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IN ITALIA,  OLTRE 1 MILIONE 300 MILA MINORI SONO A RISCHIO DENUTRIZIONE

 

HELPCODE LANCIA LA CAMPAGNA “C’ERA UNA VOLTA LA CENA”, PER GARANTIRE UN’ALIMENTAZIONE ADEGUATA AI BAMBINI  DELLE FAMIGLIE IN POVERTA’

 

 

Nel nostro Paese, la malnutrizione infantile rappresenta un fenomeno sempre più diffuso e paradossale:

da un lato, ci sono quasi 1 milione e 300 mila minori a rischio denutrizione; dall’altro, 1 bambino su 3 risulta obeso o in sovrappeso.

Garantire un’alimentazione adeguata ai bambini delle famiglie in povertà e fornire supporto medico per monitorarne lo stato di salute è l’obiettivo principale della campagna di raccolta fondi

 “C’era una volta la cena”, promossa da Helpcode Italia Onlus con la consulenza scientifica del Gaslini.

Dal 20 gennaio al 3 febbraio 2019, è possibile sostenerla con un sms al numero solidale 45585.

Testimonial della campagna è Claudia Gerini, da anni al fianco di Helpcode.

 

In Italia, sono circa 1 milione e 300 mila i minori[1] che vivono in condizioni di povertà assoluta non riuscendo ad alimentarsi in modo adeguato. E la malnutrizione infantile apre la strada - contrariamente a quanto si pensi - all’obesità: infatti, 1 bambino su 3 in Italia è in sovrappeso o obeso a causa di abitudini alimentari non corrette e uno stile di vita sedentario. Per garantire il giusto sostegno alle famiglie con bambini in condizioni di povertà e contrastare il problema della malnutrizione infantile, Helpcode Italia Onlus – organizzazione no profit da oltre 30 anni impegnata, in Italia e nel Mondo, per migliorare le condizioni di vita dei bambini attraverso attività di sostegno, diretto e indiretto, al loro benessere, alla loro educazione ed al loro sviluppo – lancia la campagna di raccolta fondi “C’era una volta la cena”, realizzata con la consulenza scientifica dell’Istituto Gaslini di Genova e che ha ottenuto il patrocinio del Coni, della Lega Pallavolo Serie A e il sostegno della Lega Arbitri e della Lega Serie A di calcio.  Dal 20 gennaio al 3 febbraio 2019, è possibile sostenerla inviando un sms o telefonando da rete fissa al numero solidale 45585.

 

La malnutrizione infantile rappresenta uno dei maggiori problemi di salute pubblica nel mondo; si tratta di un fenomeno complesso, che presenta due facce: da un lato, quella della denutrizione (nel mondo si contano circa 51 milioni di bambini gravemente denutriti[2]) e dall’altro, quella dell’obesità (negli ultimi 40 anni, il numero dei bambini e adolescenti obesi – tra i 5 e i 19 anni di età - è più che decuplicato, passando da 11 a 124 milioni[3]).

 

“Denutrizione e obesità non sono condizioni tra loro estranee – dichiara Giorgio Zagami, Presidente di Helpcode Italia Onlus. “È molto probabile che una persona obesa abbia mangiato male durante la sua infanzia. Per questo vogliamo sostenere le famiglie, soprattutto quelle che si trovano in condizioni di difficoltà economica, per aiutarle a far mangiare bene i propri figli. La nostra campagna - C’era una volta la cena - ha l’obiettivo di prevenire ed eliminare la malnutrizione infantile attraverso aiuti concreti e una maggiore educazione alimentare. Non solo vogliamo solo dare consigli e supporto concreto alle famiglie, ma vogliamo anche iniziare un dialogo diretto e costruttivo perché siamo convinti che ‘comprendere’ sia un buon inizio per risolvere”.

 

Tanto nei paesi ricchi quanto in quelli a basso reddito, il meccanismo alla base della correlazione tra povertà economica e obesità appare ormai consolidato: quando le risorse per il cibo scarseggiano e diminuiscono i mezzi per accedere a un’alimentazione sana, ci si affida ad alimenti meno salutari che possono portare a sovrappeso e obesità. Di fatto, la malnutrizione porta - contrariamente a quanto si pensi - all’obesità, che non è mai sintomo di opulenza, ma di dieta contrassegnata da un consumo preoccupante di junk food, cibo spazzatura, bevande dolci e gassate, alimenti con scarsi nutrienti e alto livello calorico.

 

Secondo i dati dell’OMS, è proprio la malnutrizione corresponsabile di oltre 3 milioni (pari al 45%) di tutte le morti infantili sotto i 5 anni; inoltre, i bambini e gli adolescenti affetti da obesità e sovrappeso sono esposti fin da piccoli a difficoltà respiratorie, problemi articolari, mobilità ridotta, ma anche disturbi dell'apparato digerente e di carattere psicologico.

Obesità e sovrappeso diventano anche fattori di rischio per le principali malattie croniche che si sviluppano in età adulta. Infatti, chi è obeso in età infantile, lo è spesso anche da adulto; aumenta quindi il rischio di sviluppare precocemente fattori di rischio di natura cardiovascolare (ipertensione, malattie coronariche, tendenza all’infarto) e condizioni di alterato metabolismo (come il diabete di tipo 2 o l’ipercolesterolemia). Conseguenza di ciò è che, nella sola Unione Europea, 2,8 milioni di morti all’anno sono dovute a cause associate con il sovrappeso e l’obesità[4].

 

LA CAMPAGNA “C’ERA UNA VOLTA LA CENA” CONTRO LA MALNUTRIZIONE INFANTILE

Offrire assistenza concreta ai bambini a rischio malnutrizione a causa del disagio economico delle loro famiglie è la finalità principale della campagna di raccolta fondi “C’era una volta la cena” di Helpcode, ai nastri di partenza.

I fondi raccolti attraverso questa campagna hanno l’obiettivo di finanziare un progetto di “Assistenza ed Educazione Alimentare”, tramite un programma di “Cash and Voucher”, per garantire ai bambini bisognosi i mezzi per una sana e corretta alimentazione: ogni famiglia assistita riceverà, infatti, un codice che la collegherà a un supermercato, all’interno del quale verrà preselezionata una lista di prodotti salutari e idonei alla composizione familiare, selezionati dai nutrizionisti dell’Ospedale Gaslini di Genova. Le famiglie beneficiarie potranno recarsi nei supermercati convenzionati, scegliere gli alimenti necessari al proprio fabbisogno e, per pagare, presentare il codice ricevuto da Helpcode.

Helpcode opererà, inoltre, anche nelle scuole tramite laboratori educativi, formazione del personale, diffusione di strumenti informativi (libri, giochi, applicazioni) per promuovere una corretta educazione alimentare e prevenire la malnutrizione.

 

Per sostenere la campagna Helpcode, dal 20 gennaio al 3 febbraio è possibile effettuare una donazione inviando un sms o chiamando da rete fissa al numero solidale 45585.

 

Il valore della donazione è di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce, Tiscali; di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile; e infine di 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb, Vodafone e Tiscali.

 

La campagna “C’era una volta la cena” sarà veicolata sulle reti Mediaset, Sky e La7  e sostenuta da volti noti dello sport e dello spettacolo, tra cui in primis Claudia Gerini, testimonial storico di Helpcode Italia Onlus.

 

Infine, anche il mondo del calcio sostiene la campagna Helpcode, a cui è dedicata la prima giornata di ritorno del Campionato Serie A TIM (nelle gare del 19, 20 e 21 gennaio), con iniziative in tutti gli stadi italiani di serie A e appelli di raccolta fondi da parte delle squadre e degli allenatori.

 

  

Per maggiori informazioni e richieste di interviste:

Ufficio Stampa c/o INC – Istituto Nazionale per la comunicazione

Elena Mastroieni  06.44160843 - 334.6788706 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Francesca Riccardi  06.44160887 - 335.7251741 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Barbara Cimino 06.44160884 – 335.5445420 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

IL CONSORZIO DELLA FOCACCIA DI RECCO RINGRAZIA IL NEW YORK TIMES

Il Consorzio della Focaccia di Recco ringrazia il New York Times per aver inserito anche la sua focaccia nell’elenco dei 52 luoghi nel mondo da non perdere nel 2019.  Ogni anno la prestigiosa testata giornalistica statunitense pubblica l’attesissima lista dei luoghi da non perdere, aggiornata annualmente dai suoi inviati sempre in giro per l’universo.

 

“I places to go 2019” per il quotidiano americano prevedono un viaggio attraverso Porto Rico, Hampi in India, Santa Barbara, Panama, Giappone, Isole Azzorre …  e due in Italia: la Puglia con Lecce e le masserie di charme tra gli ulivi secolari e la Liguria con il Golfo Paradiso e nomina i suoi piccoli paesi: Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco e Camogli “affascinante borgo di pescatori” ma li segnala soprattutto per la conosciuta cucina locale: “acciughe, trofie e la FOCACCIA  DI RECCO specialità che recentemente ha ottenuto la certificazione I.G.P. riservata alle eccellenze gastronomiche”. Proveniente da fonte così autorevole, la notizia è stata ripresa a catena da una moltitudine di altre testate internazionali, nazionali e locali tanto che veramente  il nome della Focaccia di Recco sia girato in tutto il mondo.

Che dire altro?

 

Orgoglio e soddisfazione per il consorzio e i consorziati, che con l’ottenuta I.G.P. hanno già regalato il giusto prestigio al loro prodotto, reso nel tempo famoso dal lavoro di quei forni e osterie di allora divenuti oggi importanti panifici, asporti e ristoranti. Ora, grazie al riconoscimento del New York Times, primo quotidiano neworkese fondato nel lontano 1851, il cui motto da sempre è “Tutte le notizie che valga la pena di stampare”, con una diffusione di oltre 1.900.000 copie, vedono definitivamente consacrata alla ribalta della cronaca internazionale il loro prodotto straordinario, la FOCACCIA DI RECCO COL FORMAGGIO IGP”, patrimonio per il territorio.

 

“Vedere riconosciuto dai tanti media, che poi ne hanno ripreso la notizia, tale valore e fama al prodotto è motivo di sprono nel proseguire ancor con maggior determinatezza nel difendere e tutelare la sua fama acquisita, così fortemente ancorata al nostro territorio e soprattutto a Recco, sfortunata cittadina rasa al suolo nel corso del secondo conflitto mondiale e che ha visto nella tradizione gastronomica e soprattutto nella sua focaccia il presupposto di riscatto e fortuna” dicono i recchesi.

 

“Focaccia di Recco col formaggio” IGP, in Liguria a Recco, Camogli, Sori e Avegno

Ristoranti a Recco: Alfredo • Angelo •  Da Lino • Da ö Vittorio • Del Ponte •  Manuelina • Vitturin • Focacceria Manuelina. Panifici a Recco: Panifici Tossini • Panificio Moltedo G.B. • Panificio Moltedo L. &C.; Ristoranti a Sori: Edobar • Il Boschetto • Focacceria Tossini. Asporto a Camogli: Revello.

 

www.focacciadirecco.it

 

Bernini Daniela

Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

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CO-CRISTALLI PER PROLUNGARE LA CONSERVAZIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI: FINANZIAMENTO ALL’UNIVERSITÀ DI PARMA

  Progettazione e sintesi di materiali cristallini per ottenere active packaging in grado di estendere la vita dei prodotti confezionati e limitare lo spreco alimentare. Dal MIPAAFT 50mila euro per il progetto PAC/Packaging Attivo Cristallino del gruppo della Prof.ssa Alessia Bacchi

 

Sviluppare co-cristalli (cioè cristalli formati da molecole diverse) che contengano ingredienti naturali da impiegare per l’active packaging: per realizzare imballaggi che siano capaci di prolungare la conservazione dei prodotti alimentari, dando così una bella mano alla lotta agli sprechi. Questa l’idea di fondo del Progetto PAC/Packaging Attivo Cristallino dell’Università di Parma, finanziato con 50mila euro dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo nell’ambito di una selezione di progetti innovativi di ricerca e sviluppo tecnologico finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze alimentari. Il progetto è stato presentato dal gruppo di ricerca della Prof.ssa Alessia Bacchi del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma.

 

PAC/Packaging Attivo Cristallino prevede la progettazione intelligente e la sintesi di materiali solidi cristallini a base di oli essenziali naturali che possano essere integrati nelle catene di produzione di materiali per imballaggio, in modo da ottenere smart materials per l’active packaging in grado di estendere la shelf life dei prodotti confezionati e limitare lo spreco alimentare.

Si ottiene così un active food packaging: i co-cristalli inclusi nel packaging rilasciano gli oli essenziali e i partner molecolari a seguito di una “dissoluzione controllata”, permettendone la diffusione nel cibo e prolungando la sua conservazione.

 

 

Ufficio Stampa

U.O. Comunicazione Istituzionale
Università degli Studi di Parma
Via Università, 12 - 43121 Parma        

tel.: +39 0521 904004 - 4050 – 4016 – 5005

cell. 329 0186938

fax: +39 0521 347038

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http://www.unipr.it

ORTOFRUIT ITALIA

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INNOVAZIONE E ANTISPRECO PREMIANO ORTOFRUIT ITALIA
Il progetto contro lo spreco alimentare dell’OP piemontese è tra i 14 selezionati dal Mipaaf

 

La lotta allo spreco alimentare è una delle grandi sfide del nostro decennio. Nella filiera ortofrutticola, le perdite maggiori si verificano nella fase post-raccolta, soprattutto in relazione alle referenze caratterizzate da elevata deperibilità, come fragole e piccoli frutti. Proprio in questo ambito, infatti, è particolarmente critico lo step relativo alla permanenza dei prodotti nei magazzini di lavorazione in attesa di confezionamento e commercializzazione, oltre al passaggio logistico verso la distribuzione. Fare “prevenzione antispreco” all'inizio della filiera rappresenta dunque una delle soluzioni più efficaci e, in questo, si colloca la proposta innovativa di Ortofruit Italia, l'Organizzazione di Produttori di Saluzzo (Cn), che si è posizionata tra i 14 progetti italiani finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo tra oltre 130 domande pervenute.

 

Il progetto denominato “FULL – FrUit Long Life” – firmato dal servizio tecnico di Ortofruit Italia in collaborazione con il DISAFA-Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, qui coordinato dalla Prof.ssa Cristiana Peano – ha proposto un modello innovativo relativo alla ricerca e allo sviluppo tecnologico finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze alimentari.

 

Il posizionamento alto di questo progetto premia anzitutto l’investimento in ricerca che la nostra area tecnica porta avanti da anni parallelamente all’assistenza alle 350 aziende associate – spiega Domenico Paschetta, Presidente di Ortofruit Italia - ma è finalizzato a strutturare un’innovazione di filiera grazie a una diversa gestione del post-raccolta, che consentirà di migliorare la shelf-life della nostra gamma di piccoli frutti puntando interamente sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità. Questo passaggio epocale avverrà affiancando le metodologie di conservazione tradizionali (utilizzo del freddo) alla gestione delle atmosfere di conservazione (atmosfere controllate e modificate)”.

 

Un risultato che sarà quindi raggiunto utilizzando un sistema ad Atmosfera Modificata Passiva (MAP) realizzato con pallet-bag costituiti da film a permeabilità controllata. Nessun intervento diretto sulla frutta, ma un lavoro sul packaging: ecco l’aspetto rivoluzionario e più apprezzato del progetto, come commenta la Prof.ssa Peano, già responsabile del Laboratorio di Ricerca Permanente attivato con Ortofruit Italia nel magazzino di Peveragno (Cn): “In questo modo sarà possibile migliorare la conservazione di una materia prima molto delicata come i piccoli frutti, garantendone al contempo la genuinità e la naturalezza originarie e soddisfacendo i requisiti desiderati dal consumatore su un periodo più lungo. Proprio l’allungamento della shelf-life porterà efficienza anche nella gestione commerciale del prodotto, con una consistente riduzione degli scarti in magazzino che sarà individuata in un 1% massimo sul prodotto conferito. Inoltre, il sistema di conservazione in pallet-bag potrà anche essere utilizzato in caso di trasporto del prodotto su lunghe distanze (es. Scandinavia e Regno Unito) mantenendo invariata la qualità del prodotto con scarti parti a zero”. 

Nella foto: la Professoressa Cristiana Peano e Domenico Paschetta

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L'iniziativa costituisce una tappa fondamentale nel percorso “green” di Ortofruit Italia che - già lo scorso anno, con il suo mirtillo “a zero emissioni” - è diventata una case history internazionale sul tema della sostenibilità per il modello di integrazione virtuosa tra la produzione, la trasformazione, la distribuzione e il consumo sano e consapevole.

 

Di qui è maturata la necessità di educare la coscienza ecologica sia da parte di chi produce, sia da parte di chi consuma – conclude Paschetta – Grazie al nostro servizio di “green marketing”, recentemente abbiamo conquistato il consumatore con una guida che unisce piccoli frutti e benessere, dalla cucina allo stile di vita, realizzata in partnership scientifica con il FAB-Fondo Assistenza e Benessere: un compendio di oltre cinquanta ricette a base di frutti di bosco, suddivise in una comoda rubricatura per temi e occasioni di consumo, e analizzate con pratici commenti nutrizionali per andare incontro alle esigenze di tutte le età, tenendo conto delle nuove intolleranze che ormai fanno parte del nostro background alimentare, per le quali la gamma dei “superfrutti” può rappresentare un’ottima opportunità per coniugare gusto e salute per 365 giorni l’anno, da cui il nostro slogan #365DaysOfBerries”.

 

Domenico Paschetta

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INFO:
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ALCOL, TABACCO E GIOCO D'AZZARDO. PERCHE' VENGONO AI MINORI?

 

 

Il 15 gennaio il Moige presenta “Venduto ai minori”, indagine sull’accesso degli under 18 a prodotti a loro vietati per legge.

 

Partecipano tra gli altri 

il Ministro Lorenzo Fontana e la Sen. Licia Ronzulli

 

Martedì 15 gennaio ore 10.00 presso la Sala Zuccari del Senato.

 

Perché i nostri figli entrano in contatto con prodotti vietati dalla legge o non adatti, come alcol, tabacco, cannabis, azzardo, ma anche pornografia e videogiochi inadatti?

 

Quanto sono a conoscenza del divieto di vendita ai minori? Chi glieli vende? Questi divieti sono segnalati e sopratutto rispettati? 

 

Evento di presentazione dell’indagine inedita “Venduti ai Minori” sull’accesso dei minori ai prodotti vietati o inadatti.

 

Martedì 15 gennaio 2019, alle ore 10:30, presso il Senato della Repubblica, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia, 29.

 

Interverranno: il Ministro Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia,  Licia Ronzulli, Presidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza; Tonino Cantelmi, Università Europea di Roma, Antonio Affinita, Direttore generale Moige - Movimento Italiano Genitori; Saverio Sgroi, Educatore e scrittore; Paolo Messa, Consigliere Centro Studi Americani; Emanuele Scafato, Direttore dell'Osservatorio Nazionale ALCOL-ISS; Antonio Nicita, Commissario AGCOM; Mario Antonelli, Vicepresidente Federazione Italiana Tabaccai – FIT Confesercenti (TBC); Ottavio Cagiano de Azevedo, Direttore Generale di Federvini, Corrado Luca Bianca, Coordinatore nazionale Fipet/Confesercenti.

 

SI INVITANO I SIGG.RI GIORNALISTI AD INTERVENIRE. 

ACCREDITO OBBLIGATORIO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Alessandro Maola

CAPODANNO, I DATI FIPE: CENONE AL RISTORANTE PER OLTRE 6 MILIONI DI ITALIANI

 

 

Saranno 6,3 milioni (6,2 milioni lo scorso anno) gli italiani che aspetteranno il 2019 in uno dei 93 mila ristoranti aperti l’ultimo dell’anno.

Il cenone costerà in media 80 euro (94 euro con un vero e proprio veglione) e si spenderanno complessivamente 507 milioni di euro.

Ristoratori ottimisti sul tutto esaurito per la notte più lunga dell’anno.

Spumante italiano batte champagne. 

 

 

Roma, 28 dicembre 2018 – I dati confermano che sempre più gli italiani decidono di celebrare l’ultimo dell’anno fuori casa. Saranno oltre 6,3 milioni (100.000 unità rispetto al 2017) a cenare, con o senza veglione, in uno dei 93.000 ristoranti (il 78,4% del totale) aperti per la notte di S. Silvestro.

 

L’86% dei ristoratori si dice ottimista sulla possibilità di riempire il locale.

 

Cosa fai a Capodanno? Cena o veglione? Nove ristoranti su dieci puntano ad offrire solo la cena per la notte di Capodanno, mentre il restante 10% metterà a punto per i propri clienti anche un vero e proprio veglione con spettacoli dal vivo e musica. Per quanto riguarda i prezzi: per il cenone occorrono in media 80 euro a testa, mentre per cenone più veglione se ne spenderanno fino a 94 euro. La spesa complessiva stimata per i festeggiamenti della notte di S. Silvestro è di 507 milioni di euro.

 

"I dati che abbiamo raccolto mettono le nostre attività al centro della festa più lunga dell’anno e della voglia di convivialità degli italiani - ha dichiarato Giancarlo Deidda, Vice Presidente Fipe. “Circa 600 mila persone saranno al lavoro per permettere a tanti di festeggiare prestando la massima attenzione alle condizioni di sicurezza perché quella del 31 deve essere una bella notte. I pubblici esercizi restano un modello di ospitalità verso cui italiani e stranieri manifestano sempre grande apprezzamento”.

 

Per brindare al nuovo anno nei ristoranti si stapperanno 1,8 milioni di bottiglie tra spumante e champagne. Le bollicine nostrane avranno l’esclusiva del brindisi nel 66,7% dei locali e nel 28,1% in condivisione con lo champagne. Solo nel 5,3% dei locali le bollicine francesi saranno da sole sui tavoli dei ristoranti.

 

 

 

 

Greta di Fiore, 3206943127 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SOLDO: SPESE AZIENDALI A DICEMBRE

Su vino, food, beauty e aperitivi, giù i viaggi: 

arriva la classifica delle spese aziendali a dicembre

Gli acquisti prenatalizi delle aziende Europee: la nuova ricerca di Soldo

 

Soldo, azienda fintech specializzata nella gestione e nel controllo delle spese aziendali, presenta i dati di una analisi europea condotta per indagare i comportamenti di acquisto delle imprese di tutta Europa durante il mese di dicembre e il periodo di Natale.

 

Secondo l’osservatorio privilegiato di Soldo, a spiccare in vetta alla classifica degli acquisti di dicembre sono vini pregiati e prodotti gastronomici, dal panettone ai cioccolatini; seguiti a ruota da prodotti di bellezza, e da una voce entertainment che copre ad ombrello feste e aperitivi natalizi. In calando, a sorpresa, in particolare in Italia, i viaggi.

 

Ecco nel dettaglio i dati più rilevanti osservati da Soldo e i distinguo più rilevanti tra i diversi Paesi. A dicembre le aziende in Europa spendono il 239% in più per l’acquisto di vino rispetto a qualsiasi altro mese dell’anno, con un primato del Regno Unito dove il dato quasi triplica attestandosi attorno al 274% in più; distante invece l’Italia, che si limita a un aumento pari al 101%, con un dato assoluto comunque alto - rispetto alla media europea – mantenuto tutto l’anno. La settimana clou dei festeggiamenti in aperitivi e incontri si concentra, in tutta Europa, nella terza settimana del mese di dicembre.

 

I very best sellers in Italia sono invece i prodotti di bellezza: viene infatti speso ben l’86% in più nei negozi di cosmesi a dicembre rispetto a qualsiasi altro mese, contro la media europea che si ferma al 51%, e l’Inghilterra al 36%.  Creme, prodotti e servizi di spa hanno ormai preso uno spazio importante nella regalistica aziendale, confermando il trend costante di crescita del settore beauty e della cosmetica in tutte le categorie merceologiche: creme antiage, profumi di fascia lusso, servizi spa ma soprattutto, anche, prodotti e servizi per il mondo maschile, sempre più apprezzati.

 

A scendere, è invece la voce viaggi per tutta l’Europa: si viaggia di meno (25% in meno), con un nuovo primato degli italiani che per 33% scelgono di non viaggiare durante il mese di dicembre

 

È normale premiare lo staff con festeggiamenti e aperitivi, dopo un duro anno di lavoro, ma non bisogna mai dimenticare che dicembre rimane un mese cruciale per le aziende” commenta Luca Scagliarini, Vice President di Soldo. “Spesso i costi associati alle festività natalizie sono nascosti, distribuiti tra carte aziendali e carte personali che presto presenteranno la propria richiesta di rimborso. Con una sorpresa che spesso si tramuta in un inizio più faticoso a gennaio, appesantito anche dall’hang over degli eccessi nelle vacanze. È per questo che il mese di dicembre è il più propizio per riesaminare le spese aziendali e i sistemi di gestione. E oggi la tecnologia può davvero fare molto in questo senso”. 

Il sistema Soldo, in grado di fornire dati in tempo reale attraverso una semplice app, rende estremamente facile e puntuale il controllo delle spese ordinarie e di quelle straordinarie, come nel mese di dicembre.

“Lungi da noi la volontà di essere un Grinch: vogliamo semplicemente aiutare le aziende e i dipendenti a spendere meglio e in modo più consapevole” conclude Scagliarini.

 

 

 

Simona Brambilla

 

FORUM NAZIONALE SULLE DIPENDENZE

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FORUM NAZIONALE SULLE DIPENDENZE

 

Verona, 14 e 15 dicembre 2018

 

Doppio appuntamento dedicato alle problematiche legate alla dipendenze è quello che si terrà  venerdì 14 e sabato 15 dicembre p.v. L’iniziativa ha come scopo di sensibilizzare la popolazione veronese e delle provincie limitrofe alle problematiche delle Dipendenze Patologiche (DP), intendendo con questo non solo le classiche tossicodipendenze da sostanze illecite ma anche le DP da farmaci e da gioco d’azzardo, da Internet ecc. Venerdì 14 dicembre, dalle ore 14,30-18, presso la Sala Società Letteraria, Piazzetta Scalette Rubiani 1,si svolgerà un incontro dedicato alla popolazione (genitori, insegnanti, studenti ecc.) dove neuroscienziati, operatori e magistrati spiegheranno i meccanismi cerebrali delle dipendenze, la prevenzione, la cura e i meccanismi del narcotraffico. L’incontro, libero e senza iscrizione, sarà moderato dal dott. Fabio Lugoboni, Responsabile Medicina delle Dipendenze dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. 

Sabato 15 dicembre,per tutto il giorno, si terrà presso l’Ospedale di Borgo Romaun convegno per specialisti, strutturato in 5 sessioni parallele. L’evento - accreditato ECM – è gratuito con iscrizione obbligatoria. 

 

Infine, sempre sabato 15 dicembre, presso la Sala Polifunzionale F. Gresner, Stradone A. Provolo, dalle 20.30 si terrà (con ingresso libero) una serata musicale di raccolta fondi per C.L.A.D. Onlus. Durante l’evento si alternerà musica jazz a pezzi musicali dedicati a grandi musicisti travolti dalle dipendenze e letture di riflessione sul tema. Questo appuntamento invernale a Verona, negli obiettivi degli organizzatori, vuole diventare un tappa fissa negli anni, un vero e proprio Forum nazionale sulle Dipendenze. Per addetti ai lavori e per i cittadini. 

 

L’evento è patrocinato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata - Verona e dall’Università degli Studi di Verona.

 

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