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Recensioni

LA RIVOLUZIONE FEMMINILE SI FA (ANCHE) IN CUCINA

 

In occasione della Giornata internazionale della donna, TheFork celebra il mondo della ristorazione femminile a Milano, Roma e Napoli

Nell’immaginario collettivo, la cucina è donna. Negli ultimi anni c’è stata una crescita di donne occupate nella ristorazione e secondo studi di settore un’impresa su tre è a titolarità femminile. C’è però ancora un gap da recuperare, basti pensare che le chef donne stellate restano una minoranza. 

In occasione della Giornata internazionale della donna, per celebrare la ristorazione al femminile, la piattaforma principale per le prenotazioni online di ristoranti ha selezionato tre ristoranti capitanati da donne Top Chef in tre delle principali città italiane: Milano, Roma, Napoli tra stellati, cucine locali, etniche e casual, c’è una tavola al femminile per tutti i gusti.

Milano

Per la città cosmopolita, vivace e dinamica, in cui storia e modernità convivono con culture ed etnie differenti, TheFork segnala tre ristoranti che rispecchiano a pieno una delle sfumature dell’animo milanese: diversità, ricerca e accoglienza

· Vasiliki Kouzina. Cucina greca dai sapori mediterranei autentici, alimenta la curiosità di scoprire cosa c’è oltre il solito gyros pita e i tavoli di legno con le tovaglie a quadretti bianchi e azzurri. Vasiliki Kouzina è un vero e proprio viaggio nella tradizione greca, che spazia tra i sapori della tradizione ellenica e il desiderio di innovazione. Quella voluta dalla proprietaria Vasiliki, originaria del Peloponneso, è una fusione senza forzature che porta gli ospiti alla scoperta dei piatti della propria terra.

· Thai Chokdee Restaurant, la cucina Thailandese direttamente a Milano. Il ristorante a conduzione familiare è sotto la guida della Chef Ning, che sceglie di offrire piatti tipici della cucina esotica come le Tung Tong (gold bag) di Gamberi, gli immancabili involtini primavera, la zuppa di pollo al latte di cocco e il classico pad Thai (noodles di riso saltato con gamberi, erba cipollina, succo di tamarindo e germogli di soia o con pollo). Senza dimenticare una nota di piccante accompagnati dal riso bianco, che permettono di gustare i sapori tipici della cucina Thailandese.

· Viva - Viviana Varese ristorante con una stella Michelin, ideale per una serata speciale tra amiche. La cucina di Viva è fatta di slanci ed equilibri, di dedizione e passione, di sostanza e colore. Fin da piccola, i fornelli della trattoria di pesce di famiglia la ammaliano e sono la prima tappa di un percorso che la porta a lasciare la Campania per esplorare, apprendere, formarsi. Non lavora da sola, la brigata di VIVA Viviana Varese è forte, giovane, preparata, compatta. Dietro ogni persona c’è una profonda conoscenza, degli ingredienti, delle preparazioni, dell’idea che c’è dentro ogni piatto. Un omaggio alle energie che permeano la città di Milano: aperta, sempre nuova, assolutamente VIVA.

Roma

Nella città eterna TheFork ha selezionato tre ristoranti molto differenti che si basano su sperimentazione, passione, esperienza.

· Glass Hostaria ristorante con una stella Michelin, guidato dalla chef Cristina Bowerman – si distingue dalla realtà trasteverina in cui è immerso, sia per la proposta gastronomica che offre, sia per il suo design contemporaneo ed essenziale. Cristina Bowerman offre una cucina leggera, che richiama la migliore tradizione italiana, declinandola però in una chiave internazionale grazie ad accostamenti originali e innovativi.

· Mangiadischi - La Moderna Trattoria di Claudia Magenta. Il nome del ristorante unisce la musica, passione più grande dell’oste Claudia ed il cibo diventato un lavoro. La cucina di Mangiadischi è una cucina popolare contemporanea, che rivaluta gli ingredienti poveri e dimenticati, divertendosi a lavorare anche le verdure o il pesce povero. A tutto questo si unisce la tradizione culinaria tramandata dalla bisnonna, la quale ha educato la chef marchigiana ad affinare il palato per renderlo ricettivo a sapori di alta qualità.

· Le ninfe il ristorante è gestito da Evelina,che vive la cucina come un'arte, ha una mente creativa e la sua cucina è ricercata, con accostamenti particolari che in un primo momento possono colpire un pò, ma che, una volta provati e gustati, stupiscono per come il tutto si amalgami in modo perfetto.

Napoli

La cucina napoletana ha origini antichissime e vanta alcuni dei piatti più iconici della cultura italiana. Solo per citarne uno: la pizza, ma la lista potrebbe essere molto più lunga. TheFork ha selezionato tre ristoranti che riassumo ricette tradizionali e qualche rivisitazione interessante sul tema.

· restaQmme Trattoria di Charme, la cucina napoletana sposa quella polacca. A Napoli la cucina polacca è stata sempre di casa. Oltre al famoso Babà che trae origini da un re polacco detronizzato, la “Polacca” è un dolce tipico di Aversa, la chef Magdalena Buczynska, da alcuni anni porta avanti un discorso culturale per avvicinare la cucina napoletana a quella polacca. La proposta di Magdalena anticipa una  gastronomia raffinata, che intreccia i grandi classici della cucina napoletana a creazioni dal gusto contemporaneo. Classe 1983, la giovane chef si è formata nella rigorosa scuola alberghiera polacca e ha accumulato esperienze in Italia e all'estero in qualità di personal chef prima di approdare al restaQmme.

· Monsù, la cucina casalinga basata su ingredienti semplici della cuoca Marina, attraverso le sue ricette tramandate offre un tour gastronomico per deliziare ogni palato. Monsù è un abbreviazione dal termine francesce monsieur.  Piccola curiosità: nella seconda metà del ‘700, in cui nelle cucine nobili napoletane e nei salotti si cucinava e parlava francese. La cucina reale era affidata ai  cuochi francesi, e questa moda si diffuse ben presto anche negli ambienti aristocratici. L’identità del popolo napoletano fece sentire comunque la sua voce e oltre a mutare il nome dei cuochi in monsù,  trasformò molti dei piatti francesi importati, in piatti alla napoletana. Cucina fusion, insomma. Il sartù, i crocchè, il gattò e il babà sono solo alcuni esempi dei piatti d’ispirazione francese.

· Trattoria Add'a Signora è un locale piccolo ma accogliente, la classica trattoria con cucina casalinga, tutto preparato sul momento dalla signora Rita, cuore e anima del ristorante, la quale realizza piatti magici dal sapore di una volta, autentici, gusti nostrani. Segno distintivo della cucina di Rita: la scelta di qualità e semplicità delle materie prime, oltre a tanto core.

 

“Fino a non troppo tempo fa il settore dell’alta ristorazione era dominato dagli uomini. Eppure, stiamo assistendo a un cambiamento culturale importante. Sempre più giovani talenti femminili stanno entrando a far parte del mondo della ristorazione anche se molto resta da fare” - afferma Elena Collini, Brand Manager di TheFork. “Desideriamo valorizzare il lavoro delle donne in cucina e incuriosire sempre più i nostri utenti a scoprire realtà che già si affidano al talento e alla dedizione di ristoranti che hanno uno staff completamente o parzialmente al femminile”.

A proposito di TheFork

TheFork, brand di Tripadvisor® è la principale piattaforma per le prenotazioni online di ristoranti in Europa e Australia. Grazie alla sua rete di quasi 60.000 ristoranti partner in 12 diverse nazioni, la missione di TheFork è offrire meravigliose esperienze gastronomiche a milioni di utenti. Con oltre 30 milioni di download della sua app, 20 milioni di recensioni pubblicate dalla community e più di 20 milioni di visite mensili, TheFork è diventata la soluzione più smart per prenotare un tavolo! Attraverso TheFork (sito e app), così come su Tripadvisor, gli utenti possono facilmente selezionare un ristorante in base alle loro preferenze (per esempio localizzazione, tipo di cucina e prezzo medio), consultare le recensioni degli utenti, controllare la disponibilità in tempo reale e prenotare immediatamente online 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per i ristoranti, TheFork fornisce un software, TheFork Manager, che consente di ottimizzare le prenotazioni e le operazioni, e di migliorare servizio e ricavi. Segui TheFork su: Facebook, Instagram, Twitter.

A proposito di Tripadvisor

Tripadvisor®, la più grande piattaforma di viaggio del mondo*, aiuta centinaia di milioni di persone ogni mese** a rendere ogni viaggio il loro miglior viaggio, dalla pianificazione alla prenotazione fino alla partenza. I viaggiatori di tutto il mondo utilizzano il sito e l'app di Tripadvisor per scoprire dove alloggiare, cosa fare e dove mangiare lasciandosi ispirare dalle oltre 1 miliardo di recensioni e opinioni dei quasi 8 milioni di strutture presenti sulla piattaforma. I viaggiatori si rivolgono a Tripadvisor per trovare le migliori offerte su alloggi, esperienze, ristoranti e scoprire ottimi posti nelle vicinanze. Disponibile in 43 mercati e 22 lingue Tripadvisor rende la pianificazione dei viaggi, indipendemente dalla loro tipologia, semplice e veloce. Le sussidiarie e affiliate di Tripadvisor, Inc. (NASDAQ: TRIP), possiedono e gestiscono un portafoglio di marchi e aziende di media di viaggio, operanti con vari siti web e app, inclusi i seguenti: www.bokun.io, www.cruisecritic.com, www.flipkey.com, www.thefork.com, www.helloreco.com, www.holidaylettings.co.uk, www.housetrip.com, www.jetsetter.com, www.niumba.com, www.seatguru.com, www.singleplatform.com, www.vacationhomerentals.com e www.viator.com.

* Fonte: SimilarWeb, utenti unici deduplicati mensilmente, settembre 2022

** Fonte: file di registro interni di Tripadvisor

 

Rebecca Rossetti 

EDOARDO FERRERA SBARCA A PORTOFINO: ENTRAMBE LE CUCINE DI Ö MAGAZIN PORTANO LA FIRMA DELLO CHEF

Dopo il successo presso l’Osteria di Santa Margherita Ligure, le sorelle Mussini affidano a Edoardo Ferrera anche il Ristorante di Portofino

 

Ö Magazin, il celebre ristorante di Portofino, è pronto a un nuovo inizio: il 15 marzo 2023 presenterà il menu firmato da Edoardo Ferrera, già chef presso Österia Ö Magazin a Santa Margherita Ligure.

Ö Magazin è una storia di territorio e famiglia. Le due sorelle all’origine di questo progetto, Emilia e Simona Mussini, trent’anni fa hanno trasformato il magazzino di reti e attrezzature da pesca del padre nel Ristorante Ö Magazin di Portofino, per poi raddoppiare con l’apertura dell’omonima Osteria di Santa Margherita.

Risale a qualche mese fa l’incontro tra le sorelle Mussini e Edoardo Ferrera, chef, o meglio chêugo – come preferisce essere chiamato – che, dopo numerose esperienze lavorative in Italia e all’estero, ha deciso di fare ritorno nella sua amata terra natale. Approda a Österia Ö Magazin con la sua idea di cucina di riconoscenza: una definizione dal duplice significato che consiste non solo nell’apprendere di nuovo i sapori delle origini, ma anche nel manifestare gratitudine alla terra che li ha resi possibili. È un approccio all’identità territoriale applicabile a tutte le culture del mondo e Ferrera, da buon genovese, lo adatta alla tradizione secolare della Liguria.

Mentre quello di Santa può essere definito un “menu di terra fronte mare”, con uno sguardo che viene rivolto all’entroterra e ai prodotti delle valli e delle campagne liguri, nel menu di Portofino il protagonista è il mare: si spazia dal pescato locale alle ostriche. L’offerta è semplice, ma ricercata, nel rispetto incondizionato della stagionalità e del territorio. I piatti aspirano all’esaltazione della materia prima: aspetto che Edoardo Ferrera, assieme alle sorelle Mussini, vuole assolutamente conservare e onorare. Dai piccoli carrugi di Santa Margherita Ligure, ai tavolini vista mare di Portofino e viceversa: è questo il percorso che lo chef compirà quotidianamente per assicurare la sua presenza in entrambe le cucine.

Tra le grandi novità che sarà possibile degustare nel menu di Portofino abbiamo le ostriche, accuratamente selezionate dal figlio dello chef, Filippo Ferrera, insieme a un gruppo di professionisti accomunati dalla passione e dalla conoscenza di quello che è senza dubbio il più regale tra i frutti di mare. Abbiamo poi il Caviale, ottenuto da storioni cresciuti nelle acque del Parco naturale della Valle del Ticino, che viene servito con blinis, panna acida e uovo mimosa. Infine, un’altra ventata di freschezza è la “Carta di Sbarco”, una vera e propria borsa del pesce attraverso la quale i commensali potranno conoscere le prelibatezze che arrivano sui moli di Portofino. Non si può mai prevedere la scelta e la quantità del pescato, infatti, ecco perché da Ristorante Ö Magazin ogni sera la proposta viene impreziosita da antipasti, primi e secondi che abitualmente non si trovano in carta.

Il felice sodalizio tra le sorelle Mussini e Edoardo Ferrera, porta inoltre alla nascita di una serie di progetti affini che presto vedranno luce nei pressi dei due Ö Magazin.

 

Ö MAGAZIN

Nato dall’incontro tra Emilia e Simona Mussini e Edoardo Ferrera, Ö Magazin porta in tavola un percorso enogastronomico tradizionale di alta qualità e la cortesia informale della sua ospitalità. Dopo aver passato una vita a girare il mondo, oggi lo chef Ferrera viaggia tra passato e futuro: a Ö Magazin riparte da zero con la riscoperta delle sue radici culturali, per trasmetterle alla prossima generazione con un menu, a Santa Margherita, di terra fronte mare che, andando controcorrente, recupera i colori della campagna ligure e che esalta i prodotti del mare a Portofino

 

Petra Cucci

8 MARZO SERATA GOURMET IN COLLABORAZIONE CON MARCHESI DI BAROLO

 Per celebrare la serata dell’ 8 marzo, il ristorante Acanto di Hotel Principe di Savoia, con la sua cucina a vista diretta dallo Chef Alessandro Buffolino, accoglierà tutti gli ospiti con un menù quattro portate in abbinamento ad un calice dei migliori vini scelti dai nostri sommelier tra le pregiate etichette della famosa cantina Marchesi di Barolo: produttori da sei generazioni dei classici vini delle langhe.I vigneti dell’azienda si trovano a Barolo, nelle Langhe, nel Roero e nel Monferrato nicese; vengono poi vinificati e affinati nelle antiche cantine dei Marchesi di Barolo dove gli appassionati potranno assaporare la storia, i profumi e le espressioni del Barolo, un vino leggendario: il Re dei Vini, il Vino dei Re.

Il percorso di degustazione scelto dallo chef è fuori dall’ordinario, dove ingredienti locali e di stagione incontrano tecniche innovative, per un connubio perfetto tra tradizione e modernità.

L’atmosfera conviviale permetterà di trascorrere una piacevole serata e durante la cena si potrà scoprire la filosofia alla base del menu proposto: ad arricchire il percorso di degustazione, saranno presenti in sala la nostra Chef Sommelier Mara Vicelli ed Anna e Valentina Abbona della cantina, che racconteranno gli abbinamenti proposti e aneddoti e curiosità sui vini in degustazione, introducendo personalmente alcuni piatti del menu.

 

Il menu prevede per iniziare l’antipasto Crema di piselli e menta con petto di quaglia e salsa bois boudran (Roero Arneis DOCG – 2021), a seguire un primo piatto Risotto “Riserva 2021” con asparagi bianchi, finferli e mozzarella di bufala (Barbera D’Alba DOC Peiragal – 2020).

Come secondo, Fritto misto piemontese con salsa tartara (Barolo DOCG Coste di Rose – 2018 Barolo DOCG Sarmassa – 2018) e per terminare un dessert Sbrisolona con cremoso alla gianduia (Moscato D’Asti DOCG Zagara 2022).

A fine pasto, caffè e petits fours.

 

Il menu è proposto al prezzo di 135 euro a persona, vini in abbinamento inclusi.

Per prenotare la vostra Serata Gourmet, contattare:

Ristorante Acanto, Piazza della Repubblica, 17 Milano - 02.6230.2026 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Francesca De Sario 

LO CHEF JORG GIUBBANI CUCINA INSIEME AD ALTRI 6 CHEF IN UN’OCCASIONE UNICA, PROMOSSA DALLO CHEF STEFAN HEILEMANN DEL WIDDER RESTAURANT A ZURIGO

 

 

7 chef, 14 mani e ben 10 stelle Michelin: sono questi i numeri che caratterizzano e rendono l’idea della portata e dell’importanza del prossimo appuntamento della serie Heilemann & Friends. Proprio lo chef Stefan Heilemann chiama per cucinare insieme, presso il suo ristorante di Zurigo, una serie di amici, come li chiama lui, che più che altro sono nomi di fama nazionale e internazionale:

· Christoph Rainer del ristorante Luce d'Oro di Elmau,

· Mitja Birlo del ristorante Silver di Vals,

· Paul Ivic del ristorante Tian di Vienna,

· Benoit Carcenat del ristorante La table du Valrose di Rougemont,

· Michael Schuler del Restaurant Aqua di Thalwil

· e l’unico italiano, Jorg Giubbani del ristorante Orto by Jorg Giubbani di Moneglia.

Un lunch gourmet in cui tutti gli chef, compreso il padrone di casa, preparano un amuse bouche iniziale e poi un piatto a scelta, cogliendo l’occasione di far conoscere la propria filosofia di cucina e di aumentare la notorietà delle tradizioni a cui si richiamano. Sì, perché le influenze e le diverse esperienze di ciascuno dei protagonisti del pranzo rendono possibile la convivenza di gusti e di tecniche culinarie più che varie. E se da un lato, l’Austria, la Svizzera e la Germania degli amici di Heilemann hanno già delle contaminazioni filonipponiche e asiatiche, l’Italia portata da Jorg Giubbani è estremamente connessa alla Liguria e al suo territorio. È questo il pensiero che lo ha condotto a scegliere di portare come amuse bouche “Seppia di nassa del Mar Ligure, variazione di cavolfiore e Finger Lime” e di cucinare il piatto “Zucca, pernambucco, latticello e pesto di semi” completato da un “raviolo del plin in consommé speziato”: un inno all’autoproduzione con il caviale di limone del suo orto, un omaggio innanzitutto alla zucca, e in particolare a Moneglia, e poi al Bel Paese in generale, con la pasta ripiena. È così che Jorg Giubbani punta a conquistare il pubblico internazionale che presenzierà il 26 febbraio a Zurigo, durante una domenica del tutto inusuale che, tra l’altro, è già sold out: con il contrasto tra caldo e freddo, con un piatto che rappresenta la sostenibilità e l’eco-circolarità che caratterizzano tutto Orto by Jorg Giubbani.

“Sarà la prima volta che cucinerò con questi chef, sono curioso ed emozionato: è un onore poter portare un po’ d’Italia e un po’ di Orto in eventi di questo calibro. Sono sicuro che gli ospiti rimarranno incuriositi, mentre spero che i miei colleghi apprezzeranno il mio studio di cotture all’avanguardia, il rispetto delle proprietà organolettiche e nutrizionali: la sensibilizzazione in campo ambientale passa anche attraverso una filosofia di cucina come quella che promuovo io quotidianamente”. 

Ad accompagnarlo in questa trasferta, colei che ha da sempre creduto nel suo talento: Orietta Schiaffino, figura di riferimento e di gestione di Villa Edera & La Torretta, la fiabesca struttura di Moneglia al cui interno è presente il ristorante stellato. Sarà lei a fare da portavoce a Jorg e a raccontare la sua creazione, con tutta la passione e la competenza che la caratterizzano.

L’appuntamento continuerà dopo il pranzo con musica e drink.

Heilemann & Friends è un’occasione unica per tutti gli amanti dell’alta cucina, ma anche un’opportunità per gli chef che potranno cucinare insieme e condividere le loro esperienze, unendo nei piatti le loro competenze e i richiami delle loro tradizioni.

 

 

Orto by Jorg Giubbani
A Moneglia, grazioso borgo del Levante ligure, piccolo gioiello incastonato tra verdi montagne a strapiombo sul mare, la famiglia Schiaffino ha scelto un percorso sostenibile, green, in armonia con la terra che ospita Villa Edera, oasi e rifugio arboreo che trova nell’Orto che in latino significa nient’altro che giardino e la sua essenza programmatica. Un luogo di distensione, di cura e rispetto per la natura. Non un caso, perciò, che Jorg Giubbani abbia deciso di tornare alle origini e coltivarsi da se con cura nell’orto gli ingredienti vegetali per le sue creazioni culinarie. Un ritorno a casa, sia metaforico e culinario, sia personale. Originario di Sestri Levante, dopo anni di formazione anche all’estero, incontra sulla via del ritorno alle origini le donne Schiaffino. Massima qualità, tecnica, estro, e amore per la creatività  e il dettaglio: E’ subito fiorente intesa. I tre menu degustazione celebrano la vivacità  caleidoscopica della natura, sapori e ricette antiche ritrovate con occhi nuovi, che uniscono con tecniche moderne il mare, la montagna e l’orto.

Hotel Villa Edera sas di Schiaffino Pasquale & C 
Via Venino 12, 16030 Moneglia (GE) 
Tel. +39 (0)18549291 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Paola Cucci

 

VINO, POESIA E …SLOW FOOD ALLA BRINCA

Gentilissimi, come preannunciato nella precedente mail, eccovi un altro grande evento.

Pochissimi i posti ancora disponibili.  

 

MARTEDI’ 7 MARZO 2023

 

I personaggi che racconteranno una serata unica:

Fabio Taccola, il Poeta

presenterà la sua raccolta Orizzonti di-Versi, che sarà omaggiata agli ospiti

Walter Debattè, il Vignaiolo. Il Vate del Vino delle Cinqueterre, ha avviato alcuni progetti nel Levante Ligure, creando piccoli grandi Vini, massima espressione dei nostri territori.  

Maurizio Stagnitto Matteo Circella 

presenteranno le edizioni 2023 Slow Food di Osterie d’Italia e Slow Wine.

I piatti della Brinca con alcune novità

In collaborazione con

 

Dalle ore 20,00

 

Pancotto Ligure con il Minatore

 

Talierini verdi di boraggine fatti a mano al sugo di cortile alla Ligure: 

coniglio, gallina, gallo

 

Tortelli di zucca della Catterina

 

Coppa di maialetto a lenta cottura all’alloro

 

Biancomangiare con la frutta candita ghiacciata di Romanengo 1780, Genova

 

Caffè

 

in abbinamento 

 

Pentesilea (vermentino) 2020 - Cerrolungo, La Spezia

 

Cinqueterre d.o.c.Alterego (bosco) 2020 – Albana La Torre, Campiglia, La Spezia

 

Pippo  (ciliegiolo) 2021 – Cantina Luchin, Lavagna

 

Gran Vita  (marselan+granaccia) 2020 – Tenuta Bollo, Moneglia

 

Shaula  (marselan+aleatico) 2021 - Albana La Torre, Campiglia, La Spezia

 

Prezzo a persona € 60,00

 

Prenotazioni via whatsapp o sms al 3484059487 o via mail labrinca.

 

Come già preannunciato, saremo chiusi da domenica sera 12 marzo e riapriremo giovedì sera 6 aprile.

Il menù di Pasqua lo trovate su labrinca.it 

RIVOIRE® APRE A MILANO

SPREADING  CHOCOLATE MAGIC

Lo storico caffè di Piazza della Signoria a Firenze annuncia tre nuovi locali 

che porteranno in ambiente meneghino le sue celebri specialità

e le originalissime suggestioni di un ambiente unico.

Il flagship store, la prima delle tre aperture, inaugurerà in Piazza Formentini a Brera entro Pasqua.

Firenze, 14 febbraio 2023 - Di recente ha festeggiato in grande stile i suoi 150 anni, oggi Rivoire® sta realizzando concretamente l’ambizioso progetto di esportare anche fuori dalla storica sede di Firenze le sue delizie di gusto e gli incanti delle sue atmosfere uniche.

Ha infatti annunciato l’apertura di tre nuove sedi a Milano, di cui la prima, un flagship store, prevede l’inaugurazione in tempo per la prossima Pasqua in Piazza Formentini, zona Brera, uno dei cuori chic della città.

 

In realtà farà di più: Carmine Rotondaro, attuale proprietario e artefice della rinascita della sede di Firenze, ha ideato un concept per i nuovi locali che offrirà ai clienti un’esperienza inaspettata, una vera e propria immersione nel mondo Rivoire® guidata non solo dal palato.

Prevede infatti una particolare concezione di decorazione delle pareti, che saranno completamente ricoperte da immagini di opere rinascimentali e barocche. Un richiamo forte alla grande arte fiorentina, culla della tradizione Rivoire®, ma realizzato nello spirito contemporaneo del metaverso, superando il concetto di affresco e raggiungendo un inatteso effetto quasi tridimensionale.

L'imprenditore Carmine Rotondaro

Gli elementi distintivi che caratterizzano il locale di Firenze saranno invece richiamati dallo stile degli arredi in legno, bancone e scaffalature, dagli antichi lampadari messi a disposizione dalla collezione privata di Carmine Rotondaro, e dalla scelta della pietra per il pavimento in onice rosa, colore simbolico del brand.

Anche a Milano, dunque, Rivoire® propone la sua magia, la possibilità di vivere intensi momenti nell’atmosfera di un’eleganza uguale a nessun’altra e come sospesa fra passato e presente, nel sorseggiare cocktail originali ed esclusivi, o nello sperimentare a cena i raffinati menu che recano l’impronta irripetibile del locale di Firenze.

E, naturalmente, degustare la superba cioccolateria, preparata secondo le antiche ricette dei maestri cioccolatieri Rivoire®, che dal 1872 delizia i palati più esigenti, e che ha contribuito a rendere lo storico caffè fiorentino un punto di riferimento del gusto nel mondo.

Poiché Milano è a sua volta una piazza esigente e complessa, Carmine Rotondaro ha in progetto entro l’anno altre due aperture, una in Piazza Oberdan a Porta Venezia, la terza di fronte alla Stazione Cadorna.

Una presenza importante per soddisfare più da vicino l’anima cosmopolita ed eclettica di questa città.

MENA 50 BEST RESTAURANTS AWARDS: IL SUCCESSO DEI RISTORANTI DI ABU DHABI

 

I ristoranti Hakkasan, COYA e Zuma sono stati inseriti nell'elenco esclusivo, a conferma della spinta di Abu Dhabi a diventare leader sulla scena culinaria internazionale

1 febbraio 2023 - Le stelle del mondo della ristorazione si sono riunite nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, Abu Dhabi, per la seconda edizione dei 50 Best Restaurants del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA 50 Best Restaurants Awards). Con 3 ristoranti inseriti nell’elenco dei 50 migliori ristoranti della regione MENA, Abu Dhabi rafforza la propria reputazione e il proprio valore internazionale in ambito culinario.

Durante la cerimonia dei MENA 50 Best Restaurant Awards tenutasi presso le Conrad Etihad Towers all'inizio di questa settimana, Hakkasan, COYA e Zuma di Abu Dhabi sono tra gli stimati ristoranti regionali riconosciuti per la loro cucina e atmosfera. L'elenco completo è compilato dalla MENA's 50 Best Restaurants Academy, un influente gruppo di 250 personaggi chiave nel settore della ristorazione in tutta la Regione, ciascuno selezionato in base alla propria esperienza.

Hakassan, situato all'Emirates Palace, è stato per molto tempo una delle mete preferite degli appassionati di piatti fusion asiatici, mentre Coya, al Four Seasons Hotel, è diventato famoso per la sua cucina fusion peruviana. Zuma, sull'isola di Al Maryah, delizia residenti e visitatori con un’autentica cucina giapponese da gustare ai margini del Golfo Arabico.

Diverse le iniziative previste dalla 50 Best Week Abu Dhabi, tra cui i #50BestTalks, che hanno fornito una piattaforma per "MENA: What is Luxury", un panel di discussione con esperti tra cui il famoso chef italo-argentino Mauro Colagreco (Mirazur, The World's Best Restaurants 2019 ), Anissa Helou (vincitrice del Foodics Icon Award 2023), Akmal Anuar (chef-ristoratore, White Rice Co), e Qais Malhas e Maha Dahmash (rispettivamente chef e fondatore, Shams El Balad).

Durante le Signature Sessions si sono svolte una serie di masterclass con professionisti della cucina del calibro di Hiroyasu Kawate di Florilège a Tokyo; Tala Bashmi, la migliore chef donna dell’area MENA; Vicky Cheng di Wing e Vea di Hong Kong; e Jessica Rosval di Casa Maria Luigia in Italia, parte del noto Gruppo Francescana di Massimo Bottura.

Tra le altre iniziative segnaliamo lo Chef's Feast, dove chef provenienti da tutto il Medio Oriente e il Nord Africa si sono riuniti per una serata all'insegna della gastronomia e dei festeggiamenti locali.

 

Contribuendo all’espansione dell'industria culinaria all'interno della capitale, MENA 50 Best si allinea con la recente collaborazione con la Guida MICHELIN. La partnership è stata sviluppata per presentare la prima "MICHELIN Star Table Experience Abu Dhabi", con tre serie di cene curate da chef locali e chef stellati Michelin internazionali. Abu Dhabi ha in programma di celebrare i talenti locali in modo continuativo, oltre ad abbracciare artisti culinari di fama mondiale.

La destinazione punta ad ampliare l’offerta culinaria con esperienze uniche in grado di raccontare cosa l’Emirato ha da offrire al mondo - un viaggio culinario che consente alla città di crescere ed espandersi sia tra i visitatori che tra i residenti. Sede di una scena gastronomica ricca e diversificata, combinata con la classica ospitalità Emiratina, Abu Dhabi offre una varietà di esperienze che ispirano, divertono e ristorano.

Per maggiori informazioni visita: https://visitabudhabi.ae/ ; https://www.facebook.com/visitabudhabi o https://www.instagram.com/visitabudhabi/.

 

Il Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi:

Il Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi (DCT Abu Dhabi) guida la crescita sostenibile dei settori della cultura e del turismo dell’Emirato, alimenta il progresso economico e contribuisce a realizzare le più ampie ambizioni globali di Abu Dhabi. Lavorando in partnership con le organizzazioni che definiscono la posizione dell'Emirato come destinazione leader a livello internazionale, DCT Abu Dhabi si sforza di unire l'ecosistema attorno a una visione condivisa del potenziale dell'Emirato, di coordinare gli sforzi e gli investimenti, di fornire soluzioni innovative e di utilizzare gli strumenti, le politiche e i sistemi migliori per sostenere le industrie della cultura e del turismo. La visione di DCT Abu Dhabi è definita dalla gente, dal patrimonio e dal paesaggio dell'Emirato. Lavoriamo per valorizzare lo status di Abu Dhabi come luogo di autenticità, innovazione ed esperienze impareggiabili, rappresentato dalle sue tradizioni di ospitalità, dalle iniziative pionieristiche e dal pensiero creativo. Per maggiori informazioni su DCT Abu Dhabi e sulla destinazione, visitate il sito dctabudhabi.ae e visitabudhabi.ae.

 

Middle East & North Africa’s 50 Best Restaurants

La lista Middle East & North Africa's 50 Best Restaurants è stata lanciata nel 2022 per celebrare la gastronomia della regione e fornire agli appassionati di tutto il mondo informazioni e raccomandazioni culinarie locali. I MENA's 50 Best Restaurants è un elenco pubblicato da William Reed, lo stesso del The World's 50 Best Restaurants, lanciato nel 2002, e Latin America's 50 Best Restaurants e Asia's 50 Best Restaurants, entrambi inaugurati nel 2013, oltre a The World's 50 Best Bars, Asia's 50 Best Bars e North America's 50 Best Bars. William Reed è interamente responsabile dell'organizzazione dei premi, del sistema di votazione e dell'elenco.

 

Susanna Picucci - 347 6601655 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

LA LIGURIA INCONTRA IL FRIULI IN UN’IMPERDIBILE CENA A QUATTRO MANI TRA DANIELE REBOSIO E TERRY GIACOMELLO

 

 

Hostaria Ducale apre la propria cucina al celebre chef Terry Giacomello che lavorerà fianco a fianco con lo chef Daniele Rebosio, realizzando un menu che presenterà i piatti iconici di entrambi.

Quello del 9 febbraio è un appuntamento unico ed esclusivo che porterà tra i tavoli di Hostaria Ducale l’estro, la tecnica e il gusto dei due chef. Accomunati da molte esperienze professionali all’estero, Terry Giacomello e Daniele Rebosio hanno creato un menu dove la saggezza e la fantasia del primo si coniugano con l’eleganza e il talento del secondo.

Un altro importante tassello per Hostaria Ducale che prosegue con la scelta di offrire la migliore esperienza ai propri ospiti, dedicando loro attenzione e premura. Il ristorante propone una filosofia di cucina dove l’approvvigionamento delle materie prime a supporto di una filiera etica e giustamente ligure, scaturisce dalla consapevolezza che questo è il primo, ma fondamentale passo per l’eccellenza. È con questo modus operandi che Hostaria Ducale ha concretizzato l’evento dove Liguria e Friuli si intrecciano offrendo i piatti iconici dei due chef protagonisti.

Per chi ama pregustare la cena, ecco il menu in otto portate:

 

Piccolo benvenuto

Omaggio al Friuli

Terry Giacomello

Sgombro in carpione, olive verdi e acciuga

Daniele Rebosio

Tagliolino al bianco d’uovo con caviale di tartufo nero, fonduta di parmigiano… il suo tuorlo

Terry Giacomello

Risotto Riserva San Massimo, anguilla affumicata e cavolo viola

Daniele Rebosio

Tonno in “capponadda”

Daniele Rebosio

Castagnole di maiale, spuma di cocco e salsa di fagioli neri alle radici piccanti

Terry Giacomello

Porcini e tartufo bianco

Daniele Rebosio

Il limone dimenticato…

Terry Giacomello

Piccola Pasticceria

 

Costo: 150€/persona, 220€/persona con abbinamento vino

Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., + 39 010 455 2857

https://www.hostariaducale.it/prenotazione/

Daniele Rebosio. Classe ‘95, Daniele Rebosio come tanti genovesi prima di lui, si è avventurato in terre straniere per poi tornare e valorizzare la sua città. Dopo l’istituto alberghiero compie i primi passi ai fornelli presso il Macellaio RC Londra e prosegue poi in contesti di lusso come il Belmond Hotel Splendid di Portofino e l’Aman di Venezia, dove si avvicina alla scuola di pensiero di Davide Oldani. Nel 2017 intraprende un approccio più intellettuale alla gastronomia nelle cucine creative del ElBulli di Ferran Adrià a Barcellona: qui porta avanti una ricerca concettuale sugli ingredienti e sulla loro lavorazione, a partire dalla loro storia ed evoluzione.

Collabora in prima persona alla stesura del libro Bebidas, volume dell’eclettica Bullipedia che concretizza una meticolosa indagine sul mondo delle bevande. Con il trasferimento a Parigi si apre una nuova pagina: in qualità di sous chef a La Grande Cascade e in seguito a Le Jules Verne, Daniele lavora a stretto contatto con due grandi nomi della cucina d’oltralpe, Frédéric Robert e Alain Ducasse, assorbendone la tecnica. Al ritorno a Genova diventa executive chef del ristorante all’interno del MOG, per poi nel 2021 approdare all’Hostaria Ducale dove mette a frutto le sue esperienze: ognuna ha lasciato un segno che si evince in ogni suo piatto.

Terry Giacomello. Friulano di Montereale Valcellina, cresce tra le pentole e i fornelli della locanda di famiglia dalla quale, dopo aver completato gli studi all’istituto alberghiero di Longarone, inizia ufficialmente la sua attività di cuoco che lo vedrà impegnato in varie importanti esperienze professionali di rango tra le quali quella presso El Bulli di Ferran Adrià, al Mugaritz di Andoni Luis Aduriz, al Noma di Rene Redzepi, al D.O.M. di Alex Atala, oltre ad aver fatto tappa oltralpe da Marc Vayrat, da Michel Bras e in altri templi dell’alta cucina. Un grande percorso a scuola dai mostri sacri prima di tornare in Italia, in Alta Badia, a Milano e a Parma dove ha ottenuto la stella al ristorante Inkiostro che ha lasciato nel 2021 per affrontare un nuovo progetto al quale sta lavorando da un anno.

Quella di Giacomello è una cucina che guarda al futuro, con piatti che paiono arrivare spesso da un mondo onirico fatto di tecnica e gusto, utilizzando prodotti tipici e preparazioni tradizionali riviste in chiave innovativa. I suoi piatti sono unici e strutturati, frutto di studi che spazio tra varie discipline e si distinguono per fantasia, colore e innovazione. Per Giacomello la cucina contemporanea è magnificamente tecnologica e artigianale allo stesso tempo.

 

Hostaria Ducale. Non solo un ristorante, ma un’esperienza indimenticabile: con questa vocazione Enrico Vinelli ha dato vita a Hostaria Ducale, un angolo raccolto ed elegante nel centro di Genova.

Il numero limitato di coperti si traduce in un’atmosfera intima che fa da sfondo a una proposta gastronomica delicatamente gourmet. La cucina è affidata alle giovani e talentuose mani dello chef Daniele Rebosio che sintetizza nei suoi piatti una raffinatezza di sostanza. Le rinomate realtà internazionali in cui ha lavorato hanno contribuito alla sua ricerca artistica: idee e ingredienti di diverse provenienze si intrecciano agli stimoli creativi che la ricca cultura ligure offre.

 

Petra Cucci

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