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Itinerari enogastronomici

Pesca & Friggi

 

 

 

Varazze, 7 Agosto: con  si pesca e poi si mangia

 

La manifestazione si svolgerà Martedì 7 Agosto dalle ore 18:30 sul Molo Marinai d’Italia.

“In una nazione come la nostra, che vanta migliaia di chilometri di costa, le associazioni del calibro dell’Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica di Varazze rivestono una funzione culturale, sociale e anche scientifica, costituiscono quel sapere dei luoghi che rende unico il nostro territorio, regalando esperienze che fanno si che una vacanza sia indimenticabile ” con queste parole l’Assessore al Turismo Filippo Piacentini presenta la manifestazione, Pesca e Friggi, giunta alla terza edizione, volta alla diffusione della cultura del mare e del patrimonio di conoscenze e saperi legati ai mestieri e alle tradizioni marinare.

Organizzata dall’Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica Varazze e dall’Associazione Volontari di Protezione Civile Varazze, la manifestazione Pesca e Friggi ha lo scopo di valorizzare l’ambiente costiero in modo da avvicinare il pubblico al mondo della pesca al bolentino o canna da barca, facendone conoscere le tecniche. 

 

"Un modo – spiegano gli organizzatori – per far capire che si può mangiare con gusto e creatività anche con specie considerate minori. Un modo per entrare più da vicino nel meraviglioso mondo dei pesci e imparare che si può scegliere che tipo di pesce mangiare, salvaguardando allo stesso tempo ambiente e portafoglio". 

"Il pesce - sottolineano - non è tutto uguale e davanti al banco meglio optare per alcune specie piuttosto che per altre, scegliendo sempre ciò che il mare propone". 

Durante la manifestazione, che avrà come sfondo il mare e dell’ottima musica, si potranno degustare acciughe fritte, ciuffetti di calamari e pesci pescati il giorno stesso dai pescatori dell'Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica Varazze. Un appello da parte degli organizzatori, quindi, al consumo di pesci a ciclo vitale breve, quelli più salutari per la nostra alimentazione.

Per informazioni e adesioni contattare Alberto Patrucco, Presidente dell’Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica Varazze, 3385349475

 

Bettina Bolla

Ascoliva Festival

Ascoli Piceno e Campocavallo di Osimo protagonisti

del circuito di eventi promosso da Tipicità e ANCI Marche

Ascoliva Festival e Festa del Covo

per il Grand Tour delle Marche

Ascoliva Festival è il “Festival mondiale dell’oliva ascolana del piceno dop”, giunto alla sesta edizione, che dal 9 al 19 agosto accoglierà, nel centro storico di Ascoli Piceno, golosi e gourmet attratti dal claim: “mordi il bello della vita”.

Evento speciale, l’Oliva Day, ovvero l’istituzione della giornata celebrativa dell’oliva a livello mondiale che, d’ora in avanti, si celebrerà ogni anno il14 agostoe che in questa edizione si presenta con un evento-sorpresa in programma, appunto, nel giorno prima di ferragosto.

Degustazioni con l’oliva ripiena ascolana e tanti altri prodotti tipici locali saranno in mostra nella scenografica cornice della centralissima Piazza Arringo, dove sarà allestito un Villaggio dell’Oliva. Si potranno assaggiare le migliori olive ascolane DOP insieme ad altre specialità del territorio. Previsti anche qualificati eventi cultural-gastronomici, laboratori, musica e molte altre iniziative. 

Acquistando un ticket, i visitatori potranno scegliere tra le degustazioni a disposizione e pranzare o cenare nel Giardino dell’Oliva, all’interno del Palazzo comunale.

Anche quest’anno, dopo le presenze nelle scorse edizioni di Renzo Arbore, dell’attrice Gaia De Laurentis, del regista Giuseppe Piccioni, dell’olimpionico Juri Chechi, del campione del motomondiale Romano Fenati e dell’attrice Cecilia Capriotti, si attendono al Villaggio tanti altri vip.

Il 5 agosto, a Campocavallo di Osimo (AN), protagonista sarà “La Festa del Covo”,storica iniziativa che ogni anno riesce a sorprendendere curiosi e turisti con incredibili creazioni di monumenti, cattedrali e manufatti di enormi dimensioni, realizzati interamente in paglia. Tradizioni contadine, riti religiosi e sapienza manuale trovano la loro sublimazione in queste inconsuete opere d’arte che vengono trionfalmente esposte dinanzi agli estasiati occhi del pubblico.

Edizione 2018 dedicata a San Giovanni Paolo II, con la riproduzione della Santa Maria Assunta di Cracovia e la partecipazione di una delegazione polacca. In programma anche degustazioni gastronomiche di prodotti locali, balli, canti e giochi popolari.

Sulla piattaforma “tipicitaexperience.it” e sull’app di Tipicità, tutte le info per godere appieno le possibilità offerte dal Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed ANCI. 

Angelo Serri

INFO: 0734.277893, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.www.tipicitaexperience.it

“A CHE ORE SI MANGIA?”: BOCCACESCA COMPIE 20 ANNI

 

 

 

A Certaldo (FI) si prepara la 20esima edizione della manifestazione dedicata alla cucina e all’arte del buon vivere che si svolgerà dal 5 al 7 ottobre 2018

 

“A che ore si mangia?”: Boccaccesca compie 20 anni. Per tre giorni la patria di Giovanni Boccaccio diventa capitale del gusto. In mostra le eccellenze enogastronomiche e artigianali per un evento unico in Italia

 

“A che ore si mangia?”: una domanda che accompagna le nostre giornate, che scandisce un tempo speciale, quello del piacere di stare insieme intorno alla tavola. E’ questo il tema scelto per celebrare i primi 20 anni di Boccaccesca, la rassegna che dal prossimo 5 al 7 ottobre 2018, Certaldo (FI) dedica al gusto.

 

 

 

 

Cibo come esperienza di condivisione, cibo come appuntamento da rispettare con puntualità, cibo come invito alla socialità: il meraviglioso borgo toscano, patria di Giovanni Boccaccio, per tre giorni cambierà il suo volto trasformandosi in un accogliente tavola imbandita dove un pubblico di appassionati ed addetti ai lavori potrà confrontarsi e scoprire sapori e saperi del mondo.

Un viaggio emozionale che partendo dall’enogastronomia - regina della manifestazione- attraverserà il mondo dell’arte e dell’artigianato dando vita ad un ricco programma che accanto a degustazioni e cooking show propone un’imperdibile mostra mercato.

 

“A che ore si mangia – spiega Claudia Palmieri, direttrice artistica della manifestazione – è una delle domande che caratterizza la nostra quotidianità. In famiglia o fuori casa, ogni volta che le persone si radunano attorno alla tavola stabiliscono un orario, ovvero scelgono un tempo perché la condivisione di cibo e parole sia efficace, piena, soddisfacente. Ecco allora che per celebrare il 20mo compleanno di Boccaccesca, abbiamo voluto riflettere proprio sul tempo, scoprendo che questi 20 anni non sono affatto passati invano perché hanno contribuito a far conoscere aspetti curiosi e inediti del cibo e di tutto quello che gli gravita attorno”.

 

 

 

 

La tre giorni prevede un programma denso di appuntamenti ad ingresso libero, che coinvolgeranno sia il Borgo bassosia la meravigliosa Certaldo Alta, la parte medioevale della città.

 

Nel Borgo Alto espositori provenienti da molte regioni italiane presenteranno le loro eccellenze enogastronomiche e artigianali, mentre grandi chef daranno vita a particolari dimostrazioni di cucina.

Qui si snoderà il “Percorso del Gusto”: i visitatori che lo vorranno potranno acquistare una speciale mappa della manifestazione e partire alla volta di una particolare degustazione itinerante che porterà loro alla scoperta di alcune “chicche” che potranno essere degustate dietro consegna di un gettone del valore di 2,50 €.

 

Spazio anche ai grandi vini con l’Enoteca di Boccaccesca (le degustazioni saranno possibili grazie ad un apposito calice creato per la manifestazione).

 

Non mancheranno poi incontri e momenti di approfondimento culturale tra questi, torna anche il Premio Boccaccescache verrà assegnato a una personalità che si è contraddistinta nel mondo culturale.

 

Ma Boccaccesca pensa anche ai bambini: a loro è riservata un’area dedicata dove si svolgeranno animazioni e attività ricreative.

 

Nella tre giorni invece nel Borgo Basso sarà protagonista Boccaccesca Street Food un’area curata da Confesercenti Certaldo.

 

L’ingresso alla manifestazione è libero.

Per informazioni e aggiornamenti sul programma: www.boccaccesca.it; pagina Facebook Boccaccesca Certaldo.

 

 

Sonia Corsi 335 1979765; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

#AmiatAutunno. TOSCANA DA SCOPRIRE

 

Dalla fine di settembre agli inizi di dicembre, otto comuni del Monte Amiata propongono una rassegna di appuntamenti dedicati ai prodotti tipici

 

Di paese in paese, per un’intera stagione, la montagna racconta le sue usanze e svela paesaggi ancora a misura d’uomo, all’insegna dell’enogastronomia

 

Amiata, montagna che è madre e che nutre e che racconta una Toscana ancora tutta da scoprire: nasce dalla voglia di presentare i saperi antichi e i sapori inconfondibili che rendono unica questa terra, #AmiatAutunno la rassegna di appuntamenti dedicata ai prodotti tipici del Monte Amiata che attorno ai piaceri del palato riunisce ben otto comuni: Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglion d’Orcia, Piancastagnaio, Roccalbegna e Santa Fiora.

Castagne, funghi, vino, olio sono il fil rouge di #AmiatAutunno, un calendario di feste popolari che per tre mesi illuminano i borghi amiatini. Da settembre a novembre gusto e tradizione si intrecciano e, ogni fine settimana, piccoli paesi ancora a misura d’uomo aprono le loro porte e invitano a scoprire uno stile di vita che fa dell’autenticità la sola parola d’ordine. Ovunque si condividono piatti prelibati. Si celebrano così la natura e i frutti che dona questa terra vulcanica, non sempre facile da lavorare, di cui l’uomo continua a prendersi cura con rinnovato amore e sapienza antica.

 

L’olio è il primo prodotto protagonista nel fine settimana del 29-30 settembre quando Montegiovi (comune di Castel del Piano) propone la “45ma edizione della Sagra della Bruschetta e dell’olio nuovo”. Qui l’olivo ha trovato il suo ambiente ideale con una cultivar autoctona, l’Olivastra Seggianese. La visita ad uno dei frantoi tra Montegiovi e Montenero è obbligatoria così come la degustazione del “Montecucco DOCG”, vino a base di Sangiovese, il re dei vitigni di questo fazzoletto di Toscana, che qui si fa riconoscere per le caratteristiche vulcaniche dei terreni che regalano mineralità, sapidità ed eleganza.
 

Il calendario di #AmiatAutunno si sposta poi a Bagnolo (comune di Santa Fiora) dove nei fine settimana del 6-7 e del 13-14 ottobre si organizza la Sagra del fungo amiatino.

 

In festa anche il borgo medioevale di Abbadia San Salvatore dove il 12-13-14 e il 19-20-21 ottobre si rinnova la “Festa d’Autunno”. Protagonista principale la castagna, prodotto che da sempre riempie le madie con la sua preziosa farina, con la quale spesso si è riusciti a sostituire il pane in una terra non abbondante di grano. Mentre si cuociono caldarroste degustazioni, musica, mercatini e spettacoli rendono unica l’atmosfera nel borgo medioevale.

 

#AmiatAutunno prosegue poi con la “Sagra del Fungo” a Vivo d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) nelle giornate del 14 e 20-21 ottobre. Qui a farla da padrone sono le pietanze a base di funghi e tra una degustazione e l’altra si snoda un fitto calendario di spettacoli che culmina nel curioso e divertente Palio del Boscaiolo (21 ottobre).

 

Il 20-21 ottobre nella frazione di Cana (comune di Roccalbegna) si festeggia la “Biondina”: così è chiamata la caldarrosta, alludendo al colore che assume dopo essere stata cotta nei tipici bracieri. Ma non solo le castagne saranno protagoniste di questa due giorni durante i quali si potranno degustare i piatti della tradizione come la polenta di castagne con ricotta, la zuppa di funghi, i biscotti salati, il castagnaccio. Inoltre saranno aperte le “frasche”, ovvero le cantine del paese dove si potranno degustare vini locali.
 

“Castagna in Festa” anche ad Arcidosso dove per due fine settimana (19-20-21 e 26-27-28 ottobre) si celebra il frutto a cui si sono legate le sorti di tante donne e uomini dell’Amiata. Una festa fatta dalla gente: sono tante le associazioni di volontariato del territorio che collaborano alla buona riuscita, allestendo stand con prodotti a base di castagne e birra di castagne. Sono aperte anche le cantine nel centro storico mentre un ricco programma di spettacoli e concerti anima il paese dove si svolgono originali mercatini dell’artigianato e antiquariato.

 

Il 28 ottobre riflettori accesi su Campiglia d’Orcia (comune di Castiglione d’Orcia) per la “Festa del Marrone” che unisce gusto a folklore. Si gustano i piatti della tradizione e soprattutto, i marroni preparati in ogni modo. Intanto i tre Rioni in cui è suddiviso il paese danno vita alla festa. Le strade e le viuzze si riempiono di scenografie dove personaggi in costume raccontano di antiche leggende o cantano stornelli. La storia torna a vivere.

 

Il 20 e il 21 ottobre, #AmiatAutunno si sposta a Santa Fiora con la “Sagra del Marrone Santafiorese” dedicata ancora una volta alla pregiatissima castagna del Monte Amiata. Due giorni di degustazioni di piatti a base di castagne, visite guidate nei boschi di Santa Fiora e nei seccatoi, i luoghi tradizionali della lavorazione dei marroni.
 

Nato per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale, dal 30 ottobre al 4 novembre a Piancastagnaio è tempo di Crastatone. Il termine Crastatone deriva dal verbo dialettale “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da qui la “crastata” (caldarrosta). I chiassi delle Contrade diventano percorsi tutto da scoprire: l’aria profuma di caldarroste e legna bruciata mentre cantine e locande offrono menù tipici conquistando i visitatori con specialità a base di castagne, monne, brodolose, vecchiarelle e suggioli. Mostre d’arte, mercatini, musica e visite guidate arricchiscono la manifestazione.

 

Sabato 3 novembre il borgo di Castell'Azzara si tuffa nella tradizione con “Zucche in festa” appuntamento che racconta un’antica usanza toscana. Organizzata dall’Associazione Pro Loco, dagli Amici dell’Orso, con il patrocinio del Comune di Castell'Azzara è questa la festa delle “morti secche” ovvero delle zucche svuotate e trasformate in teschi da illuminare con una candela. Nulla a che fare con Halloween: questa usanza accompagnava l’autunno, quando le zucche ormai mature, in compagnia delle pannocchie di granturco con cui avevano condiviso il terreno di semina, arrivavano nelle case dei contadini per essere usate come alimento per uomini e maiali. Un raccolto celebrato da queste sculture rurali che giocando a raffigurare la morte, si proponevano come oggetti portatori di luce e quindi di vita. E così, per una sera, le suggestive vie del borgo storico di Castell'Azzara vengono rischiarate da giocose lanterne mentre si delizia il palato dei visitatori con menù a base di zucca (da non perdere i tortelli di zucca al tartufo, le carni di maiale ed i dolci), tra musica e attrazioni.

 
Per informazioni: www.amiatautunno.it. Facebook Amiatautunno; Instagram: Amiatautunno

Sonia Corsi 3351979765; Elena Giovenco 3315353540 - Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

4 AGOSTO NOTTE BIANCA DEL CIBO ITALIANO NEL NOME DI PELLEGRINO ARTUSI

 

Da Los Angeles a Manila all’Aia, passando per le tre capitali d’Italia (Torino, Firenze e Roma) e decine di altre località: da tutto il mondo omaggio al Padre della cucina italiana

 Da Los Angeles alle Filippine all’Olanda, passando per le tre capitali d’Italia: Torino, Firenze e Roma. A cui si aggiungono decine di altre località in tutta la Penisola, e ovviamente Forlimpopoli in Romagna, sua città natale. Oltreoceano e nell’Italia intera sabato 4 agosto si festeggia il padre della cucina italiana, Pellegrino Artusi. È la prima Notte Bianca del Cibo Italiano, promossa dal Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo in accordo con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, nell’Anno del Cibo Italiano. 

 

Data e personaggio non sono scelti a caso: il 4 agosto è il giorno della nascita di Pellegrino Artusi, autore nel 1891 del celebre “Scienza in cucina e l’arte di mangiare bene”, il libro principe che fatto l’unità d’Italia a tavola, tradotto nelle principali lingue (l’ultima è di pochi mesi, persino in polacco). E così per valorizzare il ricco patrimonio gastronomico di sapori e saperi del nostro Paese, è stata ideata questa iniziativa che ha raccolto l’adesione dai posti più disparati del Continente. 

 

A partire da Los Angeles, dove lo chef Gino Angelini, premio Artusi 2011 e celebre per cucinare ai divi di Hollywood nella sua Osteria Angelini, per l’occasione propone i Cappelletti all’Uso di Romagna, ricetta numero 7 del Manuale Artusiano. E ancora, Margarita Fores, Miglior Chef Donna 2016 San Pellegrino 50 best e Premio Marietta Honorem 2013, a Manila nelle Filippine mette in tavola Polpette (ricetta n.340) e Tagliatelle col prosciutto(n.69). In Olanda al Pomo d’Oro all’Aia lo chef Roberto Illari propone un menu tutto artusiano: Tagliatelle con prosciutto (ricetta 69), Cotolette di vitello con tartufo alla bolognese (ricetta 312), Zuppa inglese (ricetta 675). 

 

Ricco di tanti significati simbolici l’omaggio in tre Eataly: Torino, Firenze, Roma. Sono le tre città capitali d’Italia, città che l’Artusi ha “unito” dedicando un dolce nel suo celebre Manuale. E proprio per ricollegarsi a quelle ricette e rendere omaggio al gastronomo di Forlimpopoli, gli Eataly propongono il "Dolce Torino (ricetta n.649)", "Dolce Firenze n.650" e "Dolce Roma n.648". Insomma, l’Unità d’Italia in cucina. 

 

A Milano troviamo una importante firma del firmamento culinario: Pietro Leemann. Il 4 agosto nel suo Joia a Milano, dedica due piatti al gastronomo: La sorgente della vita: Hummus di cece di Cicerale e semi di finocchio, paté di cannellini e wasabi, foglie di nasturzio, emulsione di rosa canina, blinis di saraceno, piccole verdure appena fermentate; Anima Mundi: Tortino di patate, piselli e spinaci, strati golosi e croccanti con erbe dal nostro orto e la prima uva, citronette al mirtillo, salsa di anacardi e caprino di mandorla.

 

E ancora, Firenze, la sua città d’adozione di Artusi. La mattina di sabato, al Mercato Centrale a San Lorenzo, focus su Pellegrino Artusi e la sua Cucina, in diretta con Radio Toscana, in collaborazione con l’Accademia della Cucina italiana. La sera, in piazza Bartali, il celebre volto tv, Luisanna Messeri, mette in scena lo spettacolo “La Banda della ricetta”. Infine, il ristorante Alla Vecchia Bettola della storica famiglia Stagi propone tre piatti della tradizione artusiana: Acciughe alla marinara n.48, Acciughe fritte n.482 e Bracioline alla contadina n.309.

 

Tante le iniziative in Emilia Romagna, come al Grand Hotel di Rimini che propone dimostrazioni di pasta fresca all’uovo tirata a mano dalle volontarie dell’Associazione delle Mariette di Forlimpopoli e alcuni disegni sul cibo realizzati dall’atro grande maestro romagnolo, Federico Fellini, nonchè uno menu ad hoc dello chef Claudio Di Bernardo. A Fico a Bologna ricette dal manuale artusiano, la mostra “100-120-150 Pellegrino Artusi e l’unità italiana in cucina”, dimostrazioni, show-cooking, e ‘Aperitivo con delitto’ dal libro ‘Brividi a cena. Misteri e manicaretti con Pellegrino Artusi’. Manifestazione a tema a Destinazione Emilia, con ‘Notturni stellati omaggiano la cucina dell’Artusi’, nelle località Castello Pallavicino di Varano (PR), Castello di Gropparello (PC) Castello di Bianello (Quattro Castella – RE) , Castello di Sarzano (Casina – RE) , Casa del Correggio (Borgovecchio – RE ) e Agriturismo Il Cavazzone (Viano – RE).

 

 

 

Numerose, infine, sono le case museo degli italiani illustri dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, che aderiscono all’iniziativa con un'apertura straordinaria. Fra queste, Casa Agnolo Firenzuola-Museo della Badia di Vaiano, Vaiano (PO); Casa Guidi dei poeti Elizabeth Barrett e Robert Browning, Firenze (apertura anticipata serale venerdì 3 agosto ore 21:00-23:00); Casa Pascoli, Castelvecchio, Barga (LU) e Casa Natale Pascoli e San Mauro Pascoli (FC); Casa Natale Giacomo Puccini, Lucca; Casa Giorgio Morandi, Grizzana Morandi (BO); Casa Raffaele Bendandi-Osservatorio Sismologico, Faenza (dalle 21 visita guidata e a seguire degustazione Artusiana); Casa Indro Montanelli, Fucecchio (FI); Casa Giulio Turci, Santarcangelo di Romagna (RN); Casa Ivan Bruschi, Arezzo (apertura posticipata lunedì 6 agosto ore 21:30 con spettacolo e degustazione sulla terrazza). Il programma completo su www.casedellamemoria.it

 

Non ci resta che dire “Viva Artusi” e “Viva la Cucina Italiana”. E per chi vuole condividere la propria esperienza della Notte Bianca del Cibo Italiano attraverso i social può utilizzare gli hastag ufficiali: #annodelciboitaliano #artusi #nottedelcibo 

 

 

 Filippo Fabbri

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