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Recensioni

VIAGGIO TRA LE CONFRATERNITE ENOGASTRONOMICHE D'ITALIA

 

Michele Leone per le Edizioni Odoya racconta delle tradizioni delle Confraternite dedite al piacere del palato, dei loro segreti e delle loro straordinarie ricette

 

 

Che l’Italia sia la Patria del buon cibo e del buon vino è cosa risaputa. Ma il viaggio che Michele Leone ha voluto proporci con il suo “Viaggio tra le Confraternite Enogastronomiche d’Italia” per le Edizioni Odoya è particolarmente originale, perché le sue tappe sono alla scoperta delle Confraternite Enogastronomiche, un universo di associazioni, gruppi informali ed organizzazioni di solida tradizione, che tra amore per il buon cibo ed il buon vino, identità, legami col territorio e sana goliardia, contribuiscono davvero a mantenere salde quelle radici culturali che sono parte integrante della nostra identità nazionale.

 

Dall’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba alla Confraternita del Lampascione Salentino, dall’Accademia del tartufo del Delta del Po all’Accademia Gonzaghesca degli Scalchi, fino alla Venerabile Confraternita del Baccalà alla Vicentina ed alla Confraternita degli Amici del Porcello, un patrimonio inestimabile che intreccia storia, goliardia, cultura del territorio.

 

Michele Leone è un viaggiatore divertito e divertente, che ci accompagna a ritrovare una parte della cultura schietta dei luoghi, della quale ci riporta sul libro le più autentiche ricette. Esperto autore di libri sulle Società Segrete e sulla Massoneria, racconta con stile sempre piacevole ma anche sempre rispettoso di queste “identità”, da storico affascinato e non da turista occasionale. In sella alla sua “Annie”, una Guzzi V7 Sport del 1973, il suo è anche un piccolo racconto di viaggio, una ricerca forse più profonda di quanto ci si possa aspettare, in fondo chi ha detto che un percorso iniziatico debba essere composto esclusivamente di cappucci, pire e templi? L’autore sceglie di proporre un’altro tipo di “iniziazione”, proprio come molti dei componenti delle Confraternite descritte, tra tortelli birre, risotti, costine di maiale in umido. Sembra divertente e lo è davvero. Ma la leggerezza non coincide per forza con la superficialità.

 

Viaggio tra le Confraternite Enogastronomiche d’Italia

Edizioni Odoya

Autore: Michele Leone

Euro 22,00

 

Alessandro Maola

 

LA MUSICA NEL TEMPO

 

 

 

Giovedì 29 novembre 2018 – ore 17,45

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio

 

Presentazione del libro

 

LA MUSICA NEL TEMPO

Una storia dei Beatles

Einaudi 2018

 

di Ferdinando Fasce

 

Ivano Fossati dialoga con Ferdinando Fasce

 

La vertiginosa ascesa dei Beatles, da Liverpool, nord periferico di un paese ormai alla fine dell'Impero, agli Stati Uniti, nuova potenza egemone globale, al mondo, fra musica, cultura e società. Una storia che forgiò la grammatica emotiva con la quale una generazione di teenager lanciò la sfida di nuove forme del vivere e dello stare insieme. Una storia di rapporti culturali, di produzione e consumo di musica, di concerti, incisioni e strepiti di ragazze e ragazzi attraverso l'Atlantico, sullo sfondo della guerra fredda e del Vietnam, delle agitazioni razziali e giovanili. La storia di come quattro talentuosi fan del rock'n'roll divennero musicisti e poi star, conquistarono l'autonomia autoriale che rivoluzionò il modo di fare musica incrociando e influenzando le speranze, le inquietudini, i furori di un'età in fermento. In un difficile equilibrio fra successo e ricerca di sé, convergenze e tensioni di pubblico e privato, seduzioni dell'establishment, ribellismo giovanile, aspirazioni artistiche e alla celebrità.

 

Martedì 4 dicembre 2018 – ore 17,45

Palazzo Ducale – Sala Munizioniere

Piazza Matteotti 9

 

Presentazione del libro

 

 

 

Andar per statue a Genova e in Liguria in 85 tappe

 

di Patrizia Traverso e Stefano Tettamanti

Il canneto editore

 

con gli autori

Giuliano Galletta giornalista e artista

Ferruccio Giromini critico e storico dell’immagine

Pino Petruzzelli attore e scrittore

 

Una divertente sorpresa accoglierà il pubblico

 

Un libro itinerario che è una sorpresa continua, un invito a indigeni e foresti a guardarsi intorno, a tenersi lontani dai luoghi comuni e a giocare con la storia, la memoria e la fantasia nelle pubbliche vie, alla scoperta di storie curiose o struggenti, drammatiche o divertenti. Le storie che le statue raccontano a tutti coloro che hanno voglia di ascoltarle.

 

Giovedì 6 dicembre 2018 – ore 17 - Palazzo Ducale Piazza De Ferrari

 

Società di Letture e Conversazioni Scientifiche

Ascensore a destra, primo piano

 

Presentazione del libro

 

Una casa di parole

corso di scrittura creativa con ricette

 

di Maria Cristina Castellani

De Ferrari Editore

 

Con l’autrice, Rosa Elisa Giangoia

 

Voci recitanti e cantanti: Giovanni Cadili Rispi, Leopoldo Meozzi, Bianca Podestà

 

Un originale percorso tra letteratura, lezioni di scrittura e ricette. Un nuovo efficace modo di avvicinarsi alla scrittura creativa per costruire testi gradevoli e ben organizzati, per avviare un percorso di recupero di ricordi, per riscoprire le ricette delle mamme e delle nonne.

 

 

 

 Adriana De Foresta

UNA CASA DI PAROLE

VITENDA 2019 - L'AGENDA DEL VITIVINICULTORE

Annuale aggiornamento sulle proposte VITEN

 

E' uscita VITENDA 2019. Per usufruire anche quest'anno dello sconto lettori (€ 20 spedita con raccomandata tracciabile) rispondere a questa mail con indirizzo completo di spedizione

 

Per tutte le altre offerte rimandiamo al sito www.viten.net/acquista

Ancora pochissimi posti disponibili per il corso di potatura del 30 Novembre 2018. A chi fosse interessato invio programma completo e scheda di registrazione

 

Il 6 Dicembre 2018 ospiteremo nei locali VITEN il convegno AGROAMBIENTE VIGNETO con la presenza del Prof. Alma dell'Università di Torino e Prof. Lucchi dell'Università di Pisa. Oltre ai loro interventi su cicadellidi e lepidotteri si affronterà il problema della sostituzione delle fallanze in vigneto.

 

Poichè i posti disponibili sono pochi non possiamo invitare tutti ma essendo gli argomenti molto interessanti e attuali sarà possibile seguire la diretta streaming sul nostro canaleyoutubehttps://www.youtube.com/channel/UCTUbknDfP6edT

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NON STELLE MA CORONE SUI MIGLIORI CUOCHI  D’ITALIA DEL GATTIMASSOBRIO 

 

 

Il Taccuino dei Ristoranti d’Italia di Paolo Massobrio e Marco Gatti
racconta una cucina che cambia con gli stimoli e le esigenze della società

 

Fa breccia, anno dopo anno, la guida alle migliori tavole scoperte in tempo realtà da G&M, che non sono Gault&Millau ma Gatti&Massobrio, i due critici con il papillon che hanno creato una sorta di anti–Michelin, salutata a fine ottobre da 915 cuochi giunti a Milano a Golosaria.

 

Una guida che conta 3.300 segnalazioni giudicate con i faccini più o meno sorridenti, con l’apice del “Faccino radioso” e la sublimazione della “Corona”

 

Giunta alla sua quarta edizione, il Taccuino dei ristoranti d'Italia ha il medesimo tipo di racconto della Michelin (indirizzi, un racconto breve anche se più lungo e i migliori piatti di ogni locale). Ed è uno strumento che interagisce quotidianamente col web(IlGolosario.it) e l’app, grazie agli aggiornamenti di Marco Gatti, Paolo Massobrio e dei loro 90 collaboratori. Un progetto nato dall'esigenza di fotografare una ristorazione sempre più eterogenea, contaminata e in evoluzione, raccontando non solo i migliori ristoranti ma anche le migliori trattorie che hanno una tipologia di offerta diversa, fino alle pizzerie moderne. Ma tutti vengono giudicati con il medesimo metro, per cui può avere la corona il ristorante gourmet come la trattoria.

 

Nell'edizione 2019, le corone sono in tutto 335, mentre i faccini radiosi 567, a segnalare che più di un terzo dei ristoranti citati ha un valore alto di offerta dal punto di vista qualitativo. Seguono a ruota i locali con il faccino contento + +, ovvero sulla soglia del radioso, e infine quelli col solo faccino contento e il faccino normale.

 

E sono tante le tipologie di locali raccontate: 230 pizzerie, 67 locali polifunzionali(ovvero con un'offerta che si declina in modi differenti durante tutto l'arco della giornata), 145 aziende agrituristiche oltre a ristoranti (suddivisi come trattorie, trattorie di lusso e ristoranti, in base a servizio e prezzi), negozi con cucina, cantine con ristorazione, enoteche con cucina. 

 

Ad aggiudicarsi la miglior tavola dell’anno quest'anno è il Piemonte: La Madernassa di Guarene (Cuneo), che in cucina vede all'opera Michelangelo Mammoliti. Ma seguendo la propria filosofia di fotografare l’Italia dove la gente va a mangiare con soddisfazione sono state individuate 40 tavole speciali, ovvero i pranzi dell’anno. 

L’elenco in questo articolo.

 

Federica Borasio

BIRRE: STORIA DELLA BEVANDA MIRACOLOSA: IN TRENTA ETICHETTE

 

§  Birre non è un libro su come si fa la birra in casa

§  Non raccoglie ricette alla birra

§  non prevede recensioni e voti 

§  non racconta nemmeno la storia della birra

«Ho voluto piuttosto narrare, in trenta “pillole”, altrettante birre che hanno fatto la storia della birra e ne rappresentano, il più obiettivamente possibile, la sua incredibile ricchezza e diversità» - ha spiegato Maurizio Maestrelli. 

Con uno stile leggero e agile, a tratti ironico benché fedele alla verità, questi trenta racconti hanno lo scopo di avvicinare il maggior numero possibile di persone alla bevanda alcolica più popolare al mondo.

Note dell’Editore:

Storia della bevanda miracolosa: in trenta etichette la prova che Dio ci vuole bene. Nel 1933 il Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt pone fi­ne al famigerato Proibizionismo, legalizzando vendita e possesso di alcolici, dichiarando: “Ora possiamo berci una birra”. La prima bevanda della storia a inebriare gli esseri umani è oggi declinata in migliaia di differenti espressioni, ingredienti, tecniche di produzione e, più romanticamente, alla libertà d’espressione di chi la produce. Ma se per qualcuno la birra resta ancora quella bevanda chiara, con la schiuma, moderatamente alcolica e vagamente amara, se è solo acqua mescolata a malto, luppolo e lievito, allora questo libro, scritto dalla più autorevole penna italiana del settore, Maurizio Maestrelli, vi dimostrerà che c’è molto altro da scoprire. Un biglietto d’ingresso in un mondo stupefacente: trenta birre che hanno fatto la storia, trenta sorsi (o qualcosa di più) che cambieranno per sempre la vostra idea del bere.

 

Maurizio Maestrelli

Storia della bevanda miracolosa:
in trenta etichette la prova
che Dio ci vuole bene

€ 9,50 

Velentina Brambilla

VITENDA 2019 - L'AGENDA DEL VITIVINICULTORE

 

Torna puntuale Vitenda, l’agenda del “Vitivinicultore”, giunta quest’anno alla ventiquattresima edizione. Il volume si rinnova ogni anno, ma conserva la propria tradizione di utile strumento per viticoltori e produttori vinicoli. 

 

Nelle pagine interne, continua il viaggio tra i disciplinari di produzione dei vini italiani: varietà ammesse, norme viticole, vinificazione e norme di confezionamento che regolano la produzione delle nostre migliori Doc e Docg. I consigli di “Cento anni fa” estrapolati da Il Coltivatore di Ottavi, sono riportati lungo le settimane. Il 1918 segna la fine del primo conflitto mondiale, il ritorno alle campagne dei reduci e la difficile ripresa delle nostre terre. Aforismi, riflessioni dal mondo della musica, della letteratura e del cinema che inneggiano al nettare di Bacco, e le nostre “notiziole” più leggere e facete, accompagnano il lettore.

 

Sempre presenti i riferimenti bibliografici degli articoli che trattano di vite e di vino apparsi sulle principali riviste specializzate nell’anno appena trascorso. Anche quest’anno sono riportati, a fondo pagina, i QR CODE, che in questa edizione ci facilitano l’accesso sul web ai principali blog che trattano di vite e di vino.

 

Numerosi come sempre gli articoli di tecnica viticola ed enologica che si giovano del contributo di esperti dei due settori. Quest’anno, oltre ad uno sguardo generale sull’annata viticola appena trascorsa, una trattazione sul controllo sostenibile degli insetti presenti nell’agro-ecosistema vigneto e due approfondimenti dettagliati: nelle pagine viticole si parla di potatura invernale (tecniche, costi, meccanizzazione, tagli dopo gelate e grandinate) e nella sezione dedicata all’enologia si affronta la fermentazione malolattica, descritta in tutte le sue sfaccettature. 

 

Anche quest’anno Vitenda dedica uno spazio alle novità dal mondo della ricerca e della tecnologia in ambito viticolo-enologico e, nella rubrica INSIEME, offre una rassegna degli eventi e delle manifestazioni che hanno come minimo comune denominatore il mutualismo e la solidarietà e come collante il vino. Per visionare gli estratti di questo e degli altri volumi pubblicati (ed acquistarli) visitare il sito  www.viten.netdove troverete anche informazioni in merito ai corsi di viticoltura ed enologia proposti dalla Vit.En.

 

LA BARBERA D’ASTI  CONQUISTA I MIGLIORI RISTORANTI LOMBARDI

 

 

 

 

Piace molto ai clienti internazionali

 e i ristoratori hanno sempre più etichette in cantina per ampliare la scelta

 

La Barbera d’Asti è uno dei vini più richiesti nei migliori ristoranti lombardi selezionati dal GattiMassobrio, Taccuino dei Ristoranti d’Italia 2019. Secondo l’indagine effettuata dalla redazione della guida tra 100 ristoranti premiati con nell’ultima edizione di Golosaria, la Barbera d’Asti è anche un vino che piace molto al pubblico internazionale.

 

Un cliente su quattro che ordina questo vino infatti è straniero e arriva già intenzionato a ordinare il rosso piemontese. In generale la tipologia più ordinata è la Barbera d’Asti superiore, quindi invecchiata più a lungo (61%), tuttavia - ed è un’altra sorpresa - cresce la fascia di clientela che ordina la Barbera d’Asti più giovane e fruttata (39%). E anche gli stranieri iniziano a seguire questo trend: uno su tre predilige infatti la versione più giovane di questo vino. 

Come leggere questa evoluzione della richiesta di Barbera d’Asti? In due modi: da un lato attraverso un traino dei vini rossi piemontesi in generale e dall’altro attraverso una conoscenza più approfondita del mondo della Barbera da parte dei ristoratori. Infatti, sempre dal sondaggio, emerge che nel 31% di chi ordina Barbera d’Asti si limita a questa tipologia di vino e invece nel 35% dei casi fa seguire all’assaggio a un altro vino piemontese da uve nebbiolo. Questo implica che per un terzo del pubblico, barbera e nebbiolo siano i vitigni identificativi del territorio piemontese. Infatti, analizzando le scelte della parte di pubblico residua che ordina altre bottiglie contemporaneamente alla Barbera d’Asti, non emerge una scelta altrettanto chiara: Chianti, Bonarda, Dolcetto e Valpolicella i vini presenti in elenco. 

A contribuire al successo della Barbera d’Asti è poi una conoscenza di questo vino in aumento tra i ristoratori. Il 60% degli intervistati infatti saprebbe elencare oltre cinque diversi produttori che ha assaggiato in degustazioni dedicate e fiere (38%) quasi in ex aequo al costante lavoro dei distributori specializzati e degli agenti (42%). 

Siamo estremamente felici - sostiene il Presidente del Consorzio della Barbera d'Asti e vini del Monferrato Dott. Filippo Mobrici - dei risultati di questo studio. Siamo da anni impegnati nella promozione dei vini da noi tutelati. Riteniamo la piazza di Milano strategica e sapere che i milanesi amano la Barbera d'Asti è per noi motivo di orgoglio”.

 

E nei giorni scorsi la Barbera è stata protagonista a Milano alla 13^ edizione di Golosaria, dove era presenta un’enoteca con le migliori etichette. Quindi due degustazioni molto partecipate: sabato con i vini premiati alla Douja d’Or, il prestigioso concorso della Camera di Commercio di Asti e lunedì con l’excursus di 15 campioni di Barbera delle varie zone. Paolo Massobrio, che ha guidato la degustazione ha detto che la Barbera è da conoscere proprio nelle sue espressioni locali, come per i cru dei grandi vini del mondo. "Del resto è sempre più chiaro - ha dichiarato il patron di Golosaria - che la Barbera è a tutti gli effetti un vino internazionale”.

 

Federica Borasio

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