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Recensioni

PERUGINA® NERO® ISPIRA IL LIBRO-MANIFESTO DEDICATO AI “FONDENTISTI”, LA NUOVA AVANGUARDIA DEL CIOCCOLATO “CIOCCOLATO CODEX NERO FONDENTE”

 

 

 

DAGLI ABBINAMENTI ALLE PROPOSTE GOURMET DEI GRANDI CHEF STELLATI PASSANDO PER I SEGRETI SU COME AMPLIFICARE L’ESPERIENZA SENSORIALE. IL MANUALE ARRIVA DOPO DUE ANNI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE GRAZIE AL CONTRIBUTO DI AUTOREVOLI ESPERTI TRA CUI CHEF STELLATI, I MAESTRI DELLA SCUOLA DEL CIOCCOLATO PERUGINA® E GLI ESPERTI DEL CENTRO DI SVILUPPO DI BROC IN SVIZZERA

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            

Un libro-tributo agli infiniti modi di degustare il nero fondente ma anche il manifesto di una generazione sempre più attenta all’origine, alla qualità delle materie prime e all’autenticità dei sapori. E’ questa l’essenza di “Cioccolato CodexNero Fondente” (Hoepli, 2018), il libro creato insieme a Perugina® Nero®, e nato per raccontare i segreti dell’affascinante mondo del ‘cibo degli dei’. Per creare questa vera e propria guida del cioccolato ci sono voluti oltre due anni di ricerca e il coinvolgimento di autorevoli esperti, tra cui il Centro di Eccellenza del cioccolato a Broc, nonché tutta l’esperienza dei Maestri della Scuola del Cioccolato Perugina®. Dalla storia centenaria del cacao alle ricette di chi ha fatto della cucina un’arte, il volume risponde alle necessità di quella che può essere definita a tutti gli effetti la generazione dei “Fondentisti”, per i quali Perugina® Nero® ha innovato il mondo del cioccolato fondente con lo scopo di soddisfare i palati più esigenti e avanguardisti.

 

La cura di questo manifesto gastro-letterario è di Giuseppe Vaccarini, che nella sua lunga e prestigiosa carriera può vantare il titolo di “Miglior Sommelier del Mondo” conquistato nel 1978 e la direzione del ristorante “Gualtiero Marchesi”. Docente accademico di Sommellerie, ha fondato nel 2007 l’ASPI, l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana.

 

 

 

 

Il volume esplora dunque la storia del cioccolato, individua i principi e i criteri necessari a una perfetta degustazione e propone un’attenta e approfondita analisi sensoriale. Un ampio spazio è dedicato ai tanti e molto spesso poco noti abbinamenti con gli alimenti più sorprendenti come ad esempio pane, frutta, acqua, tè, caffè, birra, vino, cocktail, distillati e liquori. Non solo, il libro raccoglie anche i segreti creativi in cucina con ricette esclusive firmate da grandi chef come Enrico e Roberto Cerea, Anthony Genovese, Pietro Leeman, Marcello Trentini, Lina Fischetti, Claudio Sadler, Manuel Baima Besquet, Paolo Morresi.

 

“Cioccolato Codex Nero Fondente” è anche la rappresentazione più evidente di quella che è una nuova tribù che si colloca tra le fila dei cosiddetti ‘puristi del cibo’, intenditori sempre alla ricerca dell’essenza autentica del gusto. Attenti all’origine e alla qualità degli ingredienti, e dunque all’etichetta dei prodotti che consumano, i ‘Fondentisti’ sono l’avanguardia consapevole e informata nel mondo del cioccolato, apprezzano il gusto forte, i sapori intensi e perseguono esperienze multisensoriali attraverso la degustazione di quello che definiscono “l’unico e vero cioccolato”.

 

Ecco perché Perugina® Nero® ha voluto dedicare ai ‘fondentisti’ non solo il primo manuale completo e approfondito sul nero fondente, ma anche una nuova gamma pensata e studiata soprattutto per loro, che affonda le sue radici nel 1907, quando Luisa Spagnoli intuì ed elaborò il metodo per una sapiente tostatura di pregiate fave di cacao fino a ottenere il Fondente Luisa®, un cioccolato di alta qualità, oggi alla base di Perugina® Nero®, che si caratterizza per un gusto puro e intenso, persistente e che si scioglie in bocca.

 

Nel solco di questa lunga tradizione, Perugina® Nero® 95% e Perugina® Nero® Cristalli allo Zenzero sono le due innovazioni create per questa nuova generazione dei puristi del cibo, e si aggiungono all’ampia gamma di tavolette (70%, 85%, Pistacchio Croccante, Semi di cacao e Arancia Intensa), e alla linea di Sfoglie Perugina® Nero® (70% e Arancia). I profili sensoriali dei prodotti Perugina®Nero® sono stati studiati presso il Centro di Sviluppo Nestlé di Broc in Svizzera, il Centro di Eccellenza del Cioccolato.

 

l piacere del fondente si arricchisce con la nuova gamma di Cioccolatini Sublimi Fondenti Perugina®Nero® - Intenso classico, Arancio Intenso, Semi di Cacao e Mirtillo & Quinoa - segno dell’attenzione costante di Perugina®alle esigenze degli amanti del cioccolato nero. Croccanti gusci di cioccolato fondente Luisa®che racchiudono un delizioso ripieno. Un climax gustativo all’insegna del piacere intenso per soddisfare anche i gusti più esigenti.

Il gusto Mirtillo & Quinoa, proposto per le esigenze di gusto dei palati più sofisticati, completa anche la gamma delle barrette aggiungendosi alle referenze Perugina®Nero®70%, Nocciole Caramellate e Arancia Intensa.

 

ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana. Si propone come punto di riferimento per la Sommellerie professionale, con l'obiettivo di offrire opportunità di crescita ed affermazione ai Sommelier. Dal 2007, anno della sua nascita, è il solo membro per l'Italia dell'Association de la Sommellerie Internationale, A.S.I. I principali obiettivi di ASPI sono la formazione, a livello professionale, e la diffusione della cultura sul mondo del cibo e delle bevande. ASPI è presente, sul territorio nazionale, con corsi ed attività.



Alessandra Perrucchini.

ASSEGNATI A VENEZIA I DIECI SOLE, 
PREMI SPECIALI DELLA GUIDA ORO I VINI DI VERONELLI 2019

A Venezia, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, sede della Fondazione Giorgio Cini e dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, il Seminario Veronelli ha presentato in anteprima la nuova edizione della prima guida ai vini d’Italia e ha conferito i dieci Sole, premi speciali della Redazione.

All’interno del meraviglioso Cenacolo Palladiano di Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha presentato, in anteprima sull’uscita in libreria, la Guida Oro I Vini di Veronelli 2019, volume erede degli storici cataloghi firmati, sin dagli anni Cinquanta, dal padre della critica enologica italiana.

Nell’antico monastero benedettino che oggi ospita anche la sede dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli, luogo di pensiero e di formazione dedicato al sapere della terra e della tavola, sono stati svelati i dettagli della nuova edizione che conta ben 16.256 etichette recensite per un totale di 2.038 produttori descritti.

Grande era l’attesa per i Sole, premi speciali assegnati dalla Redazione ad altrettanti “racconti in forma di vino” rappresentativi della competenza, della creatività e dell’impegno dei vignaioli italiani. Ad aggiudicarseli sono stati, quest’anno, il Dolcetto di Diano d’Alba Superiore Sorì Pradurent 2016 di Claudio Alario (Diano d’Alba, CN), la Cuvée Maria Vittoria Rosé Nature 2012 di Rainoldi (Chiuro, SO), l’Alto Adige Vernatsch Alte Reben Gschleier 2016 di Cantina Girlan (Appiano-Eppan, BZ), il Romagna Sangiovese Modigliana Riserva I Probi di Papiano 2015 di Villa Papiano (Modigliana, FC), il Colli di Luni Bianco Permano 2016 di Terenzuola (Fosdinovo, MS), l’Orvieto Classico Superiore Campo del Guardiano 2016 di Palazzone (Orvieto, TR), l’Habemus Etichetta Rossa Lazio Rosso 2015 di San Giovenale (Blera, VT), l’Aglianico del Vulture Quarta Generazione 2015di Quarta Generazione (Barile, PZ), il Terre di Cosenza Colline del Crati Magliocco Riserva Vigna Savuco 2014 di Serracavallo (Bisignano, CS) e l’Occhio di Terra Malvasia Secca Salina 2017 di Antonino Caravaglio (Malfa, ME).

A conquistare le Super Tre Stelle, in ragione d’un punteggio uguale o superiore a 94/100 assegnato dai curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, sono stati, invece, 338 vini, circa il 2% dei campioni degustati, con la regione Toscana che si afferma come vera fuoriclasse, registrando ben 116 “super stellati”. Al secondo posto si è attestato il Piemonte, con 58 vini premiati, penalizzato da annate difficili per le sue prestigiose denominazioni. Seguono, poi, il Veneto (23), l’Alto Adige-Südtirol (19) e la Sicilia (16), regione leader dell’Italia Meridionale.

Diciassette, inoltre, sono i vini che hanno ottenuto il titolo di Grande Esordio avendo raggiunto o superato la soglia dei 94/100 alla loro prima apparizione in Guida.

Cinque, per definizione, i Migliori Assaggi, ovvero i vini che, nella rispettiva tipologia, hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi. Si tratta, in particolare, del Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2008 di Ca’ del Bosco (Miglior Vino Spumante, con una valutazione di 98/100), dell’Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2015 di Cantina Terlano (Miglior Vino Bianco, 98/100), del Cerasuolo d’Abruzzo Piè delle Vigne 2016 di Cataldi Madonna Luigi (Miglior Vino Rosato, 93/100), del Barolo Bussia Riserva Granbussia 2009 dei Poderi Aldo Conterno (Miglior Vino Rosso, premiato con l’eccezionale punteggio di 100/100) e del Romagna Albana Passito Riserva AR Selections des Grains Nobles 2014 di Fattoria Zerbina (Miglior Vino Dolce o da Meditazione, 97/100).

«Le pagine della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 non racchiudono soltanto mesi di lavoro della Redazione e un intero anno di degustazioni dei curatori Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello. Veri protagonisti del volume sono i vini prodotti dalle migliori aziende vitivinicole italiane, valutati secondo una chiara scala in centesimi e comunicati attraverso una dettagliata simbologia. Con questo nuovo passo del lungo cammino compiuto dal Seminario Veronelli a fianco del settore vitivinicolo ci auguriamo di aver colto, a beneficio del Lettore professionista come del semplice appassionato, quanto di meglio i vignaioli italiani hanno prodotto» ha dichiarato Andrea Bonini, Direttore dell’associazione senza scopo di lucro che da oltre trent’anni anni promuove la cultura gastronomica “secondo Veronelli”.

Al termine della presentazione, i partecipanti all’anteprima veneziana hanno potuto degustare i dieci Sole 2019 accompagnati da alcune specialità proposte da selezionate aziende alimentari: Acqua Bracca, fonte bergamasca partner e fornitore ufficiale del Seminario Permanente Luigi Veronelli, I love Ostrica, specialista in catering e degustazioni di ostriche, cruditées e pesce fresco, Luigi Guffanti 1876, formaggi per tradizione, Antica Pasticceria Muzzi, artigiani dell’arte dolciaria dal 1795, Figulì, azienda specializzata nella panificazione biologica. L’evento si è avvalso, inoltre, della preziosa collaborazione di Banca Generali Private e di GraphicScalve - Oltre la stampa.

Si rinnova, inoltre, la collaborazione tra Seminario Veronelli e Fondazione ACRA, organizzazione non governativa senza scopo di lucro, laica e indipendente, impegnata nel rimuovere le povertà attraverso soluzioni sostenibili, innovative e partecipate. L’Associazione sostiene, in particolare, il progetto «Food Relations» che valorizza le filiere del cibo come strumento di educazione alla cittadinanza globale e di dialogo interculturale. Per farlo, il Seminario Veronelli ha donato ad ACRA, per il quinto anno consecutivo, le “seconde bottiglie” non necessarie alla Redazione della Guida Oro affinché vengano utilizzate per eventi di sensibilizzazione e campagne di raccolta fondi.

Alla presentazione hanno partecipato Andrea Bonini, Direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, Emilio Quintè, Direttore Marketing e Comunicazione di Fondazione Giorgio Cini, Andrea Alpi, Redattore, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, Curatori della Guida Oro I Vini di Veronelli 2019 e Simonetta Lorigliola, Responsabile culturale dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli.


Emanuela Capitanio

“IL GIRO DEL MONDO IN 80 CANTINE”: L’ULTIMO LIBRO DEL GIORNALISTA AMERICANO MIKE VESETH PRESENTATO A CONEGLIANO

“Un onore potersi confrontare con questa Impresa storica e lungimirante che ha fatto la storia del Prosecco”, le parole riservate alla Carpenè Malvolti

 

L’occasione è stata la cerimonia di consegna della prima Borsa di Studio Internazionale Etilia Carpenè Larivera

 

Un viaggio attorno al mondo attraverso il vino raccontato da 80 delle principali Cantine a livello planetario. Questo l’intento di “Il Giro del Mondo in 80 Cantine”, l’ultimo lavoro letterario del giornalista e redattore americano del The Wine Economist Mike Veseth, presentato lo scorso 22 Settembre al Campus Universitario di Conegliano, in occasione della cerimonia di consegna della prima Borsa di Studio Internazionale intitolata ad Etilia Carpenè Larivera, sesta Generazione della Famiglia del Prosecco.

 

“...Un evento – ha sottolineato Rosanna Carpenè, quinta Generazione della Famiglia nonché Presidente della Fondazione ITS Academy – che si è coerentemente inserito nel prospettico contesto internazionale della cerimonia di consegna della Borsa di Studio, con cui si è inteso premiare l’Allievo più meritevole dell’Istituto Cerletti creando i presupposti  per maturare un’esperienza presso un’Università ed un’Impresa all’estero. Un’opportunità per approfondire le dinamiche economico-finanziarie inerenti al settore agro-alimentare ed alla sostenibilità ambientale, quali fattori critici di successo sui mercati internazionali...”.

 

L’Autore, ospite dunque della giornata,  che ha celebrato la prima  Borsa di Studio Internazionale intitolata alla sesta Generazione della Famiglia Carpenè, Etilia, ha speso in tale sede parole di elogio per la storica Cantina, sottolineando in particolare l’importanza della condivisione, oggi come ieri, dei valori fondanti delle origini. “...Carpenè Malvolti è un’Impresa di valore e sono onorato di aver partecipato a questa giornata – ha commentato Mike Veseth - siamo di fronte ad un’Impresa storica che fin dall’inizio è stata lungimirante ed ha saputo guardare al futuro andando avanti senza dimenticare il passato...”. 

 

Al contrario di quanto si potrebbe evincere dal titolo, il libro di Veseth non è una pubblicazione sul vino ma sulle persone e l’intento dell’Autore è quello di introdurre i lettori ad un virtuale giro attorno al mondo attraverso il vino di 80 tra le principali Cantine, scegliendo come simbolo dell’Enologia Italiana proprio quel Prosecco, di cui il Fondatore della Carpenè Malvolti si può pregiare di esserne stato l’inventore già nel 1868. Ispirata nel titolo dal romanzo di Jules Verne, "Around the World in Eighty Wines"-  questo il titolo in lingua originale della pubblicazione - si presenta come un itinerario raccontato tramite altrettanti bicchieri di vino, ciascuno rappresentativo di una storia diversa, di un Territorio, di una Denominazione, di una Famiglia.

 

 

 

Marte Comunicazione snc

VINO. UNIONE ITALIANA VINI PUBBLICA L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL CODICE DENOMINAZIONI DI ORIGINE DEI VINI

 

Il volume raccoglie tutti i disciplinari di produzione dei vini Docg, Doc e Igt e riporta i titoli delle disposizioni comunitarie e nazionali sulle denominazioni di origine dei vini consultabili online

 

Milano, 4 ottobre 2018 – Dopo quattro anni dalla precedente pubblicazione, Unione Italiana Vini ha dato alle stampe l’undicesima edizione del “Codice denominazioni d'origine dei vini”. Il Volume, nelle sue 1.760 pagine, raccoglie i testi aggiornati dei disciplinari sui vigenti, sia dei provvedimenti approvati in sede nazionale che inviati alla Commissione dell'Unione europea in attesa di approvazione definitiva, ma che sono già applicabili in quanto è stato emanato l’apposito decreto Mipaaf di etichettatura transitoria.

 

Nel volume sono poi elencate tutte le principali disposizioni Ue e nazionali collegate alle DOP e IGP comprese le circolari ministeriali interpretative che sono consultabili online.

 

Il mondo delle denominazioni di origine dei vini costituisce la punta di diamante del settore ed è in continua crescita quantitativa come testimoniano i dati produttivi degli ultimi anni che hanno superato i 15 milioni di ettolitri annui per le DOP e insieme ai vini IGP aggiunge una percentuale complessiva superiore al 60% sull’intera produzione vinicola nazionale.

 

In totale, in Italia abbiamo 526 disciplinari di produzione suddivisi tra denominazioni di origine controllata e garantita (73), denominazioni di origine controllata (335) e indicazioni geografiche tipiche (118).

 

Il Codice denominazioni di origine dei vini, a cura di Antonio Rossi, è il risultato di uno sforzo editoriale compiuto dall'Unione Italiana Vini per offrire uno strumento semplice e utile in ogni azienda vitivinicola tenuta a conoscere i disciplinari di produzione e le disposizioni che governano la complessa materia delle denominazioni di origine dei vini.

 

FEDERICO FUSCA

IL GATTIMASSOBRIO ANNUNCIA  LE 40 TAVOLE MEMORABILI DELL’ANNO

 

 

 

Esce la quarta edizione della guida ai ristoranti italiani, con 3.300 segnalazioni

 
Cresce ancora la guida ai ristoranti di Paolo Massobrio e Marco Gatti, che verrà presentata a Golosaria Milano il 29 ottobre: ben 3.300 segnalazioni, tra cui 332 corone radiose, il massimo della valutazione, accanto a 568 faccini radiosi, altro livello d’eccellenza utilizzato dalla squadra di 90 collaboratori della coppia col papillon.

 

Una guida che mette sul medesimo livello di giudizio la trattoria e il ristorante, la pizzeria e l’agriturismo.

 

Oggi vengono annunciate le 40 tavole “memorabili”, descritte sul portale del gusto IlGolosario.it, con il piatto migliore. Una miniguida, che apparirà anche con l’indicazione di un fondino nella recensione di questi 40 locali, che hanno lasciato il segno. Alessi e Acqua Lauretana gli sponsor, rispettivamente delle soste memorabili e delle corone radiose.

 

Iniziamo dunque dal miglior ristorante assoluto: quest’anno è in Piemonte, dopo che negli anni precedenti aveva preso casa in Sicilia (La Madia di Licata e Accursio a Modica). Si tratta del ristorante La Madernassa di Guarene (Cuneo), dove lavora lo chef Michelangelo Mammoliti.

 

Migliore pizza assoluta è invece quella di Simone Padoan, ai Tigli di San Bonifacio, campione della pizza contemporanea. 

 

L’accoglienza migliore va a un locale di Finale Emilia, la Fefa, con l’ostessa Giovanna Guidetti, mentre la promessa per il GattiMassobrio è in Veneto, a Montagnana, al ristorante Moro, con la cucina superba di Silvia Moro.

 

 

 

 

E le migliori tavole delle principali città e delle regioni? 

Eccole

 

VALLE D’AOSTA

Gignod (Ao) - La Clusaz

 

PIEMONTE

Cervere (Cn) - Antica Corona Reale

Torino - La Piazza

 

LIGURIA

Levante Ligure - Ne (Ge) - La Brinca

Ponente Ligure - Alassio (Sv) - Nove • Villa della Pergola

 

LOMBARDIA

Albavilla (Co) - Cantuccio

Milano - Daniel Cucina Italiana Contemporanea

 

VENETO

Altissimo (Vi) - Casin del Gamba

Venezia - Glam by Enrico Bartolini

 

TRENTINO

Pergine Valsugana (Tn) - Antica Trattoria Morelli

Trento - Locanda Margon

 

ALTO ADIGE

Sarentino (Bz) - Terra - Hotel Auener Hof

 

FRIULI VENEZIA GIULIA

San Quirino (Pn) - La Primula

 

EMILIA

Agazzano (Pc) - Or - Cucina d’Arte

Bologna - Osteria Bottega

 

ROMAGNA

Cattolica (Rn) - Liuzzi

 

TOSCANA

Castiglione d’Orcia (Si) - Osteria Perillà

Firenze - Il Palagio - Four Season Hotel Firenze

 

MARCHE

Loreto (An) - Andreina

 

UMBRIA

Orvieto (TAR) - I Sette Consoli

 

LAZIO

San Cesareo (Rm) - Osteria di San Cesario

Roma - Metamorfosi

 

ABRUZZO

Guardiagrele (Ch) - Villa Maiella

 

MOLISE

Termoli (Cb) - Osteria dentro le mura 

 

CAMPANIA

Eboli (Sa) - Papavero

Napoli - Eccellenze Campane (via Brin)

 

BASILICATA

Bernalda (Mt) - La Locandiera 

Potenza - Antica Osteria Marconi

 

PUGLIA

Orsara di Puglia (Fg) - Peppe Zullo

Bari - La Bul

 

CALABRIA

Longobardi (Cs) - Magnatum Degusteria

Catanzaro - Abbruzzino 

 

SICILIA

Licata (Ag) - La Madia

Palermo - Gigi Mangia

 

SARDEGNA

Sardegna del Nord: Olbia (Ss) - Dolceacqua 

Sardegna del Sud: Calasetta (Su) - Oasi Blu

 

Federica Borasio

 

IL PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA FA TAPPA AL RIFUGIO PARCO ANTOLA

 

 

 

Il Premio ITAS del libro di montagna Il Premio ITAS del libro di montagna,” il più importante premio europeo dedicato all’editoria di montagna, che nell’ultima edizione ha visto trionfare “La lezione del freddo” di Roberto Casati nella sezione migliore opera narrativa, si trasferisce per un giorno in Antola.

 

Sarà una giornata di “cultura a 1500 metri”, aperta a ragazzi e adulti, per promuovere la letteratura ma anche per invogliare i giovani alla scrittura e alla lettura. Per l’occasione, ITAS ha organizzato un laboratorio di scrittura per ragazzi, docenti e famiglie delle scuole medie degli Istituti Comprensivi delle Valli Scrivia, Trebbia e Borbera e di città e territori limitrofi.

 

L’iniziativa avrà inizio alle 11.00 con un reading letterario accompagnato da musica dal vivo. Le narrazioni porteranno con l’immaginazione a salire e scendere per i sentieri più belli attraverso le parole di grandi e “piccoli” scrittori.

 

Nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 15.30, l’appuntamento entrerà nel vivo con il laboratorio per ragazzi “Parole Appese”: un’opportunità per capire come costruire brevi testi narrativi e come scriverli partendo delle proprie esperienze personali. Alcuni racconti saranno letti e commentati.

 

Il Premio ITAS è un progetto culturale che, mantenendo al centro la rassegna editoriale, propone iniziative formative ed educative rivolte a insegnanti, studenti, appassionati di montagna, dell’outdoor e un premio di narrativa per ragazzi “Montagnavventura”.

 

Con questa iniziativa, la mission del Premio ITAS è, quindi, quella di favorire non solo la diffusione della “cultura della montagna”, ma anche quella di collaborare con istituzioni, pubbliche e private, per far crescere tra i più giovani il senso di appartenenza al proprio territorio e con esso il piacere di conoscerlo e di prendersene cura.

 

Per info:

www.premioitas.it

www.parcoantola.it

www.rifugioantola.com

 

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L'INDICE DI EQUILIBRIO

L'ANIMA DEL VINO TOSCANO

 

 

 

Massimo Rustichini fa il bis. Dopo il successo della sua prima opera “Chi ha rubato l’anima dell’acqua?”, ha edito recentemente “L’anima del vino toscano”. Con quest’ultimo, Rustichini ha alzato il tiro. Oltre alla consueta e piacevole descrizione dei luoghi e dei personaggi che li animano, entra anche nella parte etica, produttiva e commerciale del mondo del vino. 

 

Già il titolo è emblematico, toccando i vini di grandi e note aziende toscane, mettendoli in contrapposizione con i vini prodotti da piccole e medie aziende, con l’aiuto o meno, di enologi non celebri ma certamente validi.  Con questo, l’autore non vuole dire che essi sono migliori, ma solo che sono l’espressione dei propri terroir. Quindi ben distinti tra loro. Partendo dalla Lunigiana, Rustichini tocca via via, tutte le tappe del tour dei grandi vini di Toscana.

 

Non solo.  Li umanizza secondo chi li fa.  Gran parte di essi, sono ancora da scoprire compiutamente.  Alla mia domanda del perché nel libro non ci sia neanche la foto di un vino o di un produttore, mi rispose che dal suo minuzioso ma invitante racconto, il lettore avrebbe conosciuto molto meglio entrambi.  

 

Mettendolo sul piano enoico, questo secondo racconto di Massimo Rustichini, è come un vino rosso di buona annata da centellinare lentamente, godendone il ricco e complesso bouquet, e l’armonica struttura del vino. Un volume da tenere sia nella nostra biblioteca che in cantina. L’augurio per l’amico Massimo? Cento di questi libri.

 

Virgilio Pronzati

 

Titolo: L’anima del vino toscano 

Formato: 21 X 14,5

Pagine: 160

Prezzo:  € 15 

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