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Eventi

FESTA DEL RUCHE’:

DEGUSTAZIONI E APPROFONDIMENTI

SULL’ULTIMA ANNATA

PRODOTTI TIPICI E PROPOSTE GASTRONOMICHE

 

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Med Food Fest

– Festival della Gastronomia Mediterranea

Il programma completo

 

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Il Premio Ciliegia d’Oro 2012 ad Alberto Silvestri

Presidente dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord

Alberto Silvestri, Presidente dell’Unione dei Comuni

Modenesi Area Nord, è il vincitore della 32ª edizione

del premio Ciliegia d’Oro.

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Nizza è Barbera, al via la XIII edizione

Al Vinitaly di Verona la presentazione della manifestazione, in calendario dal 10 al 12 maggio

 

Il weekend di degustazioni sarà aperto dal gemellaggio con l’Enoteca Regionale del Barolo

Fervono i preparativi, a Nizza Monferrato, per la tredicesima edizione di Nizza è Barbera, la manifestazione dedicata alla Signora in rosso per eccellenza del Piemonte, organizzata dall’Enoteca Regionale di Nizza e dal Comune di Nizza Monferrato con il supporto della Regione Piemonte, del Consorzio di Tutela dei Vini d’Asti e del Monferrato, della Camera di Commercio di Asti.

Cuore pulsante dell’evento, in calendario da venerdì 10 a domenica 12 maggio, sarà il Foro Boario, presso il quale saranno presenti cinquanta aziende vinicole che contribuiranno a trasformare la città in una capitale del vino. A fare gli onori di casa, la Barbera d’Asti Superiore Nizza Docg, che accoglierà alla sua corte le Aziende Vinicole e le Cantine Sociali produttrici di tutte le tipologie piemontesi di Barbera della regione Piemonte.

Spiega Pier Giorgio Scrimaglio, presidente dell’Enoteca regionale di Nizza Monferrato: «Ogni anno che passa puntiamo sempre più all’eccellenza, forti della consapevolezza che questo evento è diventato un punto di riferimento non solo per i produttori e gli esperti del settore, ma anche per gli appassionati, che per un intero weekend hanno la possibilità di scoprire i gusti, i sapori e le bellezze paesaggistiche del nostro territorio, che rivendica con orgoglio la sua appartenenza al mondo della Barbera».

Ad aprire le danze, come da tradizione, sarà l’appuntamento con “Barbera&Bicchieri”, la premiazione dei produttori piemontesi di Barbera d’Asti Docg. citati con i tre bicchieri sulla guida “Vini d’Italia 2013” edita da Gambero Rosso e dei produttori di Barbera d’Asti Docg. segnalati come Grandi Vini sulla guida “Slow Wine 2013” edita da Slow Food. A seguire, la consegna del Premio Tullio Mussa, a cura della Condotta Slow Food Colline Nicesi.

Riproponendo la consolidata formula, che ha visto susseguirsi gemellaggi con altre importanti realtà vinicole, ospite d’onore di quest’anno sarà il Barolo, in virtù della collaborazione avviata con l’Enoteca regionale presieduta da Federico Scarzello: «Nell’ottica dello spirito di collaborazione che ritengo debba animare le Enoteche regionali, con grande piacere quest’anno abbiamo aderito a “Nizza è Barbera”. Per l’occasione, più di 100 etichette di Barolo apriranno la manifestazione con la degustazione di venerdì 10 maggio, rinsaldando il legame tra due grandi rossi del Piemonte».

Il Comune di Nizza rinnova il sostegno a Nizza è Barbera e la eleva a manifestazione guida dell’enologia monferrina, affidandone l’organizzazione all’Enoteca Regionale, che da alcuni anni ha preso in carico l’organizzazione della manifestazione. «L’Enoteca raccoglie un gruppo di Aziende sempre più affiatate tra loro, che dimostrano una gran voglia di far emergere la nostra eccellenza locale – commenta il Sindaco di Nizza Monferrato, Flavio Pesce –. Riportiamo con piacere la manifestazione per le vie cittadine, per celebrare il vino del nostro territorio, rafforzando sempre più l’identità di questa kermesse che è diventata, ormai, un punto fermo nel calendario degli eventi astigiani».

E visto che, come recita l’adagio, “squadra che vince non si cambia”, anche quest’anno verrà riproposto il sodalizio con l’associazione Streetfood (volta alla ricerca e promozione delle tradizioni culturali enogastronomiche e artigianali italiane, per riportare in auge la cultura del cibo di strada di qualità), con le proposte liguri dell’associazione Mare e Mestieri di Laigueglia, con le specialità offerte dalla Pro Loco di Nizza Monferrato e con i mercatini di prodotti agricoli a km zero e provenienti dai presidi Slow Food: in abbinamento ai vini in degustazione, Nizza offrirà ai visitatori del weekend un’ampia gamma di proposte gastronomiche per le vie e le piazze del Centro storico, con i piatti della tradizione italiana e locale.

 

Ad impreziosire ulteriormente il programma, il “Barbera Party”, notte bianca con festa nei bar e nei locali del centro storico, e negozi ed esercizi commerciali aperti per l’occasione, lo spettacolo di Ivana Bertoletti “Oltre il buio”, per la rassegna Teatro a Colori. Per celebrare il 400° anniversario dell’Assedio della Città ad opera delle truppe savoiarde dal 12 al 24 maggio 1613, figuranti, armigeri e damigelle percorreranno il centro storico nei giorni di Nizza è Barbera.

Pietro Ramunno

Well Com

 

PROGRAMMA

 

VENERDÌ 10 MAGGIO

Foro Boario di Piazza Garibaldi

h. 17.00

Barbera&Bicchieri: premiazione dei produttori piemontesi di Barbera d’Asti Docg citati con i tre bicchieri sulla guida “Vini d’Italia 2013” edita da Gambero Rosso e segnalati come Grandi Vini sulla guida “Slow Wine 2013” edita da Slow Food.

A seguire, consegna del Premio Tullio Mussa a cura della Condotta Slow Food Colline Nicesi

h. 18.00/21.00

Enoteca regionale del Barolo:

Presentazione del vino Ospite d’Onore

Apertura grande banco d’assaggio con più di 100 etichette di Barolo in degustazione

Degustazione di: 3 etichette 5 euro / 7 etichette 10 euro

Nel ticket è compreso il calice da degustazione

SABATO 11 MAGGIO

Foro Boario di Piazza Garibaldi

h. 17.00/21.00

I Produttori presentano le loro Barbera e la Barbera d’Asti Superiore Nizza Docg

Degustazione con 50 produttori

Assaggi di grappe

h. 19.00/24.00

Piazze e vie del centro storico

Proposte gastronomiche in abbinamento ai vini della manifestazione:

i piatti della tradizione

percorso tra i cibi di strada artigianali d’Italia a cura dell’Associazione Streetfood

proposte liguri dell’Associazione Mari e Mestieri di Laigueglia

Barbera Party

Notte bianca con festa nei bar e nei locali del centro storico e negozi di ogni settore commerciale aperti

h. 21.30

Teatro dell’Oratorio Don Bosco

Rassegna Teatro a Colori - “OLTRE IL BUIO” di Ivana Bertoletti Giallo con sfumature rosse

DOMENICA 12 MAGGIO

Foro Boario di Piazza Garibaldi

h. 10.00/20.00

I Produttori presentano le loro Barbera e la Barbera d’Asti Superiore Nizza Docg

Degustazione con 50 produttori

Assaggi di grappe

h. 12.00/22.00

Piazze e vie del centro storico

Proposte gastronomiche in abbinamento ai vini della manifestazione:

i piatti della tradizione

percorso tra i cibi di strada artigianali d’Italia a cura dell’Associazione Streetfood

proposte liguri dell’Associazione Mari e Mestieri di Laigueglia

h. 10.00/20.00

Mercatini: prodotti agricoli a km zero, presidi Slow Food

Infine, ad arricchire ulteriormente la manifestazione:

RIEVOCAZIONE STORICA DELL’ASSEDIO 12 – 24 maggio 1613

Sabato 11 maggio

Allestimento accampamento

Domenica 12 maggio

h. 17.30

inaugurazione formelle celebrative

Corteo storico per le vie cittadine a cura del Comitato Palio Nizza Monferrato

h. 20.00

 

 

Dietro i fornelli di Slow Fish

 

E da oggi al via il contest di Slow Fish Non fare il pesce lesso!
Per scoprire le ricette dei nostri fan di Facebook con le specie buone, pulite e giuste vai su http://goo.gl/tZlQs

Dietro i fornelli di Slow Fish

 

Ecco i protagonisti del Bistrot dell’Alleanza: dall’India all’Olanda, dalla Puglia al Piemonte
La passione è il fil rouge che unisce gli chef ai fornelli del Bistrot dell’Alleanza, lo spazio allestito nella Piazza delle Feste e riservato ai cuochi che scelgono i Presìdi Slow Food per le loro preparazioni. Sono oltre 350 i ristoranti, le osterie e le pizzerie che sostengono il progetto della chiocciola a tutela della biodiversità: nei loro locali è possibile trovare regolarmente piatti cucinati con i prodotti dei Presìdi, indicati nel menù. Preparatevi ad assaggiare ricette che uniscono sfumature olandesi e indiane, passando per i sapori delicati del pesce azzurro delle coste italiane e delle prelibatezze dei nostri laghi. 

Amsterdam è senza dubbio la città più rappresentata nel Bistrot dell’Alleanza: quattro gli chef che fondono la cultura italo-olandese con originali preparazioni.Vezio Furlani, patron de Al Bacaro, ha portato nella capitale l’atmosfera tipica dei canali veneti: «Non voglio fare una cucina costosa, ci tengo a usare pochi ingredienti semplici e freschi», unendo prodotti olandesi e italiani. Vezio sorride quando racconta che i clienti, aprendo il menù, non capiscono nulla: non solo infatti trovano nomi di piatti tipici italiani, ma anche termini dialettali! 
Pane e pasta fatti in casa, pesce freschissimo e una ricca carta di vini italiani sono i caratteri distintivi del Pianeta Terra, il ristorante gestito da Fabio AntoniniLaura Martini. E «visto che da soli non si va mai lontano», raccontano, Laura e Fabio hanno iniziato a collaborare con altri colleghi, facendo nascere il primo nucleo dell’Alleanza nel Paese. 
Cucinare con attenzione ed entusiasmo è quanto Leonardo Toscanini e gli altri colleghi del Caffè Toscanini fanno in questo noto locale di Amsterdam, dove la brigata di cucina prepara ricette a base di ottima carne e pesce selezionato. 
E poi c’è chi gioca in casa: Geert Burema, padrino delle nuove generazioni che ospita nel suo locale Merkelbach la sede della Rete Giovane di Slow Food. Un orto didattico nel parco e piatti a base di verdure freschissime: stagionalità e sostenibilità sono i caratteri distintivi di questo estroso cuoco. 

«È sufficiente avere pochi ingredienti di qualità per preparare grandi piatti», esordisce Sanjay Kumar, chef e fondatore della School of Cornish Sardines. Indiano d’origine, ha ereditato la passione per i fornelli dalla mamma. Tradizione che ora ripropone in Cornovaglia, dove le preparazioni più tipiche profumano di spezie. «Il menù è un ottimo modo per educare i clienti, stimolando la loro curiosità e aiutandoli a scoprire pesci sconosciuti». A Genova porta con sé «cumino e zafferano, per ricreare la mia comfort zone», scherza lo chef. Altro progetto educativo importante è la sua SOCS, una scuola di cucina mobile che propone semplici lezioni e attività pratiche a giovani mamme e appassionati. 

«Il nostro è un ristorante popolare, perché il gusto autentico non deve essere elitario. Degustare non significa solo individuare un sapore con il palato, è una sensazione a 360 gradi che riporta a ricordi ed emozioni». Così Roberto e Massimo Amaddeo, del Ristorante Da Mimmo di Bergamo, spiegano la loro filosofia. Figli d’arte, gestiscono il locale di famiglia da 25 anni, puntando sempre di più sulla ricerca e il contatto diretto con i produttori. «I nostri menù sono didascalici, cerchiamo di spiegare il più possibile la storia dei piatti, e vediamo che soprattutto i giovani rispondono bene, informandosi sulle tecniche e la provenienza degli ingredienti».

Un nonno pescatore, l’altro contadino e un fratello che produce olio: questa la famiglia in cui è cresciuto Antonio Terzano, chef dell’Osteria Dentro le Mura di Termoli, in cui fonde cucina di pesce e dell’entroterra. «Mi rifornisco per lo più dai piccoli pescatori e dalle vongolare. Cerco sempre l’occasione di mettere in contatto i miei clienti con i pescatori, facendo ascoltare le storie, presentando squarci del loro mondo, le problematiche che incontrano e il senso dei loro sforzi». Una cucina a vista in cui propone specie non sempre conosciute: «credo che per cucinare il pesce bastino il fornello a gas, la griglia per l’arrosto e la padella per il fritto». 
Scopri l’omaggio a Genova di Antonio Terzano: http://goo.gl/9zsZ2

Pesce azzurro e verdure di stagione sono invece le parole d’ordine di Luigi Megliola, cuoco del Bastimento, ristorante di pesce nel centro di Torino. «Scelgo con cura i fornitori che mi mandano i prodotti direttamente dalla mia Puglia, che poi rielaboro per proporre piatti semplici e leggeri. Protagonisti d’eccezione quindi la ricciola, la palamita e l’aguglia, che i clienti hanno imparato ad apprezzare sia crudi che cotti». 


Vi diamo appuntamento al Bistrot dell’Alleanza a Genova, dal 9 al 12 maggio!
Giovedì dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 19.30 alle 22
Venerdì e sabato dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 19.30 alle 22.30
Domenica dalle 12.30 alle 15.30

 

 

2° Concorso Nazionale dei Rosati d’Italia

C’è tempo fino a mercoledì 24 aprile per  partecipare

alla manifestazione enologica che valorizza le  migliori

produzioni dei “vini in rosa” d’Italia promossa e  orga-

nizzata dalla Regione Puglia con la collaborazione del-

l’Associazione  Enologi  Enotecnici  Italiani.  Enoteca

Italiana, partner dell’iniziativa

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A Slow Fish 2013 con i Presìdi Slow Food

 

Torna Slow Fish, da giovedì 9 a domenica 12 maggio 2013 a Genova, nell’ampio e suggestivo spazio all’aperto del Porto Antico.  L’evento, quest’anno a ingresso gratuito, è organizzato da Slow Food e Regione Liguria, in collaborazione con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Assicurati il pass stampa! Richiedi il pre accredito qui: http://goo.gl/zg9yW
Visita la photogallery dei Presìdi Slow Food che saranno a Genova su http://www.slowfood.it

A Slow Fish 2013 con i Presìdi Slow Food
Per assaggiare i prodotti tutelati dalla chiocciola e conoscere i produttori
Con Slow Fish 2013 entra a far parte della grande famiglia dei Presìdi Slow Food il missoltino del lago di Como essiccato al sole, che troviamo nel Mercato insieme agli altri prodotti tutelati dall’associazione della chiocciola.
Antica è la tradizione che ha portato fino a noi l’agone, il piccolo pesce che fin dai tempi di Plinio il Giovane veniva salato ed essiccato sulle rive del lago di Como e che con il suo contenuto di grassi e omega 3 garantisce lunga conservazione e ottimo gusto. L’agone essiccato prende il nome dai missolte, i barili in legno in cui veniva conservato anticamente. Oggi a pescare gli agoni sono rimasti in pochi: il mestiere del pescatore non è remunerativo e il pescato arriva da altre zone ad un prezzo sicuramente più competitivo. Ancora meno sono rimasti coloro che tramandano l’arte dei missoltini essiccati naturalmente, come prevede la tradizione. Con il Presidio e l’attenzione del pubblico di Genova, Slow Food promuove il lavoro dei pescatori e la specie lacustre. L’agone dà il suo meglio in cucina semplicemente cotto alla griglia, condito con un goccio di aceto e olio extravergine d’oliva e accompagnato da una fetta di polenta: un vero piatto da pescatori!

Nel Mercato sono presenti anche altri prodotti su cui Slow Food ha scommesso, portandoli alla ribalta e restituendo valore al territorio da cui provengono, a chi ci lavora e alle specie e varietà interessate.

In onore di Slow Fish cominciamo il nostro giro d’Italia virtuale partendo dai Presìdi legati al mare e alle acque interne con la padrona di casa: la tonnarella di Camogli. Uscendo da Genova, basta prendere la via di Levante per trovarsi nello splendido scenario del Parco di Portofino e scendere fino a Punta Chiappa, dove da aprile a settembre è immersa una delle ultime tonnarelle d’Italia. Stesso sistema di una tonnara ma più semplice e piccola, è altamente sostenibile in quanto solo il pesce di taglia medio grande rimane imprigionato nel meccanismo delle camere.
Doppia sosta nel grossetano, per conoscere la palamita del mare di Toscana e la bottarga di Orbetello. Della stessa famiglia dei tonni e anch’essa vittima di un eccessivo sfruttamento, la palamita è un pesce generoso dalle mille possibilità, che a Slow Fish troviamo all’inizio della stagione di pesca, cucinata alla griglia, in umido o conservata sott’olio in filetti delicatissimi. Il Presidio difende la pesca e la trasformazione tradizionali che permettono alla specie di riprodursi e alla popolazione locale di vivere di questo prodotto. Tradizione ultracentenaria donata dagli spagnoli, la bottarga a Orbetello da sempre viene prodotta dalle famiglie della laguna tirrenica, dove i cefali abbondano. I produttori del Presidio sono riuniti in una cooperativa grazie alla quale mantengono l’habitat vivo e sano e integrano il reddito con attività di pescaturismo.
A pochi passi dalla Capitale, ancor oggi si pesca con rastrelli a mano un piccolo bivalve dal gusto inconfondibile divenuto raro e ricercatissimo: la tellina del litorale romano. Il particolare e antichissimo metodo di pesca, praticato da una cinquantina di tuninolari è un’alternativa alla più invasiva draga idraulica, non ancora arrivata in questa zona.
Un passo più a Sud troviamo la colatura tradizionale di alici di Cetara, che non può mancare nelle case di questo borgo costiero campano per insaporire con gusto primi piatti, secondi di pesce e verdure sia crude che cotte. Dal garum dei romani a oggi questo prodotto ha mantenuto quasi inalterato il sapore, grazie a un antico procedimento tramandato di padre in figlio. Rigido il disciplinare del Presidio: alici pescate con la tecnica del “cianciolo” esclusivamente nel golfo di Salerno durante il periodo primaverile, quando presentano un basso contenuto di grassi e sono particolarmente adatte alla maturazione sotto sale.


E adesso ci spostiamo nell’Adriatico per “assaggiare” il mosciolo selvatico di Portonovo, le tipiche cozze che si riproducono naturalmente e vivono attaccate agli scogli sommersi della costa marchigiana del Conero. Ottima è la versione dei pescatori: appena pescati, fragranti per il profumo delle alghe e del mare, aperti su una lastra posata sul fuoco, senza alcun condimento; oppure alla marinara: aperti in pentola con aglio, prezzemolo, olio e pepe.

Non solo mare a Genova: Piemonte e Lombardia si presentano con due specie molto rare. Valida alternativa agli onnipresenti trota e pesce gatto è la tinca di Ceresole d’Alba, dalla gobba dorata. Un tempo allevata da ogni famiglia contadina negli abbeveratoi e pescata solo nei mesi caldi, oggi viene “raccolta” da aprile a ottobre per soddisfare con le sue 60 tonnellate la domanda della zona. Morbida e saporita è protagonista della cucina del Roero che la vuole fritta e poi marinata in un’emulsione di aceto, vino bianco ed erbe aromatiche: è il classico carpione piemontese.
Diverso è invece il carpione del Lago di Garda, un pesce della famiglia dei salmoni che vive solo in queste acque ma che dal 2006 fa parte della lista rossa dell’Iucn quale specie a forte rischio di estinzione. I carpioni soffrono infatti la presenza delle specie alloctone e, nonostante popolino i fondali del lago, rischiano di essere pescati prima della riproduzione. L’unica soluzione, promossa dal Presidio, è riunire i pescatori e attuare un piano di azione che salvi specie e mestiere.

Cambiamo totalmente prospettiva con i Presìdi di terra che a Slow Fish testimoniano la varietà di prodotti che necessitano di essere difesi e promossi: dalle ultime forme del vero castelmagno d’alpeggio piemontese al fiore sardo dei pastori che in Barbagia viene ancora prodotto da venti allevatori nel modo tradizionale; dal romagnolo sale marino artigianale di Cervia al cappero di Salina che resiste imperterrito nonostante le difficoltà legate alla coltivazione. Dalle Marche assaggiamo la cicerchia di Serra de’ Conti, tra l’altro splendida interprete nelle ricette con pescato fresco, e il dolce lonzino di fico, povero per il prezzo degli ingredienti ma ricco di gusto e preziose calorie. Infine, un salto in Sicilia per conoscere i produttori del limone Interdonato di Messina, più gustoso dei concorrenti argentini, spagnoli e marocchini, e il carciofo spinoso di Menfi che sopravvive all’avanzata dei più competitivi ibridi confinato negli ultimi 10 ettari di riserva.

Slow Fish non dà spazio solo alla rete italiana, volendo varcare i confini nazionali per conoscere le specialità europee tutelate da Slow Food, si può cominciare dalle ostriche naturali della Bretagna: quelle del Presidio sono le pochissime ormai non allevate nel mare che lambisce la Francia ma captate naturalmente. Dal confine tra Olanda e Danimarca, arrivano i pescatori tradizionali del mare di Wadden, gli ultimi che in questo tratto di mare utilizzano il sistema di nasse, palamite e reti ancorate a punti fissi e non in movimento. Ultimo viaggio in Norvegia, per visitare i paesaggi mozzafiato delle aringhe salate e affumicate di Sunnmøre e del baccalà di Møre og Romsdal, preparazioni che affondano la loro origine nella storia di questo Paese, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e che oggi rischiano di essere soppiantate da omologhi industriali.

Elisa Virgillito

 

 

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