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Ristoranti

BARBARESCO A TAVOLA

ATELIER DES GRANDES DAMES 2018

 

 

ATELIER DES GRANDES DAMES 2018

Durate la serata  è stato conferito il Premio Michelin Chef Donna 2018 by Veuve Clicquot a Fabrizia Meroi del Ristorante Laite a Sappada (UD) , occasione  anche per parlare di ‘valore aggiunto al femminile’ nell’alta ristorazione in Italia, con la  presentazione di immagini fotografiche realizzate  appositamente con lo scopo di raccontare ed esaltare il tema.

Milano, 26 Marzo 2018 _ Questa sera, al ristorante Lume by Luigi Taglienti, si è svolta la terza edizione del progetto Atelier des Grandes Dames, presentato per la prima volta dalla Maison Veuve Clicquot nel 2016, un network che ha lo scopo di celebrare il talento femminile nell’alta ristorazione.

Per il secondo anno, la Maison Veuve Clicquot ha rinnovato la prestigiosa partnership con Michelin Italia, supportando il Premio Michelin Chef Donna 2018.

Dopo l’elezione dello scorso anno di Caterina Ceraudo (Ristorante Dattilo-Strongoli), gli ispettori Michelin quest’anno hanno deciso di premiare Fabrizia Meroi, 1 stella Michelin, chef del ristorante Laite a Sappada, in provincia di Udine, motivando così la scelta: gli anni di formazione in Friuli, Veneto e Carinzia hanno costruito la sua sapienza gastronomica. I sapori di queste terre e i prodotti di ogni loro stagione caratterizzano i suoi menu. Lavora con semplicità e precisione, regalando una suggestiva esperienza di gastronomia locale dal tocco femminile deciso sia nei sapori sia negli accostamenti. Un’esperienza che ha conquistato gli ispettori come chiunque si sieda alla sua tavola.

Fabrizia Meroi incarna i valori della Maison- savoir-faire, eccellenza, audacia - e le qualità di Madame Clicquot - determinata, creativa, innovatrice, intraprendente. Fabrizia è la Grande Dame contemporanea.                                                                                         

La premiazione di Fabrizia Meroi è stata preceduta da una conferenza sul  ‘valore aggiunto al femminile’ nell’alta ristorazione in Italia.

Atelier des Grandes Dames, con la sua terza edizione, si avvia al consolidamento dei valori su cui si basa il network come la forza, l’empatia e la concretezza, evolvendosi con un progetto coerente che guarda «sempre più avanti», proponendosi di mettere in evidenza il “valore aggiunto al femminile” e che cosa questo aspetto apporta di positivo oggi all’interno di un contesto in piena e continua evoluzione.  La scelta di diventare chef per una donna dovrebbe dunque oggi incontrare consapevolezza innanzitutto (c’è bisogno che se ne parli), e un sistema virtuoso pronto a sostenerla, attraverso un insieme evoluto di virtù che ne esalti la visione dell’alta ristorazione al femminile, facendo emergere i grandi valori aggiunti che questa offre.

Per far emergere questa tematica, Veuve Clicquot ha deciso di utilizzare il potere del racconto delle immagini fotografiche*, e durante la serata sono infatti stati presentati degli scatti realizzati appositamente con lo scopo di esaltare il valore aggiunto al femminile all’interno del contesto; un fotografo e una chef che da soli avessero la possibilità di ragionare sul tema, senza tensioni, a mente libera, solo e unicamente attraverso un pensiero che arrivando dall’anima di ognuna di esse potesse poi essere colto dal fotografo e poi raccontato. 

“Sono onorato del fatto che Veuve Clicquot supporti, per il terzo anno consecutivo, questo importante e innovativo progetto” afferma Carlo Boschi, Senior Brand Manager Veuve Clicquot. “Il nostro obiettivo è quello di continuare a dar voce alle donne dell’alta ristorazione affinché raggiungano la consapevolezza dei propri punti di forza e possano dimostrare appieno il loro talento”.

Ad oggi fanno parte dell’Atelier des Grandes Dames 15 chef, tutte diverse, tutte simili per passione, intraprendenza, talento e femminilità, che ricalcano i valori della Maison (e implicitamente di Madame Clicquot).

#LIVECLICQUOT #ATELIERDESGRANDESDAMES

Verdiana Radaelli  | M +39 346 6178285

 

BRUNCH DI PASQUA AL RISTORANTE PIU' ALTO DI MILANO


E’ il ristorante più alto di Milano e appena si entra lo sguardo spazia sull’intero skyline della città, per un panorama a 360 gradi sulla città meneghina, con il sole allo zenit per il pranzo e un romantico tramonto per la cena.
La domenica di Pasqua è sinonimo di brunch: a 55 euro (compreso acqua, succhi e caffè) disposto sull’iconico monolite che è il simbolo stesso del ristorante. 25 euro per i bambini dai 4 agli 11 anni, sotto i 4 anni gratuiti.
Ecco la ricca proposta:
Isola antipasti: asparagi in agro con uova pochè crema d’uova e luppolo selvatico nel loro guscio; carciofi alla vaniglia; carciofi alla giudia; bavarese di zucchine con i suoi fiori e maionese vegana di pomodoro; budino di asparagina; insalatina di campo con crostini e bacon pasticcio di melanzane, scamorza e maggiorana
Isola pesce: salmone marinato al lime; tonno in tartare con menta e capperi; pesce spada agli agrumi gamberi scottati, crema di basilico e fregula sarda; merluzzo all’olio d’oliva e limoni di Sorrento con pecorino e finocchietto
Isola carni: carpaccio di manzo grana, senape e cipollina tartare di piemontese; acciuga in polvere, crosta di pane e aglio nero fermentato; vitello al limone con insalata di patate prezzemolate; tonno di coniglio; terrina di capel del prete in salsa verde; magro d’anatra in confit all’olio evo
Isola formaggi: formaggi zola, taleggio, strachitunt, Grana Padano, toma, selezione di burrate, mozzarelle, ricotte, scamorze, pecorini di Pienza, pecorino sardo e ubriaco con miele e confetture in abbinamento.
Isola salumi: salame Varzi,  coppa piacentina,  culaccia,  bresaola con cesti di pani assortiti, focacce, grissini dalla cucina.
I piatti principali: risotto al luppolo selvatico e riduzione di birra bianca; tortelli di magro burro e Grana Padano; salmone in crosta di sfoglia con spinaci e porri; agnello alla menta con le sue patate e asparagi
Direttamente in cucina (allo chef table) il buffet di dolci dello chef Beppe Allegretta: pasticceria assortita con l'aggiunta di dolci a tema pasquale (uovo, colomba e pastiera)

Lo chef Fabrizio Ferrari: 
Da aprile 2016 Fabrizio Ferrari è l’executive chef del ristorante Unico e propone una cucina legata al territorio e “al cibo perduto, ai sapori radicati nella nostra memoria più profonda e trasformati in piatti dal carattere deciso e contemporaneo” racconta lo chef. Stella Michelin dal 2010 al 2013 al ristorante Roof Garden di Bergamo, poi diverse esperienze in Francia, che lo formano ulteriormente e l’esperienza alla guida della Terrazza Triennale Osteria con Vista come executive chef.
“Amo andare alla ricerca dei prodotti ancora poco utilizzati della mia terra, il pavese, scegliendo materie prime da piccoli produttori locali di alta qualità. Ingredienti considerati poveri ma che offrono grandi emozioni, dalla forte personalità”.  E dove coglie spunto per la sua cucina? “Ogni viaggio, ogni memoria ha creato un bagaglio di esperienze, profumi, colori e sapori che voglio proporre nella mia cucina, un fil rouge che dalle radici della più povera tradizione lombarda approdano ai sapori lontani d’oriente”.  Fabrizio Ferrari propone piatti di sostanza, con slanci di leggerezza in grado di rendere accattivanti gli accostamenti - anche inusuali - di aromi, sapori e consistenze. Piatti strutturalmente complessi, ma semplici da comprendere, che all’assaggio risvegliano ricordi ed emozioni sopiti.
Lo chef è stato consulente per lo sviluppo dei macchinari per il sottovuoto e Chef Advisor per Valko; è testimonial del progetto “Taglio Sartoriale” del Consorzio Grana Padano e “A scuola di cucina con il Grana Padano”; è brand ambassador del riso Riserva San Massimo e dell’olio Tenuta Zuppini, materie prime di altissima qualità.
 
Contatti:
Viale Achille Papa 30,
20149, Milano (MI)
Tel.+39 02 39214847
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Per maggiori informazioni ufficio stampa:
Camilla Rocca
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392. 0531233

BATTIPALO - I PIATTI DEL MENU DI PASQUA

 

Battipalo- I piatti signature per il menu di Pasqua pieds dans l’eau sul Lago Maggiore
 
Qui i piatti fotografati da Stefano Caffarri 
Qui le foto del ristorante 

La Pasqua al ristorante Battipalo sarà un vero e proprio menu con i piatti signature dell’ultimo menu della chef Simona Benetti per 50 euro a persona bevande escluse: una forte attenzione per i prodotti del territorio come i formaggi, le erbe spontanee, le verdure che vengono coltivate direttamente dal loro orto. Per i più piccoli si è pensato a un menu a loro dedicato a 16 euro.
 
Antipasto
Carciofo brasato e uovo croccante al parmigiano
oppure
Roast beef di bue, salsa all’aringa e misticanze
Primo
Riso, prosciutto, piselli e furmaggetta
oppure
Tortellini di agnellone e tarassaco nel loro brodo ristretto
Secondo
Capretto del monte Fenera
oppure
Baccalà e calamaro in olio cottura, purè di fave e cicoria
Dolce
“Colomba”
oppure
Parfait al cioccolato, rabarbaro, crumble di grano e pistacchi
Costo € 50,00 a persona bevande escluse
Per i più piccoli 
Pasta al pomodoro
Cotoletta impanata e patatine
€ 16,00

“Battipalo” prende nome da una delle invenzioni di Leonardo Da Vinci: inventò l'attrezzo per piantare dei pali in agricoltura, successivamente adattato anche per i pali del lago, predisposti sulle chiatte. Il ristorante Battipalo è così, sospeso tra le acque del Lago Maggiore, coronato da ampie vetrate che fanno spaziare lo sguardo, accanto all'attracco del battello gira il Lago e attracca a Lesa, un porto minore e tranquillo della parte piemontese del lago, fermata a richiesta. Solo 45 minuti da Milano: quasi invisibile dalla strada provinciale, ex biglietteria per i battelli, basta girare attorno all'edificio per rimanere sbalorditi dal contrasto avanti/retro: il locale è stato totalmente ristrutturato recentemente per diventare un vero ristorante gourmet per 40 coperti, tra le location più belle e romantiche del lago Maggiore a pochi chilometri dalla Rocca di Arona, da Stresa, dalle isole Borromee e da S. Caterina del Sasso, un antico eremo scavato nella roccia.
 
La storia:
Simona e Gabriele, compagni di scuola alle elementari e una grande passione per la cucina, per lei, per il buon vino, per lui. Lei venditrice di occhiali , lui responsabile commerciale spesso all'estero; si sono rincontrati, sposati, hanno mollato tutto e ora vivono per il Battipalo. Lei timida e materna, ma di saldo polso in cucina, nel suo regno, ama esprimersi attraverso i suoi piatti; lui uomo di sala fatto e finito, ha fatto dell'accoglienza la sua arte e della ricerca di vini e champagne di nicchia la sua forza. Hanno aperto il loro Battipalo nel 2009 e successivamente Simona, per rafforzare la propria conoscenza nel mondo della carne, ha lavorato presso il ristorante stellato Damini&Affini di Arzignano (VI), da Enrico Bartolini e da Ovo in Val d'Aosta sotto la guida dello chef Stefano Zonca.
 
La Cucina:
Ingredienti del territorio, che in questa ala del Piemonte abbondano: pesci di lago stagionali (agoni, anguille, lucioperca, persico e lavarello) da valorizzare in modo meno scontato e classico; i formaggi di Ossola e Valsesia; le erbe spontanee raccolte da Simona stessa, appassionata raccoglitrice (nei suoi piatti troviamo spesso tarassaco, dente di leone, piantaggine), la verdura invece è raccolta quasi interamente nell'orto di casa; il pane del maestro culinario Eugenio Pol; pasta esclusivamente fatta in casa con farine di grani antichi e lievito madre per i lievitati; carne esclusivamente piemontese da un allevatore selezionato e lumache di allevamento bio.
 
La Carta dei Vini: 
Gabriele ha tanta Francia e ovviamente Italia nella sua carta, con oltre 40 etichette di soli piccoli produttori biodinamici di champagne a ottima qualità prezzo e bottiglie dalla Borgogna, sempre piccoli e ricercati produttori, motivo per cui gli appassionati fanno chilometri per degustarli: la clientela proviene da tutta Italia oltre che dall'estero.
 
Orari:
Aperti a pranzo e cena mercoledì e dal venerdì alla domenica
Aperti a pranzo martedì e giovedì
Chiusi tutto lunedì, martedì e giovedì a cena
 
Contatti:
Battipalo
viale Vittorio Veneto 2
28040 Lesa (NO)
0322 76069
 
Per maggiori informazioni ufficio stampa:
Camilla Rocca
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392. 0531233

Camilla Rocca
 

"STOP ALLA PIZZA DEGLI CHEF"

ANCHE LE CESARINE – LA PIU’ ANTICA RETE DI CUOCHE DOMESTICHE ITALIANE, CUSTODI DEL PATRIMONIO CULINARIO DEL TERRITORIO - SI SCHIERANO CONTRO CRACCO:  "IL PIATTO CHE IL MONDO INVIDIA ALL’ITALIA NON PUO’  ESSERE STRAVOLTO DALLA FANTASIA DEGLI CHEF STELLATI MA DEVE CONTINUARE A RENDERE OMAGGIO A TRADIZIONE E ORIGINI" 

Anche le Cesarine scendono in campo. Le 400 cuoche domestiche, che negli ultimi 14 anni hanno fatto gustare e sognare il palato di tanti turisti internazionali e di molti connazionali con il ragù come lo faceva la nonna o il vero ossobuco della tradizione si schierano compatte nel difendere tradizione e ricetta originale della pizza ma, soprattutto, la  sua“popolarità”.

Nonostante la pizza Margherita, si dice, nasca nel 1889 come omaggio all’omonima regina – sebbene altre fonti arrivino a datare le prime “pizze” quasi 1000 anni prima -  la pizza è uno dei capisaldi del ricettario di una casalinga partenopea. Dalle tecniche legate all’impasto alla scelta degli ingredienti: tutto fa parte di un corollario di consuetudini famigliari tramandate di generazione in generazione che, ancora oggi,  fanno della pizza il piatto più copiato e invidiato al mondo.  

Le Cesarine salvaguardano le tradizioni cucinarie che caratterizzano la cucina italiana, fatta di ricette vere e originali, lontane dalle interpretazioni spesso azzardate che vengono proposte” ha commentato Davide Maggi, AD di Le Cesarine. “Secondo la filosofia cesarinica, apprezzata soprattutto da quel turismo enogastronomico sempre più attento e amante dell’autentica cucina italiana, la proposta di Cracco è un prodotto ottimo…. ma la pizza è un’altra cosa”. 

Proprio la tradizione cucinaria italiana, che nella rielaborazione degli chef stellati va perdendo la sua più autentica matrice, diventa la vera discriminante in un panorama sempre più ricco di proposte ma reo di diffondere l’immagine di una cucina non autentica e soprattutto di danneggiarla.

Purtroppo siamo di fronte a una continua mancanza di rispetto nei confronti di un  patrimonio di gusto che ha scritto una parte importante della nostra storia: le cesarine sono rimaste le uniche a conservare la cucina tradizionale dallo strapotere degli chef e soprattutto da elaborazioni che sono vere e proprie snaturazioni ” conclude Maggi.

La storica rete di home cooking conferma ancora una volta il suo ruolo di primo piano nel perpetuare saperi e di sapori che, a dispetto del prolificare di offerte gastronomiche diverse, premia la vera cucina italiana e il culto della sua tradizione.

 

Festa della Donna? Fuori di… Taste!

 

 

Festa della Donna? Fuori di… Taste!

 

Una Donna Dolce&Forte: al Bernini ricco buffet in … 

salmì e gran finale in dolcezza dedicato alle donne.

 

 

 

 

Il titolo gioca sulle doppie virtù della Donna, la Dolcezza e la Forza, e si svela poi su un gusto tutto da riscoprire della nostra cucina, il “dolce&forte” appunto, che non è un modo di cottura, ma una salsa che accompagnava o veniva aggiunta a fine cottura alla cacciagione cucinata in salmì: così facendo il contrasto del dolce e del forte era accentuato al massimo.


Il tema è interpretato dallo Chef Enrico Lo Presti con una briosa e creativa cena in salmì ambientata nei suggestivi saloni del Bernini Palace Hotel, in Piazza San Firenze, spesso sede di eventi gettonatissimi.

 

Il gran finale è invece firmato da 3 Maestri Pasticceri, stelle indiscusse nel panorama toscano dell'alta pasticceria, con un Maestro Cioccolatiere, giovane talentuosa promessa nel mondo del cioccolato. Quattro grandi personaggi, per la prima volta insieme sulla scena fiorentina: Simone Bellesi, Luca Mannori, Massimo Marcellini e David Bellotti. Ognuno presenta una creazione inedita, dedicata alle donne che hanno amato e che amano. Scopriamo così: Regina Margheria, La Pralina Olga, Il Colore dei Macaron e Una Donna da 10!

 

Il Menù si apre con una ricca scelta di finger food: tartare di salmone marinato all'arancia e ribes; tempura di gamberi su passata di ceci e olio al rosmarino; piccolo flan di pecorino con caramello al miele e timo; spiedini di pollo con bacon croccante e rucola con riduzione di aceto balsamico; falafel con thaina e valeriana; angolo di salumi e formaggi toscani con schiacciata artigianale; piccolo fritto di verdure in tempura alla birra; insalatina mimosa. Poi la torta del cavolo...nero; la minestra di pane grassa... con sfumata di rosmarino e salsiccia; purea di patate mugellane, cacao amaro e tartufo nero; trofiette nel ragout dolce di zucca gialla e il forte  d'aceto balsamico con ricotta affumicata; per arrivare alla tacchinella farcita d'agrumi in salsa dolceforte con fagioli all'uccelletto nel fiasco.

 

Quattro cantine toscane partecipano alla serata con i loro vini, ovviamente anche quelli da dessert: la Fattoria di Piazzano di Empoli, Cantine Ricci dall’aretino, la Bruscola da San Casciano, il Birrificio del Forte da Pietrasanta e Sparla & Gerardi con il suo "Ronchi Pichi“, vino aromatizzato dal sapore d’altri tempi, e lo Champagne Brut Rose’ "Jean-Pierre Lamoureux”.

 

 

MENÙ
tartare di salmone marinato all'arancia e ribes
tempura di gamberi su passata di ceci e olio al rosmarino
flan di pecorino con caramello al miele e timo
spiedini di pollo con bacon croccante e rucola con riduzione di aceto balsamico
falafel con thaina e valeriana
angolo di salumi e formaggi toscani con schiacciata artigianale
fritto di verdure in tempura alla birra
insalatina mimosa
la torta del cavolo...nero
minestra di pane grassa... con sfumata di rosmarino e salsiccia
purea di patate mugellane, cacao amaro e tartufo nero
trofiette nel ragout dolce di zucca gialla e il forte  d'aceto balsamico con ricotta affumicata
tacchinella farcita d'agrumi in salsa dolceforte
fagioli all'uccelletto nel fiasco

 

VINI

CANTINE RICCI
Vino IGT Toscana Bianco "Pian del Bosco", anteprima 2017
Vino IGT Toscana Rosso "Rondinaie", annata 2014
Vino IGT Toscana Bianco Passito "Enrico VII", annata 2011
Az. Agricola Ricci Michela – Loc Case di Sopra, Bucine (AR) – 055 992376 – www.cantinericci.it

 

BRUSCOLA
Chianti Classico DOCG Bruscola 2015
Stibbio IGT 2013
Vin Santo DOC 2010 per il dessert
Azienda Agricola Agrituristica Bruscola S.S. - Via Pisignano, 16 - 50026 - San Casciano in Val di Pesa - 055 828450 - www.bruscola.it

 

BIRRIFICIO DEL FORTE DI PIETRASANTA
Birra Fior di Noppolo (American Pale Ale con luppolo fresco) - Birra La Mancina (Belgian Ale dorata) abbinabile anche per il dessert - Birra Cinturia D'Orione (Winter Ale) per il dessert

www.birrificiodelforte.it - 0584 793384 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

FATTORIA DI PIAZZANO

Chianti Docg 2016 Igt Rosato Toscano "Messidoro" 2017
Bianco dell'Empolese doc "Vinsanto" 2008

Fattoria di Piazzano - Via di Piazzano, 5 - 50053 Empoli (Firenze) - 0571 994032 - www.fattoriadipiazzano.it


SPARLA & GERARDI
presenta "Ronchi Pichi“ e Champagne "Jean-Pierre Lamoureux"
Via di Stagno, 12, 50055 Lastra a Signa FI - 055 872 8192

 


Hotel Bernini Palace 
Piazza San Firenze, 29 (Piazza della Signoria) – 50122 Firenze
Tel. + 39 055 288621 – fax + 39 055 268272
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
hotelbernini.duetorrihotels.com

 


 

AREA DOWNOLOAD

Download locandina 8 marzo

Download immagini Hotel Bernini Palace

Credito foto: AromiCreativi

 

A disposizione ulteriore materiale fotografico su richiesta.

 

 

UFFICIO STAMPA HOTEL BERNINI PALACE

Ufficio stampa: Eleonora Alverà Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., M. +39 333 2356486

Laura Di Nicolantonio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., M. +39 3466373349

 

STELLE D'ITALIA. LUIGI POMATA E FABRIZIO ALBINI PROPONGONO UNA CENA A 4 MANI

 

 

La Sardegna a The Stage per la seconda tappa del Viaggio tra le Stelle

Il tonno rosso di Carloforte e prodotti sardi d’eccellenza saranno i protagonisti del percorso gastronomico proposto dagli chef Luigi Pomata e Fabrizio Albini nella cena a quattro mani in programma venerdì 2 marzo.

Le stelle della cucina italiana continuano a brillare al ristorante The Stage: la seconda tappa del Viaggio tra le Stelle si terrà venerdì 2 marzo in una cena a quattro mani che avrà come protagonista la Sardegna, raccontata attraverso la cucina di uno dei suoi interpreti più significativi, lo chef Luigi Pomata, dell'omonimo ristorante nel centro di Cagliari.

Ma vera stella della serata sarà una delle materie prime più rappresentative e ricercate del Mediterraneo: il tonno rosso di Carloforte, sede della celebre tonnara e patria dello chef Luigi Pomata.

La sua cucina è contraddistinta da un'estrema cura della materia prima che si inserisce alla perfezione nella filosofia di ricerca del ristorante The Stage: per la seconda tappa del Viaggio Tra le Stelle i piatti dello chef Pomata dialogheranno infatti con quelli di Fabrizio Albini, executive chef di The Stage. Albini porterà in scena un altro prodotto simbolo della Sardegna con il suo Maccherone, arselle, peperoncino e bottarga e delizierà gli ospiti della cena con un dessert che ricorda i profumi degli agrumi del Mediterraneo: Pera, cioccolato bianco, vaniglia, pompelmo e zenzero.

In abbinamento ai piatti dei due chef i vini della Cantina Sella&Mosca, una delle più importanti realtà vitivinicole italiane, fondata nel 1899 dall'ingegnere Sella e dall'avvocato Mosca e oggi di proprietà di Terre Moretti. Con i suoi 541 ettari vitati è una delle tenute più vaste d'Europa e rappresenta nel mondo il proprio territorio attraverso la valorizzazione di vitigni autoctoni come Vermentino, Carignano e Cannonau.

 

Menù

Tartare di tonno rosso su spuma di mozzarella, capperi disidratati e uova di pesce – Luigi Pomata

Maccherone arselle, peperoncino e bottarga – Fabrizio Albini

Ventresca di tonno rosso in crosta di pane al prosciutto, bietole selvatiche in due consistenze: in crema aromatizzate all'wasabi e saltate in tegame – Luigi Pomata

Pera, cioccolato bianco, vaniglia, pompelmo e zenzero – Fabrizio Albini

Vini in abbinamento: Sella & Mosca

€ 70 a persona vini inclusi

Info e prenotazioni: 02 63793539 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Eleonora Alverà

A SIENA UNA SERATA GOURMET DEDICATA A RISO ACQUERELLO

 

 

 Il Ristorante Particolare di Siena ha ospitato la cena ‘stellata’ con gli chef Daniel Calosci, Katia Maccari, Augusto Valzelli, Emanuele Donalisio e Giancarlo Maistrello Le proposte creative rendono omaggio al Riso Acquerello invecchiato 7 anni in abbinamento ai vini di Barone Ricasoli  

Una cena stellata per 'gustare' tutte le sfumature del riso. È questo il nuovo appuntamento del ciclo ‘I Sogni del Particolare. Cinque sfumature di Acquerello’, che è andato in scena al Ristorante Particolare di Siena. La serata gourmet ha reso omaggio a una delle eccellenze del Made in Italy, il Riso Acquerello, attraverso le creazioni inedite proposte dallo chef del ristorante Particolare di Siena Daniel Calosci, dalla chef stellata Katia Maccari, da Augusto Valzelli, già Stella Michelin e da Emanuele Donalisio, gota dei giovani ristoratori d’Europa.

Ad accompagnare i piatti anche le proposte creative di grissini e cialde curate da Giancarlo Maistrello, Premio PanettoneDay 2017 e i vini dell’azienda vitivinicola Barone Ricasoli. Ospiti speciali della serata sono stati Piero Rondolino, patron di Riso Acquerello; Francesco Ricasoli, 32esimo Barone di Brolio e Nieva Zanco, giornalista enogastronomica che insieme a Raffaella Giglioni, Marco Gagliardi, Gianluigi Giglioni e Sonia Stante, padroni di casa del Particolare di Siena, hanno ideato la serata gustosa. 

Le proposte creative della serata. Il menù inedito è stato pensato per restituire a tavola il gusto unico della Riserva Acquerello invecchiata 7 anni. Dalla cialda di riso al nero di seppia di Emanuele Donalisio, chef ventimigliese che è uno delle sole 4 “new entry” italiane accolte nell’esclusiva associazione Jeunes Restaurateur d’Europe; al risotto proposto da Augusto Valzelli, classe 1991, diventato nel novembre del 2015 a soli 23 anni il più giovane chef stellato d’Europa, passando per il coniglio karkadè e radici dello chef del Ristorante Particolare di Siena, Daniel Calosci. Per chiudere in dolcezza la serata Katia Maccari, chef stellato e volto noto della ‘Prova del cuoco’ di Rai Uno, ha portato in scena la sua torta di riso con gelato al frutto della passione e cioccolato al latte con crema al rhum.

 

Un menù gourmet che ha sposato i sapori del territorio anche attraverso gli abbinamenti appositamente selezionati tra i calici della storica e prestigiosa cantina Barone Ricasoli. A sorprendere i commensali anche la ‘Colomba dell’Arrivederci’: dolce al gusto di caffè ideato dalla chef stellata Katia Maccari, realizzato dal maestro pasticcere Giancarlo Maistrello, protagonista anche del volume ‘Il viaggio delle colombe’ di Nieva Zanco. Il libro racconta dieci storie brevi legate alle origini storiche e leggendarie del dolce pasquale e raccoglie le ricette speciali, realizzate da tre chef stellati.

 ‘I Sogni del Particolare. Cinque sfumature di Acquerello’, è stata organizzata dal Ristorante Particolare di Siena in collaborazione con Nieva Zanco, autrice de 'La Consiglieria. Guida gastronomica non convenzionale', Riso Acquerello e cantina Barone Ricasoli. Per informazioni è possibile consultare il sito www.particolaredisiena.com, telefonare al numero 0577/1793209, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e seguire la Pagina Facebook Particolare di Siena.

  

Marilena Zinna

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