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Itinerari enogastronomici

Merano Flower Festival: dal 27 al 29 aprile 2018

Prima edizione dell’atteso evento dedicato ai fiori a Merano

 A Merano, città dei fiori, non poteva mancare un evento loro dedicato. Per questa ragione, e sotto i migliori auspici, nasce quest’anno Merano Flower Festival, manifestazione dalle grandi ambizioni che colorerà e profumerà la città altoatesina dal 27 al 29 aprile p.v.  

Due giorni e mezzo in cui la città si trasformerà, coinvolgendo il centro cittadino e anche tutti i dintorni, in un’atmosfera elegante e affascinante.

Epicentro della manifestazione sarà Piazza Terme e il Parco delle Terme, dove si svolgerà una mostra mercato dei fiori e delle piante, a ingresso gratuito, con un ricco programma di eventi correlati.

Nel Parco sarà, ovviamente, possibile acquistare fiori e piante dai migliori vivaisti d’Italia, ma anche partecipare a corsi e workshop per adulti e bambini, dove imparare a sviluppare il proprio “pollice verde”.  Il tutto allietato da sfilate di abiti tradizionali ispirati ai fiori, presentazioni di libri, “Flower show cooking” e musica dal vivo.

L’evento si propone anche di essere un momento “green” e gli organizzatori favoriranno il trasporto pubblico e ogni genere di servizio per consentire a tutti di visitare la manifestazione nel più assoluto rispetto della natura. Sarà previsto anche un servizio di trasporto piante con carrelli.

Farà parte del Merano Flower Festival anche un convegno sul tema dei “giardini verticali” previsto per sabato 28 aprile presso i Giardini di Castel Trauttmansdorff, a soli 3 km dal luogo di svolgimento della manifestazione.

 

Un’altra storia particolare è quella della famiglia Pichler che gestisce l’Hotel della Mela Torgglerhof di Saltusio, in Val Passiria. Qui tutto ebbe inizio con una mela, appunto: Sepp Pichler rilevò il maso Torgglerhof dai suoi genitori, aprì una piccola pensione e piantò alcuni meli. Dopo anni di dedizione gli alberi portarono i primi frutti e la pensione si ingrandì. Oggi è un elegante hotel circondato da quattro ettari di meravigliosi frutteti e meleti, all’imbocco della Val Passiria, a 9 km da Merano, e viene seguito direttamente dai tre figli (ma i genitori danno ancora una mano…), che nel 2016 si sono impegnati nei lavori per la ristrutturazione dell’hotel, insieme allo studio Noa di Bolzano, dove lavora un gruppo di giovani architetti: è stata creata una sauna panoramica, realizzato un nuovo ristorante, riprogettate le stanze nel fienile ma senza perdere quell’atmosfera cordiale con cui la famiglia Pichler e il suo staff accolgono e accudiscono gli ospiti.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff si estendono a digradare su una superficie complessiva di 12 ettari e riuniscono in un anfiteatro naturale paesaggi esotici e mediterranei, con oltre 80 ambienti botanici dove prosperano e fioriscono piante da tutto il mondo, con vedute mozzafiato sugli scenari montani circostanti e sulla città di Merano.

Qui saranno organizzate anche visite speciali per l’occasione del Merano Flower Festival.

Tornando nel centro cittadino, il 28 aprile si svolgerà anche il Mercato tradizionale del sabato, imperdibile appuntamento per acquistare prodotti della terra ma anche originali oggetti dell’artigianato, venduti da chi li ha prodotti.

Durante il fine settimana del Merano Flower Festival sarà anche lanciato un nuovo progetto della città, lo “Shopping Contadino in e-bike”.

Da fine aprile sarà, infatti, possibile noleggiare una e-bike in città e, seguendo le indicazioni di una guida locale, andare a visitare i masi contadini dei paesi vicini, dove acquistare prodotti come marmellate, formaggi, succhi di frutta, uova, latte, biscotti e tanto altro ancora.

Ogni e-bike sarà dotata di un cestino e di una comoda borsa dove riporre i prodotti acquistati e portarli con sé a casa, conclusa la gita.

L’escursione culinaria guidata a Merano “Sissi Tours” ha l’obiettivo di far degustare le specialità di produzione propria e di vini locali, ascoltare i racconti di gente del posto e vivere la cultura sudtirolese.

Infine, ricordiamo che Merano Flower Festival vivrà anche altri tre appuntamenti in comuni vicini alla città altoatesina, più precisamente a Naturno, il 14 e 15 aprile, sul tema "Cultura in giardino"; a Tirolo, il 1 maggio, su quello "A tavola a Tirolo"; e a Scena dal 4 al 6 maggio, dedicato al “mercato delle erb(acc)e” e ai sapori del maso. 

Per ulteriori informazioni www.merano.eu    

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Azienda di Soggiorno di Merano

Tel. 0473 272 000

Tiziano Pandolfi - Cell. 338 6820776

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IN ALTA BADIA LE ULTIME SCIATE DELLA STAGIONE ALL’INSEGNA DELLE PROPOSTE ENOGASTRONOMICHE

 

 

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Diversi gli appuntamenti di fine stagione da non perdere: da “Sommelier in pista” (22 febbraio, 1°, 15 e 22 marzo) a Roda dles Saus (11-18 marzo), un safari sugli sci alla scoperta dei piatti tradizionali della cucina ladina fino al De dl vin – Wine Skisafari di domenica 25 marzo. L’evento, giunto alla sua 8°edizione, dedica un’intera giornata ai migliori vini dell’Alto Adige sulle piste dell’Alta Badia.

 

Alta Badia (Bolzano) - Negli ultimi anni, l’Alta Badia si è trasformata nella mecca per i buongustai, alla ricerca di piste perfette per sciate indimenticabili nel cuore delle Dolomiti – Patrimonio dell’Umanità UNESCO. A conferma di ciò, l’iniziativa Sciare con gusto, che racchiude tutte le iniziative che contribuiscono a valorizzare il connubio vincente tra lo sci e la gastronomia. La stagione sciistica all’insegna della buona cucina, apertasi con il Gourmet Skisafari, terminerà con tre eventi di eccellenza: il primo appuntamento è con “Sommelier in pista”, previsto per il 22 febbraio, il 1°, 15 e 22 marzo. Si prosegue con la Roda dles Saus (dal ladino Giro dei sapori), un safari sugli sci alla scoperta dei piatti tradizionali della cucina ladina, in programma per la settimana dall’11 al 18 marzo. Domenica 25 marzo sarà poi la volta dei migliori vini altoatesini, i quali potranno essere degustati a 2000 metri di altezza in occasione dell’ottava edizione del De dl Vin – Wine Skisafari.

 

SOMMELIER IN PISTA

L’evento Sommelier in pista vuole valorizzare e far conoscere ulteriormente i migliori vini dell’Alto Adige. Gli ultimi appuntamenti della stagione sono in programma per il 22 febbraio, il 1°, il 15 e il 22 marzo e prevedono favolose sciate sulle piste dell’Alta Badia, abbinate alla degustazione di alcuni vini tra i più pregiati dell’Alto Adige, presso alcune baite. I partecipanti saranno accompagnati da un’esperta guida sciistica locale, nonché da un sommelier dell’Alto Adige. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con IDM, il Consorzio Vini Alto Adige e l’Associazione Sommelier Alto Adige. Per partecipare a Sommelier in pista ad un costo di 28,00€ è necessario prenotare presso gli uffici turistici dell’Alta Badia.

 

RODA DLES SAUS: RIFUGI E SAPORI ANTICHI PER UN CONNUBIO DAL GUSTO AUTENTICO, NELLA SETTIMANA DALL’11 AL 18 MARZO 2018

Ritorna anche quest’inverno la Roda dles Saus: un’intera settimana sarà infatti dedicata alla cucina e cultura ladina nell’area sciistica Skitour La Crusc. Sciando di baita in baita si potranno assaporare i piatti che nascono nel cuore delle Dolomiti, abbinati ai migliori vini dell’Alto Adige. La cucina ladina, semplice ma genuina, è infatti al centro dell’attenzione presso i rifugi all’interno dell’area sciistica Skitour La Crusc. Ognuno di questi è specializzato nella preparazione di un piatto ladino, cucinato 

 

seguendo passo passo la ricetta della nonna.

Autenticità dunque non solo nei paesaggi, ma anche nei piatti tipici. Baciato dal sole, il tour gastronomico sugli sci offre panorami mozzafiato in una vasta conca di boschi e masi ladini. Da non perdere uno sguardo sulla chiesa parrocchiale di Badia, sulla casa natale del Santo Freinademetz e sulle tradizionali “viles”, i masi di Fussé, Coz e Pransarores, prima di giungere alla suggestiva chiesetta Santa Croce ai piedi dell’omonimo monte. Lo Skitour La Crusc, raggiungibile sci ai piedi dal Piz La Villa, è un’escursione adatta a tutta la famiglia. 

Le specialità ladine possono essere degustate dall’11 al 18 marzo 2018 presso le baite aderenti.

 

DE DL VIN – WINE SKISAFARI: UN VINO SAFARI SUGLI SCI A 2000 metri

Domenica 25 marzo 2018, l’Alta Badia porta i migliori vini altoatesini in quota per una degustazione esclusiva, la quale si terrà dalle ore 10 alle ore 15.30, presso i rifugi Piz Arlara, Bioch, I Tablà e Pralongiá. Si vuole così concludere in bellezza la stagione invernale, dedicata all’enogastronomia.

Proprio i vini dell’Alto Adige si distinguono per la loro eccellente qualità, grazie ad un clima favorevole, un terreno fertile e all’amore dei viticoltori. Il vino dell’Alto Adige svolge un ruolo chiave all’interno delle iniziative legate alla gastronomia in Alta Badia. E questo non solo presso ristoranti o rifugi. Con l’ottava edizione del WINE SKISAFARI, l’Alta Badia vuole, infatti, dedicare un’intera giornata ai vini dell’Alto Adige, portandoli a 2000 metri di altezza per una degustazione unica. Per gli amanti del vino, l’evento rappresenta un piacevole viaggio sugli sci, alla scoperta della grande varietà di vini del territorio. Ai partecipanti verrà inoltre offerta la possibilità di degustare lo speck dell’Alto Adige. Il tutto accompagnato da intrattenimento musicale presso le singole baite. L’evento è organizzato da Alta Badia Brand, in collaborazione con IDM e con il sostegno del Consorzio Vini Alto Adige e del Consorzio Tutela Speck Alto Adige.

I biglietti per la degustazione vini si possono acquistare a 30,00€, direttamente presso i quattro rifugi partecipanti. L’apposito dépliant è disponibile presso gli uffici turistici dell’Alta Badia. Si raccomanda di sciare con prudenza. 

 

Per informazioni: Consorzio Turistico Alta Badia – www.altabadia.org – Tel.: 0471/836176-847037 – Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Nicole Dorigo

Ofize Stampa | Press Office 

+39 338 9506830 
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VACANZE AL MASO:E' ARRIVATO IL NUOVO CATALOGO 2018

 

 

 Ospitalità, piacere culinario, relax e cultura contadina: l’Alto Adige al 100%

Le migliori proposte per una vacanza alternativa in un agriturismo Gallo Rosso in Alto Adige sono contenute nel nuovo catalogo 2018, “Agriturismo, le vacanze diverse”

Trascorrere una vacanza in un maso altoatesino significa vivere a stretto contatto con la famiglia dei contadini, che si occupa personalmente degli ospiti, facendoli sentire completamente a loro agio, come se fossero a casa propria.

La famiglia contadina condivide con gli ospiti anche il suo modo di vivere, coinvolgendoli nel corso dell’anno in attività che per i contadini sono usuali: corsi di cucina, escursioni con le ciaspole, gite a cavallo o in mountain bike, cura dell’orto, raccolta della frutta e del fieno, foraggiamento degli animali nella stalla, raccolta delle erbe selvatiche, preparazione degli infusi, delle marmellate e degli sciroppi, intaglio del legno e bricolage.

Inoltre, tutti i prodotti del maso possono essere assaporati nel corso della vacanza: frutta e verdura fresca, marmellate e conserve, pane fatto in casa, latte e burro caserecci, frutta sciroppata, verdure sott’aceto e sott’olio, yogurt, uova, formaggi e latticini. Una vera scuola, per i bambini soprattutto, che vivendo il contatto diretto con la terra e gli animali imparano a riconoscere i sapori autentici e genuini dei vari prodotti. Le vacanze al maso diventano così anche una vera delizia per il palato e con il clima favorevole che contraddistingue l’Alto Adige, una vacanza al maso diventa un’esperienza indimenticabile in qualsiasi stagione dell’anno.

Nel nuovo catalogo 2018 “Agriturismo – le vacanze diverse” in 144 pagine sono descritti 400 degli oltre 1600 masi in tutto l’Alto Adige, con il numero di fiori (da un minimo di 1 a un massimo di 5) assegnati in base ai servizi offerti, la tipologia dei servizi e le dotazioni delle strutture, la posizione con i riferimenti per contattare il maso e i prezzi minimi e massimi per un soggiorno.

E’ possibile ricevere a casa gratuitamente “Agriturismo – le vacanze diverse 2018”, richiedendolo al numero 0471/999308, via email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o attraverso questo link.

Si consiglia di prenotare con largo anticipo il proprio soggiorno in un agriturismo Gallo Rosso, trattandosi di strutture piccole e molto richieste.

Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di ormai 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.

  

Tiziano Pandolfi - Mob. 338 6820                                                                                                                                                      

 

VIAGGIO AI MONTI SIBILLINI PER CONOSCERE L’ ECCELLENZA DELLE PRODUZIONI AGRICOLE MARCHIGIANE

 

 

LUCIANO SCARZELLO

Chi lo dice che la mozzarella sia solo quella campana e sia solo di bufala? Il know how dei maestri casertani e napoletani che da qualche secolo producono il piu apprezzato formaggio a pasta filata del mondo, ha fatto proseliti lungo tutto lo Stivale. Questo e’ avvenuto negli anni un po’ sottotraccia, quasi con l’idea di sfidare il fardello di una tradizione immutabile. Un percorso reso possibile pero’ solo attraverso l’acume e la voglia di rischio di alcuni caseifici di eccellenza che hanno saputo sfruttare appieno il lavoro di stalla fatto da allevatori illuminati e innovativi.

Se volessimo trovare uno dei piu’ felici esempi di tale connubio, e’ d’obbligo raggiungere i Monti Sibillini, uno dei massicci dell’ Italia centrale custode di biodiversità e campione nel dare l'opportunità a giovani arditi di cercare nuove strade nell’agrifood di qualità.

Se di questa terra, martoriata  abbastanza recentemente dal terremoto, in tanti hanno imparato a conoscere e cercare i suoi prodotti agricoli d'eccellenza, come i vini, i legumi, i mieli ed i tartufi, più raro pensare al territorio abbarbicato sulle pendici delle asperità a cavallo tra Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo come uno dei piu’ prolifici bacini di produzione della mozzarella . Cio’ nonostante l’habitat ideale di questi animali e’ andato a plasmarsi nel tempo fino a garantire spazi fertili a tutte le latitudini.

 Ed e’ proprio partendo dall’allevamento innovativo che si e’ assecondato un movimento che ha visto sviluppare alcune eccellenze, come quella messa in piedi dalla famiglia Marinelli nel campo dell’allevamento, abbinando tradizione e ricerca, o dal caseificio  “Trevalli Cooperlat”  di Amandola. ( www.trevalli.cooperlat.it) Qui, la mozzarella nelle sue molteplici forme e’ al centro di una produzione che oggi puo’ fregiarsi del riconoscimento comunitario Stg (Specialità tradizionale garantita) sul prodotto fresco, testimoniando non solo la qualita’ del processo produttivo ma il ruolo svolto da questa azienda che ha saputo importare, studiare, valorizzare e qualificare un prodotto al centro di un’autentica filiera. Una filiera che e’ stata capace di generare indotto ed economia, oltre a drenare l’emorragia dei giovani.  

Facciamo un passo indietro e il nostro viaggio in questa zona delle Marche  ha come principale punto di riferimento la località di Amandola non molto distanza da Acqualagna nota  sia per il tartufo bianco che nero. Il Bianco è tipico dell’autunno e, infatti, ogni  anno a novembre si svolge l’omonima Fiera regionale. E’ un prodotto molto apprezzato  che finisce sulle tavole riccamente imbandite di numerosi ristoranti mentre  di quello Nero è tipico di questo periodo.

Oltre al tartufo l’argomento principale è l’agroalimentare. Parlavamo prima dei formaggi e in riferimento al latte prodotto c’è ancora da rilevare, a proposito dell’azienda agricola “Marinelli” a San Severino Marche che molta attenzione viene innanzitutto  riservata all’alimentazione degli animali oltre alle nuove tecnologie applicate al sistema di monitoraggio e le 16 postazioni di mongitura che ogni mattina  si attivano per la raccolta di latte crudo dai 190 bovini di razza frisona.

Passiamo ai vini e a poco distanza da San Severino e per la precisione a Serrapetrona merita un cenno l’azienda di cui è proprietario Alberto Quacquarini dove avviene il processo di appassimento delle uve della vernaccia nera che dà origine alla “Vernaccia di Serrapetrona docg”. Ancora per i vini merita una visita alla cantina “David Tiberi” a Loro Piceno nota per la produzione del vino cotto con invecchiamento nelle botti di legno. Arrivando ad Amandola si trova la già citata cooperativa “Trevalli” (tel. 0736 847210). Nello stabilimento del marchio “Sibilla”  dedicato alla produzione di formaggi freschi a pasta filata si possono anche seguire i processi di lavorazione che ha caratterizzato la produzione casearia locale e che oggi è certificato dal mInistero delle Politiche Agricole come, appunto, “Stg”. In primis la mozzarella  “Sibilla” ottenuta con latte bovino.

 

Per chi viene da queste parti può anche approfiitare per visitare il cappellificio “Sorbatti” a Montappone con lavorazioni artigianali che si avvicinano al secolo di vita e il museo de Cappello che accoglie le migliori produzioni di quello che universalmente viene riconosciuto come distretto della produzione dei cappelli più importanti d’Italia e forse dell’Europa.  Ci stiamo avviando poco

alla volta  avviando verso la  fine dell’inverno e per tornare alle prelibatezze della tavola l’11 febbraio si svolgerà ad Acqualagna la Fiera del tartufo nero mentre  a luglio  a Fano, sulla costiera adriatica vicino ad Ancona, sarà la volta del notissimo Festival internazionale del brodetto di pesce e, ancora a fine luglio, il Fano Jazz the Sea.

Per chi intende soggiornare dalle parti di Amandola segnaliamo l’elegante  e raffinato relais “Benessere Borgo Lanciano” (tel. 0737 642844) e l’hotel “Oscar & Amorina” di Montesangiorgio (tel.0734-967351) dove si possono anche degustare gli ottimi piatti  dello chef Francesco Conti del ristorante adiacente.

 

MUSICA&CIBO LANCIANO TIPICITÀ 2018

 

Debutta a Milano la ventiseiesima edizione del Festival, in programma a Fermo dal 3 al 5 marzo

Tipicità 2018 parte da Milano, con una gremitissima presentazione tenutasi nella sede lombarda di ANCI, condotta dal celeberrimo duo Ardemagni-Poli di RAI Caterpillar.In realtà si è trattato di un vero e proprio evento, con tanto di omaggio musicale al genio di Gioacchino Rossini, musicista e gourmet, anteprima di ciò che succederà a Tipicità in occasione del centocinquantesimo del grande compositore pesarese e che sarà sublimato dalle attività sviluppate con il Comune di Pesaro. Musica e cibo, quindi, per iniziare col piede giusto il conto alla rovescia, con un ulteriore tributo al“cigno di Pesaro” scaturito dalla fisarmonica di Castelfidardo e dalle delizie dell’Accademia di Tipicità.

Al Fermo Forum, tra le dolci colline marchigiane, dal 3 al 5 marzo va “in onda” la ventiseiesima edizione di Tipicità, organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con la Camera di commercio di Fermo e tanti enti pubblici e partner privati. “Oltre 100 gli eventi in programma e 300 le realtà partecipanti - ha esordito il direttore Angelo Serri - per un Festival che negli anni è diventato un punto di riferimento nazionale, con tante “contaminazioni” internazionali e personaggi noti al grande pubblico”.

“Da Expo 2015, Tipicità è diventata la nostra vetrina e ci ha aiutato anche a non perdere la fiducia dopo gli eventi sismici” ha sottolineato Maurizio Mangialardi, presidente di ANCI Marche. Per Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, “Tipicità è nata a Fermo e in questi ultimi anni è sempre più una vetrina che si apre all’Italia ed al mondo, capace di valorizzare non solo il cibo, ma tutto il saper fare marchigiano”. Hanno illustrato i rispettivi progetti in atto con Tipicità anche Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro, Rita Soccio, assessore alla cultura di Recanati, Pierpaolo Sediari, vicesindaco di Ancona, città che a maggio ospita “Tipicità in blu”.

Riccardo Strano, dirigente all’internazionalizzazione della Regione Marche, ha affermato che “dobbiamo lavorare perché un evento come Tipicità, in grado di far crescere il turista e renderlo viaggiatore, sia sempre più una fonte di attrazione verso il nostro territorio”.Annunciati i primi grandi nomi di Tipicità 2018, tra i quali Emma d’Acquino, conduttrice del TG1-RAI, ed il tristellato chef Enrico Cerea. Non sarà una fiera, ma un articolato sistema comprendente tanti contenitori tematici per immergersi nei “cluster del buon vivere”: qui si ricomincia dalla terra, con un grande giardino delle biodiversità da vivere tra animazioni, laboratori e l’incontro con varietà vegetali in via d’estinzione. 

Naturalmente il cibo è al centro dell’attenzione, con tante proposte per calarsi nell’incanto della cultura enogastronomica del territorio: Bollicine di Marche, percorso nel quale degustare tutte le espressioni sparkling del “vigneto Marche”; Birra di Marca, che ospita le migliori produzioni di birre artigianali ed agricole; Orizzonte Bio, che mette a contatto il visitatore direttamente con i personaggi, le produzioni ed i terroir della scelta biologica in agricoltura.

Il Salone delle qualità enogastronomiche ed il Mercatino delle specialità completano la full immersion tra i cibi locali e si aprono all’incontro con culture italiane ed internazionali: Ai confini del gusto è il contenitore nel quale, ogni anno, realtà estere ed il circuito delle Piccole Italie s’incontrano… nel piatto di Tipicità! In questa edizione ci sarà l’Isola d’Elba, ma anche confronti con Cina, Russia, Emirati Arabi, Stati Uniti, Kazakistan, Moldova ed altri Paesi.Tuttavia, quel grande contenitore di eventi qual è Tipicità contempla altri numerosi momenti, da vivere: in Accademia, dove si assiste a performance-spettacolo di grandi chef che esaltano il connubio prodotti-territorio, nel Teatro dei Sapori, all’interno del quale sono invece le realtà locali e quelle ospiti a proporre “viaggi del gusto” con presentazioni e degustazioni guidate,

mentre a Marche Book Style si esplora il territorio attraverso narrazione e racconto.Inoltre, accanto al cibo, si aprono aree dedicate al “vivere il territorio”, come Tipicità Experience, vero e proprio Grand Tour nelle identità delle Marche, delle “Piccole Italie” e del mondo, insieme ad Art&Genius, expo-laboratorio di manualità, creatività ed innovazione, per ribadire che l’Italia che vince è quella delle sfumature, geniale, creativa ed innamorata del territorio!E la sera, nel suggestivo centro storico di Fermo in un contesto architettonico “da salotto buono”, continua l’esperienza tra cultura, performance e buon cibo, con il programma Tipicità in the city. Infine, speciali proposte week end sono a disposizione del turista per fare acquisti direttamente negli outlet e costruire “su misura” la propria esperienza di visita.

 

 

Alberto Monachesi

 

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