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A COMPAGNA “I CAMPANÆ” IERI E OGGI IN LIGURIA"
Martedì 22 marzo 2022 alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore in piazza Sarzano, (all’uscita della metropolitana) A Compagna nell’ambito delle conferenze I Martedì de A Compagna, che l’antico sodalizio cura da oltre quarant’anni, promuove il XX appuntamento del ciclo 2021-2022: Marco Barra, Luca Brignole, Matteo Soro: «“I Canpanæ” ieri e oggi in Liguria».
INGRESSO LIBERO
NOTA. Per accedere alla sala della conferenza occorre esibire il super green pass, indossare la mascherina e mantenere le distanze di sicurezza. I posti a disposizione sono 160, numero che non può essere superato.
Non occorre prenotare.
Attraverso un viaggio nei secoli scopriremo chi erano e chi sono i canpanæ! Dietro questo termine si celano due figure uniche e complementari legate allo strumento che da più di un millennio accompagna la vita di milioni di persone, e che in Liguria vanta una grande e sentita tradizione. Ad accompagnarci in questo viaggio tre canpanæ del XXI secolo: Luca Brignole, compositore e studioso di campane, Marco Barra e Matteo Soro, membri del consiglio di Presidenza dell’Associazione Campanari Liguri, riconosciuto “Gruppo di Interesse Nazionale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Info: Per programmi segui il link:
http://www.acompagna.org/rf/mar/index.htm
Per le rassegne fotografiche segui il link:
http://www.acompagna.org/rf/index.htm
La conferenza si tiene nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università di Genova in Sarzano (350 posti a sedere). Si tratta della chiesa sconsacrata che è sulla piazza ed è raggiungibile, oltre che con la metropolitana, da piazza Carignano percorrendo il ponte di Carignano (via Ravasco) oppure lungo la direttrice piazza Dante, Porta Soprana, via Ravecca, Sarzano.
Clicca qui per la cartina di Google Maps
Festa delle campane
Anno sociale 2021-2022
secondo trimestre de I MARTEDI’ DE A COMPAGNA a cura de A Compagna
Si tengono di martedì alle ore 17.00 nell’Aula San Salvatore della Scuola Politecnica dell’Università in piazza Sarzano dall'uscita della metropolitana.
L’Aula San Salvatore è la chiesa sconsacrata presente in piazza Sarzano e raggiungibile, oltre che con la metropolitana, anche con il 35 attraversando il Ponte di Carignano o seguendo la direttrice, tutta in piano, piazza Dante, Porta Soprana, Ravecca.
Marzo
15) Le correnti nel mar Ligure e le grandi correnti oceaniche; a cura di Ferdinando Biancalani e Chiara Robello
22) “I Canpanæ” ieri e oggi in Liguria; a cura di Marco Barra, Luca Brignole, Matteo Soro
29) Storia del mandolino a Genova e in Liguria; a cura del Circolo Mandolinistico “Il Risveglio”
CALENDARIO “VENERDI’ A PAXO” CICLO. 2021-22
11)-VENERDI’ 25 MARZO 2022 G. Panella-“Gozzi, pescatori e marinai”
12)-VENERDI’ 8 APRILE 2022 Maria Luisa Chiesa, “Folklore della Riviera ligure orientale”
13)-VENERDI’ 22 APRILE 2022 Paola Gambaro, “La lanterna di Genova, molto più di un faro”
14)-VENERDI’ 6 MAGGIO 2022 Bruno Giontoni e Franca Balletti, “Alle origini di una città industriale”
15)-VENERDI’ 20 MAGGIO 2022 Gabriella Airaldi, “Essere avari”
EXPORT 2021 A 7,1MLD DI EURO (+12,4%). RECORD STORICO TRAINATO DA DOP E SPARKLING
L’ANALISI DELL’OSSERVATORIO UIV-VINITALY-ISMEA
Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. Il 2021 si chiude infatti in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più performanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di euro. Lo annuncia l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat sull’export nei 12 mesi 2021. Secondo l’analisi, in un anno fortemente condizionato dalla revenge spending (la spesa di rivalsa), il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, + 7,3%) consolida il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Dop, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%). Complessivamente le Dop del Belpaese rappresentano oggi i 2/3 delle esportazioni in valore registrate nel 2021. In rialzo, più contenuto, anche le Igp (5,4%) e i vini comuni, a +8,9%.
Un anno sicuramente “gonfiato” da una congiuntura favorevole ai consumi di rivalsa post-Covid, ma che – secondo Unione italiana vini, Vinitaly e Ismea – ha accelerato il trend di crescita della domanda di vini di qualità, come dimostra l’ulteriore crescita, +4,7%, del prezzo medio. Un anno, infine, “irripetibile”, anche alla luce di un 2022 che si è aperto con numerose criticità date dai costi delle materie prime, dalla crescita dell’inflazione e, ora, dal conflitto in Ucraina. Conferme importanti arrivano dalle diverse aree della domanda, in particolare dall’extra-Ue (+14,2%), che oggi vale il 61% del mercato. Tra i Paesi, luce verde per tutta la top 10 guidata come al solito dagli Stati Uniti (+18,4%), seguita da Germania e Regno Unito. Segno più anche per Svizzera, Canada, Paesi Bassi, Francia, Svezia, Belgio, e Danimarca. Tra gli emergenti, exploit di Cina (+29,2%) e Corea del Sud (75,5%).
Per il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti: “Lo scorso anno l’export di vino ha polverizzato tutti i record, con un risultato che, comparato ai trend pre-Covid, si sarebbe raggiunto nell’arco di un lustro. Ora però il quadro è preoccupante, con una serie di fattori che annunciano un anno difficile. La forte erosione dei margini data dall’escalation dei costi delle materie prime del settore, il quasi certo azzeramento del mercato russo – su cui si attendono le contro-sanzioni dopo la recente firma di Putin al decreto di blocco import-export dalla Russia - e soprattutto una guerra che, accompagnata alla spirale inflazionistica, influirà in maniera pesante sulla fiducia e quindi sui consumi globali, sono i principali elementi di criticità che riscontriamo”.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “L’analisi dell’Osservatorio definisce un quadro di mercato 2021 fortemente influenzato su scala globale dal fenomeno di revenge spending. Se nel primo anno di Covid il vino italiano ha mostrato tutta la sua adattabilità alla crisi –
grazie al miglior rapporto qualità prezzo e capillarità dei canali di vendita rispetto ai competitor -, nel 2021 il brand tricolore ha confermato tutta la sua forza. L’analisi dei mercati e l’outlook sui consumi caratterizzeranno la propensione sempre più business di un prossimo Vinitaly molto atteso dalla domanda estera”.
Martina Terrazzano
GO WINE: I GRANDI TERROIR DEL BAROLO EDIZIONE 2022
VIGORELLO SAN FELICE, IL PRIMO SUPERTUSCAN DEL CHIANTI CLASSICO, CELEBRA 50 VENDEMMIE: 1968-2018
San Felice festeggia, con l’uscita dell’annata 2018, 50 vendemmie dalla nascita di Vigorello, il primo Supertuscan mai prodotto nel Chianti Classico. Un vino divenuto negli anni iconico e riconosciuto per la sua eleganza e longevità. La storica azienda toscana, situata nel cuore del Chianti Classico a Castelnuovo Berardenga, e di proprietà del Gruppo Allianz, si estende nei territori d’elezione della viticoltura della regione, come Montalcino e Bolgheri. Vigorello nasce nel 1968 come Sangiovese in purezza, quando ancora i limiti imposti dal disciplinare di produzione della DOC Chianti Classico non consentivano di esprimere appieno qualità e sfumature di questo grande terroir, ed ha rappresentato un vero e proprio punto di rottura con i sistemi di produzione tradizionale.
L’idea fu di Enzo Morganti, in quegli anni direttore tecnico di San Felice, che rivoluzionò le rigide norme del disciplinare dell’epoca (che imponevano il taglio del Sangiovese con le varietà a bacca bianca Trebbiano e Malvasia), decidendo di declassare il proprio vino, pur ottenuto da uve provenienti dai vigneti della DOC, a “Vino da tavola”, il primo gradino della piramide qualitativa vinicola. Dalla fine degli anni ‘70, con la messa a frutto di sperimentazioni e ricerche su vitigni “alternativi” si decise di aggiungere una selezione di varietà internazionali, sviluppate in azienda, quali Cabernet Sauvignon e Merlot e nel 2011 venne introdotto il Pugnitello - un vitigno autoctono toscano recuperato grazie a un importante lavoro di caratterizzazione genetica.
“Vigorello – afferma Leonardo Bellaccini, da oltre 30 anni enologo dell’azienda- è la massima espressione dell’enologia di San Felice. L’azienda ha da sempre una forte impronta innovatrice, vocata alla sperimentazione e alla sostenibilità. L’ evoluzione del Vigorello, negli anni, è la chiara testimonianza di quanto la ricerca abbia da sempre tracciato il nostro cammino enologico”. Il lungo percorso e le diverse scelte che lo hanno accompagnato in questi anni, testimoniano la libertà di visione di cui San Felice è espressione in campo enologico: dal Sangiovese in purezza delle origini, al blend di uve internazionali e autoctone dei nostri giorni. Ai prossimi 50 anni le future evoluzioni di questo storico percorso, che negli anni ha ottenuto importanti riconoscimenti su testate di livello internazionale, tra cui Wine Spectator , Robert Parker Wine Advocate, Wine Enthusiast e James Suckling, oltre all’assegnazione dei Tre Bicchieri Gambero Rosso nelle annate 2006 e 2007 e l’assegnazione di 94 punti Wine Spectator proprio con l’annata Anniversary 2018.
SCHEDA TECNICA Vigorello Toscana Igt 2018
Caratteristiche Annata Il 2018 è iniziato con un germogliamento precoce dovuto a temperature più alte della media stagionale nei mesi di marzo e aprile, seguiti da un maggio abbastanza piovoso. Da giugno le temperature hanno ricominciato a salire; temperature estive nella norma con piogge sparse. Il mese di settembre, in particolare, ha visto un susseguirsi di giornate soleggiate ma con una grande escursione termica fra giorno e notte, che ha consentito alle uve una corretta maturazione fenolica e aromatica. Note di Degustazione e Abbinamenti Colore rubino compatto con lievi striature granato. Naso di confettura di ribes, note speziate dolci e sottobosco. Palato caldo, complesso, tannico, con lievi sentori di vaniglia. Grigliate, arrosti di piccione e agnello, formaggi stagionati.
Ubicazione Vigneti San Felice (Castelnuovo Berardenga, Siena) Caratteristiche del Terreno Di medio impasto, ricco di scheletro e di argille di origine calcareo- marnosa, con tessitura mista derivante dalla disgregazione dell’Alberese e del Galestro e riposanti su rocce. Cabernet Sauvignon e Petit Verdot: Sabbia e limo del Pliocene.
Sistema di Allevamento Cordone speronato e Guyot. Uvaggio Pugnitello 35% Merlot 30% Cabernet Sauvignon 30% Petit Verdot 5%. Vendemmia Merlot: 2a settimana di settembre / Cabernet Sauvignon, Pugnitello e Petit Verdot: 1a settimana di ottobre
Vinificazione e Affinamento Fermentazione a contatto con le bucce per 20–25 giorni ad una temperatura di 30° C. Fermentazione malolattica e maturazione in botti di rovere francese da 225 lt per 24 mesi. Affinamento in bottiglia per 8 mesi. Bottiglie Prodotte 40.000 Temperatura di Servizio 18° C Alcool 14% Vol Invecchiamento 15–20 anni Acidità Totale 5,4 g/l . Residuo Zuccherino 1,2\ g/l
Costanza Giustiniani
DA PROSECCO A PARIGI
Primo appuntamento fieristico post pandemia: vola a Parigi il Consorzio Prosecco DOC per partecipare al WINE PARIS / VINEXPO PARIS che si svolgerà dal 14 al 16 febbraio al Paris Expo Porte de Versailles
A due anni esatti dall’ultima edizione di Wine Paris / Vinexpo Paris il Consorzio di tutela del Prosecco DOC torna in fiera, nel primo appuntamento dopo l’inizio della pandemia, ripartendo proprio da Parigi, dove ci si era fermati.
Nel frattempo, la Denominazione Prosecco DOC si è rafforzata continuando a crescere nella produzione e nelle esportazioni e battezzando, nel novembre 2020, il Prosecco Doc Rosé.
Nel biennio in esame, la quota export della Francia è passata dai neanche 17 milioni di bottiglie del 2019 ai quasi 20 milioni del 2020, per attestarsi -con un balzo del +25,9%, sugli oltre 25 milioni di bottiglie importate nel 2021, dato che conferma i francesi al quarto posto nella classifica mondiale subito dopo USA, UK e Germania, storici e principali mercati per il Prosecco. Il mercato d’oltralpe vale il 5,7% dell’intera quota export, che oggi corrisponde a circa l’80% dell’intera produzione DOC (627 milioni di bottiglie nel 2021, di cui 71,5 milioni Prosecco Doc Rosè).
“A Parigi saremo in ottima compagnia -racconta il presidente della DOC Prosecco Stefano Zanette- accanto ad altre prestigiose Denominazioni francesi e italiane, e a realtà, piccole o grandi, rappresentative delle migliori produzioni internazionali. Abbiamo, con gli amici e colleghi francesi, un ottimo rapporto di amicizia e di proficua collaborazione. Confidiamo che questo incontro diventi il simbolo della ripartenza delle attività fieristiche, portando un‘iniezione di fiducia al nostro settore e soprattutto agli operatori dell’indotto”.
Il Consorzio risulta posizionato presso lo stand 5/3 CD 172 dove condividerà gli spazi con 5 aziende presenti come co-espositrici: Astoria, De Stefani, La Marca, Le Contesse, Montelvini.
Nell’allestimento, il Consorzio ha optato per uno stile country-chic affiancando elementi vintage a pezzi di design e d’arte contemporanea. Da tale scelta d’arredamento, più che uno stand fieristico classico, ne risulta un ambiente living valorizzato dall’effetto delabré delle pareti. Parte degli arredi sono stati realizzati con il sughero riciclato da Suber, azienda nota per le sue creazioni d’avanguardia e oggetti di interior design sviluppati secondo logiche ed etica rispettose dell’ambiente e attente al futuro della Terra, filosofia che ben si accomuna con la visione e i progetti di sostenibilità portati avanti dal Consorzio. Ai visitatori dello stand, non passeranno inosservati anche alcuni pezzi di arredo firmati Moroso. Nell’occasione il Consorzio Prosecco DOC sarà presente anche nell’area Be Spirits, zona che la fiera dedica all’affascinante mondo della mixology. Per l’occasione verranno realizzati due cocktail a base di Prosecco DOC dai bartender del bar parigino Bluebird.
I Cocktail:
Coco Channel
3 cl acqua di cedro
2 cl cordiale di bergamotto
6 cl Prosecco DOC Brut
La Belle
3 cl gin Oaxley
0.5 cl liquore di cacao Tempus I
2 cl Verjus
2.5 cl Prosecco DOC Brut
Menta fresca
Martedì 14 febbraio è prevista anche una masterclass per la degustazione comparata di Prosecco DOC e Prosecco DOC Rosé, importante per imparare a cogliere e apprezzare le unicità delle due tipologie di vino, diverse ma dall’anima comune, come si evince dal titolo: “Prosecco DOC and Prosecco DOC Rosé: two expressions and one soul. A journey through the Dreamland».
La sessione verrà condotta dal pluripremiato Master of Wine e sommelier francese Dominique Laporte (Meilleur Sommelier de France del 2004 e - sempre nel 2004- Meilleur Ouvrier de France Sommelier).
In degustazione, i seguenti vini:
1. Astoria - Prosecco DOC Rosé Extra Dry Millesimato 2020 "Velére"
2. De Stefani - Prosecco DOC Rosé Brut Millesimato 2021 "0.15"
3. La Marca - Prosecco DOC Treviso Extra Dry "Bouquet"
4. Le Contesse - Prosecco DOC Treviso Brut Nature
5. Montelvini - Prosecco DOC Rosé Treviso Brut Millesimato 2020 "Serenitatis"
Nr. 5 le aziende co-espositrici:
Astoria
De Stefani
La Marca
Le Contesse
Montelvini
Nr. 15 le aziende in degustazione al banco del Consorzio:
Biancavigna
Borga
Castello di Roncade
Collalto
Fidora
La Jara
Le Rughe
Perlino
Piera 1899
Ponte 1948
Terre dei Buth
Valdo
Val d'Oca
Vigna Sancol
Villa Sandi
www.prosecco.wine/it
Albina Podda
“GIROGUSTANDO” OLTRE I 20 ANNI: MENU A 4 MANI IN CHIAVE EUROPEA NEL CUORE DELL’INVERNO
In programma serate speciali con menù a quattro mani dal sapore internazionale
Dopo i primi vent’anni di gemellaggi tra cuochi firmati “Girogustando”, a gennaio 2022 l’Italia (e non solo) del gusto torna ad incontrarsi in cucina. Ripartirà da Siena il calendario di appuntamenti che nasce da veri e propri “gemellaggi gastronomici”, protagonisti cuochi con esperienze e percorsi professionali differenti che saranno impegnati a mettere in dialogo la loro creatività, per costruire differenti menù ciascuno dei quali sarà realizzato a quattro mani. Tra gennaio e marzo prossimi, la rassegna ideata da Confesercenti Siena proporrà contaminazioni internazionali nell’intento di fondere culture e usanze gastronomiche, anche molto lontane tra loro, regalando al pubblico un insolito viaggio fatto di sapori. Quattro gli appuntamenti invernali di Girogustando 2022: il 19 gennaio il ristorante “Il Mestolo” di Siena incontrerà “Der Katzlmacher” di Monaco di Baviera, il 10 febbraio “La Taverna della Berardenga” di Castelnuovo Berardenga ospiterà “Il tufo allegro” di Pitigliano, il ristorante “Dal Falco” di Pienza accoglierà “Mamma Mozza” di Lutterbach (Francia) e il ristorante “Il Particolare” di Siena ospiterà “Lowen-Apriori” di Bubikon (Svizzera). Era il 2002 quando gli incontri tra cuochi d’Italia furono sperimentati per la prima volta.
In venti anni, ne sono stati protagonisti ristoranti di 17 regioni italiane. Non solo: Girogustando ha offerto un’occasione di confronto anche per chef di Francia, Malta, Ungheria, Germania, Polonia, Svizzera, e Giappone per un totale di 377 eventi, con protagonisti ben 328 ristoranti. Negli anni, le serate sono state arricchite con un coinvolgimento del pubblico che ha spaziato dagli approfondimenti sulle pietanze, gli ingredienti ed i territori di provenienza, ad intrattenimenti musicali, teatrali o ludici, creando un vero e proprio spettacolo di condivisione. E lo spirito di collaborazione tra territori, oltre che tra cuochi, non si manifesterà solo nel piatto. Partners della manifestazione, sono infatti consorzi vinicoli e organismi di tutela e valorizzazione delle produzioni tipiche che impreziosiscono l’offerta agroalimentare della Toscana. In particolare, il Consorzio Chianti Classico, i sommelier Fisar e i maitre Amira. Il tutto nello spirito del modello “Vetrina Toscana”, ovvero il progetto condiviso tra Regione e Unioncamere Toscana che da tempo valorizza la filiera enogastronomica regionale e i suoi soggetti attivi. Come sempre, ”Girogustando”, punterà a stimolare l’incrocio di culture e competenze, come modello per la ulteriore crescita di un settore che è strategico per l’identità territoriale. Tutti i dettagli sui prossimi appuntamenti di Girogustando sono reperibili sul sito www.girogustando.tv, e sui relativi social networks.
Sonia Corsi
7 RICETTE PER 7 GIORNI: IL PROVOLONE VALPADANA DOP, L’ALLEATO PREZIOSO DELLE VOSTRE SETTIMANE INVERNALI
In arrivo sul portale web sweetorspicycheese.eu proposte dolci e piccanti, da provare a casa, realizzate in esclusiva dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana e dedicate al formaggio protagonista della campagna “Choose your taste, sweet or spicy, only from Europe”. L’inverno è ufficialmente iniziato e porta con sé la voglia di comfort- food, pietanze sostanziose e avvolgenti che sappiano rinfrancare il corpo e coccolare la mente.
“CHOOSE YOUR TASTE, SWEET OR SPICY, ONLY FROM EUROPE”, il nuovo progetto del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, vi viene in aiuto e lancia sul proprio portale web sweetorspicycheese.eu nuove ricette dedicate alla stagione invernale; una ricetta al giorno per trascorrere tutta la settimana in compagnia del Provolone Valpadana DOP, formaggio versatile, nelle sue declinazioni dolce e piccante, e che ben si sposa con molti ingredienti e verdure tipici di questa stagione. Tra le prime sfiziosissime proposte dello Chef, un antipasto saporito e ricco di sfumature sensoriali: Cavolfiori lessati con zabaione salato al Provolone Valpadana DOP dolce e semi di papavero.
Per i primi piatti, si spazia da uno Spaghetto con crema di broccoli, briciole di tarallo e Provolone Valpadana DOP piccante, pasta gustosa dall’imperdibile nota cremosa e filante ad un grande classico della cucina italiana: il Risotto con barbabietola rossa e fonduta di Provolone Valpadana DOP dolce, ricco, prelibato e scenografico, un “must try” che non dovrebbe mancare sulle tavole delle feste natalizie. Per chi invece è alla ricerca di un vero e proprio comfort-food di stagione, il progetto propone una profumatissima Vellutata di broccoli e patate con crema di Provolone Valpadana DOP dolce, semi e castagne, una crema densa e deliziosa perfetta per coccolarsi durante le fredde serate invernali.
Per gli amanti della carne e impavidi dei fornelli, tra le seconde portate, troviamo uno stuzzicante Filetto di maiale arrosto, crema di topinambur, Provolone Valpadana DOP dolce fuso e cime di rapa in padella, una vera prelibatezza. E ancora, Uovo al tegamino con cime di rapa ripassate e Provolone Valpadana DOP piccante, un secondo piatto vegetariano prelibato e facile da eseguire. Per chi, invece, vuole stupire con note fresche e leggere senza impazzire ai fornelli: Insalata di finocchi, salmone marinato e arancia a vivo con Provolone Valpadana DOP piccante piatto semplice da realizzare e che valorizza ampiamente il gusto deciso e intenso tipici della versione speziata di questo formaggio.
Sette piatti ideati ad hoc per la stagione fredda e capaci di esaltare, ad ogni portata, le straordinarie caratteristiche organolettiche del prodotto.
Tutte le ricette, con l’intero procedimento e i consigli dello chef, si possono trovare sul sito www.sweetorspicycheese.eu realizzato appositamente per la campagna promozionale creata dal Consorzio Tutela Provolone Valpadana “CHOOSE YOUR TASTE, SWEET OR SPICY, ONLY FROM EUROPE”, progetto triennale che gode del co-finanziamento dalla Commissione Europea e si propone di migliorare il grado di riconoscibilità dei prodotti a marchio europeo di qualità e aumentarne competitività e consumo.
Promotore del progetto è il Consorzio Tutela Provolone Valpadana, l’organismo che associa 11 caseifici produttori e circa 700 aziende agricole autorizzate a conferire latte: nel 2020 sono state oltre 70.000 le tonnellate di latte conferito per un totale di circa 7.300 tonnellate di Provolone Valpadana DOP e più di 5.200 tonnellate di Provolone Valpadana DOP commercializzato – al 31/10/2021, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Oltre all’attività di tutela, il Consorzio svolge attività di informazione e ricerca per promuovere il consumo e la conoscenza del Provolone Valpadana DOP e sostiene diverse attività legate alla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Ufficio stampa Progetto
“CHOOSE YOUR TASTE, SWEET OR SPICY, ONLY FROM EUROPE”
Blancdenoir Communication Agency