Viaggi enogastronomici
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FARMFOOD FESTIVAL DI GALLO ROSSO 2025
Terza edizione della kermesse con i migliori prodotti dei masi altoatesini Gallo Rosso
I migliori prodotti dei masi dell’Alto Adige a marchio Gallo Rosso tornano al FarmFood Festival, che per il 2025 ha in serbo una grande novità. Come nelle edizioni precedenti, anche la terza di quest’anno si terrà nella bellissima location dell’edificio liberty simbolo di Merano, il Kurhaus, che ospiterà nella giornata di sabato 29 marzo, dalle 10.00 alle 17.00, ben 90 produttori selezionati da Gallo Rosso. Ognuno di loro avrà il proprio banco su cui saranno esposti i prodotti da degustare e acquistare, ma soprattutto sarà a disposizione del pubblico per raccontare la passione che sta dietro al lavoro di agricoltore e di allevatore. Come sempre, obiettivo di Gallo Rosso è avvicinare le persone allo stile di vita dei contadini dell’Alto Adige, per conoscerlo in profondità e apprezzare ancora di più i frutti di questa terra, sani, gustosi e genuini. ©Gallo Rosso_Pentagon Studios
La partecipazione al FarmFood Festival è gratuita; è richiesta solo la registrazione attraverso il sito farmfoodfestival.it che consentirà di scaricare sul telefono o di stampare il biglietto da consegnare all’ingresso. Saranno 913 i prodotti di altissima qualità Gallo Rosso presenti al FarmFood Festival, tra freschi e lavorati, tutti selezionati in base a rigidissimi criteri imposti dal marchio: materie prime proprie, lavorazioni artigianali e approvazione da parte di esperti del settore alimentare dopo una degustazione alla cieca.
©Gallo Rosso_Pentagon Studios Nel corso della giornata di sabato 29 marzo, 9 rinomati cuochi altoatesini, che si contraddistinguono per l’utilizzo, all’interno delle loro cucine, di prodotti regionali, soprattutto provenienti dai masi, si esibiranno in cooking show; il pubblico avrà poi la possibilità di gustare, a pagamento, i piatti cucinati dagli chef. In programma anche degustazioni guidate di prodotti contadini, a cui è necessario iscriversi per partecipare, in quanto i posti sono limitati a un numero di 20 persone per ogni degustazione. ©Gallo Rosso_Pentagon Studios Grande novità di quest’anno sarà il Gala Dinner nello splendido Pavillon des Fleurs del Kurhaus: una cena a 6 portate con accompagnamento di vini, cucinata esclusivamente con prodotti dei masi dagli chef “ambasciatori” di Gallo Rosso: Chris Oberhammer, Tina Marcelli, Manuel Ebner, Andrea Irsara, Andreas Bachmann, Thomas Ortler, Juliane Niederstätter, Robert Pernthaler e Markus Holzer. Costo del Gala Dinner: 145 € a persona.
Per ulteriori dettagli: farmfoodfestival.it Per informazioni su Gallo Rosso: gallorosso.it Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1998 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura.
La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”. L’obiettivo di questo progetto è da un lato aprire agli agricoltori altoatesini nuove fonti di reddito e dall’altro dare ai consumatori la possibilità di conoscere il mondo contadino dell’Alto Adige. La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 2 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, attraverso standard qualitativi elevati e criteri severissimi, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 120 masi che si dedicano alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso), alla ristorazione contadina, o all’artigianato autentico (Artigianato contadino). Ultimo pilastro nato nel 2023 è la Scuola di cucina di Gallo Rosso. Per ulteriori informazioni Gallo Rosso Tel.: (0039) 0471 999 371 Gabriele Hafner Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.gallorosso.it Press Way -
Nadia Scioni
IL MERCATINO DEL BENESSERE
di Virgilio Pronzati
Guglielmina Costi Monaci da oltre un trentennio si batte per migliorare la qualità e la cultura alimentare dei consumatori italiani. Giornalista e geniale creatrice di marchi e slogan, promosse sin dagli anni ’80 un importante campagna alimentare a favore del consumo del pesce. Un’iniziativa di successo, denominata Piatto di Nettuno, che ha concretamente contribuito alla diffusione e consumo del pesce sia sulle tavole della Liguria sia nel resto d’Italia.
Lo scopo era ed è di migliorare le abitudini alimentari non solo delle famiglie, ma toccando anche la ristorazione. A supporto dell’indiscussa validità del progetto, la realizzazione di corsi sull’alimentazione, convegni e cene didattiche, che hanno visto la partecipazione costante di eminenti personalità del mondo dell’alimentazione, della medicina (dietologia e oncologia), della gastronomia e della stampa specializzata. Professori di levatura internazionale del calibro di Santi, Del Toma, Giacosa, Foppiani e Pellegrino per la scienza, e Belloni per la gastronomia.
Continuando nel suo percorso, Guglielmina Costi Monaci allarga il suo raggio d’azione, promuovendo anche i latticini e formaggi, in particolare la cagliata (prescinseua), con la preziosa collaborazione del prof. Sukkar. Ma non solo. Da oltre tre lustri organizza un particolare mercatino del benessere. Ossia prodotti agroalimentari di piccole aziende di qualità di varie regioni, che propongono un vasto assortimento di basi alimentari, che i molti e affezionati clienti possono acquistare a prezzi giusti. Un viaggio – afferma Guglielmina – per salutisti golosi.
Da parte di chi ha scritto un’utile comunicazione ai titolari delle aziende produttrici presenti I prodotti agroalimentari messi in vendita che hanno almeno venticinque anni di vita possono ottenere la De. Co. (Denominazione Comunale). Il migliore marketing territoriale a costo zero. La richiesta per ottenere la De. Co. di un prodotto, va fatta nei rispettivi comuni di produzione.
Ecco alcune aziende del Mercatino del Benessere con i loro prodotti:
Apicoltura Volpone Bice di Cornia di Moconesi (GE).
Azienda agricola Mannai di Recco (GE)
Apicoltura De Vincenzi di Zoagli GE).
Erboristeria Medicinale Snc di Accattino Attilio - Torre Beretti e Castellaro (PV)
Azienda Ezio Valsecchi Formaggi di S. Angelo Lodigiano (Lodi)
Dove sono i Mercatini del Benessere a Genova:
2° Sabato del mese - Via Cantore (Ge-Sampierdarena) 2° Domenica del mese - Piazza Rossetti (GE) 4° Sabato del mese - Piazza Duca D' Abruzzi (Ge-Nervi) Orario dalle 9 alle 19.
DAL 7 DICEMBRE E FINO AL 25 GENNAIO È FESTA SUL BALCONE DELLE MARCHE
La Sagra del Cavalluccio annuncia il Natale a Cingoli Il dolce tipico cingolano apre il periodo delle festività natalizie e diviene occasione ideale per conoscere uno dei Borghi più belli d’Italia.
Non ci troviamo nelle remote gelide lande finlandesi, in quel di Rovaniemi, fiabesca casa di Babbo Natale, ma al centro dell’ondulata distesa di morbide colline che disegnano l’entroterra marchigiano, un dolcissimo paesaggio dominato da Cingoli, uno dei Borghi più belli d’Italia che grazie alla sua panoramica posizione è denominata il “Balcone delle Marche”.
In questo periodo la città è avvolta in magiche atmosfere che proiettano l’ospite in un caldo clima di festa! Infatti, l’ideale inizio delle festività natalizie a Cingoli è rappresentato dalla Sagra del Cavalluccio, un tradizionale evento che ha il suo culmine nel fine settimana dell’Immacolata, sabato 7 e domenica 8 dicembre.
Comune di Cingoli, Grand Tour delle Marche e Istituto alberghiero “G. Varnelli” rivolgono un invito a compiere un dolce viaggio nel territorio cingolano alla scoperta di una tipicità locale che rappresenta appieno il senso di genuinità, sapiente scelta delle materie prime e saggezza popolare, tre qualità sintetizzate proprio nel Cavalluccio, un tipico dolce locale che affonda le sue radici nelle tradizioni contadine ed è preparato con ingredienti che le donne di Cingoli, da generazioni, dosano con diverse sfumature da casa a casa. Una tradizione sempre viva che rende questa prelibatezza, tipica del periodo invernale, un vero e proprio patrimonio gastronomico del territorio.
Un weekend di festa per entrare “con dolcezza” nel clima natalizio accompagnati dal Mercatino dei Cavallucci, da show cooking ed animazione a cura del gruppo folk “Balcone delle Marche”. A sottolineare l’importanza di questa specialità per la città, anche la terza edizione del concorso “Il Cavalluccio della Vergara”.
Per tutto il periodo natalizio e fino al 25 gennaio, Cingoli propone un intenso programma di accoglienza ideato per soddisfare visitatori e turisti in cerca di esperienze immersive nell’autenticità di una comunità locale ricca di tradizioni ed identità: presepi che animano le varie zone della città, luminarie che accendono di colori vie e piazze, concerti che proiettano gli ospiti nell’atmosfera natalizia, commedie dialettali, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri e tante iniziative dedicate ai bambini. Un vero e proprio villaggio di Babbo Natale, in terra marchigiana, che resta aperto per quasi due mesi!
La Sagra del Cavalluccio è tappa storica del Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed Anci Marche. Tutte le informazioni su eventi ed iniziative per vivere il Natale di Cingoli su www.tipicita.it
ANGELO SERRI
XXIII FESTA DEL TORRONE A CAMERINO
Una specialità gastronomica tipica ed esclusiva della Città marchigiana
Com’è consuetudine, a Camerino (MC) la tradizionale e tanto attesa Festa del Torrone rappresenta la conclusione delle festività natalizie, un gran finale di quello che, a ragione, è stato definito “Un Natale Stellare a Camerino”, un programma studiato e appositamente allestito dall’Amministrazione comunale per vivere, da inizio dicembre in poi, un periodo natalizio ricchissimo di iniziative, luoghi magici e incantati, eventi, emozioni e degustazioni dei prodotti della tradizione. Oltre alle pregevoli vestigia storiche-artistiche ed al suo antico Ateneo, la nobile Città Ducale custodisce gelosamente la ricetta del torrone, un’esclusiva specialità preparata con mandorle e miele che risale ad un passato alquanto remoto. Infatti, il primo documento dal quale si evince l’utilizzo nelle Marche del termine torrone, riferito al dolce natalizio così come lo intendiamo oggi, risale al 1793, come testimoniato da un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci. A Camerino, comunque, è opinione comune che il torrone camerinese sia nato molto tempo prima, anche perché durante le festività veniva preparato in ogni famiglia ed il radicamento nella tradizione popolare era tale che anche oggi qualche appassionato orgogliosamente lo produce ancora per l’appagamento di amici e parenti. Dal 2020 il torrone camerinese gode della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) e nel 2014 Camerino è entrata addirittura nel “Guinnes dei primati” con “il Torrone più lungo del mondo”. Come da 23 anni a questa parte, anche quest’anno la Festa del Torrone si svolgerà nel giorno dell’Epifania! Quindi l’appuntamento della XXIII Edizione è fissato per lunedì 6 gennaio alle 16:00, al Sottocorte Village, dove si terrà il tradizionale cerimoniale della misurazione e del successivo taglio con sporzionamento del “megatorrone camerinese” dell’azienda “Casa Francucci”, che lo scorso anno ha raggiunto la ragguardevole lunghezza di ben 246,20 metri, con degustazione finale per golosi e curiosi richiamati dall’avvenimento! A fare da cornice all’atteso evento, l’animazione a tema Disney a cura del Centro Studi Danza Joy Dance e, a seguire, la premiazione dell’11esimo Trofeo della Befana dell’ASD Camerino-Castelraimondo. La giornata vivrà, infine, un altro importante momento alle 18:00, all’Auditorium Benedetto XIII, presso il quale andrà in scena il classico Concerto dell’Epifania eseguito dalla Banda Città di Camerino. La Festa del Torrone esercita un notevole appeal sui turisti allettati dall’originalità dell’evento e dalla possibilità di degustare un prodotto ancor oggi realizzato con la segretissima ricetta originaria. Peraltro, il torrone camerinese rappresenta uno straordinario ambasciatore della città universitaria in occasione di eventi promozionali organizzati fuori dal territorio ai quali ha partecipato il Comune di Camerino, come ad esempio la BIT di Milano o Tipicità Festival a Fermo. L’iniziativa è organizzata dalla Pro Loco con il supporto del Comune di Camerino ed è sede dell’ultima tappa del Grand Tour delle Marche. Infatti, l’edizione 2024 del circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI Marche sconfina nel 2025, concludendosi proprio a Camerino, con la Festa del Torrone! Info e programma: su www.tipicitaexperience.it
ANGELO SERRI
CHISCIOI: LA RICETTA ORIGINALE RICCA DI GUSTO
I Chiscioi sono un antipasto molto gustoso e facile da cucinare, che può essere adatto anche come piatto unico. Queste specialità culinarie valtellinesi sono simili agli Sciatt, ma con alcune differenze. Sono molto diffusi nella zona della alta valtellina, compresa tra Tirano e Livigno.
In questo articolo, ti insegnamo a preparare i Chiscioi in modo che tu possa gustarli con i tuoi amici a casa e stupirli con un piatto davvero originale.
Continua a leggere per saperne di più su questa leccornia e per conoscere la ricetta.
I Chiscioi di grosio
Sono delle saporite frittelle, fatte da una base di farina di grano saraceno e dai formaggi della Valtellina. Questo impasto viene quindi cotto a fuoco lento in olio, strutto o nel burro chiarificato. Una volta cotti prendono una ottima croccantezza perfetta ed un colore dorato.
Questa alimento tipico, viene in genere servito come portata principale o unica. Come contorno si serve una insalata di cicoria, il cui gusto amaro aiuta a pulire il palato dalla grassezza di questo piatto.
La ricetta dei Chiscioi
Questa è una ricetta semplice ma dal risultato adatto ai palati più esigenti.
La unione di farina, birra, grappa e formaggio ti offrirà un sapore unico ed equilibrato.
Non esitare a provarla per sorprendere i tuoi amici e familiari con un piatto originale e gustoso.
INGREDIENTI
(dosi per 4 persone)
Per l' impasto
- 200 g di farina di grano saraceno
- 250 g di farina bianca 00
- 400g di formaggio Casera DOP
- 1 cucchiaio di Grappa
- 1 bicchiere di Birra
- q.b di sale
- q.b di olio per friggere o di burro o di strutto
- q.b di bicarbonato
PREPARAZIONE
Per preparare i Chiscioi, inizia tagliando il formaggio in fette circolari di circa 1 cm di spessore e 10 cm di diametro. In seguito, in una ciotola, unisci le due farine, una parte di acqua, la birra, la grappa e il bicarbonato.
Continua a mescolare il tutto fino a ottenere una pastella densa ma cremosa.
Lascia riposare la pastella per circa un ora al fresco prima di usarla per la cottura.
COTTURA
Inizia riscaldando una padella con una quantità sufficiente di olio per friggere (o strutto) a 180 °C.
Utilizzando un cucchiaio o un mestolo, aggiungi una porzione di pastella nella padella e cerca di creare delle frittelle che avranno il diametro poco più grande delle fette di formaggio che avevi già preparato.
Metti una fetta di formaggio al centro di ciascuna frittella e versaci sopra un altro cucchiaio di pastella.
Dopo qualche minuto, girale e cuocile fino a quando non sono dorate su entrambi i lati.
Per dare la perfetta croccantezza ai chiscioi il passo chiave è la asciugatura.
Una volta cotte con l' aiuto di una spatola adagiatele su un foglio di carta assorbente. In modo da rimuovere i grassi in eccesso.
Servi subito cospargendo un cucchiaio di Pesteda e con un contorno di insalata di cicoria tagliata fine.
La pestèda (letteralmente, in dialetto valtellinese, "pestata") è un insaporitore aromatico originario di Grosio e divenuto tipico della cucina valtellinese. Si tratta di un battuto di aglio, sale, pepe, foglie di achillea nana (girupina) e timo serpillo (peverel).[
Varianti
Esistono anche delle varianti più gustose, aggiungendo degli affettati, come ad esempio con qualche fetta di lardo.
Che vino abbinare?
Il nostro segreto è di abbinarlo questo piatto con un vino bianco fresco e di acidità adeguata per pulire il palato dopo ogni boccone. Il vino Alpi Retiche IGT, come quello della cantina Nera è la scelta perfetta per una esperienza eno-gastronomica indimenticabile. Provali subito e non potrai più farne a meno.
SAPEVATE CHE..
– La Festa dei Chiscioi a Tirano è un evento che ogni anno che si svolge in estate alla sede della confraternita. L' obiettivo è quello di proteggere e valorizzare questa deliziosa pietanza nel nostro paese. Oltre a promuovere le ricette e i prodotti tipici locali.
– Il grano saraceno è una pianta che si distingue per il suo colore scuro simile a quello della pelle dei Mori che lo portarono in Italia. Interessante è il fatto che viene spesso definito un cereale, ma in realtà non lo è. Fa parte di una specie di piante naturalmente prive di glutine, rendendolo un'ottima scelta per chi è intollerante.
Eva Barri