Viaggi enogastronomici
Itinerari enogastronomici
IN PUGLIA ARRIVA LA DECIMA EDIZIONE DI "ORECCHIETTE NELLE 'NCHIOSCE
On the road" a Grottaglie (TA): un viaggio tra tradizione e innovazione culinaria
Undici chef
Il suggestivo centro storico di Grottaglie, nel cuore del Tarantino, si prepara ad accogliere la decima edizione di "Orecchiette nelle 'nchiosce – on the road", l’evento culinario straordinario che si terrà il 6 e 7 agosto 2024.
Con i suoi vicoli bianchi - chiamati 'nchiosce - e le dimore storiche del centro, la città delle ceramiche pugliese si trasformerà in un percorso gastronomico che celebra la ricca tradizione culinaria pugliese e le sue più recenti rivisitazioni.
Undici chef prenderanno parte a questa grande kermesse enogastronomica, offrendo agli ospiti una varietà di prelibate ricette che interpretano la regina delle tavole pugliesi: l'orecchietta. Dalle versioni più tradizionali alle opzioni senza glutine, i visitatori avranno l'opportunità di deliziarsi con una vasta gamma di sapori unici.
L'edizione di quest'anno sarà resa ancora più memorabile e significativa grazie alla partecipazione dei cuochi che hanno preso parte alle edizioni precedenti. I talentuosi chef hanno dimostrato la loro straordinaria abilità e creatività culinaria su scala nazionale e internazionale. Tuttavia, ciò che renderà questa riunione così speciale è il loro profondo legame con l'evento stesso e con tutta l'atmosfera festosa che lo circonda. Oltre a portare con sé le loro eccellenti competenze culinarie, gli chef porteranno anche il loro affetto per questa celebrazione unica e per la vibrante comunità che la rende possibile. La loro presenza contribuirà sicuramente a rendere l'esperienza di quest'anno ancora più coinvolgente e indimenticabile per tutti i partecipanti.
Le cantine e i birrifici artigianali locali esalteranno ulteriormente l'esperienza culinaria, mentre ben due laboratori permetteranno ai partecipanti di imparare a preparare manualmente le orecchiette. In uno di questi laboratori ci sarà Nunzia Caputo, pastaia a Bari vecchia, famosa per le sue ‘inimitabili’ orecchiette fatte in casa. Grazie alla sua maestria, Nunzia è diventata non solo la cuoca più famosa di Bari, ma anche una celebrità sui social, sbarcando addirittura oltreoceano.
Artisti di strada, DJ set e gruppi musicali garantiranno un'atmosfera vivace e divertente per tutta la durata dell'evento. In ogni postazione sarà disponibile il servizio di prevendita per evitare lunghe code e garantire una migliore fluidità nel percorso dell'evento.
"Orecchiette nelle 'nchiosce – on the road" è organizzato dall’Associazione Le Idee non Mancano APS ed è un “Progetto realizzato con il contributo della Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale ed Ambientale”
con il patrocinio di Gal Magna Grecia, del Comune di Grottaglie, di Slow Food Vigne e Ceramiche, del Salento delle Murge, della Proloco Grottagliee del Dis Education, Asset Network APS.
Quest’anno l’evento vedrà anche la collaborazione del progetto internazionale Retrogusti – Food Tales.
Per ulteriori informazioni, visita il sito www.orecchiettenellenchiosce.com o la pagina Facebook www.facebook.com/orecchiettenellenchiosce.
Tel: 327.3341089
Gli chef di “Orecchiette nelle 'nchiosce – on the road" 2024 e i piatti:
Bea Acquaviva – Hostaria (Mola di Bari, Bari)
Orecchiette al pomodoro molese, capocollo martinese e fonduta di caciocavallo
Salvatore Carlucci – 20 d’Italia (Basiglio, Milano)
A mia mamma…orecchiette, salsa di fave secche e cipolla, insalata di uva e pan fritto
Maria C. D’Acunto – La luna nel pozzo (Grottaglie – Taranto)
Orecchiette allo sfusato amalfitano con pesto di fagiolini dell'orto della trattoria con cacio ricotta di capra ionica
Palma d’Onofrio - progetto Artemide
Orecchiette con saganaki di cozze (pomodori, vino bianco, succo di limone, feta, cipolla e peperoncino)
Alessio Greco – Resort Rosa Marina (Ostuni, Br)
Orecchiette con pomodorino brindisino arrosto, salsa di mandorle al basilico e polvere di olive
Mimmo Guarino – Four Season (Martina Franca, Taranto)
Orecchiette con tolica (cicerchia), pomodorini infornati, guanciale di maiale nero pugliese e zeste di lime
Paola Ortesta – La Cuccagna (Crispiano, Taranto)
Orecchiette all’acquasale: tre pomodori, barattieri, cipolla rossa di Acquaviva, friggitelli, cacioricotta e pane croccante all’origano
Giuseppe Panebianco – Fragrante (Palo del Colle, Bari)
Orecchiette con ragout di polpo locale e polvere di tarallo
Antonella Ricciolo – responsabile regionale Lady Chef Puglia
Due proposte: orecchiette gluten free con cozze, pomodorini datterini gialli, stracciatella e menta; orecchiette gluten free con vellutata di cime alle acciughe con olio all’aglio nero
Domenico Castria – Il praedo della reale (Ginosa, Taranto)
Orecchiette con sugo di pomodoro paesano di Crispiano confit al rosmarino, melanzane a funghetto, uovo stracciato e cacioricotta di capra ionica
Lorenzo Lacriola – Tabula Rasa (Bari)
Orecchiette con caponata di verdura e lamelle di mandorla tostata
Ufficio stampa
Daniela Fabietti
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
3351979415
LA RIVIERA DEL CONERO SI TINGE DI RIFLESSI DORATI CON IL BRODETTO DI PORTO RECANATI!
Nell’occasione si celebra Giovanni Velluti, estroso ideatore dell’attuale ricetta
Porto Recanati (MC)-Domenica 30 giugno, a partire dalle 18:30, nella centralissima Piazza Brancondi è il momento di Brodetto Show, lo storico evento che rappresenta la città rivierasca nel Grand Tour delle Marche.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale e dal Sindaco, Andrea Michelini, marca l’identità di una comunità legata a doppio filo a questa succulenta preparazione gastronomica, al punto da riservarle il marchio De.C.O., ossia la denominazione comunale.
Il Brodetto di Porto Recanati, infatti, è realmente unico nel variegato panorama delle zuppe da pesce, in quanto si distingue per l’assenza di pomodoro e l’aggiunta del prezioso zafferano che, per l’appunto, dona alla versione portorecanatese della più conosciuta e caratteristica specialità dell’Adriatico un’inconfondibile “aurea dorata”.
Ogni anno Brodetto Show sottolinea alcuni aspetti intorno al rinomato piatto, spettacolarizzandone la degustazione proposta dagli chef dell’Accademia del Brodetto alla portorecanatese. In questa edizione 2024 verranno proposte in degustazione due varianti. Accanto alla ricetta tradizionale ci sarà, infatti, anche un “matrimonio nel piatto” con i Maccheroncini di Campofilone, altro vanto della gastronomia marchigiana, anch’essi blasonati in quanto possono fregiarsi del marchio europeo IGP-Indicazione geografica protetta.
Brodetto Show rappresenta anche l’occasione per ripercorrere in maniera coreografica la storia di Giovanni Velluti, estroso ristoratore locale che nel primo ‘900 creò la ricetta di brodetto attualmente adottata dall’Accademia e che, già all’epoca, oltre a farlo degustare nel suo ristorante lo spediva in tutt’Italia, tant’è vero che il gustoso piatto è citato in una guida del Touring Club Italiano del 1923.
Da sempre nelle Marche la festa e la convivialità sono abbinate alla musica e all’intrattenimento, che in questa circostanza vedrà protagonista il “Duo Acefalo”, una realtà musicale intergenerazionale vincitrice di prestigiosi riconoscimenti nazionali, in grado di esprimere il “soul” marchigiano attraverso strumenti caratteristici e rime dal gusto antropologico.
I piatti di “Brodetto alla portorecanatese”, da solo o accompagnato ai Maccheroncini di Campofilone IGP, saranno abbinati dai sommeliers di AIS Marche ai frutti del vigneto di questa fantastica terra, estesa tra la catena appenninica ed il mare Adriatico, selezionati dall’Istituto Marchigiano di Tutela vini. Ad accompagnare gli assaggi i protagonisti del domani: gli allievi del prestigioso Istituto alberghiero Einstein-Nebbia di Loreto.
In programma anche un omaggio floreale a Porto Recanati dalla comunità dell’entroterra maceratese di Castelraimondo, che parteciperà “in trasferta” con la sua famosa “Infiorata”.
I posti sono limitati e la partecipazione prevede la prenotazione obbligatoria, al costo di € 5, al numero 392 699 9992.
Brodetto Show è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi promosso dall’organizzazione di Tipicità ed ANCI Marche, in collaborazione con Banco Marchigiano nel ruolo di partner progettuale.
Angelo Serri
Gallo Rosso 2024
|
ROOTS OF EXCELLENCE IS BACK
Dal 27 al 29 luglio 2024 torna al Ciasa Salares di San Cassiano (BZ) l’iconico appuntamento dedicato all’esplorazione
delle autentiche radici del gusto.
Tre giorni che riuniscono in Alta Badia le eccellenze del food&wine contemporaneo per raccontare prodotti, storie e il loro patrimonio
culturale.
Roots of Excellence è tornato! Il dirompente appuntamento che riunisce il meglio del food&wine contemporaneo torna dal 27 al 29 luglio a San Cassiano (BZ) in un'inedita edizione estiva. Organizzato dallo storico Ciasa Salares, hotel icona dell’Alta Badia e della tradizione culinaria locale, Roots of Excellence celebra l’essenza dell’autenticità e della sostenibilità, ricercando la qualità assoluta e senza limiti territoriali.
Giunto alla sua quarta edizione, l’appuntamento nasce da un’idea della famiglia Wieser, che da oltre 60 anni porta avanti al Ciasa Salares una ricerca di materie prime e prodotti di eccellenza, spaziando in tutto il mondo. Per Jan Clemens Wieser, quarta generazione, e la sua compagna Sara, l’obiettivo è portare in tavola ingredienti e prodotti genuini, privi di sofisticazione e lontani dalle logiche industriali, in modo che l’ospite possa godere di un’esperienza perfetta, gustando il meglio di ciò che l’enogastronomia nazionale e internazionale ha da offrire in questo preciso momento.
“Siamo felici di tornare con Roots of Excellence dopo qualche anno di stop”, spiega Jan Clemens, attualmente alla guida dell’hotel Ciasa Salares. “Il panorama enogastronomico è totalmente diverso rispetto al 2019, l’anno dell’ultima edizione: oggi il vero lusso è quello attento e consapevole, l’esperienza da provare è quella che può essere data solo dai piccoli produttori meno conosciuti e blasonati, che lavorano quotidianamente sulla massima qualità possibile. Con Roots vogliamo portare ancora una volta nella nostra splendida Alta Badia un racconto attuale e contemporaneo del mondo del cibo e del vino”.
Roots of Excellence si svilupperà in tre giornate, ognuna con una tematica ben precisa, in cui si alterneranno degustazioni, talk e incontri con gli artigiani del gusto, che porteranno la loro idea di enogastronomia autentica in alcuni dei luoghi più rappresentativi dell’Alta Badia, circondati dal panorama delle Dolomiti.
Fil rouge della prima giornata sarà la cucina in alta quota, con l’appuntamento alle Baite del Ciasa Salares insieme alle eccellenze italiane produttrici di salumi, formaggi e carne, mentre nella seconda dominerà la brace negli spazi attrezzati del Sass Dlacia, alle porte del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies. Come da tradizione l’evento terminerà il lunedì proprio al Ciasa Salares, nella “casa” in cui tutto ha avuto origine e che accoglierà i banchi d’assaggio con chef, produttori e vignaioli.
Per info e biglietti: www.ciasasalares.it/it/experiences
I primi protagonisti confermati di Roots of Excellence
Ristoranti: Ristorante l’Ostì, Gino’s BBQ, Osteria Fratelli Pavesi, Balin, Calmo Ristorante, Ahimè, Cantine Cattaneo, Bar Manuela, Cantina del Tormento, Origini Bacoli, Octavin Arezzo, BÙ Cheese Bergamo, Millenium PUB Cusano Mutri, Osteria Michiletta, Vino Vero Venezia, Cantina del Tormento.
Artigiani: Agricola Foradori, Guffanti Formaggi, Remedio Sanchez, Bio Sing, Macelleria Oberto, Macelleria Sani, Panificio Follador, Pasticceria Olivieri,
Diletta Zenna, Federico Orsi, Lo Speck del Ciasa Salares.
Vino - distribuzioni: Velier Triple A, Les Caves de Pyrene, Gitana Wines, Aviner, Venezian distribuzione, Vini Volanti, Consorzio Co.Vi.Bio, Wine Governo.
Vino - produttori: Cantine Ognostro, Radikon, Tenuta Dornach, Weingut Pranzegg, Microbio Wines, Vinos al Margen, Daniel Ramos, Escoda Sanahuja, Domaine Truchetet, Vignoble de Pauline, Foradori, Cantine Iuli, Arcari Danesi, Justin Maillard.
Acqua ufficiale dell’evento: Acqua Dolomia
Carlotta Flores Faccio
TRENTINO, TRA ENOGASTRONOMIA E NATURA PER PONTI DI PRIMAVERA SUPER
Quando la festività è infrasettimanale, la voglia di agganciare uno o due giorni di ferie e partire è irresistibile. La primavera 2024 regala due ottime opportunità per gli amanti del genere: tra la Festa della Liberazione del 25 aprile di giovedì e il primo maggio di mercoledì, si può organizzare addirittura un viaggio di una settimana, sfruttando soli tre giorni di ferie. Chi si accontenta di uno stacco più breve, può partire dal primo al 5 maggio: due giorni di assenza dal lavoro per cinque di vacanza!
E allora via alla pianificazione. La Strada del Vino e dei Sapori del Trentino corre in aiuto proponendo tre itinerari alla scoperta del territorio, con attività all’aria aperta intervallate da irrinunciabili momenti di visita e degustazione.
#Itinerario n. 1: Teroldego e skywalk in Piana Rotaliana
Giardino vitato più bello d’Europa, come lo definì Goethe, la Piana Rotaliana a nord di Trento è un pullulare di cantine da conoscere e visitare. Tra queste, l’Azienda Agricola Elio e F.lli che abbina l’esperienza in cantina ad una passeggiata tra i vigneti, con finale nella sede storica, tra antiche volte a botte e muri in sasso, per una degustazione guidata. Qui, non può mancare un calice di Teroldego Rotaliano DOC, autoctono rosso del Trentino e vino principe del territorio. Per un colpo d’occhio privilegiato su questo meraviglioso panorama, la tappa d’obbligo è il Monte di Mezzocorona, raggiungibile in pochi minuti con la funivia dal centro della borgata o, per i più sportivi, a piedi su sentiero o addirittura attraverso la spettacolare ma semplice ferrata Giovanelli del Burrone di Mezzocorona. Un posto magico, senza auto, dove godersi non solo momenti di relax, ma anche di pura adrenalina, grazie alla nuova Skywalk di 17 metri, con pavimentazione in vetro nella parte più esposta, sospesi sui 648 metri sottostanti, o il ponte tibetano a 120 metri di altezza: lungo 123 metri, permette di attraversare la suggestiva Val della Villa vivendo un’emozione unica. E quando è il momento di sedersi a tavola, il consiglio è di andare al Ristorante La Cacciatora, con i suoi piatti tipici della cucina trentina, la selvaggina preparata ad arte ed il famoso carrello dei bolliti, affiancati da proposte più contemporanee e in grado di accontentare tutti i palati. Per la notte, invece, pratica e confortevole la soluzione dell’Affittacamere La Ferrata: da qui si può partire il giorno successivo per affrontare la Via ferrata Rio Secco in partenza da Cadino, che si sviluppa all’interno di una forra offrendo refrigerio anche nei mesi più caldi.
#itinerario n. 2: Valsugana by bike, tra storia e bollicine
Vallata perfetta da percorrere in bici, lungo la sua pianeggiante pista ciclabile che costeggia a pelo d’acqua anche il lago di Caldonazzo, offre alcune imperdibili chicche. Come la visita a Castel Ivano, antico maniero del XII secolo dopo Cristo, per un tuffo nel Medioevo e nella sua storia, tra ambientazioni interne e il meraviglioso giardino con piante secolari. Qui merita una visita la cantina Terre del Lagorai: l’ospite viene accolto con una camminata tra i filari del vigneto intorno al castello per poi essere condotto tra pupitre destinate al remuage del Trentodoc qui prodotto. La location perfetta per una degustazione guidata tra vini fermi e bollicine di montagna. E via di nuovo in sella, per raggiungere un antico palazzo del XVI secolo nel centro storico di Levico Terme, dove Riccardo Bosco è pronto a proporre una indimenticabile esperienza a tavola. Il suo ristorante “Boivin” prende il nome dalla parola dialettale che indica il mosto che bolle. Qui già negli anni Sessanta il padre Giancarlo risanò le stalle e gli avvolti di un’antica casa di famiglia per dare vita ad un locale in cui veniva servito vino accompagnato da speck e Schüttelbrot. Oggi non è cambiata la voglia di accogliere e la grande ospitalità, ma nel segno di una proposta enogastronomica di eccellenza, con una selezione di piatti in carta affiancati da menù a tema e menù degustazione studiati nel rispetto del ritmo delle stagioni. E per un meritato riposo dopo una giornata passata pedalando, c’è il B&B “Alla Loggia dell’Imperatore”, situato in un prestigioso edificio di inizio Novecento a pochi passi dal centro storico di Levico Terme, vicino al Parco Asburgico dove passeggiavano Francesco Giuseppe e la principessa Sissi. Un’atmosfera accogliente e familiare, come in ognuna delle strutture che vantano il marchio B&B di Qualità in Trentino, tra colori e materiali ispirati al tipico stile trentino-tirolese, oltre alla possibilità di fare un’incursione in un ex rifugio antiaereo, dove oggi è custodita una personale selezione di bottiglie accanto agli attrezzi di lavoro di un tempo.
#Itinerario n. 3: dal bosco al vigneto, in Vallagarina
In questo caso si parte da Rovereto, cittadina ricca di fascino, storia, arte e cultura, per poi addentrarsi nel bosco della città che conduce, in un’oretta di passeggiata in leggera salita, all’Azienda Agricola Balter, sita in un suggestivo castelliere del Cinquecento, con i suoi merletti e l’antico torrione, che regala una vista incredibile sulla vallata sottostante. Dopo una visita incentrata su territorio, struttura, vinificazione e focus specifico su metodologia produttiva del Trentodoc, si passerà all’assaggio di vini fermi e bollicine di montagna. Divertente e insolita la proposta in programma sabato 20 aprile alle ore 15.00, “Sbocca la tua bottiglia”. Un’occasione per partecipare attivamente a remuage, sboccatura, dosaggio, tappatura e vestizione della bottiglia con etichetta personalizzata, da portare poi a casa nell’apposita confezione in legno. Rientrando in città ci si può concedere una piacevole pausa al Briciole Food&Drink, punto vendita di Panificio Moderno che conta un’ampia selezione di proposte dolci e salate, perfetto dal momento della colazione fino al pranzo. Per concludere la giornata in bellezza, c’è il Ristorante Il Doge, con la sua caratteristica sala con volte e sassi a vista del 1654, ricavata dalle cripte della Chiesa del Redentore, e la cucina di territorio. E per svegliarsi con una impagabile vista sulle montagne della Val d’Adige, si può rivolgersi al B&B Ai Colli, prossimo alla riapertura, situato in una parte ristrutturata di villa storica e a due passi dal centro cittadino.
Consigli di viaggio
Nella scelta dei piatti il consiglio è quello di privilegiare le proposte di stagione a km ravvicinato, come quelle che valorizzano il sapore delicato degli Asparagi bianchi di Zambana o la ricchezza di boschi e campi a primavera, tra tarassaco, ortiche, aglio orsino e altre erbe selvatiche. Nel bicchiere, non può invece mancare una degustazione di Vino Santo Trentino DOC, il passito dei passiti prodotto in Valle dei Laghi che, proprio in primavera, inizia il suo lunghissimo affinamento in piccole botti di rovere, dove riposerà per almeno 6-8 anni.
La Strada del Vino e dei Sapori del Trentino è a disposizione per ulteriori informazioni e contatti con i produttori. Tenendo monitorato il sito, tastetrentino.it/vino, inoltre, si potranno scoprire tutti le esperienze e gli eventi enogastronomici in programma: da non perdere in questo periodo, ogni fine settimana, “Weekend in cantina” e, a maggio, “Gemme di gusto”, la rassegna che riunisce passeggiate, aperitivi all’aria aperta, visite presso i produttori e molte altre iniziative in omaggio alla primavera.
Ufficio stampa Strada del Vino e dei Sapori del Trentino
Stefania Casagranda