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FOOD INDUSTRY MONITOR: ANCHE L’ALIMENTARE RALLENTA NEL 2020, MA CHI PUNTA SULLA SALUTE AVRÀ UN RECUPERO VELOCE

Salute, ambiente e innovazione le chiavi per il post Coronavirus nel food, uno dei comparti più forti del nostro Paese. L’analisi dell’Osservatorio nazionale dell’Università di Pollenzo

Il 2019 ha rappresentato un anno positivo per il settore alimentare, che registra performance di crescita pari al 3,1%, contro un PIL italiano cresciuto dello 0,3%. Le performance di lungo periodo (2014-2018) rivelano che i comparti a crescita maggiore per ricavi sono stati farine, caffè, vino, food equipment, acqua, packaging e latte. I distillati registrano le performance di redditività commerciale (ROS) maggiori, con un valore oltre il 13%. Buone performance di crescita anche per acque minerali (11,9%), food equipment (11,7%), birra (9,6%), dolci (7,8%), caffè (6,5%).

Registrano invece valori sotto la media di settore (6,5%), in merito alla marginalità commerciale, i comparti dell’olio, salumi, farine e latte.

Nel 2020, anche il food risentirà dell’impatto del Coronavirus, con un calo nella crescita del 5% circa: un dato però contenuto in relazione alle previsioni del PIL (-9,5%). Il 2021 sarà l’anno della ripresa, con un tasso del 7,7% per il comparto. La marginalità commerciale sarà influenzata relativamente, il ROS scenderà dal 6,2 al 5,9% nel 2020, per risalire al 6% nel 2021. Anche il tasso di indebitamento salirà dal 2,2 del 2019 al 2,7 nel 2020, per poi riabbassarsi a 2,4 nel 2021.

Nonostante la situazione economica, le esportazioni del settore food cresceranno mediamente dell’11% nel biennio 2020-2021. Meglio degli altri comparti, faranno nell’export distillati, farine, food equipment, dolci, acqua, caffè e latte. I comparti del vino, del packaging, della birra e dei salumi esporteranno con valori vicini alla media del settore. I comparti delle conserve e della pasta registreranno la progressione più limitata nella crescita dell’export.

Il Food Industry Monitor, quest’anno alla sesta edizione, è l’osservatorio di riferimento sul settore food, realizzato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in collaborazione con Ceresio Investors. Analizza le performance delle aziende italiane del comprato, l’evoluzione dei modelli di business e le tendenze di mercato nazionali e internazionali. L’edizione 2020 è dedicata al rapporto tra cibo, salute e innovazione.

Cosa cercano i consumatori, in Italia e all’estero

Le tendenze di mercato - analizzate su oltre 900 media specializzati nel periodo 2015-2019 – vedono in testa il tema degli alimenti salutari, che ha avuto il maggiore incremento di citazioni. Mentre i media internazionali hanno mostrato crescente attenzione ai temi della sicurezza alimentare e dei processi di trasformazione del cibo, l’interesse italiano è concentrato sulle caratteristiche nutrizionali e sui temi della tradizione.

“Questi dati si riferiscono ai media prima dell’emergenza Coronavirus, ma ci aspettiamo che le tendenze emerse abbiano un ulteriore rafforzamento dopo la pandemia”, spiega Carmine Garzia, relatore della ricerca, coordinatore scientifico dell’Osservatorio e docente di Management all’Università di Scienza Gastronomiche di Pollenzo (UNISG).

Salute e Ambiente sempre più qualità vincenti

Anche l’analisi dei modelli di business evidenzia che l’offerta è costituita per il 40% da alimenti salutari, cioè fatti con materie prime di origine biologica, oppure ottenuti con processi di trasformazione poco invasivi, senza additivi e conservanti artificiali, con benefici di tipo funzionale, ovvero cibi salutari negli effetti. Tuttavia, solo il 7% delle aziende enfatizza nella propria comunicazione il tema della salute: e solo chi lo fa, vince. “Le aziende che hanno saputo enfatizzare il tema salute hanno avuto tassi di crescita e redditività commerciale più elevate. Il differenziale è significativo: l’incremento di ROIC è del 25% superiore rispetto alle aziende che non fanno questo tipo di comunicazione”, precisa Alessandro Santini, Head of Corporate Advisory di Ceresio Investors.

“Ugualmente notevole il tema della sostenibilità ambientale, utilizzato dal 50% del campione. Ad esempio, oltre il 68% delle aziende utilizza packaging a basso impatto ambientale. Centrale il tema della tradizione, utilizzato in modo intensivo dall’80% delle aziende”, aggiunge Gabriele Corte, Direttore Generale di Ceresio Investors.

Le aziende si concentrano sull’innovazione di processo

Circa il 9% delle aziende ha registrato almeno un brevetto nel periodo 2010-2019. Il 62% dei brevetti riguarda innovazioni dei processi produttivi. Il 38% dei nuovi brevetti riguarda le innovazioni di prodotto. Il comparto del caffè si conferma tra i più innovativi, con 4,1 brevetti per azienda in media. 

Ceresio Investors

Ceresio Investors rappresenta il gruppo bancario svizzero che fa capo a Banca del Ceresio, specializzato nella gestione di patrimoni, nella custodia titoli, nel consolidamento fiscale e patrimoniale e nel corporate advisory, originariamente fondato nel 1919 a Milano da Antonio Foglia. La terza generazione della famiglia Foglia è attiva oggi a Lugano attraverso la capogruppo Banca del Ceresio, a Milano tramite Ceresio SIM, Global Selection SGR e Eurofinleading Fiduciaria; a Londra con Belgrave Capital Management. La solidità patrimoniale (Tier 1>50%), la reputazione nella gestione (€ 8 Miliardi di attivi in gestione) e la logica del co-investimento tra proprietà e clientela ne rappresentano i principali elementi distintivi.

L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

Fondata nel 2004 su iniziativa di Slow Food, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo è un ateneo non statale e legalmente riconosciuto dallo Stato italiano, nato per dare dignità accademica alla gastronomia e promuovere un modello interdisciplinare di studio del cibo. Istituzione dinamica e di impronta fortemente internazionale, l’UNISG ha visto nella sua ultradecennale attività la presenza di oltre 2.500 studenti da oltre 90 Paesi. L’ateneo forma gastronomi con competenze professionali, capaci di indirizzare la produzione, la distribuzione e il consumo di cibo in modo sostenibile per il pianeta. L’offerta didattica prevede un corso triennale, un corso di Laurea magistrale, cinque Master post laurea e un Dottorato.

 

Michela Dell’Amico

“Ripartiamo insieme, eticamente”

“Ripartiamo insieme, eticamente”. Il webinar di Club Excellence per la filiera del vino italiano. Lunedì 29 giugno Club Excellence organizza un webinar per dar voce ai diversi anelli del comparto vitivinicolo. Un dialogo costruttivo per cercare di interpretare l’attuale scenario di mercato

Dopo la fase di completo lockdown che ha coinvolto tutto il Paese, i tanti protagonisti che lavorano lungo la filiera del mondo del vino stanno cercando di ripartire con forza e determinazione. La crisi, provocata dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19, ha colpito sia chi opera nel mondo della produzione che, lungo tutta la filiera del vino, chi si occupa di distribuzione, vendita al dettaglio e ristorazione. 

 

La lenta riapertura da parte della maggior parte delle attività di questo settore, dopo circa 90 giorni di lockdown che ha colpito in modo drammatico tutte le attività legate alla ristorazione ed alla vendita del vino, ha urgente bisogno del contributo di idee da parte di tutti coloro che operano lungo l’intera filiera” commenta Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence. “Spunti e prospettive, forniti da chi lavora da protagonista in questo settore, sono oggi fondamentali in questo delicato momento di ripartenza. Serve coesione, condivisione di intenti e senso di responsabilità”.

 

Queste le premesse che hanno spinto Club Excellence, realtà che riunisce 18 tra i più importanti protagonisti in Italia della distribuzione e importazione di vini e distillati di pregio, a organizzare lunedì 29 giugno, alle ore 9.30, il webinar “Ripartiamo insieme, eticamente” che vedrà alcune delle più autorevoli voci del settore confrontarsi sulle tematiche più urgenti in questo momento per il mercato del vino.

 

Moderati dal giornalista e critico enogastronomico Antonio Paolini, parteciperanno Carlo Cracco (Chef Patron del ristorante Cracco), Luca Cuzziol (Amm. unico di Cuzziol Grandi Vini, primaria società di distribuzione e importazione associata a Club Excellence), Antonello Marzolla (segretario generale Usarci - Unione Sindacati Agenti e Rappresentanti di Commercio Italiani), Andrea Terraneo (Presidente di Vinarius, Associazione delle Enoteche Italiane), Maurizio Zanella (Presidente e Fondatore di Ca’ Del Bosco).     

 

Siamo certi che Il confronto e il dialogo tra voci di primo piano della filiera del mondo del vino - conclude Righi – come quelle che il Club Excellence ha deciso di coinvolgere, rappresenterà un’occasione utile per cercare di capire, tutti insieme, come ricominciare, con fiducia e rinnovata coesione tra i comparti”.

 

Il webinar è accessibile gratuitamente e sarà trasmesso sulla piattaforma Zoom, oltre che in streaming sulla pagina facebook di Club Excellence. Per poterlo seguire in diretta sulla piattaforma Zoom è richiesta una preregistrazione come indicato sul sito: www.clubexcellence.it

Club Excellence

Club Excellence è una società cooperativa nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere la cultura della distribuzione, che riunisce diciotto tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini d’eccellenza: Sagna SpA, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini Srl, Pellegrini SpA, Balan Srl, Sarzi Amadè Srl, Vino & Design Srl, Teatro del Vino Srl, Proposta Vini sas, Bolis Srl, Les Caves de Pyrene Srl, Premium Wine Selection PWS Srl, Ghilardi Selezioni Srl, Visconti 43 Srl, Première Srl, AGB Selezione Srl, Philarmonica Srl, Spirits & Colori Srl. 

 

Alice Camellini

L’EFFETTO COVID-19 SU CONSUMI DI VINO

L’impatto dell’emergenza Covid-19 sui consumi di vino e sulla situazione economico-finanziaria delle aziende vitivinicole. Se ne parla domani (ore 16.00) nel webinar “Banche, fondi e garanzie. Vino, diamogli credito - Mercati in trasformazione ed effetti economico-finanziari sui bilanci delle imprese vitivinicole, organizzato da Foragri in collaborazione con L’Informatore Agrario, Vite&Vino e Centro Studi Management DiVino. Il punto attraverso la presentazione di due ricerche con un focus sul ruolo della finanza nella ripresa del settore.

 

Tra gli interventi, Giuseppe L’ Abbate sottosegretario ministero Politiche agricole alimentari e forestali, Raffaele Borriello, direttore generale Ismea, Stefano Bianchi e Roberto Bianchi, presidente e direttore Foragri, oltre a Jean Marie Cardebat, docente dell’Università  di Bordeaux & Inseec e presidente Associazione europea degli economisti del vino, Davide Gaeta, docente del Dipartimento di Economia aziendale dell’Universita  degli Studi di Verona, Luca Castagnetti, direttore Centro studi Management DiVino, Alessandro Giacometti, responsabile Area Strategie Commerciali di Banca Monte dei Paschi di Siena, Emanuele Fontana, responsabile servizio Agri Agro Cr©dit Agricole Italia e Walter Ricciotti, amministratore delegato Quadrivio Group. Modera Antonio Boschetti, direttore L’informatore Agrario.

 

Il webinar è realizzato grazie alla partecipazione di Monte dei Paschi di Siena, Crédit Agricole, Made in Italy Fund, Inseec U. Research Center, Ismea.

 

Per partecipare è necessario iscriversi al link: https://bit.ly/2AUz14V

Per collegarsi al webinar invece, cliccare sul link: https://us02web.zoom.us/j/86799656657

 

Edizioni L’Informatore Agrario è la casa editrice con sede a Verona che, da 75 anni, dal suo osservatorio privilegiato si fa interprete e promotore delle istanze della filiera agricola. Quattro le testate di riferimento: il settimanale dedicato all’agricoltura professionale L’Informatore Agrario, il mensile per l’agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna, MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria e Vite&Vino, il bimestrale dedicato al settore vitivinicolo, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

  

Marina Catenacci

APPELLO PER SALVARE I GIOIELLI TURISTICI D’ITALIA

 

I PICCOLI COMUNI TURISTICI ITALIANI SCRIVONO AL GOVERNO: “SIAMO IN GINOCCHIO. A RISCHIO TENUTA SOCIALE E PATRIMONIO CULTURALE”. SUBITO UN FONDO NAZIONALE PER LA LIQUIDITA’

 

Ventotto sindaci dei gioielli turistici italiani lanciano un appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Da San Gimignano ad Amalfi, da Barolo a Porto Venere, da Portofino a Otranto.

Sappiamo già che non troveremo nei nostri bilanci le risorse per far fronte alla riduzione delle entrate di parte corrente, che vanno dal 20% fino al 50% in alcuni casi. Troppo esigui i nostri bilanci, troppo esigue le nostre unità di personale.

 

Istituzione di un fondo che copra la riduzione delle entrate direttamente connesse con il turismo anche dei piccoli e medi comuni turistici, possibilità di attingere non solo all’avanzo di amministrazione di parte libera e destinata, ma anche a quello vincolato per affrontare con tutti gli strumenti la crisi in atto; e ancora, possibilità di trattenere il gettito Imu destinato allo Stato e di stabilire una “soglia di solidarietà” al Fondo per lo sviluppo e la coesione, oltre la quale bloccare il contributo dei singoli comuni, specie costieri e turistici. Risorse e strumenti per gli investimenti in manutenzione del patrimonio architettonico, monumentale ed artistico che è il valore aggiunto dell’Italia. Son alcune delle richieste contenute nell’appello per ‘Salvare i gioielli turistici d’Italia’ e che 28 Comuni italiani, da San Gimignano ad Amalfi, da Barolo a Porto Venere, da Montalcino e Positano a Portofino e Otranto, hanno inviato al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

 

“Siamo in ginocchio – spiega Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano tra i promotori dell’appello. Le nostre entrate sono ai minimi, è a rischio la tenuta sociale ed economica dei nostri territori, tanto da minacciare gli stessi servizi essenziali. Sappiamo già che non troveremo nei nostri bilanci le risorse per far fronte alla riduzione delle entrate di parte corrente, che vanno dal 20% fino al 50% in alcuni casi. Troppo esigui i nostri bilanci, troppo esigue le nostre unità di personale. A rischio è anche la cura del nostro straordinario patrimonio artistico, culturale, monumentale, architettonico, che è patrimonio di tutta Italia. Al Governo chiediamo di non lasciarci soli, perché vediamo già che anche per gli Enti locali gli effetti non saranno per tutti uguali. I grandi comuni avranno bilanci più ampi per poter reggere un po’ meglio l’impatto, seppure con sacrifici. I nostri comuni non avranno neppure questa possibilità”. 

 

Nel documento i sindaci chiedono che ad una situazione straordinaria seguano strumenti per i comuni altrettanto straordinari tra cui la semplificazione delle procedure per gli investimenti locali, la semplificazione degli affidamenti, la semplificazione dei procedimenti di appalto ed esecuzione dei lavori. Inoltre si chiedono interventi nazionali per la dinamica degli affitti commerciali, alberghieri, artigianali, extralberghieri che caratterizza in modo marcato i nostri comuni. “Non avremo la possibilità, con i nostri soli bilanci – spiegano i sindaci nel documento - di finanziare in modo autonomo fondi di sostegno per gli operatori locali. Servono misure nazionali, a partire da una norma nazionale “blocca affitti” che possa consentire la pace sociale tra locatori e locatari, dando certezza del diritto, evitando contenziosi e scongiurando, in contesti di pregio come i nostri, azioni di speculazione finanziaria”.

 

Tra le altre richieste il rinvio del metodo di calcolo Arera e norme speciali per l’abbattimento dei costi della Tari per i comuni turistici, potendone così apprezzare la riduzione già nella bollettazione 2020. Con un duplice positivo effetto: poter applicare la riduzione dei servizi non più necessari, per la mancanza di turismo, già nel saldo di dicembre alle imprese che hanno subito la perdita di fatturato a causa del coronavirus; evitare che i piccoli e medi comuni turistici si trovino stretti nella morsa di dover pagare comunque le rate al gestore senza avere gli stessi flussi di entrata degli anni precedenti, basti pensare alla prevedibile esplosione del “non riscosso” e alle conseguenze in termini di accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità.

 

San Gimignano 12 maggio 2020

 

I Comuni firmatari: San Gimignano (Siena), Montalcino (Siena), Greve in Chianti (Firenze), Barolo (Cuneo), Barbaresco (Cuneo), Montepulciano (Siena), Pollica (Salerno), Volterra (Pisa), Positano (Salerno), Porto Venere (La Spezia), Amalfi (Salerno), San Vincenzo (Livorno), Pienza (Siena), Portofino (Genova), Otranto (Lecce), San Severino Lucano (Potenza), Iseo (Brescia), Valsinni (Matera), Diamante (Cosenza), Città della Pieve (Perugia), Guardia Perticara (Potenza), Pula (Cagliari), Cabras (Oristano), Castelsardo (Sassari), Malfa Isola di Salina (Messina), San Vito di Cadore (Belluno), Castiglion dei Pepoli (Bologna), Gibellina (trapani).

  

 iMPRESS.iT

FASE 2: LOMBARDIA PRIMA A PAGARE BOLLI, TRIBUTI E MULTE DOPO IL LOCKDOWN

 

Per pagamenti digitali verso il nodo PagoPA. Bene anche Lazio, Campania e Piemonte

 

Con la fine parziale del lockdown e lo spostamento a maggio di diverse scadenze amministrative, pur in un contesto economico colpito duramente dalla crisi, gli italiani e per primi i lombardi, tornano ad affrontare il discorso dei pagamenti, ricorrendo sempre più spesso a metodi innovativi e alternativi di versamento, rispetto a lunghe code allo sportello e bollettini postali.

 

Complice le necessarie precauzioni imposte dal buon senso e le rigide restrizioni in vigore per contrastare la diffusione del Covid-19, cittadini e aziende prediligono i pagamenti digitali come confermano i dati forniti da EasyPol, startup romana che tramite applicazione su smartphone e web-app permette il pagamento di avvisi PagoPA, bolli auto e diversi tributi amministrativi, oltre a fornire trend di andamento e analisi dei dati di mercato.

 

I dati a livello nazionale parlano chiaro. Tra il primo trimestre del 2019 e quello del 2020, le transazioni digitali totali verso il nodo PagoPA sono aumentate del 85,2%, passando da 13.264.959 a 24.565.651. Una crescita che conferma anche la maggiore propensione degli italiani a utilizzare valuta digitale come sottolineato anche dall’Osservatorio E-Payment del Politecnico di Milano che riassume i numeri del 2019 evidenziando un +11% nell’utilizzo di denaro elettronico, +55% per le transazioni contactless ed un + 109% di incremento nei mobile payments.

 

Oggi, pur dopo una lieve inflessione del 15,7% nelle transazioni digitali registrate tra aprile 2020 (2.774.049) e lo stesso periodo del 2019 (3.289.363), causata prevalentemente dall’instabilità economica che ha colpito il Paese durante il lockdown, sono ripresi i flussi dei pagamenti digitali che consentono transazioni in assoluta sicurezza, non solo informatica.

Milano, ad esempio, nella prima settimana di maggio ha fatto registrare un incremento del numero di pagamenti su EasyPol pari al 44,5% di tutto il mese di aprile. Pagamenti per lo più riferiti a bolli auto, moto e rimorchi nella misura del 151,2% e multe del 29,6%. A livello nazionale, dove la Lombardia si conferma capofila nei pagamenti digitali verso il nodo PagoPA, crescono anche Lazio, Campania e Piemonte a dimostrazione di quanto, in questa “fase 2”, gli italiani stiano scegliendo un approccio queue-less, ovvero privo di code, per operare i propri pagamenti.

 

"I dati raccolti confermano l'efficacia del nostro progetto che ha risposto perfettamente alle necessità dei cittadini Italiani offrendo uno strumento per i pagamenti digitali già di per se utile nella vita normale, ma fondamentale nel periodo del lockdown", commenta Matteo Preziotti CEO e Founder di EasyPol, che aggiunge: “In controtendenza rispetto all'andamento dei pagamenti del nodo PagoPA di aprile 2020, abbiamo registrato un incremento del nostro market share pari al 23,5%, grazie ad un aumento sensibile dei pagamenti su base mensile.

 

Note per l’Editore

EasyPol è una mobile-app e web-app di digital payment che consente il pagamento online di norme, tributi e avvisi PagoPA attraverso due semplici gesti e senza registrazione preventiva: “scatta e paga” nel caso della mobile-app e l’upload automatico del documento nel caso della web-app. EasyPol è stata accompagnata e supportata da Ancitel in fase di startup ed è autorizzata ad operare nel settore dei pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. Tra i partner di EasyPol, PSP (Payment Service Provider) e Nexiche garantisce tra i più alti standard di sicurezza in Europa e permette di effettuare le transazioni su PagoPA a norma di legge. https://easypol.io/

 

Per ulteriori informazioni:

Ufficio stampa EasyPol - Spencer & Lewis | Matteo Tivegna -393.1874105 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | Aurelio Calamuneri – 389.5206965 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Toscana: “Siamo pronti per ripartire”

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Dal cibo all'accoglienza, dal vino all'arte. I protagonisti del territorio raccontati in una veste inedita fra le mura di casa

L'eccellenza toscana non si ferma, neanche a casa. il video di Destination Florence CVB: Siamo pronti per ripartire

 

Sulle note di We'll meet again, la canzone del 1939 citata anche nel discorso della Regina Elisabetta sul Coronavirus, scorrono le immagini del video “Excellence never stops”, l'eccellenza non si ferma, un progetto di Destination Florence CVB, l'ente ufficiale per la promozione turistica di alta qualità e di  Studio Riprese Firenze.

Il video racconta le eccellenze toscane con un linguaggio di grande effetto: dal buon cibo all'accoglienza, dai grandi vini all'arte, dalla tutela del passato alla valorizzazione delle culture contemporanee. Piaceri e bellezza raccontati e “rappresentati” con tanta ironia dai diretti protagonisti che, per l'occasione, aprono le porte delle loro abitazioni. 

Si parte con Naomi Berril, la violoncellista irlandese, toscana d'adozione, che dal salotto di casa sua, invaso dai giochi dei suoi bimbi, intona proprio We'll meet again. Si prosegue con il wine educator Filippo Bartolotta che degusta un Chianti Classico mentre si appresta a fare la doccia e con Giancarlo Carniani, direttore di Villa Olmi, che posiziona la sua consolle sopra l'asse da stiro e anima la serata del suo salotto con openbar.  Tommaso Corsini, director & Founder di Corsini Events Groups, gusta un bicchiere di gin insieme al suo cane; la direttrice del Museo Salvatore Ferragamo Stefania Ricci allestisce una mostra nella sua camera da letto; Gerardo Gondi di Tenuta Bossi assaggia un suo vino nel giardino di casa, mentre Vanessa Giovannelli, direttrice di Villa Cora, porta la colazione a letto al cane Balù. Enrico Colle, direttore del Museo Stibbert, mette in ordine le reliquie che custodisce in casa; Lucia Montuschi, CEO di Exclusive Connection, porta la figlia Irene a fare una visita guidata in salotto; lo chef di Augustus Hotel Franco Manfredi prepara un piatto gourmet e poi se lo mangia in piedi nella sua piccola cucina. E ancora, Claudio Meli, general Manager del JK Place Firenze, accoglie la figlia Sophie e le prende il bagaglio; Fabio Picchi, patron del Cibrèo, si prepara una scamerita con carciofi sulla terrazza di casa; Silvia Baracchi, chef del Relais Il Falconiere, si gode un ricco picnic con i suoi cani davanti al caminetto acceso; Annabella Pascale, CEO della Tenuta Artimino, prepara la tavola per gli ospiti nel suo salotto; Federico Barraco, CCO di Toscana Aeroporti, controlla i figli dopo un check-in casalingo con tanto di tapis-roulant trasformato in rullo per il controllo bagagli; Riccardo Ventrella del Teatro della Pergola allieta i pomeriggi della figlia con un teatro giocattolo; infine, Francesco Miari Fulcis e la nipote Lucrezia si godono la colazione mentre le oche della Fattoria di Maiano scorrazzano libere sul prato. 

«Il Coronavirus ci ha costretti a fermarci per tutelare la salute di tutti, ma adesso siamo pronti a ripartire per dare nuova vitalità a un segmento molto importante e in forte crescita del tessuto economico locale, quello del turismo del lusso. Basti pensare che solo a Firenze esistono 20 hotel a cinque stelle su un totale di 393 strutture ricettive, e che parallelamente è aumentata l'offerta di esperienze esclusive, private tour e attività dedicate a un pubblico alto-spendente su tutto il territorio toscano» commenta Carlotta Ferrari, direttrice del Destination Florence Convention & Visitors bureau. «Con questo video abbiamo voluto mandare un messaggio forte e chiaro: Firenze è orgogliosa del proprio patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico, e ha voglia di continuare a farlo conoscere attraverso proposte e iniziative che incentivino un turismo di qualità, rispettoso dei luoghi e delle persone».

«I brand eccellenti sono fatti di personaggi eccellenti  - spiega Niccolò Di Vito, direttore creativo di Riprese Firenze  - da qui l'idea di raccontare come questi personaggi riuscissero a esprimere questa eccellenza anche a casa. Dal punto di vista produttivo la cosa più divertente sono state le chiamate via 'zoom' in cui abbiamo gestito inquadrature, luci, le posizioni e l'allestimento di veri e propri 'set' con i partecipanti (e proprietari di casa) guidandoli da remoto nella realizzazione delle scene».

link download materiale

link download video: https://we.tl/t-cYi90xxqBE

link facebook al post: https://bit.ly/ExcellenceNeverStops_FB

link foto: https://we.tl/t-kXbABmNvVY

 

 

Destination Florence Convention & Visitors Bureau

Destination Florence Convention & Visitors Bureau, dal 1995 opera per la promozione della destinazione verso tre principali aree di mercato: il MICE, il destination wedding e il leisure. Destination Florence CVB è dal 2015 il partner ufficiale del Comune di Firenze, riconosciuto come soggetto unico per la promozione della destinazione, mantenendo la propria natura di società consortile privata con oltre 300 soci e partner.  Il rinnovo della partnership con il Comune di Firenze, avvenuto ad aprile 2019, ha rafforzato il ruolo di Destination Florence CVB affidando la promozione di tutto l’ambito turistico fiorentino, con la mission realizzare iniziative in grado di valorizzare il turismo congressuale e mettere in campo interventi per destagionalizzare e delocalizzare i flussi e ampliare il turismo di qualità. Destination Florence CVB ha un forte supporto istituzionale, riconosciuto attraverso un protocollo di Intesa firmato dal Comune, CCIAA di Firenze, Città Metropolitana ed Università di Firenze e un forte sostegno delle associazioni di categoria locali. Destination Florence CVB vanta in oltre un Incarico ufficiale da Toscana Promozione Turistica per la promozione di tutto il territorio toscano in ambito MICE e Wedding. 

 

Barbara Gabbrielli

Cel. +39 335-7748727

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Auguri del Consorzio della Focaccia di Recco a Eraldo Pizzo, un grande amico

Bernini Daniela

Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio

Ufficio Stampa e Relazioni Esterne

Recco (GE) via XXV Aprile 14

Tel.: 0185730748 - 3357274514

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FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE, LA CAMPAGNA CONTRO LO SPRECO

 

 

Nella giornata nazionale contro gli sprechi, il Festival del Giornalismo Alimentare lancia una petizione su Change.org per rendere obbligatoria la food bag nei ristoranti.
Ma perché un festival giornalistico promuove una campagna per rendere obbligatoria una scatola per portare a casa gli avanzi di cibo pagati?
Perché in Italia meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti, delle fiere e delle mense richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati.
E perché molte ricerche di mercato dicono che i consumi di cibo fuori casa aumenteranno nel prossimo decennio.

In Francia da 4 anni è in vigore una legge che obbliga i ristoranti a consegnare il cibo avanzato dai clienti se questi lo richiedono.
In Italia noi ci vergogniamo a chiederlo e il ristoratore non ce lo propone: così buttiamo via soldi e alimentiamo la piaga degli sprechi alimentari.

La petizione vuole spingere una vera proposta di legge del Parlamento per introdurre in tutta la ristorazione l’obbligo di consegnare al cliente una food bag con materiali adeguati al contatto con gli alimenti e al trasporto che mostri, stampato, un decalogo per la corretta conservazione del cibo. Il decalogo è un forte richiamo all’educazione antispreco e all’educazione alla sicurezza alimentare
L’oggetto fisico food bag – nella foto allegata quella che sarà distribuita a tutti i partecipanti al Festival del Giornalismo Alimentare, il 20 – 21 – 22 febbraio al Centro Congressi Lingotto di Torino - rappresenta di per sé un formidabile strumento di comunicazione di una buona pratica: quella di mettere da parte per un altro pranzo il cibo avanzato nel piatto. Ma anche perché la scatola della food bag si presta ad essere veicolo di informazione, in particolare per la corretta conservazione dei cibi (in questo caso dei cibi avanzati).
L’hashtag è #foodbagobbligatoria. Si può aderire su change.org/foodbag

Per iscriversi al Festival: www.festivalgiornalismoalimentare.it
Scaricabile da questo link il press kit completo.

Alleghiamo il comunicato stampa generale del Festival, presentato questa mattina a Torino.

Nella speranza che possiate aiutarci a divulgare queste informazioni, restiamo a completa disposizione per qualsiasi eventuale approfondimento.

 

Marianna Carlini

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