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Recensioni

IL MORO DI MONZA ILLUMINA LA SCENA ENOGASTRONOMICA CITTADINA CON 7 “APPUNTAMENTI STELLATI” DA OTTOBRE A MARZO


Primo appuntamento con lo chef Gianni Tarabini il 19 ottobre

Dopo il successo dello scorso anno, il ristorante il Moro di Monza torna ad illuminare la scena enogastronomica cittadina con una serie di serate “stellate”, da ottobre a  marzo, per sperimentare la cucina a stelle di tutta Italia. 

I fratelli Butticè organizzeranno infatti cene placée a quattro mani all’insegna della complementarità e della sinergia culinaria coinvolgendo diversi chef stellati che proporranno i loro menù studiati ad hoc per l’occasione. 

Il primo appuntamento, il 19 ottobre con lo chef Gianni Tarabini, una Stella Michelin e una Stella Verde, del ristorante La Preséf dell’agriturismo La Fiorida a Mantello (SO).

Alla serata sarà esclusivamente presente anche la maison di Champagne Volleraux con il suo proprietario che selezionerà 5 champagne da abbinare al percorso enogastronomico pensato dagli chef. 

 

A seguire, il 3 novembre, sarà presente Alessandro Rossi del ristorante Gabbiano 3.0 di Marina di Grosseto. 

Il 23 novembre, invece, una serata cui presenzieranno alcuni tra gli illustri colleghi del territorio brianzolo: lo chef Fabio Silva del ristorante Derby Grill di Monza,-  lo chef monzese Luca Mauri- lo chef Dhian Singh del ristorante Il Gusto della Vita - Gianfranco Chavez capo barman del Dive Club di Monza -lo chef Antonio Pepe del ristorante Atmosfera di Monza e il maestro panificatore Adriano Del Mastro del Forno del Mastro a Monza. Alla serata, tra le eccellenze del territorio, anche il Gruppo Meregalli, specializzato dal 1856 nell’importazione ed esportazione di vino da tutto il mondo, che si occuperà della selezione e del servizio dei vini da pasteggio in abbinamento con i piatti degli chef. 

Il 6 dicembre sarà la volta di Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin di Cavalese (TN). 
Tra gli ospiti per il nuovo anno, Enrico Cerea del Ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG) e Edoardo Fumagalli del ristorante Locanda Margon di  Ravina (TN).

 

I menù delle cene stellate 

19 ottobre: Con Gianni Tarabini del ristorante La Preséf dell’agriturismo La Fiorida 

Entrée: Lingotto Morbido al caprino, pellicola ai mirtilli selvatici e uova di salmerino (Tarabini)

Antipasto: Trippa e lumache  (Tarabini)

Minestra Brodosa: Il fungo, la sarda e il suo caviale (Butticè) 

Minestra asciutta : Gnocco: Patate di montagna con cuore di Bitto DOP 2021, burro montato, misultin del Lario e scorzette di limone ”.  (Tarabini)

Portata centrale : La polenta e la zuppa 

Dessert: Visioni sulla pera 

 

Beverage:

Acqua Lauretana naturale

Acqua Lauretana frizzante 

Vini

In abbinamento, selezione champagne maison Volleraux

  • Vollereaux Champagne Brut Réserve (Chardonnay 34%, Pinot Noir 33%, Meunier 33%)
  • Vollereaux Champagne Brut Nature (Chardonnay 30%, Pinot Noir 35%, Meunier 35%)
  • Vollereaux Champagne Blanc de Blanc (Chardonnay 100%)
  • Vollereaux Champagne Rosé de Saignee Brut (Pinot Noir 100%)
  • Vollereaux Champagne Rosé de Saignee Brut (Pinot Noir 100%)

 

Prezzo complessivo, degustazione champagne compresa, 150 

 

Il Moro 
Il savoir-faire e il gusto per l’accoglienza di una famiglia siciliana coesa come quella dei fratelli Butticè che, dal 1996, propone una cucina gourmet di chiara vocazione siciliana con il ristorante Il Moro. Salvatore Butticè che, dopo un carriera in sala, oggi è lo chef del ristorante insieme a Vincenzo Butticè, general manager di tutti i progetti della famiglia e Antonella Butticè, sommelier de Il Moro.

Un’atmosfera elegante e contemporanea e un savoir faire da Grandes Tables quello del Moro, in cui interni si arricchiscono della presenza di arti figurative contemporanee e di elementi dell’artigianalità ceramista siciliana. Le poltrone, di design contemporaneo, completano la tavola in radica di noce nazionale in modo da rendere l’esperienza unica, comoda ed avvolgente. In carta una commistione tra la terra d’origine e il territorio che li ha accolti: tra Sicilia e Lombardia.

 

Il Menu de Il Moro
“Viaggio in Sicilia” racconta l’essenza della territorialità siciliana in un menu da 8 portate (a 72 euro) che crea un connubio tra i prodotti con cui i fratelli Butticè sono cresciuti, come la mandorla di Raffadali, le prugne nere di Sicilia, il pomodoro alla carrettiera , il suino dei Nebrodi, fino alla scoperta di nuovi piccoli produttori di nicchia che hanno iniziato a coltivare mango e curcuma in Trinacria.

Il pane viene realizzato due volte al giorno in casa usando solo antichi grani siciliani che necessitano circa 36 ore di lievitazione con la tecnica del lievito madre. Ma nell’esperienza de Il Moro si mescolano anche tanti piccoli produttori che la famiglia Butticè ha conosciuto e apprezzato dal 1996, quando hanno aperto il locale e che sono il fil rouge della loro storia familiare, dalla natia Sicilia alla Lombardia che li ha accolti ed è ora la loro casa. Tra i piatti signature: Ostrica e mandorla di Raffadali (un assoluto di mandorla); il Polpo Imbufalito; i Bottoni con ragusano, pomodoro alla carrettiera e mitili; i Paccheri Senatore Cappelli, pistacchio di Raffadali e gamberi di Marzara.

La carta dei vini racconta i terroir delle regione più vicine alla filosofia del ristorante, Sicilia e Lombardia, in una ricerca verso tante piccole realtà con cui costruire un’ottima qualità prezzo per 450 etichette.

 

Camilla Rocca

MENU A QUATTRO MANI CON LE ECCELLENZE ITTICHE DELL’ALASKA FIRMATO DA CLAUDIO SADLER E MARC MURPHY

 Claudio Sadler e Marc Murphy

Le culture enogastronomiche di Stati Uniti e Italia, insieme, il 27 settembre, per una serata esclusiva allo Chic’n Quick, la Trattoria Moderna dello stellato guru della ristorazione milanese.

Nessuna competizione, solo una straordinaria dimostrazione culinaria di due talenti stellati, il milanese Claudio Sadler e lo statunitense Marc Murphy è quella che si è svolta martedì 27 settembre allo Chic’n Quick, il locale milanese di Claudio Sadler ubicato proprio accanto al più famoso “Sadler”, in via Ascanio Sforza 77, a Milano. Un ambiente easy, come lui stesso ama definirlo, che rivela quanto la semplicità possa offrire proposte raffinate sia per atmosfera sia per assaporare delizie  enogastronomiche.

La cena è stata fortemente voluta da Alaska Seafood Marketing (ASMI) nella persona del suo direttore David McClellan e da Charles L. Rush, Consigliere per gli Affari Agricoli presso l’Ambasciata Americana a Roma. Gli Stati Uniti e l’Italia hanno un legame molto forte nel settore ittico e sono un partner fondamentale per la crescita dell’economia blu nel nostro Paese.

 

Gli ospiti, giornalisti esperti del settore, leader del mondo Horeca e buyers sono stati invitati alla degustazione di un menu creato ad hoc dai due celebri chef a base di Salmone Selvaggio, Ikura, Black Cod e King Crab, autentici gioielli del pescato dell’Alaska.

Prima della cena si è parlato proprio di questo Stato per il quale, la pesca, è la più importante fonte di sostentamento per i suoi abitanti. Le leggi dell’Alaska dettano regole rigorose per la pesca e puntano sulla sostenibilità. Una sostenibilità annunciata dalla Costituzione dello Stato che definisce: “il pescato deve essere sempre utilizzato e conservato in conformità con lo sfruttamento  sostenibile”.

 “Selvaggio, Naturale e Sostenibile” è il pesce, che nasce, vive e cresce in acque incontaminate e si nutre esclusivamente di ciò che offre il suo habitat, senza interventi umani. Questo, non solo lo rende sano per il consumatore ma mantiene in salute anche l’ecosistema. I pesci dell’Alaska rappresentano una fonte inestimabile di virtù benefiche, dagli antiossidanti, alle vitamine, compresa la rarissima D, agli omega 3. Inoltre, le loro carni offrono una consistenza e una bontà ineguagliabile.

Claudio Sadler e Marc Murphy sono stati abilissimi nel dimostrare la versatilità di alcuni tra i pesci dell’Alaska più apprezzati a livello internazionale, proponendo ricette esclusive che ben hanno rappresentato Stati Uniti e Italia nella loro composizione.

 

Gli chef, profili in breve:

 

Claudio Sadler

La fama di Claudio, classe 1956, dopo la classica gavetta, comincia a Milano, in zona Navigli, dove riceve la prima stella  nel 1991 e continua nell’attuale ristorante Sadler. Ma la sua favolosa carriera non si limita a questo. Diverse sono infatti le sue esperienze nel mondo, da Tokio, dove è stato aperto un ristorante con la sua insegna, a Pechino, in Piazza Tienanmen. Recente, poi, (2021) il “Gusto by Sadler” all’interno del Baglioni Resort Sardegna, insignito di una stella Michelin nella guida 2022, esperienza di partnership che è continuata, nel 2022, con il Baglioni Hotel Luna di Venezia oltre al Canova Bistrot.

Oltre all’attività di ristorazione, Claudio è, dal 1992, tra i fondatori di Jeunes Restaurateurs d’Europe, l’associazione che riunisce giovani chef talentuosi. Da ricordare, tra l’altro, la sua Presidenza, dal 2012, dell’Associazione Le Soste e i suoi libri tra cui il monografico “Pesce”.

Nel 2018, è stato insignito dell’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano.

 

Marc Murphy

Importante anche il curriculum del cosmopolita Marc Murphy, che ha vissuto tra Milano, Parigi, Villefranche, Washington D.C., Roma e Genova. Il sogno proibito, a causa della mancanza di fondi, era quello di diventare un pilota di auto da corsa, attività ben lungi dalla cucina. Ma, dopo aver seguito il fratello all’Institute of Culinary Education, a New York, si è fatto per così dire “le ossa” in Francia e in Italia prima di ritornare nella Grande Mela. Il successivo ritorno in Europa lo vede prima al Miraville di Parigi e poi ospite di Alaine Ducasse che lo propone al prestigioso Le Cirque. Di lui, i critici dicono che sia persona geniale  nel trasformare una semplice insalata! Finalmente “solista” con il Landmarc Tribeca, a Broadway, la sua cucina ottiene grandi successi con un eclettico menu italiano - francese. Oggi, oltre ai suoi ristoranti, riveste importanti ruoli come giudice nei più prestigiosi eventi culinari newyorkesi e continua le sue avventure nel mondo come rappresentante della cucina americana.

 

 

Lucia Villa 

ORTO DIVINO

 

 

Villa Edera & La Torretta annuncia una cena unica ed esclusiva: giovedì 29 settembre Orto by Jorg Giubbani ospita la Proprietà Sperino e propone un menu che si fonde con i vini della loro produzione. In un connubio perfetto di gusti e profumi prende vita “Orto diVINO”: un vero e proprio incontro tra Liguria e Piemonte, possibile grazie alla filosofia condivisa dalle due aziende. Infatti, sia Orto che la Proprietà basano le loro attività sulla valorizzazione del territorio e delle materie prime, sul rispetto della stagionalità e su una capacità di rinnovarsi rigorosamente fedele ai principi di sostenibilità. La costante ricerca promossa dal giovane chef e la sua capacità di innovazione si sposano con la grande tradizione che sostiene la Proprietà Sperino e i suoi vini. Basti pensare a Lessona, territorio di importantissima storicità per il mondo enologico e origine dei prodotti vinicoli che verranno serviti durante la cena. Niente è lasciato al caso: Jorg Giubbani mette a disposizione la propria originalità e propone nuovi accostamenti, mentre la Tenuta lo sostiene con la competenza maturata nei tanti anni di esperienza.
“ORTO diVINO” è concretizzare l’idea che ogni prodotto e ogni preparazione siano studiati affinché venga rispettata l’alta qualità, in concomitanza con il sapiente utilizzo degli scarti e con un’efficace condivisione di informazioni per incrementare consapevolezza e cultura del cibo.

Per chi conosce Orto by Jorg Giubbani è l’opportunità di provare i piatti dello chef con degli abbinamenti esclusivi, mentre chi ancora non l’ha mai provato si immergerà in un percorso che coinvolge tutti i sensi: dall’orto al vino, ogni elemento è studiato in una perfetta sinfonia di gusto e piacere che renderanno la serata…divina.

Per chi ama pregustare l’evento, vi sveliamo il menu in anteprima:

 

Sentiero di Liguria

Principe Jacopo Metodo Ancestrale Az Agr Possa

Calamaretto cacciarolo alla cacciatora

Uvaggio Coste della Sesia 2019

Zucca come un risotto alla parmigiana, triglia di scoglio, kalamansi, carpione

Vigna Ritrovata 2018

Plin au tuccu, brace, zabaione, polvere di fungo

Lessona 2017

Sella di cervo in dolceforte, scorzonera e pain d'epices

Lessona 2011

Stop 'N Reset

“Nocciolandia “

“Brivido caldo” infuso alcolico dell'Orto

SEMI lasci non vale

€ 120 p.p.; compreso abbinamento vini

 

Per info e prenotazioni:
018549291
Orto by Jorg Giubbani
Hotel Villa Edera & La Torretta
Via Venino 12, 16030 Moneglia (GE)
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Multiverso - Petra Cucci

È RIBELLE DI ASSISI IL MIGLIOR LOCALE STREET FOOD 2023 DELL’UMBRIA PER GAMBERO ROSSO

 

Eletto campione regionale per cibo da strada per i panini firmati dallo chef Lorenzo Cantoni

 

Ribelle di Assisi primo in classifica per l’Umbria nella selezione di Gambero Rosso come miglior locale Street Food 2023. Un prestigioso riconoscimento per la sua offerta di panini gourmet con combinazione personalizzata di pane, carne di maiale, baccalà fresco e verdure, quattro ricette firmate dallo chef Lorenzo Cantoni, Ambasciatore del Gusto italiano nel mondo e Miglior Chef dell'Olio A.I.R.O. 2021. Il locale di via san Rufino, 8A di Elena Angeletti, imprenditrice illuminata del settore food e hospitality, ha stregato la giuria con gli ingredienti dei suoi appetitosi panini, croccanti fuori e gustosi dentro, che provengono quasi esclusivamente dalle terre dei piccoli produttori delle campagne umbre, direttamente da allevatori, casari e contadini che vivono nelle zone del cuore verde.

Ribelle sarà così inserito nella guida nazionale di Gambero Rosso che celebra uno dei patrimoni della nostra tradizione enogastronomica.

Un trionfo del gusto
Quattro sono le tipologie gourmet proposte: 

Pork (con spalla aromatizzata alle erbe spontanee, cotta a bassa temperatura per  38 h), Fish (con prosciutto di baccalà rafols), Pink (con mortadella, senza conservanti, fatta con maialino brado e composta esclusivamente da parti nobili) e Vegan (burger di farro e ceci). Nel prossimo menu si aggiungerà una linea per la versione dolce.

Street food sulle orme di Francesco
Ribelle nasce da un’idea di creare street food a chilometro zero, un panino con prodotti umbri da strada. Prende vita da un progetto che realmente è tutto mobile, firmato dalla designer Marta Toni, a partire dal marchio: un panino con le ali rosse. La scelta della tonalità non è causale: i colori sono tutti primari, perché ribelli. E il forte del rosso sta ad interpretare che diventi simbolicamente un demone mangiando il panino. Perché questo collegamento? Perché Ribelle nasce anche sulle orme di Francesco, il santo di Assisi che veniva appunto chiamato “il ribelle”. Quindi un rivoluzionario. 

Con Ribelle si vuole creare una proposta culinaria, studiata dallo chef Lorenzo Cantoni, ed elaborata per chi si cimenta sui cammini di Francesco, per chi realmente viaggia per le strade nel vero senso della parola. 

Un layout che viaggia su rotelle
La filosofia del progetto permea anche nel locale, dai colori sempre primari: il nero, il rosso e il bianco. Il layout del locale è tutto su rotelle, quindi mobile, per essere spostato e riadattato al momento, per renderlo sempre diverso e pronto a prendere vita in ogni altro luogo. Quasi a seguire le orme di Francesco in viaggio, sempre con l'idea di prodotti umbri, di Assisi, per portarli nel mondo. 

 

 

Camilla Rocca

CORTILE ARABO PRESENTA “INTRECCI MEDITERRANEI” 

 

Format di cene che diventano percorso degustativo all’insegna della complementarità culinaria. 

Il primo appuntamento del nuovo format è il 1 ottobre insieme al mastro Salatore Alfio Visalli.

Il primo ottobre alle ore 20.30, Cortile Arabo diventerà la cornice di un evento esclusivo che vedrà l’intreccio di tre diverse ma complementari ispirazioni culinarie. 

Ai fornelli lo chef del ristorante, Massimo Giaquinta, accompagnato dal fratello Giuseppe e dallo chef e mastro salatore Alfio Visalli, famoso per la sua preziosa produzione di bottarga di tonno rosso, una vera rarità. 

Il percorso degustativo sarà un incontro, uno scambio di storie, in cui l’ispirazione sarà reciproca e porterà a scoprire attraverso piatti creativo la ricchezza e la bontà del pesce azzurro del Mediterraneo.  

Per partecipare all’evento è richiesta una prenotazione allo 0931 841678. 

 

Cortile Arabo
Cortile Arabo si erge sugli scogli in riva al mare nella splendida Marzamemi, in provincia di Siracusa. L’atmosfera che si respira all’interno del ristorante affonda le sue radici nelle tradizioni di questo luogo, un tempo semplice borgo di pescatori e ora vera perla del Mediterraneo. Lo stretto legame di questo borgo con il mare e l’attività della pesca, tuttavia, è tuttora presente in maniera ben decisa: i vicoli caratteristici sono ancora impregnati di un gradevole profumo di salsedine e percorsi dalla brezza marina, e sul paesaggio del borgo si stagliano ancora le antiche case dei pescatori, nonché una delle tonnare più grandi e antiche della Sicilia.

A fare da protagonista nella location così come nella cucina di Cortile Arabo è sempre il mare: sono, infatti, il pesce, i molluschi e i frutti di mare a regnare nella cucina dello chef Massimo Giaquinta, regalando agli ospiti dell’osteria piatti a base di pescato fresco e di stagione per un’esperienza culinaria in stile mediterraneo.

 

 

Alfio Visalli
Lo chef Alfio Visalli ha fatto della passione per il mare una risorsa inestimabile ed è su questo che ha fondato la propria attività di cuoco, ma anche di Mastro Salatore della nota bottarga di tonno rosso del Mediterraneo. Una grande eccellenza ricercata ed ambita dal mondo culinario che da anni studia e cura personalmente. 

Dopo aver trascorso qualche anno a Londra, rientrato in Italia e terminato uno dei periodi lavorativi più entusiasmanti in un famoso albergo delle Isole Eolie, decide di dar voce ad un nuovo progetto di lavoro presso una nota azienda ittica di Acireale. 

La profonda conoscenza del mondo ittico e agroalimentare lo ha portato col tempo alla creazione di Blu Lab Academy, un innovativo polo green interdisciplinare situato alle pendici dell’Etna che ha avuto il merito di creare una vera e propria sinergia per il Sud Italia, grazie alla collaborazione di tanti professionisti e colleghi.

 

Camilla Rocca

NOTIZIE DALLA BRINCA

Carissimi tutti,

è passato davvero tanto tempo dalla nostra ultima comunicazione. Gli ultimi due anni di pandemia, i grandi cambiamenti che abbiamo dovuto apportare e soprattutto il costante grande lavoro di accoglienza per i tantissimi Ospiti che sono venuti a trovarci nei periodi di apertura, e che tutt’ora continua con grande incoraggiamento per il nostro lavoro, non ci hanno dato il tempo di pensare a serate di degustazione, che speriamo di poter fare prossimamente.  Non per questo rimaniamo fermi e siamo in continua evoluzione, a cominciare dai funghi… So benissimo che le notre serate sono sempre attesissime, ma abbiamo voluto fare un cambiamento importante. Complice l’annata dei funghi che nel nostro territorio è comunciata alla grande, abbiamo deciso di non fare più le classiche serate a data fissa, che effettivamente ci portavano seri problemi di programmazione e di previsione su cosa potevamo avere a disposizione dei nostri cari miceti locali. Così abbiamo inserito già da adesso un menù tutto a base di funghi tutti i giorni, oltre che la possibilità di sceglierli alla Carta, e ovviamente tutti gli altri nostri piatti del classico menù.  Troverete il menù dei Funghi alla pagina del nostro sito https://www.labrinca.it/lista/120,  sempre aggiornato e di volta in volta potrà variare in base alla reperibilità delle varie specie, ovviamente finchè avremo funghi nostrani disponibili. Prenotate sempre con largo anticipo, consigliamo almeno 7/10 giorni prima.

 

Altro cambiamento importante: telefonando al nostro numero fisso 0185 337480, sentirete la mia voce registrata che vi invita a prenotare al numero 3484059487 tramite whatsapp o sms oppure via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando nome, cognome, telefono, data di richiesta e numero di persone. E’ una scelta che abbiamo fatto per avere certezza nostra e Vostra di prenotazione, e che ci permette di poter lavorare in tranquillità soprattutto nei momenti di servizio: la nostra risposta ai Vostri messaggi è sempre molto rapida così da dare ad entrambi l’opportunità di organizzarsi. Saremo chiusi per alcuni giorni da domenica 9 ottobre e riapriremo venerdì sera 14 ottobre: ritorna dopo 2 anni il grande evento delle Premiate Trattorie Italiane! Saremo a Santa’Agata sui Due Golfi, nella penisola Sorrentina da Mimmo della Trattoria Lo Stuzzichino con due serate dove protrete assaggiare i piatti di tutte le 17 Premiate! La famiglia è cresciuta e sono entrate 4 nuove Trattorie: trovate l’elenco completo su https://premiatetrattorieitaliane.eu .

Il nuovo Presidente dell’Associazione è il nostro Simone Circella e sarà il momento del suo debutto ufficiale. Trovate le indicazioni su come partecipare sempre su https://facebook.com/events/s/grand-tour-delle-premiate-trat/567586178383146/

 

Altro periodo di chiusura sarà da lunedì 14 novembre e riapriremo venerdì sera 2 dicembre: avremo da preparare le ormai tradizionali decorazioni natalizie.  Troverete sempre sul nostro sito https://www.labrinca.it/lista/121 i menù di Natale, del Cenone e del pranzo del 1 dell’anno Capodanno, anche qui da prenotare con largo anticipo. Natale è praticamente esaurito. Non vi nascondo che siamo in periodi particolarmente difficili, per tutte le avversità che stanno condizionando la vita di tutti noi: resistiamo anche per il grande affetto che ci dimostrate tutti i giorni, che ci dà la forza per fare sempre meglio e guardare al futuro con tanta fiducia.

Un abbraccio ad ognuno di Voi da Ne! 

 

Sergio Circella

IL RISTORANTE CASA E PUTIA DI MESSINA SCELTO PER RAPPRESENTARE I RISTORANTI SLOW FOOD AL SALONE DEL GUSTO

 

Casa e Putia insieme alla “Comunità per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina" racconterà la biodiversità del territorio attraverso un fitto calendario di  forum, cene, talk e laboratori  e presenterà il protocollo “Transizione Ecologica e Food Policy”, che a Messina sta sperimentando come garantire equo accesso ad un cibo sano e sostenibile incentivando il lavoro agricolo di qualità

Terra Madre - Salone del Gusto è il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari, nato nel 1996 per iniziativa di Slow Food, oggi coinvolge oltre 160 paesi del mondo. 

 

In questa edizione 2022, il territorio di Messina e la “Comunità per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina” saranno protagonisti indiscussi, capitanati dalla squadra del ristorante Casa e Putia, che in questi anni ha fortemente lottato per la creazione del protocollo di intesa  “Transizione Ecologica e Food Policy”.  Uno strumento che consentirà di lavorare su pratiche agroalimentari sostenibili, di dare reale sostegno ai produttori, di contrastare efficacemente lo spreco alimentare e costruire politiche del cibo in grado di avviare un reale processo di transizione ecologica. 

Un protocollo nato a Messina grazie a Slow Food che attraverso il sostegno delle istituzioni locali sta sperimentando come mettere in campo politiche alimentari integrate, capaci di garantire l’equo accesso a un cibo sano e sostenibile, di sostenere lo sviluppo rurale e le filiere locali e di incentivare l’agroecologia e il lavoro agricolo di qualità.

 

"Finalmente abbiamo trovato il modo di iniziare a restituire al territorio quanto di bello ed importante abbiamo ricevuto in questi anni- afferma Nino Mostaccio, patron di Casa e Putia - da visionari pragmatici quali siamo, dopo anni di lavoro su questo protocollo di intesa, pensiamo di essere riusciti a innescare un’inversione di rotta che speriamo possa essere seguita da tanti."

 

La “Comunità per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina" aprirà tutte le attività dello stand di Slow Food Sicilia, mentre il ristorante Casa e Putia rappresenterà tutti i ristoranti Slow Food italiani, con l'obiettivo di raccontare la biodiversità “sporcandosi le mani di pulito” attraverso un fitto calendario di forum, cene, talk e laboratori. 

 

"Quando, ci hanno chiamato per comunicarci che avremmo gestito la cucina dello stand Sicilia al Salone del Gusto – Terra Madre abbiamo sentito forte la gioia e la gratificazione oltre, ovviamente, alla responsabilità - continua Nino Mostaccio- Abbiamo deciso di condividere questa esperienza con due giovani cuochi messinesi dell’Alleanza Slow Food che hanno deciso di giocarsi il futuro investendo nella loro terra."

 

 

Casa e Putia parteciperà inoltre alla Conferenza dell'Alleanza Internazionale, in cui è stata indicata come rappresentante dei cuochi Slow Food italiani, che si terrà il 26 settembre al Salone del Gusto. Interverranno oltre a Nino Mostaccio, patron del ristorante Casa & Putìa, Shinobu Namae, chef ristorante 3 stelle Michelin di Tokyo, Lucy Njeri Githieyah, cuoca dell’Allenza dei Cuochi Slow Food, Vincent Medina e Louis Trevino, fondatori del caffè Mak’amham/Ohlone, Cecilia Antoni, fondatrice di Bohnikat e cuoca dell’Alleanza Slow Food in Germania.

 

Un'opportunità di visibilità importante per tutta la Sicilia, che si conferma essere un laboratorio di sperimentazione politica e sociale, e da oggi anche alimentare grazie al lavoro instancabile dei suoi produttori e trasformatori, la cui eccellenza è ormai riconosciuta in tutto il mondo.

 

Alice Sagona

PREBOGGION E ALTRE GHIOTTONERIE DA O VITTORIO DI RECCO

di Virgilio Pronzati 

 

Foto di Mara Daniela Musante 

 

Il maestro pastaio Giulio Cassinelli 

La gastronomia ligure, pur varia, deriva soprattutto dalla cucina genovese; le eccezioni derivano dalle zone più interne e da quelle confinanti con le altre regioni e con la Francia. I suoi piatti tipici si identificano  nella  ormai nota  e  seguitissima  dieta mediterranea: quindi 

Un attimo di pausa per gli chef Giuseppe Bizioli e Federico Bisso 

piatti scarsamente grassi, ricchi di fibre e proteine vegetali, di molta leggerezza e saporosità, ottenuti con freschissimi prodotti ittici, ortaggi, pasta fresca e secca, carni avicole e ovine e (limitatamente) salumi e formaggi. 

Lella Canepa presidente dell’Associazione Culturale Erbando 

Preparazioni gastronomiche di semplice o raffinata matrice, insaporite dalle immancabili erbette aromatiche e cucinate o condite solo con un delicato, fruttato ma sapido olio extravergine di oliva, dove spicca la quasi totale assenza di spezie e droghe. 

 Gianni e Vittorio Bisso i mitici patrons  del ristorante Da O Vittorio di Recco 

Da tutto ciò si è sviluppata una cucina “seria”, in linea con il carattere ligure: e cioè aliena da effimeri effetti, realistica, attuale e dietetica, affidata esclusivamente a intelligenti e pazienti manipolazioni che sono l’opposto di moderne improvvisazioni, o peggio di una cucina costruita, baroccheggiante e ricca solo di orpelli.  

 Seppioline in crema di piselli, erbette e patate 

Fermo restando che la cucina di qualità o di alto livello era retaggio di nobili e ricchi perchè avevano grandi mezzi e i migliori cuochi, i loro “mangiari” erano simili a quelli di regnanti e ricchi di altre grandi città europee.  Era il cosiddetto popolino che si nutriva di piatti derivati dai prodotti del suo territorio. 

 

 Gamberi di Santa affumicati

 

Già dal Trecento lo zafferano costava più dell’oro. E appena meno, altre pregiate spezie esotiche. Da qui l’uso in cucina delle erbette spontanee e aromatiche. Ovviamente non ne conoscevano  interamente le benefiche proprietà stomatiche, digestive e corroboranti, ma conferivano sicuramente ai cibi più aromi e sapori.  

 Focaccia di Recco IGP e focaccetta verde 

Ad esempio, l’alloro oltre a cingere il capo, toglie il sentore di animale (bestin) e aiuta a digerire piatti paciosamente grassi, saporosi e decisi come stufati di castrato e di montoni, fegato e trippe in umido. La maggiorana caratterizza cima, torte salate e verdure ripiene. La boraggine da vita a eccellenti ravioli di magro, il preboggion a ghiotti pansoti, risotti e minestre.  

 

 Corzetti al pesto di preboggion  

Sapori agresti che hanno siglato la seconda parte delle serate gastronomiche recchesi del ristorante Da O Vittorio di Recco. Locale storico dei mitici patrons Gianni e Vittorio Bisso, coadiuvati da alcuni lustri dai rispettivi figli. Per l’occasione a svelare al folto pubblico le molteplici proprietà delle erbe spontanee, una autorità in materia come Lella Canepa presidente dell’Associazione Culturale Erbando e autrice di pubblicazioni sulle erbe eduli spontanee  e non solo.  

Baccalà con cicoriette, ricci di mare e polvere di caffè

 

Ecco i piatti creati da Mattia e Federico Bisso e gli altri chef. Dopo l’ottimo spumante brut rosè metodo classico di Pojer e Sandri, invitanti seppioline, piselli e pimpinella, erbette, patate e gamberi di Santa Margherita Ligure affumicati perfettamente abbinati al Colli Orientali del Friuli Sauvignon Monopolio Sanserena 2019 di Fondo Indizeno. Agresti focaccette verdi fritte al formaggio realizzate poco prima in diretta dal maestro Giulio Cassinelli. 

 Crostatina ai piccoli frutti rossi e pimpinella  

Storici corzetti stampati al pesto di preboggion con muscoli e salvia fritta. Inedito baccalà in olio di cottura, cicoriette ripassate, ricci di mare e polvere di caffè. Tutti e tre i piatti accompagnati dal Negroamaro Rosato del Salento IGT Grècia 2021 di Paololeo. Dulcis in fundo con l’irrinunciabile crostatina ai frutti rossi boschivi e pimpinella.  

Gianni, Federico, Mattia, Paola, Chiara e Vittorio Bisso

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