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Ristoranti

AVOCADO SANDWICH BY PHILIP GUARDIONE IL NUOVO PIATTO PER L’ESTATE DI PICCOLA CUCINA NEW YORK

 

 

Avocado Sandwich

 

 

L’executive Chef di Piccola CucinaPhilip Guardione per l’estate 2018 ha inserito in menù un nuovo piatto estivo, semplice, completo e sfizioso: l’avocado sandwich by Philip Guardione.

 

A base di ingredienti, freschi e leggeri, l’avocado sandwich è già tra i piatti più serviti nei ristoranti newyorkesi di Piccola Cucina e il piatto più richiesto nel ristorante di Ibiza dove è stato proposto già la scorsa estate.

 

La ricetta è semplice: un avocado intero, carpaccio di ricciola, tipico pesce siciliano, crudo tagliato sottile, quinoa croccante , sedano fresco sottile, salsa di passion fruit e yogurt greco. Per il perfetto avocado sandwich bisogna scegliere un avocado morbido, tagliarlo a metà e sbucciarlo stando attenti a non romperlo e passarle le due parti sulla quinoa croccante.

 

 

 

Philip Guardione

 

 

Nel frattempo spalmare la salsa passion fruit e un cucchiaino di yogurt greco sul piatto e appoggiare sopra una parte di avocado. Aggiungere il sedano fresco tagliato alla julienne e le fettine sottili di carpaccio di ricciola. Infine chiudere il sandwich con l’altra parte di avocado, una spolverata di quinoa croccante, condire il tutto con un filo di olio e un pizzico di sale.

 

Un piatto che unisce la tradizione siciliana alla nuova tendenza culinaria dell’avocado.

 

Carlotta Micol Brignoli – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.- 339 7787778 

 

RISTORANTE LA RAMPINA

 

 

Giovedì d’estate a ritmo di Jazz per l’estate a La Rampina: quattro serate con musica dal vivo e menu alla carta


La kermesse inizierà il prossimo 28 giugno e proseguirà per quattro date: 5, 19 e 26 luglio dove interverranno artisti di grido del mondo del jazz presso L’Antica Osteria La Rampina a San Giuliano Milanese dalle ore 21 alle 23.30 di ogni serata. Ogni giovedì si esibiranno musicisti che interpreteranno la musica jazz in modo personale: gli ospiti saranno liberi di scegliere i piatti degli chef Lino e Luca Gagliardi alla carta, gustandoli nella bella corte interna del Cinquecento. Per info e prenotazioni 02.9833273 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., la serata sarà effettuata anche in caso di maltempo.

Il programma:
 
Giovedì 28 giugno 
Guido Bombardieri, sax contralto e soprano
Angelo Cultreri, organo hammond
Il repertorio sarà formato da brani di standard jazz molto famosi con una selezione di artisti che hanno valorizzato il suono  dell’organo hammond (ovvero elettrico) con un sound molto funky e vicino alla soul music.
Giovedì 5 luglio

Fabrizio Trullu, piano

 

Gianni Satta, tromba
Il repertorio sarà un omaggio a due grandi trombettisti della storia del jazz, Chet Beker e Miles Davis.
Giovedì 19 luglio
Guido Bombardieri, sax alto e soprano
Marco Pasinetti, chitarra
Una serata dedicata quasi interamente al blues e alla musica del bassista e compositore Charles Mingus.
Giovedì 26 luglio
Francesca Ajmar, voce
Alberto Graziani, chitarra
Il rapporto tra la musica jazz e la musica brasiliana è sempre stato molto stretto, il repertorio sarà composto dalle grandi canzoni di autori del calibro di Carlos Jobin, Milton Nascimento, Caetano Veloso ed altri della musica popolare brasiliana.

I professionisti: 

Francesca Ajmar nasce a Milano nel 1971. Ha studiato pianoforte, flauto traverso e il sax, per poi specializzarsi nell’uso della voce sia a livello tecnico che interpretativo. Dal 1999 è docente di “Canto Jazz” presso il Conservatorio ISSM “F. Vittadini” di Pavia. Nel 2002 viene votata dalla rivista “Musica Jazz” tra i migliori giovani talenti. Ha curato la direzione artistica della rassegna  “Jazz al Broletto”, organizzata dal Comune di Pavia, e per tre anni la rassegna di jazz “Divagando”. Col Conservatorio di Pavia ha organizzato, assieme a Tito Mangialajo Rantzer, il “Vittadini Jazz Festival”, primo festival in Italia dedicato ai dipartimenti jazz dei Conservatori.  

Guido Bombardieri diplomato in clarinetto presso il conservatorio di Mantova, collabora con gruppi da camera in qualità di clarinettista e sassofonista (“Quartetto Denner”). Primo clarinetto della “Filarmonica Mousikè” (vincitrice del titolo di “Banda dell’anno 1992”) e secondo dell’Orchestra dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha già effettuato tournèes in Germania e Canada.

Fabrizio Trullu si diploma in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio Pierluigi da Palestrina di Cagliari, e in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria. Vincitore di vari concorsi come nuovo talento emergente in ambito jazzistico (nel 1991 primo premio al Jazz Contest di Milano), ha al suo attivo 40 incisioni discografiche. Dal 1998 è docente di pianoforte (classico e jazz), arrangiamento e composizione, direttore degli ensemble della sezione di musica moderna presso la Scuola di Musica Claudio Monteverdi di Crema.

La Storia de La Rampina:

Antica Osteria La Rampina: il nome del ristorante anticipa agli ospiti lo stretto legame tra questo splendido casale del Cinquecento e la storia, del territorio che lo accoglie e della migliore cucina lombarda.
Le cronache narrano che il generale Radetzky, in fuga da Milano durante i moti delle Cinque Giornate, accampò l’esercito proprio davanti al cortile de La Rampina.
Anche il glicine che ne incornicia la facciata ha un’origine secolare e ancora oggi, rigoglioso e inebriante, sottolinea l’accesso ai diversi ambienti.
Fin dai primissimi anni Settanta i fratelli Gagliardi hanno trasformato l’antica osteria in un ristorante celebrato a sud di Milano, a pochi chilometri dal capoluogo e piacevolmente avvolto nel verde.
Alcuni importanti riconoscimenti hanno premiato tanta dedizione: la Camera di Commercio di Milano ha conferito a La Rampina il primo premio come ‘locale più antico della provincia di Milano ancora in attività’.
 
La cucina: semplicità, autenticità e ricerca

Assaporando i piatti de La Rampina si ha la sensazione di fare un viaggio nell’evoluzione della migliore cucina italiana: l’omaggio alla tradizione del territorio lombardo e di altre regioni voluta da Lino Gagliardi si sposa perfettamente con la vena creativa del giovane chef Luca, suo figlio.
Denominatori comuni di questo doppio binario sono la ricerca accurata delle materie prime più genuine e di qualità, rigorosamente stagionali e spesso a chilometro zero, così come la meticolosa rielaborazione artigianale che non ne tradisce mai l’essenza. Semplicità non banale e autenticità ispirano i menu che
spaziano anche verso i gusti internazionali nelle proposte di carne, pesce e verdure.

 

La cantina cinquecentesca

Nella cantina cinquecentesca, uno degli ambienti più carichi di suggestione del ristorante, riposano oltre
ottocento etichette tra rossi, bianchi e rosé. L’ampia scelta enologica appaga sia gli amanti di bottiglie storiche d’annata sia chi predilige vini più giovani e meno impegnativi.
Recentemente hanno fatto il loro ingresso nella carta anche nomi di cantine biologiche e biodinamiche, apprezzati dagli ospiti che privilegiano un rapporto più schietto con il territorio e la natura.
I sommelier Lorenzo, figlio di Lino Gagliardi, e Dario, genero del capofamiglia, guidano la clientela nella lettura della carta dei vini, suggerendo gli abbinamenti più idonei alla scelta dei piatti.
Per chi desidera arricchire la cantina di casa, è possibile acquistare le bottiglie preferite direttamente presso La Rampina.
 
Contatti ufficio Stampa:
Camilla Rocca

12 GIUGNO 2018:  BAIA BENIAMIN A VENTIMIGLIA RINASCE CON LA CENA FIRMATA EMANUELE DONALISIO E DANIEL CANZIAN

 

 

 

Daniel Canzian ed Emanuele Donalisio, entrambi giovani chef membri JRE dal 2017, celebrano l’arrivo della bella stagione con una cena a quattro mani e un menu con i loro migliori piatti, martedì 12 giugno 2018 presso la storica e suggestiva Baia Beniamin di Ventimiglia (IM), una delle location più belle della Riviera di Ponente. 

 

Il mare azzurro e cristallino della Liguria farà da sfondo a una serata pensata per essere una festa d’estate. Non a caso, il titolo scelto per l’evento è “Baia, mare e bollicine”, per raccontare in poche parole i punti forti dell’evento, cui fa da contrappunto il menu creato dai due chef, fatto di abbinamenti e contrasti che si alternano con eleganza durante le sei portate che comporranno la degustazione.

 

IL MENU

Canapè di benvenuto

Crudo di surallo, rossa di tropea in saòr, croccante al carbone vegetale

Ombrina fumè al legno di ulivo, nuvola di riso, cipria di barbabietola e finocchio

Risotto al limone, sugo d'arrosto e liquirizia

Midollo alla brace, branzino, trombetta e olandese al cipollotto

Geometria di ricotta, frutti rossi mandorle e timo

 

Emanuele Donalisio, piemontese con un bagaglio di emozioni e passioni culinarie raccolte durante le esperienze condotte nelle grandi cucine nel mondo, è uno chef eclettico, con uno stile nato dal connubio tra il punto fermo della tradizione e le realtà internazionali. Il punto di forza della sua cucina, che esprime a pieno nel suo ristorante “Il Giardino del Gusto” di Ventimiglia, è la diffusione dei saperi e dei sapori del territorio, specialmente i meno noti, per preservarne la biodiversità, a cui accosta volentieri profumi e suggestioni del mondo, per intrigare e trasmettere originali emozioni gustative.

 

Daniel Canzian, veneto di origine ma milanese di adozione, in cucina non prescinde mai da semplicità, stagionalità e italianità, pilastri della sua filosofia: ai fornelli lo chef non reinventa ma alleggerisce, fedele alle stagioni, per esaltare la parte più nobile di ogni piatto e creare un menù in costante evoluzione, mediterraneo e sincero. Per otto anni accanto al suo maestro Gualtiero Marchesi, con esperienze fondamentali in Italia e in Francia, riceve nel 2010 il premio “Pellegrino Artusi” come migliore giovane Chef dell’anno. Dal 2013 dirige a Milano il suo “Ristorante Daniel”, con una passione e una creatività che si rinnovano ogni giorno.

 

Insieme i due chef, che già condividono l’esperienza nella delegazione italiana dei Jeunes Restaurateurs d’Europe, hanno deciso di dare vita a una serata speciale e per farlo hanno scelto la bellissima Baia Beniamin, per mezzo secolo sede di uno dei ristoranti più rinomati della Riviera. In una simile atmosfera l’accostamento con le “bollicine” era d’obbligo: quelle dell’ottimo Berlucchi ’61, selezione di Franciacorta spigliati ed eleganti, animeranno la serata grazie alla partnership con la storica casa vinicola.

Prezioso e imprescindibile anche il supporto dei partner Coffeel di Ventimiglia, fornitrice di gustose miscele di caffè, di AIS delegazione di Imperia e dell’l’Istituto Alberghiero E.Ruffini, i cui studenti avranno l’opportunità di toccare con mano tutti gli aspetti professionali di una serata  tanto impegnativa quanto bella.

A Sergio Portioli, musicista di Bordighera, è affidato l’accompagnamento musicale di una serata per cui sono attese circa 150 persone.

 

Il costo della cena, che comprende una bottiglia della selezione Berlucchi ogni due persone, è di 110 euro a testa.

 

Le prenotazioni possono essere effettuate chiamando “Il Giardino del Gusto” al numero 0184/355244.

Alessandra Gasparini +39 3939713009 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

POKER DI STELLE AL RISTORANTE PARTICOLARE DI SIENA

 

 

 

Venerdì 8 giugno il ristorante senese ospiterà la cena ‘stellata’ con gli chef Daniel Calosci, Katia Maccari, Umberto de Martino e Francesco Baldissarutti 

 

Le proposte creative rendono omaggio alla bella stagione seguendo come filo conduttore il colore rosso

 

Il Ristorante Particolare di Siena festeggia la bella stagione con una cena speciale, in programma venerdì 8 giugno, che vedrà alternarsi ai fornelli ben 3 chef stellati. Per la prima volta insieme a Siena sarà possibile assaggiare le creazioni degli chef stellati Umberto de Martino, Katia Maccari e Francesco Baldissarutti con Daniel Calosci, padrone di casa del Ristorante Particolare di Siena che si cimenteranno in un menù inedito dedicato al colore rosso. 

 

Le proposte creative della serata. La serata gourmet intitolata “I Sogni Del Particolare. Il Rosso Relativo” si aprirà con benvenuto degli chef e con un brindisi con lo Spumante Brut Rosé, Metodo Classico della cantina Fèlsina. Seguirà la ‘Lingua di vitello fondente, rapa rossa, carote allo zenzero e coriandolo’ dello chef stellato Umberto de Martino. Come primo piatto saranno serviti ‘Ravioli di ricotta e basilico, pappa al pomodoro, cialda di melanzana affumicata’ di Katia Maccari. La serata gustosa continuerà, sempre sulle tracce del colore rosso, con la proposta di Daniel Calosci.

Lo chef del ristorante il Particolare di Siena delizierà i palati dei commensali con ‘Piccione, foie-gras, lamponi, rabarbaro’. Gran finale in dolcezza con le golose proposte dello chef stellato Francesco Baldissarutti che porterà in scena il suo ‘Croccantino all’amarena con salsa alle rose, tagete e lamponi’ e la sua piccola pasticceria. Pane e lievitati saranno a cura di Daniel Calosci e i vini in abbinamento a ogni portata sono stati scelti dalla cantina Fèlsina. 

 

 

 

 

 

‘I Sogni del Particolare. Rosso Relativo, è stata organizzata dal Ristorante Particolare di Siena in collaborazione con Nieva Zanco, autrice de 'La Consiglieria. Guida gastronomica non convenzionale' e cantina Fèlsina. Per informazioni è possibile consultare il sito www.particolaredisiena.com, telefonare al numero 0577/1793209, 

 

 

 

robespierre

 

GIULIANO BALDESSARI E RICHIE HAWTIN: UNA CENA PER RISVEGLIARE I SENSI

 

 

 

 

 

Domenica 10 giugno il deejay Richie Hawtin presenta il progetto ENTER.Sake al ristorante Aqua Crua. In abbinamento un menù ad hoc creato da Giuliano Baldessari

 

Un'esperienza di sake, alta cucina e musica. Domenica 10 giugno a partire dalle ore 20 al ristorante Aqua Crua di Barbarano Vicentino Giuliano Baldessari e il Dj Richie Hawtin proporranno una cena dove saranno protagonisti tutti i sensi. 

 

Richie Hawtin, deejay e produttore canadese, icona della musica elettronica già dagli anni '80, presenterà ENTER.Sake, la selezione di sake che cura personalmente, abbinata ad un menù realizzato per l'occasione dallo chef Baldessari. Tra i piatti proposti ci saranno La Muffa, (carne di fassona marinata e lasciata a 25 gradi per tre settimane con Penicillium candidum), La Trippa di Vitello preparata con l'alga spirulina, Lo Spaghetto al miso, Il Risotto al Cactus e Il Pesce Gatto al Tamarindo. La serata sarà accompagnata dalla selezione musicale di Hawtin. 

 

Alcune portate saranno servite in modo alternativo e la luce stessa verrà modulata durante i vari momenti della serata. Ci sarà inoltre la possibilità di scegliere di cenare al tavolo conviviale. "La serata dedicata ad ENTER.Sake – spiega Giuliano Baldessari - è una grande occasione per avvicinarsi a questa bevanda, da noi ancora poco conosciuta, ma che è in grado di regalare ottimi abbinamenti. Se a questo uniamo la cucina di Aqua Crua e la musica di Richie Hawtin, che hanno in comune tra loro la voglia di sperimentare, non può che nascere un'esperienza affascinante".

 

ENTER.Sake è una collezione di sake boutique. Hawtin ha esplorato il mondo del sake per 

vent'anni durante i suoi lunghi viaggi in Giappone e nel 2014 è stato nominato Sake Samurai dalla Japanese Sake Brewers Association, per i suoi sforzi nel promuovere il sake all'estero. Nello stesso anno ha creato il progetto ENTER, attraverso il quale promuove in tutto il mondo le sue due passioni, realizzando incontri, accompagnati da dj set, per presentare al pubblico la bevanda tradizionale giapponese. 

Per info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o 0444 776096

 

 

Davide Cocco

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L’ORTO DI LUME: RIAPRE L’ORIGINALE DEHORS NELLA SUGGESTIVA OASI DI PACE LONTANA DALLA FRENESIA MILANESE

 

Il ristorante stellato LUME by Luigi Taglienti riapre l’incantevole dehors ‘ORTO DI LUME’: una suggestiva oasi di pace dove potersi rilassare godendo di un’esperienza gourmet sensoriale a 360 gradi. 

L’ORTO DI LUME rappresenta un progetto architettonico e decorativo, nato nel 2017, che ha lo scopo di sottolineare ed esprimere due parole chiave che si legano alla filosofia del ristorante e dello chef Luigi Taglienti: EREDITÀ & EVOLUZIONE. Questi due concetti si fondono tra di loro e si raccontano attraverso gli arredi e i colori che caratterizzando questo spazio esterno di 160 mq: una grande struttura total white a forma di voliera del XIX secolo, le decorazioni sui muri e i sanpietrini del pavimento nel giardino sono elementi legati al passato rivisitati in chiave moderna, immersi nelle avvolgenti tonalità bianche grigie e verdi. 

Un’oasi di verde e profumi che sorge lontana dalla frenesia milanese, in una zona periferica recuperata e fatta rivivere attraverso un progetto di riqualificazione di un ex area industriale, volto a legare questo luogo al tessuto urbano odierno, mantenendo un equilibrio tra patrimonio storico e contemporaneità. Il concetto che vuole infatti esprimere l’originale dehors passa attraverso tre punti chiave: il richiamo al passato, raccontato in grande stile dalla gabbia ottocentesca rivisitata in dimensioni macroscopiche e da tutti gli altri elementi d’arredo pensati 

ed utilizzati per personalizzare lo spazio; l’attenzione al presente, rappresentata dall’area esterna che al posto di essere un normale giardino è invece un autentico orto costituito da tutti elementi edibili; lo sguardo rivolto al futuro, caratterizzato da un nuovo spazio verde in città, dove è possibile degustare una cucina di alta qualità che intende sostenere un concetto nuovo, un linguaggio comune rappresentato dalla memoria dei sapori che ripone però, sempre una forte attenzione alla contemporaneità. 

L’architetto Monica Melotti, Chief Design Officer di MB America, commenta così l’ispirazione che l’ha guidata nella progettazione de L’ORTO DI LUME, “Da LUME il nostro obiettivo è quello di regalare agli ospiti un’esperienza indimenticabile ma vogliamo anche incoraggiarli a ricordare il ruolo vitale della memoria per il presente e per il futuro. Ho voluto far rivivere in un distretto metropolitano periferico quei pranzi e cene che nel passato di molti italiani si svolgevano nel tradizionale cortile di casa della nonna. Molti degli elementi che ho scelto ricordano esattamente questo ma sono stati reinterpretati, come i vasi tipicamente color terracotta qui dipinti di bianco, un giardino con piante edibili invece che fiori e la voliera ottocentesca.” 

Erbe e alberi da frutto circondano lo spazio de l’ORTO DI LUME: basilico, rosmarino ma in particolar modo gli agrumi, con un’attenzione dedicata al limone, marchio a fuoco dello chef Taglienti, che esprime l’importanza dell’utilizzo delle acidità nelle sue preparazioni, riuscendo nell’intento di ricreare sfumature olfattive ed emotive contestualizzando la tradizione alla contemporaneità. Una contaminazione di sapori e profumi che rappresentano brio, velocità, forza a freschezza e che ricordano allo chef Luigi Taglienti, la sua amata Liguria. 

L’Orto di LUME ospita fino a quattro tavoli da quattro persone ciascuno ed è possibile degustare gli stessi menù proposti nelle sale interne, vivendo però un’esperienza sensoriale immergendosi a 360 gradi nella natura. Quest’anno con la riapertura dell’ORTO DI LUME sarà possibile degustare anche tre nuove portate totalmente concepite intorno al mondo vegetale: proposte all’interno del menù à la carte, queste tre ricette sono composte da tre piatti vegetariani che esaltano il concetti di Eredità & Evoluzione. 

LUME

Via G. Watt 37 20143 Milano
+39 02 80888624 www.lumemilano.com 

Roberta Antonioli +39 338 9104502 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Marta Mazzeo +39 328 2226285 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

 

 

 

 

BOX CAFFÈ A PADOVA: LA CUCINA GIOVANE CHE AMA I CLASSICI

Tre locali per un unico obiettivo: proporre cibo di qualità e buon bere in modo giovane e informale. In cucina il promettente Riccardo Maffini

Un'idea di cucina semplice con alla base grande materia che ripropone i classici della tradizione italiana. È questa l'idea di cucina di Marco Benetazzo, una solida formazione alle spalle con esperienze in diversi ristoranti stellati della penisola, mente e artefice del terzetto di locali simbolo della giovane ristorazione padovana: Box Caffè in Prato, Box Pizza e Box Caffè in Galleria. Tre realtà diverse, ma che hanno come unico obiettivo quello di proporsi come locali dove trovare cibo di qualità, sano e goloso, e dove bere bene, in un ambiente elegante e con uno stile ricercato, ma informale.

Box Caffè, sorto dove negli anni venti c'era un'autorimessa per auto, si trova a Prato della Valle nel cuore di Padova, in una delle piazze più belle d'Italia. È il primo dei tre locali ad essere stato aperto, un bistrot dall’arredo semplice ma al contempo originale, con pareti in mattoni, bancone di legno e luci soffuse. In poco tempo si è affermato come luogo di riferimento per chi ama la buona cucina e apprezza la spontaneità di questa formula. “Quando abbiamo aperto questo primo locale – dichiara Marco Benetazzo – volevamo proporre qualcosa di diverso dal solito locale per giovani. 

Volevamo che al centro della nostra cucina ci fossero i grandi classici della gastronomia italiana, anzi dell'alta cucina. Il mio modello e riferimento in questo è stato sicuramente Da Vittorio a Brusaporto: una cucina semplice ma perfetta, realizzata con grandi materie”.
Nel menu di Box Caffè si trovano i piatti della cucina tradizionale della Penisola reinventati mantenendo l’equilibrio tra semplicità e ricerca dal giovane chef Riccardo Maffini, un passato alle Calandre oltre che al Gabbani di Lugano, con materie prime d’eccellenza e un'esecuzione ai massimi livelli. 

La Carbonara-Box, la Tartare di manzo, l’Hamburger gourmet con carne piemontese, il Tiramisù preparato con caffè espresso. E poi lo gnocco fritto servito con crudo e burrata, l'Orecchio di elefante o i freschissimi crudi di pesce. Questi alcuni esempi dei piatti realizzati dalla cucina.La cantina conta oltre 500 etichette selezionate da Marco, spesso introvabili, con predilezione per la Francia, Champagne e Borgogna soprattutto, ma anche un’ampia scelta di vini naturali. Sempre varia la proposta al calice, con etichette che sorprendono ma che garantiscono sempre il miglior rapporto qualità-prezzo.

Anna Sperotto
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349 8434778

RICCARDO GASPARI A TREVISO PER “CIBO A REGOLA D’ARTE”

 

 


Lo chef del SanBrite di Cortina d’Ampezzo terrà un corso, sabato 2 giugno all’evento ideato dal Corriere della Sera, sulla preparazione dei tortelli 

 

Sessanta minuti per scoprire i segreti della preparazione dei Tortelli alla doppia ricotta. Sabato 2 giugno, alle ore 12.00 nello Spazio Accademy di Palazzo Giacomelli (Piazza Garibaldi, 13 a Treviso), in occasione della prima delle due giornate dell’evento “Cibo a Regola d’Arte”, Riccardo Gaspari, lo chef dell’agricucina SanBrite di Cortina d’Ampezzo (BL), illustrerà tutti i passaggi per realizzare questo piatto speciale.

Il corso, che rientra nel palinsesto dell’edizione trevigiana dell’evento ideato e organizzato dal Corriere della Sera, sarà condotto dal giornalista Antonino Padovese.

Ogni partecipante (il corso ha un costo di 24,50 euro a persona e va prenotato) avrà a disposizione una postazione allestita con gli utensili e le materie prime per la realizzazione della ricetta. Al termine della lezione ogni partecipante potrà portare con sé i tortelli che ha realizzato e cuocerli a casa.

A proposito di SanBrite
A dieci anni di distanza dal fortunato avvio dell’agriturismo El Brite de Larieto, la famiglia Gaspari ha inaugurato una nuova avventura di gusto e di sapienza alimentare a Cortina d’Ampezzo. Si chiama SanBrite: è la prima agricucina della località bellunese e ha aperto nel luglio del 2017 in località Alverà, a due passi dal centro. 
Il nome stesso ne rivela la storia: nel dialetto ampezzano “san” significa sano, come la cucina sana della tradizione. La seconda parte del nome, “Brite”, si deve all’azienda di famiglia che dal 2004 ha affondato le radici nel territorio di Cortina e delle Dolomiti, prima con El Brite de Larieto poi con il Piccolo Brite, che proseguiranno la propria attività al fianco del nuovo ristorante. SanBrite è aperto dieci mesi all’anno, marcando così la scelta di offrire un servizio continuativo al territorio, lungo l’arco della stagione vacanziera e anche oltre.


Ezio Zigliani Press Officer 

 

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