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Formaggi

SABATO 20 E DOMENICA 21 APRILE TORNA CASEIFICI APERTI, L’APPUNTAMENTO PRIMAVERILE PER SCOPRIRE I SEGRETI DEL PARMIGIANO REGGIANO

 

Dopo il grande successo delle due edizioni 2023, che hanno registrato 24.500 partecipanti con un aumento del 19,5% sul 2022, i produttori del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico con visite guidate ai caseifici, alle stalle e ai magazzini di stagionatura, spacci aperti, spettacoli, aperture di forme, laboratori, eventi per bambini, degustazioni e pranzi con prodotti del territorio

 

Dopo il grande successo delle due edizioni 2023, che hanno registrato 24.500 partecipanti con un aumento del 19,5% sul 2022, i caseifici del Parmigiano Reggiano riaprono le porte al pubblico: sabato 20 e domenica 21 aprile torna l’edizione primaverile di Caseifici Aperti. Promosso dal Consorzio, l’appuntamento darà a tutti – dai foodies e appassionati ai curiosi, grandi e piccini - la possibilità di partecipare e immergersi nella produzione della Dop. L’iniziativa coinvolge 52 caseifici in tutte le province della zona di origine del Parmigiano Reggiano, ovvero Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po.

 

Lo scopo di Caseifici Aperti e dell’accoglienza turistica nei caseifici è quello di contribuire a generare una relazione con i turisti che transitano nel territorio e che possa continuare anche dopo la visita, offrendo la possibilità di acquistare e ricevere il Parmigiano Reggiano direttamente a casa attraverso gli e-commerce proprietari di ciascun caseificio e il portale shop.parmigianoreggiano.com. Il turismo enogastronomico si riconferma dunque un vero e proprio pilastro valoriale per il Consorzio, che vede nell’esperienza diretta della visita in caseificio e in magazzino il metodo più efficace per spiegare i valori e le distintività del Parmigiano Reggiano. Nel 2023, i visitatori totali nei caseifici del comprensorio sono stati 170.000, in aumento del 10% sul 2022. Di questi, 44.600 visitatori (+19% sul 2022), di cui la metà provenienti dall’estero, hanno prenotato la visita tramite il portale dedicato sul sito del Consorzio. Il Consorzio ha dunque salutato con grande favore la firma del nuovo Regolamento UE sulle Indicazioni Geografiche, avvenuta giovedì 11 aprile a Bruxelles alla presenza di Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, Paolo De Castro, relatore per l'Eurocamera del nuovo testo unico sulla qualità europea, e Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Il testo dovrà essere attuato dalle prossime settimane e rafforzerà ulteriormente il ruolo dei Consorzi nella promozione del turismo enogastronomico.

 

Assistere alla nascita e all’apertura di una forma di Parmigiano Reggiano, passeggiare attraverso le “cattedrali di formaggio” dei magazzini di stagionatura, acquistare la Dop direttamente dalle mani degli artigiani che l’hanno creata: tutte esperienze uniche che gli appassionati potranno vivere in prima persona. Non si tratta infatti di semplici visite guidate ai caseifici, alle stalle e ai magazzini di stagionatura, di spacci aperti, spettacoli, aperture di forme, laboratori, eventi per bambini, degustazioni e pranzi con prodotti del territorio, ma di un viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale della Dop, rimasto invariato da oltre nove secoli (si produce oggi con gli stessi ingredienti di mille anni fa - latte crudo, sale e caglio, con una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi o conservanti): un tour nella zona d’origine ricca di storia, arte e cultura.

 

Partecipare a Caseifici Aperti è semplice: basta visitare il sito www.parmigianoreggiano.com/it/caseifici-caseifici-aperti per consultare l’elenco dei caseifici aderenti e accedere all’area dedicata, dove sono disponibili orari di apertura, attività proposte e un comodo strumento di geolocalizzazione per individuare il caseificio più vicino. Inoltre, la due giorni è anche un’imperdibile occasione per tutti, dagli appassionati d’arte alle famiglie, per scoprire i capolavori storici, l’enogastronomia e i luoghi d’intrattenimento della zona di origine: dai prodotti d’eccellenza della Food Valley di Parma al trekking nell’Appennino di Reggio Emilia; dai capolavori su quattro ruote della Motor Valley di Modena e Bologna agli splendori rinascimentali dei palazzi dei Gonzaga a Mantova.

 

«Dopo il grande successo delle due edizioni 2023, che hanno registrato 24.500 partecipanti con un aumento del 19,5% sul 2022, siamo orgogliosi di lanciare anche nel 2024 l’appuntamento primaverile con Caseifici Aperti», ha dichiarato  Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano. «Quella degli appassionati che desiderano scoprire i luoghi di produzione della Dop è una domanda in costante aumento. Pertanto, abbiamo salutato con grande favore la firma del nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che dovrà essere attuato dalle prossime settimane e rafforzerà ulteriormente il ruolo dei Consorzi, la protezione di Dop e Igp e la trasparenza verso i consumatori. Finalmente viene stabilito con chiarezza che le Indicazioni geografiche non sono solo un fattore economico per chi le produce, ma sono anche un vero e proprio elemento di sviluppo territoriale per la loro zona di origine. Se consideriamo che le Ig per loro natura non possono essere delocalizzate, che nel 2021 un turista straniero su due ha visitato il nostro Paese in funzione dell’enogastronomia e che il turismo rappresenta circa il 15% del Pil italiano, risulta lampante l’importanza di questo nuovo regolamento che dà finalmente ai Consorzi gli strumenti per impegnarsi nello sviluppo del turismo esperienziale. Buon Caseifici Aperti a tutti!».

 

CASEIFICI PARTECIPANTI

 

PROVINCIA DI BOLOGNA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

3511

BAZZANESE

VIA MORETTO SCUOLE  7 BAZZANO

VALSAMOGGIA

3617

CAS.SOC. CANEVACCIA

PRATOROTONDO 326-328

GAGGIO MONTANO

3627

PIEVE ROFFENO

VIA SANTA LUCIA  19

CASTEL D'AIANO

 

PROVINCIA DI MANTOVA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

1567

LATT. VO GRANDE

STRADA VO'

PEGOGNAGA

1579

LATTERIA SOCIALE GONFO

VIA ARGINE PO 86 VILLA SAVIOLA

MOTTEGGIANA

1644

SOC. AGR.FIENILNUOVO

STR. C. GUERRIERI GONZAGA 6

PALIDANO

1720

LATTERIA AGRICOLA BEGOZZO

STR. BEGOZZO 10

PALIDANO

1835

LATTERIA AGRICOLA MOGLIESE

VIA GALVANI 1

SERMIDE

 

PROVINCIA DI MODENA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

1002

REGGIANI ROBERTO

VIA BARACCA 6 A

CASTELFRANCO EMILIA

1019

CASEIFICIO LA CAPPELLETTA

VIA MATTEOTTI 80

SAN POSSIDONIO

1026

CAS. ROSOLA DI ZOCCA

VIA ROSOLA 1083

ZOCCA

1120

AZIENDA AGRICOLA MOSCATTINI

VIA VIAZZA DI SOPRA 48

FORMIGINE

1240

4 MADONNE CASEIFICIO DELL'EMILIA

STR. LESIGNANA 130

LESIGNANA

1358

LATT. DI CAMPOGALLIANO

VIA REGGIO 1

CAMPOGALLIANO

2608

ORATORIO SAN GIORGIO

VIA DELLE NAZIONI UNITE 16   INT. 1

CARPI

2935

CASEIFICIO SOCIALE S. ANTONIO

VIA GIARDINI NORD 155

CROCETTE - PAVULLO NEL FRIGNANO

2949

CAS. DISMANO

VIA MONTEBEVEDERE 300

CASTELLO DI MONTESE

 

PROVINCIA DI PARMA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

2002

CIAOLATTE

VIA BORGHETTO 15

NOCETO

2010

CASEIFICIO BASSA PARMENSE

STRADA CHIOZZOLA 33/BIS RAMOSCELLO

SORBOLO MEZZANI

2023

CAS. IL BATTISTERO

VIA PROVINCIALE 94

VARANO MELEGARI

2037

SOC.AGR.GIANSANTI

STR.TRAVERSETOLO 228

PARMA

2064

AGRINASCENTE- PARMA 2064

VIA S. MICHELE CAMPAGNA 22/5

FIDENZA

2121

LATTERIA S. SANTO STEFANO

VIA PARMA 78

BASILICAGOIANO

2157

CAS. LA MADONNINA

VIA SCIPIONE PONTE 19

SALSOMAGGIORE TERME

2165

CAS. IL TRIONFO

STR. PROV. PER PARMA 3

SAN SECONDO PARMENSE

2186

SORAGNA

STRADA PER DIOLO  118

SORAGNA

2189

CASEIFICIO UGOLOTTI

VIA M.E. LEPIDO 72

PARMA

2243

RASTELLI FRATELLI

VIA VITTORIO VENETO 1 RUBBIANO

SOLIGNANO

2300

SOC.AGR.SALICETO

VIA TOSCANINI 3

MULAZZANO

2322

CONSORZIO PRODUTTORI LATTE

VIA PUPPIOLA 15 LOCALITA' BAGANZOLINO

PARMA

2396

AZIENDA AGRICOLA IRIS

VIA TORCHIO 3/1

LESIGNANO BAGNI

2419

CASEIFICIO SAN BARTOLOMEO

STRADA BEDUZZO 3 COZZANO

LANGHIRANO

2446

CAS. BASILICANOVA

VIA ARGINI 27 BASILICANOVA

MONTECHIARUGOLO

2461

CASEIFICIO PALAZZO

VIA CANALETTO 8

ROCCABIANCA

2467

MONTAURO PRIORATO

VIA BERETTINE 48/A PRIORATO

FONTANELLATO

2472

AGRIZOO

STR. GAZZANO 69

PARMA

3001

CASEIFICIO SAN MARTINO

VIA PIANI DI RIVA 5 VIAZZANO

VARANO DE' MELEGARI

3013

LA CROCETTA-CACCIALI GRAZIANO

VIA GERENZANA 3

POLESINE PARMENSE

3030

SOC.AGR.BERTINELLI GIANNI E NICOLA

VIA PEDEMONTANA 2

NOCETO

3084

CASEIFICIO SOCIALE DI RAVARANO E CASASELVATICA

VIA RAVARANO COSTA 106/A RAVARANO

CALESTANO

3280

SOC AGR. BUTTERI

STR.PROVINCIALE 109

SALSOMAGGIORE TERME

 

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

 

Matricola

Caseificio

Indirizzo

Comune

101

CONSORZIO VACCHE ROSSE

VIA F.LLI ROSSELLI 41-2

REGGIO EMILIA

106

SOC. AGR. FERRARINI

VIA L. F.LLI MENOZZI 29

QUATTRO CASTELLA

240

ROSSI F.LLI SRL

VIA MANDRIO 8

RIO SALICETO

245

CAS.SOC. CASTELLAZZO

VIA DON MAZZOLARI 12

CAMPAGNOLA EMILIA

300

SAE SOC AGRICOLA

VIA XXV APRILE 50

CASALGRANDE

358

LATTERIA SOC. CASALE DI BISMANTOVA

VIA CASALE 10

CASTELNOVO NE' MONTI

520

LATTERIA SAN GIROLAMO

VIA PEROGGIO 8

GUASTALLA

585

LATTERIA SOC. COLLINA

VIA GEN. REVERBERI 3 B

TOANO

599

LATT. LA GRANDE SOC. COOP.

VIA CASE MELLI 60

CASTELNOVO SOTTO

692

CASEIFICIO S. SIMONE

VIA G. LORCA 18

REGGIO EMILIA

896

CASEIFICIO IL BOIARDO - MATILDE DI CANOSSA

VIA DELLE SCUOLE  5

SCANDIANO

 

 

Benedetto Colli - Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

mobile +39 380 3712272; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Fabrizio Raimondi - Consorzio Parmigiano Reggiano – Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

mobile +39 335 389848; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

GRANA PADANO DOC, CRESCONO PRODUZIONE (+⯑,⯑⯑%) E EXPORT GERMANIA, ⯑RANCIA E STATI UNITI, MERCATI DA PODIO

Grana Padano DOP è molto più di una denominazione: è la storia di un formaggio eccezionale, di secoli di tradizioni, passione e maestria.

 

Un prodotto unico. Non esiste Immagini e linknessun’altra classificazione casearia che può utilizzare il termine “grana”. Ed è per questa ragione che il nome di questo formaggio italiano va sempre pronunciato per intero: Grana Padano.

 

Grana Padano DOP è molto più di una denominazione: è la storia di un formaggio eccezionale, di secoli di tradizioni, passione e maestria.

 

Un prodotto unico. Non esiste nessun’altra classificazione casearia che può utilizzare il termine “grana”. Ed è per questa ragione che il nome di questo formaggio italiano va sempre pronunciato per intero: Grana Padano.

 

Se il 2023 del Consorzio Grana Padano si è chiuso con un aumento di produzione del 4,69% rispetto all’anno precedente – con una produzione di 5.465.500 forme pari a 211.830,742 tonnellate (+4,84%) -, il 2024 è iniziato consolidando il trend di crescita, con le 518.660 forme prodotte a gennaio (+2,69% rispetto al 2023).

Sono alcuni dei dati forniti dal Consorzio Grana Padano. Nel 2023 è aumentato anche il peso medio delle forme di Grana Padano, 38,82 kg nel 2023 contro i 38,77 kg del 2022.

In crescita il valore della produzione. Il 2022 aveva chiuso con 3 miliardi e 200 milioni di euro (51,56% estero e 48,44% Italia); mentre la proiezione sul 2023 è di 3 mld e 700 mln di euro (PLV) con il 52,70% estero e 47,30% Italia.

 

L’export 2023 registra il +6,55% con 2.482.891 forme esportate, poco meno del 50% del totale consumato nel 2023. La Germania, con il 24,2%, rappresenta il primo Paese estero per consumo di Grana Padano. Seguono la Francia, gli USA e la Spagna.

Tali risultati evidenziano che ormai il 50% del Grana Padano è consumato fuori dall’Italia grazie all’appeal del Grana Padano, al dinamismo degli esportatori e agli ingenti e mirati investimenti promo-pubblicitari esteri del Consorzio di Tutela. Dopo Germania, Francia e Stati Uniti, i maggiori importatori di Grana Padano solo la Spagna, il Regno Unito, quindi Svizzera, Belgio e Olanda, Austria e Svezia al decimo posto.

 

 

Una produzione che ha visto crescere anche Grana Padano DOP Riserva: nel 2023 sono state marchiate 694.486 forme (+3,51% sul 2022). Nel 2023 crescita anche del grattugiato, con oltre 2 milioni di forme

Un lavoro fondamentale ed insostituibile quello del Consorzio, al vertice di un sistema Grana Padano che riunisce 127 aziende produttrici, 137 caseifici, 148 stagionatori e 200 preconfezionatori (fra porzionato, grattugiato, e cet). Mentre sono 3.835 le aziende zootecniche che hanno conferito il latte nel 2023 (per 2.858.093 tonnellate di latte trasformato in Grana Padano nel 2023, +3,85%), per un comparto che coinvolge 50 mila addetti.

 

Consorzio Tutela Grana Padano

GORGONZOLA DOP: OLTRE 2 MILIONI DI FORME ESPORTATE NEL 2023

 

Secondo i dati appena resi noti relativi all’export caseario nel 2023, il Gorgonzola Dop tiene bene a volume in un anno non facile e cresce a valore.

Nel dettaglio lo scorso anno le esportazioni sono cresciute dell’1,1% per un totale di 24.982 tonnellate, pari a 2.081.834 di forme esportate, con un incremento a valore di circa 202 milioni di euro in crescita del 15,5% rispetto all’anno precedente (fonte Clal). 

 

Il Gorgonzola DOP rimane uno dei formaggi italiani più conosciuti all’estero con una diffusione in 91 Paesi in tutto il mondo e una percentuale di prodotto esportato sulla produzione totale 2023 (5 milioni 179mila forme) che, come l’anno precedente, si attesta intorno al 40%. 

 

Con 1.785.167 forme, l’Unione Europea assorbe gran parte dell’export. Sostanzialmente stabile la quota diretta ai primi due Paesi importatori in assoluto, Francia (485.803 forme) e Germania (442.800), seguiti dalla Spagna (155.164) dove si registra una crescita dell’8%. Ottime le performance di Macedonia (+89%), Bosnia-Erzegovina (+51%), Norvegia (+40%), Ucraina (+28%) e Polonia (+15%).

 

Cresce del 2,9% l’export di Gorgonzola Dop verso il resto del mondo raggiungendo quota 296.583 forme. Lo scorso anno sono andate in Svizzera 85.465 forme. Il Regno Unito, che torna a crescere (+8%) per la prima volta dopo Brexit, è stato destinatario di 44.347 forme. Fuori dai confini fisici del continente europeo il Giappone si conferma per il terzo anno consecutivo primo Paese importatore extra UE (44.482 forme) con una crescita del 15%, seguito dagli USA (32.738, +1,56%). Ottime le performance di Indonesia (+147%), Costa Rica (+48%), Hong Kong (+40%).

 

Manuela Adinolfi

LE OTTO DOP DI LOST EU CONQUISTANO BERLINO!

GRANDE SUCCESSO PER LA PRIMA MISSIONE ESTERA DI LoST 

CON LE SUE PICCOLE DOP D’ECCELLENZA 

 

In collaborazione con

Associazione ALTE TERRE

Consorzio per la Tutela del Murazzano DOP

Consorzio per la Tutela del Roccaverano DOP

Consorzio per la Tutela dell’Ossolano DOP

Consorzio Tutela Puzzone di Moena DOP

Consorzio per la Tutela dello Strachitunt DOP

Consorzio di Tutela Vastedda della Valle del Belice DOP

Consorzio di Tutela del Pecorino Siciliano DOP

Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco DOP 

 

GERMANIA – 10-12 FEBBRAIO 2024

 

È stato un grande successo il primo evento all’estero del progetto LoST EU, che si è svolto a Berlino dasabato 10 a lunedì 12 febbraio 2024. I protagonisti di questa missione in Germania sono stati, naturalmente, gli otto formaggi di eccellenza del paniere LoST: il Murazzano DOP, il Roccaverano DOP,l’Ossolano DOP, il Puzzone di Moena DOP, lo Strachitunt DOP, la Vastedda della Valle del Belice DOP, il Pecorino Siciliano DOP e il Provolone del Monaco DOP.

Nel weekend tra il 10 e il 12 di Febbraio i rappresentanti dei consorzi e i produttori sono partiti da tutta l’Italia per raggiungere la capitale tedesca, con lo scopo di promuovere le loro eccellenze e raccontarle al pubblico di professionisti, giornalisti, buyer e foodlover berlinesi. Un primo viaggio che ha avuto come obiettivo non solo la promozione ma anche la creazione di reti di distribuzione rivolte a quella nicchia di consumatori tedeschi che sanno cogliere i valori della tradizione legati alla qualità, al rispetto per l’ambiente, e soprattutto al tema della sostenibilità così fortemente radicata nelle diverse realtà casearie protagoniste di questo viaggio.

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI

La missione berlinese ha avuto inizio sabato 10 febbraio 2024, con una singolare cena di benvenuto tutta dedicata alle otto DOP di Lost. Nella celebre Pizzeria gourmet Prometeo Authentic Pizza di Berlino, i produttori e gli oltre 20 professionisti tedeschi presenti hanno potuto gustare un menù speciale elaborato per l'occasione dai maestri pizzaioli che hanno creato pizze gourmet dedicate a ciascun formaggio DOP del paniere LoST, abbonandoli ad altri prodotti tipici non solo italiani.

Gli eventi promozionali sono poi proseguiti Domenica 11 febbraio presso il Bar Café Aedes di Christinenstraße, con una masterclass dedicata a una platea selezionata di giornalisti, buyer, distributori e operatori del settore alimentare tedesco (oltre 40) per presentare il progetto e conoscere i produttori presenti, che hanno raccontato le proprie realtà e spiegato le caratteristiche delle diverse DOP. Elemento centrale del dibattito è stata la riflessione sulla crisi agricola che sta affrontando l'Europa, tra rivolta dei trattori e crescente sfiducia dei consumatori verso gli allevamenti intensivi, rispetto a cui le piccole produzioni di LoST, rispettose dell'ambiente possono essere una risposta e un esempio virtuoso.

 

A seguire, dopo un pranzo a base di pasta fresca cucinata per l'occasione dal pastificio artigianale berlinese Mamma che Pasta con le otto DOP di Lost, ha avuto inizio il Walkaround tasting, che ha visto la partecipazione di oltre 500 visitatori lungo tutto l’arco della giornata, in due sale appositamente allestite con banchi d’assaggio dedicati a ciascuna DOP del paniere LoST. Un momento fondamentale di incontro e dialogo tra produttori e consumers, che hanno potuto assaggiare i prodotti e conoscere le diverse eccellenze casearie direttamente dal racconto dei produttori. Ma anche un'opportunità di incontro e dialogo con i numerosi importatori. Grossisti, ristoratori e negozi berlinesi che hanno aderito all'iniziativa incuriositi da prodotti ancora poco conosciuti in Germania.

La cena della domenica, a cura dello Chef Stefano Savoca, è stata nuovamente organizzata per esaltare la qualità dei diversi formaggi LoST, con portate dedicate, come l’insalata piemontese con Murazzano DOP e Roccaverano DOP, lo spaghetto al nero di seppia e fonduta di Provolone del Monaco DOP, o il risotto con crema di Pecorino Siciliano DOP e cubetti di Ossolano DOP, o ancora la parmigiana con salsa teriyaki e riduzione di Puzzone di Moena DOP e Strachitunt DOP.

Ad occupare i produttori del Progetto Lost nella giornata di lunedì 12 febbraio, sono state le visite insieme a Fabio Esposito, grossista berlinese, alle più significative realtà business della città, come FRESCO, storico grossista di riferimento per i formaggi dedicati alla ristorazione di Belrino. Oppure la salumeria Da PINO, una vera e propria istituzione e il simbolo del Made in Italy a Berlino, che vanta un’incredibile selezione di formaggi regionali e un’ottima cucina autentica italiana.

Il successo di questo primo evento LoST all’estero non è solo confermato dal numero straordinario di pubblico e dalla qualità professionale dei profili business che hanno partecipato, ma anche dall’entusiasmo che si legge nei loro commenti:

"Anche se già conoscevo questi formaggi" commenta Gherlando Savaia, titolare della Made in Italy UG, importatore wine & food italiano da oltre 20 anni sul mercato Berlinese, "ho avuto modo di apprezzare l'alta qualità dei produttori coinvolti, con la speranza di poter instaurare con loro rapporti di collaborazione.”

"La ricchezza dei prodotti enogastronomici italiani è così immensa che occorre continuare a studiare ogni giorno con umiltà nel nostro lavoro" commenta Tulio Gentili, responsabile della Salumeria da Pino, feinkost e ristorante top a Berlino "per questo le giornate come quella di oggi sono preziosissime anche per noi professionisti del settore che da oltre 30 anni promuoviamo l'Italia qui nella capitale tedesca."

Marco d'Urso di Fresco Gmbh, storico importatore e grossista berlinese di prodotti italiani freschi per la ristorazione e i retail markets, commenta: "Negli ultimi anni stiamo assistendo a un fenomeno interessante nel nostro lavoro di distribuzione di formaggi e prodotti freschi italiani. Cresce a poco a poco la richiesta di formaggi e salumi di qualità a discapito di quelli da prezzo. I ristoratori e i loro clienti sono molto più attenti alla qualità della materia prima e questo apre enormi opportunità a nicchie di mercato che fino ad ora faticavano sul mercato tedesco. Proprio per questo ho aderito con interesse all'evento di oggi, e ho avuto modo di scoprire tanti formaggi eccellenti che non conoscevo.”

Claudio Baracato, titolare del ristorante Angolino al centro di Berlino ha avuto modo di apprezzare "l'altissima qualità delle DOP presentate nel progetto LoST Eu, occasioni che mi auguro più numerose nella città di Berlino, dove viene dato molto spazio al vino italiano, ma raramente si ha l'opportunità di incontrare produttori food come oggi all'Aedes".

"Sono sempre interessato a scoprire nuovi formaggi italiani," commenta Stefano Savoca, chef e titolare di Mamma che Pasta, azienda che produce pasta fresca artigianale a Berlino, "E trovo che questi formaggi sarebbero molto interessanti per alcune nuove linee di ripieni".

LoST EU - Looking for the Sustainability of Taste in Europe - è un progetto sostenuto dall’Unione Europea sul tema sostenibilità e la promozione delle piccole denominazioni casearie. Obiettivo è portare avanti un piano di comunicazione e di eventi finalizzati alla valorizzazione di alcune eccellenze casearie italiane, che rappresentano ad oggi una delle tante ricchezze del patrimonio gastronomico italiano, oltre che un esempio di sostenibilità.

LoST EU

 

Veronica Sisinni 

 

 

 

 

 

 

 

 

FORMAGGIO IN VILLA 2024 12^ EDIZIONE

 

Tra le mura di Cittadella  PD dal 5 all'8 aprile ’24

Dal 5 al 8 aprile ritorna a Cittadella “Formaggio in Villa”, 12^ edizione della rassegna nazionale annuale con le migliori realtà casearie.

Formaggi da tutta Italia: uno spettacolo gustoso tra le mura!

 

Quattro giorni per scoprirli ed assaggiarli con chi li produce e li affina. In arrivo da tutta Italia piccole e grandi produzioni locali, DOP, rarità e nuove proposte. Formaggi pluripremiati nei concorsi nazionali ed internazionali. Un calendario ricco di appuntamenti: le “Masterclass” con degustazioni a tema di formaggi italiani ed europei; il Salone dedicato all’Alta Salumeria; le Semifinali dei 100 formaggi in competizione per le “Nomination” del premio Italian Cheese Awards;

 

Se sei un amante della buona tavola e del formaggio, non puoi mancare!

Formaggio in Villa '24 

Rassegna nazionale dei migliori formaggi italiani

Dal 5 all'8 aprile '23 - Cittadella  PD 

 

Mostra Mercato nelle vie del Centro Storico

- Venerdì 5 aprile dalle ore 15:30 alle 20:00

- Sabato 6, Domenica 7 dalle ore 09:30 alle 20:00

- Lunedì 8 dalle ore 09:30 alle 17:00

INGRESSO LIBERO  

 

In contemporanea 

- Salone Alta Salumeria

- Masterclass, degustazioni guidate 

- Semifinali Premio Italian Cheese Awards 2024

 

Vi aspettiamo a Cittadella  PD  dal 5 all'8 aprile ‘24!ASSAGGIA e VOTA i 100 formaggi in SEMIFINALE Selezioni per le Nomination del Premio

Italian Cheese Awards® 2024.

Premio ai migliori formaggi nazionali prodotti con latte 100% italiano - 9^ edizione

in contemporanea a

Formaggio In Villa '24  12^ edizione

Dal 5 all’8 aprile ’24  -  Tra le mura di Cittadella

 

Sabato 6 aprile dalle 11:00 alle 18:00

Degustazione libera dei 50 formaggi in concorso categorie:

“Freschissimo”, “Fresco”, “Pasta molle”, “Pasta filata”, “Pasta filata stagionata”,

 

Domenica 7  aprile dalle 11:00 alle 18:00

Degustazione libera dei 50 formaggi in concorso categorie:

“Semistagionato”; “Stagionato”, “Stagionato oltre i 24 mesi”, “Erborinato” e “Aromatizzato.

 

ITALIAN CHEESE AWARDS ’24

Ingresso giornaliero alla degustazione 

Costo 20 euro a persona  

La prenotazione si effettua on line sul sito

 

CLICCA QUI per maggiori informazioni

IL GORGONZOLA COLORATO NON ESISTE!

 

In merito a quanto riportato ieri da alcune agenzie di stampa, relativamente ad uno studio britannico del prof. Paul Dyer dell'Università di Nottingham pubblicato su `Npj Science of Food´, secondo cui il Gorgonzola del futuro potrà avere venature di colore giallo-verde o addirittura diventare rosa o rosso-marrone, il Presidente del Consorzio Gorgonzola Antonio Auricchio fa chiarezza: 

 

“Credo che ci sia un grosso equivoco che, come Consorzio di Tutela, ci preme chiarire. Non dobbiamo fare confusione tra Gorgonzola Dop e formaggi erborinati. Il nostro Gorgonzola fa certamente parte di questa grande famiglia mondiale di formaggi, definita in inglese “blue-cheese”, ma i due termini non coincidono. La ricerca inglese secondo cui si possono produrre degli erborinati con fantasiose venature colorate, non può riguardare certo il Gorgonzola che è un prodotto DOP realizzato seguendo un rigido disciplinare di produzione che ne definisce in maniera molto precisa anche aspetto e colore. L’art. 3 del Disciplinare, infatti, recita testualmente che la pasta del Gorgonzola Dop deve essere “unita, di colore bianco paglierino, screziata per sviluppo di muffe con venature blu-verdastre e/o grigio-azzurre”. 

 

Manuela Adinolfi

SUCCESSO PER LA FONTINA DOP AL WINTER FANCY FOOD DI LAS VEGAS

Dopo la partecipazione al Summer Fancy Food 2022 di New York, il Consorzio DOP Fontina è tornato negli Stati Uniti con il Consorzio del Riso di Baraggia Biellese e Vercellese DOP, per partecipare per la prima volta al "Winter Fancy Food 2024" di Las Vegas, la più grande fiera invernale USA dedicata alle specialità alimentari di tutto il mondo.

Durante i tre giorni dell'evento, svoltosi dal 21 al 23 gennaio, buyer, distributori e gli altri operatori del settore statunitensi, hanno potuto assaggiare l’alta qualità e l’unicità della Fontina DOP insieme anche tanti ospiti del mondo del cinema e dello spettacolo americani.

Il Direttore del Consorzio DOP Fontina, Fulvio Blanchet: "La Fontina DOP è il prodotto valdostano più iconico e conosciuto non solo in Italia, ma anche negli Stati Uniti, che è il principale mercato per l’export della Fontina DOP. Le operazioni volte a far conoscere la nostra eccellenza e le sue qualità uniche in contesti prestigiosi come quello del Winter Fancy Food di Las Vegas, insieme ad altri prodotti italiani sono di enorme importanza strategica per la valorizzazione del patrimonio agroalimentare del territorio. La presenza del nostro Consorzio in queste importanti manifestazioni in territorio americano permetterà di accrescere, presso i buyer, i distributori e gli altri operatori del settore statunitensi, la conoscenza delle peculiarità uniche della Fontina DOP con lo scopo ultimo di migliorarne la riconoscibilità sul mercato e la valorizzazione”.   

La partecipazione al Winter Fancy Food 2024 fa parte di "Top Tales: Un pezzo d'Europa sulla tua tavola", un progetto più ampio sostenuto dall'Unione Europea volto a promuovere le Fontina DOP, Riso di Baraggia biellese e vercellese.

 

Manuela Adinolfi   +39.349.6344593

IL GORGONZOLA, ECCELLENZA ITALIANA DOP

 La storia del formaggio Gorgonzola è la storia di un’eccellenza della cucina italiana. Ci sono voluti più di mille anni per raggiungere questo titolo ed è stato un percorso ricco di successi che hanno portato il Gorgonzola ad essere oggi il terzo formaggio DOP italiano a base di latte vaccino per importanza. 

  • INTRODUZIONE
  • I NUMERI DEL GORGONZOLA
  • CARATTERISTICHE UNICHE
  • IN CUCINA
  • FA BENE PERCHE’…
  • IL TERRITORIO DI PRODUZIONE
  • IL METODO DI PRODUZIONE
  • TUTELA E VIGILANZA
  • LE ORIGINI MILLENARIE
  • FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

C’è chi ne apprezza la versatilità perché può essere utilizzato in un cocktail o addirittura intinto nel cioccolato; i “puristi” che adorano il suo gusto intenso e lo preferiscono assoluto; o, ancora, chi apprezza il fatto che è un alimento completo ad alta digeribilità, adatto anche agli intolleranti al glutine e al lattosio. Nel corso della sua lunga storia il Gorgonzola ha conquistato milioni di appassionati in tutto il mondo. Qual è il suo segreto?

 

Nato, pare per sbadataggine, intorno all’anno 1000 nella cittadina di Gorgonzola (MI), la storia del “Re degli erborinati” trova oggi radici nell’operosità di oltre 400 maestri casari del territorio di produzione, a cavallo tra Piemonte e Lombardia, che ogni giorno danno vita al Gorgonzola Dop mantenendo viva una straordinaria tradizione casearia italiana fatta di gesti antichi rimasti identici nel tempo.

 

Il legame che lega questo formaggio dal gusto inconfondibile al suo territorio d’origine è indissolubile. Solo qui può essere prodotto il Gorgonzola Dop, solo con latte intero appena munto proveniente dalla zona d’origine e sempre qui deve essere stagionato e porzionato per la vendita. Se manca soltanto una di queste condizioni, siamo di fronte a un falso!

 

Dalle 39 aziende consorziate dislocate nelle 15 province di produzione, sono partite nel 2022 più di 5milioni di forme dirette in tutto il mondo, per un giro d’affari stimato in circa 800 milioni di euro. Negli ultimi tredici anni il Gorgonzola Dop ha visto aumentare la produzione di quasi ¼ (erano circa 4 milioni le forme prodotte nel 2008).

 

Oltre un terzo delle forme prodotte vola all’estero soprattutto verso Germania e Francia, Paesi in cui il Gorgonzola Dop è storicamente molto amato come dimostrano testi francesi in cui viene menzionato già nel ‘700. Con il boom delle casere di stagionatura agli inizi del secolo scorso, le esportazioni si intensificarono. Nel 1912 compariva nel menu di prima classe delTitanic, salpato da Southampton, in Inghilterra, alla volta di New York. Anche gli inglesi, infatti, conoscevano e apprezzavano il Gorgonzola che consumavano soprattutto a fine pasto. Durante gli anni ’40, nei fine settimana partiva da Novara un treno merci carico di forme dirette a Londra. Una delle destinazioni? Il ristorante della Camera dei Comuni. Sarà stato probabilmente lì che un giovane Winston Churchill si innamorò dell’erborinato italiano. Pare addirittura che una volta diventato Primo Ministro durante la seconda guerra mondiale, contrassegnò con un cerchietto rosso la zona di Gorgonzola per evitare che i bombardieri distruggessero i caseifici in cui veniva prodotto il suo formaggio preferito!

 

Nell’ottobre 1955, la denominazione di origine controllata “Gorgonzola” viene ufficialmente riconosciuta in Italia (con D.P.R. 1269). Per vigilare sul suo utilizzo, nonché sulla produzione e sul commercio del prodotto, nel 1970 nasce il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola, ente senza fini di lucro che opera per tutelare produttori e consumatori. Più tardi, nel 1996, il Gorgonzola viene inserito nella lista dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta dell’Unione Europea e diventa DOP

 

Oggi il Gorgonzola Dop è sulle tavole di tutto il mondo. Gli Stati Uniti sono il primo Paese extra UE per volume di export con 35.354 forme importate (+27,5% nel 2021 rispetto al 2020) collocandosi sopra all’Australia (31.872) e al Giappone (29.671 forme). Particolarmente interessanti gli incrementi a tre cifre registrati nel 2021 in Paesi come Norvegia, Cina, Hong Kong, Singapore, Messico e Repubblica Dominicana.

 

I NUMERI DEL GORGONZOLA

  • È il 3° formaggio di latte vaccino nel panorama dei formaggi DOP italiani, dopo i due grana 
  • È il 5° prodotto DOP per importanza nell’intero comparto agroalimentare italiano
  • 5.048.311 le forme prodotte nel 2022 
  • 800 milioni di euro circa è il volume d’affari del Gorgonzola Dop al consumo oggi.
  • 39 aziende associate e circa 1.800 aziende agricole sono dedicate alla produzione di Gorgonzola nella zona consortile costituita da 15 province, distribuite tra Piemonte e Lombardia 
  • Più di 1/3 della produzione è destinato all’esportazione verso 91 paesi sovrani
  • Principali Paesi importatori: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Austria, Belgio e Svizzera. Il valore export è di oltre 115 milioni di Euro (Fonte Istat, Dati 2020).

CARATTERISTICHE UNICHE

Il Gorgonzola Dop è un formaggio molle a pasta cruda che appartiene alla famiglia degli “erborinati” (da “erborin”, che in dialetto milanese vuol dire prezzemolo) ovvero quei formaggi che presentano le tipiche striature verdi date, non dall’utilizzo del prezzemolo, bensì dalla formazione di muffe. Queste ultime nulla hanno a che fare con la muffa che si forma naturalmente nei formaggi conservati troppo a lungo, ma sono dovute alle colture di penicilli innestate durante la lavorazione (vedi “Metodo di lavorazione”). Altri “erborinati” famosi nel mondo sono lo Stilton inglese e il Roquefort francese.  

Il Gorgonzola Dop piccante si differenzia, oltre che per il gusto forte e deciso più simile al Roquefort o allo Stilton, per le venature blu-verdi piuttosto accentuate e per la pasta più consistente e friabile. Il suo gusto peculiare è dovuto a un periodo di stagionatura maggiore e all’innesto di colture di penicilli differenti. Questa tipologia di gorgonzola rappresenta oggi oltre l’13% della produzione globale.

 IN CUCINA

Il Gorgonzola DOP può essere declinato dall’antipasto al dolce ed è una vera ispirazione per ogni chef e per chi vuole sperimentare in cucina. Ogni stagione può essere uno spunto per una nuova creazione in cui il protagonista è Gorgonzola Dop, anche osando abbinamenti insoliti come melone, lumache, avocado e perfino il cioccolato oppure utilizzandolo in ricette dal sapore etnico e fusion come il cous cous o il poke. 

Il Gorgonzola Dop si accompagna al meglio con vini con una certa morbidezza e sapidità.  Fra i bianchi, Riesling, Pinot Bianco, Orvieto Classico, Frascati Sup., Malvasia secca, Gavi. Fra i rosati Chiaretto del Garda, il Lagrein Kretzer. I vini rossi più indicati sono il Valtellina superiore, Sassella, Dolcetto di ogni provenienza, Chianti Classico, Teroldego, Merlot del Triveneto, Sangiovese di Romagna. 

Il Gorgonzola può essere accompagnato anche da una buona birra, meglio se doppio malto. L’Ipa, birra inglese a forte luppolatura e buon tenore alcolico, e le birre trappiste belghe e d’abbazia chiare si abbinano con il Gorgonzola Dop piccante.

FA BENE PERCHE’…

Grazie all’alto contenuto di minerali e vitamine, il Gorgonzola Dop è un alimento completo ad alta digeribilità, naturalmente privo di glutine e lattosio. È appurato che il suo gusto e il suo aroma unico provocano un’attivazione sensoriale che stimola la secrezione di bile e di succo pancreatico favorendo in questo modo la digestione dei grassi e delle proteine.

 

Secondo la psicobiotica, ovvero la scienza che studia i batteri presenti nell’intestino e la loro capacità di influenzare il nostro umore, il Gorgonzola può essere definito un “mood food” perché è capace di contrastare l’ansia e aumentare il tono dell’umore.

 

Secondo una ricerca condotta dal Weizmann Institute di Israele e pubblicata sulla rivista scientifica Cell Metabolism, i formaggi erborinati come il Gorgonzola Dop, insieme a piselli, soia e mais, sono in cima alla lista degli alimenti che potrebbero aiutare a prevenire alcune gravi malattie come il cancro, il morbo d’Alzheimer e quello di Parkinson perché naturalmente ricchi di spermidina (Agi.it).

Un’altra importante ricerca è quella commissionata questa volta direttamente dal Consorzio al Prof. Mario Del Piano, medico gastroenterologo, per appurare il quantitativo di lattosio presente nel Gorgonzola. I risultati della ricerca, che evidenziano come il Gorgonzola Dop sia “naturalmente privo di lattosio” (<0.1 g/100g), vengono confermati da una sperimentazione in collaborazione con il Centro di Ricerca CREA di Lodi (ex – Istituto sperimentale lattiero caseario). Il Gorgonzola può essere, quindi, consumato anche da chi soffre di intolleranze alimentari (circa il 70% della popolazione adulta). Già in passato il professor Del Piano aveva sottolineato come le particolari qualità nutritive del Gorgonzola, che veniva impiegato sin dal Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, fanno sì che ancora oggi venga somministrato agli ammalati inappetenti per malattie croniche e neoplastiche. 

”Il Gorgonzola grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l’intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio!”.

Prof. Mario Del Piano

 

IL TERRITORIO DI PRODUZIONE

La qualità e l'autenticità del Gorgonzola Dop sono assicurate da una severa legislazione che definisce la raccolta del latte, i tempi di stagionatura, gli standard di produzione e di confezionamento. Ma quale latte e di che tipo? 

 

Forse non tutti sanno che solo il latte appena munto proveniente dagli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il formaggio Gorgonzola conferendogli la denominazione d’origine protetta.  

 

Ogni forma di Gorgonzola Dop deve essere marchiata all'origine e riportare obbligatoriamente l'indicazione del caseificio in cui è stata prodotta. Perché possa essere venduto come tale, il Gorgonzola Dop deve essere avvolto in fogli di alluminio recanti la   del Consorzio senza la quale il formaggio semplicemente non è gorgonzola!

 

IL METODO DI PRODUZIONE

 

Ancora oggi il procedimento di produzione del Gorgonzola Dop prevede un forte intervento manuale

Per ottenere una forma (12 kg ca.) occorre circa un quintale di latte vaccino, intero pastorizzato, a cui si aggiungono fermenti lattici, caglio e spore di penicilli.  

A coagulazione avvenuta la cagliata viene sistemata nei fassiroli, o fascere, e viene lasciata riposare per permettere la perdita di siero. Successivamente le forme vengono girate manualmente e marchiate su entrambe le facce con il numero identificativo del caseificio di produzione. Quindi vengono spostate in celle, dette "purgatorio", con una temperatura di 18/24°C, dove le forme vengono salate.

Dopo 3 settimane circa di stagionatura, in celle frigorifere a 2/7° C, con umidità del 85/99%, ha luogo la foratura con grossi aghi metallici che permette all'aria di entrare nella pasta, sviluppare le colture già innestate nella cagliata e dare così vita alle inconfondibili venature blu-verdi del Gorgonzola.  

A stagionatura ultimata, dopo circa 2 mesi, le forme vengono tagliate e ciascuna parte viene avvolta in alluminio riportante l’inconfondibile    in rilievo del Consorzio, unica garanzia di qualità.  Senza il numero del caseificio d’origine, i marchi del Consorzio e sull'alluminio in rilievo, infatti, il formaggio non è Gorgonzola.

TUTELA E VIGILANZA

Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola nasce nel 1970 a Novara con il preciso scopo di vigilare sulla produzione e sul commercio del Gorgonzola DOP e sull'utilizzo della sua denominazione al fine di tutelare produttori e consumatori. E’ un ente senza fini di lucro che dipende direttamente dal Ministero dell’Agricoltura Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e raggruppa 39 soci che rappresentano il 100% della produzione globale. Il Consorzio, promuove tutte le iniziative tese a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche del Gorgonzola Dop preservandole da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffazione, uso improprio della DOP e comportamenti illeciti. Inoltre, in collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca e gli Istituti Tecnici Lattiero-Caseari, il Consorzio promuove ricerche tecnico-scientifiche.

 

LE ORIGINI MILLENARIE

La sua data di nascita si fa risalire al Medioevo, intorno all’anno 1007, più di 11 secoli fa.   

Inizialmente si chiamava “stracchino di gorgonzola” con riferimento alle vacche   "stracche", ovvero stanche dopo la transumanza dalle zone alpine della Valsassina alla zona pianeggiante di Gorgonzola. Quest’area, grazie alle particolari condizioni climatiche e all’efficiente sistema di irrigazione, presentava pascoli stabili e foraggi di ottima qualità che favorivano la produzione di molto latte, ingrediente primario e indispensabile per produrre formaggio.

Con la canalizzazione delle risorse idriche e la costruzione dei navigli, completati intorno al 1500, nelle aree del Milanese, del Lodigiano e del Pavese, la produzione del Gorgonzola Dop comincia ad estendersi. In questo modo il formaggio poteva essere velocemente trasportato a Milano dove il commercio era più fiorente soprattutto in occasione delle fiere. Inoltre, le grotte naturali della Valsassina erano perfette per la maturazione del Gorgonzola anche nei mesi estivi senza interromperne la produzione.

 

Col tempo nel nome rimane solo la parola “Gorgonzola” e l’area di produzione si estende alla zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte che comprende le provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato per il Piemonte; Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese per la Lombardia. Solo il latte appena munto degli allevamenti di queste province può oggi essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.)

Vera svolta nella produzione del gorgonzola e dei formaggi in generale si ha nel 1860 quando l’allora Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio mette a punto alcuni interventi per migliorare le competenze tecniche degli operatori e, di conseguenza, il livello tecnico-produttivo. Nel caso del Gorgonzola questo significa essenzialmente la stagionatura nelle celle frigorifere.  

Oggi come allora il latte di altissima qualità insieme alla sana produzione dei foraggi, all'elevato standard igienico delle stalle nei territori consortili e all’accurato procedimento tuttora manuale, sono la premessa per la realizzazione di un prodotto dell’eccellenza italiana, espressione di una tradizione antichissima fatta di sapori sinceri e genuini. Ecco perché si dice che l’unico segreto del Gorgonzola è quello di non avere segreti!

 

FORSE NON TUTTI SANNO CHE…

 

  • Il Gorgonzola DOP è un formaggio prodotto senza l’impiego di alcun additivo o conservante. Per la produzione viene infatti utilizzato esclusivamente latte di alta qualità senza disinfettanti pesticidi o antibiotici. Se così non fosse non potrebbero riprodursi le tipiche muffe.

 

  • Forse a causa del suo aspetto goloso e invitante, molti pensano che il Gorgonzola Dop sia un formaggio particolarmente grasso e calorico, ma risulta che abbia le stesse caratteristiche di molti altri formaggi. Inoltre un etto di Gorgonzola ha la stessa quantità di colesterolo (70 mg) di un etto di carne MAGRA di vitello, di fuso di tacchino, di pollo (senza pelle), di bresaola o di orata o branzino di allevamento.
  • A cosa è dovuto il caratteristico aroma del Gorgonzola Dop? I fenomeni biochimici che intervengono durante la maturazione del Gorgonzola sono piuttosto complessi. Una varia ed eterogenea flora microbica concorre alla maturazione ed allo sviluppo del caratteristico aroma. I lipidi liberano acidi grassi in quantità diverse che, a loro volta, fungono da substrato per altre trasformazioni enzimatiche liberando composti volatili come i metilchetoni (eptanone e nonanone). In confronto ad altri formaggi, la proteolisi e la lipolisi del Gorgonzola sono particolarmente intense. Questi fenomeni risultano fondamentali nella definizione del profilo aromatico tipico di questo formaggio.
  • Le più celebri leggende sulla nascita del Gorgonzola Dop sono due, una la fa risalire alla sbadataggine, l’altra all’amore. Nel primo caso si racconta che un mandriano si concesse una sosta in quel di Gorgonzola e, avendo dimenticato l'attrezzatura per lavorare il latte destinato a diventare crescenza o quartirolo, lasciò la cagliata in un recipiente riservandosi di unirla a quella del giorno dopo per poi lavorare il tutto con gli attrezzi recuperati. Tuttavia l’unione delle due “paste” di consistenza diversa provocò il passaggio dell’aria negli interstizi e di conseguenza la diffusione delle muffe. Nacque così il Gorgonzola. Stesso copione nella storia più romantica in cui il protagonista non è un mandriano, bensì un giovane casaro sbadato che, per amore, posticipò la lavorazione al giorno dopo!
  • Il Gorgonzola ha a un Santo protettore, San Lucio, il cui culto cominciò nell’800 quando i casari offrivano al santo una lira in cambio della sua benevolenza. Al santo è anche dedicato un grande quadro nella Chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano, proprio vicino al grande mercato del Verziere dove il formaggio era tra i generi più contrattati e, tra questi, il Gorgonzola era il Re. Con lo spostamento del mercato il culto scemò restando comunque attivo fino ad oltre il 1960.
  • La crosta del formaggio è da considerare parte dell’alimento oppure no? Il ruolo della crosta è paragonabile a quello di un contenitore, una sorta di packaging biologico, naturale e tradizionale. In tutte le fasi produttive, fino al termine della maturazione in casera, la crosta entra in contatto con l’ambiente e si può sporcare e/o contaminare.  E’ bene quindi eliminarla prima di consumare il formaggio.
  • Per evitare che l’odore caratteristico venga trasmesso anche agli altri alimenti presenti in frigorifero basta eliminare la crosta ed avvolgere il Gorgonzola in alluminio o tenerlo nella vaschetta salva-sapore.
  • E’ consigliabile tenere il Gorgonzola a temperatura ambiente per almeno mezz’ora prima di utilizzarlo per esaltare al massimo le sue caratteristiche organolettiche 

·       Il Gorgonzola è un alimento adatto alla dieta dello sportivo. La stagionatura del formaggio induce, infatti, la demolizione delle proteine del latte e la formazione di una ricca gamma di piccoli peptidi ed amminoacidi liberi, facilmente disponibili e assimilabili dall’organismo 

·       La guerra della barite con i francesi - Nel 1907 il trattamento con la barite (detto anche “intonacatura”) per proteggere ilGorgonzola destinato all’esportazione, fu fortemente contestato dai francesi che interruppero l’importazione dell’erborinato italiano per diversi anni. Il problema era principalmente il peso notevole costituito dalla barite, nonché i risvolti sanitari di questo trattamento. Intervenne allora il Ministero di agricoltura, industria e commercio incaricando una commissione per rispondere alle accuse della Francia. Dagli approfondimenti emerse che la percentuale di baritina utilizzata era effettivamente troppo elevata e auspicò la sostituzione del minerale con materie più idonee. Il Comitato italiano della federazione internazionale di latteria andò oltre e, nel 1909, propose di abolire qualsiasi intonaco sul Gorgonzola sostituendolo con l’alluminio utilizzato ancora oggi.

 

CARTA D’IDENTITA’ 

 

NOME:

Gorgonzola Dop

NATO A:

Gorgonzola (MI) -IL:1000 d.C. circ

NAZIONALITA’:

100% italiana

FAMIGLIA D’ORIGINE:

Erborinati

RESIDENZA

Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato

PESO:

12 KG (quando è in forma!)

CORPORATURA:

Molle a pasta cruda

SEGNI PARTICOLARI: 

Striature blu-verdi e grigio-azzurre 

Numero del caseificio d’origine e marchi del Consorzio

VALORE:

800 milioni di euro

PARLATE:

Tutte quelle dei 88 paesi sovrani in cui è esportato  

TITOLI: 

Denominazione di origine controllata “Gorgonzola” (1955) 

Inserimento nella lista dei prodotti DOP dell’Unione (1996)

TITOLI NOBILIARI: 

“Il Re dei formaggi erborinati

 

SITO PERSONALE:

www.gorgonzola.com

    #gorgonzoladop

 

IL MENU DELLE FESTE CON GORGONZOLA DOP

In occasione delle ricorrenze, a qualsiasi latitudine si festeggi, l’esigenza è sempre la stessa: portare in tavola piatti originali e speciali, ma anche pratici da realizzare e di sicuro effetto. 

 

Come i bicchierini monoporzione, ad esempio, che possono essere preparati prima e posizionati nei piatti dei singoli ospiti al momento giusto per evitare attese, perfetti sia come antipasto che come dessert. Al contrario, si può optare per uno strudel salato da posizionare a centro tavola lasciando che gli ospiti si servano da soli. Consigliatissimo l’abbinamento con Chardonnay. 

 

In questo menu ideale le portate puntano sul gusto e la cremosità del Gorgonzola Dop, un ingrediente facile da reperire, che non tradisce mai e dall’effetto “wow” assicurato! 

 

Come primo lo spaghettone con tartare di salmone, da servire caldo e accompagnato da un vino bianco con una certa morbidezza e sapidità come Riesling, Gavi o Pinot Bianco. Tre alternative di secondo piatto: due a base di pesce, i polipetti e la tartare di tonno, e una a base di carne come il roastbeef da portare in tavola in un grande e scenografico piatto di portata.

 

Il consiglio dello chef: Lasciate riposare il Gorgonzola Dop fuori dal frigorifero per 30 min prima di cucinarlo, così da riportarlo a temperatura ambiente ed esaltare al massimo il suo gusto unico.

Le ricette con Gorgonzola Dop:

Strudel con melanzane e prosciutto 

Cheesecake salata al bicchiere

Spaghettoni con tartare di salmone 

Rostbeef con salsa al Gorgonzola Dop prezzemolo e limone

Tartare di tonno 

Bicchierini con mousse (anche videoricetta)

 

Strudel con melanzane, prosciutto e Gorgonzola Dop

Ingredienti

100 g Gorgonzola Dop dolce

1 rotolo Pasta sfoglia

1 Melanzana

100 g Prosciutto crudo di Parma DOP

Semi di papavero

Latte

 

Preparazione

Affettare la melanzana e grigliarla su una piastra.

Srotolare la pasta sfoglia direttamente sulla leccarda del forno. Ricoprirla con uno strato di fette di prosciutto. Fare poi uno strato di melanzane grigliate. Mettete un cubetto di Gorgonzola su ogni fetta di melanzana. Arrotolare la sfoglia e richiudere i lati ripiegando un po’ la pasta e premendo con la forchetta.

Spennellare con il latte e spolverizzare con i semi di papavero. Infornare a 200° per una ventina di minuti o comunque fino a quando lo strudel sarà ben cotto.

 

Cheesecake salata al bicchiere con Gorgonzola Dop

Ingredienti

200 g Gorgonzola Dop

150 g cracker salati 

70 g rucola

50 g burro 

250 g formaggio spalmabile 

3 fogli di gelatina 

100 ml panna fresca 

100 g salmone affumicato

3 ravanelli

pepe

 

In un mixer polverizzate i cracker con la rucola e poi trasferiteli in una ciotola. Unite il burro fuso e mescolate. Trasferite il composto sulla base dei bicchieri e pressate con il dorso di un cucchiaio.

Fate raffreddare 30 min in frigorifero.

Nel frattempo, ammorbidite la gelatina in acqua. In un pentolino scaldate la panna e poi fate sciogliere dentro la gelatina. 

Mescolate il Gorgonzola Dop con il formaggio spalmabile e poi unite la panna con la gelatina. Mescolate bene ed aggiustate di sale e pepe.

Dividete il composto nei bicchieri e livellate. Fate raffreddare in frigorifero per 2 ore e poi guarnite con il salmone, i ravanelli, qualche foglia di rucola ed il pepe.

 

Spaghettone con salsa al Gorgonzola Dop e tartare di salmone

Ingredienti

150 g Gorgonzola Dop

320 g spaghettoni 

200 g filetto di salmone crudo abbattuto 

1 limone non trattato  

erbe aromatiche (aneto e erba cipollina)

100 ml panna fresca 

olio evo

sale 

pepe

 

Iniziate con la preparazione della salsa al Gorgonzola Dop.

In un pentolino scaldate la panna e poi unite il Gorgonzola Dop. Fatelo sciogliere a fuoco basso e poi aggiungete le erbe aromatiche tritate ed il pepe. Tenete da parte.  

 

Procedete poi con la preparazione della tartare di salmone.

Private il salmone dalla pelle e poi tagliatelo a dadini. Trasferitelo in una ciotola e conditelo con un filo d’olio evo, sale, pepe e la scorza di limone.

Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente. Poi saltatela nella padella con la salsa al Gorgonzola Dop.

Impiattate la pasta e adagiate sopra la tartare di salmone.

 

Polipetti con salsa al Gorgonzola Dop, zucca e pomodori confit

Tempo di esecuzione: 30 minuti     

Ingredienti

200 gr di Gorgonzola Dop

600 gr di moscardini

1 spicchio d’aglio 

200 gr di zucca 

1 bicchiere di vino bianco 

30 gr di burro

30 gr di farina

150 ml di latte intero

pomodorini confit qb

sale 

pepe, timo

olio evo

Lavate e pulite bene i moscardini. Scaldate in una padella un filo d’olio evo con uno spicchio d’aglio. Unite la zucca tagliata a cubetti e fate rosolare per 10 minuti, unite i moscardini e fateli saltare per un paio di minuti. Sfumate con un bicchiere di vino e fate cuocere a fiamma viva finché il vino bianco non sarà evaporato. Aggiustate di sale e pepe. Per la salsa al Gorgonzola Dop fate sciogliere il burro in una casseruola a fuoco dolce, unite la farina setacciata ed il latte intero. Mescolate velocemente con una frusta fino ad ottenere un composto denso. Unite il Gorgonzola Dop tagliato e lasciatelo sciogliere. Aggiustate di pepe e mescolate bene. Tenete da parte. Disponete in ogni piatto una cucchiaiata di salsa al Gorgonzola Dop, qualche moscardino con la zucca e qualche pomodorino confit. Guarnite con del timo fresco ed una macinata di pepe nero.

 

Tartare di tonno 

INGREDIENTI

100 g Gorgonzola Dop

400 g tonno crudo abbattuto 

50 ml panna fresca 

20 g granella pistacchio qb 

1 lime non trattato  

olio evo

sale

pepe

1 rametto di maggiorana 

 

Iniziate con la preparazione della salsa al Gorgonzola Dop.

In un pentolino scaldate la panna e poi unite il Gorgonzola Dop. Fatelo sciogliere a fuoco basso e poi aggiungete il pepe. Tenete da parte. Procedete con la tartare di tonno. Tagliatelo a dadini e trasferitelo in una ciotola. Conditelo con un filo d’olio evo, sale, pepe e la scorza del lime. Impiattate la tartare con l’aiuto di un coppapasta, guarnite con la salsa al Gorgonzola Dop, la granella di pistacchio, la maggiorana ed uno spicchio di lime.

 

Roastbeef con salsa al Gorgonzola Dop, prezzemolo e limone

Tempo di esecuzione: 40 minuti     

Ingredienti

150 gr di Gorgonzola Dop

200 gr di roast beef tagliato in fette sottili

15 gr di burro

15 gr di farina

75 ml di latte intero

zenzero in polvere

cucunci qb

2 ciuffi di prezzemolo

1 limone

sale 

pepe

Per la salsa al Gorgonzola Dop fate sciogliere il burro in una casseruola a fuoco dolce, unite la farina setacciata, il latte intero ed un pizzico di zenzero in polvere. Mescolate velocemente con una frusta fino ad ottenere un composto denso. Unite il Gorgonzola Dop tagliato e lasciatelo sciogliere. Aggiustate di pepe e mescolate bene. Tenete da parte. Disponete le fette di roastbeef su un piatto da portata, irrorate con la salsa al Gorgonzola Dop e guarnite il piatto con il prezzemolo, i cucunci e delle fettine di limone.

 

Bicchierini con mousse

Ingredienti

  • 200 g Gorgonzola Dop
  • 150 g ricotta vaccina
  • 50 ml panna fresca
  • 1 rametto di menta
  • 100 g frutti di bosco (lamponi, mirtilli e more)
  • Per il crumble:
  • 80 g burro freddo
  • 80 g zucchero di canna
  • 80 g farina 00
  • 20 g mandorle
  • 20 g nocciole

Iniziate dalla preparazione del crumble. Tritate grossolanamente la frutta secca e tenete da parte. In una ciotola unite la farina ed il burro e lavorate velocemente gli ingredienti fino ad ottenere delle briciole. Unite la frutta secca e mescolate. Lasciate riposare in frigorifero per 30 min. Disponete il crumble su una teglia e poi fate cuocere in forno preriscaldato a 200° per 10 min. Lasciate raffreddare e poi sbriciolatelo. Per la mousse unite in una ciotola la ricotta, la menta, il Gorgonzola Dop e la panna fresca. Lavorate il composto con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto omogeneo. Trasferite il composto nei bicchierini e guarnite con il crumble, i frutti di bosco e la menta.

VIDEORICETTA: https://www.gorgonzola.com/ricette/bicchierini-con-mousse-al-gorgonzola-dop/

 

 

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