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Itinerari enogastronomici

AL MASO SI IMPARA!

 

Una vacanza con Gallo Rosso per esprimere creatività

 

Dopo una vacanza in un maso Gallo Rosso, si torna a casa con un bagaglio in più rispetto alla partenza, pieno di relazioniemozioni e anche di esperienze nuove. I contadini, infatti, durante il soggiorno offrono ai loro ospiti la possibilità di cucinare insieme le ricette tradizionali, di lavorare il legno, di realizzare cosmetici con ingredienti naturali e tanto altro.

 

La maggior parte dei masi, ora meno di un tempo, non si trova nelle immediate vicinanze dei centri abitati, pertanto, i contadini hanno sempre dovuto arrangiarsi nel procurarsi ciò di cui avevano bisogno in maniera autonoma, sfruttando la natura e i frutti della terra. La frutta, le erbe aromatiche e le verdure che i contadini coltivano nel loro orto, infatti, servono per cucinare per la famiglia, così come le uova del pollaio e il latte delle mucche. Anche gli ospiti dei masi Gallo Rosso per cucinare nei loro confortevoli appartamenti possono utilizzare la frutta, la verdura e le erbe aromatiche che si trovano nell’orto e imparare con il contadino anche le giuste modalità per raccoglierle senza danneggiare nulla. Spesso, inoltre, le contadine tengono per gli ospiti, e anche per i loro bambini, dei corsi di cucina, condividendo gustose ricette che da generazioni vengono tramandate nella loro famiglia.

 

 

Ingredienti per 2 strudel

 

Per la pasta frolla:                                       Per il ripieno:             

 

500 g di farina                                              10-12 mele

1 bustina di lievito                                              zucchero

4 uova da allevamento all’aperto                       zucchero vanigliato

180 g di margarina                                             uvetta

1 bustina di zucchero vanigliato                         Rum (a piacere)

200 g di zucchero

Latte per dorare gli strudel

 

Preparazione:

impastare la farina, il lievito, le uova, la margarina, lo zucchero e lo zucchero vanigliato finché risulti un impasto liscio. Fare riposare per mezz’ora. Per il ripieno, sbucciare le mele e mescolarle con lo zucchero, lo zucchero vanigliato e l’uvetta. A piacere può essere aggiunto un po’ di Rum. Dividere poi l’impasto in due parti, stenderlo e riempirlo. Alla fine, spennellare gli strudel con latte freddo. Cuocere in forno per 45 minuti a 180°. Infarinare lo strudel ancora caldo con lo zucchero a velo e servirlo eventualmente con una salsa alla vaniglia.

 

Nell’orto e nei boschi, inoltre, si trovano tutte quelle erbe che possono essere utili nella realizzazione di balsami e unguenti per la cosmesi o per rimedi alternativi in caso di traumi o problemi della pelle. La contadina-erbesperta Jutta del maso Bacherhof di Nalles insegna ai propri ospiti a creare stick emollienti per le labbra e creme di bellezza con le erbe officinali del suo giardino.Karl Heinz Windegger del maso Lahngut a Lana ha un laboratorio nel suo maso e un negozio dove vende bellissimi oggetti in legno realizzati tramite la tecnica della tornitura. 

 

“Mi lascio guidare dal legno, è il legno stesso che mi suggerisce la forma”, afferma Karl Heinz. In effetti, i contadini mostrano sempre un grande rispetto verso i doni che la natura mette a loro disposizione per ogni genere di uso. Da sempre la natura ha avuto un grande impatto sulla cultura e sulle persone in Alto Adige e i contadini, per l’alternarsi delle stagioni e per necessità, hanno sviluppato una sorta di creatività indotta.

 

I contadini dei masi Gallo Rosso coinvolgono con molto piacere i loro ospiti nelle tradizioni della famiglia e della terra di origine. Si tratta di momenti sempre molto esclusivi perché prevedono la partecipazione di un numero ristretto di persone, dal momento che ogni maso può avere al massimo 5 appartamenti per l’ospitalità. Questo aspetto garantisce anche una vacanza all’insegna della privacy, lontani dalla confusione e immersi nella natura incontaminata.

 

I masi Gallo Rosso sono presenti sul sito www.gallorosso.it 

Se le contadine si occupano dell’orto e della cucina, i contadini invece lavorano nella stalla, nei campi e nel bosco di proprietà, dove, oltre a raccogliere il legname che serve da combustibile e per lavori vari, trovano dei pezzi di legno molto adatti ad essere lavorati attraverso varie tecniche. Tanti contadini dei masi Gallo Rosso che hanno questo hobby, organizzano dei semplici incontri con i loro ospiti per mostrare come avviene la lavorazione del legno e per stimolarli a creare qualche oggetto.

 

 

Herbert Kerschbaumer del maso Thalerhof a Velturno è un contadino-scultore che propone agli ospiti corsi di intaglio ed è convinto che “…trasformare un pezzo di legno, all’apparenza insignificante, in una meravigliosa scultura sta tutto nelle tue mani”. Oltre a realizzare stupende sculture in legno, dando libero sfogo alla sua creatività, Herbert costruisce anche mobili per il suo maso, come bellissimi armadi capienti che rendono l’ambiente ancora più caldo e confortevole.

 

A proposito di Gallo Rosso

Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.

 

Nadia Scioni

GLI INFUSI DEI CONTADINI DI GALLO ROSSO

 

Miscele con erbe di qualità dell’Alto Adige

 

I masi Gallo Rosso si trovano in posizioni idilliache, lontano dai centri abitati, dal traffico e dal caos, incastonati tra le meravigliose montagne dell’Alto Adige. Quando la stagione inizia a diventare più calda, la natura, complici le giornate di sole più lunghe, si risveglia addobbando il paesaggio con fiori profumati e colorati, prati e boschi di verde brillante e tantissime erbe selvatiche che crescono spontaneamente.

 

Molte di queste erbe selvatiche, insieme alle erbe aromatiche che i contadini dei masi Gallo Rosso coltivano nel proprio orto, vengono utilizzate per creare miscele per tisane ed infusi. Spesso, diversi masi Gallo Rosso organizzano per i propri ospiti, ma anche per esterni interessati, escursioni per imparare a distinguere nella raccolta le erbe selvatiche e ad utilizzarle per infusi o medicamenti o anche in cucina.

 

La conoscenza dei contadini altoatesini riguardo alle erbe selvatiche spesso deriva da informazioni tramandate di generazione in generazione, soprattutto da parte delle donne che, nella gestione del maso, da sempre si occupano della cucina e della raccolta delle erbe e delle bacche nei boschi Maggioranamelissaarnicarosmarino sono solo alcune delle innumerevoli erbe aromatiche che si trovano al maso e che possono essere trasformate in sali aromatizzati, molto utili in cucina per dare sapore alle pietanze o in infusi e tisane da bere per semplice piacere o per prevenire o attenuare alcuni disturbi. 

 

Inoltre, le erbe aromatiche coltivate nei masi Gallo Rosso utilizzate per le miscele di infusi e tisane devono rispondere alle direttive della coltivazione biologica e alle linee guida per le piante officinali e aromatiche, ma soprattutto devono essere raccolte nel momento giusto. Appena raccolte le erbe fresche vengono sottoposte ad un delicato processo di essiccazione a temperature non superiori ai 40°, per conservare l’aroma intenso tipico dei prodotti di qualità di Gallo Rosso.

 

I contadini mettono molta attenzione nel rispettare queste regole ed è per questo che i prodotti Gallo Rosso hanno sempre un sapore intenso e genuino. I produttori Gallo Rosso selezionati di erbe aromatiche sono presenti sul sito www.gallorosso.it.La fase di essiccazione è molto importante anche per conservare i principi attivi benefici delle erbe. L’ortica, ad esempio, è un toccasana per la stanchezza primaverile se bevuta sotto forma di tisana ogni mattina, prima di fare colazione, e abbinata a delle vitamine; la salvia ha un effetto antibatterico: una tisana di salvia con il miele aiuta in caso di tosse e raffreddore; una tisana con foglie di melissa è molto efficace per chi ha difficoltà nella fase di addormentamento.

 

Per informazioni e curiosità circa questi e altri prodotti di qualità del marchio Gallo Rossowww.gallorosso.it/it/prodotti-di-qualita/squisiti-prodotti/A proposito di Gallo Rosso

 

Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di Gallo Rosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all’agricoltura. La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”.

 

Nadia Scioni

Diano Marina: Aromatica 2020

Dal 30 aprile al 3 maggio, torna il palcoscenico dedicato alla presentazione dei prodotti agroalimentari Aromatica, iniziato il conto alla rovescia

Già confermata la presenza del Professor Andrea Pieroni, Rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN)

 

 

E’ iniziato il conto alla rovescia per Aromatica 2020. Dal 30 aprile al 3 maggio, il cuore pedonale di Diano Marina si trasformerà infatti - per il terzo anno consecutivo - in palcoscenico dedicato alla presentazione dei prodotti agroalimentari del luminosissimo e produttivo Golfo dianese e della Riviera ligure: stand di produttori (degustazione e vendita), tavole rotonde e conferenze, convegni e cooking show, presentazione di libri a tema, interventi di giornalisti ed esperti, food blogger, vip e influencer. E poi: laboratori, presentazioni di nuovi prodotti del territorio, Dop, Doc, Igp e De.Co., cene stellate a 4 mani, menù a tema nei ristoranti e cocktail aromatici nei locali. E ancora: area street food con proposte a tema, concorso cocktail, visite guidate ed escursioni nell’entroterra, trenino del Golfo e molto altro.

 

La macchina organizzativa di Aromatica è già in moto e il programma sta cominciando a prendere forma. Nel 2020, oltre a consolidare le numerosissime eccellenze realizzate nei due anni precedenti (Aromatica è stata riproposta dall'Amministrazione comunale di Diano Marina nel 2018 e nel 2019 dopo sette anni di abbandono), ci saranno anche numerose novità e partecipazioni di assoluto spessore. L’obiettivo è quello di dare ai partecipanti un palcoscenico dalle dimensioni sempre più ampie, non più solamente locali, grazie ad una esposizione sempre più qualificata, alle tante e significative iniziative collaterali, all’inserimento di eventi nell’evento. Ma ciò che contribuisce all’unicità di Aromatica è la vera, genuina e diffusa partecipazione collettiva, in particolare degli operatori turistici e commerciali dell’intero Golfo dianese: tutto ciò ha determinato negli ultimi due anni quel salto di qualità che ha reso Aromatica la manifestazione a cui bisogna assolutamente partecipare.

 

E' già confermata la prestigiosa presenza del Rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), Professor Andrea Pieroni, che sarà uno dei relatori del convegno principale della manifestazione, dedicato al legame tra le erbe aromatiche e il ponente ligure, e ovviamente uno degli ospiti di prestigio di Aromatica 2020. Professore Ordinario di Etnobotanica ed Etnobiologia, Andrea Pieroni si è formato come botanico farmaceutico all’Università di Pisa (Italia), Università di Anversa (Belgio) e all’Università di Bonn (Germania), è stato Ricercatore all’Università di Londra dal 2000 e Lecturer (e, successivamente, Senior Lecturer) alla School of Life Sciences dell’Università di Bradford in Inghilterra dal 2003 al 2009. Il Professor Pieroni è stato Vice-Presidente e Presidente della International Society of Ethnobiology (2008-2010) ed è stato il fondatore ed è tuttora Editor-in-Chief del Journal of Ethnobiology and Ethnomedicine. E’ membro del board di diverse associazioni etnoscientifiche e riviste internazionali.

 

A valorizzare ulteriormente l’evento anche il Premio Aromatica, assegnato per la prima volta nel 2019, destinato a persone che abbiano contribuito a promuovere a livello internazionale le eccellenze del ponente ligure. Primo premiato lo Chef Giuliano Sperandio, originario del dianese, protagonista nella cucina del Restaurant Le Clarence (** Michelin) di Parigi. Nei prossimi giorni verrà svelato il nome del premiato per il 2020.

 

Sito Internet: www.aromaticadianese.it

Informazioni per il pubblico:
UFFICIO IAT
Piazza Dante, Diano Marina IM
Telefono: +39 327 629 2339

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Per ulteriori informazioni stampa:
FEDERICO CRESPI & ASSOCIATI
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PATTO DI GUSTO TRA TOSCANA E LANGHE MONFERRATO ROERO

TARTUFO BIANCO E ROSSI NOBILI: PATTO DI GUSTO TRA TOSCANA e LANGHE MONFERRATO ROERO

 

Nascono gli itinerari Gourmet che uniscono Toscana e Piemonte. L’accordo siglato tra Toscana Promozione Turistica ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero mira a promuovere itinerari enogastronomici che uniscano i due territori
Due grandi terre che si uniscono all’insegna del buon gusto per promuovere il bello e il buono dei loro territori. Questo è l'obiettivo della convenzione siglata tra Toscana Promozione Turistica (www.toscanapromozione.it) ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero che ha dato vita ad itinerari all'insegna dell'enogastronomia che spaziano tra l’area della Val d’Orcia (www.terredisienalab.it) e Valdichiana (www.valdichianaliving.it) e Langhe Monferrato Roero (www.langheroero.it - www.astiturismo.it).

 

Paesaggi unici, tanto da essere riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, che danno vita a prodotti 'irreplicabili' come i nobili rossi e il tartufo bianco che nasce spontaneamente in questi territori vocati per quello che Greci e Romani consideravano: il “cibo divino”.

 

Il fungo più pregiato al mondo, il Tuber Magnatum Pico, è “un miracolo della terra, che cresce senza radici e che non si può seminare” come già sottolineava Plinio, nella Naturalis Historia, prezioso ed esclusivo come l'habitat da cui nasce. Perfetta sintesi dell'“unicum” che questi territori esprimono fatto di arte, cultura, storia e tradizione enogastronomica.

 

Terre di grandi vini che hanno fatto la storia dell'enologia: Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano e l''antico' Moscadello conosciuto fin dal Rinascimento, Barolo, Barbaresco e Barbera d’Asti, per citarne solo alcuni.

 

Due cucine povere, quella toscana e quella piemontese, dalle radici contadine, che hanno saputo dar vita a grandi piatti: dai pici agli agnolotti al plin, dal peposo al brasato e a prodotti straordinari: dai salumi di cinta senese Dop alla salsiccia di Bra, dal 'cacio' di Pienza alla Robiola di Roccaverano Dop, per chiudere con le carni pregiate regine della tavola: la chianina (vitellone dell'Italia centrale Igp) e la fassona.

 

L'accordo ha innescato un circolo virtuoso che ha reso possibili interessanti sinergie e scambi tra la Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

 

Il progetto denominato: ‘Discover the Differences’ ha fatto la sua prima apparizione lo scorso 30 ottobre all’Italian Luxury Workshop di New York, ed è stato presentato oggi al mercato italiano, durante la Borsa Internazionale del Turismo.

 

Con la convenzione, sono stati individuati 7 operatori toscani e 3 dell’area Langhe Monferrato Roero, specializzati in incoming, per proporre al mercato tour congiunti di alto livello, incentrati su enogastronomia, arte e outdoor.

 

I pacchetti realizzati vanno da un minimo di 5 giorni ad un massimo di 2 settimane e si concentrano su un’offerta di lusso dalle diverse declinazioni: arte e cultura, appunto, enogastronomia, outdoor (bike e trekking) e voli in elicottero per gli spostamenti.

 

Un virtuoso esempio di collaborazione e networking tra due agenzie di promozione turistica (di natura pubblica) e operatori privati, per presentarsi come un prodotto unico e completo con alti standard di qualità sui mercati internazionali.

 

Per il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Palumbo: «E' l'Italia del patrimonio agroalimentare e paesaggistico quella che con questo accordo vogliamo celebrare aprendo prospettive ad un turismo di qualità che può trovare, in questo crocevia di eccellenze, una opportunità unica ed irripetibile come quella di scoprire due territori che per affinità enogastronomiche sono famosi in tutto il mondo; questa è anche la direzione del nostro percorso di promozione turistica della Toscana e dei suoi territori, integrando sinergie e nuovi metodi per raccontarci al turista internazionale, attraverso un'offerta, che si traduce in prodotto, competitiva ed innovativa e proiettata verso il mercato estero»

 

Due destinazioni con eccellenze territoriali diversificate che si propongono sui mercati internazionali costituiscono un’esperienza di marketing innovativa e intelligente” – dichiara Luigi Barbero, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero – “Esperienza che grazie al coinvolgimento degli operatori si concretizza in un’offerta di livello come quella del lusso. Uno degli obiettivi che ci preme raggiungere è la competitività di un prodotto integrato made in Italy caratterizzato da qualità ed esclusività”.

 

La Toscana – afferma l’assessore regionale toscano Stefano Ciuoffo – è l’archetipo del buon vivere, fatto di tradizione enogastronomica e tutela e valorizzazione dell’ambiente. Azioni e sinergie nuove come questa hanno lo scopo di esaltare determinate caratteristiche o territori e siamo molto fiduciosi sulla ricaduta proficua che potrà esserci”

 

E' intervenuto anche il sottosegretario di Stato del Ministero per i beni e le attività culturali con delega al turismo Lorenza Bonaccorsi che ha dichiarato: “Questa occasione rappresenta benissimo la filosofia su cui pensiamo si debbano muovere le politiche del turismo del nostro Paese. Il turismo è una delle grandi industrie del Paese, abbiamo una grande competizione globale. Dobbiamo saper mettere a sistema tutte le bellezze e le eccellenze nel nostro territorio. E la partnership tra Langhe e Toscana rappresenta  questo elemento che sarà sempre più essenziale nel futuro del nostro settore. Un turismo esperienziale e sostenibile che crea ricchezza e la lascia nel territorio dove la crea. Il nostro è un turismo che deve puntare sulla qualità, sempre più su quello e dobbiamo avere la capacità di alzare il livello di tutta l’offerta. È lì la sfida dei prossimi anni”.

 

 

Daniela Mugnai

TavoleDoc Veneto

Via al progetto TavoleDoc Veneto, un percorso gastronomico tra diverse eccellenze del territorio. A Padova si è tenuta la prima Assemblea di TavoleDoc Veneto che nei prossimi mesi vedrà la sua pubblicazione. Grande l’entusiasmo da parte dei ristoranti aderenti

 

 

 

Lunedì 2 Dicembre, il Ristorante Valbruna di Limena, in provincia di Padova, è stato culla dell’Assemblea di inaugurazione del progetto TavoleDoc Veneto, al quale hanno già aderito 51 ristoranti della regione, la cui partecipazione attiva all’incontro da parte di 21 di loro ha riscosso grande coinvolgimento e partecipazione da parte degli stessi.

Diversi i temi affrontati nel corso della giornata, presentati da Mario Cucci in quanto editore della guida, Elio Ghisalberti come direttore editoriale e Marco Colognese, autore e curatore del volume.

Ognuno di loro ha esposto e approfondito i concetti più rilevanti per la realizzazione del progetto, sottolineandone l’obiettivo della valorizzazione dell’alta cucina della ragione veneta, per diffonderne la conoscenza e la propria identità gastronomica.

Mario Cucci ha sottolineato che TavoleDoc Veneto si inserisce in un più ampio progetto che a livello nazionale vede al suo attivo la Guida TavoleDoc Liguria di cui ha ampiamente descritto il grande successo ottenuto e che a breve vedrà la presentazione della sua seconda edizione. Elio Ghisalberti ha raccontato la sua esperienza attiva sul territorio lombardo, che ha permesso la formazione di una solida rete di relazioni tra i vari ristoranti. Una sfida che coinvolge nella sua interezza il Veneto, il quale, come ha sottolineato Marco Colognese, è caratterizzato da diverse specificità del territorio, ognuna contraddistinta dalle proprie eccellenze e peculiarità: dal territorio montano e dolomitico per eccellenza, all’aria marina di Venezia, apprezzata e nota in tutto il mondo.

TavoleDoc Veneto diventa così un vero e proprio racconto enogastronomico volto a promuovere la cucina dei diversi ristoranti aderenti, nonché le singolarità sottese tipiche di questa regione. Ad ogni realtà culinaria verranno dedicate quattro pagine, contenenti la presentazione del ristorante, un servizio fotografico ad hoc e una ricetta rappresentativa appositamente scelta.

 

Tutti i partecipanti si sono trovati d’accordo sui due periodi di promozione (15 marzo /15 aprile – 15 ottobre / 15 novembre), durante i quali i ristoranti proporranno i loro menu TavoleDoc ad un prezzo concordato e fisso, con l’obiettivo di proporre un’offerta gastronomica di rilievo ad un importo accessibile e molto interessante.

 

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