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L'Angolo Della Qualità

CONSERVE DI POMODORO & BARATTOLI IN ACCIAIO A CIBUS

 

 

“Il Pomodoro è la Dieta Mediterranea”

 

Anicav e Ricrea insieme a Cibus 2018

 

 

Conserve di pomodoro e barattoli in acciaio protagonisti a Cibus, per portare a tavola tutto il sapore e il profumo di uno dei simboli più forti e autentici della produzione agroalimentare italiana e della cucina mediterranea.

 

Nella seconda giornata del Salone internazionale dell’Alimentazione di Parma lo Chef stellato Gennaro Esposito è stato protagonista dell’evento organizzato da ANICAV, l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, “Il pomodoro: dalla tavola alla terra”.

 

Lo Chef ha coinvolto i presenti in un blind tasting con diversi tipi di derivati del pomodoro, evidenziando come per una buona cucina sia assolutamente necessario un buon pomodoro. A coadiuvare lo Chef Gennaro Esposito, la Tecnologa Alimentare, Angela Pisani, che ha illustrato i processi di trasformazione che permettono al pomodoro di avere le caratteristiche richieste dagli chef per le loro preparazioni, e l’agronomo, Francesco Velardo, che ha raccontato come per un buon pomodoro conservato è necessario un buon pomodoro fresco da destinare all’industria.

 

“Il barattolo di acciaio, che garantisce la salubrità del prodotto e la sicurezza alimentare per i consumatori, è da 150 anni il contenitore più utilizzato dalle nostre aziende per i derivati del pomodoro. - spiega il Direttore Generale di ANICAV Giovanni De Angelis – Oltre a conservare le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche del prodotto, è anche assolutamente sostenibile, garantendo una totale riciclabilità”.

 

Dai barattoli ai grandi fusti, fino alle chiusure, gli imballaggi in acciaio che custodiscono il pomodoro, sono facili da differenziare e possono essere riciclati un numero infinito di volte mantenendo intatte le proprie qualità, dando vita a nuovi prodotti. 

 

Per trasmettere al consumatore finale queste qualità e l’importanza di differenziare i contenitori utilizzati per avviarli al riciclo, ANICAV si è impegnata al fianco di RICREA, il Consorzio Nazionale senza scopo di lucro per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio, per promuovere e far adottare alle aziende associate il nuovo logo Metal Recycles Forever, il metallo si ricicla all’infinito.

Il logo, creato da Metal Packaging Europe come marchio univoco e definitivo, garantisce ai consumatori la totale riciclabilità degli imballaggi in metallo.

 

“Grazie alle aziende associate ad ANICAV i barattoli di pomodoro sono uno dei simboli dell’industria conserviera in Italia e nel mondo - commenta Domenico Rinaldini, presidente di RICREA -. Attraverso il protocollo d’intesa tra ANICAV, RICREA ed Anfima, l’Associazione Nazionale fra i Fabbricanti di Imballaggi Metallici e Affini, il logo Metal Recycles Forever apposto sui contenitori trasferirà in modo immediato ai consumatori il messaggio dei benefici per l’ambiente e aiuterà a promuovere la cultura del valore della raccolta differenziata, veicolo fondamentale per il successivo avvio a riciclo”.

 

 

Samantha Bottini

 

 

Foto  Giovanni De Angelis, Francesco Velardo, Angela Pisani, Gennaro Esposito

MADE IN ITALY, VITAVIGOR CELEBRA I 60 ANNI DI STORIA DEL “SUPER GRISSIN DE MILAN” AL CIBUS DI PARMA

 

Dal forno del nonno Giuseppe al Salone Internazionale dell'Alimentazione, passando per importanti mercati internazionali. I grissini Vitavigor, famosi nel mondo per qualità e tradizione, compiono 60 anni e si presentano al Cibus con VitaStick, la nuova linea di prodotti realizzata con Disney per il “back to school 2018”, un’immagine rinnovata e uno spazio dedicato alla “Linea The Box” tra i 100 prodotti selezionati per il Cibus Innovation Corner.

 

Quando nel 1958 Giuseppe Bigiogera sentì l’esigenza di dare a Milano il proprio grissino in grado di rispecchiare l’anima vitale ed energica di una città in pieno sviluppo industriale non avrebbe mai immaginato che “El super Grissin de Milan”, da lui creato nel forno tra le vie del quartiere milanese della Bicocca con le migliori materie prime, sarebbe arrivato non solo sulle tavole di tutto il mondo, dalla Francia alla Spagna, passando per Giappone, Canada e Australia, ma anche sotto i riflettori del Cibus di Parma, il Salone Internazionale dell'Alimentazione (stand C012 pad. 04.1). Il lavoro portato avanti da Giuseppe e dalla sua famiglia per 60 anni ha reso infatti Vitavigor una delle più rappresentative aziende di grissini di alta qualità a livello mondiale. Un’azienda non solo attenta al rispetto delle ricette tradizionali, alle materie prime e al benessere dei consumatori, ma anche in grado di rinnovare la propria immagine e soddisfare i gusti di target sempre più specifici. La celebrazione per i 60 anni dell’azienda si arricchisce inoltre con la presentazione dei nuovi VitaStick realizzati con Disney dedicati al “back to school” e l’inserimento dei Grissini 100% farro, semi di lino e kummel della “Linea The Box” tra i 100 prodotti selezionati per il Cibus Innovation Corner.

 

“Il sapere e i valori tramandati di generazione in generazione dalla mia famiglia ci hanno permesso di arrivare a produrre ben 7 tonnellate di grissini al giorno, che vengono distribuiti dalla nostra rete commerciale in costante espansione in Italia e in oltre 30 paesi del mondo, dai quali dipende il 35% della produzione – afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor – I nostri grissini sono da sempre prodotti con ingredienti di altissima qualità, selezionati con estrema cura e miscelati nel rispetto delle ricette originali di nonno Giuseppe, e nascono dal perfetto equilibrio tra abilità manuale e nuove tecnologie. Oggi però la stessa cura e attenzione riservata ai prodotti più tradizionali viene impiegata anche nella realizzazione di nuove linee e packaging che, a seconda dei target di riferimento, assumono forme e stili differenti: in linea con le tendenze fashion di Milano come nel caso delle ‘fashion bustine’, o con un’immagine dedicata ai più piccoli, caratterizzata dai personaggi della famiglia di Topolino targata Disney, nel caso dei nostri nuovi VitaStick, lanciati sul mercato in vista del back to school 2018”.

 

Il progressivo miglioramento tecnologico e la ricerca di soluzioni sempre più efficienti hanno portato l'azienda a produrre i propri grissini attraverso un processo quasi completamente automatizzato, senza l’utilizzo di olio di palma, grassi idrogenati, OGM e conservanti, con l’esclusivo utilizzo di olio extravergine d’oliva al 100%. Inoltre, la produzione di altissimo livello qualitativo ha consentito a Vitavigor di operare nel rispetto delle più rinomate e restrittive certificazioni internazionali in tema di sicurezza, qualità e produzione alimentare ottenendo i riconoscimenti BRC – Grade A, IFS – Higher Level e le certificazioni Kosher di prodotto, grazie alla completa assenza di grassi animali dalla filiera produttiva.

 

“Il valore della tradizione e la consapevolezza delle proprie origini sono le fondamenta su cui poggiano le nuove sfide future – spiega Federica Bigiogera – Il nostro obbiettivo oggi è quello di consolidare la presenza di Vitavigor sul mercato internazionale, aprendo la strada verso nuovi paesi, e incrementare la presenza del brand a livello nazionale, soddisfando le esigenze della GDO e potenziando le posizioni negli altri canali distributivi. Molto importante per noi è anche l’aspetto relativo al benessere, un’attenzione che si è concretizzata con il lancio de ‘I Leggeri’, grissini privi di sale e olio perfetti per chi vuole stare attento alla linea, dato che contengono ben il 90% in meno dei grassi rispetto alla media degli altri prodotti, ma che non vogliono rinunciare al gusto”.

 

 

Matteo Gavioli

 

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MADE IN ITALY, VITAVIGOR CELEBRA I 60 ANNI DI STORIA DEL  “SUPER GRISSIN DE MILAN” AL CIBUS DI PARMA

 

 

Dal forno del nonno Giuseppe al Salone Internazionale dell'Alimentazione, passando per importanti mercati internazionali. I grissini Vitavigor, famosi nel mondo per qualità e tradizione, compiono 60 anni e si presentano al Cibus con VitaStick, la nuova linea di prodotti realizzata con Disney per il “back to school 2018”, un’immagine rinnovata e uno spazio dedicato alla “Linea The Box” tra i 100 prodotti selezionati per il Cibus Innovation Corner.

 

Quando nel 1958 Giuseppe Bigiogera sentì l’esigenza di dare a Milano il proprio grissino in grado di rispecchiare l’anima vitale ed energica di una città in pieno sviluppo industriale non avrebbe mai immaginato che “El super Grissin de Milan”, da lui creato nel forno tra le vie del quartiere milanese della Bicocca con le migliori materie prime, sarebbe arrivato non solo sulle tavole di tutto il mondo, dalla Francia allaSpagna, passando perGiappone,Canada eAustralia, ma anche sotto i riflettori del Cibusdi Parma, il Salone Internazionale dell'Alimentazione (stand C012 pad. 04.1). Il lavoro portato avanti da Giuseppe e dalla sua famiglia per 60 anniha reso infattiVitavigoruna delle più rappresentative aziende di grissini di alta qualità a livello mondiale. Un’azienda non solo attenta al rispetto delle ricette tradizionali, alle materie prime e al benessere dei consumatori, ma anche in grado di rinnovare la propria immagine esoddisfare i gusti di target sempre più specifici.La celebrazione per i 60 anni dell’azienda si arricchisce inoltre con lapresentazione dei nuovi VitaStickrealizzati con Disneydedicati al “back to school” e l’inserimento dei Grissini100% farro, semi di lino e kummel della “Linea The Box” tra i 100 prodottiselezionati per il Cibus Innovation Corner.

 

Il sapere e i valori tramandati di generazione in generazione dalla mia famiglia ci hanno permesso di arrivare a produrre ben 7 tonnellate di grissini al giorno, che vengono distribuiti dalla nostra rete commerciale in costante espansione in Italia e in oltre 30 paesi del mondo, dai quali dipende il 35% della produzione– afferma Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor– I nostri grissini sono da sempre prodotti con ingredienti di altissima qualità, selezionati con estrema cura e miscelati nel rispetto delle ricette originali di nonno Giuseppe, e nascono dal perfetto equilibrio tra abilità manuale e nuove tecnologie. Oggi però la stessa cura e attenzione riservata ai prodotti più tradizionali viene impiegata anche nella realizzazione di nuove linee packaging che, a seconda dei target di riferimento, assumono forme e stili differenti: in linea con le tendenze fashion di Milano come nel caso delle ‘fashion bustine’, o con un’immagine dedicata ai più piccoli, caratterizzata dai personaggi della famiglia di Topolino targata Disneynel caso dei nostri nuovi VitaStick, lanciati sul mercato in vista del back to school 2018”.

 

Il progressivo miglioramento tecnologicoe la ricerca di soluzioni sempre più efficientihanno portato l'azienda a produrre i propri grissini attraverso un processo quasi completamente automatizzato, senza l’utilizzo diolio di palmagrassi idrogenati,OGM econservanti, con l’esclusivo utilizzo di olio extravergine d’oliva al 100%. Inoltre, la produzione di altissimo livello qualitativo ha consentito a Vitavigor di operare nel rispetto delle più rinomate e restrittive certificazioni internazionali in tema di sicurezza, qualità e produzione alimentare ottenendo i riconoscimenti BRC – Grade A,IFS – Higher Level e le certificazioniKosher di prodotto, grazie alla completa assenza di grassi animali dalla filiera produttiva. 

“Il valore della tradizionee la consapevolezza delle proprie originisono le fondamenta su cui poggiano le nuove sfide future – spiega Federica Bigiogera– Il nostro obbiettivo oggi è quello di consolidare la presenza di Vitavigor sul mercato internazionale, aprendo la strada verso nuovi paesi, e incrementare la presenza del brand a livello nazionale, soddisfando le esigenze della GDO epotenziando le posizioni negli altri canali distributivi. Molto importante per noi è anche l’aspetto relativo al benessere, un’attenzione che si è concretizzata con il lancio de‘I Leggeri’, grissini privi di sale e olio perfetti per chi vuole stare attento alla linea, dato che contengono ben il 90% in meno dei grassi rispetto alla media degli altri prodotti, ma che non vogliono rinunciare al gusto”.

PROSCIUT#TIAMO! CAMPANI & MANNORI

 

 

 

IL PRIMO PROSCIUTTO TOSCANO DOP DI MANNORI PRESENTATO IN ESCLUSIVA A IL BORRO TUSCAN BISTRO DI FIRENZE 

 

Andrea Campani, Executive Chef dei ristoranti de Il Borro, interpreta i salumi in degustazione con tre sue creazioni 

Giovedì 19 aprile 2018, Il Borro Tuscan Bistro, Lungarno Acciaiuoli Firenze 

Firenze, aprile 2018 - Giovedì 19 aprile, a partire dalle ore 19, nel bellissimo Il Borro Tuscan Bistro di Firenze, va in scena Prosciut#TiAmo!, evento in cui Andrea Campani, Executive Chef dei ristoranti de Il Borro, ospita il Salumificio Mannori di Prato, che presenterà per la prima volta al pubblico il suo Prosciutto Toscano DOP; un prosciutto dall’aroma delicato, arricchito da erbe e spezie naturali, tipiche del territorio toscano. 

L’appuntamento sarà un’occasione unica per conoscere gli eccellenti prodotti dello storico salumificio pratese; infatti, oltre alla novità del Prosciutto Toscano DOP, sarà possibile degustare la famosa Mortadella di Prato IGP (Presidio Slow Food) e la Finocchiona IGP

Lo chef Andrea Campani interpreterà i prodotti con tre piatti che ne esalteranno qualità, profumi e sapori: 

1.     gnudi di ricotta e bietola con crema di prosciutto, 

2.     crema di cannellini e finocchiona arrostita, 

3.     tortellini alla mortadella in brodo. 

Un omaggio agli autentici sapori di Toscana. 

In abbinamento verranno offerti i vini biologici de Il Borro, azienda vitivinicola nel bacino del Valdarno Superiore di proprietà di Ferruccio Ferragamo, fortemente vocata al rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema e biologica dal 2015, e della quale fanno parte i ristoranti Il Borro Tuscan Bistro e l’Osteria del Borro

In degustazione: Rosé del Borro IGT Toscana 2017, (100% Sangiovese), Pian di Nova IGT Toscana 2015 (75% Syrah, 25% Sangiovese) e Polissena IGT Toscana 2015 (100% Sangiovese). 

Prezzo a persona: 35 €. 

 

DETTAGLIO DEI SALUMI IN DEGUSTAZIONE PROSCIUTTO TOSCANO DOP 

Si dice che un prosciutto così saporito sembra fatto apposta per essere mangiato con pane "sciocco", cioè insipido, tipico della Toscana. Le ragioni del gusto pieno e deciso, così differente rispetto ai prodotti del Nord, è da ricercare nella diversità del microclima. Nelle regioni settentrionali, grazie al clima più freddo, la quantità di sale che il norcino deve impiegare per facilitare la stagionatura è minore, e questo conferisce un gusto delicato e dolce alla carne. Nelle regioni centro-meridionali, il clima più caldo obbliga all'impiego di un maggior quantitativo di sale, marcando così in maniera decisa il gusto finale. Le cosce, che devono avere un peso di circa 11 kg, vengono raffreddate per un giorno, quindi rifilate. La salagione avviene a secco, con un composto di sale e pepe mescolati a erbe aromatiche come salvia e rosmarino. Dopo circa sette giorni le cosce aromatizzate si lavano con cura, si asciugano e si applica la sugna, composta da farina, sale, pepe e strutto, oltre ad aromi naturali. La stagionatura avviene in ambienti ben aerati, posti a una temperatura compresa tra i 12 e i 25°C, e dura dai 10 ai 12 mesi. Un soggiorno più lungo, che arrivi anche ai 18 mesi, conferisce grande pienezza e persistenza al gusto. Al taglio il prosciutto si mostra di colore rosso-rosato, di consistenza compatta, dal profumo intenso e sapore piccante, valorizzato con un taglio delle fette piuttosto spesse. 

 

MORTADELLA DI PRATO IGP- PRESIDIO SLOWFOOD 

La Mortadella di Prato IGP è un prodotto unico nel suo genere, fatto solo a Prato e dintorni. Le origini di questo insaccato si fanno risalire intorno all ́Ottocento, anche se per un periodo dimenticato dai Pratesi, da anni questo antico e particolare salume è stato riscoperto e recuperato grazie all ́utilizzo di carni scelte esclusivamente di razza italiana. Oggi possiede un proprio disciplinare di produzione elaborato con l ́obiettivo di salvaguardarne la tradizione. La sua particolarità consiste nelle procedure di lavorazione che sono rimaste invariate nel tempo e gelosamente conservate da pochi artigiani. Nell ́anno 2000 è diventata Presidio SlowFood e trova un ́autorevole collocazione tra i prodotti di nicchia. Il disciplinare di produzione prevede l ́utilizzo esclusivo di carne suina: spalla, rifilatura di prosciutto, capocollo, guanciale, lardone e pancetta. Le carni vengono macinate e impastate insieme a lardelli di grasso (20% circa) e quindi mischiate a spezie. Il segreto di questo salume sta infatti nella concia, che si compone di sale pepe nero in grani, polpa di aglio pestato e una speziatura: (cannella, coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano), ma l ́ingrediente più originale è senz ́altro l ́alkermes, che contribuisce a dare un sapore e una colorazione molto particolare al prodotto. Una volta ottenuto l ́impasto si insacca in un budello naturale di maiale. Il salume viene poi cotto in forno a vapore per 10/12 ore fino a raggiungere una temperatura interna fra i 68° e i 70°C. Viene poi raffreddato nell ́abbattitore e venduto a fette oppure in confezioni più o meno grandi sottovuoto. 

FINOCCHIONA IGP 

La Finocchiona IGP è un insaccato tipico toscano preparato con carne di maiale macinata aromatizzata con semi di finocchio e bagnata con vino rosso; il finocchio selvatico le dona un gradevole odore e un gusto fresco, differenziandola dal salame toscano anche per la macinatura fine dell ́impasto che risulta omogeneo. Le carni utilizzate per questo salume sono rifilature di prosciutto, pancetta e spalla di maiale. Vengono macinate a grana medio/grossa e conciati con sale, pepe, aglio e l ́aggiunta del finocchio e vino rosso; poi vengono insaccati nel budello naturale e si procede quindi alla stagionatura. 

 

NOTE STAMPA 

LO CHEF 

Lo chef Andrea Campani nasce nel 1977 a Montevarchi (nel cuore del Valdarno, in Toscana). Qui, sin da bambino, apprende l’importanza della qualità e stagionalità del cibo e il suo valore di convivialità e condivisione oltre che fonte di benessere e piacere. Diplomato alla scuola alberghiera di Firenze, inizia il suo percorso professionale in uno storico ristorante del Chianti: una cucina di forte impronta regionale, che esalta ingredienti locali, stagionali e di massima qualità. Da lì in avanti, Andrea svilupperà passione, curiosità, determinazione e un approccio profondamente legato alla tradizione culinaria toscana; lo chef di Montevarchi reinventa ogni giorno la gastronomia locale, declinandola in piatti semplici e al tempo stesso innovativi, contemporanei e dalla forte personalità. Dopo una breve parentesi come imprenditore con l’apertura di un’Osteria a Loro Ciuffenna, nel 2013 avviene l’incontro con Il Borro, azienda agricola e vitivinicola biologica, di proprietà di Ferruccio Ferragamo, e antico borgo medievale sito nel bacino del Valdarno di Sopra. Andrea ne sposa immediatamente il progetto e la vocazione eco-sostenibile, ritenendo Il Borro il luogo ideale per esprimere la sua identità, sperimentare ed elaborare una cucina semplice, libera dalla pesantezza del passato, ma al tempo stesso creativa e orgogliosamente toscana, nella quale la tecnica è sempre gestita con grande equilibrio. Oggi Andrea è Executive Chef dei ristoranti de Il Borro: Osteria del Borro e Il Borro Tuscan Bistro. 

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LA PATATA QUARANTINA INCONTRA LE VERDURE INDUSTRIALI

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ITB BERLINO 2018: LA CUCINA DELLE CESARINE SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE DIVENTA PROTAGONISTA ALLA PRINCIPALE FIERA DEL TURISMO IN EUROPA

 

DAL 7 ALL’11 MARZO LE STORICHE CUSTODI DELLA TRADIZIONE CULINARIA REGIONALE ITALIANA CONQUISTERANNO CON I LORO PIATTI IL PUBBLICO COSMOPOLITA DELLA KERMESSE. IN PROGRAMMA SHOWCOOKING E UN ORIGINALE CONTEST, “THE GOLDEN TORTELLINO”, PER VINCERE UNA FOOD EXPERIENCE CON UNA CESARINA

Con oltre 160.000 visitatori, tra cui 109.000 operatori dal mondo del turismo e 10.000 espositori da 187 paesi, ITB Berlino è la maggiore fiera e mercato d'affari dell'industria del turismo europeo che si appresta ad accogliere, per la prima volta, la cucina della tradizione enogastronomica italiana di cui Le Cesarine sono storiche ambasciatrici.

ITB Berlin copre l’intera catena di offerte turistiche a valore aggiunto dell’Europa ed è la vetrina migliore per valorizzare l’essenza unica di cucina, territorio e ospitalità de Le Cesarine, capaci di custodire e promuovere l’autentica ricchezza italiana in cui il cibo non è mai disgiunto da un percorso emozionale di tradizioni e di accoglienza.

La manifestazione di Berlino sarà così l’ennesima occasione per aprire idealmente, come succede nell’esperienza dal vivo a casa di una cesarina, la porta sulla cucina italiana, con il suo bouquet di tradizioni e il mix di sapori e di storie che si intrecciano, per offrire uno spaccato di vita unico e un’esperienza indimenticabile. Una vetrina per valorizzare, da un punto di vista più personale, il patrimonio enogastronomico italiano in cui il territorio si unisce al prodotto e viene reso unico dall’apporto delle persone.

Le Cesarine avranno uno stand dedicato nella sezione Europe - Hall 1.2 Stand 110 - che, per tutta la durata della fiera, sarà vivacizzato da uno showcooking dedicato alla pasta e tenuto da una cesarina. E non è tutto. Ogni giorno, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17, i visitatori della kermesse potranno mettere loro stessi le mani in pasta con l’appuntamento “Come&Try” provando a realizzare il simbolo della cucina cesarinica, il tortellino. Proprio “The Golden Tortellino” è il nome legato a questo gustoso contest grazie al quale ogni “sfoglino” in erba potrà vincere un’esperienza di gusto da una cesarina. Come? Basterà condividere le foto della creazione sui social con l’hasthag #cesarinegoldentortellino e taggare il profilo Instagram @LeCesarine, per sperare di essere selezionati e godere di un’esperienza di italian style completa.

 

Oltre al fortunato vincitore, anche i visitatori della kermesse potranno vivere in prima persona una dining experience o partecipare a una cooking class con una Cesarina acquistando il voucher direttamente allo stand con uno sconto del 10% (viaggio in Italia escluso).

La partecipazione a ITB Berlin 2018 si pone nel solco del percorso di internazionalizzazione della realtà delle cesarine - che prosegue dopo la presenza a Shanghai nella settimana della cucina del mondo lo scorso mese di novembre- nelle principali fiere mondiali del settore per portare nel mondo la cultura dell’accoglienza italiana e incrementare la presenza di turisti in Italia. Un modo per promuovere l’incoming e incuriosire fasce di target inesplorate da parte di una realtà, come quella delle cesarine, che attira l’80% di turisti stranieri, ed è tale da avere creato, prima ancora che in Italia, un fenomeno di costume e di cultura che le ha portate ad essere ambasciatrici dell’italian style nel mondo (secondo la definizione del New York Times). 

“Il patrimonio enogastronomico nazionale è unico al mondo e per questo, nel 2018, si festeggia l’anno del cibo italiano, un’ulteriore occasione per valorizzare prodotti, persone e territori: un’identità italiana che è la stessa che connota le Cesarine, che, attraverso la loro cucina, raccontano e condividono la storia e una parte importante del patrimonio culturale italiano” ha commentato Davide Maggi, AD di Home Food Le Cesarine. 

Ufficio stampa Le Cesarine

ddl studio | T 02 8905.2365

Ursula Beretta | E Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | T 342 8630598 - 339 8891083

Laura Cometa | E Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | T 3271778443

I CIBIi ETNICI ENTRANO NELLA DIETA DEGLI ITALIANI: +8% IN UN ANNO

E Bofrost dedica un catalogo alle ricette del mondo

Protagonisti piatti Made in Usa, Tex-Mex, orientali e indiani, con un occhio al veg e al benessere. «Gli italiani sono incuriositi dalle tradizioni culinarie degli altri Paesi ma, specialmente al di fuori delle grandi città, gli ingredienti sono di difficile reperibilità e c’è poca varietà fra i ristoranti etnici. Il surgelato è una soluzione comoda e veloce per provare qualcosa di diverso» 

Cresce la passione degli italiani per i sapori che vengono da lontano. Con un +8% rilevato dal Rapporto Coop 2016, i prodotti etnici entrano a far parte delle abitudini alimentari degli italiani e, anche per quanto riguarda i surgelati, l’attenzione alle cucine del mondo è una tendenza in atto ormai da diverso tempo. «Nell’anno commerciale 2016/17 abbiamo osservato una crescita del settore etnico del 56% rispetto all’anno precedente, anche grazie all’aggiunta di nuovi prodotti a catalogo» dichiara Natascha Roncadin, responsabile Ricerca & Sviluppo di Bofrost Italia, la più importante azienda di vendita a domicilio di specialità surgelate. «I consumatori vengono in contatto sempre di più con la cucina etnica grazie ai viaggi e alla presenza in Italia di comunità di varia origine –continua Natascha Roncadin–. Così cresce la curiosità verso le tradizioni culinarie di altri Paesi ma, soprattutto al di fuori delle grandi città, può essere difficile trovare una buona varietà di ristoranti etnici, mentre la scarsa reperibilità degli ingredienti o ricette dalla preparazione lunga e complicata, o che semplicemente non si conoscono, possono scoraggiare dal mettersi ai fornelli. Ecco quindi che il surgelato rappresenta una soluzione comoda, veloce e sicura».

Per il 2018 Bofrost punta quindi sulle ricette del mondo presentando un mini catalogo ad hoc Sapori da Scoprire che raccoglie successi consolidati e nuovi prodotti ispirati a quattro tradizioni differenti. C’è la cucina Made in Usa, a base di carne e dolci golosi, «considerata dagli italiani gustosa e non troppo distante dalla nostra nei sapori» spiega Roncadin: qui troviamo le novità del Pulled Pork, carne di maiale speziata e sfilacciata perfetta per riempire i panini, della Patatine Dolci Fritte e degli Anelli di Cipolla, oltre all’American Ice Dream al burro d’arachidi o gusto brownie, alla Cheesecake e ai Pancakes.

Non poteva mancare la cucina orientale, con i classici Involtini Primavera e il Sushi a base di pesce attentamente selezionato, «ma che presenta anche piatti particolarmente apprezzati dalla clientela attenta al benessere e alla cucina veg, come il Wok Mix Arcobaleno –con taccole, germogli di fagiolo, carote arancioni, gialle, bianche e viola– e gli Spaghetti all’Orientale con funghi, verdure e salsa di soia» spiega ancora Roncadin.

E poi, spazio a due cucine che sono meno diffuse e conosciute, soprattutto in provincia: la cucina Tex-Mex –con tortillas, chili con carne, tacos e fritti– e quella indiana, con le sue portate ricche e insaporite dalle spezie: pollo al burro, tandoori, biryani o al curry accompagnato da riso basmati e dal tipico Tandoori Naan, il pane sottile e fragrante che raccoglie le saporite salse e si presta anche a essere farcito. «Preparazioni che per riuscire richiedono indubbiamente una buona conoscenza della cucina indiana, oltre che tanto tempo e ingredienti particolari: ecco perché proposte in versione ricettata e surgelata riscuotono particolare successo».

Il catalogo Sapori da Scoprire di Bofrost sarà disponibile dal 1° marzo con le sue specialità su prenotazione. Alla facilità e velocità dei surgelati si aggiunge la comodità della consegna a casa: basta scaricare l’App b*Plus, collegarsi al sito www.bofrost.it o chiamare il numero 803030 e un incaricato Bofrost concorderà il momento della consegna gratuita dei prodotti, con pagamento al ricevimento della spesa. 

bofrost* Italia – È la più importante azienda italiana della vendita diretta a domicilio di specialità alimentari surgelate senza nessuna interruzione della catena del freddo. Vi lavorano 2.400 persone in tutta Italia. Le sede centrale si trova a San Vito al Tagliamento (PN). A oggi, sono oltre un milione le famiglie italiane che apprezzano e conoscono i prodotti di bofrost* Italia. La qualità, il gusto e un eccellente servizio rappresentano i fattori di successo di questa azienda. www.bofrost.it

  

Miriam Giudici – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

IL MENU “SENZA” PER SAN VALENTINO DI TIZIANA COLOMBO

Come deliziare Il vostro Lui o la vostra Lei a San Valentino con un menù “senza” (lattosio, glutine, nichel)? Semplice, con alcune ricette pensate ad hoc da Tiziana Colombo

Sensibile al tema delle intolleranze, Tiziana, alias Nonna Paperina, propone ogni giorno sul suo blog (nonnapaperina.it) ricette golose ed interessanti per tutti coloro che, pur soffrendo di queste patologie, non vogliono rinunciare ad uno dei piaceri della vita: il buon cibo. Non resta che provare!

Per la Festa degli Innamorati, perché non lasciarsi tentare da dolci sfiziosi e scenografici, realizzati senza glutine e con farine alternative, che deliziano gli occhi ed il palato? Nonna Paperina ne propone due: i Cuori di pasta sfoglia ed i Bicchierini al pistacchio, fragole e limone.

I Cuori sono delle delicate sfoglie fatti con un mix di farine, riso, tapioca, quinoa e fecola di patate, poi farciti con una leggera e golosissima crema aromatizzata alla vaniglia e scorza di arancia.

I Bicchierini sono, invece, delle irresistibili preparazioni a base di crema pasticcera e soffice pan di spagna con crema pasticcera al limone, preparata con latte vegetale di riso, con pistacchi e fragole fresche aromatizzate ai semi di cardamomo.

Due dolci proposte adatte alle esigenze di chi è intollerante al glutine ed al lattosio, da preparare passo dopo passo per stupire la propria metà con un tocco d’ amore in più. E per i più volenterosi, Tiziana propone menù completi con primi, secondi, contorni, ecc… Non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Buon San Valentino a tutti!

Tiziana Colombo  - Una food blogger per passione. Nel 2004 apre il suo blog “nonnapaperina.it” per occuparsi di cucina a tutto tondo. Nel 2011, dopo aver scoperto di essere intollerante sia al nichel che al lattosio, si specializza in ricette ad hoc per chi soffre di queste patologie e fonda l’Associazione “Il Mondo delle intolleranze”. Diventata sempre più popolare, Tiziana ha al suo attivo 3 libri, ciascuno dedicato ad una specifica intolleranza: al nichel, al lattosio e al glutine, l’ultimo in ordine di tempo. La sua passione per la buona tavola, la sua capacità di raccontare in chiave semplice ed immediata come convivere con queste patologie l’hanno portata in breve tempo ad ottenere una grande popolarità a livello mediatico e sui canali social. Attualmente lavora ad un innovativo progetto: la costruzione de "La Scuola delle Intolleranze" che sorgerà a Basiano (MI) e che si occuperà di divulgare sana cultura alimentare attraverso corsi di cucina, seminari, banqueting.

Cuori di pasta sfoglia

Ingredienti per 4 persone

per la pasta

·      50 gr fecola patate

·      150 gr farina riso

·      80 gr farina quinoa

·      60 gr farina tapioca

·      1 cucchiaino aceto mele

·      50 ml olio semi o olio extra vergine oliva o in alternativa 70 gr di burro senza lattosio

·      140/150 ml acqua ghiacciata

·      q.b sale

·      q.b. zucchero velo

Per la crema all'acqua

·      25 gr farina riso

·      2 cucchiai zucchero canna extrafine

·      q.b. acqua

·      q.b. aromi vaniglia e scorza arancia grattugiata

Procedimento

In un pentolino sciogliete la farina di riso con un pochino di acqua tiepida per evitare che si formino grumi, aggiungete lo zucchero e gli aromi e continuate, piano piano, ad inserire l'acqua, fino ad ottenere la consistenza desiderata portando ad ebollizione.

Lasciate bollire per un paio di minuti e poi lasciate intiepidire.

Setacciate le farine. Versate le farine con l'aceto, l'olio, un pizzico di sale e l'acqua ghiacciata ed impastate velocemente.

Fate riposare l'impasto in frigorifero per 30 minuti, poi distendete fino a che non diventa quasi trasparente, per 4 o 5 mm circa. Fate molta attenzione a non “strappare” la pasta.

Dividete in due rettangoli uguali la sfoglia e con un cucchiaino depositate una noce di crema distanziando la farcia, in modo da poter "tagliare" il cuore.

Con un dito bagnato di acqua bagnate la sfoglia intorno al ripieno, in modo che quando ci distenderete sopra l’altra parte della pasta aderisca bene in chiusura.

Coprite con l'altro rettangolo di pasta brisée  e ritagliate il cuoricino con la formina a cuore .

Spolverate con abbondante zucchero a velo e cuocete per 15 minuti circa a 200°C.

 Bicchierini al pistacchio, fragole e limone

Ingredienti per 4 bicchierini:

ingredienti per il pan di spagna:

20 g tuorli a temperatura ambiente

50 g uova a temperatura ambiente

45 g farina di riso

5 g amido di mais

10 g farina di pistacchi (oppure, pistacchi non salati frullati fino a trasformarli in farina)

 Ingredienti per la crema pasticcera:

250 ml latte di riso

3 tuorli a temperatura ambiente

40 g zucchero semolato

10 g amido di mais

10 g farina di riso

1 limone non trattato

Ingredienti per il cuore alle fragole:

250 g fragole

1 limone non trattato

4 bacche di cardamomo

Procedimento

Preparate il pan di spagna: montate le uova, i tuorli e lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e gonfio; ci vorranno circa 4/5 minuti. Aggiungete la farina di riso e l’amido di mais setacciati insieme. Incorporate le farine utilizzando una spatola, mescolando dall’alto verso il basso cercando di non smontare il composto. Aggiungete infine la farina di pistacchi e mescolate ancora dall’alto verso il basso per incorporarla. Trasferite la preparazione in uno stampo quadrato e fate cuocere in forno a 190°C per circa 30 minuti. A fine cottura, estraete il pan di spagna e fatelo raffreddare.

Preparate la crema pasticcera: fate scaldare il latte di riso in una bacinella con la scorza del limone. Nel frattempo, montate le uova con lo zucchero. Filtrate il latte in un colino per eliminare la scorza del limone. Incorporate il latte al composto di tuorli e zucchero, aggiungendolo poco per volta, continuando a mescolare. Trasferite il composto nel pentolino e fate scaldare la crema a fuoco dolce, continuando a mescolare per non formare grumi. La crema pasticciera è pronta quando inizia ad addensarsi. Trasferitela in una bacinella e copritela con della pellicola trasparente a contatto. Fatela raffreddare e conservatela poi in frigo. Lavate ed asciugate le fragole. Tagliatele a piccoli cubetti. Mettetele in una bacinella ed aggiungete lo zest del limone ed i semi delle bacche di cardamomo, precedentemente tritati. Componete il dessert: usando un coppa pasta rotondo, tagliate il pan di spagna ricavando delle sfere. Distribuite le sfere sulla base dei bicchierini. Aggiungete un paio di cucchiai di fragole e ricoprite con la crema pasticcera. Decorate con una fragola. Conservate il dessert in frigo fino al momento di servirlo.

 

Tiziana Colombo

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