Recensioni
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TRE APPUNTAMENTI CON ASSAGGIA LA LIGURIA: MARSIGLIA, TORINO, MILLESIMO
ASSAGGIA LA LIGURIA VOLA ALLA FIERA INTERNAZIONALE DI MARSIGLIA
La Fiera di Marsiglia è la seconda fiera campionaria di Francia con 300.000 visitatori, 1.000 espositori ripartiti su 120.000 mq e un palinsesto di serate tematiche: un grande evento e una straordinaria vetrina "mediterranea" dove si ritrovano imprese, artigiani, operatori economici e artisti provenienti da tutto il mondo.
Durante la sua novantottetesima edizione che si svolge dal 22 settembre al 2 ottobre 2023, Assaggia la Liguria è presente con uno spazio espositivo all'interno del Padiglione Italia, grazie a Città Metropolitana di Genova in sinergia con Chambre de Commerce Italienne pour la France de Marseille: un'opportunità per sviluppare e far crescere i rapporti commerciali con il Sud della Francia.
Lo spazio prevede un’attività commerciale curata da un’azienda rappresentativa del Consorzio di tutela del Basilico Genovese DOP (Calcagno Paolo soc.coop. agricola), che sarà arricchito da un’animazione durante le giornate clou della manifestazione, il 28 e 29 Settembre rispettivamente “Giornata Italia” e la “Notturna” durante le quali si terranno appuntamenti esperienziali con il “LABORATORIO EMOZIONALE DI PESTO AL MORTAIO: BASILICO GENOVESE DOP E DEGUSTAZIONE OLIO RIVIERA LIGURE DOP E VINI DEL GENOVESATO.”
ASSAGGIA LA LIGURIA A TORINO PER LA LIGURIA AL “VILLAGGIO DELLE REGIONI”
La Regione Piemonte ospiterà a Torino, dal 30 settembre al 3 ottobre, la seconda edizione de "L'Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Quest'anno la manifestazione si dipanerà da piazza Castello, che nel fine settimana si trasformerà in un “Villaggio delle Regioni” con stand promozionali disposti in modo da evocare la forma geografica dell'Italia, all’insegna delle eccellenze territoriali, per coinvolgere poi i luoghi simboli della storia d’Italia che ospiteranno due giornate di incontri istituzionali di grande caratura.
Allo spazio della Liguria del “Villaggio delle Regioni” sabato 30 Settembre alle ore 18 si svolgerà "ASSAGGIA LA LIGURIA - laboratorio e ingredienti tradizionali del pesto al mortaio: Basilico Genovese DOP e Olio Riviera Ligure DOP e abbinamento vini liguri" : una preziosa occasione per portare i prodotti certificati della nostra Regione come simbolo del territorio e risorsa non solo gastronomica ma anche culturale da condividere sulla scena nazionale.
ASSAGGIARE UN TERRITORIO ATTRAVERSO LE SUE ECCELLENZE
ALLA FESTA NAZIONALE DEL TARTUFO DI MILLESIMO
Alla Festa Nazionale del Tartufo di Millesimo che in Italia celebra il pregiato prodotto della Val Bormida, famosa per la sua eccellente offerta gastronomica, posto d’onore alla Liguria con il programma promozionale “Assaggia la Liguria”.
Tre ricchissime giornate all’insegna del gusto di eccellenza dove saranno protagonisti le attività informative e di animazione per promuovere il valore e la conoscenza delle DOP e IGP della Liguria con le esperienze culturali ed emozionali del programma promozionale “Assaggia la Liguria” dedicato alle produzioni DOP Basilico Genovese DOP, Olio DOP Riviera Ligure e vini liguri DOP/ IGP , autentico patrimonio per il territorio, sotto il profilo sia intellettuale sia economico, insieme alle altre produzioni tradizionali liguri promosse in collaborazione con Regione Liguria.
Un palinsesto esperienziale, tra didattica e intrattenimento culturale con degustazioni guidate per scoprire il valore dell’origine per le eccellenze della Liguria.
ASSAGGIA LA LIGURIA! SPAZIO ESPERIENZIALE
BASILICO GENOVESE DOP, OLIO RIVIERA LIGURE DOP, VINI DOP-IGP E ALTRE ECCELLENZE LIGURI
in uno spazio culturale interattivo tra teatralità, laboratori e degustazioni guidate.
Il format “Assaggia la Liguria” animerà uno stand esperienziale in piazza e realizzerà un palinsesto di attività che unisce la competenza degli esperti di settore a quella teatrale e di animazione della compagnia Teatro del Piccione per raccontare le eccellenze agroalimentari della Liguria “in tutti i sensi”.
“Assaggia la Liguria”
Venerdì
ore 15.30 e ore 18.30
LABORATORIO EMOZIONALE DI PESTO AL MORTAIO: Basilico Genovese DOP e OLIO RIVIERA LIGURE DOP gli ingredienti tradizionali di un mito della Liguria
Sabato
ore 11.30 e ore 15.30:
LABORATORIO EMOZIONALE DI PESTO AL MORTAIO: Basilico Genovese DOP e OLIO RIVIERA LIGURE DOP gli ingredienti tradizionali di un mito della Liguria
ore 17.00 e ore 18.30:
Laboratorio SEGRETI E SAPORI DEI VINI LIGURI con I.Brunegno (FISAR)
Domenica
ore 11.30 e 15.30:
LABORATORIO EMOZIONALE DI PESTO AL MORTAIO: Basilico Genovese DOP e OLIO RIVIERA LIGURE DOP gli ingredienti tradizionali di un mito della Liguria
ore 17.00 e ore 18.00:
Laboratorio STORIA E DEGUSTAZIONE DI OLIO RIVIERA LIGURE DOP
Un progetto dei Consorzi di tutela del Basilico Genovese DOP e dell’Olio Riviera Ligure DOP ed Enoteca Regionale della Liguria in collaborazione con Regione Liguria realizzato dalla Compagnia Teatro del Piccione.
Consorzio di tutela dell’Olio Riviera Ligure DOP
UNA BIRRETTA ANCHE A PRANZO? SÌ, MA DI QUALITÀ
LA NUOVA PROPOSTA DI 32 VIA DEI BIRRAI È LA "MEZZO LITRO" 100% ITALIANA
Cresce sempre più l'offerta di 32 Via dei Birrai, il birrificio veneto che gioca le proprie carte sul binomio vincente costituito dalla qualità artigianale del prodotto e dall'approccio di stampo industriale che garantisce un perfetto controllo dei processi di produzione. La novità di questa fine estate è l'esordio di un nuovo formato, del tutto inedito per 32: il mezzo litro, riservato alla sola Ambita, un vanto per l'azienda di Pederobba (Treviso): birra chiara monoluppolo, bandiera d'italianità di 32 nel mondo perché realizzata esclusivamente con ingredienti nazionali. Il luppolo Brewer's Gold viene infatti coltivato sulle colline adiacenti al birrificio, a Monfumo; come per le altre tipologie, l'acqua purissima proviene dalla sorgente di Schievenin, nell'omonima valle bellunese nel Comune di Quero Vas, a una ventina di minuti d'auto, «passa dalla rete per una prima garanzia di qualità, poi noi la sottoponiamo ulteriormente ai nostri controlli e la modifichiamo e tariamo a seconda del tipo di birra, perché anche l’acqua non è sempre uguale...». Anche il malto è d'orzo nostrano, coltivato nella provincia di Venezia e Treviso. Non a caso, tra le coloratissime etichette che caratterizzano le otto tipologie di birra firmata 32 Via dei Birrai, Ambita vanta quella più variopinta di tutte: verde, bianca e rossa, ovviamente Ambita da mezzo litro sarà disponibile a partire da metà novembre 2023
L'esordio con la "mezzo litro" della sola Ambita indica quella che è nel medesimo tempo una volontà diversa e la conferma di una scelta di fondo. Volontà diversa perché, col nuovo formato, 32 Via dei Birrai si proietta su un ulteriore segmento di mercato, specifico ma tutt'altro che trascurabile, quello del consumatore che vuole "bere italiano" anche a pranzo: «Copriremo così la fascia dei singoli che desiderano una birra non troppo impegnativa né come quantità, né come caratteristiche organolettiche, per accompagnare il proprio pasto veloce di mezzodì, pensiamo soprattutto ai tanti stranieri che vogliono sorseggiare una birra tricolore quando si trovano nel nostro Paese», un mercato a sé specie in zone turistiche.
Via libera al nuovo formato, dunque, ma solo in questo specifico caso: per il resto, 32 Via dei Birrai conferma la propria scelta di fondo e adotta uno standard da 75 cl, per una ragione importante: «Prendiamo la stessa birra, la assaggiamo da una bottiglia da 33 cl, da 66 cl, da 75 cl e alla spina: cambia completamente il sapore, il cliente non sa il perché, noi sì. È il formato. Dato che noi ci vogliamo caratterizzare e ci distinguiamo per la costanza, abbiamo fatto una scelta tranchant», spiegano i fondatori di 32, Loreno Michielin, Fabiano Toffoli e Alessandro Zilli. Bottiglia da 75 cl, dunque, che presuppone l'utilizzo di un bicchiere, «lo predichiamo da sempre: per gustare al meglio una birra si apre la bottiglia, si prende il bicchiere, si fa schiumare, eccetera. Quindi no lattina o bottiglia da 33 cl, anche se la distribuzione ce le chiede. Noi forniamo un metodo, il 75 cl va nel bicchiere, così ci si regala anche eleganza». La stessa che si può riscontrare nell'altro formato, introdotto più di recente, la magnum da 1,5 litri, per fare della birra un oggetto da regalo.
32 VIA DEI BIRRAI è l'azienda creata nel 2006 a Pederobba (Treviso) da tre amici che, al bar, desideravano cambiare il mondo dei microbirrifici italiani, troppe volte caratterizzato dalla qualità incostante delle proprie produzioni. I veneti Fabiano Toffoli (classe 1973, oggi mastro birraio), Loreno Michielin (classe 1968, direttore commerciale) e Alessandro Zilli (classe 1971, responsabile della ricerca e dello sviluppo) hanno imposto il loro standard: adesso 32 è una realtà tra le più consolidate, dinamiche e innovative del settore, nel nostro Paese. È un birrificio che rimane piccolo nei numeri - sette dipendenti più i fondatori, 350 mila bottiglie all’anno - e quindi sa garantire un'attenzione di tipo artigianale, una cura del prodotto che i big proprio non possono permettersi; ma che, nel contempo, si caratterizza per un approccio industriale nei criteri di produzione, «il buon birrificio deve fornire uno standard, una costanza di qualità. Il sapore e la persistenza devono essere sempre uguali nel tempo, altrimenti il consumatore rimane deluso».
LE BIRRE - 32 Via dei Birrai, produce otto tipi diversi di birre, ognuno caratterizzato da uno specifico colore nell'iconica etichetta. La Audace è una bionda totalmente biologica doppio malto che ha fatto messe di premi, dal secondo posto del Best Bio Beer 2022 all'oro dei World Beer Awards 2018. La Nebra è un'ambrata dolce con nuances di fiori di sambuco, medaglia d'oro ai World Beer Awards 2019. E ancora: la Oppale è una bionda luppolata, la Curmi una bianca speziata con note di coriandolo e scorza d'arancio. Poi ci sono sorsi più particolari, per palati esigenti, come quelli della Atra, una bruna morbida, della Admiral, rossa doppio malto, della Tre+due, leggera speziata con sentori di coriandolo e scorza d'arancia amara, e della Nectar, bruna al miele di castagno del Grappa, prodotta solo per il Natale. E poi c'è la Ambita, birra chiara monoluppolo, 100% italiana perché prodotta esclusivamente con ingredienti locali.
Paola Pontarollo
UNA BELLA GIORNATA IN FRANCIACORTA
di Virgilio Pronzati
L’ingresso dell’azienda inserita nello storico palazzo
La Lombardia, in particolare il Bresciano, oltre ad avere una solida economia derivata da industrie e terziario, vanta una tradizione e produzione enologica di gran qualità. La storica regione denominata Franciacorta è sinonimo di grandi vini spumanti, da essere definita la Champagne nostrana. Il suo nome viene da Francae Curtese Franzacurta (1277) ma la qualità dei suoi spumanti Docg deriva dalle ottime condizioni pedoclimatiche e dalle razionali tecniche adottate nel vigneto ed in cantina dai dinamici produttori.
La storica e suggestiva proprietà della Famiglia Vezzoli
Una delle poche Denominazioni tutelate e conosciute in tutto il mondo, alla pari di Chianti e Chianti Classico, Bordeaux, Porto, Malaga, Tokaji. Una fama meritata ma relativamente recente, nata nel 1961. Franciacorta in cifre: quattro vitigni, Pinot Nero, Pinot Bianco (max 50%), Chardonnay, Erbamat (max 19%). Tre i vini: “Franciacorta” “Franciacorta” Satèn; “Franciacorta” Rosé. Sei tipologie: Non dosato, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demi-sec; 19 comuni, 122 cantine associate, oltre 21 milioni di bottiglie vendute nel 2022, con un prezzo medio in negozio di circa 22 euro la bottiglia. Altri vini prodotti in zona: Curtefranca DOC Bianco e Rosso, Sebino IGT.
Una parte dei vigneti di proprietà
Dopo la breve descrizione della zona ed i suoi vini, il motivo del nostro viaggio nella Franciacorta. L’amico Giuliano Fiorentini rappresentante di vini di pregio di piccole e medie cantine, nonchè onavista e sommelier, ha colto l’invito di Ugo Vezzoli petite recoltant della Franciacorta, coinvolgendo anche me e suo cugino Germano Righetti, gran cuoco e di simpatica convivialità. A riceverci con molta cordialità nella sua elegante e storica dimora sita a Palazzolo sull’Oglio, Ugo Vezzoli patron dell’azienda omonima e suo figlio Lorenzo, valente braccio destro e responsabile sia in vigneto che in cantina.
La splendida tenuta con prato e alberi centenari
Una “location” splendida costruita nel Cinquecento dove sono inseriti gli uffici, la sala per le degustazioni e una grande e suggestiva veranda. Le cantine di lavorazione e invecchiamento sono su due livelli di cui uno interrato; l’altro, utilizza parte degli edifici rurali ottocenteschi. A testimoniare la popolarità e le radici storiche della famiglia Vezzoli, l’indirizzo dell’azienda sito in via G.B. Vezzoli e, ancor più, l’impegno in numerose iniziative sociali e politiche messe in atto tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, con produzione cerealicola.
Parte della cantina con ordinate pupitres
I Vezzoli hanno dato sempre molta importanza all’attività nel settore agricolo. Alla tradizionale produzione cerealicola, agli inizi dello scorso secolo si era aggiunta la bachicoltura, poi negli anni Venti venne impiantato un pereto sperimentale. Nel 1981 viene piantato il primo vigneto di uve Chardonnay. Quelli del Franciacorta sono situati nel comune di Adro: dai 3 ettari impiantati a vigneto (Chardonnay DOCG, Pinot Nero DOCG, Merlot e Cabernet DOC) sono prodotte oltre 20.000 bottiglie. Nei 15.000 mq di vigneto della frazione di San Pancrazio di Palazzolo sull’Oglio, derivano circa 10.000 bottiglie di Curtefranca DOC e Sebino IGT.
I quattro moschettieri di Franciacorta
Dopo i saluti e le presentazioni di rito, un’accurata visita alle cantine e, proposta da Lorenzo Vezzoli, un’interessante degustazione tecnica di quattro Franciacorta DOCG:
Brut: Chardonnay 80% e Pinot Nero 20 % (24 mesi sui lieviti). Vista: brillante, di colore paglierino con perlage abbastanza fine, fitto e continuo. Al naso è intenso, persistente e fine, con sentori di nocciola, ribes rosso e agrumi. In bocca è secco, fresco e sapido, di equilibrata struttura e persistenza.
Satèn Brut: Chardonnay (24 mesi sui lieviti). Vista: Cristallino, di colore paglierino tenue con perlage sufficientemente fine, fitto e continuo. Al naso è discretamente intenso e persistente, con sentori di mela renetta, crosta di pane e lieve vegetale. In bocca è secco e fresco, sapido, appena morbido, di buon equilibrio ed invito a ribersi.
Da sx: Giuliano Fiorentini, Silvia Suardi, Germano Righetti, Ugo Vezzoli, Lorenzo Vezzoli e Virgilio Pronzati
Rosé: Pinot Nero (24 mesi sui lieviti). Vista: Cristallino, di colore giallo-ramato tenue, con perlage discretamente fine, fitto e continuo. Al naso è intenso e persistente, con netti sentori fruttati di gelatina di mora e lampone. In bocca è secco e sapido, pieno ma snello, di buona persistenza.
Pas dosé millesimato: Chardonnay 80%, Pinot Nero 20 % (36 mesi sui lieviti). Vista: brillante, di colore giallo paglierino deciso, con perlage molto fine, fitto e continuo. Al naso è molto intenso, persistente e fine, composito, con sentori fruttati di mandorla, corbezzolo e fieno di montagna. In bocca è molto secco e fresco, rapido, leggermente minerale, pieno ma snello, di sensibile persistenza.
Una sequenza qualitativa che fa esprimere al meglio il vocato terroir.
Di seguito, un pranzo con golosità esclusive: coppa, salame e culatello di Felino, irrinunciabile risotto carnaroli con vongole veraci creato per l’occasione da Germano Righetti, plateau di formaggi di malga e, dulcis in fundo, invitanti biscotti. Il tutto perfettamente abbinato agli spumanti aziendali. Ma non è finita li. Ugo Vezzoli perfetto anfitrione, ha siglato l’incontro, donando agli ospiti un’elegante confezione contenente un Franciacorta Brut e due flutes griffate.
SAMPDORIA CLUB LUCA VIALLI E BOBBY GOL
Mercoledì 20 Settembre dalle ore 19.00 al Ristorante Ortica di Pieve Ligure (Pieve Alta) in Via Giovanni Migone 4, si svolgerà la Cena di Inizio campionato del Sampdoria Club Luca Vialli e Bobby Gol.
Come precedentemente annunciato, in questa occasione, verranno assegnati due Premi, che diventeranno un appuntamento annuale.
Il primo denominato “Perché ci lega un filo…” sarà consegnato a chi ha dimostrato la propria Sampdorianità.
Quest'anno il premiato sarà Enrico Nicolini, bandiera blucerchiata che, negli anni, si è distinto per aver fatto una vera e propria scelta di cuore nei confronti dei colori doriani.
Il secondo denominato "SampdoriAMO" sarà consegnato a chi si è distinto per l'impegno nel sociale.
Quest'anno il premiato sarà Fabio Incorvaia, 7 campione del mondo di moto d'acqua, che con il suo Progetto "Jetski Therapy" permette a tanti ragazzi diversamente abili, di poter vivere le emozioni di questo sport, dedicando loro tempo e attenzioni.
Ospiti dell'evento saranno: Francesca Mantovani, Luca Pellegrini e Corrado Tedeschi.
Per avere maggiori informazioni e prenotare un posto in questa serata di celebrazioni, è possibile contattare Luciano al seguente numero: 3209081465
o mandare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Una grande Festa, un'occasione per iniziare, al meglio, un nuovo emozionante anno da vivere nel segno dei colori blucerchiati.
“BERE IL TERRITORIO” XXII EDIZIONE
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SAPORIUM FIRENZE DIVENTA BRAND AMBASSADOR DI CALVISIUS
L’annuncio durante una cena speciale dedicata al caviale Calvisius Tradition Royal
La cena con menù degustazione, che vedrà ovviamente il Caviale Calvisius Tradition Royal protagonista di tutti i piatti, sarà servito in cinque portate principali, tra cui le tre iconiche dello Chef Ariel Hagen: sogliola con lenticchie germogliate, beurre blanc e Caviale Calvisius, il Riso Carnaroli Riserva San Massimo con Parmigiano Reggiano Vacche Rosse 36 mesi, calamaretto spillo e mostarda di limone con Caviale Calvisius ed infine la Frisona alla brace, patata sfogliata accompagnata da mirtillo rosso e Caviale Calvisius. Questi piatti saranno affiancati e valorizzati dall'abbinamento pensato dal nostro Sommelier con i Vini di Borgo Santo Pietro che prevede, in ordine, il Rosé, lo Chardonnay e il Pinot Noir della tenuta. Il dessert invece, sarà abbinato al cocktail Sparkling Root creato dal Barman per l'occasione e che si allinea al concetto di ideazione della carta di Saporium Lounge.
“Ho pensato e creato questi piatti” afferma Chef Ariel Hagen “volendo mantenere gusti neutri e di grande tecnica per ottenere una perfetta connessione con la prelibatezza di Caviale Calvisius” e prosegue “Questo prodotto d’eccellenza si distingue da sempre per gusto, eleganza ed unicità. Rappresenta per me il concetto di perfezione che si ottiene solo grazie al lavoro scrupoloso di un team di persone che si prende cura con tenacia e amore del proprio prodotto ed è capace di goderne solo dopo una lunga attesa. Esattamente come noi a Borgo Santo Pietro, e di conseguenza a Saporium Firenze, dove un’equipe di agricoltori, giardinieri culinari e chef lavorano in armonia per portare a tavola i frutti dell’agricoltura biologica.”
I Ristoranti Borgo Santo Pietro Saporium, a Chiusdino e Firenze prendono vita dalla tenuta di 13 ettari coltivata secondo i principi dell’agricoltura biologica e circolare, dove alleviamo anche pecore, polli e galline ruspanti, maiali e api, per produrre formaggio artigianale, salumi e insaccati, miele grezzo e uova fresche. Nella tenuta si trovano anche due vigneti, frutteti e campi di noci, un caseificio artigianale e un ampio orto biodinamico che offre verdure di stagione, erbe e fiori eduli lungo tutto il corso dell’anno.
La tenuta è il cuore pulsante della filosofia “dalla Terra al piatto” che anima i ristoranti del Gruppo, dove il nostro chef e il suo team collaborano costantemente con il maestro giardiniere, il raccoglitore, il casaro, il panettiere, la specialista della fermentazione e il macellaio, tra gli altri, per realizzare straordinari piatti.
L’azienda Agroittica Lombarda e il Caviale Calvisius
Agroittica Lombarda è ad oggi il più grande allevamento di storioni in Europa, le specie allevate costituiscono un’importante riserva genetica che viene attentamente preservata dall’azienda e resa disponibile per piani di ripopolamento faunistico. L’alta qualità raggiunta dai prodotti Calvisius Caviar di Agroittica è frutto della maniacale attenzione all’allevamento e al controllo dell’acqua. L’intero sito occupa 60 ettari all'interno dei quali sgorga direttamente l'acqua incontaminata della falda acquifera presente nella Bassa Pianura Bresciana.
Federica Nitti
CALICI DI STELLE A SIENA: VINI D’ECCELLENZA SENESI E NAZIONALI IN FORTEZZA NELLA NOTTE DI SAN LORENZO
Appuntamento giovedì 10 agosto, dalle 19 alle 24, per l’evento organizzato da Città del Vino e Movimento Turismo del Vino
Calici di Stelle torna a Siena, in Fortezza, con un’edizione rinnovata e tanti vini di eccellenza. L’appuntamento è per giovedì 10 agosto, notte di San Lorenzo, dalle 19 alle 24, per la grande festa estiva delle Città del Vino e del Movimento Turismo del Vino che fa tappa in Fortezza.
L’evento, sotto l’egida del Comune di Siena (Assessorato al Turismo) che di Città del Vino è socio fondatore, è promosso in collaborazione con gli organizzatori del Siena Summer Festival, e propone 2 banchi d’assaggio con i vini rappresentativi delle Città del Vino (bianchi e bollicine, rossi e internazionali) e la presenza di aziende del territorio e non solo, che presenteranno le loro eccellenze enologiche.
Le aziende - L’Azienda Agricola Casagrande di Lucrezia Calagna, di Quercegrossa (Castelnuovo Berardenga), proporrà, tra i suoi vini, il Chianti Classico DOCG Riserva 2017 “Lucretia” che ha conquistato la Gran Medaglia d’Oro all’ultima edizione del Concorso Enologico Internazionale Città del Vino che si è svolto a maggio a Sambuca di Sicilia (Agrigento): prima partecipazione e subito un prestigioso riconoscimento.
In degustazione anche il Prosecco Superiore DOCG Extra Dry dell’Azienda Castellalta di San Pietro di Feletto (Treviso) che si è aggiudicato la Medaglia d’Argento sempre al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino, nella sezione Forum Spumanti; l’azienda trevigiana di Benedetto De Pizzol propone i suoi Prosecco tra i più apprezzati e premiati del suo territorio.
Sono presenti anche l’Azienda Ridolfi e l’Azienda Collelceto (Montalcino); l’Azienda Agricola La Montanina (Gaiole in Chianti); La Fattoria di Corsano (Ville di Corsano, Monteroni d’Arbia); la Fattoria di Campriano e l’Azienda Montepescini (Murlo); l’Azienda Castello Poggiarello (Sovicille).
Il costo è di 10 euro per tre degustazioni di vini (con rilascio di calici di cristallo con 5 euro di cauzione che saranno restituiti alla riconsegna del calice, e sacchetta porta calice) oppure 15 euro se si vuole accompagnare i vini in degustazione con uno spuntino.
CERTIFICAZIONE EQUALITAS PER VINCHIO VAGLIO
La notizia merita il suono della stappatura del nostro miglior vino: Vinchio Vaglio è ufficialmente una Cantina Sostenibile!
Un percorso lungo che sostiene il valore delle nostre decisioni e delle nostre attenzioni costanti. Una certificazione che testimonia il nostro impegno serio nella tutela del territorio. Una ufficialità che sancisce a chiare lettere la nostra direzione verso un mondo più sostenibile
CERTIFICAZIONE EQUALITAS
Lo standard Equalitas certifica la sostenibilità nella filiera vitivinicola secondo pilastri misurabili attraverso indicatori precisi. È la conclusione di un percorso lungo che sostiene il valore delle nostre decisioni con l'ufficialità che sancisce a chiare lettere la nostra direzione verso un mondo più sostenibile.
Puoi leggere l'approfondimento qui.
Il nostro impegno
Se è certamente vero che la missione di un’azienda è quella di creare valore, Vinchio Vaglio ha sempre ribadito come il fine ultimo della Cantina Cooperativa fosse diretto alla valorizzazione della comunità e del territorio per far sì che lo sviluppo dell’azienda andasse di pari passo con quello della realtà che ci circonda, diventano davvero sostenibile nel lungo periodo sotto l’aspetto economico, ambientale e sociale.
Puoi leggere l'approfondimento qui.
...ma non finisce quì
La certificazione Equalitas rappresenta per noi un traguardo importante, ma ci permette anche, d’ora in avanti, di adottare un Sistema interno di Gestione della Sostenibilità e di pubblicare un Bilancio Annuale di Sostenibilità, potendo garantire a te che acquisti i nostri vini e ci regali la tua fiducia, di continuare a migliorarci per un futuro più sostenibile.