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Itinerari enogastronomici

ORECCHIETTE NELLE ‘NCHIOSCE

  

Lunedì 6 e martedì 7 agosto a Grottaglie (TA) la settima edizione nel quartiere delle Ceramiche 

Ricette in tutti le salse con 9 chef. Percorsi enologici e tanta musica

 

Orecchiette per tutti i gusti e in tutte le salse: quelle con mandorle fichi neri, gluten free, con la percoca, al ragù di cinghiale bianco, con le cozze tarantine fino a quelle tradizionali con le rape.  

Inoltre, per dare un ulteriore tocco di originalità, ci saranno anche quelle al vincotto, con bacche di ginepro e con polvere di tarallo

 

Queste alcune prelibate ricette che proporranno i 9 chef protagonisti della settima edizione di Orecchiette nelle ‘nchiosce. Quest’anno il grande evento enogastronomico di Grottaglie (TA), in programma lunedì 6 e martedì 7 agosto, si trasferisce nel famoso quartiere delle Ceramichecon percorsi gastronomici.

 

E gli intrepreti dei piatti saranno tutti made in Grottaglie, con alcuni di loro che, lavorando in giro per l’Italia, in questa occasione unica si uniranno per portare la loro esperienza interpretando la regina delle tavole pugliesi, l’orecchietta. 

 

In due giorni sarà possibile degustarla in svariate ricette, in un percorso di gusto che partendo dalla tradizione approderà alle più recenti rivisitazioni.

Saranno poi le cantine grottagliesi e un birrificio artigianale ad esaltare la maestria degli chef e, quindi, con mappa in una mano e calice nell’altra, si andrà alla scoperta dei vari stand.

 

Non solo enogastronomia ma anche tanto spettacolo e folclore quello che ha in serboOrecchiette nelle ‘nchiosce2018. Immancabili saranno, infatti, i bandisti che intratterranno il grande pubblico con diversi generi musicali. 

 

Insomma, due serate all’insegna del gusto e del divertimento in uno dei centri storici più belli del tarantino a due passi dal mare.

Orecchiette nelle ‘nchiosce è organizzato dalla società K202/M.A.O con il patrocinio  di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche. 

 

www.orecchiettenellenchiosce.com 

 

Ufficio stampa

Daniela Fabietti 3351979415

 

È FESTA GRANDE: VERDICCHIO, A MATELICA, MANTICI A RECANATI!

 

Il Grand Tour delle Marche approda nelle verdi “colline rotolanti” del Maceratese, con due eventi ad alto impatto esperienziale

Verdicchio Matelica Festival è la due giorni di eventi per celebrare un grande vino che s’identifica intimamente con il suo luogo d’origine. Al punto che a Matelica si produce vino fin dall’epoca dei Piceni, come dimostrato dai vinaccioli rinvenuti in una tomba del VII secolo a.C., ancor prima che la città assumesse il rango di Municipio Romano.Tuttavia, in questo operoso centro dell’entroterra maceratese il vino rappresenta anche, e soprattutto, il futuro: le minacce del climate change, la valorizzazione del genius locied altre intriganti sfide saranno trattati nell’incontro “Verdicchio tra scienza e fantascienza”, programmato il venerdì con l’intervento del professor Attilio Scienza, autentico luminare della materia, insieme al giornalista enogastronomo Carlo Cambi.Vino è anche incontro di sapori e la serata prevista in Piazza Mattei, sempre venerdì, regalerà un cooking show con Enrico Mazzaroni e Serena d’Alesio, due giovani “maestri” della cucina di territorio rielaborata in chiave moderna, che sperimenteranno nuovi abbinamenti e pietanze per esaltare al massimo le potenzialità del Verdicchio di Matelica, coadiuvati dalla presentazione di Paolo Notari, volto noto RAI.Sabato sera scenderanno “in campo” i ristoratori matelicesi che presenteranno “in strada”, nelle vie del centro storico, i loro piatti da abbinare alle etichette di Verdicchio proposte nei banchi di degustazione a cura dei produttori locali.

 

La serata sarà animata da uno spettacolo musicale in piazza, aperto a tutti, che vedrà protagonista il popolare attore Sergio Muniz.A Castelnuovo di Recanati, il 21 e 22 luglio, con AmAnticAci si immerge per due giorni nelle atmosfere folk locali e internazionali. Questo suggestivo borgo è da sempre legato alla tradizione dell’organetto, simbolo di una manualità e di un saper fare che dalle botteghe artigiane e dagli stabilimenti supertecnologici “inonda” le vie e le piazzette.Palcoscenico naturale, la strada diviene un teatro nel quale artisti e pubblico compartecipano nel creare uno spettacolo intensissimo, tra balli, musica popolare e grandi artisti di fama mondiale.Sabato tradizioni a confronto, con il saltarello marchigiano, il folk irlandese e la cultura occitana dei Lou Daffin. Protagonisti di domenica saranno, invece, world music, swing e folk con il gruppo Contrada Lamierone. Evento speciale ed inedito quello dedicato al celebre tenore recanatese Beniamo Gigli, il “cantore del borgo”.Samurai Accordion e Duo Bottasso, due gruppi del panorama musicale europeo e dell’organetto, chiuderanno questo originale Folk Festival, che propone anche assaggi gastronomici ed attività a tema per i bambini.Sulla piattaforma “tipicitaexperience.it” e sull’app di Tipicità, tutte le info per godere appieno le possibilità offerte dal Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed ANCI.

 

Angelo Serri

INFO: 0734.225237, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.tipicitaexperience.it

Culina Alpina”All’Hotel Tratterhof

 
 
Culina non cucina, con la lettera L, deriva dal latino e vuol dire cucina alpina ossia la perfetta combinazione tra i sapori mediterranei e quelli dell’Alto Adige 
 
All’Hotel Tratterhof l’armonia tra Mediterraneo e Alpi si gioca nel piatto con l’utilizzo di speck, patate e mele assieme a prodotti del sud come olio extravergine e burrata. L’offerta enogastronomica di alta qualità della Culina Alpina stupisce e conquista grazie alle creazioni dello chef salernitano Antonino Leo. In particolare, il piatto Filetto di coniglio con canederlo, finferli e radice di sedano rapa.
 
Il termine “Culina Alpina” deriva dal latino e significa “cucina alpina”: è così che l’Hotel Tratterhof in località Maranza di Rio di Pusteria, in Alto Adige, sottolinea la profonda influenza che la cucina mediterranea ha su quella tradizionale all’interno della propria offerta gastronomica. Lo chef Antonino Leo, la proprietaria e sommelier Evelyn Gruber e la maestra del corso di canederli Regina Gruber, lavorano in sinergia per soddisfare tutte le esigenze degli ospiti in materia enogastronomica. La filosofia alla base della “Culina Alpina” è quella dei Belvita Leading Wellnesshotels e dei Vitalpina, gruppi alberghieri dei quali l’hotel fa parte: l’utilizzo di prodotti stagionali di altissima qualità provenienti dall’ambiente circostante. Per i suoi ospiti l’occasione giusta per scoprire tutto il gusto della cucina dell’hotel e delle tradizioni contadine locali è “Storie d’alpeggio e d’autunno contadino”.
 
Lo chef dell’hotel Tratterhof Antonino Leo, originario di Salerno e con un’esperienza di 10 anni di lavoro in Alto Adige, presenta la sua cucina come un connubio tra tradizione e innovazione, in cui i sapori mediterranei si mescolano in armonia con quelli della cucina altoatesina. Importante è l’utilizzo di prodotti regionali e di stagione garanzia di alta qualità come quelli lattiero-caseari, lo speck, le patate e le mele. Questi incontrano nei piatti prodotti del Mediterraneo come il Grana Padano, il Crudo San Daniele, l’olio extravergine d’oliva e la burrata. È il Filetto di coniglio con canederlo, finferli e radice di sedano rapa la creazione dello chef in cui si esprime al meglio la “Culina Alpina”. Il coniglio, molto utilizzato nella cucina salernitana, e il canederlo, pietanza tipica dell’Alto Adige, sono per lo chef due ingredienti eleganti e di valore della cucina “povera” del nord e del sud che in questo piatto trovano un equilibrio perfetto.
 
All’Hotel Tratterhof l’eccellenza a tavola è data anche dai preziosi consigli della proprietaria e sommelier Evelyn sulla scelta del vino. Il confronto costante tra chef e sommelier, che si basa su fattori come grassezza del piatto, profumi e acidità, porta a definire i giusti abbinamenti per consentire agli ospiti di godersi ogni piatto dal primo all’ultimo boccone. Una volta alla settimana all’Hotel Tratterhof si svolgono inoltre le degustazioni in compagnia di Evelyn: vini pregiati dell’Alto Adige, del resto d’Italia e del mondo vengono fatti degustare nella magnifica Cantina Alpina dell’hotel. A chi ama cucinare e scoprire i segreti delle specialità tipiche dell’Alto Adige, l’Hotel Tratterhof propone il corso di cucina sui canederli con Regina Gruber, mamma di Evelyn. Una volta alla settimana è possibile imparare a preparare gustosi canederli altoatesini, nella versione classica e in quella alternativa degli gnocchi al formaggio.
 
Martina Tormen
 



14-15 luglio 2018 “7aFESTA DEL VINO E DELL'AGLIO A NOVA VAS”

 

 

Nova Vas, paesino tipico dell’Istria slovena ospiterà il 14 e 15 luglio la “Festa del vino e dell’aglio”.

Occasione unica per vivere un'esperienza culinaria con degustazioni e offerte dei prodotti locali.

A Nova Vas i visitatori avranno la possibilità di degustare gli ottimi vini tipici della zona, la Malvasiae il Refosco, molti prodotti locali, il tipico aglio istriano, “l’aglio rosso” che proprio a Nova Vas viene coltivato e altre prelibatezze gastronomiche a base di aglio con la Masterchef Sara Rutar.

 

È un’occasione davvero unica questa festa popolare e ricca di tradizione perché gli abitanti del villaggio aprono i loro cortili ai turisti per mostrare loro le antiche tradizioni e artigianati istriani.

La sera poi tutto il paese si trasformerà in una grande pista da ballo, dove tutti potranno cimentarsi in una nottata di musica e danza.

Il borgo di Nova Vas si trova lungo la collina che domina il fiume Dragogna ed è un esempio perfetto di architettura istriana. Tra i suoi monumenti più belli figura la chiesa dedicata alla Madonna del Rosario, il campanile di San Giuseppe e caratteristici di Nova vas sono gli ampi cortili lastricati in pietra, testimonianza dell'anima contadina di quest'area.

 

 

 

 

Sara’ possibile visitare la Casa di Kapeluča, il museo del paese con collezione etnografica.

Come in molti altri paesi dell'entroterra, l'agricoltura è stata fondamentale per il sostentamento economico degli abitanti e proprio per questo si dice che il campanile della chiesa di S. Giuseppe sia stato costruito grazie alla vendita del pregiato aglio rosso locale. Nova vas è anche uno dei pochi borghi sloveni in cui è ancora presente un'antica fontana, utilizzata in passato per abbeverare il bestiame e fare il bucato.

 

 

Alessandra Agostini – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,

 

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