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Recensioni

SERATA ESCLUSIVA AL TOE DRUE 

 

Matrimonio d’amore tra Liguria e Friuli. I saporosi e raffinati piatti del Toe Drue e i grandi vini friulani di Borgo San Daniele

 

 

GIOVEDI’ 16 NOVEMBRE ORE 20,00

 

          

 

 

Panissette di Benvenuto

Trilogia di Antipasti:

Capasanta scottata su cannellini e pancetta croccante

Salmone selvaggio Scozia affinato al profumo di aneto

Flan ai Porri su crema di zucca

Malvasia Isonzo 2016 

***

Il Risotto Carnaroli con latte di baccalà e riduzione al peperone di Prà

Friulano (Tocai) Isonzo 2016

***

Trancetto di Tonno alla “ parmigiana “

Jiasik Cabernet Sauvignon Venezia Giulia 2015

***

Cheesecake rivisitato con agrumi canditi

Vermouth Santon ….ovviamente di Borgo San Daniele ( novità assoluta!!! )

Caffè

Costo del menù con vini inclusi:  € 45 a persona

Prenotazione obbligatoria (posti limitati)

Ristorante Toe Drue Antica Osteria

Via Carlo Corsi 44r  - 16154 Genova

Info: 010/6500100

Chiuso la Domenica

www.toedrue.it

 

“UN MERCOLEDÌ DA VIGNAIOLI”

Di Giovanni De Vecchis

“Un mercoledì da vignaioliI”:  mercoledì  25 ottobre 2017    

 

E’ già buio d’autunno, quando imbocchiamo la strada che dal fondo della Val Graveglia sale verso Campo di Ne. Nell’aria umida l’odore della prima legna bruciata nei camini. La via s’inerpica per qualche chilometro di curve e tornanti fino ad arrivare ad una strettoia appena sopra la chiesa di santa Maria. Sulla sinistra, sul muro di una casa, una lanterna ci illumina una scritta: La Brinca, trattoria e caneva con fùndego da vin. Siamo arrivati.

All’interno delle due ampie sale, ancora pochi ospiti, ma dal numero dei tavoli apparecchiati si intuisce che il locale è tutto esaurito. La serata, intitolata “Un mercoledì da vignaioli”, è stata organizzata da F.I.V.I. (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) in contemporanea in diversi ristoranti e trattorie, situati entro 100 km da Piacenza dove, nei giorni 25/26 novembre 2017, si terrà la settima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti.

Al centro della sala grande, un gruppetto in piedi discorre placidamente in attesa degli ospiti, tra questi Stefano Pizzamiglio della Tosa di Vigolzone e Luigi De Sanctis dell’omonima azienda agricola di Frascati. A loro spetta il ruolo di presentare l’attività della Federazione e i cinque vini in degustazione. Il titolo della serata è un chiaro riferimento al film di John Milius “Un mercoledì da leoni” ripreso anche nella felice immagine che la pubblicizza sul menù dove, in un asciutto stile grafico, un vignaiolo su una tavola da surf affronta con una bigoncia sulle spalle, una grossa onda rossa di vino all’interno di un bicchiere.

La cena inizia con un breve preambolo del patron di casa, Sergio Circella, che introduce la serata ed esorta Pizzamiglio e de Sanctis all’arduo compito di presentare i vini in degustazione dei colleghi vignaioli, nonché ad esporre l’attività della F.I.V.I.  

In apertura viene servito il Trento d.o.c. Brut Nature 2011 di Moser, in abbinamento con gli antipasti della campagna della Valgraveglia. Chardonnay in purezza, allevato a 350 metri di quota nei terreni argilloso-calcarei e porfirici della Val di Cembra. Affinato sui lieviti per cinque anni. Secco, sapido con una bella acidità, ideale abbinamento, tra gli altri, con la salvia pastellata e fritta, il raviolo anche lui fritto e ripieno di erbette, ricotta, pinoli e uvetta, la Baciocca e le Frisciulle condite con il pesto al mortaio.

Il secondo vino è il Colline Lucchesi d.o.c. - Palistorti 2015 della tenuta di Valgiano, servito con Picagge di farina bianca al sugo di cinghiale. Uve Sangiovese 70%, Merlot 20%, Syrah 10% . Maturazione in parte in cemento e in parte in legno e poi assemblato. Piacevolissimo berne un sorso tra un boccone e l’altro, gustandosi l’alternanza delle rustiche Picagge al ristretto sugo di cinghiale e il bouquet fruttato del vino, dai tannini maturi ed equilibrati.

Con una gustosa zuppetta di funghi selvatici, fagioli e patate quarantine è servito il terzo vino: Boca d.o.c. 2012 – Barbaglia, Cavallirio (No).  Nebbiolo 80% e Vespolina 20%. Poche le bottiglie prodotte. Le uve crescono in terreni vulcanici dall’elevata acidità, elementi che conferiscono al vino una spiccata mineralità.  Interessante la combinazione aromatica dei funghi con il profumo di mammola del vino supportato da sapidità, acidità e tannini fini ed eleganti. 

 

 

L’ultima portata prima del dolce è la Punta di vitello alle bacche di ginepro, abbinata al Cirò Rosso Classico Superiore Riserva d.o.c. 2013 – Cataldo Calabretta, Cirò Marina (Crotone). Uve Gaglioppo 100% da vigne vecchie allevate ad alberello su terreni calcareo-argillosi. Ventiquattro mesi di affinamento sulle fecce fini in tini di cemento. La tenera e succulenta Punta di Vitello, cucinata lentamente a riverbero nel forno a legna, viene esaltata da questa Riserva di Cirò in cui le note dei frutti rossi, del rabarbaro, della liquirizia e del cacao si avvicendano in bocca alle lievi note aromatiche del ginepro e dell’affumicato della carne.

Infine il dolce: Sacripantina e Canestrello con Muffa Nobile Orvieto Classico Superiore d.o.c. 2015  - Palazzone, Orvieto (Terni). Uve Grechetto 50%, Sauvignon Blanc 40% e Procanico 10% attaccate dalla Botrytis Cinerea e raccolte a mano in più riprese, solo quando il grappolo viene attaccato dalla Muffa Nobilis. Profumi di frutta secca e candita, note di miele ed albicocca. Una bella acidità che sorregge il residuo zuccherino e che ci piace ritrovare nel sorso finale che segue l’ultimo boccone dei dolci, tutti buonissimi.

A conclusione della piacevole serata Stefano Pizzamiglio e Luigi De Sanctis raccontano qualche aneddoto su se stessi e sugli altri vignaioli autori dei vini degustati, non mancando di ricordare quali sono gli obiettivi che i Vignaioli Indipendenti della FIVI si sono proposti:

rimanere sul territorio per fare il vino, conservare i terroir, difendere il paesaggio e la grande gioia del consumatore. Bella serata.

 

L’ESPRESSO: PIANO 35 RINNOVA IL “CAPPELLO"

 

Il ristorante più alto d’Italia ottiene il riconoscimento per il secondo anno consecutivo e a poco più di un anno dell’apertura.

 

Nell’edizione che segna il traguardo dei primi 40 anni della guida I Ristoranti d’Italia 2018 de l’Espresso, presentata oggi alla stazione Leopolda di Firenze dal direttore Enzo Vizzari, troviamo, tra oltre 2800 ristoranti, Piano35 - il ristorante al 35°piano del grattacielo Intesa San Paolo e gestito da Affida, società del gruppo CIR food - che si aggiudica per il secondo anno consecutivo il “cappello” a distanza di poco più di un anno dall’apertura avvenuta nel 2016.

Al timone del ristorante c’è il giovane Chef Fabio Macrì, trentenne romano di origine e torinese di adozione, che ha portato nella cucina di Piano35 l’esperienza maturata nelle migliori scuole di cucina italiane e nelle più innovative realtà di ricerca gastronomica all’estero.

 

 

 

Questo riconoscimento, a cosi poco tempo dall’inizio di questa incredibile avventura, è la conferma che stiamo andando nella giusta direzione. Siamo un team affiatato, alla costante ricerca di equilibrio anche tra cucina e sala per offrire ai clienti un servizio di alto livello, la massima professionalità e accoglienza. Siamo in un luogo unico e vogliamo far vivere ai nostri ospiti un’esperienza indimenticabile. Guardiamo al futuro con maggiore passione ed entusiasmo”, commenta Fabio Macrì.

Le pareti in cristallo che dominano la vista a 360 gradi sullo skyline torinese a 150 metri di altezza, la serra bioclimatica, l’utilizzo di materiali naturali negli arredi conferiscono un’anima green al ristorante più alto d’Italia. La sostenibilità è il fil rouge di Piano35 che si ritrova non solo nell’architettura e nell’ambiente ma anche nei piatti dello Chef Macrì.

La sua è una cucina sostenibile a partire dalla scelta delle nobili materie prime del territorio, agli approvvigionamenti fino allo smaltimento dei rifiuti, senza trascurare la gestione della forza lavoro.

 

Piano35: Chiuso la domenica 

Sito internet: www.grattacielointesasanpaolo.com

Indirizzo: Corso Inghilterra, 3 - Torino

  Arianna Granata

  Media Relation & Digital PR Senior Account 

 

GIALLE&CO.
BAKED POTATOES

 

 

 

Apre il prossimo 26 ottobre Gialle&Co. il primo ristorante a Milano che trasforma e reinterpreta in chiave italiana la tipica baked potato inglese.


 

Sarà in zona Moscova il ristorante meneghino interamente dedicato alla patata cotta al forno e declinata in quindici ricette signature e altre stagionali ideate dallo chef Andrea Vigna. Ce n'è per tutti: dalle Fishytariane alle Veggytariane, dalle Meatariane alle Vegane. 

Tutto nasce dall'idea di cinque amici, durante un viaggio a Londra. Cercando qualcosa di tipico e poco distante dall'albergo la compagnia approda in un pub dove la proprietaria acclama a gran voce che qui si possono trovare le migliori baked potatoes della città. Ne ordinano diverse, dalla classica burro panna acida e bacon alla variante con pollo e salse, ma il tasting non è soddisfacente: pesantezza e gusto sciapo. Uno di loro decide quindi di sfidare la proprietaria a cucinare una baked potato all'italiana, in cambio di carpire i segreti della ricetta tradizionale. Quella notte nasce la prima ricetta della baked potato di Gialle&Co., la Threecolore con stracciatella, songino e pomodorini.

Le proposte:

Dai 7 agli 11 euro le proposte di Gialle&Co hanno nomi divertenti e ironici, come il concept del locale: si dividono in Fishytariane , per gli amanti del pesce, in Meatariane, per chi non può fare a meno della carne, in Veggytariane e Vegane per il popolo green.
Dodici proposte classiche e altre tre stagionali che arricchiscono la scelta dei menu. I signature dishes di Gialle&Co sono senza dubbio la Controstream (con salmone, crème fraîche allo zenzero, aneto e anacardi); la Mortacci yours (con guanciale croccante, salsa carbonara e pecorino); la Ratatoma (con ratatouille di verdure al forno, toma, origano fresco) per finire la Molto Well (Olio al basilico, crema melanzane, origano fresco e pomodorini confit). 

Scarica il menù cliccando qui

 Il design: 

 

 

 

Per creare Gialle&Co si è riunito un vero e proprio team composto da chef, esperti di marketing, art director ed interior designer, per creare un forte concept, non solo un locale, ma anche un brand con un DNA deciso da assaporare attraverso l’esperienza di tutti i sensi.
Lo studio, curato da The Chic Fish, si è focalizzato sul prodotto, la baked potato, sulla sua genuinità, oltre che sulla capacità tutta italiana di trasformarlo in una prelibatezza, grazie alla creatività culinaria tipica del Bel Paese.
L’interior design del locale si ispira a luoghi rurali e genuini, attraverso l’utilizzo di materiali grezzi, ma che trattati ed accostati nel giusto modo diventano raffinati e inusuali. Un design elegante ma nude, il locale è caratterizzato dalla ricerca di pezzi vintage e dalla sperimentazione attraverso le contaminazioni di materiali antichi con altri ultramoderni. Ma la vera innovazione è la costruzione di una serra all'interno del locale: cucina e bar sono racchiusi all’interno di un artistico collage di vecchie vetrate vintage recuperate in tutta Italia, per trasmettere la sensazione di mangiare all’esterno pur essendo all’interno, in un gioco di dentro e fuori che trasporta in un mondo rurale, lontano dalla caotica Milano.


Nella sala principale dalla fontana liberty da giardino recuperata da un'antica villa nobiliare, l'acqua potabile naturale e frizzante disseta gli amanti delle patate. I banconi ed i tavoli mostrano i segni del tempo e della natura: sono composti da antiche pietre vicentine del Gottardo rimaste all’aperto sotto le intemperie per anni. I muri sono decorati in un voluto unfinished mood, a testimoniare che la materia prima, da Gialle & Co. è la vera protagonista del locale, ancor prima di essere lavorata. La serra si completa con la particolare vetrina, che con un sistema unico nel suo genere studiato nei minimi dettagli permette al locale di aprirsi completamente alla città nelle giornate di bel tempo e diventando contemporaneamente nuovi posti a sedere.

L'aperitivo: 
Non mancherà inoltre una proposta per l’aperitivo: le mini baked. Patate più piccole dai 3 ai 14 euro, farcite e servite come finger food, per una degustazione completa, adatta ai più curiosi. Dalle 19:00 alle 20:30 saranno accompagnate da un buon vino o una birra artigianale (è Canediguerra il birrificio di Alessandria selezionato dal team di Gialle).

Orari:
Aperti 7 su 7 dalle 12 alle

 

Gialle&Co
Via A. Volta, 12
20121 Milano
333. 8255507
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ufficio stampa:
Camilla Rocca
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392. 0531233

 

 

 

GIANNITESSARI INCORONA AL CJASAL COME
MIGLIOR RISTORANTE EMERGENTE DEL TRIVENETO


 

 

Il premio della guida Venezie a Tavola consegnato dall'azienda agricola Giannitessari di Roncà a Stefano e Mattia Manias, giovani promesse veneziane

 

È la trattoria Al Cjasal di San Michele al Tagliamento (Venezia) il ristorante emergente dell'anno selezionato dal critico gastronomico Luigi Costa e premiato dall'azienda agricola Giannitessari di Roncà (Verona). Il premio è stato consegnato dallo stesso Tessari a Stefano e Mattia Manias ed Elena Falliero, gestori del locale, in occasione della presentazione dell'ottava edizione della guida Venezie a Tavola. Con oltre 150 ristoranti e 50 tra vini e prodotti artigianali, la guida pubblicata da Venezie Post anche quest'anno conduce alla scoperta delle eccellenze gastronomiche di una vasta regione che si estende dall'Alto Adige all'Istria.

“Giovani talenti ricchi di promesse che hanno struttura, sguardo all'orizzonte e profondità di ricerca” ha spiegato Costa, nella cui carriera ha scovato decine di talenti in cucina. E tale sembra essere il destino dei fratelli Manias e della pasticcera Elena Falliero che da quattro anni gestiscono il locale di famiglia dopo aver fatto esperienza nei ristoranti degli Alajmo e da Bartolini. Oggi propongono un ambiente caldo e accogliente con una formula del tutto originale: dello stesso piatto si può prendere la porzione, la mezza porzione, oppure il cicchetto. “La cena può diventare un lungo aperitivo, in cui provare decine di assaggi, abbinando ogni boccone ad un calice di vino” spiega Stefano Manias. Una cucina certamente informale che non trascura però la qualità delle materie prime. Come quelle dell'orto, coltivato personalmente da Mattia.

“Informalità e pragmatismo – spiega Gianni Tessari, titolare dell'omonima azienda agricola – sono questi gli elementi che mi fanno sentire particolarmente in sintonia con questi giovani chef che sono onorato di premiare. Anche a me piace andare alla sostanza delle cose, abbandonando inutili formalismi che il mondo del vino e quello della ristorazione devono oggi più che mai superare”.

Una strada che Gianni Tessari persegue attraverso vini in grado di coniugare piacevolezza e carattere. Tre i territori e le denominazioni nelle quali l'azienda opera: Lessini Durello di cui rappresenta uno dei principali produttori della versione Metodo Classico, Soave per i vini bianchi e Colli Berici per i vini da vitigni a bacca rossa.

Circa 55 gli ettari di vigneto distribuiti nelle tre DOC tra le province di Verona e Vicenza, una moderna cantina con circa 7.000 metri e 350.000 bottiglie prodotte, per un totale di quindici etichette.

 

Informazioni al sito: www.giannitessari.wine

Press info:

Michele Bertuzzo

347 9698760

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BISOL CELEBRA A VENISSA L’OSTRICA BRETONE

 
 
Sono aperte le iscrizioni per la cena evento

Domenica 5 novembre Venissa, Ambasciata Italiana della Confraternita dell'Ostrica di Bretagna, ospiterà una cena esclusiva per omaggiare la cultura lagunare e valorizzare la pregiata Ostrica Bretone. Durante l’evento verranno proposti alcuni accostamenti prestigiosi, tra cui il Private Cartizze Bisol DOCG 2013, che aprirà la serata accompagnando la degustazione di tre diverse tipologie di ostriche. Queste saranno poi abbinate al Dilà Metodo Classico Brut Nature 2014 Maeli e al Pas Dosé Millesimato 2004 Bisol, Metodo Classico eletto nel 2010 "miglior abbinamento” dai Cavalieri dell'Ostrica Bretone.
Lo chef Francesco Brutto ha ideato un menù speciale per la serata: risotto ostrica, mandorla e basilico, accompagnato dal Private Relio Bisol 2009 Rifermentato in Bottiglia, seguito da sgombro, mela verde e ostrica, in abbinamento al Bianco Infinito 2015 di Maeli. Per chiudere in dolcezza, un tiramisù impreziosito dal Fior d’Arancio DOCG 2015.
La cena, che prevede un numero limitato di posti su prenotazione, ha un costo di €80. Durante l’evento sarà possibile - candidandosi preventivamente al momento della prenotazione -  entrare a far parte della Confrerie, partecipando all’”intronizzazione”, un rito solenne e coreografico che trae origine dal Medioevo. La quota associativa per i nuovi chevaliers de l’huitre è di €100.
Per l’occasione Venissa offrirà l’opportunità di immergersi ancor più nell’esperienza della Venezia Nativa, dando la possibilità di pernottare in una delle prestigiose camere di CasaBurano, l’albergo diffuso che la famiglia Bisol ha realizzato nell’omonima isola della laguna di Venezia. Il costo della cena, compreso il pernottamento, è di €140 a persona in camera doppia.
Alla serata saranno presenti Gianluca Bisol, Presidente di Bisol e Cancelliere del Mar Adriatico della Confraternita, e l’Ambasciatore Italiano, Comm. Gildo Angelo Antonio Carabelli, che racconta “Scopo della Confrèrie de la Huitre de Bretagne è la promozione dell'ostrica coltivata a sud della Bretagna, nel Golfo di Morbihan. Tra le persone intronizzate a titolo di Cavaliere, ci sono leader politici, personaggi del giornalismo e dello spettacolo, sportivi, ristoratori e agenti di turismo, oltre a Chef titolati e gastronomi”.

Per informazioni e prenotazioni:
Venissa - Isola di Mazzorbo/Venezia
tel. +39 041.52.72.281 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.venissa.it

BRISTOT PASTIS

 

 

PASTIS, il bistrot al civico 90 di via Marcona a Milano, non smette di stupire e deliziare i palati dei suoi clienti con proposte gourmet. Dopo i taglieri di formaggi e salumi di altissima qualità, una carta dei vini con oltre 60 etichette e un’attenta selezione di birre artigianali, in occasione della stagione autunno inverno in arrivo, l’ormai noto bistrot a due passi da piazza Cinque Giornate, arricchisce il proprio menù con due stuzzicanti novità: le tartare e gli hamburgers di fassona

Le tartare, di carne fassona cruda, spaziano da quelle più classiche, olio sale e pepe o capperi e acciughe, a quelle più particolari, come ad esempio la tartare Baccus con maionese alle acciughe, riduzione di morellino e tartufo nero oppure la tartare Regina con capperi, caprino fresco, cipolle caramellate ed erba cipollina. Non mancano le proposte più trendy, come ad esempio la tartare Tulum, con cipolla rossa, peperone, coriandolo, avogado e lime o Exotic con mango, cipolla rossa, peperoncino bio, lime e uova di capelin.

Gli hamburgers di fassona con pane al sesamo completano la novità della stagione autunno inverno. Si potrà scegliere tra il classico Bacon cheese Burger, il Lorina Cheese burger con crema di porcini, erbe fini, rucola, formaggella di Tremosine filante e il Blue cheese burger con gorgonzola, cipolla caramellata, pancetta nostrana croccante.

«Abbiamo sperimentato le tartare e gli hamburger di fassona con i nostri clienti abituali. Le nostre proposte sono piaciute e abbiamo quindi deciso di inserirle nel menù come idea sfiziosa e golosa, in alternativa al classico aperitivo o cena», affermano Roberto e Sabrina, gestori del Pastis.

Numerose proposte: diversi tipi di taglieri, carpacci e insalate, piatti caldi e dessert, ma anche vintage cocktails e cocktails analcolici, birre artigianali, distillati e liquori, una ricercata selezione di Gin, un’ampia carta di vini e ovviamente il Pastis, l’aperitivo alcolico francese profumato all’anice.

A fare da sfondo ai piaceri del palato, l’ambientazione originale degli interni, dominati dal grande bancone in legno della metà del ‘900, dal pavimento a scacchi bianchi e testa di moro, dai grandi specchi vintage e dalle citazioni celebri trascritte a pennarello sulle piastrelle bianche delle pareti. Atmosfera calda e accogliente anche per il dehor, reso ancora più suggestivo dalla vista, all’orizzonte, del simbolo meneghino per eccellenza: la Madonnina.

PASTIS - Via Marcona, 90 - 20129 Milano - Tel. 333 6729072

 

Giorgia Assensi

Cell. 347/8951181

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UN MERCOLEDÌ DA VIGNAIOLI: GENOVA INCONTRA I PRODUTTORI FIVI

 

 

 

Mercoledì 25 ottobre 2017, 14 cene in 14 diversi ristoranti per parlare di vini e vignaioli FIVI. A Genova cena alla Brinca

 

14 cene, tutte il 25 ottobre, in 14 diversi ristoranti entro un raggio di 100 km da Piacenza. È un Mercoledì da Vignaioli, la novità della settima edizione del Mercato dei Vignaioli Indipendenti. L'appuntamento a Genova è alla trattoria alla Brinca a Campo di Ne.


Un progetto nato per raccontare ad appassionati, ristoratori e sommelier la realtà dei Vignaioli Indipendenti FIVI e per presentare il prossimo Mercato di Piacenza. A ogni cena saranno presenti due vignaioli, in rappresentanza della FIVI, che durante la serata spiegheranno agli ospiti cos'è la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, qual è lo spirito che la anima e quali sono le battaglie che porta avanti.

I partecipanti alla cena riceveranno in omaggio un biglietto per il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che si terrà il 25 e 26 novembre 2017 a Piacenza Expo.


Ogni ristorante sarà libero di interpretare il tema della serata, proponendo 5 piatti che saranno abbinati a 5 vini di Vignaioli Indipendenti scelti al di fuori del territorio, in un ideale viaggio enologico attraverso l’Italia.


La Brinca

Via Campo di Ne, 58 - 16040 - Ne (GE) - http://www.labrinca.it

 

Mercoledì 25 ottobre Ore: 20,00: Piccolo assaggio di Panissa, focaccia fritta etorta di riso, a seguire: Gli antipasti della nostra Campagna con Trento d.o.c. Brut Nature 2011 – Moser, Trento

Picagge al sugo di cinghiale con Colline Lucchesi d.o.c. Palistorti 2015 Tenuta di Valgiano, Valgiano (Lucca)

Zuppetta di funghi selvatici, fagioli e patate locali con Boca d.o.c. 2012 – Barbaglia, Cavallirio (Novara)

Punta di vitello alle bacche di ginepro cotta al forno a legna con Cirò Rosso Classico Superiore d.o.c. 2013 di Cataldo Calabretta, Cirò Marina (Crotone)

Sacripantina e Canestrello con Muffa Nobile Orvieto Classico Superiore d.o.c. 2015 – Palazzone, Orvieto (Terni)

Relatori :Stefano Pizzamiglio – La Tosa (PC) - Delegato Regionale FIVI

Luigi De Sanctis - Cantina Luigi De Santics ( Frascati RM) – Consigliere FIVI

Prezzo: 50 €

 

Un anticipo di quel che sarà poi il Mercato dei Vini di Piacenza.

Mercato dei vini in breve:

Quando: sabato 25 e domenica 26 novembre 2017

Dove: PiacenzaExpo

Orario di apertura al pubblico: dalle 11.00 alle 19.00

Ingresso: € 15.00 comprensivo di bicchiere per degustazioni

Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso) e possessori del biglietto della manifestazione MareDivino 2017

Parcheggio: gratuito

Info utili: 500 i carrelli disponibili per gli acquisti

I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.

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FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".

Attualmente sono poco più di 1100 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.

 

Ufficio stampa FIVI:

Davide Cocco

392 9286448

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