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Libri

IL CASO IMPRENDITORIALE DELLA FAMIGLIA LIBRANDI SI FA LIBRO

 

 

Pubblicato “Librandi – storia di uomini, vigneti e vini”, edito da Rubbettino e scritto da Gianfranco Manfredi. Il libro narra passato, presente e futuro di una delle più interessanti famiglie del vino italiano che ha contribuito a rendere grande la Calabria nel mondo

 

 

Una storia lunga, cominciata un secolo fa, quella dei vini Librandi, raccontata da Gianfranco Manfredi in “Librandi – Storia di uomini, vigneti e vini”. Le 270 pagine del libro, fresco di stampa e pubblicato in doppia lingua per la collana Storie d’impresa dell’editore Rubbettino, la rievocano con un ricco compendio fotografico che amplifica il valore delle parole con le immagini iconiche di quella che è stata ed è la storia di una delle famiglie italiane del vino più interessanti del panorama odierno. La narrano, però, altrettanto fedelmente, i filari che oggi ricoprono gli oltre duecentotrenta ettari vitati di proprietà dell’azienda meritevole in primis di essere stata capace di interpretare un territorio, la Calabria, e di aver tradotto il proprio bagaglio di conoscenze, studi e sperimentazioni in un caso imprenditoriale di successo ma anche in un’occasione di crescita e progresso per il territorio stesso.

Il volume ricostruisce il percorso di una famiglia-azienda del profondo Sud iniziando il racconto da Raffaele Librandi senior, col quale tutto ebbe inizio nei primi decenni del secolo scorso a Cirò, per proseguire con i diversi protagonisti di questo incredibile racconto che ha visto progressivamente entrare l’azienda a buon diritto nel “fenomeno-Made in Italy”. Ciò che contraddistingue questa azienda è l’innata propensione e volontà di dare nel tempo sempre maggior solidità e rigore scientifico alla conduzione dei vigneti e della cantina. Ingaggiano Donato Lanati, consulente enologico fra i più stimati al mondo, e con lui coinvolgono un team interdisciplinare di esperti e studiosi ai massimi livelli - dal professor Attilio Scienza all’ampelografa Anna Schneider – divenendo via via una realtà italiana riconosciuta e stimata nel settore, dalla critica e dal mercato in Europa e nel mondo, come mai prima era riuscita un’azienda calabrese. “Con le loro iniziative – sottolinea Cesare Pillon nell’introduzione del volume – i Librandi hanno riempito il vuoto in cui era stato abbandonato il vino della Calabria. Un vuoto che la maggioranza degli stessi calabresi non percepiva come tale”.

Un’azienda che oggi è capace di produrre vini straordinari, premiati dalle guide e dai più prestigiosi concorsi internazionali divenendo un vero e proprio “caso” imprenditoriale. Perché i Librandi non rappresentano soltanto un capitolo importante della storia del lavoro del ‘900 calabrese ma anche un bell’esempio di azienda di famiglia all’italiana, testimone d’un secolo di lavoro e di imprenditorialità operosa e innovativa.

A reggere saldamente le redini dell’impresa sono i figli dei due fratelli artefici del successo aziendale: Tonino, venuto a mancare nell’ottobre 2012 e Nicodemo, per decenni affiatatissimo tandem di capitani coraggiosi dell’imprenditoria agricola meridionale. A Tonino e Nicodemo Librandi, alla loro capacità visionaria di anticipare il futuro (anche puntando alla sostenibilità), si deve non solo la straordinaria crescita dell’azienda ma anche la messa a punto di un percorso di sviluppo che, superato il passaggio del millennio, è proiettato verso gli anni che verranno. Le aziende del gruppo Librandi sono oggi guidate dai figli di Nicodemo, Raffaele e Paolo, e di Tonino, Francesco e Teresa. Tutti e quattro ricoprono le cariche societarie apicali e condividono i compiti di gestione sul piano operativo.

I Librandi hanno superato oggi – scrive Manfredi – il traguardo dei due milioni e mezzo di bottiglie all’anno con le ultime vendemmie e vantano un export che sfiora il 50 per cento e copre oltre 40 Paesi dalla Germania agli Usa, dal Giappone alla Russia, dal Regno Unito alla Cina, Danimarca, Libano e Australia compresi, mantenendo però ogni giorno i piedi nei vigneti”.

Nel cuore della storia - oltre ai vigneti e alla cantina – brillano i vini, da scoprire ad uno ad uno. Bottiglie diventate punti di riferimento indiscusso per l’enologia della Calabria e del Sud, in Italia e all’estero. Etichette che garantiscono certezze ed emozioni gustative. Vini, come davvero pochi, altamente identitari, figli del territorio da cui provengono e allo stesso tempo – anzi proprio per questo – spiccatamente cosmopoliti.

Il libro “Librandi – Storia di uomini, vigneti e vini”, che è stato presentato al pubblico durante un incontro digitale lunedì 29 marzo 2021 organizzato dall’AIS Calabria e che ha visto la partecipazione dell’autore Gianfranco Manfredi, dell’editore Florindo Rubbettino e di Nicodemo Librandi, titolare della cantina, è acquistabile on line presso lo store dell’editore Rubbettino e altri siti specializzati.

 

 Elena Gottardo

DEL BICCHIERE MEZZO PIENO

 

Alla prima ristampa, il libro di racconti di Paolo Massobrio sbarca anche in libreria e negli store Mondadori

 

Dopo il successo seguìto al suo primo lancio, il libro di Paolo Massobrio dal titolo “Del bicchiere mezzo pieno, quando nella vita conta lo sguardo"- già alla prima ristampa - aggiunge un altro importante tassello al suo percorso e arriva in libreria e negli store Mondadori.

Presentato a fine 2020, il volume raccoglie i ritratti di cinquanta personaggi che hanno saputo cambiare la propria strada grazie a uno sguardo positivo sulla vita e sul lavoro, la cui esperienza umana e professionale si è intrecciata con quella di Paolo Massobrio, giornalista attivo da oltre trent’anni nel mondo del gusto.

 

Partendo dalla domanda su quale piega possa prendere la vita, “Del bicchiere mezzo pieno” (Comunica Edizioni – pag. 208 € 18), propone un vero e proprio viaggio nella storia enogastronomica degli ultimi 35 anni raccontando gli incontri di Massobrio con personaggi che hanno lasciato il segno, appartenenti al mondo del vino, della terra, del giornalismo, dell’arte e della religione. Alcuni, la maggior parte, ancora in vita; altri non più con noi, ma ancora capaci di dettare, con il proprio sguardo nel presente, una via per cambiare le cose.

Ogni incontro narrato, anche dietro le quinte dell’ufficialità, diventa così una provocazione, talvolta qualcosa che ha dell’inaspettato e della sorpresa, per cui il bicchiere di vino con ognuno, alla fine, risulta sempre mezzo pieno. Anche perché tutti quegli sguardi, che hanno dato colore alla vita stando sul terreno dell’amicizia, parlano di genio e di speranza, di attaccamento alla vita e di cambiamento, fino ai giorni nostri.

 

 

Grazie ai lunghi mesi di silenzio e riflessioni che hanno caratterizzato la primavera del 2020 - spiega Massobrio nell’introduzione - ho compreso quanto nella vita conti lo sguardo, ossia come uno guarda un bicchiere: può essere mezzo pieno oppure mezzo vuoto. Che può anche voler dire: c’è chi si accontenta e chi non è mai sazio. Ma anche qui il tema, se non resta sulla superficie, non è mai quantitativo, ma di sostanza”.

Significativa, in questo senso, è la carpa Koi raffigurata in copertina, che prende ispirazione dalla cultura giapponese e che, come afferma anche Tomas Navarro in Wabi Sabi, “Rappresenta la solidità degli ideali e la volontà di concretizzare gli obiettivi: il suo esempio spinge gli uomini a coltivare valori come la pazienza, la forza, il coraggio, la capacità di mostrarsi resilienti e di superare gli ostacoli”.  Il volume, già disponibile su Amazon come volume e in formato e-book, da questa settimana si potrà acquistare anche in libreria e negli store fisici del Gruppo Mondadori.

 

Federica Borasio

IL VINO E’ UNA QUESTIONE DI ASCOLTO

 

In vendita su Amazon la nuova edizione del manuale di degustazione di Gatti e Massobrio. La guida definitiva per conoscere il vino in profondità

 

Dove c’è la vite, c’è vita. E dove ci sono vigne e uva, c’è il vino. Questo l’assunto da cui parte L’ascolto del vino, la nuova edizione del manuale firmato dalla “coppia con il papillon” formata da Paolo Massobrio e Marco Gatti, per approcciarsi al mondo del vino ed imparare a conoscerlo nel profondo, rispondendo a domande che vanno dal “Perché il vino ha un fascino unico, un alone di mistero che ne fa bevanda diversa da tutte le altre?” a “Come posso valutare la qualità di uno spumante, o di un bianco o di un rosso”; da “Gli abbinamenti cibi-vini devono davvero seguire i criteri indicati come dogmi in questi anni?” a “Le cantine che saranno famose quali sono?”. Altrettante, e mille altre, le risposte che si possono trovare nel volume, oggi alla sua terza versione, ma che già dal suo debutto si è rivelato un compagno indispensabile per ogni vero winelover, appassionato o professionista di settore. 

 

I mesi di silenzio dovuti al lockdown sono stati l’occasione per scoprire che “I vini possono fare racconti”, ma una condizione: che li si sappia “ascoltare”, entrando in rapporto con loro. Per questo motivo, L’Ascolto del Vino (Edizioni Comunica, pag 672) oggi più che mai si rivela attuale, perché dalla pluridecennale esperienza di degustatori di Massobrio e Gatti una è la lezione più preziosa. Ogni volta che in un bicchiere è “ospite” un bianco, un rosso, uno spumante, un passito, dedicare la giusta attenzione ad ammirarne le tonalità di colore, a coglierne i profumi, ad apprezzarne le sfumature di sapori, si può rivelare un’esperienza memorabile. Occorre solo “ascoltare” ed essere disposti a capire quello che ogni sorso vuole comunicare.

 

Obiettivo di quest’ultimo lavoro editoriale è dunque quello di individuare e condividere i percorsi più idonei per approcciarsi alla conoscenza del vino. Un metodo non convenzionale in grado di offrire ad appassionati, operatori del settore, sommelier e ristoratori curiosi una visione diversa, con informazioni sulla tecnica di degustazione e sulla storia del vino, cenni di vitivinicoltura ed enologia, profili di grandi vignaioli e titolari di cantine, famosi e non, con le descrizioni dei vini di eccellenza inseriti tra i “Top Hundred” (il riconoscimento con cui ogni autunno, a Golosaria, Massobrio e Gatti premiano i migliori produttori dell’anno). 

 

Due, invece, le preoccupazioni che hanno attraversato la riedizione del libro: spogliarsi da ogni forma di “intellettualismo” mettendo in gioco la passione e regalare la consapevolezza che dentro a un bicchiere di vino si celano donne, uomini, la bellezza di una collina e la fatica della cura di una vigna, ma anche la capacità di regalare emozioni, storie e luoghi che meritano di essere conosciuti. 

Il libro, in vendita su Amazon, può essere acquistato al prezzo speciale di 20 euro, anziché 34,50. Maggiori informazioni a questo link: 

 

Federica Borasio

VITENDA 2021 - L'AGENDA DEL VITIVINICULTORE

E' uscita la 26a edizione dell'Agenda Vitenda 

 

Più che un’agenda è un trattato di viticoltura dove ogni viticoltore può trovarci le risposte a centinaia di quesiti. Non solo. Contiene anche interessanti articoli di enologia. Ben settantatré gli autori. Trecentotrentasei pagine di cui trecentoventi pregne di utilissime informazioni e, di rubrica, le restanti.  Prezzo di copertina: € 18,00 ben spesi.   

Copyright  2020 by VitEnd  - Via Bionzo 13 bis - 14052  Calosso (AT)  . Tel. 0141853479 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  -  www.viten.net 

 

 

di Albino Morando, Davide Morando 336 pagine a due e quattro colori 19x27 CARTONATO

Ventiseiesimo anno di edizione

Vitenda, l'agenda del vitivinicultore

Giunta al 26imo anno di edizione, Vitenda mantiene formato e spirito. Tantissimi articoli quest'anno. Grande tema conduttore della parte viticola  è la distribuzione dei fitofarmaci. Modalità, norme di sicurezza, attrezzature. Per quanto riguarda invece la parte enologica ci si sofferma sui molteplici aspetti della macerazione. Non mancano inoltre UN SALTO IN BIBLIOTECA, INSIEME, le tabelle per raccogliere i dati climatici. Approfondimenti a tutti gli argomenti trattati attraverso QRCODE che rimandano al sito viten.net

 

DUE CHIACCHIERE CON UN RISOTTO 

 

Cucinare è sensazione, emozione e comunicazione. Questi sono i sentimenti che animano da sempre Giovanni Potenza, in arte Poppy Chef, ogni volta che si appresta a cucinare un piatto. Una passione, rimasta per molto tempo solo un hobby e diventata negli ultimi anni una professione, che Poppy ha deciso di trasferire in un libro. Nasce così “Due chiacchiere con un risotto”: il racconto di quindici risotti per quindici momenti indimenticabili che hanno segnato la vita dell’autore. Non un classico libro di ricette, ma un racconto appassionato di esperienze di vita che hanno come comune denominatore la cucina e in particolare il risotto; un alimento che l’autore ama definire “il Re della cucina” per la sua unicità e il suo essere estremamente versatile. Partendo dal 1984 e arrivando al presente, il racconto delle esperienze di vita dell’autore si trasforma in un vero e proprio viaggio intorno al mondo: da Santo Domingo a Formentera, da New York a Pantelleria, passando per Marrakech e Cortina. Ogni capitolo racchiude in sé momenti unici e straordinari, dove amicizia e passione culinaria vanno a braccetto, e culmina con la ricetta di un risotto, legato indissolubilmente al territorio in cui viene cucinato. 

 

La preparazione del risotto è un momento particolare durante il quale il cuoco si ritrova a “dialogare” con l’alimento e a creare un momento di grande condivisione con i commensali, conversazioni spesso destinate a protrarsi per tutta la durata del pasto. “Ci è voluto il lockdown di marzo per indurmi a scrivere un libro a cui pensavo da tempo, ma che la mia pigrizia aveva sempre ostacolato. L’idea si era formata nella mia testa quando, raccontando alcuni episodi divertenti a una cena con amici, questi mi hanno suggerito di metterli nero su bianco. L’ipotesi era accattivante, anche perché avrebbe permesso di conciliare le due grandi passioni della mia vita: la cucina e la mia rinnovata socievolezza. Tra i tanti vissuti, ho scelto 15 episodi che eccellevano per il contesto in cui mi sono trovato e per gli amici che avevo intorno; immancabile citare quella volta che ho avuto l’onore di cucinare un risotto rosa per il Dalai Lama in persona o il risotto al nero di seppia per le belle fotomodelle conosciute a Pantelleria!” – sottolinea l’autore Poppy Chef.

 

Il volume è edito da Maggioli Editore e include quindici illustrazioni, a corredo di ogni capitolo, della pittrice e artista veneta Maria Silvia “Margot” Del Turco. Sul retro è presente l’opera Quando la cucina incontra l’arte dell’artista Mario Arlati, facente parte della serie di opere Incomplete Flags.

Il libro è disponibile dal 16 dicembre presso i punti vendita Feltrinelli, Hoepli, Mondadori e Rizzoli della Lombardia, di Bologna e Roma e sulle piattaforme Amazon.it e Ibs.it  Il volume è inoltre acquistabile sull’e-shop ufficiale di Poppy Chef con una speciale promozione che include 1 kg di riso Carnaroli Tom Italy.

 

NOTA SULL’AUTORE

Poppy Chef, nome d’arte di Giovanni Potenza (Gabicce Mare, 1960). Laureato in giurisprudenza, di formazione libero professionista nel mondo della comunicazione, è un cuoco per passione e nel 2014 ha deciso di dare una svolta a questo hobby, diventando un cuoco professionista. Il libro nasce dal suo desiderio di condividere l’amore per la cucina con amici e non, nella speranza di coinvolgere e suscitare interesse in chiunque voglia leggerlo.  

 

Equipe International srl

Agnese Paris – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“OGNI LIBRO È UNA NAVE” LIBRI IN CORSIA PER NAVIGARE LONTANO

 

Nel 2021, tutte le persone che saranno ricoverate al Sant’Orsola riceveranno in dono un libro. Un compagno di viaggio per attraversare giornate importanti e uscirne arricchiti. È il nuovo progetto con cui Fondazione Sant’Orsola vuole salutare il 2021. Un’idea nata dall’attività dei volontari della Onlus e sviluppata insieme a Coop Alleanza 3.0, nella persona del suo consulente Romano Montroni, presidente del Consiglio scientifico del Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con le case editrici del gruppo Mondadori.

L’iniziativa vedrà la luce grazie alla generosità di tre sponsor – BPER Banca, Unipol Gruppo e UniSalute – e alla sensibilità delle case editrici del Gruppo Mondadori, che hanno accettato di stampare per l’occasione 24.000 volumi. Tre i titoli: Jane Austen, Emma; Jack London, Martin Eden; Cesare Pavese, La casa in collina. Tre grandi classici, tre libri che durano nel tempo.

Il progetto ha ricevuto, inoltre, il patrocinio del Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero dei Beni culturali e avrà come testimone lo scrittore Gianrico Carofiglio, che ha riconosciuto il valore dell’iniziativa, la prima del suo genere in Italia.

Non appena l’emergenza sanitaria sarà terminata e i reparti verranno riaperti, saranno i volontari di Fondazione Sant’Orsola a consegnare i libri al letto del paziente. Fino ad allora, la distribuzione avverrà grazie alla collaborazione dei coordinatori infermieristici, che al momento del ricovero, oltre ad assegnare il letto, chiederanno al paziente di scegliere un titolo fra i tre disponibili. Sul sito della Fondazione Sant’Orsola si animerà una comunità virtuale di lettori, dove scambiarsi pareri sui libri proposti ma anche su altre letture.

“I libri sono decisivi non solo per la crescita di una persona – spiega il presidente di Fondazione Sant’Orsola Giacomo Faldella – ma anche per il suo benessere: non a caso alcuni pazienti arrivano già con un libro, e lo portano come si porterebbe un salvagente prima di affrontare una traversata in mezzo alle onde; o forse, più semplicemente, come un amico che possa tenere loro compagnia. Ma ci sono tanti che non hanno l’abitudine di leggere, o che magari per qualche motivo non sono riusciti a portare un libro con sé”.

“Nei paesi anglosassoni – racconta Romano Montroni – la biblioterapia è da tempo un’attività riconosciuta: all’interno del National Health Service esiste un dipartimento che si occupa specificamente della lettura come pratica di benessere. Il rapporto tra la salute dell’individuo e l’arte ha radici profonde anche nella nostra cultura; pensiamo, per esempio, ai primi ospedali nati in Italia, come Santa Maria della Scala a Siena: malati e pellegrini erano accolti e curati in sale decorate nel corso dei secoli dai più grandi pittori e scultori senesi, i sofferenti venivano quindi letteralmente ‘immersi’ nella bellezza. Si pensava insomma al benessere in un senso ampio, non soltanto da un punto di vista medico-fisico”.

‘La prima cosa che, forse, deve provare a fare chi attraversa un periodo di fatica, di sofferenza o addirittura di malattia è prendersi cura di sé - aggiunge Enrico Selva Coddè, amministratore delegato Einaudi e Mondadori Libri Trade. - Sembra facile, ma a volte risulta impossibile. Può aiutare allora un gesto. Quel gesto è aprire un libro e rimanere a tu per tu con la voce che parla dalle sue pagine. Una voce che si dedica a noi, al nostro essere un intreccio indissolubile di corpo e immaginazione. Tre classici, perché così come gli amici sono quelli che amiamo rivedere, i classici, ricordando Italo Calvino, sono quei libri di cui si sente dire di solito ‘lo sto rileggendo’, e mai ‘lo sto leggendo’. Che sia l’arguzia e l’ironia di Jane Austen, il coraggio e la tenacia di Jack London, il realismo e la malinconia di Cesare Pavese, di certo questi libri aiuteranno i loro lettori a sentirsi meno soli’.

Esattamente un anno fa, Fondazione Sant’Orsola aveva radunato una ventina di volontari – ex librai, maestre in pensione, appassionati della lettura – facendo partire il progetto “Libri in corsia”. In poche settimane erano stati mappati 1745 libri presenti in alcuni reparti, costruendo un catalogo online da cui i pazienti avrebbero potuto richiedere un volume presente in un altro reparto; i volontari poi avrebbero provveduto a farglielo avere. La pandemia ha bloccato alla radice, per motivi di sicurezza, la possibilità di scambiarsi libri in ospedale. Ma i volontari di Fondazione Sant’Orsola non hanno voluto fermarsi: hanno pensato che, se non si possono prestare, i libri si possono sempre regalare. Da qui, l’idea che si concretizza oggi grazie alla generosità degli sponsor e delle case editrici del Gruppo Mondadori.

 


Ex Libris Comunicazione 

Tel. 02 45475230 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Carmen Novella, 335 6792295

CINQUESENSI


A PROPOSITO DEL GUSTO

Il Sapiens è un onnivoro aumentato capace di mangiare di tutto, o quasi. Inoltre è un vorace divoratore di icone, di simboli, di valori, disposto a utilizzare amatriciane, fiorentine, sushi, 
pokè, spritz e pecorini per i più svariati scopi extra-alimentari: raccontarsi, distinguersi, professarsi, fantasticare, connettersi agli altri, dare senso al tempo e ai fatti che lo riguardano. 
Oltreché, naturalmente, per accaparrarsi qualunque cosa sia in grado di procurargli appagamento, beatitudine e soddisfazione. Anche se questo include cose inutili o dannose per la nutrizione 
e la salute: compreso il mangiare quando si è sazi o l’inghiottire generose quantità di sostanze nocive variamente presenti in molti cibi dall’elevato richiamo gustativo. Quanto tutto ciò accada 
nella consapevolezza o nell’automatismo dei comportamenti è precisamente quello che il libro 
si prefigge di indagare, adottando un misurato sguardo da lontano con cui mettere a fuoco ciò 
che è troppo vicino per essere compreso.

 

Ernesto Di Renzo
A PROPOSITO DEL GUSTO
50 dissertazioni sul cibo 
e sul vino. Dal fare quotidiano al Coronavirus.

A PROPOSITO DEL GUSTO
50 dissertazioni sul cibo e sul vino 
dal fare quotidiano al Coronavirus

autore: Ernesto Di Renzo
fotografie: Francesco Scipioni
prefazione: Alberto Capatti

collana: Interferenze
formato: 16,8x23,5 cm
pagine: 176
prezzo: 20 euro
ISBN: 978-88-99876-41-8
editore: Cinquesensi

acquista

 

BOOKCITY MILANO 2020 11 - 15 NOVEMBRE

 

Si è conclusa domenica 15 novembre la nona edizione di BOOKCITY MILANO, la manifestazione, dedicata al libro e alla lettura, che quest’anno si è svolta interamente in streaming e che ha coinvolto l’intera filiera del libro, editori grandi e piccoli, librai, bibliotecari, autori, traduttori, grafici, illustratori, blogger, studenti, professori, lettori occasionali o forti, di ogni età. 

BOOKCITY MILANO 2020 è stata un'edizione speciale: tutti gli appuntamenti sono stati declinati in formato digitale per rispondere alle nuove direttive legate all'emergenza sanitaria, permettendo a BookCity di raggiungere nuovi pubblici e, con la potenza delle parole, abbracciare virtualmente tutta l'Italia. 

“L’edizione digitale 2020 di BookCity Milano, che abbiamo affrontato con trepidazione, è stata ricca di sorprese e di soddisfazioni. È stata, prima di tutto, l’occasione per raggiungere pubblici diversi e lontani mettendo a loro disposizione una grande quantità di contenuti. Inoltre, tutti coloro che non hanno potuto seguire gli eventi direttamente lo potranno fare in un momento successivo accedendo al sito www.bookcitymilano.it. In questa edizione abbiamo purtroppo dovuto fare a meno del contatto diretto con il pubblico, ci sono mancati i sorrisi, gli applausi, le chiacchiere, l’entusiasmo dei volontari e tutto ciò che caratterizza una manifestazione dal vivo; abbiamo però sentito l’affetto, la solidarietà e il sostegno dei partner, delle istituzioni, di tutti i soggetti che rappresentano la filiera del libro e, soprattutto, del pubblico” dichiara il Comitato di indirizzo di BOOKCITY MILANO

Il pubblico ha potuto seguire molti appuntamenti in diretta dal sito www.bookcitymilano.it e un ricco palinsesto di eventi sulle pagine Facebook e YouTube. A farsi veicolo degli eventi sono stati anche i siti e i canali social di giornali, case editrici, associazioni, fondazioni coinvolte nella manifestazione. 

2.071.400 ad oggi le visualizzazioni video;
701.737 le visualizzazioni di pagina del sito
www.bookcitymilano.it;
551.470 le persone raggiunte dai canali proprietari di BookCity Milano dove si è svolta la manifestazione – sito web, pagina Facebook e canale YouTube –, di cui il 40% fuori dalla Lombardia; 567.700 le visualizzazioni dei contenuti pubblicati su Twitter e Instagram (stories);
678 eventi;
500 ore di programmazione online;

260 case editrici coinvolte; 782 libri presentati. 

A questi numeri vanno ovviamente aggiunte le visualizzazioni e le interazioni sui canali (siti, Facebook, YouTube, Instagram, Zoom...) degli editori, delle associazioni, delle librerie e di tutte le realtà che hanno partecipato a BOOKCITY MILANO 2020. 

BOOKCITY MILANO prosegue la sua attività con periodici appuntamenti per realizzare il progetto La Lettura Intorno nei quartieri di Milano, con BookCity per le Scuole e BookCity Università. 

BOOKCITY MILANO è promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall'Associazione BookCity Milano, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
BookCity Milano è sostenuto da Intesa Sanpaolo (main partner), da Audi (special partner), da Esselunga (premium partner), da Fondazione Cariplo. Partecipano inoltre Borsa Italiana, Enel, Pirelli, Burgo Group, Federazione Carta e Grafica, Spazio Lenovo, Fondazione AEM, Messaggerie Libri SpA, Rotolito, Action Aid (charity partner), Bird&Bird. BCM è realizzato sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con AIE (Associazione Italiana Editori), ALI (Associazione Librai Italiani), AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e LIM (Librerie Indipendenti Milano) e con il patrocinio di Regione Lombardia. 

Sono media partner dell’edizione 2020 di BOOKCITY MILANO: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, RAI Radio3, la Feltrinelli, ibs.it, ilLibraio.it. 

#BCM2020 | Facebook: BookCity Milano | Twitter: @BOOKCITYMILANO | Instagram: @bookcitymilano 

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