Viaggi enogastronomici
Itinerari enogastronomici
TUTTI I SAPORI DELLA TRADIZIONE MARINARA, DA TOGLIERE IL FIATO!
Nella città rivierasca si perpetuano le tradizioni dei pescatori
Il pesce povero, le tradizioni della vita marinara, le storie e la convivialità saranno protagoniste di una rassegna che accompagnerà la grande corsa verso il Natale di Porto Recanati. La città del litorale marchigiano, famosa per la ricca gastronomia e per essere un autentico centro commerciale all’aria aperta, accende il periodo delle feste con la rassegna “Il gusto del mare - El maru che te lèa el liccu”, in collaborazione con gli chef dei quattro ristoranti dell’Accademia del Brodetto: Fabio Cipriani, “Giannino”; German Scalmazzi, “La Rotonda”; Angelo Ambrosini, “Due Passi” e Fabio Giorgini, “Da Fabietto”. Il vino in accompagnamento è della Cantina Conti Lucangeli.
Si tratta di una manifestazione che celebra il pesce stagionale, le delizie della sciabica (caratteristica rete da pesca locale), protagoniste di piatti e rituali che rivivranno nella centralissima Piazza Brancondi e nei locali della città, grazie ad un circuito di ristorazione che per tutto il periodo proporrà menù ispirati alle tradizioni marinare. E per gli amanti del mare 365 giorni all’anno… immancabile una visita al Museo del Mare, dove la storia del porto diventa spettacolo.
Si parte il 27 novembre con la rievocazione dello scioglimento delle ciurme, il gruppo di pescatori formato dai vari armatori per la stagione di pesca, seguita dalla tradizionale merenda a base di cartoccio di pesce e baccalà fritto, pan nociato e vino “de la chiaétta”. Una festa che si celebrava nelle cantine in onore di Sant’Andrea (Sant’Andrè’ de la mugella), protettore dei pescatori, raffigurato in un quadro posto nella Chiesa del Suffragio.
L’8 dicembre è tempo del “sugu cu’ le panocchie”, caposaldo della tradizione gastronomica portorecanatese, e del falò dell’Immacolata. Una serata ricca di suggestioni, che riporterà in vita la consuetudine che riproponeva il tragitto della Madonna Nera di Loreto attraverso suggestivi “fugaró’” accesi lungo il percorso.
Il 16 dicembre alle 10.00, presso l’Auditorium dell’Istituto Enrico Medi, andrà in scena il “Cinema a luci Blu”: il mare e le sue meraviglie, tra biologia e sense of wonder, che saranno protagonisti di un evento dedicato ai più piccoli, condotto dal professor Alessandro Blasetti, divulgatore scientifico e docente di biologia dell’Università di Camerino.
Il 18 dicembre alle 18.00, chiusura in grande stile con il Brodetto Portorecanatese De.C.O., ancora con i 4 cuochi dell’Accademia del Brodetto di Porto Recanati! Un intero pomeriggio dedicato al piatto aureo, simbolo del litorale marchigiano, che illuminerà la tavola per la rievocazione della Vigilia di Natale portorecanatese (La ‘Egilia de Natale). L’esclusiva zuppa di pesce sarà protagonista, alle 17.00, di una lezione di show cooking presso la Pinacoteca A. Moroni-Castello Svevo e, a seguire, la grande festa in piazza Brancondi.
Organizzato dal Comune di Porto Recanati e co-finanziato nell’ambito del programma FEAMP, “Il gusto del mare - El maru che te lèa el liccu” è una tappa speciale del Grand Tour delle Marche 2022, il circuito di eventi promosso da Tipicità e ANCI Marche, con la partnership progettuale di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
Scopri tutti i dettagli delle iniziative su www.tipicitaexperience.it.
Angelo Serri
IL GRAND TOUR DELLE MARCHE FA TAPPA NELLE ALTE MARCHE CON “CAGLI, TERRE DEL FUNGO”
Nella città dei “Funghi tutto l’anno!”
“Funghi tutto l’anno!” è la proposta di turismo esperienziale formulata da Cagli (PU), elegante cittadina delle Alte Marche posta al centro di un suggestivo lembo d’Appennino, un selvaggio ambiente disseminato da rilievi coperti di boschi. In questo pittoresco territorio, in tutto l’arco dell’anno, cresce una grandissima quantità di funghi delle specie più disparate. Ogni periodo è caratterizzato dal suo fungo ed ogni mese è buono per reperire funghi.
Per promuovere questa importante risorsa naturale, nella giornata di Sabato 26 novembre l’Amministrazione Comunale organizza la seconda edizione di “Cagli, Terre del fungo”, una manifestazione nata con il fine di esplorare il misterioso, affascinante e multiforme mondo dei funghi, che si avvale della collaborazione delle Pro Loco di Cagli, Pianello e Secchiano.
Per questo appuntamento il Comune di Cagli ha coinvolto importanti realtà che fanno del fungo un elemento di eccellenza nel settore agroalimentare, ma anche di discussione, tantoché la giornata sarà articolata in maniera tale da esplorare i diversi aspetti che caratterizzano questo prezioso dono della natura.
L’intero programma si svolgerà a palazzo Berardi Mochi-Zamperoli. Alle 10:00 talk show della serie Conversazioni intorno al fungo, che vedrà confrontarsi esperti di settore sul tema “Le nuove modifiche alla legge regionale sulla raccolta dei funghi. Più valore all’entroterra”, coordinato da Beppe Convertini, conduttore di Linea Verde RAI. Ospiti dell’incontro: Alberto Alessandri, Presidente dell’Unione Montana Catria e Nerone e Sindaco di Cagli, Giacomo Rossi, consigliere regionale, Roberto Para e Marco Maletti, esperti dell’Associazione micologica la Bresadola-Gruppo di Pesaro.
Alle 12:00 inaugurazione della mostra fotografica di Iarno e Massimo Vantaggi, mentre alle 15:30, nel Polo bibliotecario, “Letture, sorprese e laboratori d’autunno”, momento dedicato ai bambini. Alle 17:30 Arte psichedelica e funghi magici, un fantastico viaggio per immagini, protagonisti e illusioni, a cura del professor Elvio Moretti. Alle 18:30, infine, va in scena AperiFungo a Palazzo, con chef Valerio Ferri del Ristorante Le Fontane che, in collaborazione con la Gastrosteria Fontes, appronterà una degustazione di specialità a base di funghi in abbinamento ai vini del territorio. La giornata si concluderà a Teatro con Nino Frassica & Los Plaggers band tour 2000/3000.
Per l’occasione i ristoranti di Cagli e del territorio circostante appronteranno golosi piatti a base di funghi, con proposte di menù che, comunque, si rinnovano continuamente adeguandosi alla disponibilità di prodotto che la natura di volta in volta prospetta. Del resto, ci si muove sull’onda dello slogan: “Cagli: funghi tutto l’anno”!
“Cagli, Terre del fungo” è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2022 di Tipicità ed ANCI Marche, con la partnership progettuale di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
Tutte le info sulla manifestazione nel sito www.tipicitaexperience.it
Angelo Serri
GUIDA MICHELIN (CONSORZIO BRUNELLO): NUOVA STELLA A MONTALCINO, VINO RISTORAZIONE E OSPITALITÀ TRINOMIO VINCENTE
BANFI E CASTIGLION DEL BOSCO LE 2 ENO-IMPRESE STELLATE
“Con l’assegnazione della stella Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco, Montalcino raddoppia la propria presenza stellata su territorio. Nell’ultimo biennio i ristoranti di 2 nostre aziende vinicole hanno infatti conseguito la stella Michelin: ci sembra un buon modo per concentrare l’attenzione sulla qualità di un territorio che si riconosce in un comun denominatore, il vino, ma che è in grado di esprimere mille eccellenze. Per questo facciamo i complimenti alla new-entry Tenuta Castiglion del Bosco e allo chef, Matteo Temperini, e al ristorante Sala dei Grappoli Poggio alle Mura di Castello Banfi-Il Borgo, guidato dallo chef Domenico Francone, per la conferma della stella”. Lo ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, commentando la stella assegnata oggi dalla Guida Michelin al ristorante Campo del Drago di Castiglion del Bosco (Montalcino, Siena).
“Riteniamo – ha aggiunto il presidente del Consorzio a 3 giorni dall’avvio di Benvenuto Brunello (11-21 novembre) - che per un territorio come Montalcino sia fondamentale lavorare sulla qualità totale, nel vino come nell’ospitalità o nella ristorazione. È un obiettivo strategico per affermare l’immagine di un territorio che deve essere sempre più bandiera dello stile di vita italiano nel mondo”.
In occasione della presentazione della Guida Michelin 2023 il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che ha partecipato come partner della manifestazione, ha assegnato il Premio Michelin Sommelier 2023 a Stefano Quero, sommelier del ristorante “Condividere” di Torino.
Sara Faroni, 328.6617921 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PROVENZA: TARTUFO E MIELE DI LAVANDA
di Pietro Bellantone
Durante tutto l’anno si possono trovare in Provenza e in Costa Azzurra prelibatezze enogastronomiche, come iI tartufo, soprannominato il "diamante nero della Provenza" o il miele di lavanda, raro e buonissimo, chiamato “l’oro della Provenza”. Dal tardo autunno a fine dell’inverno si può trovare il tartufo nei più grandi mercati professionali di Carpentras, Richerenches e Aups, mentre il miele lo si raccoglie soprattutto nelle Alpi di Alta Provenza, del Vaucluse, della Drôme, del Var. A questo proposito è bene evidenziare come in Provenza esistano tre specie di lavanda: quella vera (da cui viene estratto un olio essenziale), la aspic (che emana un odore canforato) e il lavandin, una sorta di ibrido naturale tra le due precedenti (che cresce a diverse altitudini).
Informazioni sul tartufo della Provenza
Ad Avignone, ad esempio, presso il ristorante stellato Sevin, gli appassionati potranno degustare un menu a base di tartufo presentato in una foggia molto suggestiva – con un croccante nido che custodisce l’uovo di gallina di fattoria in camicia o, con molta creatività, dalla rotellina accompagnata alla rosa di tartufo con pepe bianco di Penja, ma anche da grattugiare sulle capesante fino al soufflé di pere ed ancora tartufo servito con gelato alla clorofilla. Altre due mete vivamente consigliate, sulla strada che scende quasi verticalmente da Aups verso la costa mediterranea del Var: la prima è a uno dei tavoli del ristorante Chez Bruno di Lorgues (2350 route des arcs, Le Plan Campagne Mariette, 83510 Lorgues, +33 (0)4 94 85 93 93, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), dove Bruno non è un nome di battesimo ma il cognome dei due fratelli che utilizzano il tartufo. La seconda sosta è a Grimaud, in un fine settimana tra gennaio e febbraio (la data del 2023 è ancora da definire), in occasione dell’evento Truffle & You: due giorni di festa e condivisione intorno alla cultura del tartufo, con un mercato gastronomico, una dimostrazione di ricerca di tartufi (cavage) affidata a un cane a un maiale da tartufo, una dimostrazione culinaria e il coinvolgimento dei ristoranti del territorio.
Region de Luberon
Altra zona di tartufi in Provenza è il Luberon. In questa zona è obbligatorio provare un cavage party nei Monts de Vaucluse con il tartufaio Robert Florent (Truffes de Provence - Robert Florent, Quartier les Blayos, 84220 Gordes, +33 (0)4 90 72 11 60, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e il cane da tartufo Cannelle. Questo amabile duo conduce i visitatori nelle tartufaie intorno a Gordes e Venasque, preparando, dopo le passeggiate, un piatto di degustazione a base di tartufo.
Presso la Maison de la truffe et du Vin du Luberon, invece (place de l’Horloge, Ménerbes, +33 (0)4 90 72 38 37) vengono serviti dei piatti dolci: la mela con caramello al tartufo nero. Un altro modo ancora per inserirsi nel mondo polisensoriale del prezioso tartufo provenzale è quello di recarsi, prendendo la strada delle Gole del Verdon, alla Maison de la Truffe d'Aups et du Verdon, che si trova nel cuore del villaggio, occupando 180 m² nell'antico Ospizio di Saint-Jacques (XVII secolo).
Informazioni sul miele di lavanda
Il miele di lavanda è apprezzato da sempre per i suoi benefici per la salute. La lavanda è stata adoperata per secoli per le sue proprietà lenitive e disinfettanti. Nel Medioevo con la lavanda si profumavano case e chiese con lo scopo di allontanare la peste. Oggi, per lenire il mal di gola e aiutare a calmare la tosse secca, si utilizza il miele di lavanda che è sicuramente un ottimo rimedio, perché riveste le mucose della gola lubrificandole e idratandole. Anche in caso di bronchite o influenza, si consiglia, per le sue proprietà antisettiche, antibiotiche e antinfiammatorie, versare un cucchiaino di miele di lavanda in un infuso caldo. Può dare conforto anche alle persone che soffrono di dolori reumatici o di disturbi digestivi come l'ulcera gastrica o la gastroenterite. Addirittura, spalmato esternamente, può attenuare il disagio provocato dalle punture di insetti e sedare le ustioni lievi, aiutando la pelle a guarire più rapidamente. Il miele di lavanda può essere gustato in vari modi, a partire dal semplice abbinamento del prodotto grezzo ad altri alimenti. Per restare in Provenza, il miele di lavanda è uno degli ingredienti distintivi del torrone di Montélimar!
Torrone di Montélimar
TIPICITÀ EVO: I LINGUAGGI DEL CIBO
Macerata-EVO non solo come acronimo di uno dei prodotti cardine della dieta mediterranea e dell’italian style a tavola, l’olio extravergine d’oliva, ma come “evoluzione” del pianeta raccontata attraverso il cibo.
Tipicità Evo, dal 18 al 20 novembre a Macerata, propone un invitante fine settimana tra gusto, curiosità e conoscenza, in una delle città che meglio esprimono la ricchezza della provincia italiana, figlia di una cultura diffusa e di solide tradizioni, ma protesa verso il futuro all’insegna dell’umanesimo innovatore.
Promossa dal Comune di Macerata, in collaborazione con associazioni, partner pubblici e privati e con la partnership scientifica dell’Università degli Studi di Macerata, Tipicità Evo è un vero e proprio festival contemporaneo che privilegia la contaminazione tra attività produttive e spazi pubblici, Ateneo e istituti scolastici, talenti in cucina e chef affermati, piccoli produttori e spiriti innovatori. Le nuove traiettorie del cibo esplorate da eventi speciali, mercatini animati, degustazioni inconsuete e trekking gourmand.
Dalla biodiversità in cucina, alle fusioni di gusto tra terre lontane, fino alle evoluzioni “terraformanti” in agricoltura e #NutriMente-il cibo oltre la materia, un intenso programma di eventi anima il centro storico di Macerata con “narratori d’eccezione”, quali: Tinto, Beppe Convertini, Monica Caradonna, Carlo Cambi. Da segnalare anche il docufilm “La grande sete”, di Piero Badaloni.
Dal campione del mondo di cous cous, lo chef stellato Pierpaolo Ferracuti, all’approccio inclusivo in cucina di Viviana Varese (anch’essa Stella Michelin a cura di “Centodieci è ispirazione”), fino ai cuochi dell’Accademia di Tipicità che esplorano le fusioni di gusto tra Copacabana, Zanzibar e le Marche, tante le suggestioni golose da assaggiare anche nei locali aderenti al circuito, che per tutto il week end propongono “assaggi di Tipicità Evo”, con gran finale riservato al piatto simbolo di queste terre, i “Vincisgrassi alla maceratese” che, recentemente, hanno ottenuto la denominazione europea STG.
Nelle piazze del centro storico i “mercatini dinamici”, allestiti dalle associazioni di categoria, propongono prelibatezze tutte da scoprire in un fitto programma di dimostrazioni, approfondimenti e degustazioni. Nella piazza centrale della città ci sarà anche il “Tipicità Village” del Grand Tour delle Marche che, per l’occasione, accoglie Electric Evo, una concept-area per un futuro ad energia pulita, corredata anche da un’istallazione temporanea floreale, all’insegna del bello e sostenibile.
Macerata è città da godere a piedi o in bicicletta e nel fine settimana è in programma una speciale cicloturistica con tappe golose nei locali e nei mercatini del centro storico. A disposizione di turisti e gourmet il trekking urbano “Tipicamente Marche. Il territorio tra leggenda e tradizione”. Non poteva mancare la versione per i bambini di Tipicità Evo, che propone laboratori con “Le Mani in pasta”, una caccia al tesoro tra gli stand dei piccoli produttori ed anche un’inedita “pesca” del gusto.
La manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche 2022, promosso dall’organizzazione di Tipicità con ANCI Marche, in collaborazione con la Regione Marche e la partnership progettuale di Banca Mediolanum. Il programma della manifestazione è consultabile sul sito: www.tipicitaexperience.it.
Angelo Serri