. Si mantiene così perché sostanzialmente non mangia, ma assaggia: assaggia i suoi amati vini 
e di tanto in tanto pilucca qualcosa. [...] Migliaia e migliaia di vini sono 
passati per la cantina di via Ghibellina, ma molti di essi sono stati lanciati proprio da Pinchiorri che è stato un vero talent scout del settore. [...] 
E ricordi speciali sui clienti? “Sono moltissimi, legati a personaggi famosi 
e non. Su tutti, ricordo l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti. 
In compagnia di Carlo Petrini, presidente di Arcigola Slow Food, fece visita 
in Borgogna alla Romanée Conti e non gli fecero sentire il vino prestigioso. 
Così quanto venne all’Enoteca glielo feci assaggiare io, fu bellissimo vedere 
la sua soddisfazione”. Altri tempi...

LICIA GRANELLO
(Il Gusto delle Donne, Rizzoli, 2012)
Il vero regno di Annie è il ristorante, presenza inossidabile nella 
hall of fame dell'alta cucina. Le tre stelle Michelin che da anni timbrano 
i fornelli di via Ghibellina si devono a lei, alla sua maestria, al garbo 
con cui ha saputo costruire una piccola, gioiosa macchina da guerra. 
Un gioiello dell'enogastronomia che il mondo intero ci invidia. 
Annie lo gestisce con sorrisi luminosi e tempra d'acciaio. PINCHIORRI, A DUE VOCI
USCITA: 15 maggio

La Cucina di Annie Féolde
La Cantina di Giorgio Pinchiorri

Un libro, due storie, due copertine 
che confluiscono in una grande e comune avventura.
Autore: Leonardo Castellucci
Editore: Cinquesensi
Due edizioni: italiano e inglese
Formato: 24x29,5 cm
Pagine: 224
ISBN: 978-88-97202-13-4
Enoteca Pinchiorri
Via Ghibellina 87 . Firenze

UFFICIO STAMPA ESTERO
Veronica Triolo - t. +39.055.242757 +39.055.242777Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
UFFICIO STAMPA ITALIA
Studio Mercatali - t. +39.055.5059666 
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Piazza del Palazzo Dipinto, 2, 55100 Lucca
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CinqueSensi

 

 

 
 
 
 

Per la prima edizione del Premio Francesco Arrigoni, 
la giuria, presieduta da Antonella Colleoni, moglie di Francesco, dal suo primogenito Dante 
e da alcuni amici e compagni di strada di Francesco 
ha scelto un’impresa che rappresenta precisamente 
la visione etica di questo giornalista strenuamente legato alla terra. 

Sarà Don Luigi Ciotti a ritirare 
il premio a nome di Libera Terra
l’associazione nata con l'obiettivo di valorizzare territori stupendi ma difficili, 
partendo dal recupero sociale e produttivo dei beni confiscati
alla criminalità organizzata per ottenere prodotti di alta qualità 
attraverso metodi rispettosi dell'ambiente e della dignità della persona.

Il premio, consiste in 5.000 euro e un oggetto artistico ogni anno diverso ma con tre caratteristiche fisse: 
un pezzo di roccia, a ricordare la passione di Francesco per la montagna e le arrampicate, 
un cuore a ricordare la sua generosità (fino all’espianto degli organi) e la sua passione civile. 
E qualcosa che spunta dalla roccia, forse una vite, 
perché gli uomini possono morire, le idee no, sono come semi, 
portati dal vento o dagli uomini di buona volontà.

Saranno la moglie Antonella e i figli Dante e Gregorio
a consegnare il premio a Don Luigi Ciotti
sabato 4 maggio, giorno del compleanno di Francesco, 
nel monastero San Pietro in Lamosa di Provaglio in Franciacorta.

Si ringraziano tutte le persone e le aziende che sostengono il Premio in memoria di un amico.
 
     
 
PREMIO FRANCESCO ARRIGONI
Francesco Arrigoni, giornalista bergamasco di schiena dritta, 
morto improvvisamente a 51 anni, ha avuto una vita breve 
ma ha saputo riempirla di cose buone e giuste. 
Allievo di Luigi Veronelli, fondatore e direttore del Seminario Veronelli,
è passato alle pagine del Gambero rosso e poi, negli ultimi dieci anni, 
a quelle del Corriere della Sera. 
Ha scritto di vini e cibi non per hobby ma per profonda passione e competenza:
è stato cuoco, ha lavorato le vigne. 
Come molti di quelli che amano la terra 
(iniziale maiuscola o minuscola, a piacere) 
ha coltivato una visione etica. 
Lo accompagnava la fama di avere un brutto carattere, 
condivisa con quelli che hanno un carattere 
che brutto non è, ma forte, serio, allergico a lusinghe e tentazioni, 
contrario a mode, sguaiataggini e violazioni assai frequenti nel mondo del mangiare e bere. Non gli piaceva stare in prima fila sotto i riflettori, piuttosto in un angolo, ma illuminato dalla sua competenza e coerenza, 
oltre che dalla stima degli addetti ai lavori.

Il premio in memoria di Francesco Arrigoni è destinato ogni anno, 
nell’ambito dell’enogastronomia a una iniziativa
contraddistinta da una forte valenza etica.

 
     
 
Palazzo Dipinto
Piazza del Palazzo Dipinto, 2, 55100 Lucca
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Di Sara Vitali

 
   

 

 

Antolini Vini


Germogli

Nel vigneto Ca' Coato le viti di corvinone hanno iniziato a germogliare.

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BeWine

Il 20 Aprile alle ore 15.00 vi aspettiamo alla fiera di Trento per BeWine (il mercato dei vignaioli) bywww.vignaiolideltrentino.it

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Oggi è davvero iniziata la primavera!

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VINITALY 2013 è finito!

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Oggi mi sento un po' confuso che sia per colpa della confusione sessuale?

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La primavera si risveglia, ecco le viole!

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Nuova cassa regalo

Abbiamo riciclato le vecchie casse per l'appassimento dell'amarone per questa edizione limitata di confezione regalo.

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Antolini amarone experience affinamento in 4 legni

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Antolini Pier Paolo e Stefano - Via Prognol, 22 Marano di Valpolicella VR - www.antolinivini.it

Gusto In Scena

I NUMERI DEL 2013
Si è conclusa la V edizione di Gusto in Scena
Grande successo per la quinta edizione di Gusto in Scena, evento ideato e curato dal giornalista Marcello Coronini, non solo per l'alto numero di visitatori, ma anche per la qualità degli espositori, i contenuti della manifestazione e degli eventi ad essa collegati. segue....
A GUSTO IN SCENA PROFESSIONISTI E GOURMET
Per alcuni giorni Venezia è stata capitale mondiale dell'enogastronomia italiana
Gusto in Scena si è svolto il 17, 18 e 19 marzo 2013, presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, e ha presentato “3 eventi in concomitanza” e un quarto, un fuori salone, la sera: il Fuori di Gusto.segue....
L’INTERNAZIONALITA’
Cultura dei popoli e new business
Gusto in Scena è un evento ad ampio respiro culturale e lo dimostra il workshop tenuto martedì mattina in sala congressi dall’applauditissimo Francesco Boggio Ferraris, oggi responsabile della Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia- segue.....
IL PARMIGIANO-REGGIANO A GUSTO IN SCENA 2013
Il formaggio simbolo nel mondo del buon cibo italiano “sposa” Gusto in Scena
Grazie alle sue peculiarità il Parmigiano Reggiano si ritrova perfettamente in linea con la filosofia di Gusto in Scena e con i temi lanciati da Marcello Coronini del “cucinare con… e cucinare… senza” che sposano il gusto e segue.....
Marcello Coronini

Il Buono Del Friuli

 



Una terra raccontata lungo la traccia del buono.
Buono perché bello,
perché intriso di storia, di verità e di dettagli che cambiano
spostandosi di pochi chilometri.
Ogni settimana un nuovo spunto per parlare di ciò che è
Buono in Friuli Venezia Giulia.

buona lettura
Sara Vitali

SEGUICI
sul blog ilbuonodelfriuli.attems
sulla Pagina Facebook
e su twitter @attems_wines
Aperitivi Il Buono del Friuli
LE BUONE NUOVE

Venti aperitivi Il Buono del Friuli in Italia, venti appuntamenti con il meglio del Friuli: una selezione di vini Attems – Pinot Grigio Ramato, Sauvignon e Ribolla Gialla – abbinati al formaggio Montasio e al Prosciutto di San Daniele Dop Levoni.
Si parte il 18 e il 21 aprile da Milano con le prime due date.
Ogni settimana aggiorneremo l’agenda informandovi sugli indirizzi che ospiteranno gli aperitivi durante i quali i golosi potranno giocare sulla nostra pagina Facebook e ricevere all’istante un omaggio: basta postare una foto scattata durante l’aperitivo. Il titolare del locale nominerà il vincitore.
(...continua)
La Favola della Pitina
IL BUON CIBO

Giacimento gastronomico di antica e ingegnosa tradizione, la pitina (il nome deriva dalla forma che ricorda quella di un formaggio di piccole dimensioni chiamato ‘peta’) è oggi una preziosa testimonianza da salvaguardare, anzi da promuovere con convinzione anche oltre i confini della sua zona d’origine.
(...continua)
Un sauvignon unico
IL BUON VINO

«L’espressione del Sauvignon del Friuli Venezia Giulia è particolare e unica al mondo», precisa Gianni Napolitano, enologo responsabile di casa Attems, e spiega quali sono le ragioni: «Ci sono due elementi che ci differenziano dai Sauvignon vinificati e prodotti in altre parte del globo.
(...continua)
Il toc in braide
INDIRIZZI GUSTOSI

Il toc in braide è un piatto unico originario della Carnia che rappresenta la gastronomia del Friuli Venezia Giulia, scelto nel 2011, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, come “piatto speciale della tradizione” ... 
(...continua)
Abbassate il ponte levatoio!
L'ITINERARIO

La forza evocativa dei castelli, la loro sagoma potente e severa, la forza delle loro mura, il loro imperioso sguardo dalle loro torri di guardia, la sobria, elegante teoria dei loro cortili, la gentilezza dei loro giardini. Un mondo che si chiude in difesa e a controllo di un territorio, che lo soprintende e lo protegge con il potere delle armi.
(...continua)
Nella "fucina" di Maniago
LE BUONE NUOVE

È la piccola Toledo d’Italia, Maniago, un antichissimo e delizioso borgo sito lungo la Pedemontana del Friuli occidentale, in provincia di Pordenone, che appare come una quinta teatrale concepita per animare uno spettacolo in costume, con tanto di dame, cavalieri e giullari di corte.
(...continua)
L'Aquileia dei Cesari
LUOGHI GOLOSI

A raccontarci nei dettagli, e col taglio di un moderno storico che non si limita a fare lo storiografo ma tiene conto dei vari aspetti interdisciplinari per dare un senso circolare e compiuto della sua analisi, è Erodiano che, nel III secolo d.C. scrive la sua fondamentale Storia dell’Impero dopo Marco Aurelio VIII, importantissima testimonianza della storia dell’Impero romano e dell’inizio della sua decadenza.
(...continua)
Di Sara Vitali
Palazzo Dipinto
Piazza del Palazzo Dipinto, 2, 55100 Lucca
t. +39 0583 316509 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

 

Venissa

 

A maggio disponibile la seconda annata di Venissa.

Immagine: Venissa 2011. Foto: Mattia Mionetto.
L'attesa sta per terminare. Dalla vendemmia Venissa 2011, sono nate solamente 3911 bottiglie da 0.50 l, 188 esclusive Magnum, 88 Jeroboam e 36 Imperiali: di queste sono state rese disponibili en primeur solamente 280 opzioni comprendenti 6 bottiglie l'una da 0,50 l, 36 Magnum, 12 Jeroboam e 6 Imperiali.
Questa seconda annata, assoluta rarità di mercato, è il frutto prezioso di una ancor maggiore sintonia con il terroir estremo della Venezia Nativa e dell'esperienza del "bianchista" e del "rossista" d'eccezione che seguono il progetto, coordinato da Gianluca Bisol: Desiderio Bisol, innovativo ed autorevole enologo, e Roberto Cipresso, esperto di terroir di fama internazionale. Un vino da collezione: per informazioni sull'acquisto www.venissa.it.
Venissa presentata in Russia.
Immagine: Gianluca Bisol in compagnia dell'Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, al ristorante "ERNIK" di Mosca.
Il 14 marzo presso il famoso ristorante di Mosca "ERNIK" si è svolto un evento esclusivo, la cena presentazione di Venissa, per il ristretto numero dei clienti Vip, fra cui era presente anche l'Ambasciatore Italiano in Russia Antonio Zanardi Landi con sua moglie.
La serata è stata organizzata assieme all'importatore MBGroup, il partner esclusivo del marchio Bisol in Russia, e appoggiato dalla rivista di lusso Robb Report, la quale ha pubblicato diversi articoli su Venissa.
"La presentazione del vino Venissa al mercato russo includeva due incontri esclusivi: il primo incontro si è svolto per circa 50 sommelier dei più importanti ristoranti di Mosca nella conference hall del lussuoso SWISSHOTEL dove Gianluca Bisol ha presentato la sua storica famiglia, il territorio e i Cru di Bisol. Alla fine di questa degustazione è stato presentato Venissa come il Simbolo d'Oro della Venezia Nativa. Invece il secondo incontro rappresentava una cena veneziana per circa 50 clienti privati, collezionisti dei vini prestigiosi", - come spiega Christina Arutyunova, Development Director East Countries.
Grande successo per il più esclusivo tasting del Vinitaly.
Si è tenuto martedì 9 Aprile a Vinitaly "Unusual Italian varieties tasting", esclusiva degustazione guidata da José Vouillamoz - importante botanico e genetista noto a livello internazionale specializzato in studi sul Dna dell'uva, che con le autorevoli Master of Wine Julia Harding e Jancis Robinson ha firmato Wine Grapes (guida di oltre 1200 pagine che recensisce per la prima volta 1368 varietà, definita la nuova «bibbia» per ogni appassionato di vino: alcune pagine sono state dedicate al vitigno Dorona).
José Vouillamoz ha selezionato Venissa, inserendola nell'attesa degustazione ufficiale "Unusual Italian varieties tasting". Gianluca Bisol è intervenuto in qualità di relatore, illustrando i dettagli del progetto davanti ad una platea di oltre cento persone.
Immagine: il Tasting di Venissa a Vinitaly 2013. Foto: Ketty Fargion.
Lasciatevi emozionare dal Simbolo d'Oro della Venezia Nativa, prenotando la degustazione di Venissa.
Immagine: Venissa 2011. Foto: Mattia Mionetto.
Venissa propone la possibilità di degustare l'esclusivo Simbolo d'Oro della Venezia Nativa: la speciale degustazione è su prenotazione e permette di assaporare il prezioso vino nel luogo da cui ha origine.
La proposta, personalizzabile in base al numero dei partecipanti comprende il transfer andata e ritorno da Ca' Noghera, dove sorge il parcheggio custodito di Venissa, la degustazione guidata di Venissa, la proiezione della multivisione "Venissa, il Simbolo d'oro della Venezia Nativa" realizzata da Francesco Lopergolo con le suggestive immagini di Paolo Spigariol, il racconto del progetto e una informale e deliziosa degustazione enogastronomica di eccellenze lagunari.
Il costo per due persone è di 90,00 euro a persona, mentre ci sono prezzi agevolati per piccoli gruppi: 65,00 euro a persona per gruppi di 4; 55,00 euro a persona per gruppi di 6; 50,00 euro a persona per gruppi di 8 e 45,00 euro a persona per gruppi di 10.
Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Venissa presenta Venezia in Cucina: il primo ricettario sul buongusto della Venezia Nativa.
Venezia in cucina è il titolo del nuovo libro della serie di cucina edita dalla casa editrice Sime Books e dedicato ai sapori di Venezia ed, in particolare, alla tradizione culinaria della Venezia Nativa, il magico arcipelago che comprende Burano, Torcello e Mazzorbo. Il volume si apre con la prefazione di Gianluca Bisol, il quale ha incaricato le talentuose ed appassionate ricercatrici che hanno curato il volume di riscoprire le tipiche e peculiari ricette delle tre isole.
Il libro, che è arricchito dalle raffinate fotografie del francese Laurant Grandadam, è il primo ricettario sul buongusto ed il buon vivere della Venezia Nativa e propone le ricette degli Chef dei ristoranti più rinomati delle tre isole, fra cui Rivarosa, Da Romano e Gatto nero a Burano ed il neostelllato Venissa a Mazzorbo. Dal Risotto di Gò alle Moeche Fritte al Baccalà Mantecato, le autrici Cinzia Armanini ed Alberta Magris fanno, così, riscoprire l'autentica cucina lagunare tradizionale, espressione profonda dell'identità del territorio, svelando curiosità e segreti di questa Venezia meno conosciuta, ricca di storia e interessanti contaminazioni culturali. La necessità di conservare in passato il cibo durante i lunghi viaggi per mare e i fortissimi legami con l'Oriente, da cui Venezia ha importato l'utilizzo delle spezie, hanno dato, infatti, alle ricette sapori unici.
Venezia in cucina :p. 288 - 19,5 x 23,5 cm; Bilingue Italiano - Inglese; Prezzo: 26,00 euro.
Il libro e' acquistabile anche online nel sito www.sime-books.com

Immagine: un particolare della copertina di "Venezia in Cucina". Foto: Laurent Grandadam.
Il 10 maggio esclusiva serata  al ristorante Dobladino: posti limitati.
Immagine: il logo del ristorante Dobladino.
Venerdì 10 maggio il ristorante Dobladino Antica Valdobbiadene in collaborazione con Bisol, organizzerà una speciale serata. Alle 19 l'appuntamento è presso Bisol per una breve visita guidata della storica cantina, tenuta da Gianluca Bisol, fautore del progetto Venissa. Seguirà l'aperitivo, durante il quale verrà degustato Private Cartizze e saranno serviti alcuni stuzzichini finger food: lecca lecca di Grana Padano, air bag di stracchino e asparagi, bon bon dorati di vitello al curry e raviolo Thai alla ricotta e bietina. Sarà possibile inoltre assaggiare alcune specialità realizzate in vasocottura: mousse di ricotta e tarassaco con miele di rododendro, zucchine alla parmigiana e salamella & porro.
Seguirà poi, alle 21.00, la cena a tema al ristorante, in centro a Valdobbiadene. Le creazioni dello chef Cristian Mometti, noto per la tecnica della vasocottura, saranno abbinate alle eccellenze Bisol:  uovo e l'asparago - tortelli alla burrata e pepe bianco, con piselli, patate viola e piccadilly confit, in abbinamento con Cru Garnéi 2010 - cosciotto di maialino da latte, caprino di yogurt, flan di patate e pere al Valdobbiadene, servito con Talento Brut 2002 - tutto fragole con Cartizze Cru 2011 - chiusura con Passito Duca di Dolle. Serata su prenotazione (posti limitati, costo 38 euro).
Per info: 0423 975255
Gianluca Bisol relatore al Rotary Club.
Si terrà il 23 Aprile l'incontro del Rotary Club presso il ristorante "Le Breganze" che vedrà relatore Gianluca Bisol sul tema "Un esempio vincente dell'enologia veneta.
Dal Prosecco - LifeStyle Symbol di successo internazionale - a Venissa, perla enologica di nicchia".  Appuntamento esclusivamente su invito.
Immagine: il logo del Rotary Club.
Master Ca' Foscari in Cultura del Cibo e del Vino: Vinitaly e Venissa aule d'eccezione del progetto formativo.
Immagine: gli studenti del Master in compagnia di Gianluca Bisol a Vinitaly 2013. Foto Serena Corso.
È ripartito il 31 gennaio scorso il Master in Cultura de Cibo e del Vino di Ca' Foscari a Valdobbiadene, nel cuore delle colline del Prosecco e del Cartizze, il Master universitario di I livello in Cultura del Cibo e del Vino dell'Università Ca' Foscari, che mira a rispondere alla crescente richiesta di qualificate competenze nella tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio turistico ed enogastronomico.
Un progetto moderno e ricco di importanti novità, come conferma il direttore prof. Roberto Stevanato che condivide la direzione del Master con la prof.ssa Christine Mauracher, professore associato all'Università Ca' Foscari, docente di "Economia e marketing agroalimentare", esperta anche di tematiche legate al turismo. Il Master si tiene nel territorio, trasmettendo un autentico sentire del prodotto e dando la possibilità di entrar in contatto con imprenditori e opinion leader di settore, che interverranno durante il corso di studi. Enti e istituzioni hanno da sempre supportato il progetto, già patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Agroalimentari, dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso e sostenuto dal Comune di Valdobbiadene. Mercoledì 10 aprile Bisol e il Gruppo Grandi Vini consorzio Export hanno accolto gli studenti del master a Vinitaly facendo loro degustare preziose eccellenze, tra cui Private Cartizze. Gli studenti potranno conoscere il progetto Venissa e emozionarsi nel cuore della Venezia Nativa quando parteciperanno ad una speciale lezione il 16 maggio.
GustoCortina crea il Cortina Wine Club - Vini Estremi: il 16 ed il 17 giugno la II edizione della kermesse ampezzana.
Golden Moon, società ideatrice dell'evento ed attiva nella promozione dell'italianità nel mondo, proporrà domenica 16 e lunedì 17 giugno la seconda edizione di GustoCortina, con la collaborazione dell'Hotel De La Poste, sede dell'evento: una vetrina internazionale di eccellenze italiane del turismo e dell'enogastronomia. Wine, Food, Travel e Winery: queste le quattro sezioni in cui si articolerà la manifestazione che sarà importante appuntamento per addetti ai lavori, giornalisti e operatori del settore. Due giornate ricche di degustazioni a tema,  cene di gala in prestigiose case private, convegni e tavole rotonde tenute con la collaborazione di rinomate università: Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Ca' Foscari e del suo Master Cultura del Cibo e Vino, IUAV di Venezia, Università di Udine e Università di Milano con la Dott. Evelina Flachi, membro del comitato "scuola per Expo 2015".
Venissa sarà una dei principali protagonisti della Kermesse ampezzana. La prima edizione, tenutasi lo scorso settembre con grande successo, è stata l'occasione per Gianluca Bisol di preannunciare pubblicamente l'amicizia fra Venissa e Vigna 1350, ambizioso e importante progetto supportato da Golden Moon e Bisol e ideato e realizzato da Fabrizio Zardini, in collaborazione con Francesco Anaclerio, che hanno creato un vigneto a ben 1350 metri d'altezza. "Abbiamo fatto incontrare il vigneto più profondo del mondo, Venissa, con il più elevato d'Europa" spiegava Gianluca Bisol lo scorso settembre, "desideriamo creare un ponte enologico e culturale che unisca due eccellenze estreme: è naturale che sia nata questa amicizia speciale tra Venissa e Vigna 1350".
Enti, aziende e privati possono sostenere Vigna 1350 di Cortina attraverso il progetto "Adotta una vite": è possibile adottare un filare o una singola barbatella - così viene chiamata la giovane pianta di vite dai tecnici -, acquistando un certificato sul quale saranno riportati numero e posizione, contribuendo così all'iniziativa, che non ha scopo di lucro, ma esclusivamente mira a sperimentare tecniche di coltivazione della vite in montagna, in collaborazione con vari Enti Universitari. Sulla mappa virtuale posta sul sitowww.adottaunavite.it e sulla recinzione del vigneto saranno apposti i nomi degli appassionati che avranno sottoscritto l'adozione e che saranno periodicamente informati sui momenti più importanti della stagione vinicola: una web cam monitorerà in tempo reale il vigneto. GustoCortina ha, inoltre, creato il Cortina Wine Club - Vini Estremi, che si pone come obiettivo la scoperta, la conoscenza e la degustazione dei vini, nati da luoghi estremi, del quale fanno parte di diritto tutti coloro che avranno adottato almeno cinque barbatelle di Vigna 1350.
GustoCortina ha già ricevuto il patrocinio dalla Regione Veneto, dal Comune di Cortina, dalle regole d'Ampezzo, da Expo 2015, da Vite in Montagna, dall'Università Ca' Foscari di Venezia e dal Master Cultura del Cibo e Vino e dallo IUAV di Venezia.

Immagine: il logo di GustoCortina.
Venissa premia Caffe Del Doge Golf Trophy 2013.
Immagine: il logo del Caffe Del Doge Golf Trophy 2013.
Caffè del Doge Golf Trophy 2013, ormai diventato un must nel panorama golfistico Italiano, dopo le fortunate edizioni del 2011 e 2012 quest'anno prevede ben 25 tappe di qualifica in giro per l'Italia e una tre-giorni di Finale Nazionale all'Argentario Resort Golf&Spa, dedicato ai vincitori delle singole tappe, agli sponsor e ad accompagnatori e amici.
Bisol è sponsor di Caffe Del Doge Golf Trophy 2013, che segnerà le tappe tra i migliori circuiti di golf italiani tra aprile e settembre. Inoltre, alla premiazione verrà offerto un soggiorno di tre notti a Venissa e il tasting dell'Oro Liquido della Venezia Nativa a chi avrà effettuato un "hole in one".
South China Morning Post elogia Venissa.
Jane Anson, giornalista dell'autorevole testata South China Morning Post, elogia Venissa in un articolo uscito lo scorso 5 aprile. L'autrice, infatti, definisce Venissa "un posto incredibile con un eccellente ristorante, hotel e due ettari di vigna murata."
"Qui, Gianluca Bisol, insieme all'enologo Roberto Cipresso, ha accuratamente ricreato il vigneto e riportato in vita la varietà Dorona che era sull'orlo dell'estinzione, producendo un vino bianco in piccole quantità che, per il momento, è disponibile solo a Venissa" - scrive la giornalista - . Un' ulteriore significativa dimostrazione di attenzione dall'estero per Venissa e Venezia Nativa.
Immagine: la Tenuta di Venissa. Foto: Francesco Galifi.
Dorona e Venissa protagoniste del libro "Sulla Strada Regia d'Alemagna" di Monia Franzolin.
Immagine: Sulla Strada Regia d'Alemagna.
Giovedì 18 aprile la scrittrice Monia Franzolin presenterà presso il ristorante Dolomie Casoni di Belluno il suo ultimo volume "Sulla Strada Regia d'Alemagna", un viaggio enogastronomico-letterario dalla Laguna alla Germania.
L'autrice aprirà la propria presentazione parlando dell'antico vitigno a bacca bianca Dorona, tipicamente veneziano e recuperato dalla famiglia Bisol, e del progetto Venissa
Per Veronelli, Venissa è "un concerto per Dorona sola e basso continuo".
Andrea Bonini - firma del Seminario Permanente Luigi Veronelli - dedica un'ampia recensione a Venissa sul sito www.seminarioveronelli.com. "E' molto probabile che Antonio Vivaldi conoscesse bene i vini di quelle "vigne murate" di cui ancor oggi sono visibili i resti su molte isole della laguna veneta (...) Dal 2007 il rapporto tra i Bisol e Venezia si è fatto ancora più stretto, avendo ricevuto l'incarico da parte del Comune di riqualificare e gestire la Tenuta Scarpa-Volo a Mazzorbo, isola che con Burano e Torcello compone Venezia Nativa, il più antico insediamento nella laguna (...)Oggi, dopo anni di lavoro, dalla Dorona coltivata sull'isola di Mazzorbo nasce Venissa, un vino di grandissimo fascino".
"La vinificazione, curata da Desiderio Bisol e Roberto Cipresso, ha previsto un mese di macerazione sulle bucce che ha dato al vino un colore intenso, d'oro antico. Al naso ha tutta la complessità dei vini di buccia: frutta secca, nocciola tostata, caramello, fiore di tarassaco, carrube, ma anche erbe aromatiche, note iodate e scorza d'arancia. In bocca è di grande sapidità, vivo e bevibile, con una bella chiusura moderatamente acida e tattile, una persistenza di spezie e uva passa." - scrive il giornalista - "Saranno il crescere e il calare delle acque, ben noti al compositore, agli apparati radicali delle vigne di Mazzorbo e così simili alle alternanze della forma concerto, sarà perché lasciandosi risuonare dal Venissa 2010 come da "Il cimento dell'armonia e dell'inventione" si è presi dalla meraviglia per il concatenarsi precipitoso delle sensazioni, sarà perché di quel vino, di quella musica colpiscono l'energia dei profumi e dei suoni più che la quadratura matematica delle frasi... quale che sia il motivo, viene il sospetto che proprio un vino da uve dorona abbia ispirato a Vivaldi il sonetto dei dormienti ubriachi per "Le quattro stagioni"."

Immagine: il vigneto di Venissa, immerso tra le isole della Venezia Nativa. Foto: Nevio Doz.
BisolJeioBelstarVenissa
VENISSA RISTORANTE OSTELLO - Fondamenta Santa Caterina, 3 - 30170 Isola di Mazzorbo (VE) Italy www.venissa.it


 

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