NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta.

Approvo

Oli

TRE FOGLIE DEL GAMBERO ROSSO ALL'AZIENDA ANTICHE TERRE PACELLA

Il prestigioso riconoscimento ottenuto dall’impresa agricola collocata alle pendici dei Monti Lepini sarà ufficializzato al Salone internazionale sull’olio extravergine di Verona con la presentazione della guida della Città del Gusto il 16 aprile

E’ l’unica zona del Lazio a non avere la Dop. Eppure in terra ciociara la qualità oleica non manca. L’ultima conferma arriva con il prestigioso riconoscimento ottenuto da Antiche Terre Pacella, azienda olivicola con sede a Sgurgola (Frosinone) alla quale sono state assegnate le Tre Foglie dal Gambero Rosso con la guida olio 2018 della Città del Gusto. La cerimonia con l’attestazione e il conferimento del massimo punteggio che la pubblicazione attribuisce alle produzioni oleiche giudicate nel più assoluto anonimato è in programma il prossimo 16 aprile al Salone internazionale dell’olio extravergine (Sol) di Verona con la presentazione della Guida Oli d’Italia 2018 del Gambero Rosso.

L’azienda Antiche Terre Pacella (www.oliomontilepini.it), con una superficie olivata alle pendici dei Monti Lepini (versione ciociara della catena montuosa laziale a cavallo tra Frosinone, Latina e Roma) e il claim Il Made in è assicurato produce extravergine 100% made in Italymediante la raccolta delle varietà Itrana, Leccino, Rosciola, Frantoio, Moraiolo.

Il prodotto oleico Antiche Terre Pacella è un multicultivar: un olio, da certificazione di analisi di laboratorio, con un valore dell’acidità inferiore allo 0,8%, parametro che consente di rientrare nella classificazione dell’extravergine. Il prodotto è ottenuto con una spremitura a freddo, in modo da garantire intatto il valore organolettico e nutritivo. E' di densità media, più o meno velato, di colore giallo verde, con profumo intenso di oliva. Il sapore è fruttato medio con una trama aromatica caratterizzata da energetiche mance di pomodoro leggermente maturo ed erbe aromatiche. L’abbinamento perfetto è con la caprese. Quanto invece ai numeri di produzione la nuova campagna olearia 2017-18 è stata di buona resa e con caratteristiche organolettiche di tutto rispetto al contrario dell’andamento di raccolta nel resto d’ Italia.

Antiche Terre Pacella Sgurgola (Frosinone) Via Monti Lepini, 14. www.oliomontilepini.it

FRANTOIO TURRI PRESENTA A SOL&AGRIFOOD UNA BOTTIGLIA DEDICATA ALLA RISTORAZIONE

 

 

 

Dal 15 al 18 aprile a Verona un programma ricco di incontri e degustazioni con l'olio in abbinamento ad altri prodotti del territorio al Pad. C - Stand B1

 

Frantoio Turri torna a Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell'Agroalimentare di Qualità in programma dal 15 al 18 aprile 2018 a Verona in contemporanea a Vinitaly. Durante i quattro giorni di fiera saranno presentate le nuove bottiglie d'olio dedicate alla ristorazione
"Un progetto – afferma Laura Turri – che si rivolge ai ristoratori che desiderano trasmettere cura e attenzione per le materie prime, rafforzando il legame tra cucina e territorio. L'obiettivo è quello di sensibilizzare il cliente alla scelta dell'olio permettendogli, come succede con il vino, di conoscere e assaggiare un prodotto che poi potrà portare a casa e abbinare anche ai piatti della sua cucina. Per questo abbiamo pensato ad una bottiglia esclusiva: una confezione monodose di olio extravergine di oliva Turri 100% italianoin un formato di 10 cl. In questo modo il cliente potrà portare a casa l'olio che ha usato per condire a crudo i piatti del ristorante". Insieme a questa, il frantoio presenterà anche una bottiglia da 25 cl in una nuova confezione, ideale per una bomboniera o un regalo di qualità. 
Durante Sol&Agrifood nello stand di Frantoio Turri si alterneranno tanti appuntamenti per conoscere e assaggiare l'olio, abbinato alle specialità gastronomiche del territorio gardesano. Domenica 15 aprile, dalle 11.30 alle 13.30, il maestro macellaio trevigiano Bruno Bassetto presenterà la battuta di carne sorana veneta di qualità verificata tagliata al coltello, in abbinamento all'olio Garda DOP Turri. Lunedì 16 aprile, dalle 12 alle 15, ci sarà un momento dedicato alla Fogassa de Cavaion, dolce tipico della tradizione a marchio DeCo. In occasione del Vinitaly, l'Associazione Cavaion nel Mondo preparerà la fogassa in una versione alternativa con il vino Chiaretto. Martedi 17 aprile alle 12.30 la Riseria La Pila di Verona preparerà il Risotto Mozzafiato con Riso Nano Vialone Veronese IGP, condito con l'olio Garda DOP Turri, erbette e Mozzarella di Bufala. Mercoledì 18 aprile, l'Istituto Alberghiero Berti di Verona presenterà un piatto dedicato a Vinitaly dove l'olio Turri sarà protagonista. 
Sol&Agrifood è anche l'occasione per conoscere e assaggiare la nuova produzione dell'olio Garda Dop e gli altri prodotti del Frantoio Turri, al Padiglione C - Stand B1.


Press info:

Giada Azzolin
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
371 1135535

A FERNANDO FRANCI IL “MARCO MUGELLI AWARD” – PREMIO ALLA CARRIERA DE IL MAGIFICO

 

A Fernando Franci, fondatore del Frantoio Franci di Montenero d’Orcia,

il “Marco Mugelli Award” – Premio alla Carriera de Il Magnifico 

 

Il “Marco Mugello Award” dell’Associazione Il Magnifico è stato assegnato ieri a Fernando Franci. Un premio alla carriera più che meritato, e che è stato conferito nel corso della cerimonia di premiazione svoltasi all’Auditorium di Chianti Banca a San Casciano Val di Pesa.

La giuria ha voluto riconoscere la lungimiranza, la capacità di fare rete e il ruolo di precursore dell’olivicoltura moderna al capostipite della famiglia Franci, ancora oggi attivissimo in frantoio.

Fernando Franci è nato a Montenero nel 1929 e ha fondato il frantoio insieme al fratello Franco nel 1958. Appassionato da sempre di meccanica, nella sua lunga carriera ha dimostrato competenze degne di un ingegnere laureato, pur avendo alle spalle solo la scuola dell’obbligo.

 

Agli inizi degli anni Ottanta infatti Fernando portò all’allora Ministero dei Trasporti una sua personale invenzione che permetteva il sollevamento di un pesante mezzo cingolato e l’applicazione di pneumatici sui cingoli in modo da poterlo far circolare anche su strada senza rovinare l’asfalto. Accompagnato da un ingegnere della Motorizzazione di Grosseto, Fernando riuscì a ottenere l’omologazione del mezzo grazie a un diretto interessamento della Fiat di Torino. E proprio gli ingegneri della Fiat rimasero stupiti quando, dopo aver chiesto a Fernando quali studi avesse fatto, ricevettero come risposta: “La quinta elementare a Montenero”. Quel progetto sembrava l’opera di un team di ingegneri, e non di un semplice uomo di frantoio nato e vissuto nel cuore della Val d’Orcia.

 

Il figlio Giorgio dice che l’invettiva del padre si è sempre ispirata a quelle che erano le necessità: se da bambino era riuscito a costruirsi dei giocattoli meccanici – dalla locomotiva a vapore agli aerei in legno in grado di volare – da giovane padre “regalò” alla moglie Rosina – sposata nel 1961 – una culla auto dondolante per le figlie gemelle Laura e Lucia, fino ad arrivare appunto alle ruote da applicare ai cingoli del trattore.

Le macchine, insieme alla famiglia, sono state tutta la sua vita: come un sarto fa con gli abiti dei propri clienti, così Fernando ha saputo modificare, aggiustare, personalizzare apparecchiature e strumenti, in modo che rispondessero perfettamente alle esigenze di chi li usava, allo stesso tempo inventando ex novo congegni e meccanismi che rendessero il lavoro in frantoio più agevole e pratico. 

 

Il suo team è quello che ha saputo costruirsi con i figli, ai quali ha trasmesso passione e conoscenze, e ai quali ha delegato il compito di far conoscere l’oro del frantoio in tutto il mondo.

Fernando Franci commenta questo premio con il suo consueto stile semplice: “E’ una bella cosa, una grande soddisfazione”, e insieme a lui alla premiazione c’erano la moglie Rosina e i figli Laura, Lucia e Giorgio. Tutti a festeggiare quest’uomo che a 89 anni passa le sue giornate in frantoio guardando le sue macchine e seguendo il lavoro dei suoi figli e dedicandosi anche all’educazione dei nipoti, per poter trasmettere anche a loro quella sua infinita passione per l’olio e quel suo senso di indipendenza intellettuale che l’Associazione il Magnifico ha voluto premiare.

 

Patrizia Cantini

 

 

 

 

 

 

 

CONSORZIO OLIO GARDA DOP:  LAURA TURRI È IL NUOVO PRESIDENTE


Rinnovato il Consiglio d'Amministrazione in carica per i prossimi quattro anni. Laura Turri torna ad essere presidente, Andrea Bertazzi sarà il suo vice

Nominato il nuovo presidente del Consorzio olio Garda DOP. Laura Turrisuccede ad Andrea Bertazzi che rimane attivo nel Consiglio d'Amministrazione come vicepresidente. La nomina è una decisione del nuovo Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Tutela, eletto dall’assemblea il 2 marzo 2018. 
Laura Turri è cotitolare del “Frantoio Fratelli Turri” di Cavaion Veronese e negli ultimi dieci anni è stata vicepresidente del Consorzio. Non è la prima volta per lei ai vertici del Consorzio: ha già ricoperto la figura di presidente dal 2002 al 2006, durante il primo mandato. Andrea Bertazzi ha invece coperto il ruolo di presidente negli ultimi dieci anni. Il titolare dell’azienda agricola “Il Roccolo” a Polpenazze del Garda resterà all’interno del Consiglio con il ruolo di vicepresidente, affiancando Laura Turri nella conduzione del Consorzio. 
Due nuovi consiglieri sono entrati a far parte del Consiglio: Roberto Denti e Alessandra di Canossa, che affiancheranno Giovanni Avanzi, Dario Chincarini, Enrico Franzini, Valentino Lonardi, Simone Padovani, Giorgio Planchenstainer, Rita Rocca, Paolo Venturini e Corrado Viola. Presidente del collegio sindacale è stato nominato Marsilio Repossi.
“Durante il mio ultimo mandato come presidente del Consorzio - afferma Laura Turri - sono state unite le tre sponde Bresciana, Orientale e Trentina e c’è stato il riconoscimento della DOP da parte del Ministero. Credo nel lavoro di squadra del Consiglio e continuerò a portare avanti la tutela del marchio e la valorizzazione della produzione olearia sul Lago di Garda, dove si contano 12 milioni di turisti all’anno: una zona dove il turismo è di casa”.
Attualmente il Consorzio riunisce 464 soci in sessantasette comuni tra Veneto, Lombardia e Trentino, che nell'annata 2016/2017 hanno prodotto complessivamente 2500 quintali di Olio Certificato Garda Dop nelle tre diverse tipologie: Garda Bresciano DOPGarda Orientale DOP e Garda Trentino DOP.
La tutela del marchio, la difesa del prodotto DOP e la valorizzazione della produzione olearia sul Lago di Garda saranno i principali obiettivi di questo mandato. 
Un'attività di informazione, promozione e conoscenza che coinvolgerà l'intero territorio e sarà orientata a favorire la commercializzazione e la comunicazione delle tre denominazioni tutelate. Il nuovo direttivo resterà in carica fino al 2022.

Press info:
Giada Azzolin
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
371 113 5535

 

OLIO, I GIOVANI DI CONFAGRICOLTURA TOSCANA (ANGA): “PRODUZIONE SOTTO MINACCIA, SUBITO LE STESSE REGOLE DEL VINO E PIU' CONTROLLI"

I giovani di Confagricoltura Toscana chiedono di costituire un OCM dell'olio, il modello contributivo che ha fatto il successo del settore vitivinicolo e che le istituzioni verifichino la rispondenza delle specifiche merceologiche dei prodotti in ingresso in Italia

Più controlli sull'olio importato e un modello contributivo, quello OCM, che sostenga il settore olivicolo. Sono due le richieste che arrivano da ANGA Toscana per far fronte alle difficoltà crescenti che gli imprenditori dell'olio sono costretti ad affrontare nella nostra regione e più in generale in Italia. Si è discusso delle problematiche e delle possibili soluzioni durante il convegno “Come creare reddito dall'olivicoltura italiana: l'alta qualità è l'unica soluzione ai problemi dell'olivicoltura?”, promosso da ANGA, Giovani Imprenditori Federalimentare, Cnr e Future Food Institute, che si è tenuto oggi all'Accademia dei Georgofili, a Firenze. 

L'olio italiano è sotto minaccia: costo del lavoro, oneri previdenziali e di sicurezza, tempi e costi burocratici massacranti. Così chi comincia o chi riprende a coltivare l’olivo in Italia è un atleta che corre con tanti fardelli nello zaino rispetto ai suoi concorrenti, sia nord africani sia spagnoli. Da due anni infatti sono caduti i dazi sull'importazione dell'olio dalla Tunisia. Una misura che ha portato a un calo della produzione locale che si trova a competere con un prodotto a basso costo. Fra i maggiori produttori figurano infatti la Spagna (1,20 milioni di tonnellate), la Tunisia (290 mila tonnellate), e soltanto dopo troviamo l’Italia (280 mila tonnellate). I giovani di Confagricoltura invitano le istituzioni a vigilare sui prodotti importati, e in particolare l'olio extra vergine d'oliva, per verificare la rispondenza ai parametri merceologici definiti dalla normativa comunitaria. Attualmente non esiste alcun obbligo di analisi ma solo una verifica dell'etichetta. “Non si tratta di una misura protezionista – afferma Clemente Pellegrini, Presidente di Anga Toscana – ma al contrario è una difesa etica che va a tutela del consumatore e di chi lavora in maniera corretta”.

L'altra misura lanciata è quella della creazione di un OCM olio. Proprio questo modello contributivo ha fatto il successo del mondo del vino in Italia. “Tale regime consentirebbe un’importante valorizzazione delle numerose indicazioni geografiche e denominazioni di origine presenti sul territorio nazionale – dice Clemente Pellegrini, Presidente di Anga Toscana – consentendo agli agricoltori di scaricare a terra il potenziale comunicativo ed evocativo del territorio italiano, da sempre un valore aggiunto a prescindere dei nostri prodotti”. Al convegno erano presenti esperti del settore olivicolo e imprenditori: “Soltanto la costruzione di una filiera di qualità che permetta di fare imprenditoria può preservare la coltivazione dell'olio, che ora è di fatto minacciata”, conclude Pellegrini.

"La qualità – ha dichiarato Raffaele Maria Maiorano, presidente dei Giovani di Confagricoltura –  è un tema che abbiamo molto a cuore. Oggi siamo qui proprio per discutere questo importante aspetto della produzione, affrontandolo nei  vari comparti produttivi, attraverso un supporto scientifico. Con il percorso delle filiere intelligenti, che abbiamo avviato incrementando il dialogo fra CNR e il CREA-AA con il mondo delle imprese agricole rappresentato da Confagricoltura e dai partner di Federalimentare, vogliamo arrivare ad una reale definizione del concetto di qualità per poi capire come mantenerlo anche per dare il giusto valore, in questo caso, all’olio extra vergine di oliva, un prodotto degno di essere portato sulla tavola non solo degli italiani e che deve poter dare anche il giusto reddito ai produttori” .

Lorenzo Galli Torrini

 

L’olio DOP Riviera Ligure incontra la ristorazione gourmet italiana

Nuova strategia del Consorzio di tutela per rilanciare l’olio DOP Riviera Ligure nel settore horeca: degustazioni, incontri, formazione e piano di marketing digitale

Il nuovo progetto di valorizzazione lanciato dal Consorzio di Tutela dell’Olio extravergine di oliva DOP Riviera Ligure rivolto al settore Horeca - uno dei comparti chiave di sviluppo per le produzioni di alta qualità - nasce dall’esigenza di favorire un rapporto più proficuo tra le aziende di produzione, gli chef dell’alta ristorazione e la distribuzione gourmet.

In programma tre eventi esclusivi in tre capitali dell’alimentazione italiana: Milano, Torino e Parma. Ad accogliere la campagna “Qualità Certificata nell’Alta Cucina” che si terrà nei giorni 6, 7 e 13 marzo saranno rispettivamente il Ristorante Tano passami l’olio a Milano, Les Petites Madeleines di Torino e l’Osteria di Fornio a Fidenza.

Tre ambienti differenti: Milano innovativa e dinamica, Torino creativa e nobile, Parma accogliente capitale della food valley. E un comune denominatore, l’olio DOP Riviera Ligure, nell’interpretazione di Gaetano Simonato, stella Michelin, uno chef che ha fatto dell’olio extravergine di oliva il cardine del proprio percorso gastronomico, proponendolo a partire dal suo ristorante di Milano e giungendo a fare scuola anche con le sue pubblicazioni di successo.

Per ogni appuntamento è prevista la presenza di 30 operatori del settore horeca scelti fra chi opera nel contesto della gastronomia di qualità, ristorazione e distribuzione di alto livello, accuratamente selezionati dalla Fondazione Qualivita, una realtà che opera a livello nazionale e internazionale da oltre 15 anni per la protezione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di qualità a Denominazione di Origine Protetta.

La presentazione delle serate è affidata ad Alberto Schieppati, direttore editoriale di Artù - una delle maggiori riviste del settore ristorazione - mentre l’analisi sensoriale del prodotto sarà a cura di Luigi Caricato, oleologo di fama internazionale.

Grazie al Consorzio di tutela e al Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Liguria, ai tavoli ci saranno alcune delle aziende consorziate che potranno presentare il proprio olio DOP a un consesso di professionisti di alto profilo.

Ad accompagnare la strategia promozionale del Consorzio una campagna di comunicazione “ad hoc” sui media di settore. Curata dalla Fondazione Qualivita, avrà l’obiettivo di costruire un nuovo posizionamento ad alto valore per l’eccellenza certificata DOP Riviera Ligure, un prodotto che insieme alla tradizionale oliva Taggiasca si rilancia come simbolo del territorio in grado di dare nuova linfa allo sviluppo economico, sociale e ambientale della riviera.

Per maggiori informazioni

Area Comunicazione Fondazione Qualivita

Geronimo Nerli

M: +39 3394835634

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

2024 © Enocibario P.I. 01074300094    Yandex.Metrica