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Itinerari enogastronomici

DIVIN OTTOBRE: IN TRENTINO L’AUTUNNO SI TINGE DI GUSTO

 

La prima manifestazione della stagione è pronta a richiamare in numerosi borghi e città della provincia una folta schiera di appassionati di enogastronomia. Il ricco calendario di DiVin Ottobre si snoda lungo tutti i fine settimana del mese. Spazio a degustazioni di vini e specialità del periodo, tra cui i gustosi marroni, alla scoperta di cantine, aziende agrituristiche e delle meraviglie paesaggistiche immerse nei caldi colori dell’autunno. 

L’autunno in Trentino è tempo di scampagnate, foliage, atmosfere e panorami suggestivi. Non solo: anno dopo anno sono sempre più numerosi i food&wine lover che scelgono questo periodo per assaporare con calma e tranquillità i suoi profumi e sapori tipici. Ecco perché c’è grande attesa per DiVin Ottobre, la kermesse di eventi organizzati dai soci della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino che coinvolge numerose località trentine, tra il capoluogo e i tanti borghi che ne punteggiano le vallate, inaugurando la stagione autunnale.

 

Il programma abbraccia tutti i fine settimana del mese, alcuni riproposti in più occasioni per essere condivisi e vissuti da un ampio pubblico di appassionati. Davvero non ci sarà che l’imbarazzo della scelta tra aperitivi, degustazioni e visite guidate alla scoperta di vigneti, cantine e castelli, trekking, cene a tema, laboratori enogastronomici e proposte vacanza per vivere tutte queste iniziative intervallate da momenti di puro relax 

Ecco un piccolo assaggio per stuzzicare la voglia di Trentino anche in autunno. Si comincia domenica 1° ottobre con un wine trekking in Piana Rotaliana, che si ripeterà anche nei fine settimana successivi. Ma il menù della rassegna è davvero ricco, tra cene abbinate a passeggiate al chiaro di luna, inedite incursioni in rifugio abbracciati dalle Dolomiti di Brenta – splendide nella loro meno conosciuta veste autunnale – per scoprire i prodotti del territorio o tra i boschi della Vallagarina alla ricerca dell’emozione di ascoltare il bramito del cervo.

 

Senza dimenticare gli appuntamenti dedicati a prodotti come gin o vermut e gli eventi dedicati ai prodotti di stagione. Su tutti, quelli che celebrano i rinomati marroni di Drena e Castione, ma anche la Festa della Zucca o quella della Patata, per una vera e propria immersione nei sapori trentini dalla Val di Cembra all’Alto Garda, passando per la Valsugana e per il capoluogo.

Diverse le opportunità di esplorare la natura a piedi, visitare cantine e aziende agrituristiche, farsi ammaliare dalle degustazioni delle Donne del Vino al Castello di Avio, ascoltare i racconti di produttori e di artisti che si ispirano ai colori del Trentino per le loro opere, ma anche per conoscere tutti i segreti dei vini più rappresentativi del territorio o di autentiche chicche, come il Reboro in Valle dei Laghi. 

Non resta quindi che scorrere il programma per lasciarsi stuzzicare da una delle sue numerose proposte! 

DiVin Ottobre è organizzato grazie al supporto di Trentino Marketing, al coordinamento della Strada del Vino e del Sapori del Trentino, nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali firmate #trentinowinefest, al sostegno della Regione Trentino Alto Adige e alla collaborazione con La Trentina.

 

 

Stefania Casagranda

WEEKEND D’AUTUNNO A STOCCARDA: LA FESTA DELLA BIRRA E I SAPORI DEL TERRITORIO

 

I filari di vite che digradano a perdita d’occhio dalle colline al centro di Stoccarda sono l’emblema della tradizione vinicola del capoluogo del Baden-Wuerttemberg, il cui tingersi delle prime sfumature di giallo segna la fine dell’estate. L’inizio dell’autunno è inaugurato dalla Cannstatter Wasen (22.09 – 08.10.2023), una delle feste della birra più famose a livello mondiale, che si tiene da oltre 200 anni nelle vaste distese del quartiere di Cannstatt, appena fuori città. Un’occasione per scoprire anche la tradizione enogastronomica di Stoccarda – alla Festa della Birra stessa, nei ristoranti stellati o nelle locande più semplici, che propongono le specialità della cucina locale. 

 

UNA FESTA DELLA BIRRA PER INAUGURARE L’AUTUNNO

Voluta per la prima volta nel 1818 da Re Guglielmo I del Württemberg e della consorte Caterina per rinfrancare la popolazione e rilanciare l’economia dopo la devastazione delle guerre napoleoniche e anni di cattivi raccolti, la Festa della Birra Cannstatter Wasen (22 settembre – 8 ottobre 2023) è da oltre 200 anni un appuntamento imperdibile del primo autunno a Stoccarda. Più tradizionale e legata ai riti e ai costumi del passato rispetto ad altre manifestazioni di questo genere, la Cannstatter Wasen accoglie ogni anno circa quattro milioni di visitatori, che vengono qui per festeggiare e stare insieme, ma anche per divertirsi sulle giostre o assistere alle parate in costume tradizionale che ricordano l’origine contadina dell’evento. La birra scorre a fiumi e si accompagna ai piatti della tradizione nei grandi tendoni allestiti per l’occasione, dove si mangia, si canta e si balla fino a notte inoltrata. Intorno all’albero della cuccagna, simbolo storico della festa popolare, si raccolgono poi giostrai, commercianti e gastronomie, che danno vita a un grande luna-park, fornito delle montagne russe e degli autoscontri più all’avanguardia. L’incipit della festa viene dato dal maestoso corteo tradizionale, che conta circa 4.000 comparse e ben 150 animali, tra mucche, buoi e cavalli e fa rivivere ai presenti il passato contadino della regione, con tanto di soldati in costume storico e la carrozza di re Guglielmo e della consorte Caterina. 

Immagine: Festa della Birra, Giostra Seggiolini Volanti, _c_Stuttgart-Marketing GmbH_Martina Denker

 

Alexandra Canner

 

A COURMAYEUR TORNA LO MATSÒN: LA VALLE D’AOSTA “IN FORMATO MERENDA”

 

 

Domenica 3 settembre la manifestazione food riunisce a Courmayeur tutti i produttori della regione. Il mercato di montagna più importante dell’anno permette di scoprire piccole chicche locali e sapori che non esistono altrove.

 

Tra le particolarità di questa edizione, il Country Pic Nic – con cestino da asporto – e una caccia al tesoro con premi e un laboratorio creativo per i bambini.

 

Torna il prossimo 3 settembre Lo Matsòn, il mercato agricolo della Valle d’Aosta diventato un piccolo cult dell’estate di Courmayeur. Quest’anno la manifestazione è all’insegna della caccia al tesoro, sia in senso figurato – con passeggiate tra i banchi del mercato e tra le prelibatezze a km zero – che letterale, con un gioco organizzato per grandi e piccoli. 

 

A partire dalle 9 di mattina più di 50 produttori di tutta la regione proporranno nei loro stand, posizionati in tutto il centro, le eccellenze gastronomiche del territorio valdostano. Per tutto il giorno si potranno acquistare i loro prodotti, quelli freschi di giornata e quelli che hanno richiesto anche un anno di fatica e pazienza. In un contesto come quello valdostano, fatto di piccole realtà che lottano con le pendenze e il clima, Lo Matsòn è forse l’unica occasione per conoscere, tutti insieme, i prodotti della regione, incontrando direttamente i contadini: non mancheranno i DOP come la Fontina, il lardo di Arnad e il prosciutto di Bosses, affiancati formaggi di mucca e di capra, yogurt, vini, grappe, génépy, miele, confetture, pane di segale, frutta, piante officinali, pasticceria, ortaggi e uova.

 

Nel frattempo, Lo Matsòn – che significa “la merenda” in francoprovenzale – diventa anche “Country Pic Nic”. Al Jardin de l’Ange, epicentro della manifestazione, si potrà acquistare il cestino con una selezione di prodotti, una vera cornucopia di sapori, da gustare all’aria aperta. 

 

Sempre dal Jardin de l’Ange parte la divertente caccia al tesoro organizzata per giocatori di ogni età, e che attraversa tutte le vie del centro. Chi raggiunge ognuna delle tappe riceverà un piccolo dono firmato Courmayeur Mont Blanc, in ricordo della giornata.

Nel frattempo, i più giovani possono partecipare a un laboratorio dedicato al disegno e al collage, sempre legato ai temi della manifestazione: i bimbi (dai 4 ai 7 anni) giocano la mattina, mentre i ragazzi dai 7 ai 12 anni sono attesi nel pomeriggio.

 

DOC-COM Headquarter Bologna 

FOOD ZURICH, DAL 7 AL 17 SETTEMBRE A ZURIGO SI PARTE PER UN VIAGGIO VERSO LA CUCINA DEL FUTURO

 

 

Al via tra pochi giorni a Zurigo l’ottava edizione di FOOD ZURICH! l’ormai classico appuntamento dedicato al gusto, ai prodotti, alle ricette e in generale a tutte le novità legate al settore dell’alimentazione. Dal 7 al 17 settembre la città elvetica ritorna ad essere il principale hotspot culinario europeo, un luogo di ritrovo per intenditori, curiosi e famiglie. In questo 2023 il tema guida sarà “Culinary Future”, ovvero il futuro dell’alimentazione, un domani sicuramente complesso, ma anche pieno di possibili soluzioni stimolanti e innovative.

 

Cosa ci aspetta nell’ambito dell’alimentazione sostenibile? Cosa definisce la vera sostenibilità e come si ottiene una salute ottimale attraverso l’alimentazione? Domande apparentemente semplici che ci si porrà durante l’evento e a cui si cercherà di dare riposte molteplici che saranno comunque tutte interessanti. I più di 160 eventi in città durante gli undici giorni, caratterizzeranno l’ottava edizione di FOOD ZURICH! riempiendo di progetti gastronomici “visionari”, ambiziose start-up, soluzioni avveniristiche, contenuti, colori, sapori e profumi il centro della città.

 

Per discutere e dare delle risposte alle domande sul futuro dell’alimentazione, quest’anno gli eventi saranno organizzati prendendo in considerazione 10 diversi temi.

 

1.VEGETALE: oggi “vegetale” non significa più rinuncia e sostituzione, ma una cucina ottima, moderna, saporita, sostenibile e creativa.

2.RISPARMIO ALIMENTARE: circa un terzo del nostro cibo va perso o sprecato nel suo percorso dal campo al piatto. Foodsave è un movimento che mira a ridurre lo spreco alimentare e dare un contributo significativo al cambiamento del modo in cui mangiamo e pensiamo.

3.NUOVE IDEE: il mondo si rivolge a Zurigo in attesa di innovazioni anche in ambito alimentare. Solo all'ETH (Politecnico di Zurigo) più di 65 team stanno studiando temi legati alla nutrizione. Menti creative e pioneristiche sono ciò che rendono Zurigo il posto ideale per trovare soluzioni per il futuro.

4.BIANCO: il bianco è molto di più di un colore, è una tela per la creatività, un punto di partenza e una fonte di ispirazione nella sua forma più pura. Il bianco attraversa il mondo culinario in molte sfaccettature, sia esso farina e burro, asparagi e cavolfiore, una tavola imbandita in bianco o vino bianco.

5.INNOVAZIONE: il panorama gastronomico è in continua evoluzione. Nuove tecniche e processi stanno cambiando il modo in cui mangiamo e gustiamo il cibo. Dai sostituti della carne di origine vegetale, al latte di alghe, ai nuovi metodi di lavorazione o confezionamento.

6.FUORI DALLA BOTTIGLIA: pensa “fuori dalla bottiglia”! Bevande con poco o nessun alcol, succhi, liquidi fermentati o sidro, ispirano tutti coloro che vogliono evitare l'alcol. Ma non solo, sono in crescita anche vermouth, gin, seltzer, vino naturale e cocktail. Per non parlare dei microbirrifici, birre acide e, finalmente, tante donne birraie.

7.NUOVA GENERAZIONE: il futuro appartiene ai giovani chef locali e ai nuovi arrivati in città, che presentano tecniche rivoluzionarie, vecchie ricette rivisitate, pop-up fantasiosi e nuovi concetti gastronomici, mostrando come e cosa mangeremo in futuro.

8.RADICALMENTE LOCALE: la globalizzazione ha portato con sé una diversità spesso sconcertante, a volte travolgente e con essa lunghi percorsi di produzione ad alta intensità energetica. "Dalla fattoria alla tavola" o "radicalmente locale" sono i nomi delle salutari controtendenze che ci stanno riportando a noi stessi, alle nostre radici e ai tesori locali, verso la sostenibilità.

9.A CASA: sia per motivi economici o semplicemente per la voglia di stare davanti ai fornelli, mangiare a casa è diventato di nuovo un piacere per molte persone. Cucinare in casa è divertente, migliora il benessere e migliora la qualità della vita.

10.OLTRE IL “CONFINE” DEL PIATTO: cosa c'è da scoprire oltre il bordo del piatto? In tavola, sullo sfondo del settore alimentare, nella produzione o in altri ambiti culinari? Cosa succede quando il cibo incontra l'arte, quando la letteratura diventa commestibile o la musica diventa “da sorseggiare”? Nuovi sapori, strani profumi, fusioni che allargano gli orizzonti e storie emozionanti dietro i piatti sono le esperienze che si cercano e che ispirano.

 

FOOD ZURICH! anche quest’anno si conferma quindi uno dei tre festival gastronomici più grandi d'Europa, organizzato in una città che è un paradiso per gli appassionati di cibo e che è pronta ad accogliere i suoi ospiti con offerte speciali grazie alla collaborazione con gli Zürich City Hotels. Dalla cucina di altissimo livello, ai classici svizzeri, passando per ristoranti internazionali e street food esotici, nella città sulla Limmat i buongustai trovano “pane per i loro denti”, con quasi 3.000 ristoranti che fanno di Zurigo una delle città a più alta densità di ristorazione al mondo. 

 

Zurigo

Al centro dell’Europa e della Svizzera, affacciata sull’omonimo lago, attraversata dal fiume Limmat e attorniata dalle Alpi, Zurigo propone un’offerta unica che coniuga più di 50 musei, oltre 100 gallerie d’arte, boutique di prestigio di stilisti internazionali e zurighesi, numerosi ristoranti e locali trendy in particolare nei vecchi quartieri industriali riconvertiti, intensa vita notturna, avvenimenti per adulti e bambini. Una delle città con la miglior qualità della vita al mondo e un’attenzione spiccata alla sostenibilità ambientale, Zurigo si raggiunge da Milano in poco più di 3 ore di treno e un’ora d’aereo.

 

 

Andrea Cucchetti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AL VIA A LUGLIO "APERITIVO IN QUOTA” CON I FORMAGGI DOP VALTELLINA CASERA E BITTO

 

Sapori, natura, borghi storici, tradizione e vedute mozzafiato fanno della Valtellina una meta ambita dai turisti 365 giorni l'anno, sulle piste d'inverno e in vetta anche d'estate. Anche con la stagione calda il refrigerio e la magia degli alpeggi, tra casere e calecc', offrono infatti un'esperienza unica per appagare palato e mente, con nuove proposte che ora portano tutto il sapore della Valtellina in un bicchiere, per portarsi al ritorno un po' di montagna a casa.

E' questo lo spirito di "Aperitivo in Quota”, la nuova iniziativa del Consorzio Tutela formaggi Valtellina Casera e Bitto Dop che sposa i suoi formaggi a 3 cocktail inediti a base di ingredienti locali, come il Braulio, il Nebbiolo e le mele della Valtellina IGP da degustare in una selezione di rifugi e di locali "in quota”.

Quattordici i locali coinvolti, dove da venerdì 21 luglio fino a fine agosto, sarà possibile degustare lo speciale tagliere a base di formaggi DOP Valtellina Casera giovane e stagionato in purezza in abbinamento al "DRY APPLE” (un centrifugato di mela golden miscelato allo spumante), SPRITZOLO (rivisitazione dello spritz a base di vino Nebbiolo e una piccola dose di liquore agli agrumi) e STELVIO MILANO, composto dal Braulio il fresco e volitivo amaro alpino e dal classico bitter campari. I cocktail sono ideati da Pietro Pedrazzoli del Jom Bar di Trevisio (SO).

Il tour fa tappa in tanti luoghi magici della Valtellina: si va dalla più conosciuta Bormio, meta sciistica e termale, a Santa Caterina Valfurva, paradiso dei mountainbiker per la TransAlp e tappa obbligata dei motociclisti che percorrono il circuito dei passi, scendendo dallo Stelvio prima di affrontare il Gavia, fino ad Aprica, famosa per il suo anello. Poi Cima Piazzi, con la sua spettacolare veduta a 360 gradi, e Madesimo, patria di trail come il Vertical (23 luglio) con i suoi 3 km di salita (500m. di dislivello positivo) che portano al Rifugio Bertacchi (2.196 metri) e al  Lago Emet. E ancora Chiesa di Valmalenco, Tresivio e Teglio, patria dei pizzoccheri della Valtellina, dove ha sede anche l'Accademia del Pizzocchero. Tutti gli host aderenti (in coda l'elenco), riconoscibili da apposita vetrofania, metteranno a disposizione dei visitatori il materiale informativo della campagna.

"Con questa iniziativa – afferma il presidente del CTCB, Marco Deghirafforziamo la sinergia tra prodotti di montagna e valle, territorio, sport e natura, per offrire ai turisti un'esperienza estiva sempre più integrata in una regione che quest'estate si appresta ad avere 7,4 milioni di arrivi e 22,3 milioni di presenze, con un incremento del 4% per entrambe le voci (fonte: Demoskopica). Un'occasione per scoprire il territorio e il lavoro insostituibile dei nostri produttori, durante i tre mesi in cui le mandrie sono condotta attraverso un percorso a tappe, e vanno spostandosi da quote intermedie a quote più elevate per poi ritornare a fine estate a valle. E per ampliare e diversificare le occasioni di consumo dei due formaggi, proponendoli in chiave più contemporanea. Ma il nostro obiettivo – conclude Deghi - è di lungo periodo: da qui ai prossimi anni vogliamo ragionare con una visione sempre più sistemica per promuovere congiuntamente, in vista delle prossime Olimpiadi, il territorio Valtellina, e i nostri prodotti”.

Prodotti unici da scoprire in vacanza e degustare nel tempo a casa. Non tutti sanno ad esempio che il Bitto DOP, re dei formaggi d'alpeggio estivo, è uno dei rarissimi formaggi a riuscire a stagionare fino a dieci anni (non a caso Bitu in celtico vuol dire perenne), assumendo un gusto che, da delicato e dolce, con tutti i sentori dell'alpeggio, diventa via via più intenso e piccante. Anche il suo colore giallo intenso è dovuto alla permanenza delle mucche da latte in alpeggio e la forte concentrazione di betacarotene presente nelle erbe. Un formaggio da meditazione, con una pasta friabile che può lasciare sentori di frutta secca, nocciola, noce, burro e fiori secchi e da gustare a temperatura ambiente.

Il Valtellina Casera è invece un formaggio di latteria, a pasta semicotta e semidura, che una volta era prodotto solo d'inverno, quando il bestiame scendeva a valle. Non a caso il suo nome deriva da "casera”, la cantina dove si producevano o conservavano i formaggi per la stagionatura. Oggi questo formaggio, realizzato esclusivamente con latte vaccino parzialmente scremato, oggi viene prodotto tutto l'anno ed è adatto da portare in tavola tutti i giorni, da degustare in purezza nella sua versione giovane (70 giorni) o stagionata (almeno 6 mesi), con un retrogusto di frutta secca mai amarognolo, perfetto in abbinamento con cocktail o con lo Sforzato della Valtellina.

Due prodotti, questi, che oltre a rappresentare un'eccellenza della produzione casearia della provincia di Sondrio, hanno un legame profondo con il territorio, che abbraccia più ambiti: dal sociale, dove i casari fungono da veri custodi del territorio, del paesaggio e della biodiversità alpina, fino a quello economico. Con un fatturato alla produzione di oltre 14 milioni di euro e un valore al consumo di 26,8 milioni di euro (+5,5% sul 2021), in cui a fare da traino è il Valtellina Casera (21,5 milioni, +9%), oggi le due Dop sono un traino per l'economia della valle, dando lavoro a 650 addetti.

 

Ricette Cocktail

PROPOSTA COCKTAIL 1

DRY APPLE (by Pietro Jom Bar)

 

Servire in coppa da champagne o bicchiere vino rosso ben raffreddati

1 parte di centrifugato di mela golden Valtellina (50 g) – in alternativa un buon succo di mela Valtellina "torbido”

2 parti di spumante brut (es. Pignola brut Marco Triacca – Cuvée brut Nino Negri)

Succo o centrifuga devono essere freddi, versarli nel bicchiere e poi aggiungere lo spumante, mescolare dolcemente, a piacere qualche cubetto di ghiaccio, guarnire con fetta di mela essiccata all'interno del cocktail.

 

PROPOSTA COCKTAIL 2

SPRITZOLO (SPRITZ AL VINO NEBBIOLO) (by Pietro Jom Bar)

 

Calice da vino con ghiaccio a cubetti

1 parte vino rosso nebbiolo (60g) - usare un rosso di Valtellina che non abbia fatto passaggi in legno, 

2 parti di gassosa (120g)

1 cucchiaino da caffè di liquore agli agrumi – mandarinetto Isola Bella o un triple-sec.

Mescolare dolcemente e alla fine strizzare la scorza di limone e appoggiarla sopra il drink

 

PROPOSTA COCKTAIL 3

STELVIO MILANO (by Pietro Jom Bar)

 

Bicchiere Old Fashion con ghiaccio a cubetti

Mixing glass:

30g di Braulio

30g di bitter Campari

Acqua minerale gassata Frisia

Raffreddare con abbondate ghiaccio a cubetti gli ingredienti nel mixing glass

Versare poi nel bicchiere old fashion pieno di ghiaccio a cubetti- aggiungere l'acqua gassata e mescolare dolcemente. Guarnire con fetta d'arancia e scorza di limone.

Per una versione più secca si può aumentare la quantità di bitter Campari.

 

 *end*

Il Consorzio per la Tutela dei Formaggi Bitto e Valtellina Casera opera dal 1995 in provincia di Sondrio per difendere l'unicità dei due formaggi Dop valtellinesi, tutelarli da qualsiasi imitazione e promuoverli sul mercato nazionale ed internazionale. E lo fa grazie ad una serie di scrupolosi controlli sull'intera filiera. I soci del Consorzio, che appartengono alle due filiere produttive sono 165 tra allevatori, produttori e stagionatori, piccole e grandi aziende zootecniche, latterie di paese e moderni caseifici. Dal 1996 Valtellina Casera e Bitto hanno conseguito la Dop: la loro produzione segue ritmi, saperi e regole ben precise dettate dai disciplinari di produzione, a garanzia dell'origine e dell'unicità di questi formaggi. L'ente certificatore a garanzia del consumatore è dal 1998 il CSQA di Thiene. #Followus su #formaggidopdivaltellina e su www.ctcb.it

 

Giulia Pasquale

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